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Settembre 2024

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Carlo Malinconico, gli incarichi del Fondatore dello Studio Legale Malinconico (oggi Malinconico&Gentile)

Carlo Malinconico non è solo il fondatore dello Studio Legale Malinconico (oggi Malinconico&Gentile), ma anche un professore universitario e un professionista che ha ricoperto importanti incarichi a livello istituzionale.

Carlo Malinconico

Le attività professionali di Carlo Malinconico in ambito legale e istituzionale

Carlo Malinconico avvia la sua carriera con la nomina ad Avvocato dello Stato nel 1980, svolgendo funzioni di difesa e consulenza legale per lo Stato e la Regione presso l’Avvocatura dello Stato di Milano. Successivamente, assume il ruolo di Consigliere Giuridico presso vari ministeri, tra cui il Ministero della Marina Mercantile, il Ministero dei Trasporti e il Ministero del Tesoro. Dal 1990 al 1996, lavora come Capo Ufficio Legislativo del Ministero del Tesoro e, dal 1992 al 1997, come Consigliere Giuridico dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Nel 2001, Carlo Malinconico viene nominato Direttore Generale dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (ARERA), ruolo che ricopre fino al 2002. Dal 1996 al 2001, guida il Dipartimento degli Affari Giuridici e Legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per poi essere nominato Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 2006. Durante la sua carriera, Carlo Malinconico ha vinto più volte il Premio “Le Fonti”, un riconoscimento prestigioso nel Diritto Amministrativo.

Dallo Studio Legale Malinconico allo Studio Malinconico&Gentile: il percorso di Carlo Malinconico

Nel 2003, Carlo Malinconico si mette in proprio fondando lo Studio Legale Malinconico, specializzato in Diritto Amministrativo, Diritto Europeo, Diritto della concorrenza, Diritto Civile e Societario. Insieme all’avvocato Domenico Gentile dà vita nel 2021 allo Studio Malinconico&Gentile, ampliando così il ventaglio dei servizi e delle competenze offerte per una proposta di qualità ancora maggiore. Lo Studio si distingue per l’assistenza in procedimenti amministrativi complessi, la consulenza a Pubbliche Amministrazioni e aziende, e infine l’assistenza nelle liti davanti alle giurisdizioni superiori italiane e comunitarie.

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L’analisi di Andrea Mascetti sul rapporto tra cultura e tecnica nell’età moderna

Andrea Mascetti ha parlato del rapporto tra cultura e identità, sottolineando come la modernità e la tecnica propongano spesso una visione distorta e artificiale della cultura.

Andrea Mascetti

Andrea Mascetti: riscoprire i siti storici per dare un nuovo senso alla vita

Andrea Mascetti ha sottolineato la necessità di riscoprire e valorizzare le radici storiche e culturali dell’Insubria, una Regione il cui ricco patrimonio culturale è caduto, purtroppo, in uno stato di grave dimenticanza. In una recente intervista, l’avvocato ha illustrato come la mancanza di identità storica abbia fortemente corroso il tessuto sociale della società contemporanea, rendendo le comunità più fragili e vulnerabili. Secondo Andrea Mascetti, la riscoperta di luoghi carichi di memoria storica “darebbe un altro senso del vivere a noi tutti”. A tal proposito, ha citato il Rivellino Leonardesco come caso di restauro efficace che ha restituito alla collettività una straordinaria attrazione storica e culturale.

Andrea Mascetti: “La tecnica spesso è contrapposta alla cultura”

Successivamente, Andrea Mascetti ha criticato la tendenza moderna di spostare la cultura sul terreno del web e del digitale. Secondo l’avvocato, per formarsi, la cultura ha bisogno infatti di incontri fisici e reali, e di un radicamento nei territori e nelle comunità: una dimensione che è impossibile replicare su schermo. L’avvocato ha poi toccato un altro tema caldo della contemporaneità: quello della lotta alle fake news e alla disinformazione online. Secondo il suo pensiero, molte notizie che sono state inizialmente additate come “bufale” si sono in seguito rivelate veritiere: di conseguenza, l’atteggiamento censorio dei cosiddetti “debunker” nasconde una volontà di ergersi a tribunale della verità, di “decidere cosa può circolare liberamente e cosa no”. Anziché appellarsi alla censura, è necessario allenare il proprio senso critico e la consapevolezza.

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Star Italia: ristrutturazioni di qualità che mettono il cliente al centro

Star Italia, realtà giovane e dinamica, in pochi anni si è affermata come leader nelle ristrutturazioni dei bagni e nella trasformazione di vasche in docce. Sostenibilità, inclusione e innovazione sono i valori con cui l’azienda porta avanti la sua attività.

Star Italia

I valori “moderni” di Star Italia

Innovazione e sostenibilità: sono questi i capisaldi che costituiscono la vision di edilizia di Star Italia. Fondata nel 2016, l’azienda ha rapidamente conquistato un’importante fetta di mercato, diventando leader nelle ristrutturazioni di bagno e nella trasformazione di vasche in docce. Sotto la guida dell’Amministratore Delegato Ennio Massimo, ha assistito a un notevole incremento del fatturato, che si è triplicato negli ultimi tre anni, registrando oltre 11.000 ristrutturazioni portate a termine. Con il suo team giovane e dinamico, di cui l’85% è composto da donne, Star Italia punta soprattutto sulle nuove generazioni, le quali condividono con l’azienda la sensibilità nei confronti dell’ambiente. La società pone infatti molta attenzione alla sfera ESG, è sostenitrice del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) e supporta le politiche di inclusione e gender equality. Nella sede operativa di Comacchio, ha riqualificato un’area di circa 20mila metri quadrati, costruendo due edifici dotati di pannelli fotovoltaici, per generare energia pulita e rinnovabile, e colonnine per la ricarica delle auto elettriche.

Dalla consulenza all’assistenza post-vendita: la ristrutturazione firmata Star Italia

Supportata da un team di tecnici esperti, Star Italia si occupa di ogni fase del progetto, dalla consulenza alla ristrutturazione finale, comprensiva di impianti idraulici, pavimenti, mobili e rivestimenti, così da semplificare il processo ai propri clienti e garantire un servizio a 360°. Sia che si tratti della ristrutturazione completa di un bagno che della trasformazione di una vasca in doccia, utilizza solo materiali di prima qualità, con soluzioni su misura e una garanzia di 10 anni sulla rubinetteria e di 5 anni sui mobili. Un altro punto di forza è dato dall’attenzione al cliente, che è evidente in tutte le fasi del lavoro. Durante l’intero processo, il caposquadra rimane infatti in contatto costante con i clienti, garantendo trasparenza e rispondendo a qualsiasi esigenza o richiesta. Dopo l’installazione, Star Italia mette a disposizione un’ampia assistenza post-vendita, attiva H24 e 7 giorni su 7, e resa possibile da una fitta rete di squadre presenti su tutto il territorio nazionale.

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Benessere e prevenzione: la mission di Health Italia dal 2001

Health Italia è leader nel campo dell’assistenza e della sanità integrativa. Fondata nel 2001, persegue l’obiettivo di diffondere benessere attraverso la prevenzione e l’assistenza sanitaria.

Health Italia

Health Italia: una rete di oltre 8.500 convenzioni

Con una rete nazionale di strutture convenzionate e una vasta gamma di servizi di sanità integrativa, Health Italia risulta oggi una delle realtà più complete in Italia e in Europa nell’ambito della cura e del benessere della persona. Tra i servizi inclusi anche soluzioni di telemedicina in grado di rispondere efficacemente alle più attuali necessità del settore. La società, attiva in una pluralità di comparti collegati all’assistenza e alla sanità integrativa, gestisce una centrale operativa e una rete di oltre 8.500 convenzioni sanitarie e 15.000 professionisti, mediante Health Assistance. Per la gestione dei piani di welfare aziendale dedicati a personale di imprese ed enti, Health Italia ha ideato Hi Welfare, un’offerta che spazia dalla gestione dei piani welfare in modalità flexible benefit tramite piattaforma online a soluzioni personalizzate focalizzate sul benessere dei dipendenti. Con Health Point, invece, opera nel campo della telemedicina, fornendo servizi con piattaforma online proprietaria, e in quello delle prestazioni sanitarie, grazie alla sua rete di strutture convenzionate.

Health Italia per il sociale: le principali iniziative della società

Sostenendo progetti a favore della mutualità, della solidarietà sociale e dell’assistenza sanitaria, Health Italia si fa anche promotrice di iniziative di carattere sociale e culturale. Nel 2015 dà vita alla Fondazione Banca delle Visite Onlus, a cui è collegato il progetto Banca delle Visite. Qui vengono raccolte donazioni per visite ed esami medici per le persone in difficoltà. Un’altra iniziativa è quella che ha visto la creazione del Museo del Mutuo Soccorso, nata con l’intento di valorizzare la storia delle società di mutuo soccorso e promuovere la ricerca in tema di mutualità. La società si impegna inoltre nella diffusione di informazioni su temi come il benessere, l’alimentazione, la prevenzione e altri argomenti di interesse pubblico attraverso il suo magazine “Health Online”. Lo scopo è quello di favorire il benessere e la salute nella società.

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Progetti del Cuore: un nuovo modo di fare impresa con la società guidata da Daniele Ragone

Guidata dall’Amministratore Unico Daniele Ragone, Progetti del Cuore trasforma il modo di fare impresa, facendola sposare con la solidarietà e i progetti che hanno como scopo migliorare la vita delle persone.

Daniele Ragone

Fare impresa in modo solidale e sostenibile con l’iniziativa della società guidata da Daniele Ragone

Progetti del Cuore è una società commerciale che ha trasformato le ‘regole del gioco’ nel modo di fare impresa”. Ad affermarlo è l’Amministratore Unico della società Daniele Ragone, il quale spiega come “attraverso la vendita di spazi pubblicitari agli imprenditori, questi ultimi hanno la possibilità di vedere il nome delle aziende associate a delle attività etico-morali”, il che li spinge a prendere parte all’iniziativa. Questa differente modalità di vendita degli spazi pubblicitari si sostiene infatti su un modello di business molto solido. Gli imprenditori, in particolare quelli locali, vengono informati dello spazio messo a disposizione da Progetti del Cuore, che impegna uno dei suoi mezzi per otto anni con gli enti di trasporto sociale del territorio. Sentendosi coinvolti, decidono infine di acquistare lo spazio sul messo di pubblica utilità. Il progetto è stato ideato pensando alle persone della comunità ed è proprio questo senso di vicinanza e di integrazione tra impresa e cittadini ad incentivare il coinvolgimento degli stakeholders. “Molto spesso quando proponiamo l’iniziativa alle imprese, capita che abbiano un legame diretto con una determinata causa, ed è per questo che sentono il bisogno di fare qualcosa di concreto”, sottolinea Daniele Ragone.

