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Cucina asiatica: quale scegliere

I piatti speziati della tradizione Indiana, quelli saporiti della cultura cinese, oppure le cotture salubri dell’esperienza giapponese?             La cucina asiatica offre infinite possibilità di scelta sia sotto il profilo del gusto, che sotto quello nutrizionale che per quanto riguarda le calorie. Ma come orientarsi in questo universo di pietanze dai nomi impronunciabili e dal sapore irresistibile?

Se decidi di recarti in uno di questi paesi è essenziale conoscere i piatti più comunemente cucinati, la composizione del pasto, gli ingredienti e quello che l’etichetta impone a tavola. Se decidi di recarti in India è importante sapere che la maggior parte dei cibi vengono cucinati a lungo, con metodi classici come la griglia o la bollitura, o con un sistema tipico di queste zone, chiamato tandoori, che implica l’utilizzo di un particolare forno.

Ogni pietanza è accompagnata da salse molto saporite o piccanti. Un’altra caratteristica della cucina asiatica, e in particolare di quella indiana, è l’utilizzo del pane per accompagnare tutti i piatti. Integrale, lievitato o fritto il pane è un indiscusso protagonista della tavola.

Tra tutti i tipi di cucina asiatica, quella che detiene lo scettro del salutismo, è senza dubbio la cucina giapponese. Sia il tipo di cottura che gli ingredienti utilizzati infatti, sono facilmente digeribili, offrono un apporto nutrizionale completo, mentre quello calorico è moderato. Mangiare esotico diventa per questo una piacevole esperienza per il gusto e per la linea.

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