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FDA, esame approvato che scopre il Covid con il respiro, risultato in 3 minuti

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  • 23 Aprile 2022
Food and Drug Administration - 'ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici

FDA, esame approvato che scopre il Covid con il respiro, risultato in 3 minuti

Roma, 20 aprile – Si chiama InspectIR Covid-19, un nome vagamente investigativo, ed è proposto come test per identificare una possibile infezione da Sars CoV 2 tramite l’analisi del respiro, con un dispositivo simile a quello dell’etilometro, il famoso ” esame con il palloncino” che preoccupa  ogni conducente di auto  rientrato dopo una cena con amici o in un ristorante dove  si è consentito un bicchiere di vino in più.

InspectIR Covid-19 è stato accreditato (in situazione di emergenza) dalla FDA, l’agenzia di regolamentazione del governo americano.
È sensibile a specifiche sostanze chimiche legate all’infezione e può essereapplicato in strutture mediche e sanitarie, ma inoltre – oltre che  in questa funzione potrebbe collocarsi tra i suoi usi elettivi – nei terminal di volo per i test finali, grazie a un dispositivo mobile grande quanto un bagaglio a mano. Anche in questo caso, tuttavia, l’esame deve essere eseguito da una persona certificata nonché sotto la guida di un esperto di cure mediche. Il risultato si prepara in meno di 3 minuti e anche un operatore generico può valutare circa 160 test in un giorno.

L’esame per verificare la validità di InspectIR Covid-19 è stato eseguito su 2400 individui con e senza segni e sintomi dell’infezione. Ha raggiunto il 91% di sensibilità (dati riferiti ad esami con esito corretto) e anche il 99% di unicità (informazioni su esempi negativi con esito corretto).

Il valore predittivo avverso è inoltre elevato, al 99,6%. Ciò significa che le persone con risultati finali negativi rimangono effettivamente in molti casi, anche con valori altissimi di virali ridotte. Anche lo studio di ricerca è stato condotto sulla variante Omicron e su InspectIR Covid-19 ha fornito risultati di efficacia comparabili.

L’esame dell’alito anti-Covid utilizza il metodo della gascromatografia-spettrometria di massa (Gc-Ms) per trovare 5 sostanze volatili legate all’infezione nell’alito che appartengono alle famiglie di sostanze come chetoni e aldeidi. Quando il gadget identifica questi marcatori, fornisce un presunto esito positivo, che deve essere successivamente convalidato con un esame molecolare.

La FDA afferma però che anche i risultati negativi non confermano l’assenza di infezione  l’infezione al 100%.

FONTE: rifday.it

 

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Attualità e News Salute e medicina

Nas scoprono farmacisti e medici implicati in truffa a Ssn

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  • 18 Luglio 2020
Tg Federfarma Channel - Edizione del 17 luglio

Operazione “Senza vergogna”: i Nas scoprono farmacisti e medici implicati in truffa a Ssn

Roma, 17 luglio – Sono finiti nei guai, e potrebbero essere guai  davvero molto grossi, i farmacisti individuati dai Nas nell’ambito di un’inchiesta sulle truffe al Servizio sanitario nazionale e regionale condotta  in diverse Regioni, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bari, su incarico della quale i carabinieri del Nucleo Tutela della salute  hanno eseguito ieri 44 perquisizioni nei confronti di titolari di aziende farmaceutiche, informatori scientifici del farmaco, farmacie, medici specialisti e di medicina generale.

Nel corso della mega-operazione, denominata Shameless (letteralmente Senza vergogna, nome in codice che già esprime un preciso giudizio di valore sui reati commessi e su chi li ha commessi), sono stati eseguiti anche 17 ordini di esibizione di documentazione ad altrettante aziende farmaceutiche. Rilevante il giro d’affari delle presunte truffe, che secondo gli investigatori si aggira intorno ai 20 milioni di euro. È invece ancora in corso di quantificazione il danno erariale ai danni del Ssn.

Le indagini avevano preso il via dopo la scoperta, in uno studio associato di medici di medicina generale, di alcune confezioni di farmaci prescritte con ricette false. Secondo gli investigatori, alcuni titolari di aziende farmaceutiche, farmacisti e medici “compiacenti” avevano creato “un articolato meccanismo corruttivo” basato sulla prescrizione di farmaci a pazienti ignari. Poi le ricette venivano spedite a farmacie convenzionate con le Aziende sanitarie locali e i farmaci rivenduti a cittadini stranieri. Ma l’attività investigativa ha consentito di appurare che migliaia di confezioni di farmaci sono state gettate tra i rifiuti o bruciate in aperta campagna.

Per comprendere e valutare bene l’entità della truffa, i carabinieri del Nas hanno passato al vaglio i dati sulle prescrizioni di specialità medicinali a carico del Ssn forniti dalla Regione Puglia.

Il ministro della Salute Roberto Speranza  ha subito fatto pervenire il suo apprezzamento ai carabinieri dei Nas “per l’importante operazione svolta a Bari. Non sono ammissibili truffe ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, specialmente in questa fase così delicata. Ogni risorsa sottratta illegalmente alla nostra sanità” ha concluso il ministro “è un danno alla salute dei cittadini”.

FONTE: rifday.it
IMMAGINE: internet

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Salute e Benessere

Ricette dematerializzate via sms, successo della regione Toscana offerto gratis anche alla Calabria

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  • 21 Giugno 2020
Stefania Saccardi ricetta dematerializzata

Ricette dematerializzate via sms, successo della regione Toscana offerto gratis anche alla Calabria – il sistema toscano funziona: spedite 1,5 milioni in meno di due mesi

Ricetta dematerializzata, sono più di un milione e mezzo quella spedite via sms dai medici di famiglia e dai pediatri della Toscana in nemmeno due mesi. E grazie alla “Operazione Solidarietà” lanciata dal presidente Enrico Rossi, con la quale la Toscana ha offerto la sua piattaforma alle Regioni che ne avessero fatto richiesta, anche i cittadini della Calabria usufruiscono del servizio erogato dalle infrastrutture Tix della Toscana.

“Un milione e mezzo di ricette dematerializzate” – è il commento dell’assessore al Diritto alla salute Stefania Saccardi (nella foto) diffuso dall’Agenzia Toscana Notizie  “significa che altrettanti spostamenti dei pazienti verso gli ambulatori dei medici sono stati risparmiati. Un vantaggio in ogni caso, ma soprattutto in questi mesi dell’emergenza Covid, nei quali i cittadini dovevano restare a casa e limitare al massimo gli spostamenti e gli assembramenti. Sono contenta che della nostra piattaforma usufruiscano anche altre Regioni, come per esempio la Calabria”.

Dal 16 marzo al 12 maggio, quindi in poco meno di due mesi, sono stati 1.541.644 gli sms inviati dai 3.104 medici di famiglia e pediatri toscani ai pazienti, che poi si sono recati in farmacia per ritirare i farmaci prescritti. 1.250 le farmacie toscane che hanno aderito e sono ovviamente decisive per la buona riuscita del progetto.

“Le farmacie che erogano le ricette elettroniche spedite per sms, compresa la cosiddetta Dpc, sono la totalità delle farmacie toscane”  spiega Andrea Belardinelli, responsabile del settore Sanità digitale e innovazione della Regione. “La piattaforma degli sms è stata messa a punto grazie alla collaborazione tra il mio settore, quello cioè di Sanità digitale e innovazione, il settore Infrastrutture e tecnologie di Regione Toscana e il data-center Cloud della Toscana”.

La Regione Calabria ha accolto l’offerta della Toscana e ne sta utilizzando la  piattaforma. Dal 29 aprile al 12 maggio sono 14.782 gli sms già inviati ai pazienti calabresi da circa 500 dei 1.538 medici di quella Regione (i rimanenti aderiranno a breve).

“La Regione Calabria precisa Belardinelli “utilizza gratuitamente il nostro sistema e le nostre infrastrutture Tix, non pagando cioè i costi dell’infrastruttura e dell’assistenza e manutenzione, offerti dalla Regione Toscana nell’ambito della ‘Operazione Solidarietà”. Rimane invece a carico della Regione Calabria il costo di ciascun sms, cioè 0,030 euro”.

FONTE: rifday.it

IMMAGINE: internet

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Musica e Video

Pau Donés, cantante del gruppo rock Jarabe De Palo, è morto all’età di 53 anni

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  • 10 Giugno 2020
Pau Donés morto di Cancro a 53 anni

Pau Donés, cantante del gruppo rock Jarabe De Palo, è morto all’età di 53 anni

Il cantautore spagnolo Pau Donés è morto martedì di cancro
MANUEL QUEIMADELOS ALONSO / REDFERNS

L’artista spagnolo Pau Donés, cantante del gruppo rock Jarabe De Palo, è morto all’età di 53 anni.

Donés è morto di cancro martedì, secondo un annuncio sull’account  ufficiale dei social media della band.

“La famiglia Donés Cirera riferisce che Pau Donés è morto il 9 giugno 2020, a causa del cancro di cui ha sofferto dall’agosto 2015”, si legge nel post, tradotto dallo spagnolo. “Vogliamo ringraziare il team medico e tutto il personale dell’ospedale Vall de Hebrón, Ospedale Sant Joan Despí Moisès Broggi, ICO (Institut Català d’Oncologia), Servei de Paliatius dell’Hospital de Viella e VHIO (Vall Hebrón Cancer Institute ) per tutto il tuo lavoro e dedizione durante tutto questo tempo. Chiediamo il massimo rispetto e intimità in questi tempi difficili. ”

Il cantautore ha prodotto numerosi successi durante il suo periodo con Jarabe De Palo, tra cui “La Flaca”, “Depende”, “Agua” e “Bonito”.

Donés si è ritirato pubblicamente dalla sua carriera musicale nel 2015 in seguito al tour del 20 ° anniversario della band. Più o meno nello stesso periodo, Donés iniziò a ricevere cure per il cancro del colon, riporta Billboard . Un anno dopo, la band annunciò che era guarito dal cancro. Jarabe De Palo non si è esibito molto da allora, a parte due set sold-out a Barcellona lo scorso dicembre con l’obiettivo di raccogliere fondi per la ricerca sul cancro.

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All’inizio di aprile, tuttavia, Donés ha annunciato il ritorno in un video di YouTube. “Sono tornato”, ha cantato nel video , intitolato “Vuelvo”.

Ha continuato, cantando in spagnolo, “Se la vita ti colpisce, dammi una chitarra, ti canto una canzone / Se la vita ti colpisce, ho scritto alcuni versi per rendere felice il tuo cuore / Se la vita ti colpisce, porto una ricetta che farà ti senti meglio / Se la vita ti colpisce, Jarabe de Palo. ”

A maggio – due settimane prima della sua morte – Jarabe de Palo pubblicò un nuovo singolo,

Pau Donés morto di cancro a 53 anni

 

Foto credits ANGEL MANZANO / REDFERNS

Molti musicisti spagnoli hanno reso omaggio a Donés sui social media dopo la notizia della sua morte.

“Pau, non so cosa dire alla tua famiglia. Perché trovo difficile trattenere le lacrime, le immagino ”, ha scritto Alejandro Sanz su Twitter. “Grazie per la luce che hai sparso sulla tua breve ma preziosa vita e grazie per la tua amicizia. Un abbraccio dal profondo della mia anima alla tua famiglia. Riposa amico mio. ”

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Il cantautore spagnolo Melendi ha anche condiviso una nota su Donés: “Una delle prime canzoni con cui ho imparato a suonare la chitarra è stata” La Flaca “”, ha scritto . “Non sono mai stato fortunato a stare con lui, ma mi sono sempre sentito molto chiudi … Cose che hanno persone speciali come lui … Riposa in pace Pau Donés. ”

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FONTE: people.com
IMMAGINI: Credits ANGEL MANZANO / REDFERNS
VIDEO: youtube.com

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Attualità e News Notizie dal mondo

Boris Johnson non licenzia collaboratore che ha violato la quarantena anti covid-19

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  • 24 Maggio 2020
Boris Johnson non licenzia collaboratore che ha violato la quarantena anti covid-19

Boris Johnson non licenzia collaboratore che ha violato la quarantena anti covid-19

LONDRA (AP) – Il primo ministro Boris Johnson ha dichiarato domenica che non licenzierà il suo principale aiutante per aver presumibilmente violato le regole di blocco nazionale che ha contribuito a creare guidando lungo tutta l’Inghilterra per 400 chilometri fino a casa dei suoi genitori mentre era infettato dal coronavirus.

IMMAGINE IN EVIDENZA: In questa foto pubblicata dal numero 10 di Downing Street, il primo ministro britannico Boris Johnson parla durante un briefing mediatico sul coronavirus a Downing Street, Londra, domenica 24 maggio 2020. Boris Johnson afferma che non licenzierà il suo assistente principale Dominic Cummings per presunta violazione delle regole nazionali di blocco del coronavirus che ha contribuito a creare. (Andrew Parsons / 10 Downing Street via AP)

Il blocco della Gran Bretagna, iniziato il 23 marzo, prevedeva che le persone dovessero rimanere nella loro residenza principale, partendo solo per commissioni ed esercizi locali essenziali. A chiunque avesse sintomi di coronavirus è stato ordinato di isolarsi completamente.

Cummings afferma di aver viaggiato perché sua moglie mostrava sintomi COVID-19, pensava correttamente di essere stato anche infetto e voleva assicurarsi che suo figlio di 4 anni fosse curato.

Johnson ha dichiarato a una conferenza stampa che Cummings aveva “seguito l’istinto di ogni padre e di ogni genitore”.  Cummings, sua moglie e suo figlio hanno seguito le regole isolandosi per 14 giorni una volta che hanno raggiunto Durham.

Dominic Cummings collaboratore di Boris Johnson che violato le regole anti Covid-19

Dominic Cummings, il più stretto collaboratore del Primo Ministro britannico Boris Johnson, lascia la sua casa a Londra, domenica 24 maggio 2020.
Anche politici del partito conservatore del governo britannico hanno aderito all’opposizione chiedendo che il principale aiutante di Johnson venga licenziato per aver infranto le regole di blocco. Dominic Cummings ha viaggiato per 250 miglia (400 km) a casa dei suoi genitori con moglie e figlio mentre era infettato da COVID-19 alla fine di marzo.

Ma i critici del governo hanno espresso indignazione per il fatto che Cummings abbia infranto rigide regole che per due mesi hanno impedito ai britannici di visitare parenti anziani, confortare amici morenti o persino assistere ai funerali dei propri cari. Il partito laburista dell’opposizione ha chiesto un’indagine ufficiale.
Il leader laburista Keir Starmer ha dichiarato che la difesa di Cummings da parte di Johnson è stata “un insulto ai sacrifici fatti dal popolo britannico”. “Le azioni del primo ministro hanno minato la fiducia nel proprio messaggio di sanità pubblica in questo momento cruciale”, ha detto.

L’ex legislatore del lavoro Helen Goodman, il cui padre è morto in una casa di cura durante l’epidemia, ha dichiarato che il comportamento di Cummings è “repellente”. “Qual è stato il punto del sacrificio che tutti abbiamo fatto? Qual era il punto della miserabile e solitaria morte di mio padre? ” ha detto alla BBC.

Parlando all’interno della residenza di Downing St. del primo ministro, Johnson ha detto: “Posso capire perfettamente perché le persone possano sentirsi così confuse e … così offese dall’idea che fosse una cosa per le persone qui e una per le altre”.

Ma ha detto che le “particolari esigenze di cura dei bambini” di Cumming non lo hanno lasciato “nessuna alternativa” se non quello di fare un viaggio di 250 miglia. I ministri del governo hanno negato l’affermazione che Cummings è stato avvistato di nuovo a Durham il 19 aprile, dopo che si era ripreso e tornato a lavorare a Londra. Ma non hanno confermato o smentito il fatto che Cummings abbia visitato un’altra zona  a 30 miglia (50 chilometri) da Durham il 12 aprile.

Cummings è una figura chiave ma controversa nell’amministrazione Johnson. Un collaboratore politico disinteressato che disdegna i media e il servizio civile, è stato uno degli architetti della campagna di successo per portare la Gran Bretagna fuori dall’Unione europea e ha orchestrato la decisiva vittoria elettorale dei conservatori a dicembre.

Il coronavirus ha attraversato le prime file del governo britannico a marzo e aprile, infettando persone tra cui Cummings, il segretario alla salute Matt Hancock e lo stesso Johnson, che ha affermato che il personale medico di un ospedale di Londra gli ha salvato la vita.

Nonostante il sostegno del governo a Cummings, diversi politici del Partito conservatore di Johnson si sono uniti all’opposizione chiedendo il licenziamento dell’aiutante. “Dominic Cummings ha una comprovata esperienza nel credere che le regole non si applichino a lui e nel trattare il controllo che dovrebbe arrivare a chiunque sia in una posizione di autorità con disprezzo”, ha twittato il legislatore conservatore Damian Collins. “Il governo sarebbe meglio senza di lui”.

Un altro politico dei Tory, Steve Baker, ha dichiarato che Cummings deve dimettersi per non “aver rispettato lo spirito, almeno, degli slogan che ha imposto sul resto del paese”. Il governo di Johnson sta già affrontando critiche per la sua risposta a una pandemia che ha colpito la Gran Bretagna più duramente di qualsiasi altro paese europeo.
Il bilancio delle vittime del coronavirus ufficiale della Gran Bretagna ammonta a 36.793, il secondo totale più confermato al mondo dopo gli Stati Uniti. Le statistiche che includono casi di virus sospetti e confermati hanno superato il numero di oltre 40.000.

