All Posts By

aipem

Comunicati

I sintomi della meningite e la diagnosi rapida

  • By
  • 23 Dicembre 2009

La meningite è un processo infiammatorio a carico delle meningi cerebrali (sottili membrane che avvolgono il cervello) o midollari, di origine batterica o virale. I primi sintomi della meningite possono facilmente essere confusi con quelli dell’influenza e delle malattie di stagione in genere: si tratta infatti di febbre, vomito, mal di testa e sonnolenza, tipici di disturbi da raffreddamento. Altri sintomi assimilabili a quelli dati dall’influenza sono poi la rigidità, con conseguente dolore, dei movimenti della nuca e della colonna vertebrale.

Ecco perché la diagnosi della meningite può essere difficile da effettuare e può essere spesso considerata una banale influenza quando invece il trattamento farmacologico andrebbe iniziato quanto prima, anche per garantire la salute di chi potrebbe contrarre (familiari ed amici) la meningite, sia essa di origine batterica (particolarmente diffusa quella legata al meningococco) o virale.

Per questo oggi è stato sviluppato un nuovo test a disposizione degli ospedali, un esame diagnostico di rapida esecuzione, alta specificità e sensibilità, più economico e anche più efficiente perché ricerca direttamente il DNA del germe e quindi non viene alterato dalla terapia antibiotica. Il test rapido per la diagnosi della meningite non è invasivo, in quanto effettuato su campioni di sangue o di liquor cefalorachidiano e in due ore fornisce la diagnosi, di modo da poter intervenire immediatamente per bloccare l’agente patogeno.

Il nuovo test rapido per la meningitesa, messo a punto dal Laboratorio di Immunologia della Clinica Pediatrica II dell’Università di Firenze dall’ospedale Meyer di Firenze, si basa sulla biologia molecolare ed è di rapida esecuzione, alta specificità e sensibilità superiore ai tradizionali metodi colturali. Il test accorcia drasticamente il tempo necessario a esprimere la diagnosi di meningite e permette di procedere in modo più tempestivo e mirato sia nella cura dei pazienti colpiti che nella profilassi dei possibili contagiati.

No Comments
Comunicati

Porte scorrevoli in vetro: dalla razionalizzazione dello spazio all’arredo della casa

  • By
  • 23 Dicembre 2009

La porta scorrevole in vetro come scelta per guadagnare spazio ma anche per arricchire il design della casa attraverso una soluzione flessibile ed integrabile.

La scelta di arredare una casa (ma anche un qualsiasi locale) con una porta scorrevole in vetro deriva dall’esigenza di guadagnare spazio grazie alla riduzione degli ingombri rispetto ad una tradizionale soluzione a battente, ma anche di design, per l’opportunità di valorizzare un ingresso o un varco con una soluzione elegante e dinamica. Basti pensare ad esempio ad una separazione tra locali contigui e frequentati come possono essere cucina e soggiorno, che attraverso una separazione scorrevole possono diventare comunicanti in maniera permanente oppure sfruttare la luminosità della trasparenza materica del vetro per godere di un’illuminazione reciproca e di una visibilità costante.

Il sistema di scorrimento distingue le porte scorrevoli in due tipologie:

– porte scorrevoli esterno muro: quando l’anta scorrevole corre su una guida parallela alla parete;

– porte scorrevoli a scomparsa: quando l’anta scorrevole scompare all’interno di controtelaio incassato nel muro;

Porte scorrevoli in vetro

Entrambe le soluzioni sono estremamente flessibili sia a livello di installazione che per quanto riguarda la funzionalità e il design; le porte scorrevoli in vetro infatti sono sempre realizzate su misura del cliente in base alle specifiche esigenze di arredamento; inoltre possono essere singole, doppie, complanari, sovrapposte, a trascinamento e integrabili fra di loro in composizioni miste. Il vetro temperato con cui sono realizzate le porte garantisce un’alta resistenza all’urto e una sicurezza quotidiana nei confronti di chi le utilizza, anche grazie ai sistemi di apertura e di chiusura progettati con attenzione e ad uno scorrimento su binari in alluminio anodizzato con guide di precisione che rendono il movimento fluido e naturale.

Le porte scorrevoli in vetro, analogamente alle porte a battente possono essere realizzate con molte tipologie di vetro (trasparente, satinato, colorato, laccato, specchiato, ecc) ed eventualmente personalizzate con decorazioni originali ed esclusive). Il loro meccanismo di scorrimento si può rivelare utile anche in applicazioni alternative e di grande effetto estetico e di design, come le pareti o i divisori in vetro anche di grandi dimensioni e le ante scorrevoli delle cabine-armadio per esempio.

