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Maggio 2024

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Mercato dei diamanti, svolta storica per il gigante De Beers

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  • 30 Maggio 2024

C’era un famoso slogan secondo il quale “un diamante è per sempre“. Adesso chi ha coniato quel motto, la celebre società De Beers, finisce vittima di un destino contrario. La Anglo American, società proprietaria del re del mercato dei diamanti, ha deciso infatti di abbandonare le pietre per dedicarsi maggiormente al rame, che a quanto pare è diventato più prezioso.

La dura legge del mercato

diamantiSia chiaro, non vedremo mai un anello con una pietra di rame incastonata sopra, ma il fatto che la celebre società sudafricana che produce diamanti sia trattata quasi come un fardello, è il chiaro segnale dei tempi che stanno cambiando ogni mercato.

La Anglo American – un colosso che nel 2023 ha registrato un fatturato di 32 miliardi di dollari – ha intenzione di disinvestire nella società sudafricana nata nel 1888, o al massimo creare uno spin off della divisione diamanti.
L’annuncio ha provocato uno scossone in borsa del titolo britannico, che è crollato del 4% subito dopo.

Riorganizzazione societaria

Oltre a scorporare il marchio di diamanti, con la motivazione di “migliorare la propria flessibilità strategica“, Anglo American vuole separare le divisioni nichel, platino e carbone metallurgico, così da concentrarsi soprattutto sul mercato del rame e dei minerali ferrosi di prima qualità, dove gli indicatori di volume indicano un costante aumento della richiesta.
Va peraltro ricordato che la stessa società britannica già possiede tre miniere di rame in Cile e un grande progetto in Perù. La Anglo American ci crede così tanto da aver rifiutato una proposta di acquisto da 47 miliardi di dollari da parte della maggiore società mineraria al mondo, Bhp.

Perché tanto interesse verso il rame

Il motivo dietro il forte interesse verso il mercato del rame è abbastanza chiaro. Il metallo rosso è uno dei più importanti per il percorso di transizione energetica. Alla crescita della domanda si contrappone una carenza di offerta che ha spinto le quotazioni al nuovo record storico oltre i cinque dollari per libbra a New York (fonte Pocket Option Italia).
Secondo l’International Copper Association, la domanda globale di rame dovrebbe crescere di 12,6 milioni di tonnellate dal 2020 al 2040. Secondo Goldman Sachs, i prezzi del rame potrebbero toccare i 12.000 dollari a tonnellata nel 2024.

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Daniele Ragone: il percorso professionale dell’Amministratore Unico di Progetti del Cuore S.r.l.

Tra importanti incarichi presso aziende e tribunali, pubblicazioni accademiche e attività nel mondo dello sport, l’Amministratore Unico di Progetti del Cuore S.r.l. Daniele Ragone ha maturato un’esperienza consolidata in diversi settori di competenza.

Daniele Ragone

Daniele Ragone: un percorso tra managament, revisione contabile e curatela fallimentare

Nato a Parma il 15 gennaio 1972, Daniele Ragone ha avviato il suo percorso accademico presso l’Università degli Studi di Parma, dove ha conseguito una laurea in Economia Aziendale con una tesi sulla “Riforma del Collegio Sindacale nelle società non quotate”. Nel corso degli anni, ha inoltre arricchito ulteriormente la propria formazione conseguendo numerosi certificati linguistici e due prestigiosi Master, rispettivamente in Procedure Concorsuali e Revisione dei Conti degli Enti Pubblici. Ha acquisito le prime esperienze professionali nello Studio Ragone, assumendo successivamente un ruolo significativo come Dottore Commercialista e Revisore Contabile. Parallelamente, ha maturato un’esperienza consolidata come Curatore Fallimentare e Consulente Tecnico per il Tribunale di Parma, rafforzando la sua reputazione nel campo del diritto societario. Nel 2008, Daniele Ragone ha avviato una collaborazione con AUDIT TEAM S.r.l. che lo ha visto specializzarsi ulteriormente nella revisione contabile e organizzativa delle aziende, oltre a fornire consulenze per acquisizioni internazionali. Una vasta gamma di esperienze che gli hanno permesso di sviluppare competenze approfondite nella gestione delle procedure concorsuali, permettendogli di assistere numerose società nell’accesso a queste procedure in vari tribunali italiani.

Daniele Ragone e Progetti del Cuore S.r.l.

Queste esperienze hanno arricchito il curriculum e le competenze di Daniele Ragone, preparandolo per il suo attuale ruolo, quello di Amministratore Unico di Progetti del Cuore S.r.l., realtà che promuove una concezione innovativa e solidale di comunicazione e pubblicità aziendale. La società si occupa di supportare i servizi erogati da Comuni e Associazioni di volontariato alle fasce più deboli della popolazione, come bambini, anziani e persone diversamente abili, specialmente in località in cui i fondi non sono sufficienti. Progetti del Cuore S.r.l. opera grazie al sostegno di aziende locali, che ottengono in cambio un ritorno d’immagine. Daniele Ragone è anche noto per il suo percorso nel mondo del rugby (sia come dirigente che come giocatore professionista) e in ambito accademico (è autore di numerose pubblicazioni su portali e riviste accademiche e ha firmato anche il “Codice del fallimento” del 2014).

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Riva Acciaio, le tecnologie innovative impiegate negli stabilimenti di Cerveno e Sellero

Cerveno e Sellero, stabilimenti siderurgici di Riva Acciaio nella Val Camonica, si distinguono per la varietà e l’elevata qualità delle lavorazioni, rappresentando delle vere e proprie eccellenze di settore in Italia.

Riva Acciaio

Lo stabilimento di Riva Acciaio a Cerveno: lavorazioni e procedure

Lo stabilimento di Cerveno, costruito all’inizio degli anni ’80 e acquisito da Riva Acciaio nel 1983, rappresenta un esempio di eccellenza nella produzione di laminati lunghi di qualità. Grazie ai numerosi investimenti effettuati nel corso dei decenni, lo stabilimento ha incrementato sia la capacità produttiva sia la specializzazione nel settore. Cerveno si distingue oggi per la produzione di tondi, quadri, billette e piatti, prodotti dai molteplici utilizzi in diversi settori industriali. Molte le lavorazioni ad alta complessità, tra cui lo stampaggio, la trafilatura, la pelatura e la rettifica. Cuore e orgoglio dello stabilimento è il grande laminatoio, che impiega circa 140 dipendenti. Si tratta di un sofisticato macchinario dotato di un forno di riscaldo in grado di trattare 85 tonnellate di acciaio all’ora, un treno sbozzatore a trio e un treno continuo a 13 gabbie di cui due calibratrici. Il laminatoio è dotato di una placca di raffreddamento e un impianto di confezionamento, assicurando il rispetto delle tolleranze dimensionali attraverso un sofisticato misuratore di profili. Cerveno vanta anche un reparto di collaudo attrezzato con linee di raddrizzatura taglio a freddo e sabbiatura. Questi impianti permettono di condurre controlli e collaudi non distruttivi, che vengono messi in atto attraverso verifiche superficiali e controlli a ultrasuoni: una prova lampante, dunque, della leadership di Riva Acciaio nell’innovazione tecnologica.

Gli investimenti di Riva Acciaio a Sellero e l’eccellenza del reparto torneria cilindri

Anche lo stabilimento di Sellero, costruito alla fine degli anni ’60 e acquisito da Riva Acciaio nel 1995, spicca per la quantità di lavorazioni e impianti tecnologici impiegati. Con i suoi circa 140 dipendenti, la struttura è specializzata nella produzione di laminati a caldo in acciaio, offrendo una vasta gamma di profili tra cui HEA, HEB, UPN, IPE, IPN, piatti, tondi e billette. Attraverso investimenti strategici ben pianificati, Riva Acciaio ha raddoppiato la capacità produttiva dello stabilimento. Anche Sellero è dotato di un laminatoio, che presenta un forno di riscaldo a spinta da 80 tonnellate all’ora, treni sbozzatori e finitori di alta precisione e linee di taglio a freddo e a misura. Un’altra eccellenza dello stabilimento è il reparto torneria cilindri, dedicato alla lavorazione meccanica e ai trattamenti termici dei cilindri di laminazione e dei prodotti laminati. Qui, le lavorazioni spaziano dalla smerigliatura alla fresatura, fino alla rettificatura, con trattamenti termici effettuati tramite forni a campana e a carro. Il laboratorio interno è attrezzato per eseguire prove tecnologiche sui prodotti realizzati, assicurando che soddisfino i rigorosi standard qualitativi richiesti dal mercato.

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Safety Expo 2024: il convegno e i workshop organizzati da AiFOS

Comunicato Stampa

Safety Expo 2024: il convegno e i workshop organizzati da AiFOS

Dal 18 al 19 settembre, a Safety Expo 2024 di Bergamo, AiFOS organizza un convegno sul futuro della formazione e diversi workshop teorici e pratici per migliorare la prevenzione e presentare strumenti innovativi a operatori e formatori.

 

Per avanzare verso una prevenzione più efficace degli infortuni e delle malattie professionali, e per migliorare la qualità della formazione, sono indispensabili i momenti di incontro, approfondimento e formazione offerti ogni anno nella manifestazione Safety Expo, un importante evento gratuito nato dall’unione, in un unico appuntamento, del Forum di Sicurezza sul Lavoro e del Forum di Prevenzione Incendi.

 

Giunto alla sua VII edizione, Safety Expo 2024 si terrà a Bergamo, presso le strutture di Bergamo Fiera (Via Lunga snc – Bergamo), il 18 e 19 settembre 2024.

 

Con gli stessi obiettivi della manifestazione – diffondere contenuti, competenze e prospettive inedite, migliorare i percorsi formativi e promuovere una vera cultura della sicurezza – a Safety Expo 2024 sarà presente anche l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) che organizza un convegno e molti corsi/workshop.

 

AiFOS a Safety Expo 2024: i workshop teorici

I corsi teorici presentati da AiFOS a Safety Expo vogliono affrontare alcuni aspetti particolarmente delicati per la gestione della sicurezza e dei percorsi formativi.

Veniamo al dettaglio dei singoli corsi.

