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José Dalì in occasione della sua mostra presso la Milano Art Gallery accompagnato dal manager Salvo Nugnes visita i detenuti del Carcere di Opera

Durante una recente visita nel contesto penitenziario di opera a Milano, il talentuoso artista José Dalì, figlio dell’esimio maestro Salvador Dalì, affiancato dal manager produttore Salvo Nugnes, ha elaborato sul momento con vivace fantasia e spiccata sensibilità creativa una serie di disegni di varie tematiche da lasciare in dono per i detenuti, come simbolico omaggio in ricordo della speciale occasione. Un gesto assai gradito e accolto con calorosi applausi. 

Attualmente, José Dalì è protagonista di una variegata mostra pittorica personale intitolata “La verità Surreale” allestita dall’11 al 26 maggio all’interno dell’esclusiva “Milano Art Gallery” in via Alessi 11 a Milano. L’esposizione sta ricevendo ottimi consensi ed è stata visitata anche dal noto critico vittorio sgarbi, che si è speso in commenti elogiativi e ha delineato un interessante parallelo di confronto tra José e l’inconfondibile filone del surrealismo perpetrato dal padre, individuando una sinergica e armoniosa connessione tra i due stili.

La sorprendente originalità delle creazioni di José Dalì consiste nel coniugare i preziosi esempi provenienti dal padre e da altri illustri nomi, come Van Gogh, Kandinsky, Veermer, Mondrian, perseguendo una propria fonte ispiratrice personale, senza condizionamenti, guidato dal moto dell’anima e dal puro istinto artistico. Per lui il mondo dell’arte è a tutto tondo, con moderna visione. Va inteso con ampia e allargata proiezione e costituisce un virtuale ponte di collegamento dai molteplici campi applicativi e sperimentali.

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