Da sempre i problemi cardiovascolari sono stati appannaggio dei soli signori uomini ai quali viene consigliato di stare attenti ai fattori di rischio fin dai 30 anni.
Più fortunate invece le donne che fino all’ingresso nella menopausa sono protette a livello ormonale dalle malattie cardiovascolari. Dopo la menopausa però la situazione è molto rischiosa e si stima che ogni anno il numero delle donne decedute per infarto sia notevolemente superiore a quelle che sviluppano un tumore al seno.
Questo anche perché le donne hanno più familiarità con il dolore e si allarmano meno in presenza dei segnali di allarme che fanno, giustamente, schizzare i signori uomini dal cardiologo.
Quindi sia per uomini che per donne è bene essere consapevoli dei fattori di rischio che possono mettere a repentaglio la salute dell’apparato cardiovascolare. Anche perchè tenere in forma il cuore, le vene e le arterie è la migliore garanzia di prevenire l’invecchiamento e restare giovani più a lungo.
Quali sono i fattori di rischio?
Si parte con il BMI, il body mass index, un numero che viene calcolato in base all’altezza e al peso corporeo. Quando superiore a 25, 30, 40 indica un rischio cardiovascolare rispettivamente lieve, alto, elevato. E’ un parametro variabile, un body builder che fa sollevamento pesi infatti avrà un alto BMI pur essendo tutto muscoli e massa magra… Ma in linea di massima se siamo sovrappeso lo sappiamo…
Un numero più preciso viene dato dalla circonferenza corporea. Un giro vita superiore a 102 cm per un uomo e superiore a 88 cm per una donna è un indicatore di rischio cardiovascolare.Facile da calcolare, ovviamente, basta un centimetro.
Ma, attenzione, anche le persone magre possono avere del pericoloso grasso nascosto localizzato a livello addominale: si tratta del grasso viscerale che si annida tra gli organi e anche se non si vede è ancora più pericoloso. Come calcolarlo? Ci sono delle apparecchiature che si usano durante i check up nutrizionali che possono verificare la massa grassa alta ed il grasso viscirale.
Un altro indicatore preoccupante – oltre alla pressione alta – si può trovare nelle analisi del sangue: colesterolo alto, trigliceridi, iperglicemia…. Sintomi che indicano un’alimentazione ricca di zuccheri e grassi, dannosa per il cuore.
Recentemente si è scoperto che il cuore può essere danneggiato anche da un’alimentazione carente di proteine magre. E’ vero infatti che le proteine grasse come la carne rossa ed i latticini possono danneggiare l’apparato cardiocircolatorio, ma si è anche visto che una carenza di proteine “giuste” (carni bianche, pesce e proteine della soia) crea un danno al cuore che, essendo un muscolo, ha bisogno di proteine per stare bene. Altrimenti, non funzionando bene i processi rigenerativi cellulari, rischiamo che il nostro cuore si sbrindelli e consumi.
Questo è un rischio che corrono gli sportivi che hanno bisogno di razioni supplementari di proteine dopo l’attività fisica, e anche molte signore che, si sa non amano particolarmente la carne.
Anche una vita sedentaria con scarsa attività fisica è nemica del cuore: Senza massacrarsi in palestra o forzarsi a fare cose che non si amano, basterebbe una passeggiata di 30 minuti al giorno per migliorare di molto la situazione. Cosa che può essere fatta ad ogni età.
In ultimo una vita passata da arrabbiati, stressati, sempre di corsa non agevola la funzionalità cardiaca. Qui solo un corso di gestione del tempo, un’agenda, un elenco di cose da fare e tanti programmi costruttivi per il futuro possono aiutare.
Di tutte queste tematiche parliamo nel dettaglio nel nostro Corso on line di nutrizione e autodifesa alimentare . Un programma di alfabetizzazione nutrizionale che stiamo portando avanti come Personal Wellness Coach. Peccato perderlo!
Quali sono gli integratori che possiamo utilizzare per “nutrire” il cuore?
Innanzitutto, come prescritto anche dai medici e passato dal SSN per chi ha avuto un infarto del miocardio, gli integratori di acidi grassi omega 3 sono i migliori amici dell’apparato cardiovascolare.
Eccellenti perchè senza retrogusto di pesce (arricchiti con timo e menta) sono gli integratori Herbalifeline di herbalife. Basta 1 capsula da assumere 3 volte al giorno ai pasti principali come prevenzione ma anche di più in caso di familiarità con questi problemi omalattia cardiaca conclamata.
Un altro nutriente studiato per il cuore è il niteworks, sviluppato in esclusiva per herbalife dal premio Nobel Lou Ignarro. Questo portentoso integratore, a base di importanti aminoacidi come L-Arginina e L-Citrullina e un potente antiossidante come la Vitamina E, favorisce la produzione naturale dell’ossido nitrico, un gas che naturalmente abbiamo nel nostro corpo e che diminuisce con età, sovrappeso, diabete, cattiva alimentazione e malattie di cuore.
Grazie alla scoperta del valore dell’Ossido Nitrico (NO) per la cura e prevenzione delle malattie cardiovascolari, il Dott. Ignarro – chimico italo americano – si è aggiudicato il premio Nobel per la medicina nel 1998.
Ricapitolando, non solo prevenire, ma sopratutto “nutrire” è meglio che curare!
Con una sana nutrizione cardiovascolare possiamo imparare tutti a volerci più bene e prendere in mano il nostro futuro di benessere.
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