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17 Settembre 2024

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Carlo Malinconico, gli incarichi del Fondatore dello Studio Legale Malinconico (oggi Malinconico&Gentile)

Carlo Malinconico non è solo il fondatore dello Studio Legale Malinconico (oggi Malinconico&Gentile), ma anche un professore universitario e un professionista che ha ricoperto importanti incarichi a livello istituzionale.

Carlo Malinconico

Le attività professionali di Carlo Malinconico in ambito legale e istituzionale

Carlo Malinconico avvia la sua carriera con la nomina ad Avvocato dello Stato nel 1980, svolgendo funzioni di difesa e consulenza legale per lo Stato e la Regione presso l’Avvocatura dello Stato di Milano. Successivamente, assume il ruolo di Consigliere Giuridico presso vari ministeri, tra cui il Ministero della Marina Mercantile, il Ministero dei Trasporti e il Ministero del Tesoro. Dal 1990 al 1996, lavora come Capo Ufficio Legislativo del Ministero del Tesoro e, dal 1992 al 1997, come Consigliere Giuridico dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Nel 2001, Carlo Malinconico viene nominato Direttore Generale dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (ARERA), ruolo che ricopre fino al 2002. Dal 1996 al 2001, guida il Dipartimento degli Affari Giuridici e Legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per poi essere nominato Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 2006. Durante la sua carriera, Carlo Malinconico ha vinto più volte il Premio “Le Fonti”, un riconoscimento prestigioso nel Diritto Amministrativo.

Dallo Studio Legale Malinconico allo Studio Malinconico&Gentile: il percorso di Carlo Malinconico

Nel 2003, Carlo Malinconico si mette in proprio fondando lo Studio Legale Malinconico, specializzato in Diritto Amministrativo, Diritto Europeo, Diritto della concorrenza, Diritto Civile e Societario. Insieme all’avvocato Domenico Gentile dà vita nel 2021 allo Studio Malinconico&Gentile, ampliando così il ventaglio dei servizi e delle competenze offerte per una proposta di qualità ancora maggiore. Lo Studio si distingue per l’assistenza in procedimenti amministrativi complessi, la consulenza a Pubbliche Amministrazioni e aziende, e infine l’assistenza nelle liti davanti alle giurisdizioni superiori italiane e comunitarie.

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L’analisi di Andrea Mascetti sul rapporto tra cultura e tecnica nell’età moderna

Andrea Mascetti ha parlato del rapporto tra cultura e identità, sottolineando come la modernità e la tecnica propongano spesso una visione distorta e artificiale della cultura.

Andrea Mascetti

Andrea Mascetti: riscoprire i siti storici per dare un nuovo senso alla vita

Andrea Mascetti ha sottolineato la necessità di riscoprire e valorizzare le radici storiche e culturali dell’Insubria, una Regione il cui ricco patrimonio culturale è caduto, purtroppo, in uno stato di grave dimenticanza. In una recente intervista, l’avvocato ha illustrato come la mancanza di identità storica abbia fortemente corroso il tessuto sociale della società contemporanea, rendendo le comunità più fragili e vulnerabili. Secondo Andrea Mascetti, la riscoperta di luoghi carichi di memoria storica “darebbe un altro senso del vivere a noi tutti”. A tal proposito, ha citato il Rivellino Leonardesco come caso di restauro efficace che ha restituito alla collettività una straordinaria attrazione storica e culturale.

Andrea Mascetti: “La tecnica spesso è contrapposta alla cultura”

Successivamente, Andrea Mascetti ha criticato la tendenza moderna di spostare la cultura sul terreno del web e del digitale. Secondo l’avvocato, per formarsi, la cultura ha bisogno infatti di incontri fisici e reali, e di un radicamento nei territori e nelle comunità: una dimensione che è impossibile replicare su schermo. L’avvocato ha poi toccato un altro tema caldo della contemporaneità: quello della lotta alle fake news e alla disinformazione online. Secondo il suo pensiero, molte notizie che sono state inizialmente additate come “bufale” si sono in seguito rivelate veritiere: di conseguenza, l’atteggiamento censorio dei cosiddetti “debunker” nasconde una volontà di ergersi a tribunale della verità, di “decidere cosa può circolare liberamente e cosa no”. Anziché appellarsi alla censura, è necessario allenare il proprio senso critico e la consapevolezza.

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Star Italia: ristrutturazioni di qualità che mettono il cliente al centro

Star Italia, realtà giovane e dinamica, in pochi anni si è affermata come leader nelle ristrutturazioni dei bagni e nella trasformazione di vasche in docce. Sostenibilità, inclusione e innovazione sono i valori con cui l’azienda porta avanti la sua attività.