No Comments
Comunicati

Emissione di formaldeide da pannelli: Catas ente riconosciuto dalla California

  • By
  • 23 Dicembre 2009

Catas ha da sempre investito nella ricerca nell’ambito emissioni da formaldeide ed oggi è un ente riconosciuto dalla California per la certificazione dell’emissione di formaldeide da pannelli.

Da quest’anno la California ha introdotto un regolamento specifico, denominato ATCM (Airbone Toxics Control Measure), che limita l’emissione di formaldeide da pannelli a base legno (compensati, pannelli di particelle e pannelli di fibra). Il regolamento stabilisce che le produzioni di pannelli destinate alla California, direttamente oppure indirettamente (ad esempio come mobili), devono essere obbligatoriamente certificate e periodicamente sorvegliate da un ente esterno riconosciuto dal CARB (ovvero il California Air Resources Board).

Il Catas, con delibera del 15 dicembre 2008, è stato ufficialmente riconosciuto dal CARB quale ente terzo per la certificazione dell’emissione di formaldeide dai pannelli a base legno (TPC). Si tratta del primo Ente riconosciuto a livello italiano e tra i primi in Europa: oltre ai requisiti di imparzialità, è stato determinante per la scelta l’accreditamento ( SINAL ) di tutte le prove riguardanti la formaldeide nonché la notevole esperienza sulla certificazione di prodotto (CQA) vantata da CATAS (oltre 50 produzioni certificate on il marchio CQA). A queste qualità si aggiungono le competenze sul tema formaldeide dimostrate da pubblicazioni, corsi a livello universitario, seminari e partecipazioni alle attività di formazione sia a livello nazionale (UNI) che internazionale (CEN e ISO).

In Italia da dicembre 2008 è stato reso obbligatorio l’impiego esclusivo di pannelli appartenenti alla classe E1 regolamentando la fabbricazione, l’importazione e l’immissione in commercio di pannelli a base di legno e manufatti, sia semilavorati che prodotti finiti, contenenti formaldeide. Il decreto del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n 288 del 10 dicembre 2008) ha così stabilito le disposizioni riguardanti la fabbricazione, l’importazione e l’emissione in commercio di pannelli a base di legno e di manufatti realizzati con questi, sia essi semilavorati o prodotti finiti, contenenti formaldeide, al fine di garantire la protezione della salute umana nel loro impiego negli ambienti di vita e di soggiorno (i cosiddetti ambienti indoor). Il decreto ha fissato, all’art. 2, il divieto di immettere sul mercato pannelli a base legno o manufatti con essi realizzati, sia semilavorati che prodotti finiti, qualora la concentrazione di formaldeide in condizioni di equilibrio, nell’aria dell’ambiente di prova, super il valore di 0,1 ppm (0,124mg/m3); tale limite è raccomandato dalla stessa organizzazione mondiale della sanità.

No Comments
Comunicati

Gel per l’igiene e la disinfezione delle mani: differenza tra cosmetici e gel alcolici e loro corretto utilizzo

  • By
  • 23 Dicembre 2009

I gel per l’igiene delle mani e la prevenzione della trasmissione per contatto di virus, batteri e funghi non sono tutti uguali e quindi non tutti efficaci: viene evidenziata la differenza tra prodotti cosmetici e gel alcolici disinfettanti e ricordate infine le modalità per il loro corretto utilizzo.

L’influenza A, che ha raggiunto il livello pandemico anche in Italia, ha portato con sé una confusione generalizzata anche sull’igiene delle mani e sull’utilizzo dei prodotti di riferimento, ovvero i gel per la disinfezione delle mani utilizzabili quando non si ha accesso a rubinetti o lavandini.

La cura indispensabile della pulizia delle mani come veicolo primario di diffusione di germi promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (campagna Clean Care is Safer Care, http://www.who.int/gpsc/en/), si è infatti scontrata con un mercato in cui sono presenti prodotti non sempre adatti ed efficaci perché non pensati per la disinfezione delle mani (anche se promossi come tali da alcune aziende).

I gel per le mani si distinguono in due categorie:

– gel cosmetici: non sono Presidi Medico-Chirurgici approvati dal Ministero della Salute e quindi non forniscono alcuna garanzia di disinfezione delle mani; molto spesso è difficile riconoscere subito in etichetta il tipo di agente igienizzante contenuto in queste formulazioni.

