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Come spiccare nel mondo del lavoro: formazione e orientamento professionale

Nell’attuale società le competenze acquisite all’inizio della carriera non sono più aggiornate, per questo è importante formarsi continuamente, con professionisti specializzati ed accurati.

Le modalità con cui viene fornito l’aggiornamento sono differenti, la tipologia di formazione e di qualificazione fornite variano anch’esse, ma lo strumento dell’apprendimento è di per sè un qualcosa di trasversale. L’orientamento professionale comprende istruzione, formazione, lavoro, inoccupazione. Il professionista si occupa di indirizzare il dipendente verso ciò che più si confà al suo modo di essere, insegnandogli come valutare sè,  come usare le competenze, l’informazione, la cultura di base, la motivazione, le competenze relazionali, il funzionamento sociale. La figura di riferimento è il mediatore per l’orientamento. La vita professionale può essere suddivisa in quattro fasi, ossia fase della formazione, fase dell’ingresso nel mondo lavorativo, fase dell’esperienza lavorativa, fase centrata sulla conclusione dell’esperienza. In ogni fase ci sono delle cerniere, ossia periodi negativi dal punto di vista professionale, seguiti da altri positivi in cui ci si avvicina maggiormente a ciò che è più adatto a sè dal punto di vista del compito formativo, lavorativo, delle risorse e dei vincoli personali, degli scenari socio-economici. Le motivazioni su cui si basa l’orientamento professionale possono essere sia intrinseche sia estrinseche.

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