Imprese e comunità: i vantaggi di una collaborazione etica secondo Daniele Ragone

Fino ad oggi, Progetti del Cuore ha aiutato un gran numero di persone in difficoltà a vivere una vita “normale”, mettendo a disposizione più di 500 automezzi dal Lazio al Trentino. Il progetto a lungo termine, come racconta Daniele Ragone, è quello di combinare ogni territorio con degli eventi che parlino di integrazione. Che si tratti di giornate dedicate allo sport piuttosto che al mondo dell’ecologia il fil rouge resta l’integrazione e l’apertura al mondo della disabilità. Secondo l’Amministratore Unico, trovare questa sorta di equilibrio non è utile solo alla società ma anche alle aziende che hanno come unico modo di stare al passo con i tempi quello di puntare sulla sostenibilità. “Non tutti abbiamo avuto le stesse opportunità, ed è per questo che spingiamo tanto sul concetto di sostenibilità, intesa come dare la possibilità anche a persone come anziani e disabili di avere una migliore qualità di vita: più li rendiamo autosufficienti, più la loro vita migliora”, conclude Daniele Ragone.

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BV TECH, leader nel settore ICT in Italia e playmaker della rinascita dell’industria nazionale

La mission di BV TECH è quella di costruire e mettere al sicuro il futuro dell’Italia attraverso la ricerca e l’innovazione; risvegliare e determinare una nuova coscienza tecnologica, presidiando la frontiera della sicurezza e della conoscenza; tutelare l’interesse nazionale attraverso le migliori collaborazioni pubblico-privato.

 BV TECH

BV TECH, connettere l’Italia al suo futuro

Il Gruppo BV TECH, fondato nel 2005, è oggi uno degli attori principali del mercato dell’ICT e della Sicurezza delle Reti, dei Dati, dei Sistemi e delle Informazioni dei Paesi. Possiede capacità, specializzazioni e massa critica per gestire i grandi progetti strategici nazionali. Opera in ambito civile e militare. Eroga servizi da piattaforma con tecnologie proprietarie e leader di mercato internazionali. Con oltre 1200 dipendenti, coniuga la velocità di sviluppo, tempestività d’azione e stabilità di erogazione in ambiente sicuro con un’anima fortemente tecnologica e votata all’innovazione continua, grazie ad investimenti annui in ricerca e sviluppo pari a circa il 10% dei ricavi. Nel 2023, ha consolidato un bilancio con ricavi per circa 160 milioni di euro e un Ebitda Margin di oltre il 22%. La recente acquisizione del Gruppo Arturai, operante nel mercato ICT della Cybersecurity, ha rappresentato un importante tassello nel processo di rafforzamento della strategia ed espansione internazionale della società.

Sovranità e leadership nel campo delle Tecnologie ICT e della Cybersecurity

Il Gruppo BV TECH ha oggi una presenza internazionale: comprende 15 società di ingegneria, servizi informatici e sicurezza, di cui BV TECH SpA è la capogruppo ed è presente con 20 sedi in Italia – le principali a Milano, Roma, Genova e Grottaglie (Taranto) – e all’estero, in CH, PT, UK, USA. Grazie alle collaborazioni e partnership consolidate con i più importanti Istituti di Ricerca e Università nel mondo, arricchisce la filiera nazionale di eccellenza e presiede competenze e tecnologie strategiche per cogliere le sfide del nuovo decennio. In particolare, è attivo nei settori industriali strategici per il Paese: Difesa, Spazio e Sicurezza dello Stato; Pubblica Amministrazione, Sanità, Logistica e Trasporti; Finanza e Assicurazioni; Industria; Telecomunicazioni e Media; Energy & Utilities; Fashion, Retail & GDO. BV TECH possiede inoltre competenze di alto livello in diverse aree: Cybersecurity, Cloud & Infrastructure, Software e Data Science, Digital Trust. L’obiettivo a lungo termine del Gruppo è contribuire a sviluppare nel Paese sovranità e leadership nel campo delle tecnologie ICT e della Cybersecurity e affermare tecnologie interamente italiane ed europee per costituire un sistema operativo sicuro del tessuto produttivo nazionale.

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Milan-Monza, Pier Silvio Berlusconi: attraverso lo sport un legame tra generazioni

L’AD di Mediaset Pier Silvio Berlusconi e suo figlio Lorenzo hanno partecipato alla serata del Trofeo Silvio Berlusconi. Per l’occasione si sono affrontate il Milan e il Monza, le squadre del cuore del Cavaliere.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi alla serata del Trofeo dedicato al padre

“Per me e per noi questa serata è davvero emozionante. È una serata dedicata al ricordo di mio padre ma è anche una serata di passione e di affetto”. A evidenziarlo è Pier Silvio Berlusconi, Amministratore Delegato di Mediaset, intervistato prima del calcio d’inizio della seconda edizione del Trofeo Silvio Berlusconi, evento dedicato al ricordo del Cavaliere. La serata ha visto sfidarsi a San Siro il Milan e il Monza, che hanno avuto entrambe Silvio Berlusconi come Presidente, alla vigilia della ripartenza del campionato di Serie A. L’evento è celebrato di generazione in generazione nella famiglia, come sottolineato dall’AD Pier Silvio Berlusconi in compagnia di suo figlio Lorenzo: “Prima del Trofeo Silvio Berlusconi c’era il Trofeo Luigi Berlusconi che mio papà aveva fondato per il suo, per mio nonno. Ricordarlo oggi fa sicuramente piacere a mio padre”.

Pier Silvio Berlusconi: i valori per le future generazioni

La serata del Trofeo Silvio Berlusconi ha fornito poi occasione per ricordare i valori trasmessi di padre in figlio: “I valori dello sport, tramandati da mio nonno a mio padre e da mio padre a me e adesso spero ai miei figli, sono valori positivi e fondamentali”, così l’AD nell’intervista, evidenziando come la lealtà, l’impegno e il rispetto siano “valori a cui mio padre teneva molto e attraverso lo sport penso che mio padre sia riuscito a trasmetterli a molti, soprattutto ai giovani”. Il Trofeo rappresenta così non solo una manifestazione sportiva, ma anche un modo per tramandare tali principi e ispirare le future generazioni. Nel suo intervento, Pier Silvio Berlusconi ha inoltre espresso gratitudine ai sostenitori di entrambe le squadre per l’affetto dimostrato. “La vicinanza dei tifosi del Milan, dei tifosi del Monza e degli italiani è un qualcosa che ci scalda il cuore e che noi non diamo mai per scontato”, ha dichiarato il manager, manifestando l’importanza di un legame che accompagna l’esperienza legata al Trofeo: “È davvero un qualcosa di bello che ci rimane dentro”.

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Amica Chips si espande: nuovo magazzino di 6mila metri a Castiglione

Amica Chips, leader nel mercato italiano degli snack, ha ottenuto l’approvazione del consiglio comunale di Castiglione delle Stiviere per l’ampliamento del proprio stabilimento, con la costruzione di un nuovo magazzino destinato allo stoccaggio di materie prime e prodotti finiti.

Amica Chips

Amica Chips si espande: approvato l’ampliamento del magazzino a Castiglione delle Stiviere

Il progetto, che rappresenta una significativa espansione delle capacità produttive e logistiche di Amica Chips, prevede la realizzazione di un edificio di quasi 6.000 metri quadrati su un’area di 12.000 metri quadrati di proprietà della società. Il nuovo magazzino sarà adiacente all’attuale stabilimento situato in via Mattei, nel comparto produttivo a ovest del tessuto urbano di Castiglione delle Stiviere. La struttura sarà costruita con calcestruzzo armato prefabbricato e avrà una forma rettangolare, coprendo una superficie totale di 5.950 metri quadrati. Internamente, sarà collegata all’edificio esistente per facilitare la movimentazione dei materiali. L’integrazione di un impianto fotovoltaico composto da 288 moduli evidenzia l’attenzione dell’azienda verso la sostenibilità ambientale. Oltre alla nuova costruzione, è inoltre previsto un intervento di mitigazione ambientale: lungo i confini del sito sarà infatti realizzata un’aiuola piantumata con essenze vegetali autoctone, completando e integrando l’area verde già presente. Tale approccio conferma l’impegno di Amica Chips non solo verso la crescita economica, ma anche verso la tutela dell’ambiente circostante.

Amica Chips: un ampliamento strategico

L’ampliamento include anche la creazione di un’area parcheggio di 316 metri quadrati, che offrirà 25 posti auto, compreso uno destinato a persone con disabilità. Il piazzale esterno e l’area di parcheggio saranno asfaltati per garantire la circolazione sicura e agevole dei camion che operano all’interno del complesso. Il progetto di espansione, approvato all’unanimità dal consiglio comunale, è stato accolto con soddisfazione dal Sindaco Enrico Volpi: “Questo ampliamento rappresenta un’importante opportunità per il nostro tessuto produttivo legato all’agroalimentare, che continua a crescere e a trainare l’economia locale, generando nuovi posti di lavoro”. Con oltre 350 dipendenti, un fatturato che supera i 130 milioni di euro e una presenza internazionale in più di 22 Paesi, Amica Chips continua a rafforzare la propria posizione di leadership nel settore, dimostrando una chiara visione di crescita e innovazione. L’investimento in nuove infrastrutture a Castiglione delle Stiviere rappresenta un passo strategico per sostenere la domanda crescente e garantire la qualità e l’efficienza della produzione e della distribuzione dei propri prodotti.

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L’importanza della componente umana nella gestione delle emergenze

Comunicato Stampa

L’importanza della componente umana nella gestione delle emergenze

Il 12 novembre 2024 si terrà a Brescia un corso di formazione in presenza sulla gestione delle emergenze con particolare attenzione alla componente umana e ai destinatari delle procedure emergenziali nei luoghi di lavoro.

 

Una corretta gestione delle emergenze nei luoghi di lavoro è essenziale per garantire la sicurezza dei lavoratori e ridurre il più possibile i rischi per la vita e la salute.

Tuttavia, per poter assicurare nelle emergenze una risposta rapida ed efficace è importante che i piani e la gestione delle emergenze tengano conto anche della componente umana.

 

Ad esempio, è importante poter riconoscere l’impatto emotivo e psicologico che le emergenze hanno su chi le vive e su chi le gestisce. Bisogna tenerne conto per avere una comunicazione più efficace e una maggiore flessibilità nel considerare i bisogni e le differenze individuali. Fattori come l’età, la condizione fisica e lo stato di salute influenzano come ciascuno vive e affronta un’emergenza. Un approccio alle emergenze adeguato, che tenga conto della componente umana, considera anche queste differenze, garantendo un supporto personalizzato e inclusivo.

