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A che mi serve il microonde?

Se non disponete ancora di un forno a microonde, troverete utile leggere questo articolo per capire i molti vantaggi di questo apparecchio  che, nato negli anni 40’, ha avuto solo di recente una larga diffusione anche in Italia.

In motivo del ritardo nell’adozione da parte delle famiglie italiane del microonde va ricercato nella diffidenza verso un apparecchio che si conosce poco ed il cui funzionamento ha sempre destato qualche preoccupazione.

E allora vale la pena spiegare brevemente di che si tratta.

Per far bollire l’acqua la dobbiamo scaldare. Raggiunto lo stato di ebollizione le molecole d’acqua avranno sufficiente energia per rompere i legami con le altre molecole. Per raggiungere lo stato di ebollizione il microonde non fa altro che cambiare molto rapidamente l’orientamento magnetico delle molecole d’acqua. Questo continuo cambiamento di stato genera attrito tra le molecole adiacenti con conseguente riscaldamento dell’acqua. Il risultato sarà quindi lo stesso che otteniamo accendendo il fuoco sotto la pentola ma in modo molto più efficiente.  Infatti, buona parte del calore generato scaldando l’acqua nella pentola viene disperso nell’aria circostante mentre con il microonde tutto il calore viene concentrato nell’acqua. Per esempio, mettendo una tazza piena d’acqua nel microonde, dopo pochi minuti di funzionamento dell’apparecchio, ci troveremo ad avere la tazza ancora fredda e l’acqua ben calda.

Allo stesso modo il microonde cuoce, riscalda e scongela degli alimenti.

Quindi possiamo affermare che il forno a microonde:

1.  è più efficiente del classico fornello ed è anche più veloce nel riscaldare le pietanze;

2.  non necessità di aggiungere olio, burro o altri grassi per premettere la cottura/riscaldamento dei cibi che quindi saranno più sani;

3. permette lo scongelamento rapido degli alimenti riducendo il rischio di proliferazione di organismi patogeni;

4.  comporta una minore perdita di sostanze idrosolubili durante la cottura (vitamina B, vitamina C, vitamina H, acido folico, etc.) .

Questi i vantaggi mentre quali sono i rischi derivanti dall’uso del microonde? Il microonde scalda gli alimenti in modo diretto fino ad una profondità di circa 5-6 centimetri ed è più efficace in presenza di acqua nelle fibre. Quindi nel caso lo volessimo utilizzare per la cottura della carne, dovremmo stare attenti a non cuocere tagli di carne troppo grandi. Inoltre ricordiamo che la cottura potrebbe risultare non uniforme in relazione alla maggiore o minore presenza di acqua nelle fibre. Visto che nella carne non perfettamente conservata possono proliferare batteri nocivi, per debellarli, è necessaria una cottura uniforme a temperatura elevata. Per risolvere il problema si deve tagliare la carne in parti più piccole e posizionare i pezzi in un contenitore chiuso con la pellicola per microonde. La pellicola dovrà essere bucata per favorire l’uscita del vapore acqueo dall’interno del piatto. Durante la cottura dovremo ricordaci di girare di tanto in tanto la carne per essere sicuri che tutte le parti della pietanza vengano correttamente raggiunte dalle microonde.

Le attenzioni necessarie per la cottura della carne non valgono per le verdure che non presentano gli stessi rischi di proliferazione di organismi patogeni e che quindi possono essere cotte al microonde senza particolari problemi.  Attenzione va invece posta nel caso di cottura delle patate la cui buccia andrebbe bucata per evitare di vederle scoppiare durante la cottura. Stesso discorso vale per le uova, che non vanno cotte nel microonde se non utilizzando l’apposito contenitore di cottura. Il rischio è sempre quello di vederle scoppiare a causa dell’aumento di pressione all’interno al guscio durante la cottura.

Insomma, anche se con qualche piccola attenzione, il forno a microonde risulta essere un elettrodomestico molto utile che non può davvero mancare nelle nostre case.

Fonte: http://www.fornoamicroonde.org

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