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Come conservare correttamente gli alimenti: 5 consigli per un uso corretto del frigorifero

L’ultima giornata mondiale della salute organizzata dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) è stata dedicata al tema della sicurezza alimentare. Esso, infatti, risulta essere ancora oggi al centro dell’attenzione, non solo nei paesi in via di sviluppo, ma anche nelle nazioni più economicamente avanzate, come l’Italia.
Va detto che, nel nostro paese, molto è stato fatto per garantire la sicurezza e la salubrità degli alimenti: l’Italia si è da sempre distinta per la sua attenzione al tema della sicurezza alimentare, stabilendo rigidi protocolli di controllo per le merci che circolano sul territorio nazionale e precisi standard qualitativi per quanto riguarda i servizi offerti da ristoranti, bar e qualunque tipo di attività commerciale dove siano previsti la preparazione ed il consumo di cibi.
Ciononostante, le tossinfezioni di origine alimentare continuano a rappresentare un grave problema per la sanità pubblica, dal momento che le loro conseguenze possono andare da lievi disturbi intestinali al manifestarsi di patologie più complesse, che richiedono l’ospedalizzazione e che, in alcuni casi, posso mettere in pericolo la vita del paziente.

Si stima che in Italia, circa un terzo del totale delle intossicazioni alimentari avvenga nell’ambito domestico. Nella maggior parte dei casi, le cause sono da ricercarsi in una scorretta conservazione dei cibi ed in un utilizzo poco adeguato del frigorifero. Questo importantissimo elettrodomestico, che ha rivoluzionato la vita di tutti noi, risulta essere il principale mezzo di propagazione di batteri, virus e muffe tra gli alimenti.
È utile cercare di capire quali sono gli errori più comunemente commessi tra le mura domestiche e quali strategie è possibile adottare per evitarli.

La scelta del frigorifero

Scegliere un elettrodomestico adatto alle nostre esigenze è il primo fondamentale step da considerare. Nelle mense, nei ristoranti e nei locali, è d’obbligo il ricorso ai frigoriferi professionali. Si tratta di apparecchiature destinate a settori professionali, come la ristorazione e l’ambito medico, che consentono anche un grande  risparmio energetico, se utilizzati correttamente. Per conoscere i criteri di utilizzo di questi particolari frigoriferi, è possibile consultare la pagina di un sito specialistico di frigoriferi professionali.
Le cucine domestiche non richiedono frigoriferi di questo livello per garantire la sicurezza dei cibi. La quantità di alimenti stipata al loro interno è tipicamente molto minore e così, non è richiesta una capacità di raffreddamento particolarmente elevata, né la presenza di scomparti con temperature diverse.
Comunque, nella scelta dell’elettrodomestico è necessario considerare con attenzione le proprie esigenze ed orientarsi su un modello che presenti dimensioni adeguate. In più, il consiglio è quello di preferire, ove possibile, un frigorifero di classe energetica A o superiore: a fronte di un maggiore costo iniziale, esso garantirà una perfetta efficienza e consumi energetici contenuti.

La suddivisione degli spazi

Il modo in cui gli alimenti vengono stipati all’interno del frigorifero può fare la differenza quando si tratta di prevenire possibili contaminazioni alimentari.
Le regole fondamentali da seguire sono due:

  • gli alimenti devono essere posizionati dai ripiani in basso a quelli in alto, seguendo il loro grado di deperibilità: tipicamente, infatti, la temperatura all’interno dello scomparto del frigo è minore nei ripiani inferiori e aumenta leggermente, spostandosi verso quelli superiori.
  • I cibi cotti devono sempre essere separati dagli alimenti crudi.

Nella pratica quindi, si procederà sistemando sempre frutta e verdura negli appositi cassetti, o comunque nei ripiani più in basso. Affettati, cibi cotti ed avanzi andranno conservati nei ripiani intermedi, mentre formaggi, yogurt ed uova potranno essere stipati in quelli più in alto.
Gli alimenti crudi non dovrebbero mai venire a contatto con quelli già cotti: il pericolo che virus o batteri transitino da un alimento all’altro è elevatissimo in questi casi.

L’importanza della data di scadenza

Ovviamente al fine di evitare le intossicazione alimentati, è molto importante tenere sempre d’occhio la data di scadenza dei cibi pronti e consumare questi prodotti nei giusti tempi.
Da questo punto di vista, il consiglio è quello di sistemare sempre gli alimenti appena acquistati dietro a quelli che erano già presenti nel frigorifero, così da facilitare il controllo delle date.
È importante tenere sempre a mente la differenza tra le diciture “da consumarsi entro” e “da consumarsi preferibilmente entro”. Nel primo caso la data indica un termine al di là del quale il consumo del prodotto può risultare pericoloso per la salute, ma nel secondo, il rischio riguarda, in realtà, solo la perdita delle qualità nutrizionali ed organolettiche dell’alimento, che in molti casi continua ad essere commestibile anche per mesi.

I contenitori per alimenti

Per garantire l’igiene all’interno del frigorifero è molto utile ricorrere ai contenitori per alimenti. Scatole, scodelle e pentolini permettono di conservare cibi preparati o avanzi evitando qualunque tipo di contaminazione, aiutando ,inoltre, a preservare sapori ed odori.
Il consiglio è quello di evitare i contenitori e le pellicole in plastica, che possono cedere sostanze tossiche ai cibi, specie quando questi vengono riposti ancora caldi, e preferire recipienti in vetro, acciaio inox o ceramica.

La pulizia delle superfici e dei ripiani

Periodicamente è necessario svuotare il frigorifero e procedere ad un’accurata pulizia di tutte le parti interne. I modelli moderni permettono di rimuovere piani e pannelli per agevolare questa operazione.
Si consiglia di adoperare una spugnetta morbida, detersivi non aggressivi oppure una soluzione a base di acqua calda e bicarbonato. Al termine della pulizia è importante asciugare con attenzione tutte le superfici.

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