 

Mercoledì 18 settembre 2024 si terranno tre workshop:

  • La verifica dell’efficacia formativa” (09:15/11:15): l’incontro si pone l’obiettivo di fornire una panoramica in merito all’introduzione della valutazione dell’efficacia formativa in ambito formazione salute e sicurezza, sottolineando l’importanza del ruolo del preposto. Il docente è Matteo Fadenti (RSPP, Formatore alla Sicurezza e consulente);
  • La leadership della sicurezza” (11:30 – 13:30): l’obiettivo è fornire un modello di leadership in grado di favorire la diffusione della cultura della sicurezza all’interno della propria azienda, di rendere più probabile il rispetto di tutte le norme e l’adozione di tutte le precauzioni. Per ottenere questi risultati, è necessario sviluppare la propria autorevolezza e, soprattutto, gestire i collaboratori in modo flessibile, adattandosi alle caratteristiche di ciascuno. Per questo motivo, i soggetti che si trovano ad avere responsabilità all’interno di gruppi di lavoro in ambito sicurezza (preposti, RSPP, dirigenti, datori di lavoro) devono conoscere in modo approfondito i propri collaboratori, sia dal punto di vista delle competenze, sia dal punto di vista della motivazione in ambito sicurezza, al fine di poter esercitare la leadership in modo ‘intelligente’. I docenti sono Giovanna Rosa (avvocato, formatore e consulente legale in ambito sicurezza sul lavoro) e Nicola Zanella (consulente e formatore in ambito sicurezza sul lavoro);
  • Stress e aggressività: ma davvero l’unica soluzione per la gestione della rabbia è l’equilibrio?” (14:45 – 16:45): dopo l’esperienza pandemica da COVID dilagano la frustrazione, l’intolleranza e l’aggressività. Impariamo a focalizzare nuove strategie mente-corpo per riconoscere e correggere i comportamenti pericolosi e nocivi per la salute e le relazioni nei luoghi di vita e di lavoro. Usciamo dai bias: la rabbia come emozione negativa e l’equilibrio come unica soluzione positiva percorribile. Nel workshop si porrà il focus su nuovi paradigmi per la tutela della salute fisica e mentale della persona. La docente è Sara Calì (formatrice e facilitatore di comportamenti efficaci nelle organizzazioni, coach strategico).

 

Giovedì 19 settembre 2024 si terranno altri tre workshop:

  • Costruire l’emergenza: dalla pianificazione alla gestione della crisi” (09:15 – 11:15): il corso permette di conoscere ed analizzare l’ambiente di lavoro in relazione ai possibili scenari emergenziali, contestualizzandoli; imparare a valutare e rivalutare la scena; acquisire la capacità di predisporre procedure sintetiche, applicabili in tempi rapidi alle situazioni incidentali. Il docente è Massimiliano Longhi (Disaster manager);
  • Il rischio biologico dalla A alla Z” (11:30 – 13:30): l’incontro si pone l’obiettivo di trasmettere le conoscenze base per affrontare il rischio biologico nei diversi settori aziendali, distinguendo tra diverse tipologie e situazioni. Alcune dei temi affrontati: cenni di base di microbiologia; classificazione dei microrganismi secondo il D.Lgs. 81/08; valutazione del rischio biologico; obblighi del Datore di Lavoro; misure preventive specifiche e generali; Dispositivi di Protezione collettiva e individuale; Gestione dell’emergenza nel rischio biologico. Il docente è Nicola Corsano (consulente esperto e formatore qualificato Salute e Sicurezza sul lavoro);
  • Comunicazione efficace nella sfera della sicurezza. Elementi teorici, spunti pratici e simulazioni per persuadere alla sicurezza” (14:45 – 16:45): le emozioni sono un vero incantesimo ed è necessario saperlo padroneggiare. Un mini percorso esperienziale che permette di sperimentare come le nostre emozioni possano supportare o divenire un ostacolo ad una concreta cultura della sicurezza. Il loro ruolo nella gestione delle emergenze, nella formazione, nell’agire dei ruoli aziendali della sicurezza. Con brevi esercizi e simulazioni ogni partecipante potrà sperimentare la complessità del mondo emotivo e come esso filtri ogni evento e contesto modificando la percezione della realtà, dei rischi e delle persone. La docente è Sara Zanette (formatrice, consulente e psicologa del lavoro e delle organizzazioni).

 

AiFOS a Safety Expo 2024: i workshop teorico/pratici

Due i temi affrontati nei workshop, replicati in varie sessioni identiche, che prevendono anche una parte pratica:

  • La manutenzione consapevole: funi, catene e accessori di sollevamento – ‘Il controllo competente’”. Il corso tratta non solo le tipologie, i parametri, gli strumenti e le modalità di controllo di funi, catene e accessori di sollevamento, ma anche le responsabilità operative, gli indici di gravità combinata e i giudizi di idoneità. Il docente è Riccardo Foscarini (formatore, istruttore). Queste le date e gli orari delle sessioni:
    • 18 settembre 2024 (10:30 – 12:30)
    • 18 settembre 2024 (15:45 – 17:45)
    • 19 settembre 2024 (9:15 – 11:15)
    • 19 settembre 2024 (14:30 – 16:30)
  • Simulatori: finzione o realtà?”: attraverso l’utilizzo di simulatori appositamente studiati per l’addestramento delle squadre di emergenza, coinvolgeremo i partecipanti nella progettazione di prove pratiche e simulazioni immersive allo scopo di confrontarci sull’efficacia della formazione. I docenti sono Antonio Notaris (formatore e consulente tecnico), Giuseppe Esposito (soccorritore industriale, HSE e formatore) e Andrea Botti (formatore ed istruttore di primo soccorso). Queste le date e gli orari delle sessioni:
    • 18 settembre 2024 (9:15 – 11:15)
    • 18 settembre 2024 (14:30 – 16:30)
    • 19 settembre 2024 (10:30 – 12:30)
    • 19 settembre 2024 (15:45 – 17:45)

 

AiFOS a Safety Expo 2024: il convegno sulla formazione

A Safety Expo l’Associazione AiFOS organizza mercoledì 18 settembre 2024, dalle 15:00 alle 17:00, anche un convegno gratuito dal titolo “Verso l’accordo unico: la nuova formazione per la sicurezza”.

 

Da due anni siamo in attesa dell’uscita dell’Accordo Stato-Regioni che riorganizza la formazione in materia di sicurezza. Quali sono le principali novità che ci attendono? Cosa cambierà in materia di formazione ai lavoratori, dirigenti, preposti, datore di lavoro, DDL RSPP, RSPP/ASPP, spazi confinati, costruzioni, nuove attrezzature, tutor e docenti, test di verifica, questionario di gradimento, valutazione dell’efficacia della formazione?

 

Se ne parlerà nel convegno (Lorenzo Fantini, Matteo Fadenti, Rocco Vitale, Francesco Naviglio, …) per scoprire come cambia la formazione.

 

Ricordiamo che l’ingresso in Fiera è gratuito mentre per gli eventi presentati, a parte il convegno, è prevista una quota di iscrizione obbligatoria.

 

Riportiamo il link per avere informazioni e registrarsi agli eventi: https://bit.ly/3Wz6OIN

 

Sede nazionale AiFOS: via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it   – [email protected]  – [email protected]

 

30 maggio 2024

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Luca Dal Fabbro all’Italian Investment Council Remind: investire per crescere

Il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro è intervenuto nel corso dell’Italian Investment Council Remind, un luogo di confronto tra esperti, leader aziendali e decision-maker su idee innovative, strategie e prospettive per favorire la crescita del Paese. Gli investimenti in innovazione e le partnership pubblico-privato tra le soluzioni proposte dal manager.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: puntare sull’innovazione per far ripartire la macchina industriale italiana

Abbiamo di fronte a noi una grande sfida che è quella di rifar partire la macchina industriale italiana, la seconda potenza industriale e agroalimentare d’Europa in un contesto evolutivo che sta cambiando in maniera molto veloce”. Così Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, dal palco di Palazzo Ferrajoli nel suo intervento all’Italian Investment Council Remind. “Siamo lo 0,9% della popolazione mondiale ma siamo la settima potenza industriale del mondo – ha ricordato il manager – questo però durerà poco se non investiamo in innovazione”. Guardando alla transizione energetica, pilastro fondamentale della politica industriale italiana ed europea, Luca Dal Fabbro ha messo in luce il fatto che quasi la totalità delle tecnologie relative alla transizione energetica, dai pannelli fotovoltaici alle batterie, sono prodotte in Cina. A questo si aggiunge che “il 95% delle terre rare che servono per fare le batterie sono in mano ai cinesi”. Come fa allora l’Italia a rimanere competitiva sul mercato internazionale? Secondo il Presidente di Iren è essenziale aumentare gli investimenti in innovazione e ricerca, un settore in cui siamo molto indietro rispetto agli altri Paesi europei. “L’Italia investe un miliardo di euro nel finanziare operazioni di venture capital, quindi per sostenere startup di giovani italiani o anche esteri che fanno business, la Francia quasi 6 miliardi di euro, l’Inghilterra 12 miliardi di euro, la Germania intorno ai 4 miliardi di euro”, ha rimarcato il manager, sottolineando inoltre la necessità di una strategia basata sulla collaborazione tra il pubblico e il privato.

Luca Dal Fabbro: il partenariato pubblico-privato per mantenere la competitività con l’estero

Da un lato gli investimenti in innovazione, dall’altro la partnership pubblico-privato: è questa, dunque, per Luca Dal Fabbro, la chiave per consentire all’Italia di affrontare le sfide del futuro e mantenersi competitiva sul mercato internazionale. Sulle terre rare, ad esempio, una forte collaborazione tra lo Stato e le aziende come Iren darebbe a queste ultime la possibilità di recuperare fino al 30% del fabbisogno di questi materiali. Come? Con un totale di dieci impianti di recupero, dal costo di mezzo miliardo di euro. Iren sta già lavorando in questo senso e presto inaugurerà in Toscana il primo impianto europeo di recupero di materiali rari, basato su un’innovativa tecnologia idrometallurgica completamente Made in Italy. “Per quanto fatturiamo 7 miliardi e siamo sicuramente tra le utilities leader in Italia non ce la facciamo da sola e quindi una partnership pubblico-privato è fondamentale”, ha sottolineato il manager, che ha proposto per il prossimo futuro “un piccolo PNRR dedicato al recupero dei materiali rari”. Un esempio di partenariato pubblico-privato molto virtuoso è l’operazione di project financing che sta vedendo la collaborazione tra Iren e il Comune di Torino per rendere più efficienti 800 immobili. “Con il supporto brillante di CDP e insieme al Comune di Torino, renderemo efficienti 800 immobili riducendo la bolletta elettrica di 20 milioni di euro l’anno”, ha riportato Luca Dal Fabbro che, infine, ha fatto luce anche sulle potenzialità di creare filiere produttive integrate tra grandi imprese e piccole e medie imprese così da incentivare ulteriormente la crescita dell’ecosistema industriale italiano.