Star Italia

I valori “moderni” di Star Italia

Innovazione e sostenibilità: sono questi i capisaldi che costituiscono la vision di edilizia di Star Italia. Fondata nel 2016, l’azienda ha rapidamente conquistato un’importante fetta di mercato, diventando leader nelle ristrutturazioni di bagno e nella trasformazione di vasche in docce. Sotto la guida dell’Amministratore Delegato Ennio Massimo, ha assistito a un notevole incremento del fatturato, che si è triplicato negli ultimi tre anni, registrando oltre 11.000 ristrutturazioni portate a termine. Con il suo team giovane e dinamico, di cui l’85% è composto da donne, Star Italia punta soprattutto sulle nuove generazioni, le quali condividono con l’azienda la sensibilità nei confronti dell’ambiente. La società pone infatti molta attenzione alla sfera ESG, è sostenitrice del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) e supporta le politiche di inclusione e gender equality. Nella sede operativa di Comacchio, ha riqualificato un’area di circa 20mila metri quadrati, costruendo due edifici dotati di pannelli fotovoltaici, per generare energia pulita e rinnovabile, e colonnine per la ricarica delle auto elettriche.

Dalla consulenza all’assistenza post-vendita: la ristrutturazione firmata Star Italia

Supportata da un team di tecnici esperti, Star Italia si occupa di ogni fase del progetto, dalla consulenza alla ristrutturazione finale, comprensiva di impianti idraulici, pavimenti, mobili e rivestimenti, così da semplificare il processo ai propri clienti e garantire un servizio a 360°. Sia che si tratti della ristrutturazione completa di un bagno che della trasformazione di una vasca in doccia, utilizza solo materiali di prima qualità, con soluzioni su misura e una garanzia di 10 anni sulla rubinetteria e di 5 anni sui mobili. Un altro punto di forza è dato dall’attenzione al cliente, che è evidente in tutte le fasi del lavoro. Durante l’intero processo, il caposquadra rimane infatti in contatto costante con i clienti, garantendo trasparenza e rispondendo a qualsiasi esigenza o richiesta. Dopo l’installazione, Star Italia mette a disposizione un’ampia assistenza post-vendita, attiva H24 e 7 giorni su 7, e resa possibile da una fitta rete di squadre presenti su tutto il territorio nazionale.

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Benessere e prevenzione: la mission di Health Italia dal 2001

Health Italia è leader nel campo dell’assistenza e della sanità integrativa. Fondata nel 2001, persegue l’obiettivo di diffondere benessere attraverso la prevenzione e l’assistenza sanitaria.

Health Italia

Health Italia: una rete di oltre 8.500 convenzioni

Con una rete nazionale di strutture convenzionate e una vasta gamma di servizi di sanità integrativa, Health Italia risulta oggi una delle realtà più complete in Italia e in Europa nell’ambito della cura e del benessere della persona. Tra i servizi inclusi anche soluzioni di telemedicina in grado di rispondere efficacemente alle più attuali necessità del settore. La società, attiva in una pluralità di comparti collegati all’assistenza e alla sanità integrativa, gestisce una centrale operativa e una rete di oltre 8.500 convenzioni sanitarie e 15.000 professionisti, mediante Health Assistance. Per la gestione dei piani di welfare aziendale dedicati a personale di imprese ed enti, Health Italia ha ideato Hi Welfare, un’offerta che spazia dalla gestione dei piani welfare in modalità flexible benefit tramite piattaforma online a soluzioni personalizzate focalizzate sul benessere dei dipendenti. Con Health Point, invece, opera nel campo della telemedicina, fornendo servizi con piattaforma online proprietaria, e in quello delle prestazioni sanitarie, grazie alla sua rete di strutture convenzionate.

Health Italia per il sociale: le principali iniziative della società

Sostenendo progetti a favore della mutualità, della solidarietà sociale e dell’assistenza sanitaria, Health Italia si fa anche promotrice di iniziative di carattere sociale e culturale. Nel 2015 dà vita alla Fondazione Banca delle Visite Onlus, a cui è collegato il progetto Banca delle Visite. Qui vengono raccolte donazioni per visite ed esami medici per le persone in difficoltà. Un’altra iniziativa è quella che ha visto la creazione del Museo del Mutuo Soccorso, nata con l’intento di valorizzare la storia delle società di mutuo soccorso e promuovere la ricerca in tema di mutualità. La società si impegna inoltre nella diffusione di informazioni su temi come il benessere, l’alimentazione, la prevenzione e altri argomenti di interesse pubblico attraverso il suo magazine “Health Online”. Lo scopo è quello di favorire il benessere e la salute nella società.

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Progetti del Cuore: un nuovo modo di fare impresa con la società guidata da Daniele Ragone

Guidata dall’Amministratore Unico Daniele Ragone, Progetti del Cuore trasforma il modo di fare impresa, facendola sposare con la solidarietà e i progetti che hanno como scopo migliorare la vita delle persone.