 

Ci sono percorsi formativi in presenza che permettono di analizzare gli scenari emergenziali tenendo conto della componente umana? Ci sono corsi che forniscono strumenti per considerare anche le differenze e le esigenze individuali?

 

Il corso sulla componente umana nella gestione dell’emergenza

Per fornire agli operatori competenze adeguate e inclusive nella gestione delle emergenze, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 12 novembre 2024 a Brescia un corso di 6 ore in presenza dal titolo “La componente umana nella gestione dell’emergenza”.

 

Il corso ha l’obiettivo di affrontare gli aspetti emergenziali che solitamente vengono trascurati, a vantaggio della sola strategia e tecnica di intervento.

 

Il percorso formativo – rivolto a RSPP/ASPP, formatori, consulenti in materia di sicurezza, coordinatori e a tutti coloro che desiderano ampliare le proprie conoscenze relativamente alla gestione delle emergenze – permetterà di:

  • analizzare l’ambiente e la tipologia di persone presenti nel luogo di lavoro in relazione ai possibili scenari emergenziali contestualizzandoli;
  • imparare a valutare e rivalutare la scena;
  • acquisire la capacità di gestire le persone presenti, in relazione ai fabbisogni individuabili e percepibili.

 

Il docente del corso è Massimiliano Longhi, Dott. in Coordinamento Attività di Protezione Civile EMIC – Emergency Manager Italiano Certificato Istruttore Gestione Emergenze.

 

Il programma e le informazioni per il corso di formazione

Il 12 novembre 2024 si terrà, dunque, il corso di 6 ore “La componente umana nella gestione dell’emergenza”.

 

Il corso in presenza avrà luogo a Brescia dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.00 presso AiFOS in via Branze 45, c/o CSMT, Università degli studi di Brescia.

 

Questi gli argomenti e le attività svolte durante il corso:

  • analisi di alcuni casi studio in cui emergano esigenze assistenziali particolari nei confronti dei presenti;
  • simulazione a tavolino, a gruppi, per predisporre le opportune comunicazioni da adottare in caso di emergenza, considerando le caratteristiche dei presenti, le capacità di ascolto e di percezione dei rischi, le eventuali problematiche rilevabili (disabilità, difficoltà cognitive)
  • confronto su tematiche quali: comunicazione in emergenza, emotività, valutazione scena, neurodiversità e PMR (persone con mobilità ridotta)
  • simulazione a tavolino, a gruppi: predisporre procedure utili e di agevole applicazione per gestire PMR in determinate condizioni critiche previste nel piano di emergenza (es: disabilità cognitive, sensoriali, motorie …)
  • test di verifica dell’apprendimento

 

La partecipazione al corso vale come 6 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP e Coordinatori alla sicurezza, come 3 ore di aggiornamento per Formatori qualificati seconda area tematica e 3 ore di aggiornamento per Formatori qualificati terza area tematica.

Il corso è valido anche ai fini della formazione specifica prevista per il Manager HSE e ai fini della formazione necessaria per l’iscrizione al Registro Consulenti AiFOS ambito sicurezza sul lavoro (Legge 4/2013).

 

Per avere informazioni e iscriversi al corso è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi/corsi-in-programma/corsi-in-programma/la-componente-umana-nella-gestione-dell-emergenza

 

Per ulteriori informazioni e iscrizioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 – [email protected][email protected]

 

12 settembre 2024

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Riva Acciaio: un modello di qualità, innovazione e sostenibilità nella siderurgia europea

Riva Acciaio sta contribuendo da 70 anni a scrivere la storia della siderurgia italiana ed europea, promuovendo l’innovazione del settore e portando a livelli sempre più alti i suoi standard qualitativi.

Riva Acciaio

70 anni di leadership siderurgica: il percorso di Riva Acciaio

Riva Acciaio è una delle principali realtà nel panorama siderurgico europeo e il primo operatore in Italia. Fondata nel 1954 da Emilio Riva, ha consolidato la sua posizione grazie alla specializzazione nella produzione di prodotti lunghi attraverso l’uso di acciaierie ad arco elettrico, una tecnologia che ha permesso di combinare efficienza produttiva e sostenibilità ambientale. Riva Acciaio fa parte di Riva Forni Elettrici, attualmente guidata dal Presidente Claudio Riva. Riva Forni Elettrici impiega più di 5.500 persone e ha un forte focus sulla valorizzazione dei giovani talenti, con un’alta percentuale di diplomati e laureati nel suo team. Ad oggi, la società ha espanso la sua presenza oltre i confini italiani, con stabilimenti operativi in Francia, Germania, Belgio, Spagna e Canada.

I pilastri di Riva Acciaio: qualità e sostenibilità

Una delle ragioni del successo internazionale di Riva Acciaio sta nella sua politica di costante miglioramento delle operazioni produttive, con un’attenzione particolare alla sicurezza sul lavoro e alla sostenibilità ambientale. La sostenibilità è infatti uno dei pilastri della strategia della società, che si avvale principalmente di acciaierie ad arco elettrico per ridurre le emissioni e ottimizzare il consumo di energia, emergendo come un modello di riferimento nell’ambito della siderurgia sostenibile in Europa. Riva Acciaio è inoltre nota per la sua capacità di produrre materiali per settori quali l’automotive e la meccanica di precisione, che richiedono acciai dalle proprietà estremamente particolari che la società realizza attraverso numerose lavorazioni.

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Pionieri italiani della digitalizzazione: la storia di Roberto Giacchi

Roberto Giacchi è un nome che abbraccia finanza, telecomunicazioni e digitalizzazione. Dalle sue prime esperienze in KPMG fino alla leadership in Italiaonline, il manager ha dimostrato una capacità unica di guidare trasformazioni aziendali di successo.

Roberto Giacchi

Gli studi e i primi incarichi professionali

Nasce a Torino il 17 gennaio 1968 Roberto Giacchi, professionista esperto in economia e telecomunicazioni, protagonista di un percorso professionale di grande rilievo nel panorama aziendale italiano. Dopo aver conseguito la laurea in Economia presso l’Università La Sapienza di Roma e ottenuto una specializzazione in Corporate Finance e Financial Investments alla Harvard University, verso la fine degli anni ’90 dà il via alla sua carriera in KPMG, dedicandosi a ruoli di consulenza nelle divisioni auditing e financial. Successivamente, nel 1998, si è unito al gruppo TIM, dove ha svolto un ruolo cruciale nelle attività di M&A per l’espansione internazionale del gruppo in America Latina ed Europa. La sua capacità di coniugare strategia e operatività lo ha portato nel 1999 a Bain & Company, dove ha seguito progetti di rilevanza strategica in settori chiave come telecomunicazioni, tecnologia e private equity, e nel 2005 è stato promosso al ruolo di Partner, riconoscimento del suo contributo alla crescita aziendale.

La nomina come CEO di Italiaonline

Nel 2007, Roberto Giacchi è stato chiamato a guidare il lancio di PosteMobile, il nuovo operatore di rete virtuale di Poste Italiane, conducendo l’azienda verso un rapido successo nel mercato delle telecomunicazioni italiano. Il suo approccio innovativo, basato su una proposta di marketing distintiva e l’integrazione di servizi fintech, ha portato PosteMobile a superare i 3 milioni di clienti già nel 2013. La sua esperienza è poi proseguita in Poste Italiane, dove dal 2014 ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità, contribuendo al processo di trasformazione del gruppo e alla sua IPO del 2015. Nel 2018, Giacchi è stato nominato Amministratore Delegato di Italiaonline, dove ha guidato un’importante ristrutturazione e ha puntato al consolidamento nei servizi digitali e all’espansione attraverso acquisizioni strategiche. Oltre ai successi aziendali, ha ricevuto vari riconoscimenti per il suo contributo all’innovazione e alla leadership, tra cui il premio di Amministratore Delegato dell’Anno nel 2020.

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Giacomo Mareschi Danieli: dalla laurea in Ingegneria alla guida di Gruppo Danieli

Giacomo Mareschi Danieli, CEO e Membro del Consiglio Esecutivo di Gruppo Danieli, è un ingegnere e manager italiano con una significativa carriera internazionale nel settore dell’acciaio. Laureatosi in Ingegneria Elettrica presso il Politecnico di Milano nel 2005, ha esordito professionalmente proprio in Danieli, entrando a far parte nel 2006 di ABS (Acciaierie Bertoli Safau), una delle principali divisioni della multinazionale italiana specializzata nella produzione di impianti siderurgici.

Giacomo Mareschi Danieli

Il percorso di Giacomo Mareschi Danieli nel settore siderurgico

La sua carriera è decollata rapidamente con esperienze internazionali che hanno ampliato le sue competenze e la sua visione globale. Dopo un iniziale periodo di crescita all’interno dell’azienda in Italia, Giacomo Mareschi Danieli ha proseguito la sua esperienza all’estero, lavorando per tre anni ad Abu Dhabi presso i cantieri di costruzione. Successivamente, si è trasferito in Ucraina: qui ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità, inizialmente come Project Coordinator e successivamente come Manager Responsabile dell’impianto Interpipe Steel, consolidando ulteriormente la sua esperienza nella gestione di progetti complessi. Il suo percorso professionale lo ha poi portato in Thailandia, dove ha lavorato come Responsabile della macro-pianificazione presso Danieli Far East Ltd. In tale contesto, Giacomo Mareschi Danieli è diventato Chief Executive Officer nel giro di tre anni, dimostrando una capacità distintiva di guida e strategia in un mercato altamente competitivo.

Giacomo Mareschi Danieli: la nomina a CEO di Gruppo Danieli

Giacomo Mareschi Danieli è entrato a far parte nel 2009 del Consiglio di Amministrazione di Gruppo Danieli. Al suo ritorno in Italia, ha assunto la direzione della divisione Plant Engineering, dove ha avuto un ruolo cruciale nel consolidamento delle attività commerciali per i progetti multi-linea. Ha gestito con successo le linee di prodotto delle divisioni Danieli Centro Cranes, Danieli Hydraulics, Danieli Environment System e Danieli Centro Metallics, contribuendo significativamente alla crescita e all’innovazione dell’azienda. Il suo impegno e la sua visione strategica sono stati riconosciuti nel 2017 con la nomina a CEO e Membro del Consiglio Esecutivo di Gruppo Danieli. Sotto la sua guida, l’azienda ha continuato a espandere la propria leadership nel settore dell’acciaio e a sviluppare soluzioni innovative per rispondere alle attuali sfide globali.

