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Il pittore Giorgio Pastorelli espone con successo le sue opere alla Milano Art Gallery

La prestigiosa “Milano Art Gallery” in via G. Alessi 11 a Milano, ospita la mostra del noto pittore cremonese Giorgio Pastorelli, inaugurata con successo il 18 Ottobre 2013 alla presenza del grande critico musicale Mario Luzzatto Fegiz e durerà fino al 2 Novembre 2013 con ingresso libero. L’esposizione è organizzata da Salvo Nugnes, direttore di Agenzia Promoter e manager di diversi personaggi noti della cultura e dello spettacolo.

Pastorelli da sempre appassionato di arte e musica ha intrapreso un percorso formativo fin dalla giovane età per approfondire al meglio entrambe e sviluppare delle tecniche strumentali personalizzate e ad altissimo livello. Espone a Milano per la prima volta, ma vanta un ricco e corposo curriculum di mostre in Italia e all’estero.

Pastorelli precisa “Alla Milano Art Gallery espongo opere ispirate dalla tematica di Cremona, la mia città d’origine a cui sono molto legato. I quadri delineano tre filoni principali di cui in primis la Piazza Duomo, che è una sorta di racconto tra quello che noi viviamo nel presente e lo splendido e suggestivo sfondo storico, che ci appartiene da lungo tempo ed è un tesoro prezioso del patrimonio del nostro passato tramandato ai giorni attuali; poi la campagna e il contesto bucolico intorno a Cremona con le stradine, i particolari del paesaggio che circonda la città vista in profilo sullo sfondo; infine il fiume, elemento fondamentale e rappresentativo di Cremona, che da sempre accompagna la vita della città e dei suoi abitanti“.

E aggiunge “Solitamente io sono un paesaggista, amo dipingere i paesaggi perché mi consentono di trasmettere numerose tematiche. Ad esempio, una delle tematiche che prediligo è quella di bilanciare all’interno ciò che l’uomo costruisce in rispetto alla natura e al mondo circostante. Mi piace cogliere un caseggiato particolare, una strada curata in un certo modo, delle costruzioni umane, che però hanno un equilibrio di bilanciamento con la natura. Quindi dipingo il racconto di un uomo, che non è aggressivo e che costruisce la città rispettando l’ambiente naturale circostante. Mi piace molto pensare a questa armoniosa fusione simbolica tra uomo e natura. All’interno dei quadri voglio esprimere l’elemento aria e ciò che rappresenta, nell’essenza volatile delle cose che viviamo. Io cerco di non definire e delimitare nulla di quello che creo, cerco di lasciare un’interpretazione di infinito e non circoscritto per evidenziare un messaggio di divenire, di dinamica trasformazione. Infatti, la mia è una pittura in continuo divenire, mai statica e fissa, mai fotografica e meramente copiativa, ma sempre rivisitata e rielaborata in stile personale“.

 

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