Ad Open 14 al Lido di Venezia dal 1° Settembre al 2 Ottobre 2011 Marina Gavazzi denuncia l’insabbiamento dello scandalo della pedofilia nella Chiesa Cattolica
Dal 1° Settembre al 2 Ottobre 2011, in contemporanea alla 68° Mostra d’Arte Cinematografica, si terrà a Venezia Lido e all’Isola di San Servolo OPEN, Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni, giunta alla sua quattordicesima edizione.
In questa sede, la fotografa milanese Marina Gavazzi presenta un’installazione realizzata con tubi innocenti recuperati da un cantiere edile. Si tratta di un cubo nel quale, su ogni lato, è inserita la stessa immagine dal titolo His Holiness che presenta il Pontefice avvolto dalle fiamme sotto lo sguardo innocente di un adolescente. La forza del ferro che fa da cornice all’immagine vuole rinforzare il messaggio senza equivoci che è volto a denunciare i decenni di abusi sessuali commessi da preti che dovevano avere la cura delle giovani anime a cui le ignare famiglie avevano affidato i propri figli, crimini che la più alta autorità della Chiesa Cattolica, recentemente beatificato, conosceva bene e ha cercato finché possibile di insabbiare, con l’ausilio del suo attuale successore.
Per troppo tempo la Chiesa ha cercato di proteggere se stessa senza riguardo per le migliaia di innocenti vittime che continueranno a portare per tutta la vita le stigmate morali degli abusi subiti. Solo negli Stati Uniti più di 5.000 preti (incluso 16 fra vescovi e arcivescovi) sono stati accusati di violenza sessuale dal 1950 ad oggi. Il numero delle loro vittime è stimabile in più di 150.000, in quanto quasi sempre il prete pedofilo usava violenza su numerose vittime, in un caso molto famoso nello Stato del Massachusetts un prete ammise di aver abusato sessualmente più di 100 adolescenti di entrambi i sessi. La vastità del fenomeno era ben nota in Vaticano fin dalla metà degli anni 80, ma finchè lo scandalo non esplose all’inizio del nuovo millennio, la Chiesa cercò di opporsi con ogni mezzo per evitare che la terribile verità venisse a galla, spostando per esempio i preti colpevoli in altre parrocchie o addirittura in altri paesi per far sì che non fossero raggiunti dalla giustizia. In molti casi questi preti hanno continuato ad usare violenza su nuove ignare vittime, rendendo ancora più grave la colpa di chi, per proteggere la reputazione della Chiesa, decise di non affidare questi criminali alla giustizia laica.
L’artista vuole condiverere questa denuncia con tutti coloro che non hanno perso il rispetto dell’essere umano, che si oppongono con ogni forza ad un clero bigotto ed eticamente corrotto, lontano dai veri bisogni della gente. La Chiesa deve tornare ad essere quella voluta da Gesù, vicina alla gente nei momenti belli ed in quelli difficili.
Le opere degli artisti in mostra al Lido di Venezia e all’Isola di San Servolo non sono legate a un tema definito, ma ad un codice comunicativo che gli artisti esprimono in assoluta libertà. Un cammino urbano che si trasforma in un percorso artistico ove il passante si immerge in uno spazio quotidiano valorizzato dalla presenza di un contesto artistico.
Curata da Paolo De Grandis, co-curata da Carlotta Scarpa, Open 14 è organizzata da Arte Communications in co-organizzazione con l’Assessorato alle Attività Culturali del Comune di Venezia e con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero degli Affari Esteri, Regione del Veneto, Provincia di Venezia e Comune di Venezia. L’evento vede inoltre l’intervento curatoriale di Gloria Vallese, Christos Savvidis, Chang Tsong-zung ed Ebadur Rahman.
Marina Gavazzi
info (at) marinagavazzi . com
www.marinagavazzi.com
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