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Le Boat: il Canada in houseboat tra natura incontaminata, foreste, grandi laghi e un ricco patrimonio culturale

Crociere fluviali alla scoperta dell’Ontario lungo il Canale Trent-Severn e Kawartha Lakes e il Canale Rideau, patrimonio UNESCO. Da maggio a ottobre è il periodo migliore per scoprire questa affascinante area tra Toronto e Ottawa, navigando a bordo di una vera e propria casa galleggiante dotata di ogni comfort. Una vacanza adatta a tutti, anche ai bambini, con la libertà di poter scegliere percorsi, tappe e attività a cui dedicarsi tra visite a città o villaggi sperduti nel nulla, escursioni a piedi e in bicicletta, sport d’acqua, senza rinunciare a inedite esperienze eno-gastronomiche attraverso i sapori e le tradizioni della ricca cucina canadese. Inserire una crociera fluviale Le Boat nel proprio itinerario di viaggio attraverso il Canada significa arricchire la vacanza con un’esperienza coinvolgente e indimenticabile.

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Una vacanza in libertà e a ritmo slow nel Canada più autentico, quello della natura incontaminata e degli immensi laghi, ma anche quello di un ricco patrimonio culturale, tra grandi metropoli e paesini sperduti nel nulla. È quanto propone Le Boat (www.leboat.it) da metà maggio a inizio ottobre, durante la stagione delle crociere fluviali lungo il Canale Rideau, patrimonio UNESCO – che collega la capitale Ottawa all’incantevole città di Kingston attraverso una rete di maestosi laghi – o nella area dell’Ontario centrale, lungo il Canale Trent-Severn e i Kawartha Lakes. Una novità 2024, quest’ultima, tra le proposte della compagnia di navigazione leader nel noleggio di houseboat che non necessitano di patente nautica o pregressa esperienza di guida.

Le Boat vanta una rete di 33 basi di partenza per un totale di 18 diverse zone di navigazione su fiumi, canali, laghi e corsi d’acqua in otto Paesi europei (Francia, Paesi Bassi, Belgio, Inghilterra, Scozia, Irlanda, Germania e Italia) e, appunto, in Canada.

Chi sta pianificando di visitare questo immenso e affascinante Paese, può arricchire la vacanza navigando per qualche giorno a bordo di una houseboat: un’esperienza indimenticabile, da vivere insieme alla famiglia o agli amici per esplorare il territorio da un punto di vista diverso, con la libertà di praticare le attività e gli sport preferiti e di godersi, al contempo, tutti i comfort della propria casa galleggiante. Per una navigazione più sicura, inoltre, le imbarcazioni di Le Boat in Canada sono equipaggiate con chatplotter pre-installato che, grazie al GPS nautico, indica la migliore rotta e suggerisce i luoghi di maggiore interesse lungo il percorso.

 

Trent-Severn e Kawartha Lakes

A un’ora e mezza di auto/bus dall’aeroporto di Toronto, l’area di navigazione del Trent-Severn e dei Kawartha Lakes è un paradiso naturale ricco di storia che rivela la vera essenza dell’Ontario centrale.

Lungo 386 km, il Trent-Severn fu realizzato a partire dal 1833 con l’obiettivo di creare una rotta navigabile tra il Lago Ontario e il Lago Huron per agevolare i trasporti e il commercio. Nel corso dei decenni si è assistito a una straordinaria impresa ingegneristica con la costruzione meticolosa di canali, chiuse e dighe che hanno dato vita a una via di navigazione interna, dove oggi è possibile viaggiare alla scoperta dei diversi paesaggi che caratterizzano la natura e la campagna canadese, lungo fiumi e attraverso laghi punteggiati da cittadine e località ricche di storia e tradizioni, in un ambiente autenticamente rilassante e ideale anche per praticare sport d’acqua, effettuare escursioni in bicicletta (che è possibile noleggiare con Le Boat), dedicarsi alla pesca e ad altre attività all’aperto, tra cui il birdwaching.

La base di partenza Le Boat si trova a Peterborough, a sud dell’omonima città, proprio al centro dell’area di navigazione del Trent-Severn e dei Kawartha Lakes, anglicizzazione dell’antica parola aborigena che significa “terra di riflessi”, ovvero acque limpide e terre felici.

Si può scegliere tra i numerosi itinerari suggeriti da Le Boat, utili per avere un’idea precisa dei tempi di navigazione, delle tappe raccomandate e dei luoghi di maggiore interesse, senza dimenticare, però, che si tratta di una vacanza interamente autonoma, con la possibilità di fermarsi dove e quando si vuole e di modificare il percorso su misura, in funzione ai propri interessi ed esigenze.

Con partenza e rientro dalla base si può intraprendere, ad esempio, una crociera in houseboat di 7 notti in direzione Nord verso le acque aperte dei Kawartha Lakes via Bobcaygeon, popolare destinazione turistica nota per essere diventata la sede della prima chiusa nel 1834. Tra le tappe più significative: l’affascinante chiusa idraulica con ascensore di Peterborough costruita nel 1904 che, con i suoi 20 metri, è la più alta al mondo; la località di Lakefield circondata da foreste e sentieri panoramici e meta ideale per gli appassionati degli sport outdoor a contatto con l’acqua o nella natura; il punto di ormeggio notturno di Young’s Point che è anche un’ottima area di pesca; le Cascate di Burleigh perfette per gli appassionati di canoa          soprattutto kayak; la caratteristica chiusa di Lovesick che si trova su un’isola all’interno del fiume; e le rocce di Adamo ed Eva a Buckhorn dove, secondo un’antica leggenda, una coppia che le tocca tenendosi per mano, riceve una benedizione per tutta la vita.

La quota nel mese di giugno per una imbarcazione modello Horizon2, fino 6 persone, parte da 2.347 euro.

Se invece da Peterborough si viaggia in direzione Sud verso il Lago Ontario, è possibile vivere una crociera fluviale godendosi i grandi spazi aperti, esplorando borghi tranquilli e lasciandosi coinvolgere dal fascino delle piccole città. Tra le tappe da non perdere: Hastings, meta rinomata per la pesca; le cascate di Healey, con passeggiata fino alla diga per sperimentare da vicino la potenza dell’acqua, a 11 km da Campbellford, cittadina da esplorare a piedi attraversando il ponte girevole, visitando il Memorial Military Museum e la fabbrica di cioccolato, sostando in negozi e ristoranti tipici dove assaggiare, tra l’altro, le famose ciambelle.

Per il noleggio di una houseboat modello Horizon 2, fino a sei persone, per questo itinerario il costo settimanale a inizio giugno parte da 2.307 euro.

Per maggiori informazioni sulle crociere fluviali Le Boat in Canada nell’area Trent-Severne Kawartha Lwkes:

https://www.leboat.it/vacanze-in-barca/canada/trent-severn

 

Canale Rideau, patrimonio mondiale dell’UNESCO

Il Canale Rideau – il più antico ancora operativo nel Nord America e una delle più grandi opere di ingegneria del XIX secolo, oggi patrimonio UNESCO – è pronto a svelare lungo il suo percorso di 202 km una serie di tesori che impreziosiranno una vacanza da ricordare per sempre. Dalla base Le Boat di Smiths Falls nel cuore del Canale Rideau, a metà strada tra Ottawa e Kingston, partono numerosi itinerari suggeriti dalla compagnia che in ogni caso lasciano tappe e tempi di sosta in relazione ai propri interessi e con l’opportunità di avvistare una grande varietà di fauna selvatica: castori, lontre, tartarughe, falchi pescatori, aquile e le celebri oche del Canada.

Dal sito Le Boat è anche possibile scaricare gratuitamente un’utilissima guida della regione a questo LINK.

Se si sceglie una crociera di direzione Ottawa, la prima tappa obbligata è sicuramente Merrickvill, eletto villaggio più bello del Canada, disseminato di pittoresche case vittoriane a strapiombo sulle acque del Canale e ricco di negozi di artigianato locale, musei, gallerie d’arte ristoranti e botteghe specializzate nel servire ottimo gelato artigianale e la miglior senape della zona. A Upper Nicholsons si ammira uno dei quattro ponti mobili in legno ancora esistenti sul Canale Rideau, mentre da Burritts Rapids partono passeggiate nella natura lungo un percorso di 2 km. Le chiuse di Long Island sono invece il posto ideale per gli amanti della pesca mentre nella graziosa cittadina di Manotick, ricca di ristoranti e negozi, si trova il Watson’s Mill, uno dei pochi mulini storici del Nord America ancora funzionante – con annesso museo – dove viene tutt’oggi prodotta farina integrale macinata a pietra.

Tante, infine, le attrazioni di Ottawa, dalla collina del Parlamento in stile vittoriano alla National Gallery of Canada che ospita una collezione di arte indigena e canadese, fino allo storico mercato di Byward e alla città vecchia nelle vicinanze del Canale, che offrono una vasta scelta di ristoranti, boutique e attività all’aria aperta.

La quota per il noleggio di una imbarcazione Horizon 1 per 7 notti fino a 4 persone parte da 2.697 euro.

Le crociere verso il Sud del Canale Rideau portano a esplorare i Grandi Laghi, scelta ideale per chi ama cimentarsi in attività outdoor, paradiso per canoisti e paddle boarder.

