Serenissima Ristorazione investe quasi 10 milioni di euro nel polo industriale di Vercelli, su cui scommette per lanciare un nuovo modo di garantire il servizio mensa salvaguardato e tutelato nel dopo Coronavirus.
Serenissima Ristorazione: il nuovo sito industriale di Vercelli
Il cibo preparato in camera bianca da personale specializzato e in ambienti simili ai laboratori farmaceutici. Al tavolo «camerieri» dotati di guanti bianchi mostrano vassoi termosigillati e che cambiano in base alle necessità e alle abitudini alimentari del cliente, con piatti che possono essere consumati sui banchi di scuola o sulle scrivanie dell’ufficio. Questa è la modalità con cui sta ricominciando dopo il lockdown il servizio di mensa nelle aziende, nelle scuole dell’infanzia e in quelle elementari. Per essere in grado di garantire tutto ciò in massima sicurezza dopo l’emergenza sanitaria, Serenissima Ristorazione investe quasi 10 milioni di euro nel progetto di in un polo industriale di Vercelli di nuova costruzione, inaugurato all’inizio del mese di luglio e che comporterà anche, oltre ad un sito di confezionamento e stoccaggio, l’impiego di 150 nuove figure professionali. Per un totale di quasi 500 dipendenti e di circa 200 mila pasti serviti tutti i giorni sul territorio regionale piemontese dalla realtà guidata da Mario Putin. "Siamo una società a conduzione familiare specializzata nella ristorazione collettiva per la sanità – ha commentato Carlo Garbin, direttore di Serenissima Ristorazione – In Italia serviamo più di 120 ospedali e 250 strutture socio assistenziali. In Piemonte, dove siamo già presenti con un sito logistico e produttivo a Grugliasco, lavoriamo al Mauriziano, nelle aziende sanitarie di Vercelli e del Verbano e anche alle Ogr riconvertite a ospedale anti covid. Questa competenza ci permette di poter gestire il mercato delle nuove mense".
Serenissima Ristorazione: la revisione del servizio mensa dopo la crisi sanitaria
Serenissima Ristorazione è già presente da anni in Piemonte e adesso pianifica un ampliamento della base dei clienti-consumatori, tenendo in conto prima di tutto il riadattamento avvenuto in questi mesi anche nelle modalità di utilizzo del servizio mensa. Proprio per questo motivo, il sito di Vercelli impiega le garanzie dei protocolli tipiche del settore della sanità e, in quest’ottica, Carlo Garbin entra maggiormente nel dettaglio spiegando che "le nostre cucine funzionano come camere bianche, proprio come nei centri di ricerca farmaceutici. I nostri vassoi sono termosigillati. E contiamo di servire i pasti direttamente sui banchi e sulle scrivanie". Come conseguenza degli ultimi aggiornamenti che vedono la prosecuzione dello smart working e del fermo delle scuole nel corso dei prossimi mesi, si calcola inoltre una diminuzione del fatturato e dei margini pari rispettivamente al 30 e 50%. Serenissima Ristorazione è dunque persuasa della necessità di rivedere il servizio di mensa, affinché questo funga da leva per la ripartenza dell’intero comparto. "Lo studio del Politecnico di Torino sul ritorno a scuola e anche sulla gestione del pranzo ci ha ispirato profondamente – sostiene Carlo Garbin – Siamo convinti che la gestione innovativa dei processi di selezione del cibo e della sua preparazione possa rilanciare tutto il comparto".
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