Il Regno Unito sta gradualmente allentando il suo blocco, consentendo più attività ricreative all’aperto e riaprendo alcuni negozi e aziende. Johnson ha confermato domenica che le scuole primarie possono iniziare a riaprire a giugno, anche se molti genitori e insegnanti temono che non sia ancora sicuro farlo.

Johnson ha affermato che il governo puntava ancora a riportare gli alunni nel primo e ultimo anno della scuola elementare nelle aule il 1 ° giugno, anche se ha riconosciuto che “potrebbe non essere possibile per tutte le scuole”.

Cummings è uno dei numerosi alti funzionari britannici ad essere accusato di aver violato le regole di blocco. L’epidemiologo Neil Ferguson si è dimesso da consigliere scientifico del governo all’inizio di questo mese dopo che un giornale ha rivelato che la sua ragazza aveva attraversato Londra per stare con lui durante il blocco. Ad aprile, Catherine Calderwood ha rassegnato le dimissioni da Chief Medical Officer della Scozia dopo aver viaggiato due volte da Edimburgo alla sua seconda casa.

FONTE: mail.com
IMMAGINI: mail.com | apnews.com

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Ambiente Salute e Benessere

Covid-19 – Allarme rifiuti per smaltire milioni e milioni di mascherine e guanti

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  • 23 Maggio 2020
Covid-19 Smaltimento Mascherine e inquinamento ambientale

Si profila un allarme-rifiuti: come smaltire milioni e milioni di mascherine e guanti?

Mentre le diatribe sulle mascherine “di Stato” scatenano un tsunami di polemiche che tracimano sui mass media, nessuno o quasi sembra interessarsi a un problema che l’impiego massiccio di questo dispositivo protettivo (e di altri come guanti in lattice e bottiglie di disinfettante) porta inevitabilmente con sé: il loro corretto smaltimento.
Che – se non affrontato subito ed efficacemente – rischia di trasformarsi molto velocemente in un’emergenza.

I dipartimenti regionali di Legambiente hanno già lanciato l’allarme, spiegando che con l’uscita dal lockdown e inizio della fase 2, con la riacquistata possibilità di fare sport e passeggiate il rischio che  guanti e mascherine verranno abbandonati ovunque è terribilmente concreto. E si tratta di dispositivi monouso, prodotti con materiali non sempre riciclabili, circostanza che aumenta esponenzialmente  la quantità di scarti prodotti, che – come insegnano tristemente molte altre esperienze, su tutte quella delle bottiglie di plastica – rischiano di alimentare il problema dell’inquinamento ambientale, in particolare quello marino. 

Con un’ulteriore aspetto problematico:  a fronte dell’attuale impossibilità di mappare i tutti i portatori asintomatici del coronavirus,  mascherine e guanti sono infatti da considerarsi rifiuti potenzialmente infetti che, come tali, richiedono procedure di smaltimento specifiche. Ma, al riguardo, le informazioni e le indicazioni non si può dire che abbondino, ove si escludano quelle dell’Iss, l’Istituto superiore di sanità, che nelle sue linee guida ricorda che il coronavirus può contaminare questi rifiuti “per un intervallo temporale che va da pochi minuti a un massimo di 9 giorni”.  Le indicazioni per smaltirli sono ovviamente di due tipi: laddove siano presenti soggetti positivi al tampone, in isolamento o in quarantena obbligatoria, l’Iss raccomanda di interrompere la raccolta differenziata e che tutti i rifiuti prodotti dal nucleo domestico siano considerati e gestiti come “rifiuto indifferenziato”. Per la raccolta, debbono essere impiegati almeno due sacchetti (uno dentro l’altro) di idonea resistenza meccanica, che debbono essere opportunamente chiusi con legacci o nastro adesivo, e conferiti negli appositi contenitori stradali e/o esposti al di fuori dell’abitazione secondo il calendario di raccolta.

I soggetti che non sono positivi al virus e che non sono in quarantena obbligatoria dovranno invece rispettare le procedure di differenziazione dei rifiuti rispettando le regole di conferimento del proprio Comune, ma a titolo precauzionale si raccomanda di conferire nel rifiuto indifferenziato fazzoletti, rotoli di carta usata, mascherine e guanti, anche in difformità delle specifiche regole di differenziazione del proprio comune, avendo l’accortezza di utilizzare il doppio sacchetto (uno dentro l’altro) in relazione alla resistenza meccanica dei sacchetti, utilizzando guanti monouso per la chiusura dei sacchetti, effettuata mediante legacci o nastro adesivo. Tali procedure consentirebbero di gestire tutti i rifiuti potenzialmente infetti nella frazione “indifferenziata”, in modo che siano indirizzati verso impianti di termodistruzione e incenerimento, minimizzando la manipolazione.

Legambiente, in uno dei suoi classici e sempre buoni richiami al civismo e al rispetto dell’ambiente, invita intanto a smettere immediatamente “con la pratica di gettare per terra questi presidi sanitari. Quand’anche non infetti, vanno sigillati in sacchetti dedicati e smaltiti nell’indifferenziato”.

Resta il fatto che il problema esiste e si farà sempre più pressante, anche perché gli operatori che abitualmente ritirano i rifiuti urbani non sono preparati a gestire quelli pericolosi e contaminati e solo a Roma i contagiati tra questi lavoratori sono almeno una ventina, e due i morti in Italia. Alcune stime prevedono che lo smaltimento quotidiano salirà presto a circa 20 milioni di mascherine al giorno e toccherà al ministero dell’Ambiente prendere una decisione definitiva per la classificazione di questo tipo di rifiuto.

A giudizio di alcuni esperti della catena dello smaltimento, le mascherine e i guanti andrebbero classificati come rifiuti tossici. Con lo stesso codice (15.02.02*) di assorbenti, filtri dell’olio, stracci e indumenti protettivi contaminati da sostanze pericolose. Se così fosse, non ci sarebbe neanche la capienza per contenerli negli attuali impianti destinati a questo tipo di scarti. 

Entrambe le questioni sono state sollevate con urgenza da Unicircular (Unione imprese economia circolare) e Fise Assoambiente, allarmate dai possibili danni ambientali e dalla flessibilità delle regole di smaltimento domestico, in un momento dove l’attenzione per la raccolta dei rifiuti può essere considerato un argomento secondario.

La questione è comunque arrivata all’attenzione della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali a essi correlati (meglio noto con il più sbrigativo nome di Commissione Rifiuti) che ha svolto un’audizione in videoconferenza del presidente dell’Istituto superiore di sanità  Silvio Brusaferro. Resta da vedere se, in che tempi e quali decisioni saranno prese per fare fronte a un problema che – certamente – non si risolverà da sé.

FONTE: rifday.it
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Salute e Benessere

Covid, il Mise propone prezzi fissi anche per le altre mascherine e i disinfettanti

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  • 11 Maggio 2020

Covid, il Mise propone prezzi fissi anche per le altre mascherine e i disinfettanti

Roma, 11 maggio – Un euro e 50: questo il prezzo di vendita che il Ministero dello Sviluppo economico aveva individuato (si presume dopo alcune pertinenti valutazioni) per le mascherine chirurgiche e che aveva messo nero su bianco su una bozza di quello che (allora) era il “decreto aprile”, poi diventato  “decreto rilancio”.
Una cifra che corrisponde esattamente al triplo degli 0,50 fissati invece, qualche giorno dopo, dall’ordinanza del commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri.
Nel testo del provvedimento, il Mise proponeva appunto una una serie di prezzi massimi per mettere ordine nella giungla dei dispositivi di protezione e di prevenzione anti-Covid, in particolare mascherine e disinfettanti,  con l’obbligo  di applicarli fino al termine dell’emergenza.
Lo stesso ministero ha confermato quel limite di prezzo, precisando però che era stato proposto prima che Arcuri varasse la sua ordinanza e, dunque, l’ipotesi è ormai superata (“a sinistra”, si sarebbe detto un tempo).
È da escludere, dunque,  che il prezzo di vendita  a 0,50 euro più iva voluto da Arcuri possa essere cambiata.  Resta in ogni caso la differente valutazione, che non può che confermare le molte perplessità sorte nelle filiere produttiva e distributiva (e non solo) dopo l’ordinanza del commissario e i molti problemi che ne sono seguiti e che, peraltro, ancora debbono essere superati.
Tanto che, anche in questi ultimi giorni, ad Arcuri non sono davvero mancate le critiche, anche pesanti.
Nella bozza del decreto rilancio, tuttavia,  non si parla solo delle chirurgiche, ma anche delle altre mascherine, per le quali  – importate o made in Italy che siano – si stabiliscono  i prezzi, che sono questi:
Ffp2 senza valvola  5,75 €;
Ffp2 con valvola 6,50 €;
Ffp3 senza valvola 6 €;
Ffp3 con valvola 9,50 €.

Ai lettori di buona memoria, probabilmente, ricorderanno qualcosa, e con ragione: si tratta infatti delle stessi cifre indicate non più tardi di qualche giorno fa (cfr. RIFday del 7 maggio) da Assosistema Confindustria, l’associazione che rappresenta le imprese di produzione, distribuzione, manutenzione dei dispositivi di protezione individuali e collettivi utilizzati in ospedali, case di cura, cliniche private eccetera.
La bozza del Mise si occupa poi dei disinfettanti e dei loro prezzi, e anche qui le indicazioni dei prezzi (vedi tabella in calce all’articolo) non mancheranno di far discutere molto.
Dopo le prime anticipazioni al riguardo, nel fine settimana, sono subito seguire le reazioni su alcune chat di categoria, anche molto qualificate, come ad esempio quella dell’Asfi, la società professionale scientifica presieduta da Maurizio Cini.
Tra i commenti e gli interrogativi critici, alcuni hanno riguardato l’entità dei prezzi indicati per i disinfettanti, tali da mettere praticamente fuori gioco la farmacia,  in particolare per quanto riguarda i prodotti galenici officinali realizzati dai farmacisti (che pure furono fondamentali quando, nel pieno dell’emergenza, trovare disinfettanti nel circuito distributivo era come trovare l’acqua nel deserto).
Prevale però l’opinione che ai gel prodotti in farmacia come galenici, sulla base di formule riportate in Farmacopee ufficiali europee, non si applichino i prezzi indicati nella tabella del Mise, verosimilmente destinati ai prodotti industriali.

Ministero per lo sviluppo economico - prezzi delle mascherine covid-19 e disinfettanti

FONTE: rifday.it
IMMAGINE: wikipedia.org

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News

Deputata Michela Rostan lascia Leu ed aderisce a Italia viva

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  • 19 Febbraio 2020
Michela Rostan da Leu a Italia Viva

Deputata Michela Rostan lascia Leu ed aderisce a Italia viva

Roma, 19 febbraio – Altro cambio di casacca in Parlamento, dove il clima di instabilità politica e il conseguente assetto parlamentare in continua evoluzione favoriscono il passaggio degli irrequieti inquilini dei Palazzi legislativi da un gruppo all’altro. Una decisione che, dall’inizio della XVIII legislatura, hanno preso già un centinaio tra deputati e senatori (i dati di Openpolis registravano 92 cambi di gruppo all’inizio del 2020, ai quali vanno aggiunti i trasferimenti degli ultimi due mesi). Tutti “rappresentanti” del popolo per i quali la prerogativa di esercitare la funzione  parlamentare in rappresentanza della nazione e “senza vincolo di mandato” (art. 67 della Costituzione) ha finito per prevalere sulle ragioni e la volontà degli elettori che li avevano mandati a Palazzo Madama o a Montecitorio in un preciso partito e non in un altro.

Michela Rostan da Leu a Italia VivaLontana da noi l’idea di esprimere valutazioni e men che meno giudizi su un fenomeno che ha pochi riscontri, per dimensioni e frequenza, con le istituzioni parlamentari di altri Paesi, riaprendo il frusto (e anche abbastanza inutile) dibattito tra chi reputa il cambio di squadra in corsa un tradimento e chi, invece, lo ritiene l’esercizio di una delle libertà più importanti di deputati e senatori. Quel che ci limitiamo a fare, quando le circostanze e il dovere di cronaca lo suggeriscono, è segnalare gli avvenimenti. E l’ultimo riguarda la decisione di una deputata ben conosciuta alle cronache farmaceutiche, Michela Rostan (nella foto), eletta a Montecitorio nelle fila di Leu, il partito del ministro della salute Roberto Speranza, della quale il nostro giornale si è spesso occupato in passato. I lettori di buona memoria ricorderanno in particolare  la sua attenzione alle parafarmacie, tradotta anche in interrogazioni per sollecitare la liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C con ricetta consentendone la vendita anche in questi esercizi, elencando i vantaggi che (a suo giudizio) ne sarebbero derivati in termini di risparmio per i cittadini e di sviluppo dell’occupazione nel settore.

Da ieri, la parlamentare campana, vicepresidente della Commissione Affari sociali, è passata nel gruppo di Italia Viva, la formazione politica di Matteo Renzi.

Com’è consuetudine (il copione non prevede mai eccezioni), la “colpa” della decisione, ovviamente sempre “molto sofferta”,  è sempre del gruppo parlamentare da cui si fugge, che per ogni per transfuga è sempre colpevole di aver tradito programmi, promesse e ideali originari. Rostan, ad esempio, ha trovato indigeribili i pareri contrari del Governo a rinnovare l’inserimento dei farmaci per l’eradicazione dell’Hcv nel Fondo per gli innovativi per almeno altri sei mesi/un anno oltre la scadenza del prossimo aprile, e a riconoscere ai medici e al personale sanitario in servizio lo status di pubblico ufficiale, accogliendo così una richiesta in questo senso degli Ordini e dei professionali, come deterrente contro le violenze.

“Sono bocconi troppo amari da digerire” scrive Rostan al capogruppo Leu Federico Fornaro nella lettera in cui comunica e motiva la decisione di lasciare il gruppo “soprattutto perché arrivano da un comparto dove abbiamo una nostra significativa presenza politica che, per paradosso, invece di sostenerci nelle battaglie, ci viene contro”.

Una decisione, sembra dunque di capire, che l’on. Rostan ha assunto, legittimamente e comprensibilmente, in polemica con l’azione del governo, e segnatamente del ministro della Salute, suo compagno di partito, quasi certamente al fine di indurlo a riconsiderare certe sue scelte.

Resta da vedere se e quanto spazio le istanze e le posizioni di Rostan troveranno in Italia Viva, che (al momento) fa parte della maggioranza di governo, anche se si segnala per la sua irrefrenabile propensione ad assumere posizioni da partito di opposizione, generatore inesausto di polemiche e di conseguente incertezza politica. Una tattica il cui unico risultato (e forse anche obiettivo), almeno fin qui,  è sembrato essere lo spazio mediatico conquistato da Matteo Renzi, tornato protagonista dei titoli dei telegionali come da tempo non succedeva. Nei circoli renziani, c’è chi prova a ricondurre questa “politic way” alle lezioni berlingueriane degli anni ’70, sintetizzate nello stereotipo del “partito di lotta e di governo”, ma sono molti gli osservatori politici che la apparentano invece (mutatis mutandis) al “potere  di interdizione” teorizzato e messo in pratica un decennio dopo da Bettino Craxi, ben sintetizzato dallo pseudonimo Ghino di Tacco con il quale il segretario del Psi firmava all’epoca i suoi editoriali su l’Avanti, il quotidiano del partito.

Sia come sia, a occhio e croce, il partito di Matteo Renzi non sembra essere  l’incubatore ideale per le posizioni e le istanze fin qui espresse dall’on. Rostan. Ma, notoriamente, l’unica certezza della politica italiana è la sua imprevedibilità. E perciò…

 

FONTE: rifday.it
IMMAGINE: ilmonito.it

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Salute e Benessere

China coronavirus, il ministero della salute invia circolare con indicazioni operative

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  • 23 Gennaio 2020
china coronavirus quarantena

Roma, 23 gennaio – Di fronte all’allerta ormai mondiale provocata dai casi crescenti di infezione da 2019-nCoV , il nuovo coronavirus partito da Wuhan, metropoli cinese della provincia di Hubei, anche il nostro ministero si è subito mosso predisponendo le prime misure di sbarramento. Intanto, è stata subito costituita un’apposita task force che si è insediata ieri al ministero della Salute, con il compito di coordinare ogni iniziativa utile a prevenire e contrastare il fenomeno. E, sempre ieri, con una circolare inviata ad assessorati regionali alla Salute, Ordini professionali di medici e infermieri, ministeri degli Esteri, Difesa e Trasporti e altri enti sanitari, sono state diramate tutte le raccomandazioni sulla polmonite da 2019 noCov, a partire dalle misure da assumere in caso di sospetta infezione da 2019-nCoV, con la raccomandazione di segnalarla entro 24 ore dalla rilevazione, secondo quanto stabilito dal Regolamento sanitario internazionale.

La circolare (qui il testo reso disponibile sul portale Fnomceo) fornisce una definizione di caso provvisoria per la segnalazionè a cui attenersi, sintetizzata in tre punti. Deve essere, in primo luogo, presente una “infezione respiratoria acuta grave” (Sari), con febbre e tosse tale da richiedere  il ricovero in ospedale, senza altra eziologia che spieghi pienamente la presentazione clinica (i medici dovrebbero prestare attenzione anche alla possibilità di presentazioni atipiche in pazienti immunocompromessi). Deve essere presente inoltre “uno qualsiasi di questi elementi: storia di viaggi a Wuhan, provincia di Hubei, Cina, nei 14 giorni precedenti l’insorgenza della sintomatologia; oppure la malattia si verifica in un operatore sanitario che ha lavorato in un ambiente dove si stanno curando pazienti con infezioni respiratorie acute gravi, senza considerare il luogo di residenza o la storia di viaggi”.