Daniele Ragone

Fare impresa in modo solidale e sostenibile con l’iniziativa della società guidata da Daniele Ragone

Progetti del Cuore è una società commerciale che ha trasformato le ‘regole del gioco’ nel modo di fare impresa”. Ad affermarlo è l’Amministratore Unico della società Daniele Ragone, il quale spiega come “attraverso la vendita di spazi pubblicitari agli imprenditori, questi ultimi hanno la possibilità di vedere il nome delle aziende associate a delle attività etico-morali”, il che li spinge a prendere parte all’iniziativa. Questa differente modalità di vendita degli spazi pubblicitari si sostiene infatti su un modello di business molto solido. Gli imprenditori, in particolare quelli locali, vengono informati dello spazio messo a disposizione da Progetti del Cuore, che impegna uno dei suoi mezzi per otto anni con gli enti di trasporto sociale del territorio. Sentendosi coinvolti, decidono infine di acquistare lo spazio sul messo di pubblica utilità. Il progetto è stato ideato pensando alle persone della comunità ed è proprio questo senso di vicinanza e di integrazione tra impresa e cittadini ad incentivare il coinvolgimento degli stakeholders. “Molto spesso quando proponiamo l’iniziativa alle imprese, capita che abbiano un legame diretto con una determinata causa, ed è per questo che sentono il bisogno di fare qualcosa di concreto”, sottolinea Daniele Ragone.

Imprese e comunità: i vantaggi di una collaborazione etica secondo Daniele Ragone

Fino ad oggi, Progetti del Cuore ha aiutato un gran numero di persone in difficoltà a vivere una vita “normale”, mettendo a disposizione più di 500 automezzi dal Lazio al Trentino. Il progetto a lungo termine, come racconta Daniele Ragone, è quello di combinare ogni territorio con degli eventi che parlino di integrazione. Che si tratti di giornate dedicate allo sport piuttosto che al mondo dell’ecologia il fil rouge resta l’integrazione e l’apertura al mondo della disabilità. Secondo l’Amministratore Unico, trovare questa sorta di equilibrio non è utile solo alla società ma anche alle aziende che hanno come unico modo di stare al passo con i tempi quello di puntare sulla sostenibilità. “Non tutti abbiamo avuto le stesse opportunità, ed è per questo che spingiamo tanto sul concetto di sostenibilità, intesa come dare la possibilità anche a persone come anziani e disabili di avere una migliore qualità di vita: più li rendiamo autosufficienti, più la loro vita migliora”, conclude Daniele Ragone.

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BV TECH, leader nel settore ICT in Italia e playmaker della rinascita dell’industria nazionale

La mission di BV TECH è quella di costruire e mettere al sicuro il futuro dell’Italia attraverso la ricerca e l’innovazione; risvegliare e determinare una nuova coscienza tecnologica, presidiando la frontiera della sicurezza e della conoscenza; tutelare l’interesse nazionale attraverso le migliori collaborazioni pubblico-privato.

 BV TECH

BV TECH, connettere l’Italia al suo futuro

Il Gruppo BV TECH, fondato nel 2005, è oggi uno degli attori principali del mercato dell’ICT e della Sicurezza delle Reti, dei Dati, dei Sistemi e delle Informazioni dei Paesi. Possiede capacità, specializzazioni e massa critica per gestire i grandi progetti strategici nazionali. Opera in ambito civile e militare. Eroga servizi da piattaforma con tecnologie proprietarie e leader di mercato internazionali. Con oltre 1200 dipendenti, coniuga la velocità di sviluppo, tempestività d’azione e stabilità di erogazione in ambiente sicuro con un’anima fortemente tecnologica e votata all’innovazione continua, grazie ad investimenti annui in ricerca e sviluppo pari a circa il 10% dei ricavi. Nel 2023, ha consolidato un bilancio con ricavi per circa 160 milioni di euro e un Ebitda Margin di oltre il 22%. La recente acquisizione del Gruppo Arturai, operante nel mercato ICT della Cybersecurity, ha rappresentato un importante tassello nel processo di rafforzamento della strategia ed espansione internazionale della società.

Sovranità e leadership nel campo delle Tecnologie ICT e della Cybersecurity

Il Gruppo BV TECH ha oggi una presenza internazionale: comprende 15 società di ingegneria, servizi informatici e sicurezza, di cui BV TECH SpA è la capogruppo ed è presente con 20 sedi in Italia – le principali a Milano, Roma, Genova e Grottaglie (Taranto) – e all’estero, in CH, PT, UK, USA. Grazie alle collaborazioni e partnership consolidate con i più importanti Istituti di Ricerca e Università nel mondo, arricchisce la filiera nazionale di eccellenza e presiede competenze e tecnologie strategiche per cogliere le sfide del nuovo decennio. In particolare, è attivo nei settori industriali strategici per il Paese: Difesa, Spazio e Sicurezza dello Stato; Pubblica Amministrazione, Sanità, Logistica e Trasporti; Finanza e Assicurazioni; Industria; Telecomunicazioni e Media; Energy & Utilities; Fashion, Retail & GDO. BV TECH possiede inoltre competenze di alto livello in diverse aree: Cybersecurity, Cloud & Infrastructure, Software e Data Science, Digital Trust. L’obiettivo a lungo termine del Gruppo è contribuire a sviluppare nel Paese sovranità e leadership nel campo delle tecnologie ICT e della Cybersecurity e affermare tecnologie interamente italiane ed europee per costituire un sistema operativo sicuro del tessuto produttivo nazionale.

