……di controllo violento del territorio, di sviluppo distorto e parassitario dell’economia.
La “Camorra” sorta di “Holding”è un apparato di crimine organizzato, che ha in sé migliaia di individui che sono come dei veri e propri dipendenti in strutture organizzate in maniera complessa e piramidale da fare invidia alla moderna concezione d’impresa.
Cosi come le loro azioni sono ben congegnate e studiate da un apparato dirigenziale meritocratico.
Molte sono le aree di attività allo scopo di accumulare enormi profitti.
Per fare tutto ciò è chiaro ed evidente che ci sia un interazione e il coinvolgimento in molte aree del Paese, e oltre confine, in attività dirette e/o partecipate dalle organizzazioni criminali, di istituzioni, pubbliche amministrazioni, ceto politico, apparati di controllo dello Stato, organizzazioni imprenditoriali e commerciali, sistema bancario e finanziario, ceti professionali: in pratica, di quella parte consistente della società che controlla, comanda, governa, solo per gestire potere e fare affari, come afferma Amato Lamberti.
Vincenzo Ruggiero da una sua attenta analisi riferisce che, il crimine organizzato ha, come costanti, alcune caratteristiche: è non ideologico; è gerarchicamente strutturato; è selettivo o esclusivo nel reclutamento; si perpetua per lunghi periodi; fa uso di violenza e corruzione; dispiega un alto grado di diversificazione e di divisione del lavoro; osserva una tendenza di natura monopolistica; è regolato da precise norme interne che ne garantiscono la riproduzione e neutralizza l’intervento della legge attraverso l’omertà, la corruzione, le rappresaglie.
I proventi delle attività criminali servono innanzitutto a sostenere ed allargare un mercato criminale
gestito, sul territorio di riferimento, in modo monopolistico. In molti casi, queste attività criminali,
coprono appena i costi fissi dell’organizzazione criminale, compresi gli investimenti per la
prosecuzione dell’attività.
Roberto Saviano nella sua opera letteraria afferma, che le eventuali disponibilità finanziarie eccedenti, che sono sempre in mano ai soggetti criminali in posizione di comando nel gruppo, vengono, spesso, ma non sempre, collocate sul mercato “illegale” dell’usura, del gioco d’azzardo, come bische e slot machine, della produzione e commercializzazione di prodotti illegali perchè completamente falsificati, dal prodotto in tutte le sue componenti fino al marchio di fabbrica, spesso prestigioso. Il mercato del commercio di prodotti “pezzottati”, falsificati cioè nella “griffe”, soprattutto nei settori dell’abbigliamento e della pelletteria, ha dimensioni enormi, dal punto di vista economico, con un fatturato di dimensioni paragonabili a quello del mercato della droga; si estende a tutta l’Europa, in particolare nei paesi dell’est europeo, dalla Slovenia alla Russia, ma si allarga anche al Canada e all’Australia.
E poi ci sono i colletti bianchi, personaggi apparentemente “puliti” travestiti da consulenti finanziari, titolari di società immobiliari, editoria, o pseudo commercialisti risanatori di società in crisi, che utilizzano il denaro sporco operando in investimenti sul mercato dell’economia legale, per accelerare la riconversione di soggetti criminali con forte potere di controllo territoriale degli investimenti e delle iniziative imprenditoriali, in soggetti imprenditoriali legittimati ad operare non solo a livello di economia legale, ma anche, in particolare, a stabilire rapporti con le amministrazioni pubbliche, da quelle locali a quelle regionali e nazionali, che sono il soggetto economico più importante e costante, in particolare nel Mezzogiorno e in Campania,
La saldatura che, in molte situazioni, si realizza tra ceto politico e amministrativo locale e imprenditoria criminale, poiché spesso questi personaggi apparentemente insospettabili si travestono anche da benefattori, organizzando attraverso Fondazioni e Associazioni Politico-Culturali, attività di falsa beneficenza e di impegno nel sociale, utilizzando circostanza e ad effetto, come aiutare i bambini,i giovani disoccupati, gli anziani e le donne, ma in realtà il loro obiettivo occulto è produrre distorsioni profonde a tutti i livelli, dal governo del territorio alle direzioni dello sviluppo e dell’occupazione, ma soprattutto sostenere, da un lato, il consolidamento sul mercato legale dell’imprenditoria criminale e, dall’altro, il rafforzamento, anche scendendo in campo in prima persona, di un ceto politico e amministrativo affaristico, clientelare e, esso stesso, malavitoso, come dimostrano le relazioni che accompagnano lo scioglimento di Comuni per condizionamenti e infiltrazioni da parte della criminalità organizzata.
Con acuta e accorta attività di intelligence bisogna continuare ad infliggere colpi pesantissimi, in termine di arresti a raffica, condanne e di sequestro e confisca dei beni illecitamente accumulati.
Indagare su ambigui personaggi che operano nel modo del finanziario e immobiliare in Campania, magari con uffici nel nord dell’Italia e all’estero che servono a darsi una parvenza di società multinazionali e di serietà professionale.
Bisogna inoltre, far crollare l’aura di strapotere e invincibilità della “camorra” disarticolando
completamente una organizzazione mafiosa capace di controllare, sul suo territorio, la vita delle
persone, le attività economiche, le attività delle Pubbliche Amministrazioni , i flussi della spesa
pubblica, comprese le sovvenzioni europee; e quindi, di conoscere, nelle sue articolazioni diffuse sul territorio, una organizzazione criminale capace di tenere dentro, in un unico disegno criminale, il delinquente abituale, il poliziotto , il carabiniere e il finanziere, il vigile urbano, il commerciante al minuto e all’ingrosso, il venditore ambulante extracomunitario, la prostituta nigeriana, i delinquenti albanesi, il costruttore edile, il piccolo padroncino di un camion, l’imprenditore camorrista fornitore di calcestruzzo, il proprietario di cave, l’amministratore locale, il funzionario regionale, il politico regionale, deputati e senatori della Repubblica, funzionari e dirigenti di istituti bancari, amministratori di grandi aziende nazionali, operatori del settore finanziario, immobiliare e delle associazioni politico-culturali usate per coperture di buonismo.
Gennaro Ruggiero – www.gennaroruggiero.com
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