Da Smiths Falls, attraverso il Canale Tay, è invece possibile raggiungere la coinvolgente città di Perth con il bellissimo centro storico realizzato dagli artigiani scozzesi oltre 200 anni fa e rinomato per l’architettura in pietra arenaria. Animata e vivace, Perth soddisfa le aspettative di ogni visitatore tra musei, negozi, boutique e mercati agricoli, oltre a festival ed eventi e a una grande varietà di vecchie locande e ristoranti, dove assaporare le specialità della cucina locale.

Per maggiori informazioni sulle crociere fluviali Le Boat in Canada lungo il Canale Rideau:

https://www.leboat.it/vacanze-in-barca/canada/canale-rideau

 

 

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Stefano Venier: Piano Strategico 2023-2027, l’AD incontra i professionisti di Snam

Stefano Venier: l’importanza del roadshow aziendale “lungo il nostro territorio per raccontare il nostro piano di investimenti, di azioni e di progetti per un’infrastruttura multimolecolare, in grado cioè di trasportare non solo gas naturale, ma anche biometano, idrogeno e anidride carbonica catturata, guidando la Transizione Energetica”.

Stefano Venier

Stefano Venier a Panigaglia: l’incontro con i professionisti di Snam nell’ambito del roadshow aziendale

Come racconta l’AD Stefano Venier su LinkedIn, prosegue il roadshow aziendale per presentare il Piano Strategico 2023-2027 ai professionisti di Snam, impegnati in prima persona quotidianamente nel “guidare la Transizione Energetica” e disegnare il futuro del settore. Dopo aver fatto tappa a Crema, Minerbio, Ravenna e Ancona, l’AD di Snam si è recato nei giorni scorsi a Panigaglia, dove dagli anni ‘70 è attivo il primo impianto di rigassificazione costruito in Italia. Sono circa 120 persone le persone direttamente coinvolte nel business LNG, ricorda Stefano Venier, a cui si aggiungono “i colleghi OLT Offshore LNG Toscana e quelli di ECOS e Gaslin con i loro 138 marittimi: le nostre competenze si stanno allargando, insieme alle nostre opportunità di sviluppo”. L’AD di Snam sottolinea quindi il ruolo decisivo che il GNL riveste per la sicurezza energetica italiana ed europea anche in considerazione del cambiamento strutturale degli assetti di approvvigionamento che ha riguardato il Paese in questi ultimi anni: “E continuerà ad avere un ruolo strategico nei prossimi anni”.

Stefano Venier: Snam, le nostre persone i pilastri per affrontare le grandi sfide e guidare la Transizione Energetica

Sicurezza energetica e diversificazione, ricorda Stefano Venier, sono “due facce della stessa medaglia e sappiamo bene che l’equilibrio tra questi due fattori è l’unica strada percorribile per la Transizione Energetica”. Impossibile che si possa realizzarla senza infrastrutture adeguate per il trasporto: “La nostra sarà fondamentale in qualunque quadro regolatorio ci muoveremo”. È questa l’ambizione di Snam, come ha avuto modo di ricordare l’AD Stefano Venier ai professionisti durante gli incontri organizzati nell’ambito del roadshow aziendale: “Costruire infrastrutture energetiche per un futuro sostenibile e trasportare molecole decarbonizzate, sia che nascano verdi, come idrogeno e biometano, sia che annullino l’impronta carbonica, attraverso la CCS”. Un percorso che “stiamo percorrendo insieme, verso un obiettivo comune” perché, in un contesto di grandi sfide e cambiamenti, è indispensabile poter contare “su pilastri forti che non cambiano: la professionalità, la autentica cultura del lavoro e l’impegno degli uomini e delle donne di Snam”. 

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Cristina Scocchia: una leadership di successo dietro Illycaffè

In un’intervista rilasciata da Cristina Scocchia, AD di Illycaffè, emerge un quadro affascinante di come il Gruppo abbia saputo coniugare tradizione, qualità e innovazione per costruire un marchio globale di successo.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: il successo di Illycaffè

Cristina Scocchia ha avviato il suo percorso professionale presso Procter & Gamble, combinando studio e lavoro fin dai suoi anni universitari. Questo background le ha fornito una solida base in marketing e le ha permesso di occuparsi delle aree commerciali in regioni strategiche come Europa dell’Est, Medio Oriente e Africa. Successivamente, ha guidato la rinascita di L’Oréal Italia e KIKO Milano, sempre con un focus su innovazione, trasformazione digitale ed espansione geografica. Secondo l’AD Cristina Scocchia, il successo di Illycaffè risiede nella sua attenzione alla qualità sostenibile. La scelta accurata del blend 100% Arabica e la stretta collaborazione con i produttori rappresentano la garanzia di un prodotto eccellente. Ma Illycaffè significa anche esperienza, arte e scienza: dalle macchine per il caffè di alta qualità alle tazzine da collezione realizzate da grandi maestri internazionali.

Cristina Scocchia: cultura del caffè, sostenibilità e visione di leadership

L’Università del Caffè, fondata nel 1999, è un altro pilastro dell’impegno di Illycaffè nella promozione della cultura del caffè di qualità. Con sedi in tutto il mondo, ha ricordato Cristina Scocchia, l’Università ha formato più di 350.000 persone, dai coltivatori ai consumatori. Allo stesso modo, il progetto Illy Chef Ambassador, realizzato con chef stellati, celebra l’incontro tra alta cucina e caffè di qualità. Il Gruppo ha fatto della sostenibilità una priorità, ottenendo nel 2021 la certificazione B-Corp e impegnandosi a diventare carbon neutral entro il 2033 e Net Zero entro il 2050. La strategia si concentra sull’adozione delle migliori tecnologie e sulla ricerca in agricoltura rigenerativa. La chiave di una leadership di successo, ha rivelato Cristina Scocchia, non risiede in un percorso predefinito, ma in coraggio, determinazione e intelligenza emotiva. L’AD Incoraggia le nuove generazioni a vedere la leadership non come un potere, ma come una responsabilità verso tutti gli attori della filiera.

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Beyond Immaginazione Sonora: ‘Cadenze Codificate’ – La Nuova Compilation M.E.T.A.D.A.T.A. di White Dolphin Records!

Uscita il Primo Maggio 2024 sul DSP di Bandcamp, la 9° compilation della White Dolphin Records chiamata “M.E.T.A.D.A.T.A.” con due edizioni diverse (WDR37/38) di artisti nazionali e internazionali.

“M.E.T.A.D.A.T.A.” (Musical Electronic Tags And Digital Audio Transmission Analysis), raccoglie e porta con sé un viaggio unico nel mondo dell’ intelligenza artificiale con i pro e i contro della tecnologia. Nuovi orizzonti sonori, combinando creatività e innovazione attraverso le straordinarie tracce di artisti nazionali e internazionali della scena underground presenti in queste due edizioni della compilation.
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La WDR37 si apre con il gruppo electro pop EkynoxX di Frank Rossano e la vocalist Alice Castagnoli, con il loro nuovo singolo “Slave System Machine”. La song è incentrata sul tema dell’uso inappropriato dell’intelligenza artificiale e alle rischiose conseguenze che può comportare; proprio in questo periodo infatti Elon Musk ha lanciato l’allarme per limitarne l’uso in particolari settori.

La compilation procede con l’artista poliedrico Karbokroma (aka Bernardino Costantino) con la sua dark wave intersecata dalle chitarre industrial di Think (aka Marco Menazzi), quest’ ultimo ha il suo nuovo progetto Come With Me con tre pezzi, dove figura anche l’artista noisemaker RDKPL . Si avanza con le sontuose sonorità di “Tecnologia”dell’ etichetta Ingra Records di Enrico Tavernini con i suoi Bionic VisionS ,presente come synth player anche negli EkynoxX. Si prosegue con Kabal Apocalypse (aka Alessandro Vezzoni) e i suoi Toxic Industry con il digital “7” Time Machine distribuito dalla label toscana Funeral Records Autoproduction. Continuando, troviamo le quattro tracce electro noir del progetto francese Spiryt di Julc Courchet estrapolate dall’ album “Darklights”, accompagnato dalla vocalist Kimberly dei Bow Ever Down.

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La WDR38 (Deluxe Edition) di M.E.T.A.D.A.T.A. contiene diverse tracce degli artisti presenti con inediti come il ritorno con questo brano electro techno berlinese “All I Need Is AI” per festeggiare il loro 20° anniversario, del gruppo elettronico mittel – europeo Arbeiter. Si prosegue con la cover di Blue Monday dei New Order degli EkynoxX e del space remix di Fable di Robert Miles inciso dai Toxic Industry in collaborazione con l’artista sudafricano E.B.M. GLOW ALC con un sintetizzatore progettato da Alessandro Vezzoni chiamato “Robota”M.E.T.A.D.A.T.A WDR38 contiene inoltre le tracce elettroniche dei music workstations “Feeling” e “Clouds” degli udinesi Lithium di Antonio Del Mestre e del compianto Manuel Pitton. Arriva La techno music di Ascer Groove, musicista con innovative soundscapes e i suoi rhythms beats contagiosi. Il disco si chiude con il piano struggente della sequenza di Frank Fuller intitolata “Recording 76”. All’ interno del download si trovano poster, grafiche di Karbokroma, vari remix degli artisti, band and much more.

Dal 29 Aprile sul Canale Talk TV (www.canale talk.tv) sul canale Tematico Musica “on demand”, grazie alla preziosa collaborazione della White Dolphin Records, sono visibili i seguenti video: “Time Is Not a problem” e “Believe Me” dei Come with Me, oltre ad “Always” Sempre dei Come with Me , ma ft RDKPL. Poi i Think con “White Blood” e “you make me want you” e anche “Another Day Is Passed” (ft Karbokroma & Erik Ursich). Troverete inoltre “Fable” di Toxic Industry ft GLOW ALC (Robert Miles Cover Space Vision Remix)” e i KarboKroma con “Sparks” e “Oniric Planet”. Ci sarà anche la compilation completa di tutti i video che a breve andrà in palinsesto anche sul Canale Tematico Musica “In onda. Troverete gli orari sulla Guida TV.