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Milan-Monza, Pier Silvio Berlusconi: attraverso lo sport un legame tra generazioni

L’AD di Mediaset Pier Silvio Berlusconi e suo figlio Lorenzo hanno partecipato alla serata del Trofeo Silvio Berlusconi. Per l’occasione si sono affrontate il Milan e il Monza, le squadre del cuore del Cavaliere.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi alla serata del Trofeo dedicato al padre

“Per me e per noi questa serata è davvero emozionante. È una serata dedicata al ricordo di mio padre ma è anche una serata di passione e di affetto”. A evidenziarlo è Pier Silvio Berlusconi, Amministratore Delegato di Mediaset, intervistato prima del calcio d’inizio della seconda edizione del Trofeo Silvio Berlusconi, evento dedicato al ricordo del Cavaliere. La serata ha visto sfidarsi a San Siro il Milan e il Monza, che hanno avuto entrambe Silvio Berlusconi come Presidente, alla vigilia della ripartenza del campionato di Serie A. L’evento è celebrato di generazione in generazione nella famiglia, come sottolineato dall’AD Pier Silvio Berlusconi in compagnia di suo figlio Lorenzo: “Prima del Trofeo Silvio Berlusconi c’era il Trofeo Luigi Berlusconi che mio papà aveva fondato per il suo, per mio nonno. Ricordarlo oggi fa sicuramente piacere a mio padre”.

Pier Silvio Berlusconi: i valori per le future generazioni

La serata del Trofeo Silvio Berlusconi ha fornito poi occasione per ricordare i valori trasmessi di padre in figlio: “I valori dello sport, tramandati da mio nonno a mio padre e da mio padre a me e adesso spero ai miei figli, sono valori positivi e fondamentali”, così l’AD nell’intervista, evidenziando come la lealtà, l’impegno e il rispetto siano “valori a cui mio padre teneva molto e attraverso lo sport penso che mio padre sia riuscito a trasmetterli a molti, soprattutto ai giovani”. Il Trofeo rappresenta così non solo una manifestazione sportiva, ma anche un modo per tramandare tali principi e ispirare le future generazioni. Nel suo intervento, Pier Silvio Berlusconi ha inoltre espresso gratitudine ai sostenitori di entrambe le squadre per l’affetto dimostrato. “La vicinanza dei tifosi del Milan, dei tifosi del Monza e degli italiani è un qualcosa che ci scalda il cuore e che noi non diamo mai per scontato”, ha dichiarato il manager, manifestando l’importanza di un legame che accompagna l’esperienza legata al Trofeo: “È davvero un qualcosa di bello che ci rimane dentro”.

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Amica Chips si espande: nuovo magazzino di 6mila metri a Castiglione

Amica Chips, leader nel mercato italiano degli snack, ha ottenuto l’approvazione del consiglio comunale di Castiglione delle Stiviere per l’ampliamento del proprio stabilimento, con la costruzione di un nuovo magazzino destinato allo stoccaggio di materie prime e prodotti finiti.

Amica Chips

Amica Chips si espande: approvato l’ampliamento del magazzino a Castiglione delle Stiviere

Il progetto, che rappresenta una significativa espansione delle capacità produttive e logistiche di Amica Chips, prevede la realizzazione di un edificio di quasi 6.000 metri quadrati su un’area di 12.000 metri quadrati di proprietà della società. Il nuovo magazzino sarà adiacente all’attuale stabilimento situato in via Mattei, nel comparto produttivo a ovest del tessuto urbano di Castiglione delle Stiviere. La struttura sarà costruita con calcestruzzo armato prefabbricato e avrà una forma rettangolare, coprendo una superficie totale di 5.950 metri quadrati. Internamente, sarà collegata all’edificio esistente per facilitare la movimentazione dei materiali. L’integrazione di un impianto fotovoltaico composto da 288 moduli evidenzia l’attenzione dell’azienda verso la sostenibilità ambientale. Oltre alla nuova costruzione, è inoltre previsto un intervento di mitigazione ambientale: lungo i confini del sito sarà infatti realizzata un’aiuola piantumata con essenze vegetali autoctone, completando e integrando l’area verde già presente. Tale approccio conferma l’impegno di Amica Chips non solo verso la crescita economica, ma anche verso la tutela dell’ambiente circostante.

Amica Chips: un ampliamento strategico

L’ampliamento include anche la creazione di un’area parcheggio di 316 metri quadrati, che offrirà 25 posti auto, compreso uno destinato a persone con disabilità. Il piazzale esterno e l’area di parcheggio saranno asfaltati per garantire la circolazione sicura e agevole dei camion che operano all’interno del complesso. Il progetto di espansione, approvato all’unanimità dal consiglio comunale, è stato accolto con soddisfazione dal Sindaco Enrico Volpi: “Questo ampliamento rappresenta un’importante opportunità per il nostro tessuto produttivo legato all’agroalimentare, che continua a crescere e a trainare l’economia locale, generando nuovi posti di lavoro”. Con oltre 350 dipendenti, un fatturato che supera i 130 milioni di euro e una presenza internazionale in più di 22 Paesi, Amica Chips continua a rafforzare la propria posizione di leadership nel settore, dimostrando una chiara visione di crescita e innovazione. L’investimento in nuove infrastrutture a Castiglione delle Stiviere rappresenta un passo strategico per sostenere la domanda crescente e garantire la qualità e l’efficienza della produzione e della distribuzione dei propri prodotti.

