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“Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso” di Vincenzo Di Michele: un nuovo libro sull’Italia in guerra

Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso” di Vincenzo Di Michele raccoglie testimonianze e documenti che ricostruiscono i giorni di prigionia di Benito Mussolini al Gran Sasso dopo la firma dell’Armistizio.

Di Michele propone una versione molto diversa rispetto a quella scritta nei libri di storia. Secondo i documenti e le interviste in possesso dell’autore, Benito Mussolini godeva di una certa libertà al Gran Sasso: aveva la possibilità di vedere persone e gestire serenamente il suo tempo.

Vincenzo Di Michele suggerisce l’esistenza di un accordo tra il Re, Badoglio e i tedeschi per la consegna di Benito Mussolini. La testi revisionistica contenuta in “Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso”, si basa su documenti e interviste che dimostrano come i militari tedeschi catturarono il Duce senza sparare neanche un colpo.

I carcerieri di Benito Mussolini avrebbero avuto l’ordine di non opporre nessuna resistenza ai tedeschi e consegnare il Duce senza alcuna reazione. Secondo l’autore di “Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso”, Badoglio e il Re trovarono un accordo per la consegna di Mussolini ai tedeschi in cambio della loro salvezza.

Vincenzo Di Michele ricostruisce gli avvenimenti successivi alla firma dell’Armistizio dell’8 settembre del ’43 attraverso documenti e interviste a persone presenti al Gran Sasso al tempo. L’autore conosciuto per il libro “Io, prigioniero in Russia”, propone una versione molto diversa della storia “comunemente” conosciuta.

Nel suo libro, lo scrittore propone una nuova istantanea dell’Italia in guerra, dopo aver scritto della tremenda prigionia in Russia di suo padre. Il precedente libro di Vincenzo Di Michele, intitolato “Io, prigioniero in Russia”, raccoglie le memorie del padre, militare durante la seconda guerra mondiale, proposto dall’autore in un romanzo storico molto commovente.

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“Il Viola di Alex” di Francesca Rizza: un libro sulla diversità

“Il Viola di Alex” di Francesca Rizza è un libro coraggioso, che affronta il tema della diversità in una società che, per quanto si dichiari moderna e mentalmente aperta, è ancora prevenuta sull’omosessualità.

La scrittrice Francesca Rizza ne “Il Viola di Alex” racconta una storia d’amore, di quelle che però attirano i pregiudizi e vengono osservate con diffidenza.

Alessandra, la protagonista de “Il Viola di Alex”, è un’adolescente introversa, che vuole aprirsi al mondo e dichiarare la propria omosessualità, che lentamente sta scoprendo.
Durante questo percorso interiore alla ricerca di se stessa, Alessandra affronterà le proprie paure e il proprio dolore, poiché avrà bisogno di comprendere chi è e cosa realmente vuole.

Quando riuscirà finalmente ad accettarsi, capirà che, da lì in poi, la sua vita cambierà in meglio. Il nuovo inizio verrà favorito da Viola, una ragazza di cui Alessandra si innamorerà follemente e che cambierà la sua esistenza.

“Il Viola di Alex” è un libro intenso, che ha dei risvolti drammatici. La scrittrice, Francesca Rizza, guarda oltre e prevede un continuo per questo romanzo, cercando così di dare maggior voce a questa storia, perché possa essere ascoltata da tutti, affinché ognuno di noi riesca ad aprire realmente la propria visuale e capisca che l’amore non ha confini dentro cui stare.

“Il Viola di Alex” è un romanzo che mostra quanto il pregiudizio possa condizionare negativamente la vita di molte persone, che non desiderano altro che amare. Poiché l’amore non ha sesso e non ha alcun tipo di confine. Perché l’amore, è semplicemente amore.

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“L’uovo” di Rodolfo Viezzer: non esistono confini…

“L’uovo” dello scrittore Rodolfo Viezzer può essere letto e riletto utilizzando sempre lo stesso punto di vista ma alla fine sembrerà tutto differente a ogni sguardo. Quello che ci apparirà chiaro è che quando esiste il Male bisogna ripartire da zero per ricostruire ogni cosa senza contaminazione. Diventa quindi necessario utilizzare un Bene assoluto che spazzi via tutto il marcio e il dolore prodotto.

“L’uovo” comincia da Adamo ed Eva e dalla spiegazione di come per loro, e solo per loro, fosse possibile vivere senza fare nient’altro.
Poi, però, da questo si passa a 14 anni prima, apparentemente senza logica, ma ne “L’uovo” tutto ha un senso, bisogna solo riconoscerlo e metabolizzarlo.

Rodolfo Viezzer nel suo libro ci pone dinanzi a vari stadi della vita, a volte contrapposti, altri imprescindibili dal resto mostrandoci come ogni cosa si genera e si distrugge in uno spazio e in un tempo fuori da ogni confine pensabile.