Tracks “M.E.T.A.D.A.T.A.” White Dolphin Records Compilation Various Artists WDR37:

 

  • EkynoxX – Slave System Machine
  • Karbokroma – I See, I Fell , I Delete
  • Come With Me ft RDKPL – Always
  • Bionic VisionS – Tecnologia
  • Toxic Industry – The Time Machine
  • Think – If Only You Were Here
  • Come With Me – Time Is Not A Problem
  • Spiryt – Platitude
  • Karbokroma – Oniric Planet
  • Lithium – Feeling
  • Spiryt – Le Vertige
  • Lithium – Clouds
  • Spiryt – The Rose
  • GLOW ALC – The Storm Seas (Devya Remix)
  • Ascer Groove – Demos
  • Darquette – “Meta – (Data)

Tracks “M.E.T.A.D.A.T.A” (Deluxe Edition)White Dolphin Records Compilation Various Artists WDR38:

  • Arbeiter – All you need is AI
  • EkynoxX – Blue Monday (New Order Cover)
  • Toxic Industry  ft GLOW ALC – Fable (Robert Miles Space Vision Remix)
  • Karbokroma – Sparks
  • Come Whit Me – Believe Me
  • Spiryt – The Beast
  • Ascer Groove – Divinity Touch
  • Think – What A Strange Place
  • Frank Fuller – Recording 76

“M.E.T.A.D.A.T.A.” WDR 37/38, sarà disponibile nella piattaforma di Bandcamp per lo streaming e download dal 1° Maggio 2024.

Link Bandcamp : https://whitedolphin.bandcamp.com/

E i video sono in rotazione sul canale Talk TV : https://www.canaletalk.tv/video-pillole/canale-musica/video/1120-compilation_white_dolphin_records_maggio_2024_

Etichetta : White Dolphin Records

@digitronikscorpoation

@whitedolphinpromo

@wdrpress

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Accolto il ricorso di Gruppo Danieli: il TAR annulla l’assegnazione dell’ex ILVA a Paul Wurth

Gruppo Danieli ha denunciato l’irregolarità in una gara pubblica per l’assegnazione della realizzazione di un impianto presso l’ex-ILVA di Taranto: il progetto del Gruppo tedesco Paul Wurth era infatti caratterizzato da diverse lacune, tra cui, ad esempio, il mancato servizio di montaggio e costruzione, che era tra le condizioni previste dal bando.

Gruppo Danieli

Accolto in Tribunale il ricorso di Gruppo Danieli

Gruppo Danieli ha recentemente ottenuto un significativo successo giuridico, evidenziando la fallacia in una gara d’appalto pubblica per la costruzione di un impianto siderurgico a Taranto. Il TAR di Lecce, presieduto da un collegio di giudici amministrativi, ha accolto il ricorso presentato dalla società, annullando l’aggiudicazione precedentemente conferita a Paul Wurth per la realizzazione di un impianto di produzione di preridotto nell’area ex ILVA. La contesa legale nasce dalla divergenza tra le offerte presentate: mentre Gruppo Danieli aveva offerto un contratto “chiavi in mano” per la costruzione completa dell’impianto, in tutte le sue fasi, Paul Wurth aveva limitato la propria proposta alla sola progettazione e fornitura, senza includere il montaggio e la costruzione dell’impianto. Una differenza fondamentale, visto che le specifiche del bando prevedevano chiaramente un servizio integrale, dall’inizio alla fine: il mancato rispetto di queste condizioni da parte di Paul Wurth ha reso dunque necessario l’annullamento della gara.

Gruppo Danieli: “Ecco perché l’offerta di Paul Wurth era irregolare

I legali di Gruppo Danieli hanno commentato: “Visto anche il ricorso incidentale di Paul Wurth, il TAR ha ribadito che è di palmare evidenza la violazione delle norme del Codice dei contratti pubblici cui la procedura in questione è assoggettata ed ha annullato tutti gli atti della procedura competitiva”. Trattandosi infatti di una procedura pubblica, è necessario, per rispetto e trasparenza verso i cittadini, che le risorse della collettività siano utilizzate secondo i criteri stabiliti dalla legge e dalle istituzioni e non in modo arbitrario. Sarà dunque indetta una nuova gara, per la quale Gruppo Danieli presenterà nuovamente l’offerta rifiutata in precedenza.

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Luca Dal Fabbro: Iren, accordo per l’acquisizione del 50% della NewCo per i rami operativi di Egea

Il Presidente Luca Dal Fabbro ha illustrato le peculiarità dell’accordo Iren-Egea per l’acquisizione del 50% della NewCo che assorbirà i rami operativi del gruppo di Alba.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: il know-how di Iren per rilanciare il Gruppo Egea

Con la firma di oggi, poniamo le prime basi di un nuovo capitolo per la società Egea. Iren interverrà con il proprio know-how, le proprie best-practices e le proprie capacità gestionali per rilanciare le attività industriali di Egea, testimoniando così la forte e decisa responsabilità nei confronti dei territori piemontesi in cui è presente. Permetterà inoltre di garantire i livelli occupazionali e, di conseguenza, il futuro dei dipendenti”: così il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro si è espresso in occasione dell’annuncio dell’accordo per l’acquisizione del 50% della NewCo in cui saranno trasferiti rami operativi del Gruppo EGEA. Il manager ha sottolineato l’integrazione delle attività nel portafoglio di business con prevalenza di attività regolate. Si tratta di un passo avanti importante verso il risanamento e rilancio di Egea, con le garanzie derivanti dalle competenze e dall’esperienza di Iren. La NewCo sarà partecipata dal Gruppo guidato da Luca Dal Fabbro al 50% attraverso un aumento di capitale di 85 milioni di euro, sottoscritto e deliberato al momento del closing dell’operazione.

Luca Dal Fabbro: la solidità patrimoniale del Gruppo Iren

Anche il Gruppo Iren trarrà dei benefici dall’operazione, come sottolineato da Luca Dal Fabbro, che auspica la conclusione dell’iter concorsuale entro l’estate. Iren potrà infatti espandere le sue attività nel basso Piemonte, rafforzando la sua presenza in un’area dal grande potenziale. “Le attività oggetto dell’operazione potranno integrarsi perfettamente nel portafoglio di business di Iren con prevalenza di attività regolate (idrico, teleriscaldamento e ambiente) e quelle a mercato (clienti) e sulle quali Iren prevede importanti piani di sviluppo in termini di qualità dei servizi”, spiega Luca Dal Fabbro. Il manager, intervenuto durante la presentazione dei risultati 2023, ha illustrato la solidità patrimoniale del Gruppo Iren, in grado di sostenere l’acquisto del 50% “mantenendo la ratio IFN/EBITDA del 2024 non superiore al 3,4x, come previsto dal Piano Industriale”. Gli investimenti di sviluppo, ha concluso il Presidente, sosterranno la crescita del Gruppo in linea con la disciplina finanziaria.

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Incontro in presenza e webinar su sostenibilità, sfide e opportunità

Comunicato Stampa

Incontro in presenza e webinar su sostenibilità, sfide e opportunità

 

Il 16 maggio 2024 un incontro, sia in modalità in presenza a Brescia che in modalità webinar, si soffermerà sulla sostenibilità: salute e sicurezza su lavoro, ambiente, promozione della salute, mobilità sostenibile, …

 

Sono sempre di più le aziende che stanno abbracciando la sostenibilità come parte integrante delle loro strategie. Molte altre, invece, stanno ancora cercando di comprendere le opportunità e le sfide offerte da questa importante spinta trasformativa.

 

La sostenibilità non è più un’opzione, ma una necessità per garantire un futuro sostenibile. Integrarla nelle strategie aziendali è importante per dare vita a nuovi modelli di business che possono promuovere insieme prosperità economica, tutela ambientale e benessere sociale.

La sostenibilità è ormai un catalizzatore di innovazione e di cambiamento positivo, consentendo pratiche più responsabili e creando valore a lungo termine.

 

Per avvicinarsi a questi cambiamenti e integrarli adeguatamente nelle proprie strategie aziendali è fondamentale essere consapevoli delle e sfide e delle opportunità connesse alla sostenibilità aziendale.

 

L’evento gratuito su sostenibilità, sfide ed opportunità

Per affrontare questi temi in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, promosso dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASVIS), l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS), in collaborazione con CSMT, organizza per il 16 maggio 2024 un evento gratuito, sia in modalità in presenza a Brescia che in modalità webinar, dal titolo “Sostenibilità, sfide ed opportunità”.

 

Nel convegno, realizzato con il patrocinio di diverse realtà (Regione Lombardia, Comune e Università degli Studi di Brescia, Inail direzione territoriale Brescia, Confindustria Brescia, …), si tratteranno molti temi connessi al tema della sostenibilità. Ad esempio, si parlerà di salute e sicurezza sul lavoro, di ambiente, di promozione della salute e di mobilità sostenibile.

 

Per i partecipanti all’evento sarà disponibile un attestato di presenza valido per il rilascio di 2 crediti per Formatori seconda area tematica e per RSPP/ASPP.

 

La sostenibilità e gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile

Se inizialmente lo sviluppo sostenibile era per lo più definito solo come la capacità di soddisfare i bisogni attuali senza compromettere quelli delle future generazioni, oggi il concetto ha assunto una dimensione globale che integra insieme gli aspetti ambientali, economici e sociali.

 

Questa “visione integrata” delle tre dimensioni si è concretizzata nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e nei 17 Obiettivi per lo Sviluppo sostenibile (Sustainable development goals, SDGs) redatti dall’ Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU).

 

L’evento del 16 maggio 2024 si inserisce, in particolare, nell’ambito dell’obiettivo 8 dell’agenda ONU per “incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva, un lavoro dignitoso per tutti”.

 

Il programma dell’evento e le informazioni sul webinar

Per parlare di sostenibilità si terrà giovedì 16 maggio 2024 – dalle ore 10.00 alle ore 12.30 – l’evento gratuito in modalità webinar e in presenza “Sostenibilità, sfide ed opportunità”.

 

L’evento in presenza si terrà a Brescia c/o CSMT Innovative Contamination Hub – via Branze 45 e sarà moderato da Rocco Vitale, Presidente AiFOS.

