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Allattamento misto, integrare il proprio latte con quello in polvere

Ci sono casi in cui una mamma è impossibilitata ad allattare al seno il proprio bambino. Alcuni di questi possono essere dovuti alla mancanza di produzione di latte o alla presenza di alcune patologie per le quali medici e pediatri sconsigliano di allattare al seno.

L’alternativa, nel caso ci siano impedimenti ad allattare naturalmente è possibile ricorrere al latte in polvere adattato. Si può ricorrere a questo tipo di latte anche nel caso in cui il latte materno non sia sufficiente a coprire il fabbisogno nutrizionale del neonato, il cosiddetto allattamento misto, dove il latte artificiale in polvere viene aggiunto al latte materno affinché il bambino sia alimentato correttamente a seconda dei suoi bisogni.

Il latte in polvere è un derivato del latte vaccino, il latte di mucca appunto, del quale invece è sconsigliata la somministrazione ai neonati in allattamento o durante lo svezzamento a causa dell’eccessivo apporto proteico presente. Il latte in polvere, si chiama adattato appunto perché è un derivato del latte vaccino reso più idoneo alle esigenze nutritive dei lattanti e avvicinandolo alle proprietà del latte materno che rimane il miglior nutrimento possibile per il proprio bambino.

L’allattamento misto può avvenire o perché la mamma non ha latte a sufficienza o perché agenti esterni fanno sì che non possa allattare al seno il bambino, per motivi di lavoro  o altro. Si rende allora necessaria l’aggiunta di latte artificiale nell’alimentazione quotidiana dei bambini.

Per i neonati prematuri, o per i bambini di peso notevolmente inferiore alla media, è preferibile il latte materno, infatti, nonostante esistano tipi di latte speciale studiate appositamente per le esigenze dei neonati sottopeso, il latte materno ha delle proprietà naturali che nessun latte artificiali potrà mai avere perché è personalizzato per ogni bambino e si modifica a seconda del fabbisogno del piccolo.

Il latte artificiale, liquido o in polvere, è suddivisibile in due macrocategorie; il latte per neonati e il latte di proseguimento, indicato per i bambini che hanno da poco iniziato lo svezzamento.

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