Il secondo elemento per la definizione del caso è che si tratti di una “persona che manifesta un decorso clinico insolito o inaspettato, soprattutto un deterioramento improvviso nonostante un trattamento adeguato, senza tener conto del luogo di residenza o storia di viaggio, anche se è stata identificata un’altra eziologia che spiega pienamente la situazione clinica”. Il terzo elemento è che si tratti di “una persona con malattia respiratoria acuta di qualsiasi grado di gravità che, nei 14 giorni precedenti l’insorgenza della malattia, presenta una delle seguenti esposizioni: contatto stretto con un caso confermato sintomatico di infezione da nCoV; oppure una struttura sanitaria in un Paese in cui sono state segnalate infezioni nosocomiali da nCoV; oppure ha visitato o ha lavorato in un mercato di animali vivi a Wuhan. Contatto stretto con animali (se la fonte animale viene identificata) nei paesi in cui il nCoV è noto che circoli nelle popolazioni animali o dove si sono verificate infezioni umane per presunta trasmissione zoonotica”.

I casi, ricorda la circolare, devono essere segnalati al ministero della Salute, direzione generale della Prevenzione sanitaria (Ufficio 5 – Prevenzione delle Malattie trasmissibili e Profilassi internazionale) e all’Istituto superiore di sSanità (Dipartimento di Malattie infettive), tramite registrazione sul sito web. Oltre alle informazioni contenute nella scheda di notifica, devono essere raccolte anche le seguenti informazioni, per permettere l’attivazione di tutte le misure di sanità pubblica, incluso la possibilità di rintracciare i contatti: data di partenza del caso sospetto da Wuhan o da altre zone infette secondo gli aggiornamenti epidemiologici più recenti; volo di ritorno in Italia (o compagnia aerea e itinerario) e aeroporto arrivo; contatto telefonico del paziente o del medico curante.

L’Italia ha tre voli diretti (dall’aeroporto di Roma Fiumicino) con Wuhan, e numerosi voli non diretti, il cui traffico di passeggeri dovrebbe aumentare in occasione del capodanno cinese. A Fiumicino, come previsto dal Regolamento sanitario internazionale (Rsi), è in vigore una procedura sanitaria per verificare l’eventuale presenza a bordo degli aeromobili provenienti da Wuhandi casi sospetti sintomatici e il loro eventuale trasferimento in bio-contenimento all’Istituto nazionale malattie infettive L. Spallanzani di Roma. A partire dal 20 gennaio scorso è stata rafforzata la sorveglianza dei passeggeri dei voli diretti da Wuhan (e di ogni altro volo con segnalati casi sospetti di 2019 nCoV) che dovranno transitare nel canale sanitario, attivando gli scanner termometrici. I casi eventualmente positivi saranno sottoposti agli ulteriori controlli necessari ed eventualmente a isolamento, con attivazione della sorveglianza per gli altri passeggeri a rischio. La Direzione generale della Prevenzione sanitaria ha anche predisposto materiale informativo da affiggere negli aeroporti per informare i viaggiatori internazionali e pubblica gli aggiornamenti inerenti all’evento sul portale del Ministero, nella sezione relativa alle malattie infettive e, segnatamente, nella pagina dedicata agli  “Eventi epidemici all’estero”.

La circolare elenca quindi le misure profilattiche e le precauzioni da utilizzare in caso di ricovero di pazienti con sospetto di infezione da 2019-nCoV,  illustrandole minuziosamente e in dettaglio, anche in relazione ai comportamenti del personale sanitario. La parte finale del documento informativo è dedicata agli obblighi e alle modalità di trasmissione delle informazioni, versante cruciale in presenza di situazioni epidemiche, con l’elencazione che (in caso di pazienti con sospetta infezione) dei dati da comunicare oltre alle informazioni contenute nella scheda di notifica “per permettere l’attivazione di tutte le misure di sanità pubblica”(data di partenza del caso sospetto da Wuhan o da altre zone infette secondo gli aggiornamenti epidemiologici più recenti; volo di ritorno in Italia (o compagnia aerea e itinerario) e aeroporto arrivo; contatti telefonici  del paziente o del medico curante.

La nota del ministero conclude ricordando che informazioni sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni, gestione dei casi clinici ed altri aspetti correlati al nCoV sono disponibili sul sito dell’Oms collegandosi a questo link.

FONTE:  rifday.it

FOTO: nasdaq.com

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Salute e Benessere

Nuovo farmaco contro il colesterolo, sperimentazione Nhs in Inghilterra

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  • 17 Gennaio 2020
inclisiran nuvo farmaco contro il colesterolo

Nuovo farmaco contro il colesterolo, sperimentazione Nhs in Inghilterra

Roma, 16 gennaio – Si chiama inclisiran, è un medicinale che “silenzia” alcuni geni  che  regolano una delle proteine coinvolte nella produzione del colesterolo e si somministra soltanto due volte all’anno,  per iniezione. Questo il farmaco su cui punta il Nhs inglese, che ha in corso una sperimentazione, per  disporre di un’altra importante arma trerapeutica contro l’ipercolesterolemia. Secondo il  ministro per la Salute e l’assistenza sociale d’oltre Manica, Matt Hancock (nella foto),  inclisiran potrebbe salvare le vita di 30 mila persone nei prossimi dieci anni.

inclisiran nuvo farmaco contro il colesteroloIl farmaco si rivolge direttamente all’Rna messaggero, cioè all’Rna che trasporta informazioni durante la trascrizione dal Dna alle zone in cui vengono prodotte le proteine. Attraverso un meccanismo naturale del corpo, l’interferenza dell’Rna, l’inclisiran silenzia (quindi blocca la produzione) una proteina, la PCSK9 del fegato, e facilita la rimozione di colesterolo cattivo dal sangue. In questo modo, riesce a ottenere una riduzione dei livelli di Ldl.

Come è noto, il colesterolo è una sostanza grassa presente all’interno del sangue, prodotta dal fegato, che può aumentare in modo graduale all’interno della pareti dei vasi sanguigni. Quando si accumula può compromettere o comunque rendere più difficile la circolazione del sangue e aumentare il rischio di avere un infarto o un ictus.

Gli studi presentati nel 2019 all’European Society of Cardiology hanno dimostrato che l’inclisiran sarebbe in grado di ridurre i livelli di colesterolo cattivo entro mezza settimana. Esperti dell’Imperial College di Londra, che hanno seguito gli esperimenti, parlano di un “enorme potenziale”. E il Dipartimento della sanità e dell’assistenza sociale inglese sostiene che, su 300.000 pazienti trattati, potrebbe prevenire 55.000 infarti e ictus ogni anno.

È stato chiesto di partecipare allo studio a quei pazienti che non hanno avuto attacchi di cuore o ictus, ma corrono un alto rischio di averli. I possibili partecipanti sono circa 40.000. Il farmaco sarà poi valutato per utilizzi di routine l’anno prossimo, sulla base delle evidenze fornite dai precedenti studi.

Il colesterolo alto e i loro livelli sono pericolosi anche in molti tra i pazienti che assumono statine. Diversi studi hanno infatti rilevato come almeno nella metà dei pazienti con colesterolo alto le statine non producano tutti gli effetti attesi, quasi sempre perché tra le molte tipologie di statine disponibili sul mercato capita spesso che i pazienti non assumano quella più adatta a loro. Un’altra ragione è la mancata aderenza alla terapia, con i pazienti che spesso dimenticano di assumere il loro medicinale.

Dagli studi in corso, in ogni caso, emerge  che statine e iniezioni di inclisiran potrebbero lavorare bene insieme.

FONTE:  rifday.it
IMMAGINE:  pixabay.com

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Volontariato e società

Volontariato a Cuneo – Premiato al Parlamento Europeo il Coordinamento del Volontariato di Protezione Civile di Cuneo

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  • 1 Novembre 2018
volontariato a Cuneo

Volontariato a Cuneo – Premiato al Parlamento Europeo il Coordinamento del Volontariato di Protezione Civile di Cuneo

Si tratta del primo gruppo nato sul territorio. Premiato per gli elevati livelli di prevenzione, innovazione e partecipazione
Da poco rientrata da Strasburgo la Delegazione del Coordinamento del Volontariato di Protezione Civile di Cuneo, che è stato premiato come primo nato in Italia, da sempre all’avanguardia a livello di prevenzione, innovazione e partecipazione costante durante le calamità naturali in Italia ed all’estero.

La trasferta svoltasi nei giorni 22 e 23 ottobre ha visto protagonisti: Roberto Gagna, Gian Massimo Vuerich, Franco De Luca, Mauro Barbieri, Cristiano Marengo, Giovanni Bonino e Carlo Camperi.

Ricevuti in forma solenne nell’ufficio del Commissario Europeo Onorevole Christos Stylianidis che ha loro presentato loro, il suo programma per la prossima legislatura che ha incontrato anche il convinto consenso della delegazione cuneese. È poi stato consegnato loro l’attestato d’encomio per il lavoro svolto a favore della popolazione nel corso degli ultimi 20 anni. A sua volta il Presidente Roberto Gagna ha consegnato un crest del Coordinamento del Volontariato di Protezione Civile a ricordo dell’incontro.

Grande disponibilità dell’Onorevole Alberto Cirio, anfitrione di spessore, che li ha guidati all’interno della sede del Parlamento, ove hanno incontrato anche il Presidente dello stesso, Antonio Tajani. I delegati hanno anche assistito ad una seduta, in cui si è discusso della problematica delle “fake news” nella quale tutti i rappresentanti dei gruppi presenti erano concordi ed uniti nella volontà di arginare lo strapotere delle piattaforme operative.

Il Presidente Roberto Gagna dichiara: “Sarà mia cura e mio piacere far pervenire copia dell’encomio condividendolo con tutti i Gruppi ed i sindaci che hanno permesso il raggiungimento di tale traguardo”.

 

Il Coordinamento del Volontariato di Protezione Civile di Cuneo è il punto di coagulo e di gestione delle attività dei singoli gruppi di volontari, dei mezzi e delle azioni da intraprendere in caso di emergenze e calamità naturali.

La sua sede a Fossano, distribuita fra uffici e capannoni per il ricovero dei mezzi e delle risorse tecniche, è l’anello di congiunzione fra ivolontari dei singoli gruppi e delle diverse associazioni sparse sul territorio, con gli Enti della Regione Piemonte e con il governo della Protezione Civile Nazionale.

Il Coordinamento del Volontariato di Protezione Civile del territorio di Cuneo nel 2018 compie venti anni. In continua e crescente evoluzione attraverso le differenti esercitazioni a scopo formativo e informativo, si confronta con le sperimentazioni di nuove risorse e nuove tecnologie per l’aiuto alle popolazioni colpite da calamità

 

FONTE:  targatocn.it
FONTE: coordinamentocuneo.it

 

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News Salute e Benessere

Parkinson nuovo farmaco sperimentale nly01 sviluppato in USA

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  • 10 Luglio 2018
Anziano con Parkinson

Parkinson nuovo farmaco sperimentale

La malattia di Parkinson è una progressiva malattia del sistema nervoso che colpisce circa 1 milione di persone negli Stati Uniti, secondo la Fondazione Parkinson. I primi sintomi includono tremori, disturbi del sonno, stitichezza e problemi di movimento o deambulazione, che alla fine cedono il passo a sintomi più gravi come la perdita della funzione motoria e la capacità di parlare e la demenza. La maggior parte delle persone inizia a mostrare i sintomi negli anni ’60, ma i casi sono stati segnalati in pazienti di appena 2 anni.

I ricercatori di Johns Hopkins lo scorso 2 luglio hanno affermato di aver sviluppato un farmaco sperimentale, simile ai composti usati per il trattamento del diabete, che rallenta la progressione della malattia di Parkinson stessa – così come i suoi sintomi – nei topi.

In esperimenti condotti con colture di cellule cerebrali umane e modelli di topo vivo, segnalano che il farmaco ha bloccato la degradazione delle cellule cerebrali che è il segno distintivo del morbo di Parkinson. Il farmaco dovrebbe passare a studi clinici quest’anno.

“È incredibilmente protettivo delle cellule nervose bersaglio”, afferma Ted Dawson, MD, Ph.D. direttore dell’Istituto di ingegneria cellulare e professore di neurologia presso la Johns Hopkins University School of Medicine.

Dawson spiega che se gli studi clinici programmati per il farmacodenominato NLY01, hanno successo negli esseri umani, potrebbe essere uno dei primi trattamenti a indirizzare direttamente la progressione della malattia di Parkinson, non solo la rigidità muscolare, i movimenti spasmodici, la stanchezza, le vertigini, la demenza e altri sintomi del disturbo.

Una relazione sui risultati dello studio è stata pubblicata l’11 giugno su Nature Medicine .

AZIONE DEL FARMACO NLYO1. Secondo gli investigatori, NLY01 agisce legandosi ai cosiddetti recettori del peptide-1 glucagone-simili sulla superficie di alcune cellule. Farmaci simili sono ampiamente utilizzati nel trattamento del diabete di tipo 2 per aumentare i livelli di insulina nel sangue. Sebbene studi precedenti condotti sugli animali suggerissero il potenziale neuroprotettivo di questa classe di farmaci, i ricercatori non avevano mostrato direttamente come operava nel cervello.

Per scoprirlo, Dawson e il suo team hanno testato NLY01 su tre principali tipi di cellule nel cervello umano: astrociti, microglia e neuroni.
Hanno scoperto che la microglia, un tipo di cellula cerebrale che invia segnali in tutto il sistema nervoso centrale in risposta a infezioni o lesioni, aveva il maggior numero di siti per NLY01 a legarsi a due volte più alti rispetto agli altri tipi di cellule e 10 volte più alti negli esseri umani con la malattia di Parkinson rispetto agli esseri umani senza la malattia.

Dawson e il suo team sapevano che la microglia secerneva segnali chimici che convertivano gli astrociti – le cellule a forma di stella che aiutano i neuroni a comunicare con i loro vicini – in astrociti “attivati” aggressivi, che divorano le connessioni tra le cellule del cervello, causando la morte dei neuroni. Hanno ipotizzato che NLY01 potesse fermare questa conversione.

Gli astrociti attivati ​​ci siamo concentrati su una rivolta contro il cervello”, dice Dawson, “e questa rottura strutturale contribuisce alle zone morte del tessuto cerebrale trovate in quelli con malattia di Parkinson. L’idea era che se fossimo riusciti a trovare un modo per calmare quegli astrociti, potremmo essere in grado di rallentare la progressione della malattia di Parkinson “.

ESPERIMENTO PRELIMINARE IN CELLULE CEREBRALI UMANE. In un esperimento preliminare in cellule cerebrali umane cresciute in laboratorio, il team di Dawson ha trattato la microglia umana con NLY01 e ha scoperto che erano in grado di disattivare i segnali attivanti. Quando gli astrociti sani sono stati combinati con la microglia trattata, non si sono trasformati in astrociti distruttivi attivati ​​e sono rimaste cellule neuroprotettive sane. La squadra di Dawson sospettava che i neuroni in tutto il corpo potessero essere protetti allo stesso modo.

SPERIMENTAZIONE ANIMALE. Hanno esplorato questa ipotesi testando l’efficacia del farmaco nei topi progettati per avere una versione di roditore del morbo di Parkinson.

In un esperimento, il team di Dawson ha iniettato i topi con alfa-sinucleina, la proteina nota per essere il principale motore del morbo di Parkinson, e trattati topi con NLY01. Topi simili ma non trattati iniettati con alfa-sinucleina hanno mostrato una pronunciata compromissione motoria nel corso di sei mesi in test comportamentali come il test polare, che consente ai ricercatori di misurare la compromissione motoria come quella causata dal morbo di Parkinson. Tuttavia, il team di Dawson ha scoperto che i topi trattati con NLY01 mantenevano una normale funzione fisica e non avevano alcuna perdita di neuroni della dopamina, indicando che il farmaco era protetto contro lo sviluppo della malattia di Parkinson.

In un secondo esperimento, il team di Dawson ha utilizzato topi geneticamente modificati per produrre in modo naturale più alfa-sinucleina di tipo umano tipicamente utilizzata per modellare la malattia del Parkinson umana che funziona in famiglie. In condizioni normali, questi cosiddetti topi transgenici soccomberanno alla malattia in 387 giorni. Tuttavia, il team di Dawson ha scoperto che il trattamento con NLY01 ha prolungato la vita dei 20 topi trattati con il farmaco di oltre 120 giorni.

Dopo ulteriori indagini, il team di Dawson ha scoperto che il cervello dei topi trattati con NLY01 mostrava pochi segni delle caratteristiche neurodegenerative della malattia di Parkinson.

Dawson avverte che il farmaco sperimentale deve ancora essere testato per la sicurezza e l’efficacia delle persone, ma sulla base del profilo di sicurezza di altri farmaci simili, non prevede alcun ostacolo importante per il suo utilizzo negli esseri umani.

Dawson dice che lui e il suo team hanno motivo di sperare che NLY01 possa, in un periodo di tempo relativamente breve, avere un impatto sulla vita di quelli con Parkinson.