Da lontano si osserva un cambiamento, qualcosa che sta accadendo senza poter capire subito quali saranno le conseguenze. Bisogna solo proseguire nella lettura per comprendere.

“L’uovo” di Viezzer è un romanzo senza confini così come la storia, e il lettore potrà trovare la sua strada, quella che ritiene più percorribile per cogliere il suo senso.

“L’uovo” di Rodolfo Viezzer è tra i cinque finalisti del Premio Lettarario Europeo Massa città fiabesca di mare e di marmo 2013.

Per maggiori informazioni visita il sito di Rodolfo Viezzer www.rodolfoviezzer.com

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Un differente punto di vista sulla storia italiana: “Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso” di Vincenzo Di Michele

Vincenzo Di Michele ricostruisce gli avvenimenti che seguirono la firma dell’Armistizio dell’8 settembre del ’43. In particolare, l’autore, conosciuto per il libro “Io, prigioniero in Russia”, sottolinea come Benito Mussolini non fosse esattamente tenuto prigioniero al Gran Sasso, ma godesse di una certa libertà che gli permetteva di vedere persone e gestire il suo tempo.

Vincenzo Di Michele suggerisce l’esistenza di un accordo tra il Re, Badoglio e i tedeschi per la consegna di Benito Mussolini. La tesi revisionistica esposta da Vincenzo Di Michele nel libro “Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso”, si basa su documenti e interviste realizzate a persone presenti nella zona della prigionia del Duce nei giorni successivi all’Armistizio.

Secondo la storia canonica i militari dell’esercito di Hitler arrivarono al Gran Sasso e con un’imponente operazioni militare liberarono Benito Mussolini. Vincenzo Di Michele ricostruisce una diversa versione della storia, in cui sostiene che l’operazione tedesca fu tutt’altro che spettacolare: i carcerieri del Duce non spararono neanche un colpo.

I documenti dell’epoca sembrano confermare che il rapimento del Duce avvenne senza alcuna battaglia, avvalorando la tesi dell’accordo tra i tedeschi, Badoglio e il Re.

Nel suo nuovo libro, Di Michele propone una nuova istantanea dell’Italia post armistizio. Il precedente libro di Vincenzo Di Michele racconta ancora di guerra: “Io, prigioniero in Russia” raccoglie le memorie del padre dello scrittore, militare durante la seconda guerra mondiale, proposte dall’autore in un romanzo storico molto intenso.

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“La fine è il nostro inizio” di Franco Sangues: una magica fiaba d’amore…

“La fine è il nostro inizio” il romanzo dello scrittore Franco Sangues ha le sembianze di una favola, ma nasconde in sé molto di più di un lieto fine. Il libro racconta infatti di un percorso interiore che ha una meta ben precisa, ma durante il viaggio assume connotati sempre diversi, dando un tocco ancora più speciale al cammino.

I protagonisti de “La fine è il nostro inizio” Anteros e Carolina non lo sanno ancora, ma vivono esperienze simili, entrambi, infatti, sentono di essersi persi e hanno la necessità di essere colti e spronati da forti emozioni.

I due ragazzi lentamente e senza accorgersene saranno trasportati in una realtà che gli mostrerà un volto diverso, più intenso e ricco di sentimenti puri. Anteros e Carolina attraverso la condivisione riusciranno a rinascere, proprio quando tutto sembrava perduto.

Quello che si coglie leggendo questa storia d’amore, che parte da una fine e si evolve nel migliore dei modi, è l’importanza di desiderare il miglioramento per poterlo realmente raggiungere.

“La fine è il nostro inizio” è un libro che non si accontenta di raccontare, ma attraverso le parole di Franco Sangues vuole arrivare a toccare l’anima dei lettori, perché è questo ciò che conta veramente.

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“Nessun voto” di Elisabetta Formisano: l’innovazione diventa realtà!

“Nessun voto” della scrittrice Elisabetta Formisano è un romanzo unico nel suo genere, poiché attraverso una storia semplice spinge il lettore a credere che cambiare si può, anche in una scuola legata ai classici metodi di insegnamento.

In “Nessun voto” si parla infatti di un metodo innovativo che, se utilizzato in maniera adeguata, può portare progressi nella vita degli studenti.

La storia vede il professor Franz Feldman combattere per i suoi studenti contro chi è scettico verso la realizzazione del suo progetto, affinché possano essere portate alla luce le loro doti naturali. La sua idea, non condivisa dalla maggior parte degli insegnanti, è quella di non assegnare nessun voto ai suoi studenti, se non alla fine dell’anno.