– Gel alcolici: sono Presidi Medico-Chirurgici approvati dal Ministero della Salute, contengono una quantità di alcool (almeno il 60%) tale da renderli efficaci per la disinfezione della cute e per questo sono usati anche in ospedale. Grazie alle loro proprietà biocide, sono denominati in etichetta come disinfettanti o antisettici per le mani e raramente (o quasi mai) come gel igienizzanti.

Sullo scaffale della farmacia i prodotti si distinguono facilmente leggendo l’etichetta: sui prodotti che sono registrati come Presidi Medico Chirurgici è infatti indicato in vista il numero di registrazione presso il Ministero della Salute. Tutti gli altri prodotti (classificabili, ripetiamo, come semplici cosmetici) che invece non presentano tale numero di registrazione, oltre a contenere quantità modeste di principio attivo (alcool etilico), spesso possono contenere anche essenze per profumare le mani che, pur dando una illusoria sensazione di pulito, possono causare dermatiti allergiche da contatto ed irritazioni su alcune pelli particolarmente predisposte.

E’ necessario ricordare, infine, che l’efficacia dei gel alcolici igienizzanti è strettamente correlata alla loro modalità d’uso: questa ultima infatti deve prevedere uno strofinamento (rubbing) del prodotto su tutta la superficie delle mani al fine di evitare che persistano zone non disinfettate e che quindi potrebbero ancora veicolare virus, batteri e funghi.
A fornire la procedura corretta (utilizzata soprattutto in ambito medico), ci ha pensato ancora l’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha diffuso dei veri e propri poster reminders, presenti anche in tutti gli ospedali d’Italia, utili per il corretto impiego dei gel antisettici (http://www.who.int/gpsc/5may/How_To_HandRub_Poster.pdf) e a cui tutti possono far riferimento per sfruttare al meglio le potenzialità di questi prodotti.

Fonti bibliografiche di approfondimento

Cosmetici: cosa sono?

Presidi Medico-Chirurgici: cosa sono?

Linee guida OMS sull’igiene delle mani

http://whqlibdoc.who.int/publications/2009/9789241597906_eng.pdf%20e%20%20http://whqlibdoc.who.int/hq/2009/WHO_IER_PSP_2009.07_eng.pdf
e
http://whqlibdoc.who.int/hq/2009/WHO_IER_PSP_2009.07_eng.pdf

No Comments
Comunicati

Grande successo per l’inaugurazione dei nuovi studi di registrazione BlackMirror a Udine

  • By
  • 17 Dicembre 2009

Varini e Fargetta intrattengono gli oltre 500 ospiti accorsi per l’inaugurazione dei BlackMirror Studios.

Pareti e moquette nere, immagini proiettate sullo sfondo, un grande palco in cui batte il cuore della musica. Così si è presentato agli ospiti l’ambiente che ha accolto l’inaugurazione dei BlackMirror Studios sabato 12 dicembre a Udine.
Una serata all’insegna del divertimento e del sound.
Centinaia gli ospiti invitati e oltre 500 quelli accorsi a visitare gli studi e festeggiare, assieme al titolare Filippo Travani, l’avvio di questa nuova sfida imprenditoriale: un sogno coltivato da molti anni e finalmente divenuto realtà.

Black Mirror

La festa si è aperta alle 19.00 con l’arrivo degli ospiti tra cui molti nomi della musica e dello spettacolo.
Marco Liverani arrangiatore e autore per Alice e per Syria e collaboratore di Saverio Grandi, già autore di Vasco Rossi è arrivato assieme a Moreno Dapit, che da oltre 10 anni scrive per i Nomadi e che proprio con Liverani ha firmato il brano dedicato a Marco Pantani “L’ultima salita”.
A fianco della famiglia Travani, al tavolo d’onore, ha preso posto l’ingegner Paolo Fazioli, fondatore e amministratore unico della Fazioli Pianoforti che ha tenuto a battesimo il “suo” pianoforte Gran coda Fazioli F278 che domina la sala ripresa nel cuore degli studi. Tra i primi ad arrivare il sindaco di Udine, Furio Honsell, volto noto anche al pubblico televisivo per aver partecipato in passato alla trasmissione di Fabio Fazio “Che tempo che fa”.
Molti anche i giornalisti e i musicisti tra cui il batterista U.T. Gandhi.
Da Roma e da Londra sono giunti inoltre i rappresentanti della Euphonix, la casa americana che ha fornito le console delle due regie.