QUALI SONO QUESTI FARMACI? Farmaci simili a NLY01 già approvati dalla Food and Drug Administration per il trattamento del diabete di tipo 2 comprendono exenatide, lixisenatide, liraglutide e dulaglutide, ognuno dei quali può costare circa $ 2000 per una fornitura di 90 giorni. NLY01 è un farmaco a lunga durata d’azione che ha migliorato la penetrazione cerebrale rispetto a questi farmaci approvati per il diabete.

Altri ricercatori coinvolti nello studio includono Tae-In Kam, Nikhil Panicker, SangMin Kim, Seung-Hwan Kwon, Hyejin Park, Sangjune Kim, Nayeon Oh, Nayoung Alice Kim, Saebom Lee, Manoj Kumar, Daniel An, Sung-Ung Kang, Yumin Oh, Jong-Sung Park, Young Joo Park, Donghoon Kim, Zoltan Mari e Seulki Lee della Johns Hopkins University School of Medicine; Seung Pil Yun, Senthilkumar Karuppagounder, Saurav Brahmachari, Xiaobo Mao e Valina Dawson della Johns Hopkins University School of Medicine e la Adrienne Helis Malvin Medical Research Foundation; Jun Hee Lee della University of Alabama alla Birmingham School of Medicine; Yunjong Lee e Kang Choon Lee della Sungkyunkwan University, Suwon, Repubblica di Corea; Dong Hee Na della Chung-Ang University, Seoul, Repubblica di Corea; Sang Hun Lee dell’Università Soonchunhyang, Seoul, Repubblica di Corea; Viktor Roschke di Neuraly Inc .; Shane Liddelow e Ben Barres della Stanford University; e Han Seok Ko della Johns Hopkins University School of Medicine, la Adrienne Helis Malvin Medical Research Foundation e la Diana Helis Henry Medical Research Foundation.

Questo lavoro è stato supportato dall’Istituto nazionale di disordini neurologici e ictus (NS38377, NS082205 e NS098006), dal Maryland Stem Cell Research Foundation (2012 MSCRFE-0059), dalla JPB Foundation, dal National Institute on Aging (1K01AG056841-01), dal Premi di sovvenzione di ricerca dell’Associazione americana per la malattia di Parkinson e Fondazione nazionale di ricerca della Corea.

FONTE:  freedompress.it

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volontariato per le tartarughe marine: tutti i campi 2018

Amate le tartarughe marine? Anche per il 2018 i centri recupero sparsi nel sud Italia hanno bisogno di volontari, ecco come partecipare a progetti di tutela e di conservazione di questi splendidi animali.
Ogni anno circa 200mila tartarughe marine nel Mediterraneo finiscono catturate negli attrezzi da pesca e, di queste, oltre 40mila muoiono subito. Soffocate dalle plastiche, intrappolate nelle reti, intossicate dai rifiuti, ferite dalle eliche: la tartaruga marina, specie protetta a livello internazionale e inserita nella lista rossa delle specie in pericolo dell’Iucn, ha bisogno di aiuto.

Per questo motivo, i Centri di recupero delle tartarughe marine sono impegnati in prima linea in progetti che tutelano e conservano la specie a rischio di estinzione.

Oltre ad essere aperti tutto l’anno, durante il periodo estivo, la maggior parte organizza dei veri e propri campi dove i volontari, affiancati da un team di esperti, possono provare l’emozione di rimettere in libertà una tartaruga dopo le dovute cure.

Ecco i campi di volontariato per le tartarughe 2018

Centro di Recupero Cure e Riabilitazione Tartarughe Marine di Brancaleone

Un vero e proprio ospedale veterinario per tartarughe marine, che si occupa di soccorrere e curare gli esemplari rinvenuti in difficoltà su tutto il territorio regionale. Il Centro di Brancaleone (Calabria) è gestito dall’associazione ambientale no-profit Naturalmente Brancaleone, ed è attiva tutto l’anno, h24, per il soccorso di tartarughe marine in difficoltà. Natura, volontariato, formazione, eco-turismo

Campo di volontariato a Filicudi

Filicudi WildLife Conservation organizza campi di ricerca e di eco-volontariato della durata di una settimana aperti a tutti. I campi di ricerca consentono di partecipare alle attività di ricerca e conservazione sulla fauna marina (cetacei e tartarughe marine).
Durante i campi i volontari sono impegnati in uscite a mare giornaliere per effettuare il monitoraggio delle specie studiate. Oltre alla ricerca visiva degli animali sulla superficie del mare i volontari sono impegnati nella compilazione di schede di monitoraggio e rilevamento dati.

Campi di eco-volontariato Marine di Linosa

“Se sei un appassionato di tartarughe marine e delfini, Linosa (Sicilia) fa per te: l’isola è uno dei tre più importanti siti riproduttivi italiani di Caretta caretta e d’estate, sulla sua spiaggia nera, si ripete l’affascinante rito della deposizione delle uova e della nascita dei piccoli”.

Campo tartarughe nella Riserva di Torre Salsa

È un campo di volontariato di tutela e monitoraggio della nidificazione della tartaruga marina, tutela e promozione della Riserva e del territorio siciliano. “Impareremo a riconoscere le tracce della tartaruga marina Caretta caretta, sorvegliando la spiaggia per eventuali ovodeposizioni”.

Campo Tartarughe a Lampedusa

I campi di volontariato si svolgono nella spiaggia dell’Isola dei Conigli, zona di Riserva Naturale e sito di deposizione della tartaruga marina Caretta caretta. I campi hanno una duplice finalità: contribuire alla tutela della spiaggia e sorvegliare e proteggere i nidi di Caretta caretta, dalla deposizione alla schiusa.

Campo Tartarughe di Crotone

Il campo WWF nasce dalla necessità di tutelare la provincia crotonese che tra le sue peculiarità ha quella di contenere l’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto, la più grande d’Europa e il Parco Nazionale della Sila. Qui troverete anche una nursery per le tartarughe.
Per partecipare clicca qui

FONTE: greenme.it

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Legge di attrazione e manifestazioni di risonanza

legge di attrazione

Legge di attrazione – le altre manifestazioni di risonanza

Credo e meritevole

Un’opinione presuppone che qualcosa sia vero, che sia una realtà. Un’opinione non è stimolata, è prodotta per scelta. Un’opinione sull’essere di una cosa non è la stessa della sua esistenza.

Per attirare con successo le tue speranze è fondamentale che i tuoi sentimenti siano congruenti con loro. Se, ad esempio, desideri una relazione amorosa felice, ma provi sentimenti negativi sul sesso opposto, sull’amore o su te stesso, otterrai risultati contrari.

Le credenze sono costruite durante la tenera età e in altri periodi chiave della tua vita. Possono essere formati e plasmati dalla famiglia, dai pari, dalla società e dai media, e un gran numero di cui potresti non essere nemmeno a conoscenza.

Le opinioni non sono la verità, ma solo una percezione e tolleranza di tale. La cosa fantastica delle opinioni è che puoi modificarle e scegliere quelle che ti accolgono e fai il backup della tua immaginazione e dei tuoi sogni.
Qualunque cosa la mente possa concepire e credere, può realizzarla.
Un altro elemento chiave per attingere e consentire le realtà che cerchi è un senso di valore. Se non ritieni di meritare la verità che desideri, bloccherai la sua manifestazione o la minerai al suo arrivo.
Il tuo senso del valore riflette il tuo livello di valore personale ed è immischiato da colpa, disonore, auto-giudizio e auto-concetti negativi.
L’amor proprio e l’auto-perdono aumentano sempre il tuo senso del valore.
Il fatto è che ti meriti interamente e completamente solo essendo vivi. Una volta che riconosci e ti svegli al tuo valore spirituale, alla tua purezza intrinseca e al valore e alla vera natura del tuo essere, i problemi di valore sono risolti.

Opportunità

Occasionalmente ciò che inizialmente emerge nella tua realtà è un trampolino di lancio che ti porterà a destinazione invece dell’obiettivo stesso. Potrebbe non apparire come quello che stavi cercando o aspettarti, ma può essere proprio ciò che è necessario per colmare il divario con le tue ambizioni e portarti dove vorresti essere. Ricettività e umiltà sono importanti.

Un trampolino di lancio può essere una persona, una sfida, una comprensione o un apprendimento. Potrebbe essere una riparazione o un risultato che ti aiuterà a fortificare il tuo personaggio o scopo. Potrebbe essere un’occasione di amore, piacere o felicità che intensificherà la nostra vibrazione emotiva in un senso che è essenziale per te per disegnare ciò che desideri.

Potrebbe anche essere una sorta di crisi da cui imparerai e svilupperai. Ciò che potrebbe sembrare una crisi in quel momento, una perdita di lavoro o di relazione, ad esempio, potrebbe davvero portare doni che alla fine servono il destino, il successo e il trionfo che vuoi e che hai eletto. I doni di queste situazioni o scenari potrebbero non essere chiari al momento, ma più avanti sulla linea diventano evidenti mentre si guarda indietro e si esamina la situazione con il senno di poi.
Abbi fede nella più ampia immagine in fiore. L’universo riconosce il percorso più formale e onorato dei tuoi sogni.
Ogni disagio, ogni fallimento, ogni dolore porta con sé il seme di un beneficio simile o più grande.
Quando lavori con la legge delle opportunità di attrazione arriverà, quindi è fondamentale rendersi disponibili a loro, riconoscerli quando si svolgono e agire su di loro. Ogni esperienza, ogni evento, ogni collegamento può avere significato e importanza e servire da trampolino di lancio per portarti ai tuoi obiettivi. L’universo organizzerà tutte le componenti della tua vita verso la sinfonia del tuo successo se sei aperto e lo permetti.

Renditi disponibile per le opportunità potrebbe voler dire allontanarti dalla tua attuale zona di comfort, comunicarti e condividerti, indagare, chiedere aiuto, seminare, andare là fuori, cercare risorse ed essere più direzionato verso i tuoi obiettivi. Più poli si mettono nel flusso della vita, più risultati si ottengono.

Vivere aperti e perseguire le possibilità che si sviluppano è di ottenere fondamentalmente le risorse dell’universo che colmerà il divario tra il luogo in cui ti trovi e dove vorresti essere.

Questo è un passo cruciale per massimizzare la legge di attrazione.

Ti permetterà di fare passi da gigante nella direzione del tuo successo, o preferibilmente, perché il tuo successo faccia passi da gigante nella tua direzione.

Una volta che si tratta di perseguire l’opportunità, usa la percettività e ascolta le tue convinzioni e intuizioni e il quadrante interno dei tuoi sensi. Ho scoperto che, a meno che qualcosa non ci tocchi, è sempre stata una possibilità. Occasionalmente quell’opportunità non si manifestava fino a settimane, mesi o anni dopo. Ci può essere un regalo in ogni condizione che subisci.
Inoltre, ogni possibilità può portare a un numero infinito di altre opportunità e costituire una fonte di risorse aggiuntive.

Co-creazione

Contieni il libero arbitrio e puoi scolpire il tuo mondo secondo le tue speranze. Sia voi consapevolmente e inconsciamente rendete il mondo che vi circonda, ma non siete non accompagnati nel processo. Sei un co-creatore con la radice della vita, qualunque nome tu possieda per questo.

Come persegui la co-creazione? Chiedendo e permettendo, decidendo e ottenendo, aprendosi e affidandosi al suo funzionamento. Progetta i tuoi obiettivi con il tuo desiderio (il tuo desiderio è lo stile in cui chiedi all’universo ciò che desideri) e sii aperto e desideroso di ottenere i loro frutti nel tuo mondo.

Non è un compito difficile, anche se richiede di essere chiaro, chiaro su ciò che desideri, chiarire nei tuoi sentimenti che sarai in grado di realizzarlo e di riconoscere che te lo meriti (cosa che, naturalmente, fai sempre) . Sei l’unico che può ostacolarti. L’universo dice sempre di sì.

Il tuo mondo è una manifestazione ed estensione della totalità della tua mente, un olografo della tua consapevolezza. È anche una piattaforma e un gateway con cui l’universo può comunicare con te tramite segnali, segnali e sussurri nella tua vita quotidiana che fungono da frecce e pungoli per guidarti e aiutarti sulla tua strada.

Più riconosci che sei legato per sempre a una fonte infinitamente ricca e amorevole, più possiedi i regali.

Ottenere è così spesso l’elemento mancante al successo. Qualsiasi blocco da ottenere sono blocchi dei fatti che vuoi. Prova a ottenere in tutti i campi della tua vita, sia che si tratti di complimenti, regali, esperienze di altri, la bellezza della natura. Quando apprezzi qualcosa e ne sei grato, lo ottieni.

Ottenere produce un passaggio attraverso il quale l’universo può portare doni nella tua vita. Permette la magia della co-creazione e le possibilità fortuite oltre i confini delle tue immaginazioni. Più ti permetti di ottenere, più la tua attrattiva diventa elegante, rapida e generosa.

Ottenere è spesso considerato come qualcosa che si fa in reazione a un dono, ma acquisire la volontà e il potere di ricevere, in sé e per sé, fa apparire quegli stessi doni nella vostra realtà. Come dice il proverbio, quando il ricevitore è pronto arriva il regalo. L’universo è un paradiso in cui i sogni diventano realtà. Tutto ciò che desideri è tuo da ottenere.

Sottolineo il fatto di ricevere qui come spesso trascurato nel ciclo di dare-ricevere. Il valore del trasferimento è molto più riconosciuto di quello del ricevere. Sono intrinsecamente correlati e ognuno ti apre all’altro. Più passate, più prendete e più entrate (da voi stessi, dall’universo o da altre persone) più sarete in grado di trasmettere.

Prova a prendere durante la tua vita quotidiana. Riconoscere quando qualcuno ti dà un complemento e prendere nota di come rispondi. Lo permetti? O cerchi di bloccare, negare o protestare?

Una volta ottenuta una buona notizia, un successo o la manifestazione di qualcosa che desideri, riconoscilo, perché lo hai ricevuto.

Tocca la base con ciò che desideri ottenere. Lavora, provalo. Prendi familiarità e familiarizza con l’energia di ottenere. Afferma la tua ricettività e disponibilità a ricevere. Ricevere è uno degli strumenti di manifestazione più potenti e aggraziati. Consentendo a te stesso di accoglierti, sarai in grado di permettere nell’amore, miracoli e successi che l’universo vuole darti ogni passo del tuo viaggio.

Sii consapevole di eventuali sentimenti negativi che potresti avere in giro. Forse consideri che ricevere è egoistico, senti che non meriti di ricevere, o se sei un uomo, forse senti che ricevere è qualcosa di più per le donne. Forse ritieni che riceverti ti metterebbe in una posizione vulnerabile e quindi ne hai paura, o ti preoccupi di perdere il senso del controllo.

Riconosci e sii grato per l’amore e la bontà nel tuo mondo e nella tua gratitudine ti aprirai per riceverlo ad un livello completamente nuovo oltre ad invitare più di uno nella tua vita. Mentre apri per ottenere i doni e le munificazioni che sono già nella tua vita, diventerai più aperto a ricevere nuovi doni, amore e successi nella tua vita.

Un probabile problema che alcune persone incontrano quando iniziano a esplorare la legge di attrazione è una preoccupazione delle loro emozioni negative e dei corrispondenti risultati negativi che possono attirare. Per questo cercano di contenere, negare o reprimere le loro convinzioni, eppure questo solo non funziona.

Questo è il mito numero uno della legge di attrazione. Ciò che rifiutiamo persiste. È ciò che riconosciamo e accettiamo che possiamo naturalmente rinunciare e rilasciare. Ciò che neghiamo non scompare, e inevitabilmente colerà nel nostro mondo nelle circostanze, nelle persone e negli eventi in cui attingiamo. Le emozioni di pentito deformano la nostra energia.

Oggi ci sono diversi metodi per espellere e trasformare le emozioni. Risorse esterne come musica, bellezza, esercizio fisico e risorse interne – i tuoi sentimenti, selezioni, concentrazione e immaginazione – possono essere applicate.

Il perdono di sé e delle altre persone è un modo incredibilmente potente per espellere e trasformare interi mazzi di emozioni negative. È l’ultima disintossicazione mente-corpo-anima e può liberarti dalle emozioni tossiche e dagli attaccamenti drenanti. La percezione e la gratitudine sono anche molto efficaci nel cambiare la tua risonanza emotiva e liberare stati di bassa vibrazione.

Sentire le tue convinzioni è un modo rapido per espellerle. Questo non implica indulgere in loro o dare loro un’eccessiva attenzione se non ti aiutano, più permette loro di attraversare te ed essere verbalizzati. Ci vuole più energia per abbattere le emozioni piuttosto che sperimentarle. Riconoscere, acconsentire e provare un’emozione permetterà la sua liberazione.

I tuoi sentimenti sono potenti indicatori di ciò che sta accadendo all’interno. Rispettali e ascolta ciò che ti stanno raccontando di te, della tua vita e del tuo mondo e di tutti i pensieri e le convinzioni corrispondenti che potresti contenere.

Pensieri finali

Nutri le tue ambizioni non le tue preoccupazioni. Nutri i tuoi successi non i tuoi fallimenti. Le tue idee, convinzioni e l’attenzione con cui le utilizzi sono direzionali. Stanno andando da qualche parte. Se si sentono bene, così sarà la tua destinazione.