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Nicola Colucci: innovazione e crescita di Haiki+

Nicola Colucci, Presidente di Haiki+, ha presentato alla 26esima edizione di Ecomondo le innovazioni dell’azienda nella gestione dei rifiuti, evidenziando i progressi tecnologici e la crescita esponenziale ottenuta attraverso acquisizioni strategiche.

Nicola Colucci

Haiki+: innovazione e crescita sotto la guida di Nicola Colucci

A Ecomondo 2023, Nicola Colucci, Presidente di Haiki+, ha evidenziato il ruolo cruciale dell’azienda nella gestione sostenibile dei rifiuti in Italia. Haiki+, infatti, gestisce oltre 600.000 tonnellate di rifiuti ogni anno, un risultato ottenuto grazie alla capacità di internalizzare l’intera filiera del rifiuto. Questo significa che Haiki+ è in grado di gestire autonomamente ogni fase del processo, dalla raccolta al trattamento e smaltimento. “La parte innovativa di sicuro della nostra azienda è il fatto di riuscire a internalizzare tutta la filiera del rifiuto”, ha dichiarato il manager. L’approccio dell’azienda si distingue per l’attenzione all’innovazione impiantistica. “Ci sono ancora tante filiere di rifiuto in Italia che non sono presidiate o non sono correttamente gestite”, ha sottolineato Nicola Colucci. L’azienda si concentra su materiali specifici come il cartongesso, i materassi, le batterie al litio e i pannelli fotovoltaici, cercando di evitare il ricorso alla discarica e promuovendo il recupero. Questo impegno verso l’innovazione ha portato Haiki+ a una rapida crescita, con un aumento del fatturato da 60 a 200 milioni di euro negli ultimi due anni, principalmente grazie a strategie di acquisizione.

Nicola Colucci: la vision per il futuro di Haiki+

La vision di Nicola Colucci per il futuro di Haiki+ si basa su un equilibrio tra crescita interna e acquisizioni strategiche. L’azienda continua a esplorare nuove opportunità per espandersi e consolidare le proprie attività. Il manager ha spiegato come l’azienda si stia preparando per una fase di sviluppo interno, mirata a migliorare ulteriormente le proprie capacità operative e a sfruttare le nuove acquisizioni. “Ci concentriamo ovviamente anche sul consolidare e sviluppare quello che abbiamo in pancia attualmente”, ha affermato. Con la sua partecipazione a Ecomondo, Nicola Colucci ha dimostrato come Haiki+ sia un leader nel settore della gestione dei rifiuti, grazie a un approccio innovativo e una visione strategica chiara. Il futuro dell’azienda sembra promettente, con l’obiettivo di continuare a crescere e a innovare nel campo della sostenibilità ambientale.

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Da spazzatura a risorsa: il modello di recupero di Ares Ambiente, fondata da Marco Domizio

Marco Domizio ha fondato Ares Ambiente, azienda che si occupa della gestione dei rifiuti in modo innovativo e responsabile. Tra le attività di maggior valore in termini di salvaguardia ambientale, il recupero dei materiali attraverso pratiche di riciclo e riutilizzo.

Marco Domizio

Marco Nicola Domizio: il recupero dei materiali in Ares Ambiente

I materiali di recupero sono quelle sostanze provenienti da processi di produzione, o altre fonti, che possono essere recuperati, riutilizzati o riciclati così da ridurre gli sprechi e l’impatto sull’ambiente. Nello specifico sono: terre, polveri, refrattari, ceneri e materiali da demolizioni, la FORSU (la Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano). Attraverso il recupero di tali materiali è possibile massimizzare l’utilizzo delle risorse, riducendo al contempo l’accumulo nelle discariche e incentivando pratiche di sostenibilità ambientale come il riciclo, il riutilizzo e il compostaggio. In Ares Ambiente questi rifiuti vengono considerati una risorsa preziosa. Con la sua vasta esperienza nel settore della gestione dei rifiuti, la realtà fondata da Marco Nicola Domizio si occupa dei materiali di recupero che derivano da diverse tipologie di attività, gestendoli in modo appropriato e contribuendo, di fatto, alla sostenibilità ambientale e all’economia circolare.

Marco Domizio: Ares Ambiente è un player cruciale nella gestione responsabile dei rifiuti

Fondata nel 2008 da Marco Nicola Domizio, Ares Ambiente si afferma come un attore fondamentale nella gestione responsabile ed ecosostenibile dei rifiuti, rispondendo ad un’esigenza sempre più pressante, quella della salvaguardia ambientale. La mission dell’azienda è collegare i vari protagonisti del ciclo di gestione dei rifiuti, fornendo soluzioni personalizzate e complete che si adattino alle specifiche esigenze dei clienti, indipendentemente dalla tipologia di rifiuto. Con un team composto da tecnici altamente qualificati e sempre aggiornati sulle normative vigenti, Ares Ambiente è in grado di consigliare e implementare soluzioni ad hoc. Con la sostenibilità ambientale quale fulcro della propria attività, la società si impegna nella promozione di valori che favoriscano lo sviluppo sostenibile nelle comunità in cui opera. Tra gli obiettivi principali che l’azienda intende raggiungere nel 2024 c’è quello di aumentare la consapevolezza e l’impegno verso l’ecosostenibilità tra gli stakeholder, inclusi dipendenti, fornitori e clienti.

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Botter S.p.A., Mondodelvino e Cantina Zaccagnini eccellenze del Gruppo Argea

Botter S.p.A., Mondodelvino e Cantina Zaccagnini fanno parte di Argea: il Gruppo ha già dato prova di ricavi notevoli ed è in continua crescita.

Botter S.p.A.

Gruppo Argea: Botter S.p.A., Mondodelvino e Cantina Zaccagnini

Botter S.p.A., Mondodelvino e Cantina Zaccagnini compongono il Gruppo Argea, leader nel settore del vino su scala internazionale. Con ricavi consolidati di 449 milioni di euro nel 2023, Argea si è posizionata come il più grande player privato nel comparto vitivinicolo italiano. Il Piano di Argea si è basato su una crescita sia organica che attraverso acquisizioni, con un forte focus sulla sostenibilità e sull’espansione internazionale. Con sei siti di produzione sparsi dall’Italia settentrionale a quella meridionale, e una vasta gamma tipologie di vino italiane di successo come Barbera, Nebbiolo, Prosecco, e Nero d’Avola, il Gruppo ha scelto come sua mission la valorizzazione dell’immenso patrimonio enologico del Belpaese. Argea esporta in 85 Paesi, coprendo sia mercati tradizionali come USA, UK e Germania, che aree emergenti come Cina e Corea del Sud.

La nascita di Argea, frutto della fusione iniziale tra Botter S.p.A. e Mondodelvino e della successiva acquisizione di Cantina Zaccagnini

L’accorpamento di due società vitivinicole di rinomata competenza e qualità quali Botter S.p.A. e Mondodelvino ha costituito, secondo l’AD di Argea Massimo Romani, una vera e propria svolta epocale nel settore vinicolo italiano: “Con questo progetto, unendo risorse tra le migliori del settore, Argea intende rappresentare una grande opportunità per il vino italiano e per l’intero comparto enologico sui mercati mondiali”. Gli eccezionali ricavi del Gruppo hanno permesso inoltre, secondo il manager, di portare avanti un ambizioso Piano di investimenti che ha consentito di immettere notevoli risorse anche nella direzione di una viticultura sostenibile e armoniosa con l’ambiente e i territori, della quale Botter S.p.A. era leader già prima della nascita di Argea. “Tramite il nostro Piano Industriale ambiamo a uno sviluppo etico e sostenibile che coinvolga i nostri collaboratori, le comunità e l’ambiente in cui operiamo. Un percorso ambizioso, caratterizzato da ingenti investimenti che permetteranno ad Argea di allargare sempre di più i propri orizzonti, con crescite importanti sia all’estero che in Italia”, ha concluso, preannunciando un significativo processo di crescita su scala globale. Espansione che ha comportato la successiva acquisizione di Cantina Zaccagnini.

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Annalaura Lettieri: il ruolo cruciale della diversity nella crescita aziendale

Annalaura Lettieri, General Counsel e Membro del CdA di Meridie e Atitech, mette in luce l’importanza crescente della leadership femminile e della diversity nel contesto lavorativo moderno. Il suo contributo non solo evidenzia i benefici di una leadership inclusiva e diversificata, ma sottolinea anche come tali approcci possano essere fondamentali per il futuro delle aziende italiane.

Annalaura Lettieri

Annalaura Lettieri: il valore della leadership femminile

Annalaura Lettieri, con la sua consolidata esperienza in operazioni di fusione e acquisizione, diritto societario e mercati finanziari, testimonia direttamente i vantaggi di una leadership diversificata. Da figlia di un imprenditore impegnato nel sociale, ha appreso fin da giovane l’importanza di valorizzare le differenze e promuovere l’uguaglianza di opportunità all’interno dei team di lavoro. Le donne portano una prospettiva unica alla leadership aziendale, grazie alla loro capacità di ascolto, problem solving e gestione delle relazioni. Qualità che favoriscono la creazione di un clima di lavoro inclusivo e collaborativo, essenziale per la crescita e lo sviluppo delle persone all’interno dell’organizzazione. “Le donne, inoltre – aggiunge Annalaura Lettierisono più propense a portare una visione a lungo termine e sostenibile alla gestione aziendale, focalizzata sul benessere delle persone e sull’equilibrio tra vita lavorativa e privata”.

Annalaura Lettieri: diversity, il pilastro per l’innovazione e la crescita competitiva

La diversity all’interno di un’azienda non riguarda solo il genere, ma anche l’età, il background culturale e le esperienze lavorative. Questi elementi contribuiscono a creare una ricchezza di prospettive e competenze che possono migliorare notevolmente le dinamiche aziendali e favorire l’innovazione e la creatività. Un team diversificato, fa sapere Annalaura Lettieri, è infatti in grado di generare soluzioni innovative e rispondere efficacemente alle esigenze di una clientela sempre più globale e diversificata. La capacità di comprendere le diverse prospettive ed esigenze dei clienti costituisce un vantaggio competitivo cruciale in un mercato sempre più concorrenziale e dinamico. La diversity, infatti, permette di mettersi nei panni degli altri, facilitando una comprensione più profonda e accurata delle necessità della clientela. “La leadership femminile ma ancor di più la diversità all’interno delle organizzazioni – conclude Annalaura Lettierisi rivelano quindi fattori chiave che favoriscono l’innovazione, la creatività e la crescita aziendale, e sono una strada preferenziale verso una società ed un futuro migliore”.

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Sicurezza alimentare e sistema HACCP: come formare il personale?

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Sicurezza alimentare e sistema HACCP: come formare il personale?

