Non solo la quantità, ma anche la qualità: cibarsi correttamente secondo i principi della “dieta mediterranea” ottimizza le calorie assunte e riduce il rischio di malattia: i consigli del Dr. Cecchi, specialista in cardiologia e medicina dello sport di Sapra Sanità.

L’ alimentazione influenza la composizione del nostro organismo e influisce sulle sue modificazioni, favorendo molte malattie. Approfonditi studi scientifici hanno permesso di determinare l’influenza di varie tipologie di cibo sulle malattie cardiache:

– Mangiare verdura fresca più di una volta al giorno riduce il rischio di infarto
– Mangiare frutta fresca più di una volta al giorno riduce il rischio di infarto
– Mangiare pesce almeno 3 volte a settimana riduce il rischio di infarto
– Il consumo regolare (non eccessivo) di olio di oliva riduce il rischio di infarto
– Il consumo di burro e/o margarine aumenta il rischio di infarto
– Il consumo di 1/4 di litro di vino rosso al giorno riduce il rischio di infarto rispetto ad un consumo superiore a 1/2 lt/die, ma anche rispetto al non consumo

Cosa evitare
– Fritture, umidi., spezzatini
– Margarine, burro, strutto, lardo, oli di origine sconosciuta
– Dolciumi elaborati
– Frattaglie e selvaggina; frittate ed uova al tegamino; insaccati
– Formaggi grassi e stagionati (gorgonzola, groviera, pecorino, bel paese, fontina,
asiago, taleggio, scamorza)
– Molluschi e crostacei
– Ortaggi fritti o sott’olio; frutta sciroppata, frutta secca, succhi di frutta
– Piatti preconfezionati ricchi di grassi

Alimentazione ideale
– Verdura e Frutta fresca due volte al dì
– Pesce 3-5 volte la settimana.
– Olio di oliva crudo per condire.
– Un bicchiere di vino a pasto.
– Preferire carni bianche a carni rosse
– Limitare formaggi e uova
– Limitare dolci e bevande zuccherate

L’integrazione alimentare, infine, serve a compensare le carenze della dieta, intesa come
alimentazione, e ad aiutare il benessere dell’organismo.
Purtroppo sempre più oggigiorno la nostra alimentazione risulta sbilanciata e scorretta,
per motivi personali e per motivi di sistema (scarsa varietà nella scelta; lunga conservazione; coltivazioni intensive; alimenti geneticamente modificati; inquinamento; scarsa masticazione; nessuna pausa digestiva; … Se una volta era utile ora inizia ad apparire indispensabile.