Se stai vivendo un momento particolarmente impegnativo, o c’è un’area della tua vita che sta stimolando un alto livello di paura, preoccupazione o ansia, o altri sentimenti negativi (rabbia, senso di colpa e così via), oltre a lavorare per espellere questi sentimenti , c’è un metodo che sei in grado di usare per aiutare a mantenere la concentrazione lontano da ciò che non desideri e adattato a ciò che fai, oltre a vibrazioni più elevate e positive.

Per questo, all’inizio di ogni giorno, scegli tra:

a) un obiettivo / ambizione che desideri realizzare e manifestare per quanto grande o piccolo,

b) una persona a cui si guarda molto e che desidera adottare e acquisire più delle sue qualità.

Per aumentare la concentrazione, potrebbe anche piacere provare il seguente esercizio. Prova a fissare un punto fisso di fronte a te per un periodo di tempo senza distrazioni (potresti voler disegnare un punto su un foglio di carta e attaccarlo al muro o utilizzare un punto di messa a fuoco esistente).

Sei in grado di iniziare con un obiettivo di 30 secondi di mantenere la tua attenzione completamente su questo punto. Cerca di mantenere la testa chiara e ancora in movimento e indirizzare tutta la tua attenzione sul punto focale. Sarai in grado di aumentare il tempo di messa a fuoco su un punto (ad esempio 1 minuto, poi 1 minuto e mezzo e così via). Questo è un grande esercizio per mettere a fuoco, calmare la mente, essere presenti e nell’ora. Potrai quindi svolgere questo esercizio in tutte le attività quotidiane e provare pienamente nelle tue attività.

Un modo diverso per mantenere la tua attenzione allineata a ciò che desideri è riconoscere e celebrare i tuoi successi. Tenere un diario di successo e annotare tutti gli eventi e le circostanze che rappresentano un movimento positivo verso il tuo obiettivo, comprese esperienze qualitative interne come ad esempio quanto sei felice e grato.

Riconoscere il tuo avanzamento aumenta l’attenzione sui risultati che desideri e costruisce le tue convinzioni e aspettative. Concediti trionfi e realizzazioni.

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La legge di attrazione

La legge di attrazione

ovvero quella che io definisco manifestazione di risonanza, è il principio con cui attingi nella tua vita ciò che è in allineamento vibratorio con la tua consapevolezza; i tuoi pensieri, sentimenti, opinioni e atteggiamenti, che tu ne sia consapevole o meno.

Questo è il motivo per cui il punto di partenza sulla strada per manifestare con successo e deliberatamente i tuoi desideri è diventare consapevole dei pensieri e dei sentimenti che stanno producendo la tua esperienza e assumerti la responsabilità della tua realtà.
Tutte le persone sono circondate da un’atmosfera di pensieri e riflessioni. Attraverso questa forza stiamo attirando o costringendo indietro. Come inserire mi piace e disegniamo esattamente ciò che stiamo pensando. Accettare la responsabilità per la tua vita senza giudizio è al contempo autorizzante e liberatorio.
Quando capisci che sei fonte e non dipendente dalla tua esistenza, sei in grado di modificarla.

Inoltre, quando ti accorgi di essere sempre supportato da un universo amorevole e intelligente con cui sei sempre unito, sarai in grado di consentire e coinvolgere la co-creazione dove scoppiano le sincronicità e le serendipità (NdR: La capacità di rilevare e interpretare correttamente un fenomeno occorso in modo del tutto casuale durante una ricerca scientifica orientata verso altri campi d’indagine) sono magicamente curati e le questioni della tua vita si intrecciano perfettamente in un arazzo di sogni che diventano realtà.

La legge di attrazione è il potere di attrarre simili e i mezzi con cui materializzate magneticamente ciò su cui focalizzate la vostra attenzione e siete in equilibrio energetico.

Per applicare con successo la legge dell’attrazione, ti verrà richiesto di prendere coscienza di ciò che accade all’interno. Devi essere consapevole dei pensieri, sentimenti, credenze e attitudini che sono ciò che sta creando i confini della tua esperienza.

Sei una meravigliosa macchina che manifesta la tua realtà in ogni momento. Non è possibile non creare. Il trucco è diventare consapevoli di come lo fai. Per questo, rendendosi conto della natura della realtà, la legge di attrazione e il “quadro più ampio” intorno alla manifestazione hanno un valore.

La legge di attrazione è un assoluto. Non lo dice, semplicemente lo è. Ciò implica che può funzionare sia per te che contro di te. Per attingere ciò che vuoi nella tua vita, devi allineare il tuo cuore e la tua mente al risultato finale dei tuoi desideri, le idee e le credenze positive succose che risuonano in modo palpabile e fungono da calamita per quegli stessi obiettivi.

Nella mia esplorazione del manifestarsi e della legge di attrazione ho identificato alcune intuizioni chiave che mi hanno aiutato a comprenderne la natura e il funzionamento e ad impegnarlo interamente a mio favore. Alcuni di questi sono esplorati qui.

Immaginazione

Ciò che ora è dimostrato, una volta  è stato solo immaginato.

La tua immaginazione è una porta verso il possibile e un ponte verso la tua mente inconscia. È il palato senza limiti con cui costruisci il tuo mondo e una chiave integrata per manifestare le tue speranze. Il tuo subconscio non riconosce la deviazione tra ciò che è autentico e ciò che è immaginario.

La tua immaginazione è la tua anteprima dell’attrazione della vita.

Quando immagina il tuo desiderio, coinvolgi la tua immaginazione usando tutti i tuoi sensi. Immagina non solo le visualizzazioni, ma anche i suoni, le trame, gli odori e i sapori dei tuoi sogni che diventano realtà. Ancora più significativo, pensa ai sentimenti del risultato che cerchi poiché contengono la forza magnetica più forte per attirare i tuoi desideri. Come ti senti su quello che immagini decidi se lo disegnerai con successo o meno.

I sentimenti sono la lingua che parla alla Divina Matrice (l’Universo). Senti come se il tuo obiettivo fosse completato e la tua preghiera fosse già stata risposta.

Se prevedi la tua auto dei sogni ma sei consumato con sentimenti di sconfitta per non averlo, dubbi sul manifestarlo mai, senso di colpa per meritarlo o gelosia per il tuo amico per averlo già, innescherai invece la legge di attrazione contro di te per te e rafforza l’assenza invece dell’esistenza di quella macchina nella tua vita. I tuoi sentimenti sono potenti indicatori di ciò che sta accadendo internamente e indicano credenze e atteggiamenti che potrebbero aver bisogno di essere modificati o adattati.

I tuoi sentimenti sono parte integrante della manifestazione di successo. Sono le parole della tua mente inconscia e dei conduttori energetici che danno forma alla tua esperienza, attingendo attivamente, respingendo e producendo la sostanza della vita che è la tua realtà.

Sei in grado di iniziare immediatamente a sentirti in salute. Puoi iniziare a sentirti prospero. Puoi iniziare a sentire l’amore che ti circonda, anche se non è lì e ciò che accadrà è che l’universo corrisponderà alla natura della tua canzone.

L’universo corrisponderà alla natura di quel sentimento interiore e lo manifesterà perché è così che senti.

Questi sentimenti sono conduttori che danno forma alla tua esperienza, attingendo attivamente, respingendo e producendo la sostanza della vita che è la tua realtà.

Desiderio e Manifestazione

Il desiderio è il punto di partenza di ogni realizzazione, non una speranza, non un desiderio, ma un grande desiderio palpitante che supera ogni cosa.

Il desiderio respira la vita nei tuoi sogni e alimenta la tua immaginazione e anticipazione. Quando ti connetti con il tuo desiderio, la tua immaginazione, così come tutti i pensieri e le convinzioni favorevoli sul tuo obiettivo, sono illuminati. Per connetterti con il desiderio che hai ottenuto per il tuo obiettivo, chiediti semplicemente “Perché desidero questo?” Mentre rispondi ai perché, le tue passioni e le tue emozioni turbinano e la tua immaginazione scorre.

Indagare perché ti aiuta anche ad acquisire chiaramente l’intento che sta dietro al tuo obiettivo e quanto è realistico il tuo obiettivo per te, anche quali sono i maggiori scopi e risultati sperati del tuo obiettivo (cosa desideri che il tuo obiettivo ti dia).
Può essere un esercizio di scoperta del se.

Alcune volte ciò che crediamo di desiderare può essere un prodotto del consenso, di ciò che le altre persone desiderano per noi, di ciò che crediamo di avere “meglio”, di ciò che il nostro ego crede che ci soddisferà, o delle nostre razionalizzazioni piuttosto rispetto ai desideri del nostro cuore. Se ti stai chiedendo perché desideri il tuo obiettivo non ti rallegri, potresti preferire mettere in discussione quanto lo desideri davvero.

Causa futura

Uno strumento diverso per aggiustare il tuo cuore e la tua mente al risultato finale dei tuoi desideri è ciò che chiamo Future Causation. Fondamentalmente, il tempo e lo spazio sono un’illusione. Il futuro che vuoi esiste già.
Piuttosto che tentare di indovinare come sarà il futuro dal tuo presente, vai in quel brillante futuro e vedilo per davvero.

Questo è stato uno dei metodi più profondi che ho praticato. Le intuizioni che ho incontrato nel collegare un futuro desiderato in questo modo sono passate oltre i confini della mia immaginazione presente o di ciò che avrei pianificato coscientemente. Sono stato dotato di informazioni e stati di essere che sono stati “fuori dagli schemi” e hanno alterato me e la mia realtà nel presente. Questo è il motivo per cui lo affronterò come causa futura perché può immediatamente e radicalmente cambiare il tuo stato di vibrazione attuale con la forza della vivacità. Connettersi a quel futuro produce un ponte verso quel futuro e agisce come un portale per la sua manifestazione nel tuo mondo.

Il tuo futuro dà sempre forma al tuo presente. La buona notizia è che sei in grado di decidere il futuro che desideri influenzare e permettergli di alterarti in questo momento.

La manifestazione è un modo potente per coinvolgere la causalità futura e metterà in moto la legge di attrazione per manifestarla senza sforzo nella tua vita.

Prova il tuo futuro su base regolare. Che tipo di conclusioni ti faresti quel futuro, come avrebbero potuto pensare, sentire ed essere? Quali risposte avrebbero scoperto, i successi creati, le sfide sconfitte e così via?

Applicare una “visione futura” quando si raggiungono conclusioni, si organizzano obiettivi o si affrontano le sfide. Quale sarebbe il tuo futuro, te stesso, curato, dotato, amorevole, di successo che stai diventando, credi, senti e sia? Collegati a quel futuro e permettigli di avere voce nel tuo mondo oggi nei punti di vista, nelle credenze e nelle azioni che decidi.

Crea lo spazio

Per il tuo desiderio di atterrare nella tua realtà, ti viene richiesto di produrre lo spazio ed essere preparato per questo. Cosa deve essere fatto a livello pratico, emotivo e mentale per essere impostato per questa realtà?
Preparati pensando in anticipo e facendo i passi necessari verso il tuo obiettivo.

Quali nuove risorse, contatti e competenze potresti richiedere? Quali nuove posture e opinioni?
Pensa al tuo futuro e comportati di conseguenza.

Un modo diverso di creare spazio nella tua vita per le tue ambizioni è ripulire la confusione. Questo può essere fatto a livello fisico e virtuale, come pulire gli armadi, organizzare le tue carte e i tuoi documenti, scartare i vecchi indumenti e così via, ma può anche essere fatto a livello emotivo e mentale. Quale umana, preoccupazione, amarezza, ira o perdita stai afferrando che potrebbe essere lasciato andare?

Se desideri una nuova relazione, ad esempio, c’è un ex partner che non hai ancora abbandonato, o una qualità su di loro o quella relazione che nel tuo cuore non hai ancora rinunciato?

Quello che stai afferrando dal tuo passato è ciò che stai portando nella tua realtà presente.

FONTE: medium.com

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Emetofobia – Quando la paura è reale

Emetofobia che cosa è

Quando ero un ragazzino, ricordo il surf sul canale e mi sono imbattuto in una notizia speciale sulle fobie. L’uomo sul mio schermo stava mettendo le mani in un bidone della spazzatura, sudando e piangendo istericamente come se stesse intingendo le dita in un barile di acido della batteria. Un giornalista ha spiegato che l’uomo aveva una fobia di germi e, con l’aiuto di un terapeuta, stava affrontando la sua paura e si esponeva alla cosa che lo spaventava di più.

Ma mentre guardavo la TV quella sera, e per diversi anni dopo, ricordavo quell’uomo. Ricordo la sensazione di malessere, imbarazzante che sentivo nel vederlo così crudo, vulnerabile ed esposto. Mi chiedevo come la paura di qualcosa di così comune come la spazzatura potesse mandare qualcuno a spirale, permettendo a questo adulto di trasformarsi in una persona rotta e malfunzionante.
Quando mi è stato diagnosticato un Emetofobia all’età di 24 anni, quest’uomo era la prima persona a cui pensavo.
L’emetofobia è la paura irrazionale del vomito e, prima che il mio dottore emettesse la mia diagnosi, ero completamente all’oscuro del fatto che avevo una fobia.
Ho sempre avuto paura di vomitare – vedere una pozza di vomito sul marciapiede o una scena improvvisata di vomito in un film potrebbe mandarmi in un attacco di panico che mi deriverebbe tutto il giorno – ma quello che temevo più di ogni altra cosa mi sentivo nauseato. Sono andato al di sopra e al di là per evitare la semplice possibilità che potessi avere la nausea. Facendo questo, ironicamente, mi sono ammalato – lasciando che l’immensa quantità di stress mi facesse sentire male e, sì, sull’orlo del vomito, quasi ogni giorno.

Metterei gli asciugamani sotto la porta della mia camera da letto quando mia madre preparò la cena, perché l’odore del cibo mi avrebbe nauseato. Indossavo “cinturini da cinetosi” ogni giorno, anche se andavo a scuola. Se dovessi farmi tamponare la gola nello studio del dottore, chiederei piuttosto un esame del sangue.

I miei più grandi stimoli, però, erano ristoranti e giri in macchina. Seriamente, ho avuto un attacco di panico in quasi tutti i bagni del ristorante sulla sponda sud di Long Island. Entrando in un ristorante, i miei occhi scansionavano immediatamente lo spazio per bagni ed uscite. Se andavo a mangiare con la famiglia o gli amici, passavo la maggior parte del mio tempo a passeggiare fuori dal ristorante, cercando disperatamente di abbassare la frequenza cardiaca e stabilizzare il respiro. Ordinerei di solito qualcosa ma chiedo ai camerieri di avvolgerlo non appena è uscito sul tavolo, senza mai aver osato prendere un boccone prima.

Le mie abitudini automobilistiche erano altrettanto strane. Col tempo, i miei amici (incredibilmente pazienti) non sapevano nemmeno di suggerirmi di sedermi sul sedile posteriore, sapendo che l’unico modo in cui avrei potuto salire su una macchina era se mi sedevo sul sedile del passeggero con la finestra aperta e una mano fuori. Divenne un rituale – una costante su cui potevo contare mi permetteva, in qualche modo, di avere il controllo del mio indisciplinato istinto. Non importava se fosse inverno o il giorno più caldo dell’anno – tutti gli altri in macchina erano alla mercé dei miei bizzarri meccanismi di coping.

Ora, potresti pensare: “Bene, a chi piace il vomito? A chi piace sentirsi nauseato?

Certo, la maggior parte delle persone non sono esattamente così, ma questo modo di pensare è ciò che mi ha permesso di razionalizzare la mia paura per così tanti anni. Le lunghe passate per evitare di sentirmi nauseato erano decisamente estreme, ma era facile per me e per quelli che mi circondavano liquidarlo, perché, appunto, vomitare è disgustoso per tutti.

Prima di tutto, ho detto a tutti che avevo uno stomaco sensibile. E ci ho creduto! Ho detto che ero estremamente incline al mal d’auto. Persino mi sono convinto (e altri) di aver avuto una sfortunata quantità di intossicazione alimentare. Mi chiedevo segretamente se avessi un disturbo alimentare. L’anoressia di cui avevo sentito parlare, l’emetofobia che non avevo.

Dopo un po ‘, mi è sembrato logico ritagliare gli aspetti della mia vita che mi hanno causato stress. Ho smesso di unirmi agli amici al ristorante o fare giri in macchina con i miei amici avidi che erano appena diventati autisti di nuova licenza. Volevo unirmi ai miei amici per i viaggi su strada e gli antipasti a metà prezzo e le gite al “buon centro commerciale” in alcune città, ma ho pensato che avrei preferito giocare in modo introverso piuttosto che mettermi attraverso l’inevitabile angoscia fisica.

Il pensiero che avevo una fobia non mi passava per la mente, ma altre malattie mentali lo facevano. Quando avevo circa 16 anni, ho iniziato a prendere farmaci per l’ansia e la depressione. Intorno allo stesso tempo, vedevo anche i dottori che mi aiutavano con lo stomaco, senza considerare che queste due cose potevano essere correlate. Dopotutto, la mia depressione poteva farmi sentire senza speranza e turbata, ma pensavo che i sintomi fisici che stavo vivendo con lo stomaco fossero troppo tangibili per essere mentali.

Con l’università che incombe nel prossimo futuro e il mio stomaco peggiora di giorno in giorno, ho trascorso gran parte del mio ultimo anno cercando di far fronte ai miei problemi di pancia. Ho preso probiotici e pillole di fibre. Ho mangiato lo yogurt Activia. Ho rintracciato tutto il cibo che è entrato (e uscito) dal mio corpo. Ho limitato il mio apporto calorico, perché meno cibo equivale a meno vomito, giusto? In un ultimo sforzo, ho ricevuto una biopsia. È tornato normale. Mi sentivo senza speranza.