La serata, condotta da Elena Venuti, si è svolta in due tempi: prima, l’intrattenimento affidato alla simpatia dilagante di Mario “Get Far” Fargetta, di Radio Deejay e poi la vibrante musica suonata da Massimo Varini. Il chitarrista di Nek, Laura Pausini, Biagio Antonacci – solo per citare alcune delle collaborazioni più prestigiose – ha regalato al pubblico un concerto acustico, con brani tratti dal suo ultimo album strumentale “My Sides”.

Fargetta

Varini

Un momento coinvolgente, che ha messo in luce le straordinarie capacità tecniche, espressive e artistiche di questo grande chitarrista italiano.
Dopo il brindisi e la cena, un’enorme torta con il logo degli studi ha coronato i festeggiamenti.
Lo studio ( 800 metri quadrati di superficie di cui 200 riservati all’area tecnica sussidiaria).
si rivolge al mondo musicale mettendo a disposizione una struttura all’avanguardia, con le più avanzate strumentazioni nel campo della tecnologia del suono.
BlackMirro studios guarda all’ambito musicale a 360°, dalla musica pop- rock al metal, dal jazz alla musica classica e da camera, offrendo servizi di mastering, registrazione e mixaggio, jingle pubblicitari, musiche di sottofondo, arrangiamenti, speakeraggi, produzioni musicali.

No Comments
Comunicati

Come scegliere una porta scorrevole

  • By
  • 10 Dicembre 2009

La scelta di arredare una casa (ma anche un qualsiasi locale) con una porta scorrevole deriva dall’esigenza di guadagnare spazio grazie agli ingombri che si possono ridurre al minimo rispetto ad una tradizionale soluzione a battente, ma anche di design, per l’opportunità di valorizzare un ingresso ed un varco con una soluzione elegante e dinamica.

Le porte scorrevoli sul mercato oggi sono molte e disponibili con infinite varianti, dal classico legno fino al vetro, che può essere trasparente o satinato o ancora decorato con elementi artistici ed inserti. In particolare ecco di seguito una breve guida sui criteri da prendere in considerazione per scegliere una porta scorrevole in vetro che risponda veramente alle proprie esigenze.

– lo spazio ma non solo: la porta scorrevole può essere esterno muro (dove l’apertura della porta avviene lungo la parete) o a scomparsa (dove l’apertura della porta viene integrata all’interno della muratura tramite un apposito controtelaio), situazione in cui si risparmia anche l’ingombro legato allo scorrimento esterno della porta. Scegliere l’una o l’altra soluzione non è però solo una questione di spazio. Una porta colorata, decorata o artistica infatti abbina alla funzionalità il concetto di arredamento e di valorizzazione dell’ambiente

– le dimensioni e l’installazione: in molti casi le porte in vetro non vengono fornite con dimensioni standard ma possono essere adattate a molteplici situazioni architettoniche e di misura-vano. Per questo al vostro produttore di porte in vetro si può richiedere una soluzione completamente su misura, con vetri, decori e accessori personalizzati e soprattutto la garanzia di installazione in qualsiasi situazione di messa in opera. Non ci sono infatti limiti alle situazioni di impiego delle porte in vetro

– la decorazione e la finitura: le porte in vetro, oltre alla classica trasparenza, offrono decorazioni e colorazioni di molti tipi sulla base delle esigenze specifiche e dei bisogni d’arredo: vetri satinati, satinati colorati, specchiati, laccati coprenti, testurizzati. Per i più esigenti, sul mercato si trovano anche porte artistiche decorate con murrine, gemme in fusione, incisioni sabbiate o specchiate, inserti unici ed esclusivi firmati da famosi artisti

– il sistema di scorrimento: spesso l’economicità di una porta scorrevole in vetro ricade su un sistema di scorrimento non tecnologicamente avanzato, che nel tempo si può usurare, diventare rumoroso e generare attriti che poi impongono una forza di spinta eccessiva. La scelta deve ricadere quindi su un prodotto certificato con guide in alluminio anodizzato e profili coerenti che facilitino apertura e chiusura, realizzato da aziende qualificate e riconosciute nel settore.

– il produttore: la qualità di una porta si misura anche nella serietà del produttore e dalla sua competenza. Se realizza le porte scorrevoli personalizzate e su misura, totalmente all’interno della sua azienda e con metodi artigianali abbinati a tecnologie all’avanguardia, ecco allora che si potrà contare sulla massima qualità e su una garanzia ed un servizio di assistenza certo e legato a tutti gli aspetti della porta scorrevole (dalla lastra in vetro agli accessori).

