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2015: EMORAGGIA DI POSTI DI LAVORO! NON NEL FRANCHISING.

Il franchising è in crescita e continua a creare posti di lavoro, con un incremento nei primi 6 mesi del 2015 dello 0,6% del fatturato, in linea con la ripresa del PIL e dell’economia italiana.
A fronte di una drammatica emoraggia di posti di lavoro sono quindi sempre di più gli italiani che stanno riscoprendo la loro vocazione imprenditoriale.

Ma quali sono i settori trainanti di questa crescita? Un’anticipazione ci viene data dal Centro Studi RDS del Salone Franchising di Milano.Il settore che segna il maggior numero di aperture di nuovi franchising è il food con un +3% e in particolare aperture di nicchia come ristoranti vegani, per celiaci, a chilometro zero, ristoranti a tema. Segue l’abbigliamento e gli accessori (+2,5%) e in particolare abbigliamento per bambini, camicerie, calze e intimo.

In Italia il totale di 950 franchisor e 51.000 attività affiliate hanno creato nel 2014 un giro d’affari complessivo di 23 miliardi di euro e hanno dato lavoro a 180.000 persone (dati 2014). Anche il fatturato del settore franchising è in crescita ed è passato dai 21,5 miliardi del 2008 ai 23 miliardi del 2014.

QUALI SONO LE AREE DI MAGGIOR DIFFUSIONE DEL FRANCHISING IN ITALIA?

L’area di maggior diffusione è il Nord Italia, ma è in rapidissima espansione nel Centro e nel Sud con una prevalenza della popolazione femminile: il 33,15% del totale degli imprenditori del franchising con un aumenti del 20% dal 2008 al 2014.

Le donne imprenditrici prevalentemente si orientano verso i settori dell’abbigliamento, accessori, moda, cosmetici e profumeria, salute e benessere, articoli per la casa e articoli per bambini. A livello generale invece le merceologie più scelte dagli affiliati sono abbigliamento (20%), food (20%), servizi per la cura della persona (19%), commercio specializzato (17%), articoli per la persona (10%), servizi per le imprese (6%), prodotti per la casa (3%).

Il mondo del franchising sta infine seguendo l’evoluzione più ampia del mondo retail: basti pensare alla nuova tendenza del click&collect store (acquisto su Internet e ritiro in negozio), l’omnicanalità e dello slowpay (pagamento in 3 mesi senza interessi) fino al servizio clienti sviluppato al massimo come fattore chiave della vendita.

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