Incontro costruttivo a Torino stamane per ufficializzare il via del progetto europeo di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia HEAT, acronimo di Health Education Apprenticeship Training, organizzato da C.I.O.F.S.-F.P. Piemonte (Centro Italiano Opere Femminili Salesiane – Formazione Professionale) insieme ai partner italiani e francesi, Intoo Srl e CIBC-Savoie: orientamento per trovare occupazione a 90 giovani (50 italiani e 40 francesi) in 24 mesi.
L’attività dietro le quinte è iniziata da alcuni mesi, spiega la referente italiana del progetto Daniela Varone di CIOS-FP, iniziando con le selezioni di 30 giovani resistenti in Torino e provincia di età compresa tra i 16 e 29 anni senza occupazione, ragazzi con obiettivi di vita ben definiti. Nel 2014 la sperimentazione interesserà altri 20 ragazzi. Nei prossimi giorni i colloqui preliminari delle candidature già arrivate. I ritratti dei candidati sono interessanti e le richieste sorprendenti, sono molto eterogenee per profilo di studi acquisito e per contenuto delle richieste stesse: il 65% dei candidati ha presentato un progetto ben definito, il 20% circa ha individuato invece un percorso formativo che integri le competenze già acquisite, mentre il 15% circa ha fatto richiesta di placement, quindi di vero e proprio accompagnamento ad un posto di lavoro. Si osserva che, di solito, chi ha una scolarità medio-alta è più incline a presentare dei progetti indirizzati ad aziende o finalizzati ad attività imprenditoriale, mentre i giovani con qualifiche professionali tendono a ricercare servizio di placement o formazione. I 2/3 delle richieste arrivano da ragazze. Le idee progettuali sono tutte molto trasversali, è chiaro il concetto di mixare diverse competenze per creare nuove forme di occupazione e realizzazione professionale. I progetti abbinano giornalismo/ambiente, arte/azienda, connettendo tempo libero, cultura, enogastronomia e moda. Si rileva invece una certa carenza per richieste in ambiti legati alla scienza, ricerca e tecnologia.
A fianco dei giovani canditati, per sei mesi, un orientatore 2.0: il COM”, ovvero un consigliere orientatore multi-competente che prenderà per mano il giovane e lo condurrà verso il proprio obiettivo sia formativo che occupazionale o imprenditoriale. Questo è il secondo ambito d’azione sperimentale del progetto HEAT: elaborare figure professionali necessarie di orientatori in grado di seguire la rapida evoluzione e di star dietro ai cambiamenti del mercato del lavoro europeo in tempo di crisi. In questo, il tandem con la Francia dell’area della Savoia è fondamentale. Riassume con grande efficacia Florence Rey-Giraud di CIBC-Savoie. “Le tecniche di orientamento del passato ormai sono limitate ed è necessario ripensarle senza temere la sperimentazione. Ciascun individuo ha diritto ad un percorso di orientamento che duri tutta la vita per diventare life designer a tutti gli effetti cogliendo le possibilità e le opportunità che incontra sulla sua strada. Oggi come oggi i percorsi professionali sono meno prevedibili rispetto al passato e impongono nuove sfide come la necessità di sviluppare competenze velocemente contro l’obsolescenza”. Florence Rey-Giraud ha concluso poi buttando sul tavolo della discussione uno spunto di riflessione quanto mai attuale: “il nomadismo ormai caratterizza la forma del lavoro, l’instabilità è aumentata e tutti sono diventati più pronti a cogliere le opportunità che si trovano sulla propria strada. Ciascuno è chiamato a cogliere le possibilità quando e dove gli si presentano”.
Erano presenti in sala, invitati da CIOFS-FP Piemonte, la Provincia di Torino con Arturo Faggio, il CIBC-Savoie, partner francese, con Florence Rey-Giraud, Intoo Srl, partner italiano, con Edgardo Vaccari, l’Agenzia Piemonte Lavoro rappresentata dal suo direttore Franco Chiaramonte, il presidente di SIPLO Pier Giovanni Bresciani e Anna Grimaldi per ISFOL.
Si ricorda che l’incontro fa parte del progetto selezionato nel quadro del Programma ALCOTRA Alpi Latine COoperazione TRAnsfrontaliera Italia – Francia 2007-2013 e cofinanziato dal FESR, di cui il C.I.O.F.S.-F.P. Piemonte è capofila.
(Dettagli del programma sul sito del progetto www.heat-interreg.net o sul sito ufficiale del capofila www.ciofs.net )
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