Stanno riscuotendo ottimi consensi elogiativi i quadri di Alessandra Turolli esposti alle mostre di “Spoleto Arte” allestite dal 27 Giugno al 24 Luglio con la curatela del critico Vittorio Sgarbi nella secolare struttura spoletina di Palazzo Leti Sansi, in Piazza del Mercato. L’evento resterà in loco fino al 24 Luglio e sarà possibile ammirare anche le originali creazioni pittoriche di questa camaleontica artista, ispirate alla matrice dell’informalissimo materico, con forti connotazioni simboliste e metaforiche e contenuti subliminali altamente elevati.
Sgarbi ha definito lo stile della Turolli “Una pittura materica, raffinata e tendenzialmente monocroma. Trova forma, e forma gentile, nell’informale. La sua tentazione non è l’astrattismo, ma il simbolismo, con riferimenti e significati esoterici, che integrano le suggestioni di Alberto Burri”.
Interessante carpire dalle sue parole l’incipit ispiratore della poliedrica ricerca di sperimentazione “Per me dipingere vuol dire divertimento, non sono un’artista seriale” afferma la Turolli e continua “Ho avuto il periodo dei deserti, ad esempio, ma è già finito. Ho prodotto ancora qualche pianeta, ma non posso certamente fare tutto l’universo con ciò che contiene. Non so mai quando mi metto davanti a una tela dove vado a parare. Probabilmente è già dentro di me questa sensazione, l’ispirazione vera. Io sono inconscia e quando ho finito di modellare il quadro praticamente mi rendo conto, che è finito ed è venuto come io volevo”.
No Comments Found