No Comments
Comunicati

Igen: gel antisettico per la disinfezione delle mani

  • By
  • 10 Dicembre 2009

Igen è un gel antisettico a base di alcool etilico e triclosan per la disinfezione delle mani senz’acqua attivo contro virus (tra cui anche l’AH1N1), batteri e funghi.
L’attività disinfettante di Igen si compone dell’azione dell’alcool etilico e del triclosan: l’alcool etilico ha un’azione immediata ed evapora subito mentre il triclosan ha un effetto disinfettante prolungato nel tempo.

A differenza di un comune gel igienizzante (classificabile come semplice cosmetico), Igen è un disinfettante mani, registrato presso il Ministero della Salute come Presidio Medico-Chirurgico, la cui attività biocida è testata e certificata (da laboratori accreditati), secondo quanto previsto dalla più recente Normativa Europea in materia di disinfezione e igiene mani in ambito medico.
Proprio per questo Igen è utilizzato anche in ospedale da tutti gli operatori sanitari per la disinfezione delle mani, sia prima e dopo le visite ai pazienti, sia prima di iniziare un qualsiasi tipo di intervento chirurgico (disinfezione preoperatoria delle mani dell’equipe chirurgica).

Igen inoltre, è anche testato clinicamente per quanto riguarda l’impatto sulla salute della pelle. Uno studio clinico dermatologico, condotto su volontari sani, ha confermato che Igen non alterare la normale fisiologia della pelle e ne aumenta l’idratazione anche dopo ripetute applicazioni protratte nel tempo.

Igen infine è un gel disinfettante mani che, come consigliato dalle linee guida dell’OMS sull’igiene delle mani, non contiene profumi o essenze che potrebbero causare dermatiti allergiche da contatto o sensibilizzazione delle vie respiratorie.
Solo i prodotti che riportano in etichetta il numero di registrazione rilasciato dal Ministero della Salute offrono garanzie di un adeguato effetto biocida nei confronti di virus, batteri e funghi e quindi un’elevata igiene e disinfezione delle tue mani.

No Comments
Comunicati

Le misure di prevenzione del rischio chimico

  • By
  • 10 Dicembre 2009

Durante le operazioni di manipolazione dei farmaci chemioterapici antiblastici la garanzia per l’incolumità e la sicurezza del personale e quindi la prevenzione del rischio chimico legato ad un’eventuale contaminazione è vincolata da opportune misure preventive così come previsto dalla Legge.

Le vie di penetrazione e di contaminazione principali possono essere: inalatoria, cutanea o per contatto delle mucose; altre vie occasionali possono essere quella oculare (spruzzi accidentali) o l’ingestione (attraverso cibi o bevande contaminati, ecc.); l’esposizione ai farmaci chemioterapici antiblastici può avvenire durante diverse fasi del lavoro quali:

– L’immagazzinamento: confezioni non integre di farmaco possono provocare esposizione ai lavoratori addetti al ricevimento e allo stoccaggio in farmacia e nei reparti di oncologia.
I farmaci antiblastici devono essere conservati sotto la responsabilità del personale autorizzato, in luoghi separati, con le dovute segnalazioni, con idonea aerazione, con pavimento facilmente lavabile e scaffali con barriera protettiva proprio per evitare spandimenti accidentali.

– La preparazione: in questa fase si può verificare un’accidentale esposizione al farmaco per via inalatoria e/o per contatto diretto in seguito alla formazione di aerosol e spandimenti sotto la cappa a flusso laminare. E’ necessario, prima di eseguire la preparazione, verificare la funzionalita’ della cappa e dei sistemi di sicurezza, che il personale addetto indossi gli adeguati D.P.I., eliminare dall’area di lavoro il materiale non necessario alla preparazione e decontaminare in modo opportuno il piano di lavoro.
Per ridurre al massimo il rischio chimico, durante la fase di preparazione e’ opportuno utilizzare sistemi chiusi per la ricostituzione dei farmaci.

– Trasporto ai reparti: il trasporto dall’area di preparazione all’area di consegna della U.O. di
allestimento deve essere effettuato su vassoi a bordi rialzati.
Il trasporto dall’area di consegna alle Unità Operative deve essere effettuato
utilizzando contenitori di materiale resistente agli urti possibilmente trasparente per una immediata visibilità di eventuali versamenti o rotture accidentali.
La chiusura deve essere a tenuta per impedire la fuoriuscita di farmaci in caso
di rottura.
In caso di rottura accidentale all’interno del contenitore chiuso maneggiare con
cautela e riportare le preparazioni in farmacia.
I contenitori utilizzati devono essere etichettati ad uso esclusivo di questo tipo
di trasporto.

