Il Natale è un momento di forte simbologia e di grande significato che viene riscoperto e vissuto attraverso alcuni dei suoi simboli più famosi. Tanti sono i simboli che nel corso dei secoli hanno impersonato il significato e il senso del Natale; ma da dove vengono? Tra i più famosi c’è certamente l’albero di Natale, le cui origini risalgono all’XI secolo quando questo cominciò a diffondersi nell’Europa del Nord parallelamente all’uso di allestire rappresentazioni che riproponessero episodi tratta dalla Bibbia. Tra questi, nel corso dell’Avvento, uno dei più richiesti era l’episodio della creazione per il quale si decise di utilizzare come albero della conoscenza del bene e del male appunto un abete sul quale si appendevano frutti. Di qui la tradizione dell’abete di Natale si diffuse rapidamente in Europa, innanzitutto in Alsazia sino a conquistare poi tutti gli altri paesi del continente. Nei secoli l’albero di Natale ha cambiato di significato ed è divenuto il simbolo di Gesù. Altro simbolo importante è la Corona d’Avvento la cui nascita è da collegarsi ad una consuetudine germanico-precristiana derivata dai riti pagani della luce che si celebravano nel mese di Yule, ovvero dicembre. La corona d’Avvento prevede quattro ceri, ognuno dei quali ha un suo preciso significato(il cero dei profeti, il cero di Betlemme, il cero dei pastori, il cero degli angeli). Simbolo del Natale per eccellenza è il presepe che ha la funzione di far rivivere la Natività di Cristo; secondo alcuni studiosi l’invenzione del presepe è da attribuire a San Francesco. Tra i simboli moderni, certamente meno pregni di significato, è più corrispondenti all’epoca che ci caratterizza, ovvero quella del consumismo, ci sono i dolci natalizi, il cenone, i regali e i biglietti di Natale, elementi certamente meno importanti ma con i quali si contribuisce a creare l’atmosfera.