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Aspirina: il capostipite dei prodotti farmaceutici da banco

L’aspirina nasce all’interno dei laboratori della Bayer a metà dell’800 ad opera di un chimico, Felix Hoffman, che si riuscì ad ottenere un composto a base di acido salicidico e acido acetico ben tollerato dalla mucosa gastrica e insapore, fu il primo prodotto farmacuetico testato clinicamente rappresentando un precedente importante nell’ambito della scienza medica. Per questo l’aspirina può definirsi una molecola “sicura”: vale a dire che gli effetti dell’assunzione dell’aspirina non sono accompagnati da problemi particolari, per questo motivo l’aspirina viene considerata il prototipo dei prodotti da banco, cioè che non necessita di prescrizione medica. L’aspirina venne usata fin dalle sue origini per curare i sintomi dell’influenza, come antinfiammatorio e analgesico. Il nome aspirina deriva dalla composizione di:”a” prefisso usato per indicare il gruppo acetilene, “spir” dal fiore della Spirarea da cui deriva l’acido salicidico e dal suffisso “ina”, usato genericamente per identificare i prodotti farmaceutici. Attualmente l’aspirina risulta il prodotto farmaceutico più conosciuto al mondo, ed anche il più pubblicizzato, grazie alle imponenti campagne di marketing da parte della casa produttrice. le campagne pubblicitarie parlano sempre più di un fenomeno planetario, che hanno fatto la storia della pubblicità dai manifesti cartacei agli spot televisivi. Inoltre moltissimi laboratori continuano a studiare le caratteristiche e gli effetti dell’aspirina producendo dei risultati sorprendenti.

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