 

I saluti istituzionali:

  • Rappresentante del Comune di Brescia
  • Matteo Pariscenti, Direttore Generale Ebiten

 

Gli interventi:

  • Giorgio Maione, Assessore Ambiente e Clima di Regione Lombardia: L’educazione ambientale ed alla sostenibilità
  • Riccardo Trichilo, Amministratore Delegato e Direttore Generale CSMT e Laura Treccani, Technology Transfer Engineering CSMT: Dai valori alla misurazione della sostenibilità in azienda sugli standard internazionali
  • Giuseppe Marino, Presidente esgSide Rete d’Impresa e CEO Ventitrenta Società Benefit: Come la sicurezza aiuta la sostenibilità
  • Santa Picone, Direttrice INAIL sede di Brescia: La promozione della salute e i progetti di WHP
  • Giulio Maternini, Professore Ordinario Università degli studi di Brescia: La figura del mobility manager e il PSCL. L’esperienza dell’Università degli Studi di Brescia
  • Alice Palumbo, CEO IN-GENERE srl Società Benefit: Rivoluzione diversità: strategie aziendali per un futuro di equità ed inclusione

 

Il link per iscriversi all’evento gratuito:

https://aifos.org/home/eventi/intev/convegni_aifos/sostenibilit—-sfide-ed-opportunit–

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel. 030.6595037 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

 

02 maggio 2024

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Il ruolo chiave dei green jobs secondo Gianni Prandi (Vidierre)

L’importanza dei cosiddetti green jobs sta emergendo sempre più chiaramente nel panorama lavorativo italiano, come sottolineato da Gianni Prandi, fondatore e membro del CdA di Vidierre. I risultati di una recente analisi condotta dalla società di Assist Group confermano che la maggioranza degli italiani riconosce l’importanza di questi lavori per la salvaguardia del nostro Pianeta.

Gianni Prandi

Green jobs, Gianni Prandi: verso un futuro lavorativo più sostenibile

Come sottolineato da Gianni Prandi, le previsioni sulle professioni più richieste nel prossimo futuro mostrano una crescente domanda di figure professionali qualificate nel settore della sostenibilità. La recente analisi di Vidierre, infatti, mette in luce come le competenze richieste per i green jobs siano considerate fondamentali per affrontare le sfide ecocompatibili del nostro tempo. Non si tratta solo di salvaguardare l’ambiente: i green jobs rappresentano un valore aggiunto anche dal punto di vista economico. Queste professioni non solo aiutano le aziende a conformarsi alle normative ambientali, ma contribuiscono anche a riorganizzare l’ecosistema economico in una prospettiva sostenibile. In questo modo, si punta a preservare e potenziare il valore economico della società nel suo complesso.

Gianni Prandi: l’opinione degli italiani sui green jobs

La recente analisi condotta da Vidierre ha confermato che gli italiani guardano positivamente ai green jobs, riconoscendo il loro ruolo cruciale nella transizione verso un’economia più sostenibile. Tali professioni non solo offrono interessanti prospettive lavorative, ma rappresentano anche un modo concreto per contribuire attivamente alla protezione del nostro Pianeta. In un’epoca in cui la sostenibilità e l’ecologia sono al centro del dibattito globale, i green jobs emergono come una risposta concreta e strategica alle sfide del futuro. L’analisi condotta da Vidierre e l’approfondimento di Gianni Prandi mettono in luce l’importanza di investire in formazione e sviluppo professionale in questo settore, preparando così il terreno per un futuro lavorativo più sostenibile e prospero in Italia.

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Diana Bracco: la vision, la carriera e l’impegno per il sociale

Alla guida del Gruppo Bracco, multinazionale attiva nel campo della diagnostica per immagini e dei servizi per la salute, Diana Bracco è una delle più importanti imprenditrici e dirigenti del settore della salute, con oltre 50 anni di esperienza nel comparto.

Diana Bracco

Diana Bracco: l’imprenditrice alla guida del Gruppo Bracco

Laureata in Chimica all’Università di Pavia, Diana Bracco ha iniziato la sua carriera nell’azienda di famiglia, diventando Direttore Generale nel 1977 e Presidente e Amministratore Delegato nel 1999. Grazie alla sua leadership, il Gruppo Bracco ha vissuto una significativa espansione, arrivando a registrare un fatturato di 1,8 miliardi di euro, 3.700 dipendenti e oltre 2.000 brevetti. Oltre ai suoi incarichi all’interno dell’azienda, Diana Bracco ha ricoperto importanti ruoli nell’associazionismo industriale, tra cui quello di Vicepresidente di Confindustria con delega per Ricerca & Innovazione e quello di Presidente di Federchimica e Assolombarda. Nel 2015 ha presieduto l’Expo di Milano, contribuendo al successo dell’evento e promuovendo il ruolo della donna attraverso il progetto Women for Expo. Attualmente è membro di vari consigli direttivi ed è attivamente impegnata nel sociale e nel culturale, ricoprendo incarichi in diverse fondazioni e istituzioni di prestigio.

L’impegno sociale e culturale di Diana Bracco

Oltre alla sua carriera nel settore della salute e nell’associazionismo industriale, Diana Bracco si distingue anche per il suo impegno sociale e culturale. Ha presieduto programmi di volontariato come Responsible Care e ha dato vita alla Fondazione Bracco, di cui è Presidente, che si occupa di valorizzare il patrimonio culturale, la cultura scientifica e la responsabilità sociale, con particolare attenzione per donne e giovani. Diana Bracco ha ricoperto, e continua a ricoprire, ruoli di rilievo in altre fondazioni e istituzioni, come quello di Presidente della Fondazione Milano per Expo 2015 e del CdA dell’Università Bocconi di Milano. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti nel corso della sua carriera, tra cui lauree honoris causa in Farmacia e Medicina, il titolo di Cavaliere del Lavoro, la Medaglia d’oro del Comune di Milano e l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce.

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Bagni mobili: la norma UNI EN 16194 per garantire igiene e sicurezza

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  • 28 Maggio 2024

Dal 2012 per cantieri, eventi e manifestazioni, c’è uno standard europeo per garantire igiene, sicurezza e tutela dell’ambiente.

Quell’anno è entrata in vigore infatti la UNI EN 16194, una norma che definisce nel dettaglio i requisiti minimi per l’installazione, l’utilizzo e la manutenzione dei bagni mobili.

Cosa cambia per gli utenti?

Addio a wc traballanti, lavandini arrugginiti e odori nauseabondi. La UNI EN 16194 impone standard rigorosi per la costruzione dei bagni, che devono essere realizzati con materiali resistenti, impermeabili e facili da pulire.

Inoltre, sono obbligatori protocolli di pulizia e sanificazione frequenti per garantire un ambiente sano e sicuro.

Non solo igiene, anche sicurezza

La UNI EN 16194 si concentra anche sulla sicurezza degli utenti. I bagni mobili dovranno essere installati in zone stabili e accessibili, con adeguata illuminazione e segnaletica.

Essa prevede inoltre l’implementazione di misure per prevenire incidenti e cadute.

Più bagni per tutti

La norma stabilisce anche il numero minimo di bagni mobili da installare in base al numero di persone presenti e alla durata dell’evento o del cantiere.

In questo modo, si vuole evitare il fastidioso problema delle code e garantire a tutti un servizio dignitoso.

Smaltimento corretto per un ambiente sano

Attenzione anche all’ambiente. Le acque reflue raccolte nei serbatoi dei bagni mobili devono essere smaltite correttamente da ditte autorizzate, nel rispetto delle normative vigenti.

Conformarsi alla norma: un vantaggio per tutti

Implementare la UNI EN 16194 non è solo un obbligo, ma un’opportunità per le aziende del settore di offrire un servizio di qualità superiore.

Significa infatti garantire ai propri clienti bagni igienici, sicuri e rispettosi dell’ambiente, guadagnando così fiducia e fidelizzando la clientela.

La UNI EN 16194 è un passo avanti per il benessere e la tutela dell’ambiente. Grazie ad essa anche in Italia i bagni mobili hanno gli standard qualitativi che meritano, per il bene di tutti gli utenti e per un futuro più sostenibile.

Tra le aziende più importanti del settore in Italia è possibile menzionare Ecotaurus, che si occupa di noleggio bagni chimici Vercelli, raggiungibile al numero verde 800.593.261 per ogni tipo di informazione.

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Vittoria legale per Gruppo Danieli: annullata l’assegnazione a Paul Wurth per l’ex Ilva di Taranto

Il Tar di Lecce ha recentemente accolto il ricorso presentato da Gruppo Danieli, che ha portato all’annullamento dell’aggiudicazione a favore di Paul Wurth e alla conseguente sospensione dell’intera procedura selettiva promossa da Dri D’Italia S.p.A., controllata al 100% da Invitalia, per la realizzazione dell’impianto per la produzione di preridotto nell’area dell’ex Ilva di Taranto.

Gruppo Danieli

Gruppo Danieli, Tar annulla l’assegnazione dell’appalto a Paul Wurth

La decisione del Tar rappresenta una vittoria significativa per Gruppo Danieli, azienda specializzata nella costruzione di impianti industriali, che ha impugnato l’assegnazione dell’appalto a Paul Wurth. Il progetto, del valore di circa un miliardo di euro, prevedeva la creazione di un impianto per la produzione di preridotto, un materiale fondamentale nell’industria siderurgica, utilizzando idrogeno verde per contribuire alla decarbonizzazione dell’area ex Ilva. La disputa legale è nata nell’ottobre 2023 con la presentazione del ricorso al Tribunale di Lecce dopo l’assegnazione dell’appalto a Paul Wurth da parte di Dri D’Italia: il Gruppo friulano ha quindi contestato la decisione sostenendo che, poiché erano in gioco risorse pubbliche, la società guidata da Stefano Cao era vincolata a seguire la procedura stabilita dal Codice dei Contratti Pubblici. Tuttavia, secondo quanto comunicato da Dri d’Italia a Gruppo Danieli, la selezione sarebbe stata effettuata in base all’adeguatezza rispetto alle esigenze specifiche indicate nell’invito, anziché rispettare le normative pubbliche.