Un corso in videoconferenza il 25 e 26 novembre e il 2 e 3 dicembre 2024 per fornire adeguate conoscenze sulla normativa in materia di sicurezza alimentare, sulla stesura di un manuale di autocontrollo e sull’organizzazione e docenza di un corso HACCP.

 

Garantire la sicurezza lungo l’intera filiera alimentare è di cruciale importanza poiché ogni fase, dalla produzione alla distribuzione, può rappresentare un potenziale punto critico in cui possono insorgere rischi per la salute. Ed è necessario proteggere con idonee misure sia i lavoratori coinvolti nella filiera, sia i consumatori finali, prevenendo possibili contaminazioni che potrebbero avere gravi conseguenze.

Al centro di queste misure si trova il sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points – Analisi dei Pericoli e Controllo dei Punti Critici), un insieme strutturato di procedure per monitorare i punti cruciali del processo produttivo dove possono emergere rischi di contaminazione.

 

Se l’efficacia nella prevenzione di questi rischi risiede nella rigorosa applicazione di un adeguato sistema, il vero fondamento di una prevenzione efficace risiede, tuttavia, nella formazione del personale che opera nella filiera alimentare. E non a caso la normativa comunitaria offre precisi riferimenti normativi europei in materia di igiene alimentare per la formazione obbligatoria per tutti gli addetti alla manipolazione degli alimenti, in relazione all’attività svolta.

 

Il corso in videoconferenza su formazione e sistema HACCP

Proprio per promuovere adeguate attività di formazione e favorire la idonea applicazione del sistema HACCP, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 25 e 26 novembre e il 2 e 3 dicembre 2024 un corso di 16 ore in videoconferenza dal titolo “Il formatore HACCP”.

 

Il nuovo percorso formativo in materia HACCP ha l’obiettivo di:

  • fornire le conoscenze di base per la redazione di un manuale di autocontrollo e la formazione in materia di HACCP;
  • trasmettere le conoscenze relative alla normativa comunitaria e regionale italiana sulla sicurezza alimentare e sulla formazione in ambito HACCP;
  • potenziare le capacità di gestire un controllo da parte degli Organismi di Vigilanza.

 

A questo proposito è importante ricordare che, per quanto riguarda il sistema HACCP, in ogni regione italiana esiste una diversa normativa che stabilisce, oltre alle caratteristiche dei corsi, i requisiti che deve avere un professionista del settore per poter operare come formatore.

 

I docenti del corso:

  • Matteo Fadenti: tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, formatore e consulente esperto in materia di igiene alimentare;
  • Tiziana Mogavero: tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, Ufficiale di Polizia Giudiziaria nell’ambito della vigilanza degli alimenti.

 

Il sistema HACCP e i punti critici di controllo

Nella normativa comunitaria al sistema HACCP si fa esplicito riferimento nell’articolo 5 del Regolamento 852/2004 dove si indica che gli operatori del settore alimentare devono predisporre, attuare e mantenere una o più procedure permanenti, basate sui principi del sistema HACCP.

 

Ricordiamo che nel sistema HACCP i punti critici di controllo (Critical Control Points – CCP), sono fasi particolarmente importanti, all’interno del processo produttivo alimentare, dove è essenziale intervenire per eliminare o ridurre a un livello accettabile i rischi per la salute associati alla sicurezza degli alimenti. Rappresentano, dunque, dei veri e propri snodi strategici del sistema per prevenire la contaminazione e garantire che i prodotti alimentari siano sicuri.

 

In particolare, per ogni CCP è importante stabilire i limiti critici che possano essere costantemente monitorati, le azioni preventive e correttive da intraprendere nel caso in cui i valori limite vengano superati e le attività di monitoraggio per garantire che il sistema funzioni correttamente e che i limiti critici siano rispettati.

 

I contenuti del corso e le informazioni per iscriversi

Il corso di 16 ore “Il formatore HACCP”, organizzato dall’Associazione AiFOS, si terrà in videoconferenza nelle seguenti giornate:

  • 25 novembre 2024 (modulo 1 – ore 9:00 – 13:00)
  • 26 novembre 2024 (modulo 2 – ore 9:00 – 13:00)
  • 2 dicembre 2024 (modulo 3 – ore 9:00 – 13:00)
  • 3 dicembre 2024 (modulo 4 – ore 9:00 – 13:00)

 

Queste i principali contenuti e attività dei quattro moduli:

 

Modulo 1Normativa e vigilanza:

  • Introduzione
  • Storia della normativa HACCP
  • Riferimenti normativi attuali (con esempi pratici)
  • Focus sulle norme regionali: esempi, differenze, domande frequenti
  • Definizioni
  • Strumenti e differenze
  • Vigilanza e controllo

 

Modulo 2Rischi e misure preventive:

  • Le contaminazioni
  • Rischio fisico
  • Rischio chimico
  • Rischio biologico
  • Rischio allergeni

 

Modulo 3 – Il Manuale HACCP:

  • I 7 principi HACCP
  • Dai 7 principi alle 12/15 fasi operative
  • Le novità del metodo HACCP (nuove indicazioni Codex Alimentarius)
  • La stesura del manuale HACCP e la visione dell’ente di controllo
  • Prove pratiche (realizzazione analisi cp e ccp di alcune fasi)

 

Modulo 4Formazione HACCP:

  • Il test di apprendimento scritto
  • La presentazione dei project work dei discenti sulla progettazione di un corso HACCP
  • La formazione HACCP, le differenze regionali ed europee

 

La partecipazione al corso vale come 16 ore di aggiornamento per RSPP, ASPP, Formatori qualificati (8 ore prima area tematica e 8 ore seconda area tematica), Consulenti AiFOS (ambito HACCP).

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi/corsi-in-programma/corsi-in-programma/il_formatore_haccp

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel. 030.6595035 – fax 030.6595040 – [email protected] –  [email protected]

 

05 settembre 2024

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Le novità nel mondo del lavoro: cosa cambia per i dipendenti

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  • 6 Settembre 2024

Il mondo del lavoro è in continua evoluzione, plasmato da fattori come la digitalizzazione, la globalizzazione e i cambiamenti demografici. Queste trasformazioni hanno un impatto significativo sulle condizioni di lavoro e sui diritti dei dipendenti.

Smart working: una nuova modalità di lavoro

Lo smart working, o lavoro agile, si è diffuso rapidamente negli ultimi anni, offrendo ai dipendenti la possibilità di svolgere le proprie mansioni da remoto. Questa nuova modalità di lavoro presenta numerosi vantaggi, come una maggiore flessibilità e un miglioramento del benessere psicofisico dei lavoratori.

Certo questa novità pone anche nuove sfide, legate alla conciliazione tra vita privata e lavoro e alla necessità di definire regole chiare per garantire l’efficienza e la produttività.

Digitalizzazione e nuove competenze

La digitalizzazione dei processi produttivi sta trasformando profondamente il mondo del lavoro, richiedendo ai lavoratori di acquisire nuove competenze digitali.

L’intelligenza artificiale, l’automazione e l’analisi dei dati stanno automatizzando molte attività, rendendo obsolete alcune professioni e creando nuove opportunità. I lavoratori dovranno essere in grado di adattarsi a questi cambiamenti, investendo nella propria formazione e acquisendo competenze trasversali come la creatività, la problem solving e la capacità di lavorare in team.

Gig economy: il lavoro su chiamata

La gig economy, ovvero l’economia dei lavoretti, è un modello di lavoro caratterizzato da contratti a breve termine e flessibili. Questa forma di lavoro offre maggiore autonomia ai lavoratori, ma comporta anche una minore stabilità e una minore tutela dei diritti.

In Italia, come nel resto d’Europa, si sta assistendo a una crescita significativa della gig economy, sollevando importanti questioni in termini di diritti dei lavoratori e di regolamentazione del mercato del lavoro.

Benessere organizzativo e qualità della vita lavorativa

Sempre più aziende stanno investendo nel benessere organizzativo, riconoscendo l’importanza di un ambiente di lavoro sano e stimolante per aumentare la produttività e ridurre l’assenteismo.

Il benessere organizzativo comprende una serie di iniziative volte a migliorare la qualità della vita lavorativa, come la flessibilità oraria, il telelavoro, la possibilità di conciliare vita privata e lavoro, e la promozione di attività di team building.

Tutela dei diritti dei lavoratori: il ruolo dei sindacati e degli avvocati

Nonostante i cambiamenti in atto, la tutela dei diritti dei lavoratori rimane fondamentale.

I sindacati continuano a svolgere un ruolo cruciale nella difesa degli interessi dei lavoratori, negoziando contratti collettivi e rappresentando i dipendenti nelle controversie con i datori di lavoro.

In caso di controversie individuali, i lavoratori lombardi possono rivolgersi ad avvocati del lavoro Milano o altre città, per ottenere assistenza legale e tutelare i propri diritti.

Il futuro del lavoro: quali prospettive?

Il futuro del lavoro è incerto e dipenderà da numerosi fattori, tra cui l’evoluzione tecnologica, i cambiamenti climatici e le politiche economiche.

Ci sono comunque alcune tendenze sembrano destinate a consolidarsi, come l’aumento del lavoro autonomo, la necessità di competenze sempre più specializzate e la crescente importanza della flessibilità.

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Rinoplastica allargamento narici: Correggere narici larghe o strette per un equilibrio ottimale

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  • 6 Settembre 2024

La rinoplastica, intervento chirurgico volto a modificare la forma del naso, non si limita solo alla punta o alla radice nasale.

Sempre più spesso, i pazienti richiedono interventi specifici sulle narici, che possono essere troppo larghe o troppo strette rispetto al resto del viso.

L’allargamento delle narici è una procedura che mira a riequilibrare le proporzioni del naso, conferendogli un aspetto più armonico e naturale.

Perché allargare le narici?

Le ragioni che spingono un paziente a sottoporsi a un allargamento delle narici possono essere molteplici e di natura estetica o funzionale. Tra le motivazioni più comuni possiamo citare:

  • Narici troppo strette: narici eccessivamente piccole possono conferire al viso un aspetto “pinzato” e alterare la respirazione.
  • Narici asimmetriche: una differenza significativa nelle dimensioni o nella forma delle due narici può creare un’asimmetria del viso.
  • Desiderio di migliorare l’armonia del viso: un naso con narici proporzionate contribuisce a creare un equilibrio tra le diverse parti del viso.