In questo modo gli alunni, sentendosi responsabili delle proprie scelte, attuerebbero il comportamento giusto.

Il professore viene ostacolato nel suo progetto, ma persevera, convinto che l’idea possa portare buoni frutti; quello che accade in seguito gli darà ragione.

Con “Nessun voto” la scrittrice Elisabetta Formisano, oltre a raccontarci una bella storia, ci dimostra come gli insegnanti possano fare la differenza, aiutando gli alunni a percorrere la strada giusta… se ben indirizzati.

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“Storie di uomini in crisi” di Fabrizio Cugia: quando l’arma diventa l’io…

In “Storie di uomini in crisi” di Fabrizio Cugia di Sant’Orsola si parla di crisi come opportunità, come sfondo in controluce sul quale emergono, come turaccioli nel mare profondo, le sfaccettature infinite e variopinte dell’io.

Nel libro “Storie di uomini in crisi” lo scrittore Fabrizio Cugia di Sant’Orsola mette al centro la crisi, intesa come momento di scelta, di perdizione, di lacerazione interiore. È lì, in quell’istante, che l’identità vera dell’io si fa avanti, ed emerge il lascito che ognuno si porta con sé.

Assumono connotazioni diverse l’amore, la paura, il coraggio, la nostalgia, l’identità. La crisi, che si tratti di soldati napoleonici in ritirata, o un boxeur suonato nel ring, è il momento vero, in cui batte il ferro caldo dell’esistenza.

“Storie di uomini in crisi” di Fabrizio Cugia di Sant’Orsola è un libro imperdibile, per chi apprezza l’infinita nostalgia del viaggiare umano.

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“Nessun voto” di Elisabetta Formisano: la scuola che realizza i sogni…

La scrittrice Elisabetta Formisano nel suo romanzo “Nessun voto” racconta di un metodo innovativo, che trova le sue radici nella pedagogia, e che può cambiare le sorti degli studenti se utilizzato in maniera adeguata all’interno delle scuole.

Il messaggio del libro può essere riassunto in una frase di Martin Luther King che dice:
“Siate il meglio di qualunque cosa siate. Cercate ardentemente di scoprire a che cosa siete chiamati, e poi mettetevi a farlo appassionatamente.” Questo è ciò per cui si batte il coraggioso professor Franz Feldman, poiché è facendo venire alla luce le nostre doti naturali che possiamo produrre effetti positivi non solo per noi stessi, ma per l’intera umanità. In tal modo, lasceremo traccia del nostro passaggio su questa terra, e la nostra vita non sarà trascorsa invano.

L’esperimento che l’audace professore mette in pratica in una classe del liceo in cui insegna, consiste nel non attribuire alcun voto, se non alla fine dell’anno. In tal modo gli studenti potranno rendersi conto di essere loro stessi i costruttori del proprio futuro e si sentiranno responsabili per le proprie scelte.

L’ardito esperimento incontra parecchi ostacoli, soprattutto da parte del padre di Franz, insegnante di vecchio stampo, che gli si opporrà con ogni mezzo. Ma grazie alla sua perseveranza, alla sua intelligenza e alla sua purezza d’animo, il giovane riuscirà ad aiutare e a salvare più di uno studente, nonché a ricucire rapporti personali pesantemente interrotti…

Elisabetta Formisano nel suo romanzo “Nessun voto” vuole dimostrare come gli insegnanti, riuscendo a intuire le passioni, gli obiettivi e la personalità dei propri allievi, potrebbero condurli sulla giusta strada da percorrere nella vita. In tal senso, è necessario far comprendere agli alunni che lo studio non è finalizzato alla mera promozione, ma è il veicolo attraverso cui potranno realizzare i loro veri sogni.

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“Il cielo sbagliato” di Salvatore Bagnato: quale verità si nasconde?

Lo scrittore emergente Salvatore Bagnato nel libro “Il cielo sbagliato” riesce a fondere due storie in una e ad appassionare con un legame d’amore tra due “cieli” che per quanto all’apparenza siano diversi, riescono a fondersi e a creare un paesaggio di rara bellezza.

Dallo scontro della realtà di Julian ricco di sogni e quella di Silvia, un po’ cupa, si realizza un nuovo contesto che cambierà ogni cosa, perché sopraggiungerà l’incontro fatale quello tra Julian e Federica. Tutto questo è narrato nel libro di Cinzia, che sua figlia Silvia, legge casualmente. Ma cosa è nascosto in questo libro, quale segreto? E dove porterà la storia?

Nel libro di Bagnato “Il cielo sbagliato” sembra che ci sia spazio per realtà e ciò che non esiste, e che la vita e la finzione possono essere molto più simili di quello che immaginiamo. Ciò che esiste in certi casi rende l’idea ancora di più se viene raccontata come fosse un romanzo.