Gruppo Danieli: procedura di gara da rifare per violazione del Codice dei Contratti Pubblici

Il Tar ha dunque ribadito l’applicabilità del Codice dei contratti pubblici: l’offerta di Paul Wurth non ha infatti soddisfatto i requisiti richiesti. “L’offerta presentata dalla controinteressata non è conforme a quanto richiesto dalla stessa stazione appaltante, poiché difetta della previsione, sotto il profilo tecnico ed economico, di una delle fasi in cui si articola la commessa in questione, ossia quella della costruzione dell’impianto”, si legge in una nota. In questo caso, la stazione appaltante, “una volta riscontrata la mancanza di un elemento costitutivo indispensabile ai fini della sua valutazione, ne avrebbe dovuto disporre l’esclusione dalla procedura di gara”. In seguito al ricorso presentato da Gruppo Danieli, l’assegnazione a favore di Paul Wurth è stata annullata, poiché il contratto, assegnato in modo illegittimo, non può essere siglato tra le due parti. Sarà quindi necessario avviare una nuova procedura di gara per la progettazione e la realizzazione dell’impianto.

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Economia green, per l’Europa uno dei metalli critici è il cobalto

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  • 28 Maggio 2024

Si alza l’attenzione su alcuni metalli, per via della transizione energetica in corso. L’Unione Europea, nel Raw materials Act pubblicato nel 2023, ha individuato alcune vulnerabilità che la nostra economia deve risolvere riguardo a materie prime definite critiche. Tra queste c’è il cobalto.

Il calcolo della criticità per un’economia green

economia greenVa anzitutto fatta una precisazione. La criticità di un metallo per l’economia europea è stata valutata in base a due parametri.
Il primo è l’importanza economica che ha quel metallo, il secondo parametro è il rischio di approvvigionamento relativo a quella materia prima (anche in relazione alla disponibilità di sostituti efficaci a prezzi contenuti). Ebbene il cobalto risulta essere uno dei metalli a maggiore criticità.

Il ruolo del cobalto

L’utilizzo del cobalto si lega in special modo nella produzione delle batterie agli ioni di litio, che dal 2013 al 2020 ha provocato un incremento dal 44% al 57% nel consumo di cobalto (fonte Pocket Option link). Ma nell’economia contemporanea questo metallo viene utilizzato anche nelle superleghe, per i pigmenti, per i materiali duri, per i magneti e per gli essiccatori per vernici ed adesivi per pneumatici.

L’Europa ne produce solo una minima parte

Il problema per l’Europa è che questa commodity è caratterizzata da un alto rischio di fornitura, dal momento che dipendiamo in misura enorme dai Paesi esteri, in particolar modo dalla Repubblica Democratica del Congo. Nel nostro continente invece l’unica produzione interna è quella finlandese, che rappresenta appena l’1% della produzione mondiale di cobalto.
Ad aggravare la situazione e il fatto che cobalto è un metallo difficilmente sostituibile per via delle sue proprietà chimiche e fisiche uniche (ad esempio, l’elevata resistenza alla corrosione alla temperatura e all’usura).

Il fattore prezzo

Un altro fattore critico è il prezzo di questo metallo. Storicamente ci sono state due fiammate, la prima tra il 2016 e il 2018 e la seconda tra il 2021 e il 2022, seguite poi da un rapido rientro (tecnicamente l’andamento è stato tipico delle gravestone doji candlestick). Dopo quest’ultimo ciclo di rialzi i prezzi del cobalto si sono attestati a circa 28.000 dollari per tonnellata.

La grande preoccupazione dell’Unione Europea è che i prossimi anni potrebbero vedere una nuova crescita per via della transizione energetica che sta attraversando la nostra economia. Tuttavia la ricerca di trovare un sostituto e una sfida complicata, ed è per questo l’Unione Europea ha posto il cobalto nella lista delle criticità maggiori.

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Annalaura Lettieri: il ritratto dell’avvocato che ha contribuito alla crescita di Atitech

Avvocato e manager, Annalaura Lettieri vanta una pluriennale esperienza nell’ambito di operazioni di fusione e acquisizione, di finanza e di diritto societario. Membro del CdA di Atitech, dal 2008 è General Counsel e membro del CdA di Meridie.

Annalaura Lettieri

Annalaura Lettieri: dalle prime esperienze nello Studio Legale Bonelli Erede al ruolo chiave in Meridie

Il percorso professionale di Annalaura Lettieri inizia presso la sede di Milano dello Studio Legale Bonelli Erede Pappalardo come Junior Associate del dipartimento di Diritto Bancario e Finanziario, dove sviluppa una solida base di conoscenze nel settore. Dopo questa esperienza, entra a far parte di MCM Holding S.p.A. come General Counsel nella divisione immobiliare, incarico che le permette di dimostrare le proprie capacità manageriali nel gestire aspetti legali, amministrativi e finanziari di progetti importanti. Annalaura Lettieri svolge un ruolo chiave nella fondazione e nella quotazione in Borsa di Investimenti e Sviluppo Mediterraneo S.p.A., successivamente rinominata Meridie, dove assume il ruolo di General Counsel contribuendo attivamente alla gestione di operazioni societarie, finanziarie e di fusione e acquisizione. Con il passare degli anni, partecipa a diverse operazioni riguardanti le società controllate dalla holding, consolidando la sua reputazione nel settore e acquisendo competenze di alto livello nella gestione di rapporti con organi di controllo e nella strutturazione di operazioni complesse.

Annalaura Lettieri: il contributo alla crescita di Meridie e Atitech

Annalaura Lettieri continua il suo iter professionale come General Counsel e membro del Consiglio di Amministrazione di Meridie, contribuendo attivamente alla gestione dei rapporti con Borsa, Consob, Banca d’Italia e Pubblica Amministrazione. Grazie alle sue competenze e alla sua esperienza, supporta il CFO e il CEO nella redazione del business plan, del bilancio e nella strutturazione delle operazioni societarie, finanziarie e di fusione e acquisizione. In particolare, ha avuto un ruolo fondamentale nell’acquisizione della maggioranza di Atitech, dimostrando leadership e competenza nel settore.

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Usato selezionato bambini: di cosa si tratta

Gli italiani hanno da sempre un debole per l’usato. Anche gli ultimi dati disponibili ce lo confermano: in moltissime città italiane si moltiplicano negozio specializzati nella vendita di articoli usati. Portali come subito, vinted e wallapop raccolgono migliaia di annunci si persone interessate a comprare e vendere oggetti usati.

Da dove nasce questa passione per l’usato?

Le motivazioni sono molteplici e richiedono punti di vista molto differenti tra di loro. Prima di tutto le persone interessate all’usato cercano un risparmio economico. La tendenza ad un consumismo sfrenato spinge la gente a comprare cose che spesso non vengono nemmeno utilizzate e possono ancora essere appetibili a molti. I negozi dell’usato spesso selezionano questi articoli come delle occasioni di rivendita (e di profitto).

Altre persone hanno sviluppato una progressiva sensibilità verso tutti i temi ambientali e cercano di evitare di produrre rifiuti ed inquinamento in ogni modo. Dare nuova vita a prodotti di seconda mano è certamente una eccellente strategia per ridurre l’impatto ambientale delle proprie azioni. Il modo di soddisfare questa esigenza è quello di cercare prodotti usati ma in ottimo stato e integrarli a lavorio titolo nel proprio stile di vita.

Alcuni invece si sono avvicinati al mondo dell’usato spinti dall’opportunità di fare affari e ricavare un piccolo extra ogni mese. Conoscere quali tipologie di articoli sono maggiormente ricercate permette di acquistare e rivendere quando la domanda è al massimo e i prezzi sono sensibilmente lievitati.

Tante e diverse motivazioni che aumentano l’attenzione per questo tipo di mercatini dell’usato.

Usato selezionato bambini: la nuova tendenza

Tra le attività che hanno raccolto maggiore successo vanno senz’altro citate quelle dedicate in maniera specifica al mondo dell’infanzia. Chi ha figli piccoli può facilmente immaginare le ragioni. Un bambino, nel corso della fase infantile, ha moltissime necessità e richiede l’acquisto di moltissimi prodotti, abbigliamento, calzature, passeggino, culla, lettino, giochi, ecc.

Non è insolito che molti degli articoli acquistati vengano usati solo per pochi mesi prima di diventare troppo piccoli o inadatti alle esigenze del momento. Ciò che ormai è inutile per qualcuno può diventare utilissimo per altri.

Partendo da questa premessa sono nati molti negozio di usato selezionato per bambini.  Il processo di selezione è fondamentale per garantire che gli articoli per l’infanzia siano in eccellenti condizioni, e quindi molto appetibili per chi cerca soluzioni valide a basso prezzo.

Per comprendere meglio questa nuova tendenza abbiamo raccolto la testimonianza di Cecilia Cantatore, titolale del negozio di usato selezionato “C’era una volta” a Voghera (PV): “Nell’area del Oltrepò Pavese questa tipologia di negozi era totalmente assente, costringendo molte coppie a rivolgersi ad annunci su internet o a attività analoghe a grandi distanze. Il vuoto d’offerta ed il crescente interesse verso questo servizio mi hanno convinto ad aprire un negozio in centro a Voghera, proponendolo come punto di riferimento per l‘usato selezionato per bambini a Pavia e provincia. Fin dal momento dell’apertura il negozio ha attirato l’attenzione di diversi genitori, interessati non solo a comprare ma anche a vendere. Questo ha favorito enormemente la crescita dell’attività. Che oggi tratta un’ampia gamma di prodotti ed è molto seguito sulle pagine social”

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Alessandro Benetton: sbagliando s’impara, l’arte del Kintsugi nelle nostre vite

Alessandro Benetton: “La tecnica Kintsugi ci insegna che dove tutti vedono una crepa o un problema, noi possiamo vedere un posto dove mettere la polvere d’oro, un’opportunità”.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: Kintsugi, valore e insegnamenti che possiamo trarre dalla tecnica giapponese

Sbagliando si impara: ma è davvero così? Se lo chiede Alessandro Benetton riflettendo con i suoi followers su quale sia la vera essenza di questa espressione spesso usata come “frase

fatta” e privata dunque dei suoi significati più profondi. Innegabile infatti che viviamo in una società che difficilmente ammette sbagli richiedendoci di essere vincenti. Nel video pubblicato sui suoi social, Alessandro Benetton richiama la cultura giapponese e in particolare la tecnica del “Kintsugi” (“riparare con l’oro”) diffusa a partire dal XV secolo: come spiega, non potendo riparare alla perfezione una tazza da tè andata in frantumi, gli artigiani giapponesi decisero di non provare a cancellare le crepe e le imperfezioni dell’utensile. Riassemblando i cocci, usarono invece della resina laccata e della polvere d’oro, così da esaltarne le crepe e rendere la tazza un vero e proprio gioiello, più prezioso di quanto non fosse in origine.