Le tecniche chirurgiche

L’allargamento delle narici può essere eseguito con diverse tecniche chirurgiche, a seconda delle caratteristiche individuali di ciascun paziente e degli obiettivi da raggiungere.  Solitamente le tecniche più adoperate sono:

  • Incisioni interne: le incisioni vengono praticate all’interno delle narici, lasciando cicatrici invisibili. Questa tecnica è meno invasiva e permette di allargare leggermente le narici.
  • Incisioni esterne: in casi più complessi, possono essere necessarie piccole incisioni esterne, solitamente nascoste nelle pieghe naturali del naso.
  • Utilizzo di innesti: per aumentare il volume delle narici, possono essere utilizzati innesti di cartilagine prelevata da altre zone del naso o del corpo.

La scelta della tecnica dipenderà dalle caratteristiche anatomiche del naso del paziente e dalla complessità dell’intervento.

I risultati della rinoplastica di allargamento delle narici

I risultati della rinoplastica di allargamento delle narici sono generalmente molto soddisfacenti.

Un naso con narici proporzionate può conferire al viso un aspetto più armonico e naturale, migliorando l’autostima del paziente.

È importante sottolineare che i risultati finali sono individuali e dipenderanno dalle caratteristiche del naso del paziente e dalle aspettative del chirurgo.

I benefici di questa procedura solitamente sono:

  • Miglioramento della respirazione
  • Aspetto del viso più equilibrato
  • Aumento dell’autostima
  • Maggiore fiducia in se stessi

La scelta del chirurgo

La scelta del chirurgo è fondamentale per il successo dell’intervento.

È importante rivolgersi a un chirurgo plastico esperto e specializzato in rinoplastica, che possa valutare attentamente le  esigenze individuali e proporre la soluzione più adatta.

Durante la prima visita, il chirurgo spiegherà nel dettaglio l’intervento, i rischi e le possibili complicanze.

Se vivi a Napoli o dintorni puoi contattare il Dott. Domenico Palomba, chirurgo specializzato in rinoplastica a Napoli.

Conclusioni

L’allargamento delle narici è una procedura chirurgica che può migliorare significativamente l’aspetto del naso e del viso nel suo complesso.

Se stai considerando questa opzione, è fondamentale informarsi bene e scegliere un chirurgo esperto e affidabile.

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Gruppo Riva: innovazione e leadership nell’industria siderurgica europea

Gruppo Riva, fondato nei primi anni ‘50 da Emilio Riva insieme al fratello Adriano, è un esempio emblematico di visione imprenditoriale e capacità di adattamento. Nata come un’attività di commercio di rottami ferrosi, l’azienda è poi diventata uno dei principali operatori siderurgici in Europa, grazie alla sua strategia di innovazione, espansione internazionale e acquisizioni mirate.

Gruppo Riva

Dal dopoguerra alla leadership europea: la crescita di Gruppo Riva

La storia di Gruppo Riva inizia nel contesto dell’Italia del Dopoguerra, un Paese in piena ricostruzione e avviato verso il “miracolo economico”. In questo periodo, Emilio Riva intuisce le potenzialità del settore siderurgico e avvia un’attività di commercio di rottami ferrosi che ben presto evolve in una vera e propria industria. Negli anni ‘60, con l’adozione della colata continua curva a tre linee, l’azienda introduce in Italia una tecnologia all’avanguardia che rivoluziona il processo produttivo, rendendolo più efficiente e competitivo. Negli anni ‘70 e ‘80, mentre l’Europa affronta crisi economiche e la concorrenza di Paesi emergenti, il Gruppo si distingue per la sua espansione internazionale e l’investimento in nuove tecnologie. Acquisizioni strategiche in Spagna, Canada, Francia e altri Paesi europei permettono all’azienda di diversificare la propria produzione e rafforzare la presenza sui mercati esteri.

Innovazione e sostenibilità: la strategia di Gruppo Riva

Nel nuovo millennio, attraverso la costituzione di Riva Forni Elettrici, si consolida ulteriormente nella fabbricazione di acciaio di qualità destinato ai prodotti lunghi. Nel 2023, il Gruppo compie un ulteriore passo verso la sostenibilità con l’acquisizione di nuovi siti di raccolta e frantumazione di rottami metallici, raggruppati sotto la società TRENTETROIS. Questa mossa rafforza l’impegno aziendale verso l’autonomia nella catena del riciclo dell’acciaio, riaffermando la sostenibilità come un valore fondamentale. Gruppo Riva continua a rappresentare oggi un pilastro dell’industria siderurgica italiana ed europea, con una storia di successo che coniuga tradizione e innovazione. La capacità di adattarsi ai cambiamenti del mercato e di affrontare le sfide globali gli ha permesso di mantenere una posizione di leadership nel settore, garantendo al contempo un impegno costante verso la sostenibilità e l’innovazione.

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Serenissima Ristorazione, un 2023 da record: crescono il fatturato e l’EBITDA

Serenissima Ristorazione ha chiuso il 2023 con un fatturato di 535 milioni di euro, in crescita del 17% rispetto al 2022, mentre l’EBITDA è aumentato del 25%, raggiungendo 31 milioni. Il Gruppo continua a sostenere la propria crescita con voluminosi investimenti volti ad ingrandire gli innovativi centri di produzione e diversificare l’offerta.

Tommaso Putin (Serenissima Ristorazione)

Crescita senza precedenti nel Bilancio di Serenissima Ristorazione per il 2023

Nel 2023, Serenissima Ristorazione ha registrato una solida crescita finanziaria, con un fatturato consolidato che ha raggiunto i 535 milioni di euro, in incremento del 17% rispetto all’anno precedente. L’EBITDA ha mostrato un progresso significativo, aumentando del 25,5% e attestandosi a 31 milioni di euro, mentre l’utile netto è cresciuto del 28,26%, toccando i 13 milioni di euro. Anche il patrimonio netto del Gruppo ha beneficiato di questa notevole performance con un aumento del 10%, che lo colloca a 125 milioni di euro. Questi risultati, secondo il Vicepresidente Tommaso Putin, confermano l’efficacia della strategia di Serenissima Ristorazione, che ha puntato sulla diversificazione del business per adattarsi alle dinamiche di un mercato globale in continua evoluzione. Le piattaforme logistiche controllate dal gruppo, tra cui Rossi Giants, Imes e F.F.F., hanno contribuito con oltre 130 milioni di euro al fatturato complessivo, dimostrando la validità del modello di business adottato dalla società.

Serenissima Ristorazione: un impegno duraturo verso l’innovazione e la sostenibilità

Oltre agli eccellenti risultati finanziari, Serenissima Ristorazione ha continuato a investire in maniera significativa nell’innovazione e nella sostenibilità: nel 2023, il gruppo ha destinato più di 30 milioni di euro all’efficientamento dei processi produttivi, con l’obiettivo di non solo migliorare l’efficienza operativa, ma anche ridurre l’impatto ambientale. Nel 2024, il Gruppo si propone di rafforzare questo impegno per lo sviluppo e la sostenibilità portando gli investimenti a 60 milioni di euro. “Prevediamo per i prossimi anni di raggiungere i 600 milioni di fatturato nel 2024 e superare i 650 milioni nel 2025, rimanendo focalizzati sulla crescita sostenibile e sull’innovazione. Sono convinto che questi sforzi ci permetteranno di affrontare le sfide future mantenendo al contempo una crescita responsabile” ha concluso il Vicepresidente Putin, sottolineando come una strategia di investimenti proattiva consentirà al Gruppo di raggiungere non solo i propri ambiziosi obiettivi di fatturato, ma anche di contribuire allo sviluppo di un’industria alimentare amica dell’ambiente.

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Health Italia: eccellenza nella sanità integrativa e welfare aziendale

Quotata all’Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, Health Italia è un leader nel settore dell’assistenza e della sanità integrativa in Italia. Fondata nel 2001, la società si è affermata come una delle principali realtà indipendenti del mercato, distinguendosi per l’innovazione e l’attenzione verso la responsabilità sociale e ambientale.

Health Italia\

Le soluzioni offerte da Health Italia

L’impegno di Health Italia verso la sostenibilità è testimoniato dal rating ESG (Environmental, Social, Governance) assegnato da Cerved Rating Agency, che le ha conferito una valutazione “A” high e un punteggio di 72.4. Questo riconoscimento sottolinea la dedizione del Gruppo verso la responsabilità sociale e ambientale, un aspetto fondamentale per la missione aziendale. Health Italia offre una vasta gamma di soluzioni pensate per promuovere il benessere e la salute attraverso la prevenzione e l’assistenza sanitaria. Tramite il servizio Hi Welfare, fornisce soluzioni complete per la gestione dei piani di welfare aziendale, offrendo servizi personalizzati per il benessere dei dipendenti. Si occupa, inoltre, di piani sanitari e servizi assistenziali su misura per famiglie, imprese e amministrazioni pubbliche, puntando a migliorare il sistema di welfare tradizionale. Propone infine programmi di flexible benefit progettati per adattarsi alle esigenze specifiche di ciascun cliente, promuovendo uno stile di vita sano e un’assistenza sanitaria di qualità.

Health Italia: innovazione tecnologica e impegno sociale

Un aspetto distintivo di Health Italia è il suo impegno verso l’innovazione tecnologica. Health Point, infatti, è all’avanguardia nel settore della telemedicina, offrendo servizi tramite una piattaforma online proprietaria e prestazioni sanitarie presso strutture proprie e convenzionate. Questo risponde alle esigenze di un mondo del lavoro sempre più digitalizzato e connesso, garantendo soluzioni adattabili e integrabili nei piani di welfare aziendale. Il Gruppo gestisce una rete nazionale di oltre 8.500 convenzioni sanitarie e 15.000 professionisti attraverso Health Assistance: l’ampio network consente di offrire servizi di alta qualità e un supporto completo per le esigenze dei clienti. Oltre alle attività principali, Health Italia è impegnata anche in iniziative sociali e culturali significative. Nel 2015, l’azienda ha fondato la Fondazione Banca delle Visite Onlus, in collaborazione con Mutua MBA e Health Assistance. Tra i progetti principali rientrano la Banca delle Visite, che raccoglie donazioni per visite ed esami medici per persone in difficoltà, e il Museo del Mutuo Soccorso, dedicato alla valorizzazione della storia delle società di mutuo soccorso e alla promozione della ricerca sulla mutualità.

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Economia globale verso un atterraggio morbido, nonostante i timori dei mercati

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  • 6 Settembre 2024

Da alcune settimane sono tornate ad affacciarsi le preoccupazioni riguardo il futuro dell’economia globale. Si teme un’importante flessione, dopo il biennio caratterizzato dagli altri tassi di interesse per combattere l’inflazione (cosa che penalizza la crescita economica). Ma quanto è concreto questo pericolo?

Cosa succede all’economia globale

economia globaleIn realtà, anche se la paura di tanto in tanto serpeggia (soprattutto sui mercati finanziari), i timori per un’imminente flessione dell’economia globale sembrano esagerati.