“Il cielo sbagliato” è un romanzo ben scritto, che conduce il lettore a immedesimarsi nella storia, a vivere accanto ai protagonisti l’amore immenso e ogni altro sentimento narrato.
E se all’inizio Salvatore Bagnato confonde le idee su ciò che accade realmente e ciò che è finzione, alla fine ogni dubbio verrà svelato e il lettore rimarrà stupito.

Per maggiori informazioni: www.salvatorebagnato.it

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“La fine è il nostro inizio” di Franco Sangues: una ricerca d’amore…

Lo scrittore Franco Sangues nel suo romanzo “La fine è il nostro inizio” fa intraprendere un viaggio interiore ai suoi lettori, spingendolo a scoprire cosa abbia veramente valore nella propria vita. Il percorso è alla ricerca di se stessi e dell’amore, quello vero, quello che si può trovare solo nell’attimo in cui abbiamo imparato prima di tutto ad amare noi stessi.

I protagonisti del romanzo “La fine è il nostro inizio” sono Anteros e Carolina, due ragazzi che vivono in disagio dello smarrimento, non riescono più a capire chi sono e desiderano di essere investiti da emozioni che da tempo non provano più.
Lentamente i due saranno spinti l’uno verso l’altra, senza rendersene conto e avranno così la loro possibilità di rinascere.

Quello che risalta leggendo “La fine è il nostro inizio” è al di là dei legami di valore, l’importanza che riveste il desiderio in ogni persona, quel desiderio che spinge ognuno di noi al miglioramento.

Franco Sangues ci mostra come sia fondamentale aspirare alla felicità per ottenerla, che siamo noi a costruirci passo dopo passo, a volte senza neanche rendercene conto, il nostro futuro.
Lo scrittore nel suo romanzo “La fine è il nostro inizio” indaga nell’animo umano per scoprire le fragilità e la determinazione, e mostrando quanto valga l’aspetto psicologico nelle scelte di ogni persona.

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“L’uovo” di Rodolfo Viezzer: nulla è come sembra…

Il libro “L’uovo” dello scrittore Rodolfo Viezzer conduce il lettore ad addentrarsi in una storia intensa, che ha bisogno non solo di essere ascoltata ma anche metabolizzata, perché come tutte le storie interessanti ha più chiavi di lettura.

Quando esiste il Male, quello supremo, per andare avanti c’è bisogno di fare tabula rasa e da zero ricostruire ogni cosa. È necessario farlo perché il Male ha la capacità di contaminare tutto, anche le cose su cui non si poggia. Per contrastarlo è fondamentale il Bene, quello che ha la forza dirompente e inonda tutto ciò che prima è stato contaminato dal Male.

Il libro “L’uovo” si muove su due piani, da una parte abbiamo Adamo ed Eva che possono vivere fino in fondo la loro vita, non avendo bisogno di fare null’altro che esistere, ma che poi con un’azione rovesciano tutto.

Dall’altra parte c’è qualcosa che risale a 14 anni prima, una realtà sconosciuta e possibile, come se fosse pensabile e attuabile procedere da un periodo all’altro e dal mondo che conosciamo a qualsiasi altro posto, senza variare le situazioni.

“L’uovo” è un libro originale, attraverso cui lo scrittore Rodolfo Viezzer ci vuole porre dinanzi all’origine della vita, ma anche alla fine di ogni cosa.
In questo libro è possibile avere uno sguardo personale sulla realtà, guardare contemporaneamente passato, presente e futuro, mentre qualcuno segue da lontano ciò che avviene sulla Terra, e nota che qualcosa di misterioso sta accadendo cambiando gli equilibri…

Per maggiori informazioni visita il sito di Rodolfo Viezzer www.rodolfoviezzer.com

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Manola Aramini presenta il libro “Gabbiani luminosi” il 16 luglio 2013 a Roma, presso GB EditoriA

Martedì 16 luglio 2013, alle ore 19:00 presso GB EditoriA, Vicolo Savelli n° 9 a Roma, la scrittrice Manola Aramini presenta il suo romanzo “Gabbiani luminosi. Le donne fantasma di Mussolini”.

Manola Aramini continua a portare in giro il suo libro per farlo conoscere e apprezzare, attraverso una presentazione sempre diversa, accompagnata da altri progetti. Nel caso di Roma, l’Aramini affianca alla presentazione l’interpretazione di parti del romanzo “Gabbiani luminosi. Le donne fantasma di Mussolini” da parte di tre componenti dell’Associazione Persone Libro.

Saranno presenti le relatrici Sara Lombardo e Clara Raimondi, e la moderatrice Silvia Lombardo.
La presentazione del libro sarà accompagnata da un buffet di mini cupcakes a tema a cura di Bella Roma Cupcakes.