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L’importanza della componente umana nella gestione delle emergenze

Comunicato Stampa

L’importanza della componente umana nella gestione delle emergenze

Il 12 novembre 2024 si terrà a Brescia un corso di formazione in presenza sulla gestione delle emergenze con particolare attenzione alla componente umana e ai destinatari delle procedure emergenziali nei luoghi di lavoro.

 

Una corretta gestione delle emergenze nei luoghi di lavoro è essenziale per garantire la sicurezza dei lavoratori e ridurre il più possibile i rischi per la vita e la salute.

Tuttavia, per poter assicurare nelle emergenze una risposta rapida ed efficace è importante che i piani e la gestione delle emergenze tengano conto anche della componente umana.

 

Ad esempio, è importante poter riconoscere l’impatto emotivo e psicologico che le emergenze hanno su chi le vive e su chi le gestisce. Bisogna tenerne conto per avere una comunicazione più efficace e una maggiore flessibilità nel considerare i bisogni e le differenze individuali. Fattori come l’età, la condizione fisica e lo stato di salute influenzano come ciascuno vive e affronta un’emergenza. Un approccio alle emergenze adeguato, che tenga conto della componente umana, considera anche queste differenze, garantendo un supporto personalizzato e inclusivo.

 

Ci sono percorsi formativi in presenza che permettono di analizzare gli scenari emergenziali tenendo conto della componente umana? Ci sono corsi che forniscono strumenti per considerare anche le differenze e le esigenze individuali?

 

Il corso sulla componente umana nella gestione dell’emergenza

Per fornire agli operatori competenze adeguate e inclusive nella gestione delle emergenze, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 12 novembre 2024 a Brescia un corso di 6 ore in presenza dal titolo “La componente umana nella gestione dell’emergenza”.

 

Il corso ha l’obiettivo di affrontare gli aspetti emergenziali che solitamente vengono trascurati, a vantaggio della sola strategia e tecnica di intervento.

 

Il percorso formativo – rivolto a RSPP/ASPP, formatori, consulenti in materia di sicurezza, coordinatori e a tutti coloro che desiderano ampliare le proprie conoscenze relativamente alla gestione delle emergenze – permetterà di:

  • analizzare l’ambiente e la tipologia di persone presenti nel luogo di lavoro in relazione ai possibili scenari emergenziali contestualizzandoli;
  • imparare a valutare e rivalutare la scena;
  • acquisire la capacità di gestire le persone presenti, in relazione ai fabbisogni individuabili e percepibili.

 

Il docente del corso è Massimiliano Longhi, Dott. in Coordinamento Attività di Protezione Civile EMIC – Emergency Manager Italiano Certificato Istruttore Gestione Emergenze.

 

Il programma e le informazioni per il corso di formazione

Il 12 novembre 2024 si terrà, dunque, il corso di 6 ore “La componente umana nella gestione dell’emergenza”.

 

Il corso in presenza avrà luogo a Brescia dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.00 presso AiFOS in via Branze 45, c/o CSMT, Università degli studi di Brescia.

 

Questi gli argomenti e le attività svolte durante il corso:

  • analisi di alcuni casi studio in cui emergano esigenze assistenziali particolari nei confronti dei presenti;
  • simulazione a tavolino, a gruppi, per predisporre le opportune comunicazioni da adottare in caso di emergenza, considerando le caratteristiche dei presenti, le capacità di ascolto e di percezione dei rischi, le eventuali problematiche rilevabili (disabilità, difficoltà cognitive)
  • confronto su tematiche quali: comunicazione in emergenza, emotività, valutazione scena, neurodiversità e PMR (persone con mobilità ridotta)
  • simulazione a tavolino, a gruppi: predisporre procedure utili e di agevole applicazione per gestire PMR in determinate condizioni critiche previste nel piano di emergenza (es: disabilità cognitive, sensoriali, motorie …)
  • test di verifica dell’apprendimento

 

La partecipazione al corso vale come 6 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP e Coordinatori alla sicurezza, come 3 ore di aggiornamento per Formatori qualificati seconda area tematica e 3 ore di aggiornamento per Formatori qualificati terza area tematica.

Il corso è valido anche ai fini della formazione specifica prevista per il Manager HSE e ai fini della formazione necessaria per l’iscrizione al Registro Consulenti AiFOS ambito sicurezza sul lavoro (Legge 4/2013).

 

Per avere informazioni e iscriversi al corso è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi/corsi-in-programma/corsi-in-programma/la-componente-umana-nella-gestione-dell-emergenza

 

Per ulteriori informazioni e iscrizioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 – [email protected][email protected]

 

12 settembre 2024

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Riva Acciaio: un modello di qualità, innovazione e sostenibilità nella siderurgia europea

Riva Acciaio sta contribuendo da 70 anni a scrivere la storia della siderurgia italiana ed europea, promuovendo l’innovazione del settore e portando a livelli sempre più alti i suoi standard qualitativi.