All’età di 24 anni, mi ero praticamente abituato a giocare i miei debilitanti problemi allo stomaco come un maniaco adorabile, come suonare l’ukulele indossando occhiali o collezionando novità agitatori di sale e pepe. Da un lato, mi sentivo molto simile ad un adulto per la prima volta nella mia vita.

Mi ero laureato, ottenuto un lavoro e trasferito in un appartamento con il mio compagno. Ma dall’altra, stavo ancora cercando di fare cose banali come sedermi al ristorante e andare in macchina.

Tutto è cambiato quando ho preso un appuntamento con un nuovo dottore che era più vicino al mio appartamento per ottenere una ricarica del mio farmaco per la depressione. Non sapevo che questo semplice atto, fatto per comodità, avrebbe cambiato la mia vita. Durante la mia consultazione, ho menzionato la mia lunga storia di problemi di stomaco. In 15 minuti di conversazione, il medico mi ha detto che avevo l’emetofobia.

Ho immediatamente iniziato la terapia comportamentale cognitiva, un tipo di intervento psicosociale che ti fa affrontare le tue paure e disimparare le tue cattive abitudini. Il mio terapista mi ha detto che meritavo di essere in grado di mangiare nei ristoranti e andare in giro in macchina e godermi le cose della vita che pensavo semplicemente non mi fossero concesse. Alla fine mi resi conto che la mia qualità della vita era diminuita a causa della mia fobia e che avevo il potere di cambiare le cose.

Sono passati più di due anni da quando ho imparato che avevo l’emetofobia, e non posso fare a meno di guardare indietro e chiedermi perché mi sembrava di considerare ogni altra diagnosi per i miei problemi di stomaco oltre a una fobia. In parte incolpare la pletora di dottori, terapeuti e consulenti per non diagnosticarmi adeguatamente. Ma più di questo, do la colpa alla mancanza di conoscenza pubblica sull’emetofobia e su tutte le fobie. Anche ora, una rapida ricerca su Google della parola “emetofobia” porta pochi risultati, anche se, secondo Alison Lenet, MD, del Columbia University Medical Center, l’emetofobia è una delle fobie più comuni, specialmente tra le giovani donne.

Inoltre, le malattie mentali di tutti i tipi sono ancora estremamente stigmatizzate e ci viene insegnato che i nostri sintomi mentali e i nostri sintomi fisici sono due cose diverse. Era abbastanza difficile cercare un aiuto per l’ansia e la depressione da adolescente, e parlare di qualcosa di astratto come le mie paure specifiche non sembrava produttivo. Per anni ho provato dolore e fastidio allo stomaco. Perché i medici non parlano più di sintomi fisici che si manifestano a causa di una malattia mentale? Questo non è un fenomeno esclusivo delle fobie – molte persone hanno riferito sintomi fisici correlati a malattie mentali come ansia, depressione e DOC, ma l’American Psychiatric Association elenca solo cose come “ritiro”, “apatia” e “cambiamenti di umore” sul Segnali di pericolo della malattia mentale pagina del suo sito web.

Ci sono prove, tuttavia, che collegano la malattia mentale con il dolore fisico. Uno studio del 2008 nel diario Depressione e ansia afferma che “i pazienti di assistenza primaria che sostengono i sintomi di dolore muscolare, mal di testa o dolori allo stomaco sono circa 2,5-10 volte più propensi a essere sottoposti a screening positivo per disturbo di panico, disturbo d’ansia generalizzato o disturbo depressivo maggiore.” Allora perché non stiamo parlando di più?

Cerco di non pensare troppo ai miei anni di sofferenza. Invece, mi sto godendo la vita in modi nuovi che probabilmente sembrerebbero noiosi per la maggior parte. Ho guidato l’automobile, mangiato nei ristoranti – diavolo, ho persino mangiato mentre ero in macchina! Un compito banale per molti mi sembra ancora una vittoria gigantesca. Ci sono voluti mesi di duro lavoro in aggiunta a anni di frustrazioni, ma alla fine ho capito perché valesse la pena di mettere le mani nella spazzatura.

FONTE: medium.com

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BARONE PIZZINI: BIOLOGICO PER SCELTA

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  • 15 Aprile 2018

La storia della Barone Pizzini inizia agli inizi dell’800 quando gli eredi della casata asburgica Pizzini Piomarta von Thumberg si traferiscono a Timoline, una frazione di Corte Franca, per occuparsi dell’azienda di famiglia. Vari componenti della famiglia si susseguono nella gestione fino ad arrivare alla fine del Novecento quanto la cantina passa sotto la guida del Barone Giulio Pizzini che gioca un ruolo determinate nello sviluppo del Franciacorta divenendo uno dei fondatori della DOC nel 1967.
All’inizio degli anni ‘90, il barone coinvolge un piccolo numero di imprenditori appassionati di vino e, nel 1993, cede a loro l’azienda.

Precursore dei tempi, la cantina Barone Pizzini è stata la prima realtà franciacortina a produrre Franciacorta da viticoltura biologica certificata dopo aver cominciato la conversione dei vigneti dal 1998.

Come ricorda Silvano Brescianini, vicepresidente e socio “Il biologico è il mezzo, il fine è la qualità”; quindi attenzione al territorio, all’ambiente e all’uomo.
Avere una vigna in equilibrio significa lavoro costante, coltivazione del terreno per arricchirlo di materia organica con sovesci, compost, foglie, tralci di vite e poi ancora inerbimenti per ricreare un ambiente ospitale per insetti, gestione della biodiversità e cura della parte fogliare della vite.

Per Barone Pizzini biologico significa anche essere una cantina realizzata con architettura ecocompatibile: la nuova cantina, realizzata nel 2006, prevede numerosi accorgimenti per limitare il consumo energetico e ridurre l’impatto ambientale: le acque sono fitodepurate, è presente un sistema naturale di raffrescamento e sul tetto è installato un impianto fotovoltaico che garantisce una parte rilevante dell’energia elettrica necessaria per le attività aziendali.

Ma no solo: è stata la prima cantina italiana a potersi fregiare, nel 2012, della certificazione ISO 14064 con il sistema Ita.Ca (Italian Wine Carbon Calculator), il primo calcolatore di impronta carbonica specifico per la filiera vitivinicola.

Barone Pizzini è inoltre parte del progetto Biopass (acronimo di Biodiversità, Paesaggio, Ambiente, Suolo e Società) messo a punto dallo Studio Agronomico Sata di cui fanno parte il prof. Leonardo Valenti e il dott. Pierliugi Donna, rispettivamente consulenti enologo ed agronomo, della cantina.
Il progetto prevede la valutazione di tutti gli elementi presenti sul territorio che vanno a comporre la biodiversità n tutte forme di vita (animali, piante, funghi o batteri) nei loro habitat (bosco, acque, campi) per individuare gli eventuali interventi su cui focalizzare gli sforzi aziendali per una maggiore sostenibilità.

I riconoscimenti per questo grande sforzo non sono mancati e nel 2012 l’International Wine Challenge ha proclamato il Franciacorta Rosé 2008 miglior vino biologico al mondo. Nel 2015 Barone Pizzini ha ottenuto lo speciale premio per la Viticoltura sostenibile del Gambero Rosso e, sempre nello stesso anno, anche l’attestato Biodiversity Friend, primo standard per la certificazione della biodiversità in agricoltura, patrocinato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e di proprietà della WBA – World Biodiversity Association onlus.

di Paolo Valente

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Notizie dal mondo

Finanziamenti per 1,1 miliardi di euro agli agricoltori francesi che vogliono passare al biologico

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  • 15 Aprile 2018

Il governo francese ha stanziato 1,1 miliardi di euro per gli agricoltori che vogliono passare alla produzione biologica, a fronte di una domanda di prodotti in forte aumento.

Al momento la Francia non è in grado di soddisfare la richiesta nazionale di prodotti biologici e, di conseguenza, il 30% viene importato a prezzi più bassi possibile e questo danneggia la posizione competitiva degli agricoltori francesi.

A tal proposito, si vuole evitare che la Francia finisca con l’importare prodotti su larga scala, meglio piuttosto supportare gli agricoltori in questa transizione verso la coltivazione biologica.

Il governo teme che, senza un intervento, i volumi d’importazione continueranno ad aumentare.

Al momento la superficie agricola francese coltivata in regime biologico ammonta al 6,5% del totale. Grazie agli aiuti economici, nel 2022 aumenterà fino al 15%.

Secondo il ministero la sovvenzione da 1,1 miliardi di euro messa a disposizione per la produzione biologica corrisponderà a un aumento del 62% rispetto al piano di sostegno finanziario precedente.

Fonte: http://www.suoloesalute.it

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Gusto Parmigiano, il sapore inconfondibile dell’Emilia

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  • 15 Aprile 2018

Milano, si sa, è quella città che qualche entusiasta ha definito “la nuova capitale europea del cibo”. Staremo a vedere, ma nel frattempo è innegabile che la città sia in grado di ospitare e digerire qualunque pietanza di qualsiasi provenienza. E allora un classico o ex-classico come la salumeria emiliana, con salumi e formaggi in bella vista e la saletta-trattoria nel retrobottega, avrà anch’esso diritto al suo spazio nella presunta capitale europea del cibo?

Il risto-shop “Gusto Parmigiano”, aperto in via della Moscova n. 24 da gennaio, è una risposta ultramoderna a questa domanda. A mezzogiorno si pranza, a sera c’è l’aperitivo rinforzato e tutto il giorno si possono acquistare in bottega una serie prestigiosa di prodotti emiliani d’eccellenza, con il mitico Parmigiano-Reggiano in testa a tutti. L’apertura del locale è parte di un progetto che unisce persone e aziende: i soci sono Riccardo Toschi, Federico Fernus e Federico d’Amato, provenienti da esperienze diverse ma accomunati dall’amore per il “Re dei Formaggi”. Le aziende partecipanti sono la Latteria Sociale di Roncadella, produttrice storica di Parmigiano, l’antica Acetaia Dodi, per l’aceto balsamico da abbinare al formaggio, e infine Podere Giardino, perché un buon Lambrusco biologico è il compagno di degustazione ideale.
Ma indubbiamente è lui al centro dell’iniziativa, il nostro PR, disponibile in un’ampia selezione che si differenzia in base alla razza delle mucche (frisone, bianche, brune o rosse), all’area geografica (pianura, collina o montagna) e alla stagionatura (da pasteggio, maturo o stravecchio).

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“La Verticale di Parmigiano che le presento,” precisa Federico Fernus, socio e sommelier caseario del risto-shop, “abbinata a tre confetture diverse, si articola su tre prodotti con caratteristiche distinte: il latte della frisona, della bruna e della rossa danno origine a formaggi con sfumature di dolcezza e sapidità perfettamente distinguibili. Dopo la degustazione in purezza, qualche goccia di aceto balsamico Dodi serve a dare una sensazione ancora più complessa, di solito apprezzata dalla clientela.”

Ma il Parmigiano si riaffaccia un po’ in tutto il menù, giusto? “E’ presente in forma di crema nella nostra lasagna a km 220 (la distanza fra Milano e Bologna), accompagnato da un ragù di manzo, maiale e vitello, e praticamente in tutte le nostre proposte: ad esempio nella torta salata tipica chiamata erbazzone contemporaneo, ma anche nell’innovativo Cheese Parmigiano- Reggiano Burger, un hamburger vegetariano con ketchup di mela campanina, bietole e Parmigiano da pasteggio.”

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Una gustosa alternativa per tutti coloro che, come me, si trovano un po’ a disagio con il classico panino all’americana, e un promemoria importante per coloro che identificano l’Emilia col tagliere di salumi e formaggi: c’è dell’altro, evidentemente. Per dirne una, a sera si trova sempre il tagliere “caldo”, vale a dire un bis o tris dei celebri primi emiliani con possibilità di averne uno come porzione intera. E dopo un passaggio al tavolo con, ad esempio, assaggi di cappelletti, lasagne e zuppa del mezzadro (con verdure di stagione, cereali soffiati, borlotti e croste di Parmigiano), la serata si può anche chiudere con un tiramisù della casa e via, ad evitare stravizi.

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I turisti che da qualche tempo vengono a Milano non solo per affari (in particolare russi e francesi, specifica il Fernus), hanno trovato il posto da ricordare, qui in via della Moscova. Ma anche coloro che a pranzo non si accontentano di una pausa qualsiasi, e desiderano un pasto di livello superiore, potranno ottenerlo ad un prezzo ragionevole: l’erbazzone contemporaneo costa 8 euro, il Parmigiano Burger 11 euro. Con l’ulteriore possibilità di completare l’esperienza portando a casa uno spicchio di Parmigiano-Reggiano o un altro prodotto tipico di quelli giusti, garantiti da un marchio che ha reso famosa l’Italia nel mondo.

A Milano, la strada per diventare “la nuova capitale europea del cibo” potrebbe anche passare da locali come “Gusto Parmigiano”, un risto-shop che movimenta il mercato della ristorazione facendo della nostra grande tradizione enogastronomica un punto fermo.

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IL COLLE FESTEGGIA QUARANT’ANNI, AL VINITALY SI PRESENTA LA STORICA BOTTIGLIA

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  • 15 Aprile 2018

L’azienda di San Pietro di Feletto, celebre nel mondo per il suo “Metodo Il Colle”, spegne quaranta candeline. Il titolare, Fabio Ceschin. “Biologico e innovazione, due pilastri: a breve la degustazione della bottiglia del compleanno”

Correva il 1978 quando l’azienda “Il Colle” fu fondata dall’enologo Fabio Ceschin, che professionalizzò un’attività avviata dal padre e dal nonno che da oltre un secolo lavorano nei vigneti. Un sogno e un lavoro, il loro, che aveva come cornice le colline mozzafiato di San Pietro di Feletto, nel cuore del Conegliano Valdobbiadene DOCG, area che oggi è a pieno titolo candidata a diventare patrimonio dell’Unesco. Oggi il fondatore è affiancato dalla moglie Gianna e dai tre figli, rappresentanti della quarta generazione di amanti del vino: Francesco, dedito ai vigneti; Sara, responsabile dell’export e delle vendite; Andrea, referente nel controllo di gestione e amministrativo. Sono loro le anime di una azienda che vanta otto ettari a coltivazione biologica, eccellenza sulle colline sacre del Prosecco Superiore.

Una famiglia che in occasione di questo Vinitaly spegnerà quaranta candeline. “Metteremo in mostra la nostra bottiglia del quarantesimo compleanno”, spiega Ceschin, che invita amici e professionisti del settore al padiglione 5, stand C4. “Al centro del nostro spazio espositivo posizioneremo una colonna, sulla quale esporremo la nostra nuova bottiglia, uno spumante eccezionale con 18 mesi di permanenza in autoclave frutto di una cuvèe di più vitigni del triveneto e della nostra lunga esperienza nell’arte spumantistica. Sarà possibile solo ammirarne il packaging, frutto di un concorso di idee riservato agli studenti del 5° anno del Liceo Artistico “Bruno Munari” di Vittorio Veneto; dato lo charmat lungo con il quale lo produciamo ha bisogno ancora di qualche giorno di affinamento in bottiglia prima della degustazione, che sarà aperta al pubblico durante uno straordinario evento a maggio”.

Ma allo stand in compenso sarà possibile degustare la Collezione Texture. Gli amanti delle bollicine potranno inebriarsi coi due Docg in versione extra dry e brut, il Biologico “Colle Baio”, oltre ad uno spumante rosato da uve pinot nero.

Ma l’attenzione degli addetti ai lavori sarà focalizzata sul Millesimato Docg 2017. È l’ultimo nato nella gamma elite dell’azienda, la collezione Texture. Un prodotto secco, proveniente da vigneti dove le uve si raccolgono quasi acino ad acino dopo una sovra maturazione in pianta ottenuta tramite il taglio dei  tralci, poi lasciati a scaldarsi al sole, una pratica che garantisce una forte presenza zuccherina. Ma soprattutto il Millesimato è emblema del “Metodo Il Colle”, che tanto fa parlare tra i professionisti del settore: unica fermentazione, dal mosto allo spumante senza il passaggio per il vino base. “Il tutto con una vinificazione senza solfiti se non aggiunti in basso dosaggio un attimo prima dell’imbottigliamento”, conclude Ceschin. “Una vinificazione schietta, che non si appoggia ad innesti di lieviti o alchimie esterne all’uva Glera per portare nel bicchiere profumi e sentori indimenticabili”.