La scrittrice Manola Aramini parlerà del suo libro in cui fonde la storia, approfondita con ricerche mirate, a momenti ideati per rendere più seducente la narrazione.

L’anziana Costanza decide di condividere il suo passato con la nipote svelandole dei segreti di famiglia. Costanza, come la madre, ha un potere particolare: è in grado di entrare in contatto con le anime dei defunti e la sua vita è collegata per vari motivi a quella di Benito Mussolini.

La storia raccontata nel romanzo mette in risalto non solo aspetti storici di rilievo, ma mostra la purezza dei sentimenti e la profondità delle passioni delle donne protagoniste di “Gabbiani luminosi. Le donne fantasma di Mussolini”.

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“Il cuore bianco” di Fabio Galetto: il destino dell’umanità è in mani sicure?

“Il cuore bianco” è il libro di Fabio Galetto in cui si esalta la qualità degli uomini che compiono grandi gesta. Secondo lo scrittore la valutazione di se stessi e di ciò che ci sta intorno è una delle qualità che non possono mancare agli uomini che compiono azioni importanti.

La storia narrata nel libro “Il cuore bianco” racconta di un avvincente ricerca per recuperare “La Folgore di Dio”, una sostanza dalle misteriose proprietà in grado di cambiare il corso degli eventi e modificare il destino dell’intera umanità.

I protagonisti del libro di Fabio Galetto sono Artes e Donny che, per recuperare “La Folgore di Dio” da una cassetta di sicurezza, coinvolgeranno a sua insaputa un mendicante chiamato il Duca. Artes e Donny manipoleranno le azioni del Duca, guidandolo attraverso un’avventura emozionate, destinata a cambiare per sempre il destino dell’uomo.

Il romanzo “Il cuore bianco” dello scrittore Fabio Galetto è strutturato con maestria e scritto con un linguaggio veloce e avvincente, capace di farsi seguire dal lettore nei continui colpi di scena che scombussolano gli avvenimenti. I protagonisti del libro sono ben delineati e Galetto ha l’abilità di mantenerli sempre vivi e al centro dell’azione.

“Il cuore bianco” di Fabio Galetto è un libro interessante e coinvolgente, che illustra l’importanza di conoscere se stessi e imparare a valutare le proprie azioni in relazione al mondo che ci circonda.

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“Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso”: Vincenzo Di Michele e il revisionismo storico

“Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso” è il romanzo di Vincenzo Di Michele in cui l’autore espone una nuova teoria sulla prigionia di Benito Mussolini al Gran Sasso. Lo scrittore ha raccolto documenti e testimonianze di persone realmente presenti sulle montagne abruzzesi durante la prigionia del Duce.

La ricostruzione degli avvenimenti proposta da Vincenzo Di Michele evidenzia come Mussolini al Gran Sasso fosse discretamente libero di vedere persone e gestire il suo tempo. Una ulteriore conferma della testi revisionistica esposta in “Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso” è data dalla ricostruzione dell’arrivo dei tedeschi al Gran Sasso.

La tesi proposta dai libri di storia è che i militari dell’esercito di Hitler arrivarono al Gran Sasso e con un’imponente operazioni militare liberarono Benito Mussolini. Dai documenti analizzati da Vincenzo Di Michele, risulta evidente che l’operazione tedesca fu tutt’altro che spettacolare: i carcerieri del Duce non spararono neanche un colpo.

Vincenzo Di Michele sostiene l’esistenza di un accordo tra il Re, Badoglio e i tedeschi per la consegna di Benito Mussolini. A sostegno della tesi revisionistica esposta nel libro “Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso”, lo scrittore propone documenti e interviste rintracciate nel tempo.

Dopo il grande successo del libro “Io, prigioniero in Russia” che raccoglie le memorie del padre di Vincenzo Di Michele militare durante la seconda guerra mondiale, l’autore propone un romanzo storico molto ricco. Nel suo nuovo libro Di Michele propone una nuova fotografia dell’Italia al tempo della seconda guerra mondiale.

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“Non è colpa mia” di Andrea Schinardi: un libro sul Terremoto in Friuli

“Non è colpa mia” dello scrittore Andrea Schinardi è un libro che lascia il segno al suo passaggio. Un evento tragico, il Terremoto del 6 maggio 1976, ha cambiato la vita di tantissime persone in Friuli.

Attraverso un romanzo autobiografico Schinardi racconta gli attimi più terrificanti della sua esistenza, quando la sua anima è stata violata e la sua mente invasa dalla paura.

Andrea Schinardi nelle prime pagine del libro“Non è colpa mia” racconta della sua passione per la musica, di come il controllo desse stabilità alla sua vita, attraverso un ordine da lui gestito, ma poi parla anche del Terremoto, che lo ha trascinato nel vortice della depressione.