Riva Acciaio

70 anni di leadership siderurgica: il percorso di Riva Acciaio

Riva Acciaio è una delle principali realtà nel panorama siderurgico europeo e il primo operatore in Italia. Fondata nel 1954 da Emilio Riva, ha consolidato la sua posizione grazie alla specializzazione nella produzione di prodotti lunghi attraverso l’uso di acciaierie ad arco elettrico, una tecnologia che ha permesso di combinare efficienza produttiva e sostenibilità ambientale. Riva Acciaio fa parte di Riva Forni Elettrici, attualmente guidata dal Presidente Claudio Riva. Riva Forni Elettrici impiega più di 5.500 persone e ha un forte focus sulla valorizzazione dei giovani talenti, con un’alta percentuale di diplomati e laureati nel suo team. Ad oggi, la società ha espanso la sua presenza oltre i confini italiani, con stabilimenti operativi in Francia, Germania, Belgio, Spagna e Canada.

I pilastri di Riva Acciaio: qualità e sostenibilità

Una delle ragioni del successo internazionale di Riva Acciaio sta nella sua politica di costante miglioramento delle operazioni produttive, con un’attenzione particolare alla sicurezza sul lavoro e alla sostenibilità ambientale. La sostenibilità è infatti uno dei pilastri della strategia della società, che si avvale principalmente di acciaierie ad arco elettrico per ridurre le emissioni e ottimizzare il consumo di energia, emergendo come un modello di riferimento nell’ambito della siderurgia sostenibile in Europa. Riva Acciaio è inoltre nota per la sua capacità di produrre materiali per settori quali l’automotive e la meccanica di precisione, che richiedono acciai dalle proprietà estremamente particolari che la società realizza attraverso numerose lavorazioni.

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Pionieri italiani della digitalizzazione: la storia di Roberto Giacchi

Roberto Giacchi è un nome che abbraccia finanza, telecomunicazioni e digitalizzazione. Dalle sue prime esperienze in KPMG fino alla leadership in Italiaonline, il manager ha dimostrato una capacità unica di guidare trasformazioni aziendali di successo.

Roberto Giacchi

Gli studi e i primi incarichi professionali

Nasce a Torino il 17 gennaio 1968 Roberto Giacchi, professionista esperto in economia e telecomunicazioni, protagonista di un percorso professionale di grande rilievo nel panorama aziendale italiano. Dopo aver conseguito la laurea in Economia presso l’Università La Sapienza di Roma e ottenuto una specializzazione in Corporate Finance e Financial Investments alla Harvard University, verso la fine degli anni ’90 dà il via alla sua carriera in KPMG, dedicandosi a ruoli di consulenza nelle divisioni auditing e financial. Successivamente, nel 1998, si è unito al gruppo TIM, dove ha svolto un ruolo cruciale nelle attività di M&A per l’espansione internazionale del gruppo in America Latina ed Europa. La sua capacità di coniugare strategia e operatività lo ha portato nel 1999 a Bain & Company, dove ha seguito progetti di rilevanza strategica in settori chiave come telecomunicazioni, tecnologia e private equity, e nel 2005 è stato promosso al ruolo di Partner, riconoscimento del suo contributo alla crescita aziendale.

La nomina come CEO di Italiaonline

Nel 2007, Roberto Giacchi è stato chiamato a guidare il lancio di PosteMobile, il nuovo operatore di rete virtuale di Poste Italiane, conducendo l’azienda verso un rapido successo nel mercato delle telecomunicazioni italiano. Il suo approccio innovativo, basato su una proposta di marketing distintiva e l’integrazione di servizi fintech, ha portato PosteMobile a superare i 3 milioni di clienti già nel 2013. La sua esperienza è poi proseguita in Poste Italiane, dove dal 2014 ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità, contribuendo al processo di trasformazione del gruppo e alla sua IPO del 2015. Nel 2018, Giacchi è stato nominato Amministratore Delegato di Italiaonline, dove ha guidato un’importante ristrutturazione e ha puntato al consolidamento nei servizi digitali e all’espansione attraverso acquisizioni strategiche. Oltre ai successi aziendali, ha ricevuto vari riconoscimenti per il suo contributo all’innovazione e alla leadership, tra cui il premio di Amministratore Delegato dell’Anno nel 2020.

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Giacomo Mareschi Danieli: dalla laurea in Ingegneria alla guida di Gruppo Danieli

Giacomo Mareschi Danieli, CEO e Membro del Consiglio Esecutivo di Gruppo Danieli, è un ingegnere e manager italiano con una significativa carriera internazionale nel settore dell’acciaio. Laureatosi in Ingegneria Elettrica presso il Politecnico di Milano nel 2005, ha esordito professionalmente proprio in Danieli, entrando a far parte nel 2006 di ABS (Acciaierie Bertoli Safau), una delle principali divisioni della multinazionale italiana specializzata nella produzione di impianti siderurgici.