– La somministrazione: a causa di stravasi di liquido dai deflussori, dai flaconi, dalle connessioni, si possono avere contatti cutanei con i farmaci chemioterapici antiblastici.
E’ necessario che il personale addetto indossi i previsti D.P.I. , e segua le norme di sicurezza comprendenti le linee guida generali e particolari per la somministrazione.
E’ opportuno l’utilizzo di set infusionali a circuito chiuso dedicati e tecnologicamente studiati per l’infusione endovenosa dei farmaci antiblastici al fine di ridurre i rischi di contaminazione.

– Lo smaltimento: particolare attenzione va posta nelle operazioni di raccolta e avvio allo smaltimento di: materiali residui della preparazione e somministrazione, DPI, letterecci contaminati anche da escreti, urine di pazienti trattati, filtri di cappe. Gli addetti sarannoprotetti con camici in tessuto idrorepellente TNT monouso, guanti monouso in lattice pesante, maschera FFP2S, occhiali, pantaloni monouso in TNT, soprascarpe monouso in TNT.
Inoltre particolare attenzione deve essere anche posta alla pulizia dei servizi.

– La centralizzazione delle strutture: è molto importante in quanto consente di ridurre in alcuni punti ben attrezzati e controllabili le operazioni che maggiormente devono essere sorvegliate. Infatti detti locali devono essere appositamente predisposti con caratteristiche tali da consentire che non si abbiano veicolazioni di agenti contaminanti in altre aree.
I locali adibiti alla preparazione degli antiblastici dovrebbero essere sufficientemente ampi (circa 16 mq.) per mettere il personale addetto, nelle condizioni ottimali per lo svolgimento delle loro mansioni.
Inoltre la stanza dovrebbe essere fornita di una cappa aspirante, di un piano d’appoggio, un armadio, un box di decontaminazione o meglio di un’antistanza filtro.
Il pavimento e le pareti è necessario che siano in materiale plastico facilmente lavabili con angoli arrotondati.
Il locale dovrà essere protetto da turbolenze d’aria che potrebbero ostacolare le misure di sicurezza; se esiste un impianto di condizionamento dell’aria dovrebbe garantire almeno 6/10 ricambi d’aria l’ora.
Per quanto riguarda la comunicazione con l’esterno si dovrà installare un interfono a viva voce così da evitare qualsiasi tipo di contaminazione.

Dall’analisi delle vie di contaminazione si comprende quindi come la prevenzione del rischio chimico passi attraverso l’abbinamento delle corrette procedure e di un sistema opportuno per rendere sicura la manipolazione dei farmaci chemioterapici antiblastici, della loro somministrazione e dello smaltimento relativo ai dispositivi utilizzati.

No Comments
Comunicati

Gli ultimi casi di meningite in Italia

  • By
  • 30 Ottobre 2009

La meningite è molto difficile da diagnosticare soprattutto nei neonati e nei bambini piccoli. La meningite infatti ha sintomi iniziali poco specifici come mal di testa, mialgie, fotofobia, febbre alta, alterazioni di coscienza, rigidità nucale, sepsi: sintomi quindi che possono essere facilmente confusi e comportare un significativo ritardo nella diagnosi.

La sua pericolosità la dimostrano gli ultimi casi in Italia che hanno coinvolto in entrambi i due casi di ottobre due bambini di due anni (una bimba a Pisa e un bimbo a Messina) che sono stati colpiti da meningite fulminante.

In questi, come in tutti i casi in generale, la diagnosi rapida diventa un fattore fondamentale che può salvare una vita. Oggi gli ospedali hanno fortunatamente a disposizione un test rapido per la meningite grazie a cui sono sufficienti solo due ore dai primi sintomi di meningite per arrivare alla diagnosi della malattia. Il nuovo test rapido, industrializzato e distribuito  dalla Eurospital di Trieste e messo a punto dal Laboratorio di Immunologia della Clinica Pediatrica II dell’Università di Firenze, permette una terapia antibiotica mirata sui pazienti e rende più tempestiva la profilassi sui possibili contagiati.

Il test tradizionale che individuava la meningite utilizzava tecniche di coltura microbiologica che davano un esito dopo un tempo minimo di 24 ore ma anche di 7 giorni, a volte falsamente negativo a causa delle terapia antibiotica ad ampio spettro iniziata prima degli esami diagnostici per contrastare l’infezione

La meningite è una grave infiammazione delle meningi, le membrane che rivestono il cervello, e del liquido cerebro-spinale, dal decorso rapidissimo. In Italia, circa 900 persone ogni anno si ammalano di questa infezione e la percentuale dei decessi si aggira intorno al 10%. Malattie che ora possono essere facilmente diagnosticate e curate con tempestività.

