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Poli, un “Mare” di emozioni.

Fine gennaio l’attore Paolo Poli ha portato in scena al teatro Novelli la sua rilettura di Anna Maria Ortese.
E’ Paolo Poli a trasformare in spettacolo dai colori multiformi e dalle suggestioni variopinte questa celebre raccolta di novelle della scrittrice romana.
Ecco “il mare”, in scena a Rimini nella cornice del Teatro Novelli
Scritto, diretto ed interpretato dall’artista fiorentino dalla lunga e brillante carriera, questo show si muove tra canzonette d’epoca, filastrocche, scenografie bizzarre e la vis inconfondibile dell’istrionico Poli.
Un puzzle di storia che ondeggiano tra momenti di estrema ilarità e malinconica, comicità e tragicità avvolte da un velo onirico, surreale, dedicato e struggente.
Tanti appassionati di teatro, che per motivi di lavoro o svago erano nella città di alloggiati in hotel 4 stelle Rimini hanno colto l’occasione per applaudire l’attore in scena al teatro Novelli.
Sul palcoscenico i racconti che la Ortense compose dagli anni ’30 agli anni ’70.
Per loro una rilettura che coglie dal passato e dal presente: la tenerezza del Tasso, la fantasia e leggerezza di Ariosto e naturalmente i ricordi della scrittrice che volteggiano dall’infansia infelice ma luminosa all’adolescenza fragile, timorosa, trabocante, alla maturità desiderosa d’amore e fatalmente segnata dalle illusioni.
In questo “mare” di emozioni, risate e nostalgie, personaggi che si rincorrono, figure e figurine di una italietta che cerca di districarsi tra problemi e piccolezze a suon di canzoni e scoppiettanti gag.
Ma i riflettori sono puntati sul folletto interpretato da Poli, l’artista che ama il travestimento, che ha interpretato i classici dell’ironia e non solo, con levità, passando da Apuleio e Savinio, da Palazzeschi a Queneau.
Ora questo spettacolo tratto da un’opera che nel 1953 suscitò ammirazione e critiche, un libro controverso, criticato, in cui Maria Ortese riflette delusioni, nevrosi e l’impossibilità di passare dai sogni alla realtà fatta di dolore e viltà, angosce e privazioni.
Il tutto raccontato ed ora portato in scena con le luci dell’umorismo, con le acrobazie e le paillettes dell’avanspettacolo, le note di canzoni italianissime come quelle di Modugno, Nico Fidenco, fondali coloratissimi e giocosi.
Sul palco anche Mauro Barbiero, Fabrizio Casagrande, Alberto Gamberini e Giovanni Siniscalco.
Scene di Emanuele Luzzati, costumi di Santuzza Calì.

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