Giacomo Mareschi Danieli

Il percorso di Giacomo Mareschi Danieli nel settore siderurgico

La sua carriera è decollata rapidamente con esperienze internazionali che hanno ampliato le sue competenze e la sua visione globale. Dopo un iniziale periodo di crescita all’interno dell’azienda in Italia, Giacomo Mareschi Danieli ha proseguito la sua esperienza all’estero, lavorando per tre anni ad Abu Dhabi presso i cantieri di costruzione. Successivamente, si è trasferito in Ucraina: qui ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità, inizialmente come Project Coordinator e successivamente come Manager Responsabile dell’impianto Interpipe Steel, consolidando ulteriormente la sua esperienza nella gestione di progetti complessi. Il suo percorso professionale lo ha poi portato in Thailandia, dove ha lavorato come Responsabile della macro-pianificazione presso Danieli Far East Ltd. In tale contesto, Giacomo Mareschi Danieli è diventato Chief Executive Officer nel giro di tre anni, dimostrando una capacità distintiva di guida e strategia in un mercato altamente competitivo.

Giacomo Mareschi Danieli: la nomina a CEO di Gruppo Danieli

Giacomo Mareschi Danieli è entrato a far parte nel 2009 del Consiglio di Amministrazione di Gruppo Danieli. Al suo ritorno in Italia, ha assunto la direzione della divisione Plant Engineering, dove ha avuto un ruolo cruciale nel consolidamento delle attività commerciali per i progetti multi-linea. Ha gestito con successo le linee di prodotto delle divisioni Danieli Centro Cranes, Danieli Hydraulics, Danieli Environment System e Danieli Centro Metallics, contribuendo significativamente alla crescita e all’innovazione dell’azienda. Il suo impegno e la sua visione strategica sono stati riconosciuti nel 2017 con la nomina a CEO e Membro del Consiglio Esecutivo di Gruppo Danieli. Sotto la sua guida, l’azienda ha continuato a espandere la propria leadership nel settore dell’acciaio e a sviluppare soluzioni innovative per rispondere alle attuali sfide globali.

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Nicola Colucci: innovazione e crescita di Haiki+

Nicola Colucci, Presidente di Haiki+, ha presentato alla 26esima edizione di Ecomondo le innovazioni dell’azienda nella gestione dei rifiuti, evidenziando i progressi tecnologici e la crescita esponenziale ottenuta attraverso acquisizioni strategiche.

Nicola Colucci

Haiki+: innovazione e crescita sotto la guida di Nicola Colucci

A Ecomondo 2023, Nicola Colucci, Presidente di Haiki+, ha evidenziato il ruolo cruciale dell’azienda nella gestione sostenibile dei rifiuti in Italia. Haiki+, infatti, gestisce oltre 600.000 tonnellate di rifiuti ogni anno, un risultato ottenuto grazie alla capacità di internalizzare l’intera filiera del rifiuto. Questo significa che Haiki+ è in grado di gestire autonomamente ogni fase del processo, dalla raccolta al trattamento e smaltimento. “La parte innovativa di sicuro della nostra azienda è il fatto di riuscire a internalizzare tutta la filiera del rifiuto”, ha dichiarato il manager. L’approccio dell’azienda si distingue per l’attenzione all’innovazione impiantistica. “Ci sono ancora tante filiere di rifiuto in Italia che non sono presidiate o non sono correttamente gestite”, ha sottolineato Nicola Colucci. L’azienda si concentra su materiali specifici come il cartongesso, i materassi, le batterie al litio e i pannelli fotovoltaici, cercando di evitare il ricorso alla discarica e promuovendo il recupero. Questo impegno verso l’innovazione ha portato Haiki+ a una rapida crescita, con un aumento del fatturato da 60 a 200 milioni di euro negli ultimi due anni, principalmente grazie a strategie di acquisizione.

Nicola Colucci: la vision per il futuro di Haiki+

La vision di Nicola Colucci per il futuro di Haiki+ si basa su un equilibrio tra crescita interna e acquisizioni strategiche. L’azienda continua a esplorare nuove opportunità per espandersi e consolidare le proprie attività. Il manager ha spiegato come l’azienda si stia preparando per una fase di sviluppo interno, mirata a migliorare ulteriormente le proprie capacità operative e a sfruttare le nuove acquisizioni. “Ci concentriamo ovviamente anche sul consolidare e sviluppare quello che abbiamo in pancia attualmente”, ha affermato. Con la sua partecipazione a Ecomondo, Nicola Colucci ha dimostrato come Haiki+ sia un leader nel settore della gestione dei rifiuti, grazie a un approccio innovativo e una visione strategica chiara. Il futuro dell’azienda sembra promettente, con l’obiettivo di continuare a crescere e a innovare nel campo della sostenibilità ambientale.

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Da spazzatura a risorsa: il modello di recupero di Ares Ambiente, fondata da Marco Domizio

Marco Domizio ha fondato Ares Ambiente, azienda che si occupa della gestione dei rifiuti in modo innovativo e responsabile. Tra le attività di maggior valore in termini di salvaguardia ambientale, il recupero dei materiali attraverso pratiche di riciclo e riutilizzo.

