Incontro con famiglie e bambini per veicolare una nuova visione più attenta all’ambiente. “Dal buon cibo al cibo giusto”: un evento di GIFASP for Expo” che ha visto alternarsi interventi sulla protezione, sulla sostenibilità e sulla creatività, una performance teatrale, tanta musica e una merenda di chef. Come sarebbe la vita degli alimenti se togliessimo, all’improvviso, tutti gli imballaggi, i confezionamenti e le scatole? La catena alimentare ne avrebbe un danno considerevole: queste ed altre considerazioni nell’evento nel centro di Milano
E’ stato un incontro diversificato quello che GIFASP – Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli ha organizzato in collaborazione con Comieco – Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica e Istituto Italiano Imballaggio lunedì 5 ottobre 2015 all’Expogate in piazza Castello a Milano. Questo evento è stato parte del palinsesto di EXPOINCITTA’ e del CHILDREN SHARE NETWORK ed è venuto subito dopo l’incontro in collaborazione con la Cascina Triulza in Expo 2015; questo ennesimo appuntamento nell’agenda di Gifasp for Expo ha visto alternarsi musica, interventi su sostenibilità e creatività, una performance teatrale e filastrocche cantate coralmente con i presenti.
Si è partiti da una merenda realizzata da Fabrizio Sansoni, Food Stylist e Chef, che ha preparato per quest’occasione tre diversi tipi di cookies e una mousse al cioccolato contenuta in un packaging progettato ad hoc (design by Francesca Meana) e distribuito come gadget finale; afferma Sansoni : “la protezione e la conservazione, anche per i professionisti della cucina, è un fattore determinante nella lotta anti-spreco”, mentre la Meana ha sottolineato l’importanza del riutilizzo degli imballaggi: “non di solo riciclo dobbiamo tener conto: la creatività applicata al riutilizzo è fondamentale nell’educazione dei bambini”.
Emilio Albertini, presidente GIFASP, ha poi introdotto l’incontro ponendo una domanda certamente coinvolgente: “cosa succederebbe se all’improvviso togliessimo tutti i packaging, le confezioni e le scatole? Sarebbe immediatamente un disastro di vastissime proporzioni: oggetti non protetti che si rompono, alimenti delicati immediatamente inutilizzabili, altri cibi che nel giro di brevissimo tempo andrebbero in deperimento….”.
Alessandra Alessi, responsabile comunicazione dell’Istituto Italiano Imballaggio, ha invece sottolineato: “si è calcolato che si maneggiano 20 pack al giorno, per un totale di circa 8.000 all’anno” e ha presentato la Carta Etica del Packaging, che mette in evidenza 10 caratteristiche importanti dell’imballaggio, cioè: “responsabile, equilibrato, sicuro, accessibile, trasparente (non deve ingannare), informativo, contemporaneo, lungimirante, educativo e sostenibile”. Per aderire: http://www.cartaeticadelpackaging.org.
Lorenzo Marini, fondatore della Lorenzo Marini Group, moderno narratore della comunicazione italiana, nel proprio slalom linguistico ha toccato gli estremi opposti con una visione orientale, per atterrare poi sulla “favola del cibo scorretto” con protagonisti un tostapane, una bianca (e buona) macchina da popcorn e una rosa (e cattiva) dello zucchero filato….
Eliana Farotto, Responsabile Ricerca & Sviluppo Comieco, ha invece presentato “Il cartometro”, che aiuta a fare “la raccolta differenziata di carta e cartone in modo corretto, perché ognuno nel suo piccolo può fare grandi cose” e permette a questo materiale di rientrare in circolo ed essere riutilizzato.
Fulvia Lo Duca, psicologa e Past President di GIFASP, ha spiegato la valenza psicologica del cibo e cosa sono i “comfort food”, quegli alimenti che danno consolazione e ci fanno stare bene e ha poi evidenziato come il cibo “ha un importante valore culturale (faremmo molta fatica a mangiare, per esempio, una cavalletta) e dà un’immagine di noi agli altri (se sono esile e bionda, la gente non pensa che possa mangiare pane, salsicce e milza). Il cibo è un’esperienza complessa….”. Fabrizio Bellavista, fondatore della unit Expopportunity, ha coordinato i lavori.
Questo incontro a merenda con un percorso artistico e scientifico che ha portato dal buon cibo al cibo giusto è stato intervallato dalla musica e dalle filastrocche dei “Poeticanti” (Roberta Turconi e Paolo Provasi) che ha come identità espressiva la poesia in musica, la recitazione e il canto. Il gruppo ripercorre infatti i versi di alcuni tra i più noti poeti internazionali, sia in forma di canto con accompagnamento di vari strumenti musicali, sia attraverso la recitazione (in questo caso, tra gli altri, Rodari). I “Poeticanti in scena”, in collaborazione con l’attrice Irma Albrizio, si sono poi esibiti in una performance teatrale dal titolo “Impara tu ad essere un prodotto dentro una scatola!!!” che ha simulato il tragitto di un prodotto all’interno di un imballaggio.
Gli eventi “GIFASP for Expo” avranno una successiva tappa a breve, martedì 20 ottobre 2015, con la seconda sessione del laboratorio “Schiscetta” presso una scuola elementare nella Provincia di Milano. La prima sessione è stata realizzata il 21 aprile 2015 al MUBA – Museo dei Bambini di Milano.
https://gifaspforexpo2015.wordpress.com/
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