No Comments
Comunicati

Il ruolo delle vitamine e gli integratori di vitamine

  • By
  • 30 Ottobre 2009

Le vitamine sono micronutrienti essenziali che devono essere assunte con la dieta poiché non sono sintetizzate nell‘organismo. Hanno azione coenzimatica e regolano il metabolismo tissutale. Non sono apportatrici di energia (calorie) né entrano a far parte dei costituenti strutturali dell‘organismo. Prima di vedere quali sono le cause che possono portare ad una carenza di vitamina ecco di seguito una breve introduzione alla classificazione delle vitamine e alle loro principali funzioni.

Le vitamine si dividono in liposolubili (che si sciolgono nei grassi – sono A , la D , la E e la K) e idrosolubili (che si sciolgono nell’acqua – sono tutte le vitamine del gruppo B e la vitamina C).

La vitamina A è necessaria per garantire il buon funzionamento della vista, mantenere pelle e mucose sane e sostenere il sistema immunitario.
La vitamina B ha un ruolo essenziale al normale funzionamento del sistema nervoso, al tono muscolare dell’area gastrointestinale e sono fondamentali per i corretti processi di funzionamento della cute e dei capelli.
La vitamina C è necessaria per garantire il corretto funzionamento di reazioni chimiche di ossiriduzione all’interno dell’organismo che permettono la sintesi di enzimi, proteine, acidi biliari, ormoni e l’assorbimento del ferro.

La vitamina D garantisce il riassorbimento del calcio a livello renale, i processi di mineralizzazione delle ossa e l’assorbimento intestinale dei minerali.

La vitamina C tutela il corretto funzionamento delle reazioni chimiche di ossidoriduzione all’interno dell’organismo che permettono la sintesi di enzimi, proteine, acidi biliari, ormoni e l’assorbimento del ferro.

La vitamina K è indispensabile per la coagulazione del sangue.

Nelle società moderne si sono sviluppati dei comportamenti che portano ad una carenza di vitamine. E le cause principali possono essere così riassunte:
– diete sbilanciate (diete ipocaloriche, diete vegetariane) che comportano carenze vitaminiche
– un’alimentazione ipercalorica che può portare all‘accumulo di vitamine liposolubili e a carenza di vitamine idrosolubili
– l‘uso di preparati industriali e di sistemi di cottura sofisticati che porta alla diminuzione dell‘assunzione vitaminica con la dieta

Ed è per queste ragioni dunque che l’apporto di vitamine va monitorato diagnosticandone opportunamente i sintomi con in primis il proprio medico di base ed assumendo continuativamente un integratore vitaminico in grado di bilanciare i livelli di vitamine.

No Comments
Comunicati

Xpanel: il pannello strutturale in legno va a scuola

  • By
  • 30 Ottobre 2009

Xpanel, il pannello strutturale prefabbricato in legno di grandi dimensioni per solai e coperture, è stato utilizzato nella realizzazione di una palestra scolastica.
L’obiettivo dell’intervento, la costruzione di una nuova palestra nell’ambito dei lavori di ristrutturazione e ampliamento della Scuola Elementare “Padre Lino Maupas” a Vicofertile (Parma), era quello di offrire la miglior risposta possibile al tema del benessere acustico all’interno dell’edificio scolastico.
Il progettista, ing. Fulvio Vignola, ha individuato in Xpanel la soluzione ottimale sia per le prestazioni fonoassorbenti sia per l’utilizzo di un materiale naturale come il legno, quale scelta strutturale.

Inoltre, il particolare layout del pannello sul lato a vista, ha consentito di imprimere alla copertura un’estetica innovativa ed una soluzione architettonica di pregio.
La copertura della palestra ha una dimensione di 785 metri quadrati (33,4 x 23,5).
La struttura principale è costituita da travi lamellari bifalda di 23 metri di luce, ad interasse di 5.5 metri. Su di essa è inserito l’impalcato costituito da pannelli strutturali coibentati Xpanel akustic 250×550 di spessore 28 cm, con funzione portante e di controventatura delle travi principali. Il manto di copertura, invece, è in lamiera con un’intercapedine di aerazione.
Il risultato è stato soddisfacente sia dal punto di vista prestazionale, per le caratteristiche strutturali e di assorbimento acustico di Xpanel – pannello strutturale in legno – , che dal punto di vista cantieristico, per la facilità di montaggio dei pannelli prefabbricati correttamente dimensionati.