“Non è colpa mia” è un libro che sconvolge, che fa sentire la paura, come se il lettore potesse rivivere attraverso le parole di Schinardi quegli attimi d’impotenza. Dal Terremoto lo scrittore ne è uscito devastato, come ogni persona che ha subito questa tragedia. Avendo vissuto la “Sindrome del sopravvissuto”, Andrea Schinardi attraverso questo libro vuole dimostrare che si può rinascere.

La scrittura è il modo migliore che lo scrittore ha trovato per affrontare la sua paura, e il suo vuole essere un libro per aiutare chi come lui soffre della “Sindrome del sopravvissuto”.

Per acquistare il libro di Andrea Schinardi:

http://www.unilibro.it/find_buy/findresult/libreria_ebook/prodotto-ebook/autore-andrea_schinardi_.htm

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“C’era una volta per sempre” di Nadia Giannoni: un libro da leggere

“C’era una volta per sempre. Una favola che non dovrebbe mai essere raccontata” della scrittrice Nadia Giannoni è un libro toccante, che racconta di vicende tragiche, storie che non vanno dimenticate per quanto dolorose.

Il libro racconta del 31 ottobre del 2002, giorno in cui crollò una scuola a San Giuliano di Puglia inghiottendo degli angeli, 27 alunni.

“C’era una volta per sempre. Una favola che non dovrebbe mai essere raccontata” è un libro che vuole ricordare quei momenti difficili, in cui tante famiglie sono state colpite dal lutto.

Questa storia è una di quelle che la gente vorrebbe lasciare riposare in silenzio dentro di sé, ma come la stessa scrittrice Giannoni fa capire, invece va raccontata perché quegli angeli continuino a vivere al nostro fianco.

Annina una delle protagoniste del libro “C’era una volta per sempre. Una favola che non dovrebbe mai essere raccontata” chiede alla nonna di raccontarle una favola, non una di quelle che tutti conoscono, ma una favola non favola, che quando la racconti ti sembra che non sia vera. Così la nonna narra questa storia.

Il libro è stato scritto con l’intento di riportare alla nostra memoria quei 27 bambini, e di rivivere il grande amore che continua a battere nel petto di quei 27 angeli.

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“Il borgo del Calendimaggio” di Rosamaria Perondi e Andrea Perondi

“Il borgo del Calendimaggio” degli scrittori Rosamaria Perondi e Andrea Perondi, che sono cugini nella vita, ma già autori di varie opere hanno deciso di dedicarci alla scrittura di un romanzo giallo ben costruito che ruota attorno a un omicidio avvenuto in un paese toscano.

In questo romanzo tutto ciò che appare in un modo che sembra abbastanza limpido, si dimostra essere il contrario.
“Il borgo del Calendimaggio” si apre nel 1944, durante la seconda guerra mondiale. Due ragazzi vogliono rubare oggetti di valore a un colonnello tedesco. Il colonnello assieme alla sua squadra vuole rientrare in Germania portando tutto quello che ha sottratto al nemico e i due ragazzi sono pronti a mettere in atto il loro piano per evitare che ciò avvenga.

Questo evento viene momentaneamente messo da parte per riemergere poi successivamente, riportando alla luce un tragico episodio della storia.

Il cuore del libro è un omicidio che avviene in un paese toscano e che mostrerà come tutti gli abitanti di quel luogo abbiano qualcosa da nascondere, segreti o eventi che preferiscono non raccontare.

Il commissario Conti, che dovrebbe essere l’uomo chiave per svelare la verità, trova non poche difficoltà nell’indagine, proprio perché ogni individuo ha qualcosa di celato che lo fa essere un possibile sospettato.

“Il borgo del Calendimaggio” di Rosamaria Perondi e Andrea Perondi è un libro intelligente, ben strutturato, in cui personaggi, storie e sentimenti contrastanti si fondono dando vita a un romanzo davvero interessante.

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“My dream – Un cane come bagnino” di Michela Mazzarol: un libro su un rapporto unico

“My dream – Un cane bagnino” della scrittrice Michela Mazzarol è una storia che colpisce al cuore dei lettori amanti degli animali. I protagonisti del libro, infatti, sono i cani e le loro tante qualità. Nel romanzo si potrà vedere quanto sia unico il rapporto che si crea tra il cane e il suo padrone.

Luna viene scelta dalla sua padrona che vuole fare un regalo al suo compagno. L’uomo ha perso il padre da pochi giorni e lei è convinta che l’allegria, la dolcezza e la fedeltà di un cane possano diventare uno stimolo a ricominciare per il compagno.

