– chiunque rientra in almeno due dei
criteri utilizzati per la diagnosi
Un altro scienziato di fama mondiale – il secondo nel giro di pochi mesi dopo
il neurologo statunitense Richard Saul – si è fatto avanti e lo ha detto
apertamente: l’ADHD non è una vera malattia ma una descrizione di
comportamenti.
Secondo il dottor Bruce Perry, la maggior parte delle persone ad un certo
punto della loro vita hanno mostrato i segni della condizione, ma i farmaci
psicostimolanti, come il Ritalin, usati per il trattamento del disturbo da
deficit di attenzione e iperattività, possono avere effetti negativi di lunga
durata.
Già nel 2010, il settimanale tedesco Der Spiegel citava nella sua storia di
copertina lo psichiatra americano Leon Eisenberg, “padre scientifico
dell’ADHD”. All’età di 87 anni, sette mesi prima della sua morte, nel corso
della sua ultima intervista Eisenberg dichiarò: “L’ADHD è un ottimo esempio di
una malattia fittizia”.
Secondo Perry, neuro-scienziato presso l’Accademia ChildTrauma di Houston
(Texas), si ritiene che dal 2 al 5 per cento dei bambini abbiano l’ADHD. I
sintomi includerebbero scarsa capacità di attenzione, irrequietezza e
agitazione.”E’ forse meglio vederla come una descrizione, non una malattia…”
prosegue Perry – “ognuno di noi qualche volta è ricaduto in almeno un paio di
tali criteri”.
Curare l’iperattività dei bambini con i farmaci – prosegue Perry – è come dare
antidolorifici a una vittima di attacco cardiaco: si trascura di cercare la
causa del problema; e potrebbe essere qualcosa così semplice come una carenza
di ferro.
Dal Daily Mail del 30 Marzo 2014
A cura di Sophie Borland
Articolo completo: http://www.dailymail.co.uk/health/article-2592641/Expert-
claims-ADHD-not-real-disease-fits-two-criteria.html
A fronte di tanta incertezza diagnostica, il CCDU (Comitato dei Cittadini per
i Diritti Umani – attiva contro le violazioni dei diritti umani in ambito
salute mentale) denuncia come invece siano ben noti e documentati gli effetti
collaterali degli stimolanti anfetaminici usati per la cura di questa
cosiddetta malattia: comportamento anormale, episodi psicotici, mania,
allucinazioni, problemi cardiovascolari, (ictus, attacco cardiaco), insonnia,
perdita di peso, inappetenza, scoppi emotivi, irritabilità, morte improvvisa e
suicidio. Inoltre, l’uso a lungo termine può causare assuefazione e dipendenza
– cioè servono dosi sempre più elevate.
http://www.ccdu.org/comunicati/adhd-falsa-malattia
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