La palestra scolastica dimostra ancora una vola quanto fondamentali siano le strutture in legno lamellare tanto per realizzare soluzioni estetiche e di design quanto per garantire il massimo rispetto dei carichi e delle resistenze a cui sono sottoposte le strutture.

Presentato in anteprima al Made nella primavera 2009, Xpanel è un brevetto ad uso esclusivo di Stratex. Il pannello prefabbricato in legno si caratterizza per inglobare in un unico elemento prefabbricato le funzionalità dell’orditura secondaria, delle controventature di falda, dell’isolamento termico e acustico.
Il pannello è inoltre resistente al fuoco e offre una ottima capacità fonoassorbente del lato a vista. Per questo è particolarmente adatto all’utilizzo in tutti gli ambienti affollati in cui la sicurezza e l’acustica interna rivestono primaria importanza tra cui gli edifici scolastici, dove Xpanel è stato infatti utilizzato per la sua prima applicazione.

No Comments
Comunicati

Diagnosi celiachia: ecco il nuovo test domiciliare

  • By
  • 30 Ottobre 2009

Eurospital, azienda farmaceutica di Trieste leader nella diagnostica a livello europeo, è stata la prima e unica a produrre un test per la diagnosi della celiachia che consente di sapere in pochi minuti a casa propria se si è o meno intolleranti al glutine.
Ora l’azienda triestina è pronta a distribuire in farmacia la nuova versione del test migliorata sotto vari aspetti sia diagnostici che di marketing.

I plus del nuovo test
Nei soggetti celiaci l’intolleranza al glutine si manifesta con una risposta immunitaria che implica la produzione di specifici anticorpi di classe A e di classe G anti-transgliutaminasi.
Rispetto alla prima versione, Xeliac Test Pro rileva non solo gli anticorpi IgA ma anche gli anticorpi IgG associati alla malattia celiaca presenti in una goccia di sangue umano.
Ciò migliora notevolmente l’affidabilità del test che presenta una sensibilità del 96,5% e una specificità del 97,3% dimostrate da uno studio condotto su diversi centri di eccellenza italiani specializzati nella diagnosi della celiachia.
Il nuovo kit di autodiagnosi domiciliare consente un’esecuzione più semplice e rapida.
I componenti del kit facilitano il prelievo di sangue che avviene in maniera indolore. Per la lettura dei risultati del test bastano da 5 a 10 minuti.
Il test sarà distribuito nelle farmacie a settembre al costo di 19,50 euro, prezzo inferiore rispetto a quello del primo xeliac test: un risparmio reso possibile proprio dalla maggiore semplicità della composizione del kit di autodiagnosi e dalla forte specializzazione in diagnostica dell’azienda triestina.

La diagnosi della celiachia
In questo modo Eurospital intende fornire un’adeguata risposta ai circa 500 mila potenziali celiaci presenti in Italia, vale a dire l’1 % della popolazione, secondo le stime effettuate dall’Associazione Italiana Celiaci e della letteratura scientifica più recente. Sono però soltanto 85 mila i casi diagnosticati di celiachia ed ogni anno nascono 2.800 nuovi celiaci.
Ciò significa che un ampio numero di persone vive con i sintomi della malattia celiaca senza sapere di essere affetto da celiachia e dunque senza adottare una dieta priva di glutine, complesso di proteine presente nel frumento, nell’orzo, nella segale, in molti altri cereali e in tutti i cibi che li contengono.
La celiachia è un’intolleranza che si manifesta con un ampio spettro di sintomi tra cui, diarrea, gonfiore addominale, perdita di peso, crampi, formicolii, emorragie, gonfiore alle caviglie, alterazioni cutanee.
Finora la diagnosi della celiachia è stata ostacolata dal lungo e complicato iter di accertamenti diagnostici cui ci si deve sottoporre in caso di sospetto di malattia. Il nuovo test rapido di Eurospital, può essere semplicemente acquistato in farmacia ed effettuato a casa, consentendo di effettuare così uno screening immediato.
Se il test è stato effettuato correttamente ed è negativo comparirà sulla cassetta contenente lo stick reattivo un’unica linea blu, nel caso invece di positività compariranno una linea blu ed una rossa e sarà necessario effettuare l’accertamento definitivo della celiachia rivolgendosi al proprio medico.

Il test è indicato per tutte le persone che abbiano forti sospetti di celiachia e vogliano avere una risposta in tempi rapidi e con costi accessibili senza bisogno di impegnativa da parte del medico curante. Xeliac Test pro è un aiuto nell’individuare i numerosi casi di celiachia ancora nascosti.

No Comments