Dopo il romanzo “L’arpa di Turlough O’Carolan” Giuseppe Marino torna a far parlare di sé, ma questa volta grazie alle sue intense poesie dal titolo “Il viandante e il divoratore di falene”.
Nonostante si tratti di una raccolta di poesie, sarà subito evidente al lettore che Marino ha delineato, attraverso le sue rime, un percorso che realizza la storia di un uomo: è come se ci trovassimo dinanzi a un romanzo.
Il protagonista delle poesie si troverà a guardarsi intorno e confrontarsi con una società piegata dalla crisi, che mette in discussione ogni certezza e fa vacillare: chiunque si sentirebbe abbandonato e perso in una realtà così fragile.
Ne “Il viandante e il divoratore di falene”, il poeta riesce a mostrare quanta bellezza ci sia, nonostante tutto il caos e la solitudine, e quanto grande sia l’operato del Creatore.
Giuseppe Marino con le sue parole, con le semplici e belle poesie, ci affianca in un percorso intrapreso tra incertezze e verità, tra la realtà e la religiosità.
“Il viandante e il divoratore di falene” parla attraverso la fede a chi si sente smarrito e con un viaggio interiore fa scoprire qualcosa in più di sé.
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