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A “Spoleto incontra Venezia” le straordinarie creazioni orafe di Luciano Mario Rossi

Tra i protagonisti presenti alla grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” curata dal professor Vittorio Sgarbi e diretta dal manager produttore Salvo Nugnes, spicca il rinomato maestro orafo e scultore Luciano Mario Rossi con le sue pregiate creazioni artigianali. L’esposizione è stata allestita presso il sontuoso Palazzo Falier, residenza aristocratica del XV secolo situata sulla riva del Canal Grande a Venezia, fino al 24 Ottobre 2014. Accanto a lui nomi del calibro di Dario Fo, José Dalì, Eugenio Carmi, Pier Paolo Pasolini, e altri rinomati esponenti del panorama attuale.

Rossi rivolge l’attenzione al gioiello sentito quasi come fosse una scultura da indossare e come espressione di una raffigurazione scultorea. Un’espressione unica e irripetibile, che denota un continuo studio sul segreto dell’eleganza, della bellezza, della sensibilità, della forma, dell’innovazione, sono mossi dall’intenzionalità sottesa di dare risalto a nuove prospettive, sia derivanti dalle esperienze contemporanee sia recuperate e tramandate da quelle passate. Il “piccolo formato prezioso” trattiene in sé tutti i significati, i contenuti e i messaggi della poetica dell’artista ed è frutto di un’elaborazione appassionata e di grande fascino, che sperimenta svariati accostamenti cromatici, materiale e tecniche incisorie. I suoi gioielli d’eccellenza rispecchiano le intrepide e coraggiose battaglie e sfide della vita, sono un simbolico “diario di bordo” dove annotare i percorsi intrapresi e le riflessioni esistenziali. Le geniali idee progettuali e l’abilità strumentale esecutiva sono in sinergico equilibrio e generano oggetti meravigliosi, che sanciscono lo sviluppo progressivo di evoluzioni delle magistrali capacità di lavorazione.

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