Alessandro Benetton: la tecnica Kintsugi mi ha fatto cambiare la mia prospettiva sugli errori

Quello che colpisce Alessandro Benetton, come sottolinea nel video, è che “per trasformare un difetto in un oggetto d’arte molto prezioso era bastato vedere la crepa sulla tazza in un modo completamente diverso”. Per avere successo quindi bisogna essere in grado di cambiare più volte la propria prospettiva: “La tecnica Kintsugi ci insegna che dove tutti vedono una crepa o un problema, noi possiamo vedere un posto dove mettere la polvere d’oro, un’opportunità”. Per riuscire a mettere in pratica questo concetto, prosegue Alessandro Benetton, è fondamentale porsi le giuste domande. Come mai ho sbagliato? Come è successo? Cosa posso fare per rimediare? Come posso fare per evitare che accada di nuovo? È questa la direzione da seguire per riuscire davvero a “valorizzare tutte le parti del nostro lavoro, i successi ma anche gli insuccessi così che tutto possa trasformarsi in valore”.

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Pier Silvio Berlusconi (MFE – MEDIAFOREUROPE): il percorso professionale del CEO

Nel corso della sua carriera professionale, Pier Silvio Berlusconi ha guidato operazioni di rilievo strategico per Mediaset: tra queste anche la nascita del Gruppo MFE – MEDIAFOREUROPE, avvenuta a novembre 2021.

Pier Silvio Berlusconi, CEO di MediaForEurope

Pier Silvio Berlusconi: gli incarichi professionali da Mediaset a MFE – MEDIAFOREUROPE

Contando costantemente su capacità di leadership e visione a lungo termine, Pier Silvio Berlusconi ha intrapreso una carriera professionale di successo all’interno di Mediaset, realtà divenuta successivamente MFE – MEDIAFOREUROPE, Gruppo europeo altamente specializzato nel settore dei media e della comunicazione. Il suo percorso professionale, sviluppato in oltre 30 anni di attività, ha inizio nel 1992 operando nelle principali aree Mediaset, tra cui Publitalia e la rete televisiva Italia1. Dopo quattro anni, Pier Silvio Berlusconi viene nominato Responsabile del Coordinamento Palinsesti Reti Mediaset, per poi assumere nel 1999 il ruolo di Vicedirettore Generale Contenuti di RTI, società Mediaset attiva in ambito televisivo. Successivamente opera, a partire dal 2000, in qualità di Vicepresidente di Mediaset, nonché di Presidente e Amministratore Delegato di RTI. A maggio 2015 Pier Silvio Berlusconi diventa Amministratore Delegato del Gruppo Mediaset e, negli stessi anni, è attivo anche come membro del Comitato Esecutivo del Gruppo.

MFE – MEDIAFOREUROPE: i progetti guidati da Pier Silvio Berlusconi

Numerose le operazioni strategiche condotte da Pier Silvio Berlusconi in Mediaset prima e in MFE – MEDIAFOREUROPE successivamente. Tra queste, ad esempio, l’accordo con il Gruppo francese Vivendi nel 2017 per lo sviluppo di progetti industriali di calibro internazionale, collaborazione proseguita con un nuovo accordo nel 2021. Altro progetto è quello che ha condotto nel 2019 all’acquisizione di azioni di ProsiebenSat.1, uno dei maggiori Gruppi televisivi in Europa, per una quota pari al 9,9% dei diritti di voto. Tramite successive acquisizioni, Mediaset ha raggiunto una quota di partecipazione prossima al 30%. A novembre 2021, su impulso di Pier Silvio Berlusconi, nasce MFE – MEDIAFOREUROPE, holding paneuropea attiva nel settore media e comunicazione e altamente specializzata in contenuti e tecnologia. Il Gruppo riunisce attualmente le attività televisive italiane, spagnole (Mediaset España) e la partecipazione nella tv tedesca. MFE – MEDIAFOREUROPE è impegnata oggi in un percorso di crescita e innovazione che, avviato già da anni, guarda alla qualità e alla diversificazione quali elementi fondamentali, oltre che puntando sulla grande esperienza sviluppata da Mediaset nel corso dei decenni. Tra gli obiettivi in campo anche quello di “offrire al pubblico un prodotto più moderno, familiare e a 360 gradi, che parli a tutta la popolazione”, come sottolineato dal CEO in una recente intervista.

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Luca Dal Fabbro, il 2023 di Iren: prospettive ambiziose e solida performance finanziaria

Il 2023 si è rivelato un anno di successi finanziari e prospettive ambiziose per Iren, l’azienda multiservizi di cui Luca Dal Fabbro è Presidente, che ha dimostrato una continua crescita e un impegno costante nel perseguire l’efficienza e la sostenibilità.

Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren

Luca Dal Fabbro: traguardi finanziari e impegno ambientale

Concludendo l’anno con un utile netto di 255 milioni di euro, in crescita del 12,8% rispetto all’anno precedente, e un margine operativo lordo pari a 1.197 milioni, in aumento del 13,5%, il Gruppo guidato da Luca Dal Fabbro ha dimostrato una solida performance finanziaria, confermando la sua posizione di rilievo nel settore. Uno degli elementi chiave di questo successo è stato il continuo impegno negli investimenti: per un totale di 934 milioni di euro, di cui una parte significativa destinata all’efficientamento delle reti di distribuzione, allo sviluppo degli impianti di trattamento rifiuti e all’incremento della capacità di generazione rinnovabile, Iren ha dimostrato grande attenzione verso la transizione energetica e l’innovazione tecnologica. Inoltre, i 67 milioni di euro investiti in M&A indicano una strategia di crescita mirata e una visione a lungo termine per l’espansione del Gruppo. Al di là dei successi finanziari, Iren ha anche confermato un forte impegno verso l’ambiente e la responsabilità sociale d’impresa (ESG). Da segnalare, infatti, una raccolta differenziata in crescita che supera il 71%, una riduzione delle perdite idriche del 30,4% e un aumento del 35% nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili rispetto al 2022.

Sfide e opportunità, Luca Dal Fabbro: verso un nuovo capitolo con Egea

Il 2023 ha portato con sé anche nuove sfide e opportunità per la multiutility guidata dal Presidente Luca Dal Fabbro, in particolare riguardo alla firma degli accordi vincolanti con Egea. L’operazione, volta al rilancio del gruppo albese, richiederà un investimento significativo da parte di Iren, ma offre anche un’opportunità unica per consolidare la propria posizione sul mercato e ampliare le proprie attività. Con un investimento di 85 milioni di euro per acquisire il 50% della “new-co”, Iren si sta preparando per un nuovo capitolo nella propria storia aziendale: nonostante le sfide rappresentate dalla complessa situazione finanziaria di Egea, l’impegno della multiutility verso il salvataggio e il rilancio dell’azienda albese è evidente. I giorni decisivi per la firma degli accordi vincolanti rappresentano un passo cruciale verso il raggiungimento di questo obiettivo, aprendo la strada a una potenziale chiusura della procedura di composizione negoziata della crisi entro il termine del prossimo giugno.

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Serenissima Ristorazione e Master in Food & Beverage: una partnership per il futuro della ristorazione

In un mondo che si evolve rapidamente, l’importanza della sostenibilità e dell’innovazione nel settore della ristorazione non è mai stata così cruciale. Per questo motivo è stata annunciata una partnership strategica tra Serenissima Ristorazione, leader nel settore della ristorazione collettiva e commerciale, e il Master in Food & Beverage dell’Università Cattolica del Sacro Cuore: un passo significativo verso il futuro del settore HoReCa e alimentare.

Serenissima Ristorazione

Serenissima Ristorazione: partnership con il Master in Food & Beverage

Con un fatturato che supererà i 500 milioni (dati preconsuntivo) e una rete di 14 società collegate, Serenissima Ristorazione rappresenta l’eccellenza nel suo campo. La scelta di diventare Executive Partner del Master in “Food & Beverage: gestione e sostenibilità dei servizi di ristorazione” segna l’inizio di un cambiamento, incentrato sulla formazione di professionisti altamente qualificati e consapevoli delle dinamiche di sostenibilità nel settore. Questa collaborazione punta a creare un percorso formativo unico, che unisce teoria e pratica attraverso tirocini, progetti di ricerca, e innovative simulazioni di business game. Un elemento distintivo di questa partnership è la possibilità per gli studenti di visitare il centro di produzione dei pasti di Serenissima Ristorazione situato a Boara Pisani (PD), per osservare l’applicazione pratica dei principi di sostenibilità che il Master intende promuovere.

Serenissima Ristorazione: formare i leader di domani

Il Master in Food & Beverage si propone di fornire agli studenti una formazione all’avanguardia, capace di coprire tematiche cruciali come la sostenibilità ambientale, la gestione del rischio e lo sviluppo di competenze manageriali specifiche per il settore. La partecipazione attiva dei top manager di Serenissima Ristorazione arricchirà il programma con preziose lezioni pratiche e case studies. I dati parlano chiaro: negli ultimi due anni, il Master ha formato 25 studenti, l’80% di questi ha trovato occupazione presso le aziende in cui è stato svolto lo stage. Tali numeri testimoniano l’efficacia del programma nell’aprire concrete vie professionali per i suoi partecipanti, preparandoli a diventare i futuri leader della ristorazione sostenibile. La sostenibilità non è solo un tema di lezione, ma un valore che Serenissima Ristorazione e l’Università si impegnano a trasmettere attraverso la recente partnership. La visione condivisa punta a formare professionisti che non solo eccellano nel loro campo ma che siano anche portatori di un cambiamento positivo verso pratiche più sostenibili e responsabili.

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