Luna però ha bisogno di essere addestrata e quindi i padroni decidono di assistere a un corso al Nucleo Cinofilo Cani da Soccorso in Acqua. Poi per una serie di eventi, che modificheranno radicalmente la vita della padrona, lei stessa si troverà a scegliere un nuovo amico: Dream.

Con il reale protagonista de “My dream – Un cane bagnino”, la padrona instaurerà un rapporto unico, fatto di scambio, di affetto e cure. Ed è proprio il valore di questo rapporto che viene raccontato nel romanzo. Perché gli animali cambiano la vita delle persone riempiendola di amore e attenzioni.

Ma il libro “My dream – Un cane come bagnino” non racconta solo del rapporto speciale che si crea tra il padrone e il suo cane, parla anche del soccorso nautico attuato con l’aiuto dei cani-bagnino.

“My dream – Un cane come bagnino” della scrittrice Michela Mazzarol riesce a mostrare l’empatia che si crea tra i padroni e i loro cani, ma soprattutto questo libro racconta di quanto i cani diventino la famiglia di molte persone.

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Manola Aramini il 24 maggio 2013 presenta “Gabbiani luminosi” alla Mondadori di Alessandria

A seguito del successo della presentazione del romanzo “Gabbiani luminosi. Le donne fantasma di Mussolini” a Napoli, il 24 maggio 2013 alle ore 18:00 la scrittrice Manola Aramini incontra i lettori alla libreria Mondadori di Alessandria per raccontare il suo libro.

L’autrice attenderà il suo pubblico nella libreria Mondadori, che si trova in via Trotti n° 58 ad Alessandria per parlare del libro “Gabbiani luminosi. Le donne fantasma di Mussolini” e rispondere alle domande.

Dopo la presentazione del romanzo, seguirà un aperitivo a buffet nel ristorante Tijuana in via Spalto Marengo n° 8.

La trama del libro “Gabbiani luminosi. Le donne fantasma di Mussolini” riesce a fondere con grande cura aspetti storici, frutto di ricerche approfondite, con momenti creati dalla scrittrice per rendere la narrazione più intrigante.

Costanza, è una donna anziana che, come la mamma, riesce a entrare in contatto con le anime dei fantasmi. Un giorno, decide di raccontare aneddoti del suo passato alla nipote, con l’intento di condividere con lei i segreti di famiglia.
La vita di Costanza non è comune a quella di molte donne dell’epoca, poiché si lega sotto molti aspetti a quella di Benito Mussolini.

Manola Aramini nel romanzo “Gabbiani luminosi. Le donne fantasma di Mussolini” è stata capace di ricreare ambienti e situazione del passato, rendendo il tutto ancora più affascinante grazie a una dose di passioni e sentimenti travolgenti.

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“La pioggia blu – Il simbolo” di Luca Tornambè: un libro tutto da scoprire!

Si conclude con questo quarto libro dal titolo “La pioggia blu – Il simbolo” il progetto dello scrittore Luca Tornambè “La pioggia blu”.

Il risultato è sorprendente. Attraverso una narrazione fuori dall’ordinario, Luca Tornambè ci presenta il suo mondo, la sua vita e le sue sofferenze raccogliendo pensieri, ricordi e aforismi affiancati da immagini ricreate con software grafici.

Lo scrittore ne “La pioggia blu – Il simbolo” si racconta in una biografia differente dalle classiche a cui siamo abituati, con forme e immagini che vanno interpretati e approfonditi.

“La pioggia blu – Il simbolo” è un libro diverso, una sorta di film da osservare, comprendere e tornare ad analizzare, un racconto che fonde aspetti personali dell’autore con momenti di attualità molto importanti.

Luca Tornambè ci apre le porte per un nuovo tipo di romanzo, in cui le immagini, i pensieri filosofici e quelli poetici ci raccontano il suo mondo interiore e la percezione che lo scrittore ha della vita.

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“Il cielo sbagliato” di Salvatore Bagnato: un romanzo sui rapporti e sull’amore

Lo scrittore Salvatore Bagnato nel suo libro intitolato “Il cielo sbagliato” riesce a raccontare due storie in una, due vicende che s’intrecciano indissolubilmente e conducono il lettore al centro dell’amore.

Per quanto a volte ci sembra che il cielo mostri mondi differenti, troppo diversi l’uno dall’altra, non sempre è così. Il cielo di Julian è vivace, arricchito di sogni, è azzurro, quello di Silvia appare come il cielo sbagliato. Ma dallo scontro tra questi cieli, nasce qualcosa di diverso, una realtà nuova che si realizzerà per Julian attraverso un incontro speciale, con Federica.

Tutto questo viene narrato nel libro di Cinzia, letto per caso dalla figlia.