Per spiegarlo dobbiamo fare un passo indietro. A inizio agosto c’è stata una burrasca improvvisa sui mercati, dopo la pubblicazione di un report molto deludente sul mercato del lavoro USA. Lo shock è cominciato dal Giappone (il Nikkei perse il 12% in una sola seduta) per poi propagarsi a tutti gli altri listini globali. L’indice S&P 500 nei primi giorni di agosto perse il 6,10% (fonte Pocket Option Italia).

I fatti raccontano altro…

Tuttavia l’aumento della disoccupazione è più che altro un effetto fisiologico della corsa dei mesi precedenti. Insomma il mercato del lavoro si è raffreddato, piuttosto che crollato. Gli indicatori che anticipano il trend non preannunciano alcuna inversione di rotta, semmai si sta piano piano tornando a valori più usuali. E con il processo di disinflazione che andrà ancora avanti, il miglioramento della disponibilità del credito (per via dei tagli dei tassi), dovrebbe fornire un sostegno per i consumi delle famiglie e, di conseguenza, per l’attività economica in generale.
Anche nelle altre economie sviluppate lo scenario non deve preoccupare, nonostante ci siano dei fattori di debolezza evidenti.

Lo scenario

E’ più plausibile quindi parlare di un rallentamento nel percorso che conduce alla normalità. Ad esempio il calo dell’inflazione, che finora è stato graduale e rapido, dovrebbe diventare più blando. I traguardi più semplici sono stati raggiunti, per gli ultimi passi però servirà più tempo.
Questo spiega anche perché le banche centrali potrebbero essere molto più caute di quanto si pensa nell’abbassare i tassi di interesse. Dopo tanto lavoro, i policy maker sono pronti ad agire con cautela, per non rischiare una seconda ondata d’inflazione.

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Paolo Arrigoni: il Presidente del GSE premiato agli Energy Earth Awards per l’impegno sostenibile

Sotto la guida del Presidente Paolo Arrigoni, il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) si è distinto per il suo ruolo di primo piano nel sostenere lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili in Italia, contribuendo significativamente al processo di transizione energetica del Paese.

Paolo Arrigoni

Paolo Arrigoni e il GSE premiati agli Energy Earth Awards

Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha ricevuto un prestigioso riconoscimento agli Energy Earth Awards 2024, evento svoltosi nella suggestiva cornice di Maratea, in Basilicata: il Presidente Paolo Arrigoni, in particolare, è stato premiato in virtù del suo ruolo centrale nella transizione di un sistema energetico fondato sull’energia pulita. Il GSE, sotto la guida del manager, si è affermato come un attore cruciale nel settore energetico italiano, fungendo da motore economico e regolatore nella promozione di energie rinnovabili e nell’incentivazione del cambiamento. Attraverso una costante opera di sensibilizzazione e regolamentazione, il GSE ha diffuso la conoscenza delle regole della transizione energetica su tutto il territorio nazionale, impegnandosi in particolare nella promozione delle Comunità Energetiche Rinnovabili, ossia associazioni di cittadini e imprese che si uniscono per produrre autonomamente energia pulita.

L’intervento di Paolo Arrigoni

Paolo Arrigoni ha sottolineato, nel corso della cerimonia, l’importanza delle CER nella creazione di un modello energetico più sostenibile e rispettoso dell’ambiente, evidenziando anche come comportino significativi sgravi economici per le famiglie e gli enti che decidono di formarle: “Le CER sono un driver importante per la transizione, portano benefici economici, sociali e soprattutto ambientali, perché più comunità e impianti si realizzeranno minore sarà l’utilizzo di combustibili fossili e la conseguente emissione di CO2 nell’atmosfera”, ha dichiarato: C’è l’obiettivo di installare al 2027 almeno 5 GW di nuova potenza, diffondendo la cultura della sensibilità e stimolando Comuni, cittadini e PMI ad essere protagonisti della transizione energetica”.

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Stefano Venier: Earth Overshoot Day, il monito dell’AD di Snam su LinkedIn

Earth Overshoot Day, l’AD di Snam Stefano Venier: “Ogni anno questa data si anticipa. E ovviamente non va bene. Non va bene, soprattutto, perché rivela come debba ancora attecchire, a tutti i livelli (e soprattutto in tutto il mondo) un’idea di sviluppo sostenibile che si faccia carico dell’ambiente a tutto tondo, senza concentrarsi solo sul pur fondamentale tema delle emissioni climalteranti”.

Stefano Venier

Il post LinkedIn dell’AD Stefano Venier: “Oggi, 1° agosto 2024, il Pianeta è finito”

L’AD di Snam Stefano Venier, in un post su LinkedIn scritto lo scorso 1° agosto in occasione dell’Earth Overshoot Day, invita a una seria riflessione sullo stato di salute del Pianeta e sull’importanza di invertire la rotta. L’Earth Overshoot Day indica la data convenzionale in cui vengono esaurite le risorse naturali che, consumate dall’uomo, il Pianeta stesso non è in grado di rigenerare: “Questo vuol dire che – da oggi alla fine dell’anno – si andrà “a debito”, erodendo il capitale naturale dell’anno prossimo. E l’anno prossimo, anche per questo motivo, l’Earth Overshoot Day cadrà un po’ prima, presumibilmente già a luglio”. Di anno in anno questa data si anticipa, osserva l’AD Stefano Venier: “Non va bene, soprattutto, perché rivela come debba ancora attecchire, a tutti i livelli (e soprattutto in tutto il mondo) un’idea di sviluppo sostenibile che si faccia carico dell’ambiente a tutto tondo, senza concentrarsi solo sul pur fondamentale tema delle emissioni climalteranti. A cosa servirebbe, infatti, un’economia mondiale a zero emissioni se nel frattempo compromettessimo l’equilibrio dei mari, desertificassimo le aree verdi e distruggessimo la biodiversità? La risposta è facile: a niente!”. L’AD di Snam richiama quindi un recente studio prodotto dall’economista Partha Dasgupta che “ce lo segnala molto chiaramente, invitandoci a misurare non solo il PIL, ma anche il capitale naturale eroso per conseguirlo, perché lo squilibrio tra l’impatto delle attività umane sulla biosfera e la capacità della natura di rigenerarsi si sta allargando”.

Stefano Venier: sostenibilità, la vision e l’impegno di Snam

La sostenibilità, si legge nel post LinkedIn dell’AD Stefano Venier, non riguarda solo l’ambiente ma anche le dimensioni sociali ed economiche: “Un approccio integrale alle questioni ambientali, come quello sui ‘planetary boundaries’, aiuta a capire meglio le implicazioni sociali ed economiche, poiché le risorse naturali sono fondamentali per economie e società, comprese le generazioni future”. L’AD ricorda quindi come anche in Snam, nella consapevolezza di tutto questo, “abbiamo fatto evolvere la nostra strategia sostenibile, integrandola sempre di più a quella del business ed estendendone il raggio d’azione a una pluralità di capitoli che contemplano le azioni volte a ridurre le emissioni climalteranti, nostre e della nostra catena del valore, e che guardano anche all’innovazione, alle comunità locali, alle persone e alla tutela della biodiversità”. Un percorso che Snam ha intrapreso anche “mettendo in valore la nostra presenza capillare sul territorio italiano (500 i cantieri del solo 2024), con i quali ci impegniamo a un impatto zero già da quest’anno e a un impatto positivo, volto cioè a migliorare gli ecosistemi attraversati, dal 2027”, evidenzia infine l’AD Stefano Venier.

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Amplifon, Enrico Vita: “Crescita organica e acquisizioni trainano i risultati”

“Nel primo semestre del 2024 abbiamo proseguito il nostro percorso di crescita, registrando un forte incremento dei ricavi e un aumento della profittabilità rispetto allo stesso periodo del 2023”. Così Enrico Vita ha commentato i risultati del primo semestre registrati da Amplifon.

Enrico Vita

Enrico Vita: ricavi per 1,2 miliardi e utile netto di 90,3 milioni di euro

Il Gruppo guidato dall’Amministratore Delegato Enrico Vita ha chiuso il primo semestre del 2024 con risultati finanziari positivi, registrando ricavi pari a 1,2 miliardi di euro. Questo segna un incremento dell’8% a cambi costanti e del 5,7% a cambi correnti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’utile netto registrato da Amplifon ha raggiunto i 90,3 milioni di euro, con un leggero aumento rispetto agli 89,3 milioni del primo semestre del 2023. Anche il margine operativo lordo (EBITDA) ha segnato una crescita del 7,7%, attestandosi a 297,2 milioni di euro rispetto ai 276 milioni dell’anno scorso. L’incidenza dell’EBITDA sui ricavi è inoltre salita al 25,2%, con un incremento di 40 punti base. Nel secondo trimestre del 2024, i ricavi hanno raggiunto i 604,1 milioni di euro (+7,1%). Questo risultato riflette il continuo impegno del Gruppo nella crescita organica e nella strategia di acquisizioni.

Enrico Vita: la crescita di Amplifon

Amplifon ha completato la terza acquisizione da inizio anno di un franchisee americano di Miracle-Ear, un’operazione che ha ampliato la propria rete con circa 15 nuovi negozi, concentrati principalmente nel Nord Est degli Stati Uniti, inclusi diversi punti vendita in Maryland. “Tali risultati – ha quindi precisato Enrico Vitasono stati ottenuti grazie a una crescita organica superiore al mercato e a una significativa accelerazione delle acquisizioni, con circa 290 nuovi negozi rilevati da inizio anno tra Nord America, Europa e Cina, nonostante un andamento del mercato europeo ancora debole, soprattutto nella parte finale del secondo trimestre. Continuiamo a consolidare la nostra posizione di leadership globale e guardiamo con fiducia all’evoluzione del nostro business”. Grazie a tali performance, Amplifon dimostra una solida crescita e una gestione efficace, consolidando ulteriormente la sua leadership nel settore delle soluzioni acustiche a livello globale.

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Emergenza idrica, la ricetta di Luca Dal Fabbro per il rilancio della rete italiana

Luca Dal Fabbro ha lanciato all’Assemblea Generale di Utilitalia una proposta innovativa e ambiziosa: un “Piano Marshall per l’acqua”. La visione del Presidente di Iren si concentra sulla necessità di rinnovare le infrastrutture idriche italiane attraverso investimenti mirati e una stretta collaborazione tra multiutility, imprese del settore e stakeholder pubblici.