Marco Domizio

Marco Nicola Domizio: il recupero dei materiali in Ares Ambiente

I materiali di recupero sono quelle sostanze provenienti da processi di produzione, o altre fonti, che possono essere recuperati, riutilizzati o riciclati così da ridurre gli sprechi e l’impatto sull’ambiente. Nello specifico sono: terre, polveri, refrattari, ceneri e materiali da demolizioni, la FORSU (la Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano). Attraverso il recupero di tali materiali è possibile massimizzare l’utilizzo delle risorse, riducendo al contempo l’accumulo nelle discariche e incentivando pratiche di sostenibilità ambientale come il riciclo, il riutilizzo e il compostaggio. In Ares Ambiente questi rifiuti vengono considerati una risorsa preziosa. Con la sua vasta esperienza nel settore della gestione dei rifiuti, la realtà fondata da Marco Nicola Domizio si occupa dei materiali di recupero che derivano da diverse tipologie di attività, gestendoli in modo appropriato e contribuendo, di fatto, alla sostenibilità ambientale e all’economia circolare.

Marco Domizio: Ares Ambiente è un player cruciale nella gestione responsabile dei rifiuti

Fondata nel 2008 da Marco Nicola Domizio, Ares Ambiente si afferma come un attore fondamentale nella gestione responsabile ed ecosostenibile dei rifiuti, rispondendo ad un’esigenza sempre più pressante, quella della salvaguardia ambientale. La mission dell’azienda è collegare i vari protagonisti del ciclo di gestione dei rifiuti, fornendo soluzioni personalizzate e complete che si adattino alle specifiche esigenze dei clienti, indipendentemente dalla tipologia di rifiuto. Con un team composto da tecnici altamente qualificati e sempre aggiornati sulle normative vigenti, Ares Ambiente è in grado di consigliare e implementare soluzioni ad hoc. Con la sostenibilità ambientale quale fulcro della propria attività, la società si impegna nella promozione di valori che favoriscano lo sviluppo sostenibile nelle comunità in cui opera. Tra gli obiettivi principali che l’azienda intende raggiungere nel 2024 c’è quello di aumentare la consapevolezza e l’impegno verso l’ecosostenibilità tra gli stakeholder, inclusi dipendenti, fornitori e clienti.

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Botter S.p.A., Mondodelvino e Cantina Zaccagnini eccellenze del Gruppo Argea

Botter S.p.A., Mondodelvino e Cantina Zaccagnini fanno parte di Argea: il Gruppo ha già dato prova di ricavi notevoli ed è in continua crescita.

Botter S.p.A.

Gruppo Argea: Botter S.p.A., Mondodelvino e Cantina Zaccagnini

Botter S.p.A., Mondodelvino e Cantina Zaccagnini compongono il Gruppo Argea, leader nel settore del vino su scala internazionale. Con ricavi consolidati di 449 milioni di euro nel 2023, Argea si è posizionata come il più grande player privato nel comparto vitivinicolo italiano. Il Piano di Argea si è basato su una crescita sia organica che attraverso acquisizioni, con un forte focus sulla sostenibilità e sull’espansione internazionale. Con sei siti di produzione sparsi dall’Italia settentrionale a quella meridionale, e una vasta gamma tipologie di vino italiane di successo come Barbera, Nebbiolo, Prosecco, e Nero d’Avola, il Gruppo ha scelto come sua mission la valorizzazione dell’immenso patrimonio enologico del Belpaese. Argea esporta in 85 Paesi, coprendo sia mercati tradizionali come USA, UK e Germania, che aree emergenti come Cina e Corea del Sud.

La nascita di Argea, frutto della fusione iniziale tra Botter S.p.A. e Mondodelvino e della successiva acquisizione di Cantina Zaccagnini

L’accorpamento di due società vitivinicole di rinomata competenza e qualità quali Botter S.p.A. e Mondodelvino ha costituito, secondo l’AD di Argea Massimo Romani, una vera e propria svolta epocale nel settore vinicolo italiano: “Con questo progetto, unendo risorse tra le migliori del settore, Argea intende rappresentare una grande opportunità per il vino italiano e per l’intero comparto enologico sui mercati mondiali”. Gli eccezionali ricavi del Gruppo hanno permesso inoltre, secondo il manager, di portare avanti un ambizioso Piano di investimenti che ha consentito di immettere notevoli risorse anche nella direzione di una viticultura sostenibile e armoniosa con l’ambiente e i territori, della quale Botter S.p.A. era leader già prima della nascita di Argea. “Tramite il nostro Piano Industriale ambiamo a uno sviluppo etico e sostenibile che coinvolga i nostri collaboratori, le comunità e l’ambiente in cui operiamo. Un percorso ambizioso, caratterizzato da ingenti investimenti che permetteranno ad Argea di allargare sempre di più i propri orizzonti, con crescite importanti sia all’estero che in Italia”, ha concluso, preannunciando un significativo processo di crescita su scala globale. Espansione che ha comportato la successiva acquisizione di Cantina Zaccagnini.

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