Ha ricevuto davvero uno strepitoso consenso collettivo la mostra pittorica “Visioni” di Amanda Lear allestita nell’esclusiva “Milano Art Gallery” in via Alessi 11 a Milano. Il manager Salvo Nugnes, direttore di Agenzia Promotere organizzatore dell’evento ha deciso un periodo di proroga straordinaria dell’esposizione, che durerà fino all’11 settembre con ingresso libero al pubblico.
La Lear, da sempre considerata camaleontica e carismatica femme fatale e regina del glamour, ha uno spiccato talento artistico apprezzato a livello internazionale e con questa ricca esposizione in chiave antologica ha potuto offrire a Milano, città da lei molto amata, l’opportunità di vedere riunita una vasta produzione di quadri di forte impatto, assai eterogenei e diversificati nello stile. Le opere costituiscono una sorta di “diario di bordo” impresso sulle tele dove il cammino esistenziale si fonde al percorso di ricerca e sperimentazione pittorica come un mosaico composto da tasselli perfettamente amalgamati tra loro in armoniosa progressione evolutiva.
Molto significativi i commenti autorevoli di importanti personaggi, tra i quali Vittorio Sgarbi che ha dichiarato “La vera opera d’arte è la vita stessa della Lear, con l’elemento della provocazione sempre presente e protagonista in ogni circostanza e situazione. Certamente un maestro come Dalì in qualche modo ha influito sulla sua formazione artistica e anche nella vita ha avuto grande ingerenza. Penso le abbia trasmesso il senso spiccato del comportamento volutamente provocatorio e un po’ ambiguo, che la Lear ha trasportato in una visione dell’arte libera e disinibita“.
Achille Bonito Oliva sostiene “La reputo un’artista con una spiccata connotazione androgina, possiede un lato maschile e un lato femminile nel carattere e nell’indole che trasferisce anche nell’espressione pittorica, nel suo modo di concepire e fare arte. Questa caratteristica emerge poi in tutto il suo percorso di vita privata e professionale“.
No Comments Found