Scrivere per Internet
Internet troppo sovente è paragonato ad un’immensa enciclopedia, con “qualcosa in più”.
Ma è proprio questo qualcosa, che fa della rete un sistema di contenuti assai più complesso ed articolato di un’enciclopedia.
Non si tratta di una semplice esposizione più o meno strutturata di un immenso sapere. La rete in realtà può essere paragonata più ad una gigantesca biblioteca di libri molto differenti fra loro, che riguardano tutte le discipline della conoscenza, piuttosto che ad un arida raccolta di contenuti.
La facilità con cui possiamo accedere alle informazioni attraverso i motori di ricerca è principalmente determinata dal modo in cui queste informazioni sono presentate, raccolte, organizzate e rese disponibili attraverso una quantità sempre crescente di siti.
Dunque la modalità di presentazione è altrettanto importante quanto i contenuti.
Mentre la realizzazione di immagini per Internet è legata alle capacità crea tive degli autori, piuttosto che alla qualità delle fotografie, per quanto riguarda i testi è necessario prestare attenzione.
L’avvento dei siti web ha reso necessaria la definizione di nuove modalità di comunicazione, coerenti con le potenzialità ed i limiti offerti dalla navigazione.
Siccome è abbastanza intuitivo che costruire pagine web che contengano molto testo porta inevitabilmente a risultati di scarsa qualità, è necessario stabilire delle regole che ci permettano di mantenere intatti i contenuti e nello stesso tempo renderli fruibili.
A differenza di un libro, un sito non può essere sfogliato, anche se contiene una grande quantità di contenuti. Questo pone un grosso limite che può essere ovviato soltanto se si costruisce una struttura efficace; quindi il primo lavoro da fare è quello di costruire testi concisi, che rappresentano nel modo più semplice, leggibile ed efficace ciò che vogliamo raccontare. Soltanto se è +interessato l’utente proseguirà nella navigazione delle pagine che parlano di un certo argomento, approfondendolo sempre più fino ad accedere ai documenti. Ma prima di tutto dobbiamo essere stati in grado di esporre il concetto in modo breve ed essenziale.
Suddividiamo le pagine del sito in due grandi categorie; le pagine introduttive — brevi e concise — che presentano ciascuna sezione ed area del sito, possibilmente organizzato a più livelli e le pagine di contenuti che conterranno le vere e proprie informazioni.
In quest’ultimo caso si tratterà di veri e propri articoli, documenti, materia li ecc.
La cosa veramente importante è che ogni pagina web del nostro sito è l’unico strumento di cui dispone l’utente mentre sta navigando.
Quindi se sulla pagina trova tutte le informazioni che gli possono servire per proseguire la navigazione, sicuramente sarà tentato di esplorare la struttura del web, altrimenti perderà ben presto interesse.
Vi sono comunque alcune considerazioni di cui è bene tenere conto, qualsiasi argomento si stia trattando.
Evitare di proporre immediatamente contenuti molto lunghi ed articolati su una stessa pagina. Talvolta l’esposizione concisa dei concetti può essere sufficiente.
Cercare di non accorpare più concetti all’interno dello stesso testo, sarà più facile e più leggibile trattare ogni argomento su pagine separate.
Evitare di portare l’utente all’interno di pagine che contengono testi da cui non è possibile tornare alle pagine precedenti. I contenuti (articoli, documenti, ecc.) è bene visualizzarli a parte con link che evidenziano che si sta accedendo ad un dettaglio di quanto introdotto fino a quel punto.
Fornire sempre brevi descrizioni che accompagnano collegamenti poco chiari, come ad esempio nomi di file che possono essere scaricati o siti web che vengono citati nel testo.
Differenziare il testo dei contenuti dal testo delle pagine di navigazione, utilizzando dimensioni dei font sensibilmente differenti.
Eliminare il più possibile abbellimenti grafici nelle pagine che contengono documenti od articoli le renderanno sicuramente più leggibili ed apprezzate.
Utilizzare più pagine di navigazione, che accompagnano l’utente ad individuare all’interno del sito esattamente i contenuti che sta cercando.
Fornire sempre dei link per tornare almeno alla pagina precedente e alla pagina principale da tutti i punti del sito. E’ scomodo dover tornare indietro attraverso più livelli seguendo la strada opposta a quella con cui si è arrivati.
Non bisogna essere copywriter
Quanto detto sopra non deve spaventarci, anzi. In primo luogo l’impiego corretto di immagini sul sito risulterà una scelta strategica, sia per poter esprimere al meglio i contenuti, sia per costruire delle pagine interessanti.
E poi se di contenuti si tratta, la materia prima esiste già, sono proprio i documenti che dobbiamo mettere sul sito!
Il trucco è quello di partire dal basso, proprio dalla documentazione più completa di cui disponiamo potremo estrarre facilmente concetti, idee, elementi caratterizzanti del progetto che stiamo presentando, oppure semplicemente le frasi più interessanti.
Saranno proprio quelli i testi che porteranno l’utente a concentrare la propria attenzione su quello che stiamo per mostrargli. Esattamente come per sapere di che cosa parla un libro guardiamo, in quarta di copertina, le poche righe che ci “vendono” l’opera che in quel momento si trova nelle nostre mani.
Un ottimo esercizio in questo caso è navigare siti di case produttrici famose e provare a pensare quanto è interessante quanto ci stanno dicendo e quanto ci lasciano immaginare…
Le immagini
E’ praticamente impossibile pensare di realizzare un sito senza una valida componente grafica costituita da immagini, ma come in tutte le cose deve esistere un equilibrio. A proposito delle immagini dobbiamo fare due considerazioni; la prima è legata alla qualità delle immagini dal punto di vista tecnico e la seconda è invece relativa al tipo di immagini che vengono utilizzate. Naturalmente gli aspetti legati al contenuto saranno frutto delle scelte e dell’estro di chi le realizza.
Software grafici
Accanto al programma o agli strumenti che avremo scelto per realizzare le pagine dovremo anche dotarci di un software per l’elaborazione grafica o il ritocco fotografico. Di programmi di questo genere ne esistono molti, da suite professionali come Corel o Adobe a programmi shareware come Photoplus o iPhoto (di cui alcune versioni sono fornite anche con diverse marche di scanner).
La cosa importante è disporre di un programma grafico in grado di produrre immagini di tipo gif o jpg, i due formati supportati dai browser web e universalmente riconosciuti per la visualizzazione di immagini sui siti Internet.
Alcuni pacchetti professionali per la realizzazione di siti web sono costituiti da una suite di programmi tra cui è compreso un editor grafico; ma qualsiasi alternativa — soprattutto se si tratta di un programma che già si conosce — può essere valida.
La cosa importante di cui è necessario accertarsi è che questi programmi dispongano della possibilità di produrre file in formato Jpg o gif di buona qualità. In entrambi i casi infatti si tratta di file le cui caratteristiche possono essere modificate nel momento in cui l’immagine viene salvata su disco.
Sulla rete si trovano anche numerosi programmi freeware o shareware che non consentono di effettuare nessuna elaborazione grafica, ma che sono degli ottimi convertitori di immagini da un formato all’altro e possono essere utilizzati per creare immagini di dimensioni il più ridotte possibile, ottimizzate per Internet. Infatti più
un’immagine sarà di dimensioni ridotte, più sarà caricata velocemente dal browser.
Un buon archivio di software distribuiti gratuitamente e commentati in cui possono essere trovati programmi di questo genere è il sito www.tucows.com (molti già lo conosceranno per l’inconfondibile logo con le due mucche pezzate, giocando sull’acronimo tucows che in realtà significa The Ultimate Common Windows Software).
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