–        40 anni di attività: dal 1978 al 2018DATI & NUMERI AZIENDALI

–        Azienda completamente rinnovata nel 2000, dislocata su 3 piani per un totale di circa 5.000 m2

–        26 ettari di vigneto condotti dall’Azienda Agricola di Famiglia

–        Ulteriori 8 ettari di vigneto condotti ad Agricoltura Biologica

–        Restanti uve coltivate da piccoli viticoltori del territorio che collaborano con l’azienda da 30/40 anni e sottostanno a un rigido protocollo in materia di trattamenti e conduzione del vigneto

–        Provengono da circa 120 ha di vigneto totali e vengono vinificare direttamente in azienda:

*ca. 1.500 tonnellate d’uva Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG

*ca. 500 tonnellate d’uva di uva Prosecco DOC

–        Impianto di imbottigliamento completato tra il 2000 e il 2012 e in continuo rinnovamento

–        1.200.000 bottiglie prodotte per anno

–        Capacità di stoccaggio:

*16.000 hl nelle vasche;

*4.000 hl ulteriori in autoclave;

–        Certificazioni internazionali: ICEA – Biologico, BRC, IFS, ISO 9001 e ISO 14001 per l’ambiente

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helpinthecity.org per trovare dove fare volontariato

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  • 19 Agosto 2017

Se vuoi fare volontariato spesso il problema è scoprire dove poterlo fare e soprattutto avere informazioni sul tipo di attività che andrai ad eseguire al fine di fare qualcosa che puoi concretamente effettuare in modo efficace perché adatta alle tue competenze e attitudini.  Nonostante aiutare il prossimo sia comunque un gesto importante, è anche importante fare qualcosa che sentiamo in modo più forte e chiaro in conseguenza di un vissuto personale, una sensibilizzazione, una conoscenza anche casuale che ci ha portato a percepire un problema sociale che altrimenti si sarebbe confuso nella moltitudine dei disagi del mondo attuale.
Spesso c’è una categoria di persone disabili o comunque che hanno dei problemi che attira di più la nostra attenzione perché abbiamo vissuto un’esperienza individuale oppure semplicemente riteniamo che è più importante aiutare determinate categorie.
helpinthecity.org - cerca dove fare volontariato

E poi, ultimo ma non meno importante, l’attività solidale di volontariato dovrebbe essere vicina a dove abitiamo o lavoriamo al fine di meglio collaborare.
Esistono mille altre sfumature di queste situazioni compresa la possibilità anche di fare volontariato e imparare a fare un lavoro e magari trovarlo.
In tutto questa importanti dinamiche di vita vissuta, nonostante internet con Google, YouTube, Facebook e tutti gli altri social che collegano oltre due miliardi di persone, la ricerca dell’Associazione più vicina al nostro quartiere è molto difficile e alla portata solo di specialisti web e resta  praticamente impossibile per la maggior parte delle persone.
Infatti non esiste su web un sistema che ci permetta di avvicinarci a questo mondo e di renderci conto di dove soprattutto possiamo anche essere più utili.
Alcune importanti associazioni che rappresentano il mondo del volontariato italiano hanno ammesso questa carenza a livello web di strumenti di informazione sia per chi vuole fare volontariato sia per le associazioni che ricercano volontari.
Esistono ovviamente migliaia di siti che pubblicano informazioni sulle singole associazioni ma la realtà globale delle associazioni distribuite sul territorio sfugge a questa offerta informativa e la maggior parte delle associazioni che si propone su web ha vantaggi minimi o nulli.
Purtroppo pubblicare semplicemente una lista delle decine di migliaia di associazioni distribuite sul territorio italiano non sarebbe concretamente utile.

Chi ha una pur minima esperienza di SEO (search engine optimization) saprà che occorre molto impegno e competenza perché un sito possa essere concretamente visibile e ritrovabile sui motori di ricerca e soprattutto su Google, il “principe” dei motori di ricerca.

La associazione link UP Europe! dopo un esperienza nel settore durata due decenni, applicata soprattutto nelle questioni etiche riguardo la comunicazione su web, ha sviluppato una piattaforma informatica molto semplice graficamente accattivante dove trovare le associazioni presenti sul territorio. Un’idea semplice ma che finora nessuno aveva realizzato.

Purtroppo il progetto, già ben ideato nei dettagli, necessita ancora di molto lavoro per essere realizzato.
Chi vuole saperne di più può iscriversi alla newsletter collegandosi al portale
http://www.helpinthecity.org/home
Per sostenere il progetto è anche attiva una sezione ecommerce per l’acquisto di libri
http://www.helpinthecity.org/librisolidali

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Passaggio in India – Simonetta Magni (25/5/2013 – Rai radio uno)

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  • 31 Maggio 2013

E ricordati che dovrai rinascere

“Esiste una Verità antica quanto l’esistenza tutta. Esiste una Verità che, se fosse compresa,
cambierebbe le sorti dell’umanità per sempre. Una Verità che mi è stato concesso di sperimentare e
che mi è stato chiesto di trasmettere…”

Così parla Simonetta Magni, scrittrice di racconti ed ora autrice del testo di narrativa autobiografica
E RICORDATI CHE DOVRAI RINASCERE, (distribuzione Feltrinelli), in cui racconta i suoi 16
anni con “i Grandi Esseri” – come lei li chiama – Esseri “i cui sguardi sono più che sguardi, sono un
balzo al cuore, sono un tuffo nell’oceano…”

Esseri di immenso potere e di infiniti amore e conoscenza: Mata Amritanandamayi, Sri Sathya Sai
Baba, Swami Premananda… “Giorno per giorno cola l’oro delle loro parole. Così, segreti custoditi
da millenni, tenuti nascosti alle moltitudini dell’Occidente, vengono travasati nelle nostre anime”.

La narrazione si apre con la descrizione di un’incresciosa vicenda accadutale in Italia, a seguito
della quale si sta lasciando morire. Ma accade qualcosa di straordinario che la indurrà a partire
vestendo i panni dell’autentica pellegrina, “dell’essere eternamente fanciullo che, cogliendo goccia
a goccia qualche scintilla di verità, vaga libero e spregiudicato per le strade del cielo, calcando un
sentiero trapunto di stelle”.
“La lunga tunica di cotone beige slavato, il mantello di lana grezza con il quale nel freddo mi
avvolgo e che la notte mi fa da coperta, la pelle asciugata dal sole, esposta a tutte le intemperie, i
capelli lunghi e irruviditi, mi accorgo di assomigliare sempre più a quei sadhu erranti che così
frequentemente incontro nei luoghi sacri o negli ashram; e di quanto questa condizione mi sia
congeniale, di come sia mia e di come mi ci muova naturalmente, quasi essendo tutt’uno con gli
elementi, col paesaggio e con quei templi e quelle divinità che sono miei, miei nel significato più
viscerale del termine, l’essenza della mia bramosia, della mia famelica ricerca…”
“C’è un’India che ama far baccano, caotica e caparbia di una caparbietà animale ed ottusa, l’India
dei numerosi bugiardi incalliti e spudorati che poiché hai la pelle bianca, ti vede come una preda
da spolpare.
E c’è un’altra India. Un sospiro immenso quanto l’anelito dell’anima che cerca la propria fonte
sgorga al solo pensarla.
Cos’è mai questa nazione? Non v’è luogo ove io giunga in cui non mi si dica: laggiù vive un santo;
in questa città c’è un ashram dove è possibile ricevere il darshan di un Essere che sa risvegliare in
te energie sopite con il suo solo sguardo o il suo sacro tocco…”

Simonetta MagniE incontrerà lui. Il suo sguardo brucia più del fuoco. Dicono che abbia molti poteri:
“Sai Baba. Il guru più conosciuto al mondo.
Di fatto, il mistero.
Chi egli sia in realtà, anche dopo opportune ricerche, mi è impossibile dirlo. Quaranta o cinquanta
suoi centri in Italia e altri duemila sparsi sulla superficie del globo, devoti che si dice arrivino
quasi alle cento milioni di unità e opere caritatevoli ed organizzazioni di volontariato col fine di
alleviare la povertà dell’India e di insegnare il servizio al prossimo.
Per alcuni, un santo mediante il quale Dio compie molti miracoli.
Per altri, un mago dai molti poteri.
Per altri ancora, un ciarlatano che opera trucchi per abbindolare le folle.
Per gli appartenenti al gruppo dei suoi seguaci, è Dio sceso in terra…”

Trascorrerà accanto a lui molti anni con lo scopo di studiarlo e di sviscerarne il mistero. Fino alla
presa di coscienza scioccante e sconvolgente della sua vera identità ed al suo messaggio per la razza
umana… Una ben congegnata azione diffamatoria nei suoi confronti ha finora impedito che la realtà
riguardo alla sua figura potesse emergere; ma, se ciò non accadesse, l’umanità mancherebbe una
pagina essenziale della propria storia.

Sarà lui che la inciterà a scrivere “E RICORDATI CHE DOVRAI RINASCERE”, nell’ambito di un
progetto di risveglio delle coscienze a cui molti staano partecipando e che porterà ben presto
all’avvento di un’era di pace e di collaborazione fra tutte le genti.

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Invito allo Yajna, rituale di Purificazione (Domenica 28 Aprile)

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  • 25 Aprile 2013

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Invito allo Yajna (Rituale di Purificazione)

Siamo lieti di invitarvi Domenica 28 aprile 2013, dalle ore 10:30 alle ore 18:00 allo Yajna
presso
Le Contane, Iolanda di Savoia (Ferrara), Via del Po’ 25

Programma
ore 10:30, OM Meditazione
saluto e due parole di Luigi Ferrante
ore 13:00 buffet (offerto gratuitamenti ai presenti)
ore 16:00 Lo Yajna (Rituale di Purificazione)
ore 17:00 bajans e Arathi

L’INGRESSO E’ LIBERO, MA SI PREGA CONFERMARE LA PRESENZA PER IL BUFFET
per informazioni e conferme: annabruno.neworld[at]gmail.com

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COS’È LO YAJNA?

Lo Yajna, o Yagna, è un rituale collettivo di purificazione, volto a purificare tutti gli ostacoli interni ed esterni che velano la luce della conoscenza, rappresentata dal fuoco.

Il calore delle fiamme simboleggia l’energia, la shakti, mentre il profumo che si sprigiona dalle offerte è l’aroma della presenza divina, il nettare degli Dei che ci deve impregnare per permetterci di raggiungere l’alto piano della Spiritualità.

Lo Yagna è uno strumento molto potente di aiuto per l’umanità per il raggiungimento della Divinità dentro di sé tramite la purificazione di se stessi.

Alcuni atti aiutano a ridurre o eliminare l’influenza di azioni compiute nel passato: lo Yajna aiuta in questo, riducendo e compensando gli effetti di determinati atti compiuti nella propria vita.

Le persone che hanno un forte legame o una forte devozione per la Divinità che viene invocata, possono percepire o addirittura vedere la presenza di questa divinità durante il rituale. La forma che il Divino assume non è importante: è l’atto del sacrificio in sé che è importante.

Così lo Yagna diventa un potente mezzo di trasformazione. Più si è saldi nella devozione per il Divino, più si è capaci di sacrificarsi a quella forma del Divino, maggiore sarà la grazia elargita dalla Divinità nel sostenere la trasformazione dell’umano in Divino. Più il legame con la Divinità è forte e profondo, più è grande la capacità di offrire se stessi al Divino, più le persone che partecipano allo Yagna sperimenteranno nella loro vita felicità, accettazione, pace e gioia.

Come è il fuoco, così è il fumo; Come è il fumo, così le nuvole;
Come son le nuvole, così è la pioggia; Com’è la pioggia, così il raccolto;
Com’è il raccolto, così è il cibo; Com’è il cibo, così è l’intelletto.

SAI BABA

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Invito allo Yajna (Rituale di Purificazione)

Siamo lieti di invitarvi Domenica 28 aprile 2013, dalle ore 10:30 alle ore 18:00 allo Yajna
presso
Le Contane, Iolanda di Savoia (Ferrara), Via del Po’ 25

Programma
ore 10:30, OM Meditazione
saluto e due parole di Luigi Ferrante
ore 13:00 buffet (offerto gratuitamenti ai presenti)
ore 16:00 Lo Yajna (Rituale di Purificazione)
ore 17:00 bajans e Arathi

L’INGRESSO E’ LIBERO, MA SI PREGA CONFERMARE LA PRESENZA PER IL BUFFET
per informazioni e conferme: annabruno.neworld[at]gmail.com

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Email Marketing: caratteristiche e vantaggi

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  • 29 Dicembre 2010

Una delle strategie commerciali e pubblicitarie più utilizzate oggi dalle aziende è il cosiddetto email marketing, una forma di comunicazione diretta messa a punto in tempi relativamente recenti, che collega l’ente con il cliente o potenziale cliente.

Questa semplice ed efficace operazione di marketing consiste, essenzialmente, nell’utilizzo della posta elettronica per spedire email (di solito dopo la creazione e la successiva valutazione di un più ampio progetto ad hoc) a fini commerciali.

Molti esperti e addetti ai lavori considerano l’email marketing la forma di comunicazione dalle maggiori potenzialità di sviluppo e utilizzo nell’immediato futuro, e ciò per diversi motivi per lo più legati alla praticità del metodo e ai costi contenuti che esso consente.

Ma come funziona precisamente e come si svolge una campagna di email marketing?

L’azienda spedisce messaggi promozionali dal contenuto immediatamente e facilmente comprensibile alla propria clientela e ai contatti in suo possesso, facendo attenzione a svolgere l’intera operazione nella maniera più mirata e personalizzata possibile, al fine, ovviamente, di godere dei migliori risultati dal punto di vista economico.

Ad un primo sguardo, tutto questo potrebbe apparire di una semplicità addirittura estrema, e in effetti lo è, ma i vantaggi sono numerosi e, soprattutto, irrinunciabili per un qualsiasi ente moderno perfettamente calato in un tipo di società estremamente agguerrita sotto l’aspetto concorrenziale come certamente può essere considerata quella attuale.

Ma quali sono, nello specifico, questi vantaggi?

Il primo consiste nel considerevole e sempre apprezzabile abbattimento dei costi di comunicazione e gestione che invece caratterizzano il classico metodo di campagna cartacea che, detto in poche parole, vuol dire massimi risultati ad un prezzo più basso e conveniente, un’occasione imperdibile per un’azienda attenta alla migliore ottimizzazione del proprio budget e dei propri investimenti.

Seconda e non trascurabile agevolazione consentita dall’email marketing è la velocità; se i metodi tradizionali potevano rivelarsi lenti o farraginosi, lo stesso non può di sicuro essere detto dell’email, un mezzo particolarmente rapido e immediato sia nella composizione che nella ricezione, capace di giungere dal mittente al destinatario il tempo necessario ad un “click” (nessun altro procedimento permette di fare lo stesso).

Infine, l’email marketing offre all’azienda un’ultima e comoda opportunità, ovvero quella di poter valutare in tempo reale il successo della campagna attraverso i click in entrata.

Insomma, il mondo del business imprenditoriale e aziendale si è appropriato, negli ultimi anni, delle opportunità offerte dal computer, il mezzo di comunicazione che più di ogni altro si è diffuso nel mondo rivoluzionando le nostre vite e il nostro modo di lavorare, potendo così usufruire dei suoi innumerevoli benefici sotto qualsiasi profilo, dai progetti alla loro realizzazione, dalla pubblicità al profitto, da un miglior utilizzo delle risorse a disposizione all’abbattimento di tempi e costi.

Infatti, attraverso questa (apparentemente) schematica ma innovativa strategia di marketing, è possibile perseguire (e raggiungere) obiettivi diversi, che non consistono solamente nell’acquisizione di nuovi clienti, ma anche nella fidelizzazione di quelli già esistenti, aspetto non meno importante del primo, e nel consolidamento del proprio brand, approfittando anche dell’immenso bacino di utenza che il computer permette.

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Carboidrati, la benzina dell’organismo

Il nome scientifico di quelli che impropriamente chiamiamo “carboidrati” è glucidi. Si tratta di sostanze formate essenzialmente da carbonio ed acqua e contenuti principalmente negli alimenti di origine vegetale. Il valore energetico è abbastanza alto: i carboidrati infatti forniscono in media 4 Kcal per grammo (è il caso dell’amido, contenuto nei cereali) costituendo uno degli elementi più importanti della dieta umana. Vari sono i tipi di carboidrati, classificati in base alla loro struttura chimica. Abbiamo perciò i carboidrati semplici e complessi.

I VARI TIPI DI CARBOIDRATI

I glucidi semplici sono le sostanze che comunemente chiamiamo zuccheri e comprendono monosaccaridi e polisaccaridi. Dal punto di vista nutrizionale, i più importanti sono glucosio, galattosio e fruttosio. Esaminiamoli nel dettaglio.

I monosaccaridi
Glucosio – costituisce la forma in cui deve essere trasformato qualsiasi altro zucchero per poter essere utilizzato dall’organismo umano. Solo il 5% della totalità di carboidrati è rappresentato dal glucosio che circola nel sangue.
Galattosio – è contenuto nel latte ma non vi si trova in forma libera, bensì legato al glucosio.
Fruttosio – è molto abbondante nel miele e nella frutta. Viene metabolizzato dal fegato, che lo trasforma in glucosio.

I polisaccaridi
I polisaccaridi sono formati dall’unione di più monosaccaridi (da 10 unità fino alle migliaia) mediante legami glicosidici. Hanno origine animale (glicogeno) o origine vegetale (amidi e fibre). Analizziamone i più importanti.
Fibre – la più importante è la cellulosa. Il nostro organismo non può trasformarle direttamente in energia ma le fibre sono fondamentali per il nostro benessere poiché regolano l’assorbimento dei nutrienti e difendono l’organismo da diverse patologie. Le fibre sono divisibili in fibre idrosolubili (quando possono essere disciolte in acqua) e non idrosolubili. Le prime riducono la quantità di colesterolo nel sangue, mentre le seconde richiamano liquidi, favorendo l’eliminazione di sostanze dannose.
Glicogeno – è immagazzinato nel fegato e nei muscoli in quanto riserva d’energia. È però presente in quantità molto ridotta negli alimenti, poiché viene quasi totalmente degradato nelle fasi di macellazione degli animali.
Amido – contenuto nei vegetali (principalmente semi e cereali) e nei loro derivati (come la pasta) ma si trova anche in patate dolci, piselli e fagioli. È possibile trovarlo in natura in due forme distinte: amilosio e amilopectina, la quale rende estremamente digeribili gli alimenti.

