Bagno di folla il 4 aprile per il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola. 1000 persone hanno riempito la sala dell’hotel “Brizi Country Chic” (messa a disposizione gratuitamente) e accompagnato con applausi a scena aperta l’intervento del primo cittadino. «Noi ci siamo e vinceremo al primo turno, perché siamo uniti mentre gli altri litigano e sono spaccati su tutto. – ha detto Mauro Mazzola – Come possono pensare di amministrare una città se non sono in grado di mettersi d’accordo sull’uso di un simbolo o su un candidato a sindaco unitario. Siamo pronti a continuare ad amministrare Tarquinia con onestà, trasparenza e chiarezza. Abbiamo fatto tanto in tutti settori: dall’urbanistica ai lavori pubblici, dall’ambiente allo sport, dai giovani ai servizi sociali e dallo sport alla cultura. Abbiamo dato il via libera a 36 ettari di zona industriale, che porterà migliaia di posti di lavoro. Abbiamo sbloccato il progetto per l’ampliamento del campo di golf, su cui ci saranno fatti investimenti privati per 80.000.000 di euro. Abbiamo approvato il progetto di riqualificazione della località San Giorgio. Stiamo lavorando al nuovo PUCG, dopo 40 anni di attesa, e abbiamo realizzato 11 piani integrati. Abbiamo salvato l’ospedale dalla chiusura e fatto investimenti per oltre 1.200.000 di euro. I nostri figli continueranno a nascere a Tarquinia. Abbiamo realizzato oltre 200 opere pubbliche, investendo 18.000.000 di euro. Abbiamo portato la raccolta differenziata superando il 50%, con il porta a porta al 70%, e costruito 20 chilometri di acquedotti e reti fognarie. Tarquinia è diventata la città della cultura, la città del turismo, la città dei giovani, la città dello sport e la città degli eventi. Abbiamo assegnato 35 case popolari e investito nei servizi sociali oltre 800.000 euro. Numeri che nessuno può smentire e provano la nostra attenzione all’interesse collettivo e non a quelli di parte. Chi ha provato a cambiare rotta è stato cacciato. Non permetteremo che la città torni in mano alle lobby dei soliti noti. Mettiamoli definitivamente da parte».
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