Una volta ottenuta la propria laurea si possono approfondire i propri studi con un dottorato di ricerca, ovvero il più alto grado di istruzione universitaria.
Oggi più che mai un dottorato in studi umanistici si rivela un tema importante e attuale, proprio di recente il papa Benedetto XVI ha sottolineato il progressivo decadimento delle conoscenze umanistiche che divengono mano a mano sempre più marginali, questo anche causa dello studio superficiale della lingua latina in questo periodo storico, le cui ripercussioni si fanno notare anche in ambito accademico filosofico.
Sempre il pontefice dichiara che non è assolutamente pensabile interrompere il legame culturale che intercorre fra la lingua latina e gli studi umanistici, nati proprio nella culla del mondo greco-romano dove appunto ci si esprimeva in latino.

Gli studenti cinesi già all’inizio degli anni ’90 erano interessati allo studio del latino, del greco e della cultura classica dell’occidente in generale. E tuttora sono molto forti gli investimenti rivolti a questo settore, il totale contrario dell’Italia, una delle culle degli studi classici in cui invece non si investe quanto dovuto in quest’area. In Cina si studia con impegno il latino, la lingua di maestri senza tempo come Cicerone e la sua idea di res publica o di Seneca e la dignità inalienabile di tutti gli uomini sia liberi che schiavi.

Un’area molto interessante può essere quella della letteratura comparata, ovvero quella disciplina che studia i rapporti fra diverse lingue e la loro letteratura. In un mondo così globalizzato come quello di oggi può ancora stupire scoprire sfumature culturali nella letteratura classica di altri paesi. Per fare ciò però, i cosiddetti comparatisti sono anche profondi conoscitori di altre lingue, oltre ovviamente la propria lingua madre. Questi esperti hanno la capacità di analizzare in modo critico gli eventi storici e di cultura, potendo comprendere e interpretare i documenti dal contesto storico.