Le nevrosi sono disturbi modesti della personalità e si contrappongono alla psicosi, in cui gli stessi sintomi provocano un disturbo molto più grave, che scardina la personalità del paziente facendone uno psicopatico. La psicosi è invece un grave disturbo della personalità, caratterizzato da intensi e prolungati stati emotivi, spesso a clicli, che non è possibile spiegare nè curare psicologicamente e che non permettono all’individuo nessuna attività normale.
Il nevrotico, pur soffrendo moltissimo dei suoi disturbi, conserva perfettamente la sua capacità di giudicarli, il suo orientamento e una corretta visione della realtà; la sua personalità rimane organizzata e il lavoro, la vita famigliare e sociale sono solo marginalmente disturbati.
La nevrosi si manifesta con sintomi diversi, per cui si può parlare di nevrosi d’ansia, di nevrosi depressiva, nevrastenica, ipocondriaca, fobico-ossessiva, ecc.
Le nevrosi si manifestano nell’adolescenza o nella giovinezza in individui con normale sviluppo intellettuale. Esse vengono riconosciute dagli stessi pazienti che si rendono conto che le cause del disturbo risiedono nella loro mente, ma tuttavia non riescono a superarle.
Le nevrosi vengono viste dalla maggior parte degli psichiatri come uno scompenso psicologico innescato da cause di stress che il paziente non è in grado di fronteggiare. Possono essere di gravità variabile, da forme lievi per le quali non è necessaria terapia a forme molto gravi che richiedono il ricovero.
Ogni nevrosi, secondo la teoria freudiana, avrebbe alla base un conflitto irrisolto riguardante la sfera sessuale. Secondo Freud, l’esperienza della sofferenza psicologica non è di per sé un problema, ma lo diventa quando questa sofferenza:
– Si origina precocemente;
– Dura oltremodo nel tempo;
– Incide profondamente sul comportamento della persona;
– Compromette le sue capacità di lavoro;
– Rende molto difficoltose le relazioni affettive-sessuali;
– Compromette alcune importanti funzioni fisiologiche e psicologiche.
– Quando assume queste caratteristiche, la sofferenza diventa un problema psicologico, ossia segnala la presenza di una nevrosi.
La terapia della nevrosi poggia sulla capacità dello psicologo di convincere il paziente che la sua condizione è una vera e propria malattia mentale, sia pure lieve e perfettamente superabile. Una psicoterapia di breve durata è spesso sufficiente a ricompensare il nevrotico.
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