Luca Dal Fabbro

L’intervento di Luca Dal Fabbro all’Assemblea di Utilitalia

Il futuro dell’Italia è legato indissolubilmente alla gestione dell’acqua, risorsa vitale per l’intero sistema produttivo nazionale“. È un messaggio chiaro quello che Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren, ha lanciato in occasione dell’ultima Assemblea Generale di Utilitalia, di cui il manager è Vicepresidente Vicario. Ciò che serve in questo momento al Paese è un ambizioso progetto nazionale dedicato alla riqualificazione delle infrastrutture idriche italiane. Luca Dal Fabbro ha parlato di questa iniziativa come un vero e proprio “Piano Marshall per l’acqua“, sottolineando l’urgenza di agire per garantire un futuro sostenibile al Paese. Centrale il ruolo delle multiutility, che in collaborazione con le Istituzioni possono fungere da apripista per la promozione di nuove partnership con le PMI del settore idrico. “È necessario un intervento deciso per migliorare la nostra rete idrica, che attualmente disperde oltre il 40% dell’acqua trattata a causa di infrastrutture obsolete. Nuovi investimenti sono indispensabili, in particolare per la creazione di impianti avanzati per il recupero delle acque reflue. Iren, in questo contesto, rappresenta un modello di eccellenza a livello nazionale“, ha affermato.

Utilitalia, l’Assemblea conferma i vertici: Luca Dal Fabbro Vicepresidente Vicario

Nel corso dell’Assemblea è stata rinnovata la fiducia a Filippo Brandolini come Presidente di Utilitalia. Oggi la federazione è un attore chiave nel settore dei servizi pubblici italiani: sono infatti 400 le aziende associate attive nei servizi di acqua, ambiente ed energia, per un valore produttivo totale di 38,5 miliardi di euro e 100.000 persone occupate. Confermato nel ruolo di Vicepresidente Vicario anche Luca Dal Fabbro che, grazie al suo ruolo in Iren, è da sempre promotore di nuove sinergie tra le grandi multiutility e le imprese idriche regionali. Nella parte finale del suo intervento il manager ha ribadito l’importanza di rafforzare la collaborazione tra le grandi multiutility e le imprese idriche locali: un passaggio fondamentale per accelerarne lo sviluppo tecnologico e ottimizzarne i processi.

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Alessandro Benetton: la storia di Alice Sotero e del farmaco innovativo di 21 Invest e SIFI

Pochi mesi fa SIFI, partecipata di 21 Invest, ha ricevuto l’approvazione del CHMP dell’EMA per l’unico farmaco al mondo per il trattamento della cheratite da acanthamoeba. È grazie a questo farmaco orfano, sviluppato e prodotto in Italia, che Alice Sotero ha potuto partecipare alle Olimpiadi di Parigi 2024. La soddisfazione di Alessandro Benetton.

Alessandro Benetton
Alessandro Benetton: la straordinaria storia della pentatleta italiana, alle Olimpiadi di Parigi grazie al farmaco di SIFI

Era il 2015 quando 21 Invest, guidata da Alessandro Benetton, sottoscrisse l’accordo vincolante per l’ingresso nel capitale di SIFI, leader nel mercato oftalmico in Italia. L’azienda è oggi conosciuta a livello internazionale per la produzione del farmaco Akantior, unico al mondo per il trattamento della cheratite da acanthamoeba: l’approvazione da parte del Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) è arrivata nelle scorse settimane. È la prima e unica terapia approvata in Europa per le persone affette da questa grave infezione corneale che può anche portare alla cecità: caratterizzata da dolore intenso e fotofobia, è dovuta a un’ameba a vita libera, l’acanthamoeba, che colpisce principalmente i portatori di lenti a contatto. È questo farmaco sviluppato e prodotto in Italia che ha permesso alla campionessa italiana di Pentathlon Alice Sotero di gareggiare alle Olimpiadi 2024. Lo rivendica con orgoglio anche Alessandro Benetton su LinkedIn: “Un mese fa ha scoperto di avere una grave infezione all’occhio sinistro e dopo degli accertamenti ha scoperto di avere la Cheratite da Acanthamoeba. Grazie a questo farmaco orfano, sviluppato e prodotto in Italia, è protetta dal rischio della cecità e può proseguire il suo sogno olimpico”.

Alessandro Benetton: l’impegno di SIFI nell’innovazione medica

Dal 2015, scrive Alessandro Benetton, “abbiamo investito decine di milioni di euro nel progetto di ricerca e vedere i risultati tangibili di questo percorso mi riempie di orgoglio”. Uno straordinario esempio di innovazione medica che “ha reso possibile questa straordinaria storia di recupero e successo”, fa notare su LinkedIn il Presidente di 21 Invest: “Nonostante le difficoltà, Alice ha dimostrato una forza straordinaria, diventando un simbolo di coraggio e determinazione per tutte e tutti”. SIFI è “un gioiello del Sud Italia” che dà visibilità e orgoglio all’intero Paese a livello mondiale, aveva ribadito nelle scorse settimane Alessandro Benetton parlando dell’approvazione del farmaco da parte dell’EMA: “Sappiamo che sostenere un’azienda nella ricerca di un farmaco orfano per un periodo così lungo va al di là di ciò che è normalmente richiesto a un fondo d’investimento, ma sono queste le azioni che contraddistinguono il nostro approccio alla crescita delle società in cui investiamo”.

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Sabrina De Filippis (Mercitalia Logistics): puntiamo all’integrazione digitale tra porti e ferrovie

Ridurre l’impatto ambientale della logistica è una sfida complessa che richiede la massima cooperazione. Lo sa bene Sabrina De Filippis, manager alla guida di Mercitalia Logistics che, durante un convegno organizzato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, ha sottolineato l’importanza di “fare sistema” per arrivare ad un trasporto merci sempre più intermodale e sostenibile.

Sabrina De Filippis

Sabrina De Filippis: la ricetta per un approccio integrato e sostenibile

Quali sono le chiavi per sviluppare un sistema logistico che sia al tempo stesso integrato, intermodale e sostenibile, capace di supportare la transizione ecologica? È stata la domanda che ha ispirato il convegno “Sotto il segno del Porto”, organizzato a La Spezia dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale. Numerosi esperti del settore trasporti, tra cui Sabrina De Filippis, AD di Mercitalia Logistics, hanno offerto spunti e riflessioni su come migliorare la connessione tra le infrastrutture portuali e quelle ferroviarie, passaggio cruciale per facilitare il trasporto merci dal mare alla rotaia e ridurre l’uso dei camion, noti proprio per il loro maggiore impatto ambientale su lunghe distanze. Per la manager alla guida della capofila del Polo Logistica del Gruppo FS Italiane la parola chiave è collaborazione. Tutti gli attori in campo, ha dichiarato l’AD intervenendo al panel “Verso un nuovo assetto porti-logistica?”, devono “fare sistema” per promuovere un approccio sempre più integrato. A dare l’esempio è la stessa Mercitalia Logistics, che ha recentemente siglato un protocollo d’intesa con Mario Sommariva, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, volto a promuovere una maggiore integrazione digitale tra le strutture portuali e la rete ferroviaria.

Sabrina De Filippis: Mercitalia Logistics vuole raddoppiare entro il 2030 la quota di merci trasportate su rotaia

L’accordo siglato da Sabrina De Filippis rappresenta un tassello fondamentale nel Piano di Mercitalia Logistics, che ambisce a raddoppiare, entro il 2030, la quota di merci trasportate su rotaia, attualmente ferma all’11%. “Il nostro impegno è volto a sviluppare l’intermodalità tra ferrovia, gomma e mare, investendo significativamente in terminal e retroporti. La Spezia ne è un esempio emblematico“, ha dichiarato. Per raggiungere questi ambiziosi obiettivi, Mercitalia Logistics ha messo in campo un investimento di 3 miliardi di euro, destinato al rinnovo della flotta, alla digitalizzazione dei processi e alla costruzione di nuovi terminal logistici. Parallelamente, l’azienda sta rafforzando la propria presenza internazionale attraverso acquisizioni strategiche come quella della società tedesca Exploris, recentemente rilevata tramite la sua controllata TX Logistik.

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La vision di Paolo Gallo: guida alla trasformazione digitale e sostenibile

In un’epoca in cui la trasformazione digitale è diventata un tema cruciale per ogni settore industriale, Paolo Gallo, Amministratore Delegato di Italgas dal 2016, ha deciso di condividere la sua esperienza e la sua visione con il libro “Diario di volo. Come guidare la trasformazione digitale tra innovazione e sostenibilità”, edito da LUISS University Press.

Paolo Gallo

La trasformazione digitale come motore della sostenibilità secondo Paolo Gallo

Il libro rappresenta un viaggio affascinante nel cuore della trasformazione digitale, vista non solo come un’opportunità tecnologica, ma come un motore indispensabile per la transizione ecologica. La narrazione si sviluppa intorno all’esperienza concreta di Italgas, un’azienda che sotto la guida di Paolo Gallo ha intrapreso un percorso ambizioso di innovazione e digitalizzazione delle proprie reti di distribuzione del gas, trasformandole in infrastrutture intelligenti, flessibili e pronte per accogliere le sfide energetiche del futuro. Ogni capitolo del libro è un tassello di un mosaico complesso e dinamico, in cui l’innovazione tecnologica si intreccia con la sostenibilità ambientale, la formazione continua (long life learning) e una visione di lungo periodo. Paolo Gallo sottolinea come queste componenti siano interconnesse e necessarie per costruire un futuro più resiliente e consapevole, specialmente in un contesto globale segnato da eventi imprevisti e spesso drammatici, come la pandemia di Covid-19 e il conflitto russo-ucraino.

Paolo Gallo: trasformazione digitale e sostenibilità

L’opera non si limita a raccontare un successo aziendale, ma si propone come una guida per comprendere le dinamiche della trasformazione digitale in un’ottica di sostenibilità. La vision di Paolo Gallo è infatti lungimirante e anticipatoria, capace di prevedere e prepararsi ai cambiamenti, come dimostrato dall’evoluzione di Italgas in questi ultimi anni. Dal riconoscimento del ruolo di benchmark globale nello sviluppo di reti smart, alla crescente importanza di fonti rinnovabili come biometano e idrogeno, la strada tracciata nel libro è quella di un leader che guarda al futuro con ottimismo e determinazione. Nato a Torino nel 1961, Paolo Gallo ha esordito professionalmente in Fiat Avio S.p.A. nel 1988, accumulando una consolidata esperienza nel settore dell’energia. Dal 1997 si è dedicato a sviluppare nuove iniziative in questo campo, con un’attenzione costante alla sostenibilità, all’innovazione tecnologica e al benessere delle persone. La lunga carriera e la sua visione strategica emergono con forza in “Diario di Volo”, che non è solo una raccolta di riflessioni, ma un vero e proprio manuale per chiunque desideri comprendere e guidare il cambiamento in un mondo in costante evoluzione.

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