FUNZIONE DEI CARBOIDRATI

La funzione precipua dei carboidrati è quella energetica. Essi rappresentano infatti la principale fonte energetica, in particolar modo quando sottoponiamo il nostro organismo ad un intenso sforzo fisico. Tuttavia, assolutamente da non trascurare è la loro funzione plastica nella formazione di strutture nervose e acidi nucleici. Una volta trasformati in glucosio, i carboidrati possono prendere tre strade:

  1. Possono essere utilizzati direttamente dalle cellule al fine di produrre energia.
  2. Possono essere trasformati in glicogeno e immagazzinati come riserva energetica in muscoli e nelle riserve epatiche.
  3. Possono essere trasformati in grasso e depositati come tale, se le scorte di glicogeno sono sature.

Qualsiasi componente del nostro organismo necessita di una certa quantità di glucosio. È facile pertanto dedurne l’importanza che i carboidrati svolgono per il benessere del corpo. Persino alcune cellule del sangue utilizzano glucosio come fonte energetica primaria.

ECCESSO DI CARBOIDRATI

Abbiamo visto quanto sia importante assumere regolarmente una certa quantità giornaliera di carboidrati. Ma cosa accade quando tali sostanze sono in eccesso? La dieta dei paesi industrializzati risulta sempre più ricca di grassi (basti pensare alla grande diffusione dei fast food in quasi tutti i Paesi del mondo). Una dieta troppo ricca di grassi può provocare patologie come diabete, carie dentale o persino obesità in forme più o meno gravi.

CARENZA DI CARBOIDRATI

Ma anche una scarsa assunzione di carboidrati è causa di patologie gravi. Recenti studi hanno dimostrato che alla base di varie forme tumorali c’è anche una scarsa assunzione di carboidrati. Lo stesso vale per alcuni casi di ipercolesterolemia, di malattie renali e epatiche. Nei casi più gravi, l’assenza di carboidrati porta il sangue ad acidificarsi (come avviene nel diabetico non curato), cui consegue il coma. Ecco perché è estremamente importante seguire una dieta equilibrata, che preveda un’assunzione bilanciata di carboidrati.

IL PROCESSO DI DIGESTIONE DEI CARBOIDRATI

Il processo di assimilazione dei carboidrati inizia nella bocca, dove diversi enzimi presenti nella saluta inizia a scindere i carboidrati complessi. La digestione prosegue nello stomaco e nel pancreas, ove i succhi pancreatici riducono i polisaccaridi in monosaccaridi.

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Cos’è realmente la margarina vegetale?

La margarina vegetale è il prodotto industriale derivato dall’idrogenazione degli acidi grassi insaturi, spesso utilizzato in diverse ricette di cucina. Questo processo trasforma un sostanza organica indispensabile e utile al metabolismo in una sostanza tossica, non più utile e difficilmente eliminabile.

Ciò che rende un acido grasso essenziale al nostro metabolismo è la presenza di un doppio legame tra gli atomi di carbonio della catena principale. Anche per chi non se ne intendesse di chimica, basti sapere che un acido grasso dotato di questo doppio legame è detto "insaturo". Nel momento in cui vi viene aggiunto un atomo di idrogeno alla molecola, questo doppio legame viene meno. Un acido grasso privo di doppio legame è allora detto "saturo".

E’ comune trovare sull’etichetta degli alimenti la tabella dei valori nutrizionali ed è altrettanto comune trovare una suddivisione tra i grassi contenuti nel prodotto in saturi ed insaturi. Infatti la distinzione è notevole come è notevole il diverso metabolismo che assumono all’interno del corpo. Gli acidi grassi insaturi sono essenziali al nostro metabolismo, costituiscono le membrane delle cellule da cui dipendono importantissimi scambi tra l’interno e l’esterno delle cellule stesse.

Alcuni tipi di acidi grassi insaturi, gli omega-3 e gli omega-6 non possono essere prodotti dal metabolismo per cui devono essere assunti per mezzo dell’alimentazione. Questi sono tutti acidi grassi naturali famosi per una grande varietà di benefici a cui conducono: contrastano le allergie, anemie, artrite, cancro, candida, depressione, diabete, pelle secca, eczema, affaticamento, problemi cardiaci, infiammazioni, sclerosi multipla, sindrome premestruale (PMS), psoriasi, metabolismo pigro, infezioni virali, ecc.

I grassi saturi sono caratterizzati dall’avere un punto di fusione più elevato, infatti si distinguono facilmente poiché a temperatura ambiente restano solidi come ad esempio il burro, la margarina, il grasso condensato che spesso rimane sul fondo delle padelle ecc. Al contrario, ai nostri occhi, l’olio di oliva è sempre liquido. Questi grassi non esistono in natura e il nostro organismo non sa come comportarsi con loro che agiscono come veleno su reazioni cellulari critiche. Il corpo tenta di usarli come se fossero buoni ma ciò altera il normale apporto di minerali e di altri nutrienti, permettendo ai microbi e ai composti chimici tossici di entrare nelle cellule più facilmente. Risultato: accumulo dei grassi nel sangue, cellule indebolite, limitate funzioni organiche, sistema immunitario esaurito.

La margarina viene prodotta aggiungendo atomi di idrogeno alle molecole di acidi grassi di origine naturale per renderle più saturate, elevando il punto di fusione del grasso, in modo che rimanga solido a temperatura ambiente. Questo processo, chiamato appunto idrogenazione, richiede la presenza di un catalizzatore metallico e temperature di circa 260°C. L’idrogenazione è diventata popolare in America perché questo grasso non si degrada o diventa rancido così velocemente come gli oli naturali e pertanto ha una conservazione maggiore.

Si potrebbe lasciare un pezzo di margarina sul tavolo per anni e vedere che non sarà stato intaccato da larve, insetti o roditori. La margarina è un non-cibo! In confronto anche il burro è un grasso saturo e contiene residui ormonali e pesticidi ma è un alimento completo e sicuramente è migliore dei grassi idrogenati o parzialmente idrogenati.

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Walt Disney

Walt Disney è nato il 5 dicembre 1901 a Chicago nell’Illinois. Walt era uno dei cinque figli della famiglia Disney, quattro ragazzi e una ragazza. Dopo la nascita di Walt, la famiglia Disney si trasferì in Marceline Missouri dove Walt ha vissuto la maggior parte della sua infanzia. Walt ha sviluppato un forte interesse per l’arte sin da giovane, amava disegnare illustrazioni e spesso le vendeva anche ai vicini per arrotondare qualche soldo. Ha perseguito la sua carriera da artista studiando l’arte e la fotografia alla High School di McKinley in Chicago. Sempre in questo periodo Walt ha cominciato ad amare ed apprezzare la natura, la fauna selvatica, le famiglie e le Comunità animali. Benchè suo padre fosse stato abbastanza severo e pur non avendo molte risorse finanziarie, Walt è stato spronato dalla madre e dal fratello più anziano, Roy, a perseguire i suoi talenti. Durante la guerra del 1918, Walt Disney ha tentato di arruolarsi nel servizio militare ma fortunatamente per lui fu rifiutato perchè aveva soltanto sedici anni. Successivamente, Walt si unì alla croce rossa ed fu inviato oltremare in Francia, trascorrendoci un anno sia come autista d’ambulanza sia come funzionario. Successivamente la sua ambulanza è stata coperta dalla testa alla cosa con i fumetti Disney!

Rientrato dalla Francia, si è dedicato ad una carriera artistica commerciale. Ha fondato una piccola impresa denominata Rid-O-Grammo che in seguito è andata in fallimento.

Con la sua valigia e venti dollari, Walt si è diretto allora ad Hollywood per cominciare una nuova carriera. Dopo avere ottenuto un gran successo con le sue “Alice commedias” Walt è divenuto una figura riconosciuta di Hollywood. Il 13 luglio 1925, Walt ha sposato uno dei suoi primi impiegati, Lillian Limita, in Lewiston. Da questa unione nacquero due figli Diane e Sharon. Nel 1932, la produzione intitolata “fiori e alberi” (il primo fumetto a colori) fece vincere al suo studio il primo premio della loro carriera. Il 21 dicembre 1937 esce Biancaneve ed i Sette Nani, la prima pellicola musicale animata integrale, premiata al teatro di Carthay a Los Angeles. La pellicola è stata prodotta al costo inaudito di $1.499.000! nonostante la profonda depressione, la pellicola è ancora considerata il frutto di una delle abilità più grandi ed un monumento indistruttibile dell’industria cinematografica. Durante i cinque anni successivi, gli studi del Walt Disney hanno completato altri classici animati integrali quali Pinocchio, Fantasia, Dumbo e Bambi. Walt Disney aveva anche il sogno di realizzare un parco di divertimento pulito e ed organizzato che è divenuto realtà e conosciuto come parco di Disneyland, inaugurato nel 1955.

Walt Disney è diventato anche un pioniere della televisione, cominciando la produzione per la televisione nel 1954. Fu il primo a lanciare in onda un programma meraviglio in pieno colore quale è il suo stile. E’ il 1961. Walt Disney è una leggenda; un eroe del ventesimo secolo. La sua popolarità in tutto il mondo è stata basata sugli ideali che il suo nome rappresenta: immaginazione, ottimismo, creazione e successo della tradizione americana. Walt ha condotto il suo pubblico più vicino al futuro mentre si può dire che a raccontarci del passato non vi è nessun altro uomo grandioso come lui.

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La nuova tecnologia UMTS

La possibilità di connettersi alla rete web e navigare in internet era, fino a qualche anno fa, un privilegio per pochi. In parte dovuto all’elevato costo di connessione, in parte dovuto alla collocazione geografica in cui si vive, Internet rappresentava, per la maggior parte delle persone, un’avanguardia non raggiungibile in tempi immediati.

La potenzialità di internet è difficilmente quantizzabile: esso rappresenta ogni giorno di più, un pozzo infinito da cui attingere informazioni, comunicare, intrattenersi e lavorare. Ma esso rappresenta in realtà una lama a doppio taglio che oltre ad aprirci alla cultura e all’informazione può incrementare e diffondere azioni e informazioni ignobili. Da un punto di vista più oggettivo internet è un mezzo e l’uso che ne possiamo fare dipende da noi e dalle nostre attitudini. Oggi, fortunatamente ed anche se per fini di lucro, l’accessibilità ad internet sta diventando sempre più concreta e a portata di tutti.

Per i casi particolari di potenziali utenti che non hanno una linea telefonica fissa a casa e non intendono attivarla, che hanno a disposizione un computer con cui navigare e che non voglio spendere grosse cifre, è a disposizione  nuova tecnologia: UMTS.

Il sistema UMTS è una tecnologia usufruibile con i telefonini di neogenerazione e supporta un tasso di trasferimento d’informazione massimo di 1920 kbit/s. In particolare, per le trasmissioni di dati (acquisizione di files multimediali, accesso al portale…) questo valore è decisamente superiore a quello fornito dai classici modem 56K. Per mezzo dei cellulari UMTS è, quindi, possibile accedere  al World Wide Web e navigare con velocità elevate, pur non avendo una linea fissa a casa.

Cerchiamo di analizzarne meglio i diversi aspetti mettendone in luce anche eventuali carenze: L’UMTS non funziona con le vecchie reti GSM ma richiede reti e antenne proprie; in Italia, come sappiamo, ci sono 4 compagnie di telefonia mobile che offrono diverse possibilità: Wind copre solo le grandi città, Tre solo i capoluoghi di provincia, TIM farà altrettanto (ma ha iniziato più tardi la copertura) e Vodafone ha la rete più capillare anche nel resto d’Europa coprendo centri minori. Considerando che il 70% degli italiani vive in centri con meno di 10000 abitanti, la maggioranza del Paese rimane esclusa dalla copertura UMTS e, senza esserne informata, spesso acquista un cellulare dal quale non può ricevere alcun tipo di questo servizio e deve ripiegare verso una connessione molto più lenta. I 4 gestori Italiani raccolgono in un apposito database le richieste di copertura con antenne UMTS: il comitato per la pianificazione valuterà poi se inserire la località nell’elenco di quelle da coprire. E’ importante notare il ruolo a volte determinante delle Amministrazioni Locali la cui attuale legislazione offre ampi poteri di veto nella posa di nuove antenne, rallentando di fatto i piani di copertura previsto dai gestori.

Per gli utenti che si trovano all’interno delle fasce di copertura è data la possibilità di usufruire del servizio con diverse tipologie di abbonamento che nel complesso risultano sempre più vantaggiose della semplici tariffe di base. Gli abbonamenti comportano tariffe mensili rapportate ai megabyte scaricati o flat senza limiti di tempo a costi relativamente bassi  (dai 9 ai 30 euro mensili). Seppure economiche, queste tariffe non hanno spronato le compagnie alla diffusione del servizio e quindi ad aumentare la copertura della rete e ad abbattere i prezzi dei telefonini UMTS sebbene questi ultimi, quando dotati di cavo con porta USB 2.0 da collegare al PC rappresentano la soluzione migliore al “digital divide” per molti potenziali utenti.

Vi è quindi da considerare la spesa iniziale per l’acquisto di un telefonino di neogenerazione, spesa che non risulta indifferente. Alle classiche offerte di mercato la Tre propone anche una serie di telefonini disponibili in comodato d’uso studiati a posta per permettere una connessione ad internet tramite il sistema UMTS.

Concludendo, si evince che vi sono ancora molte mete da raggiungere ma conoscendo i ritmi frenetici del mondo dell’informatica non passerà molto tempo prima che questo servizio si possa espandere ovunque e per chiunque. Di fatto questo tipo di tecnologia sta avendo un boom con utenti quali lavoratori o studenti che vivono in grandi centri abitati e che, per motivi economici o per motivi lavorativi, vogliono assicurarsi una connessione alla rete che sia economica e indipendente dal luogo d’abitazione.

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Tomografia di probabilità della resistività

Nell’ambito delle metodologie geofisiche correntemente utilizzate per l’esplorazione del sottosuolo, un notevole contributo è dato dalle prospezioni di tipo geoelettrico. La prospezione geoelettrica consiste nella determinazione sperimentale del parametro della resistività apparente, attraverso misure congiunte di intensità di corrente elettrica inviata nel sottosuolo mediante una coppia di elettrodi infissi nel terreno, e di tensione ai capi di una seconda coppia di elettrodi, anch’essi in contatto diretto col suolo.
Il metodo geoelettrico risulta tra i più idonei per l’individuazione e la definizione di volumi contaminati eventualmente presenti in suoli e falde, in quanto le caratteristiche elettriche del sottosuolo sono fortemente influenzate dalla presenza di sostanze inquinanti, sia di natura inorganica che organica. Di conseguenza si possono ottenere informazioni di dettaglio sui percorsi d’infiltrazione degli inquinanti, spesso molto articolati, e sull’evoluzione nel tempo del processo di inquinamento, qualora l’indagine geoelettrica venga ripetuta periodicamente. Una tipologia di analisi dei dati ottenuti con il metodo geoelettrico è costituito dalla tomografia di probabilità della resistività. Di fatto esso rappresenta una metodologia di ricognizione capace di individuare la distribuzione più probabile di anomalie di resistività, visualizzando la geometria dei corpi sepolti all’interno del volume del sottosuolo esplorato.
Prima di entrare nel dettaglio dell’innovazione che questo metodo introduce nell’ambito delle tecniche di propspezione geofisica, è necessario illustrare brevemente il metodo classico di interpretazione dei dati tomografici.

Limitandoci all’analisi in due dimensioni ed evitando di descrivere le diverse modalità con le quali i dispostivi di raccolta dati possono essere configurati (Schlumberger, Wenner, dipolo-dipolo, polo-polo, ecc…) il risultato che si ottiene da una campagna tomografica viene definita pseudo-sezione di resistività apparente. Il compito più arduo (almeno fino all’avvento dei moderni personal computer) era quello di interpretare tali pseudo-sezioni al fine di individuare una sezione di resistività vera o comunque di fornire un risultato valido alla prospezione geofisica. Con l’avvento e la diffusione dei computer il discorso si è in parte facilitato grazie a dei software che sono in grado di invertire le pseudo-sezioni di resistività apparente in sezioni di resistività.

Questa metodologia propone un approccio diverso al problema, basato sul fatto che la misura di un’anomalia del campo elettrico, rappresentante la risposta ad uno stimolo fisico di una determinata caratteristica sepolta, può essere interpretata come la risposta cumulativa di un insieme di contributi elementari di diverse anomalie. In tale ottica esiste una molteplicità di configurazioni che possono generare la risposta cumulativa osservata, all’interno dell’accuratezza delle misure. Il problema viene quindi affrontato seconda l’ottica generale dei problemi inversi, per i quali non viene mai fornita una soluzione deterministica ma una distribuzione di probabilità all’interno dello spazio delle soluzioni.

Nel caso in esame, a partire dalla pseudo-sezione di resistività apparente, non verrà fornita una sezione di resistività ma una sezione di probabilità di occorrenza di avere un contributo elementare di anomalia di resistività rispetto ad un modello di riferimento assunto. Sostanzialmente, quindi, tale tecnica fornisce uno strumento per individuare la distribuzione più probabile di anomalie di resistività nel sottosuolo.

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