Proseguendo nella lettura de “Il cielo sbagliato” ci si inizia a porre tante domande, una su tutte: quanta verità esiste in questo libro? Sì, perché il lettore si trova a confronto con storie che sembrano sfiorarsi, quasi catturarsi, ma senza possedersi realmente.

Vi è qualcosa di impercettibile nel libro, ma presente, che lega la finzione alla realtà, ponendoci dinanzi a due storie che si fondono e completano.

“Il cielo sbagliato” di Salvatore Bagnato è un romanzo seducente, che svelerà la realtà dei fatti lasciando piacevolmente stupiti i lettori.

Per maggiori informazioni: www.salvatorebagnato.it

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Le macerie di un Terremoto raccontate nel libro “Non è colpa mia” di Andrea Schinardi

Lo scrittore Andrea Schinardi nel suo libro “Non è colpa mia” ci racconta la personale esperienza del Terremoto dopo il quale non significa ritornare a vivere come se nulla fosse accaduto, poiché le conseguenze per chi resta sono dolorose e strazianti.

Dopo il Terremoto del 6 maggio 1976 in Friuli, dopo aver vissuto in prima persona la tragedia che resta stampata negli occhi e nel cuore, Andrea Schinardi decide di raccontarsi nel libro “Non è colpa mia”.

Gli effetti del Terremoto non si concludono con la fine dell’evento sismico, ma proseguono e nel suo caso la conseguenza è stata una profonda Depressione cui, nel 2001, scoprirà essere associata anche la “Sindrome del sopravvissuto”; nell’insieme, la Patologia ha condizionato totalmente la sua esistenza e i suoi rapporti.

Il libro di Schinardi è scritto con l’intenzione di aiutare tutti quelli che, come lui, sono affetti da questa Malattia, soprattutto se ancora non sono consapevoli, invitandoli ad andare avanti nel migliore dei modi. Dopo il Sisma lui stesso ha avuto difficoltà che sembravano insuperabili, ma con costanza, amore e consapevolezza è riuscito a combattere.

Il libro “Non è colpa mia” ordinabile on line sui portali lariflessione.com, libreriauniversitaria.com e ibs.it racconta una storia intensa, vera, di coraggio e Schinardi si mostra come un uomo da prendere d’esempio.

 

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La scrittrice Manola Aramini presenta il 2 maggio 2013 al Zurzolo Teatro Live di Napoli il suo romanzo “Gabbiani luminosi”.

La scrittrice Manola Aramini presenta il suo romanzo “Gabbiani luminosi. Le donne fantasma di Mussolini” il 2 maggio 2013 alle ore 21:00 al Zurzolo Teatro Live di Napoli, in Via Giuseppe Piazzi n° 59.
Oltre alla presentazione del romanzo ci sarà musica dal vivo e un delizioso buffet.

Il libro di Manola Aramini è stato pubblicato dalla casa editrice Milena Edizioni, che ha trovato interessante e degna di nota la storia raccontata in “Gabbiani luminosi. Le donne fantasma di Mussolini”.

La trama del romanzo è fitta e ben architettata riuscendo a fondere aspetti storici, frutto di approfondite ricerche, con momenti inventati per rendere più accattivante la narrazione.

Costanza è una donna anziana, la cui vita è stata segnata da eventi importanti. Un giorno decide di raccontare il suo passato alla nipote per svelarle alcuni segreti di famiglia.
Costanza ha un potere ereditato dalla madre, che la rende diversa da tutti gli altri, lei riesce a entrare in contatto con le anime dei fantasmi.

La vita della protagonista del romanzo “Gabbiani luminosi. Le donne fantasma di Mussolini” è legata per vari motivi – tutti da scoprire leggendo la storia – a quella di Benito Mussolini.

Manola Aramini è riuscita a scrivere un libro intrigante sui sentimenti e le passioni, in cui le donne sono le reali protagoniste.

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“Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso”: Vincenzo Di Michele espone la sua tesi revisionistica.

“Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso” è il libro in cui Vincenzo Di Michele espone la sua versione dei fatti riguardo la prigionia di Benito Mussolini al Gran Sasso.

L’8 settembre 1943 il maresciallo d’Italia Pietro Badoglio annuncia l’armistizio siglato con Eisenhower. Il comunicato è scarno e dice che la guerra continua accanto agli Alleati e contro i tedeschi.

La mancanza di istruzioni più dettagliate crea uno scenario molto confuso in tutta la penisola. Vincenzo Di Michele ricostruisce la storia dei giorni successivi all’Armistizio per esporre la sua tesi revisionistica sui giorni di prigionia di Mussolini al Gran Sasso.

Poco dopo l’8 settembre le cronache descrivono un assalto in grande stile da parte delle forze tedesche che, paracadutatesi sul Gran Sasso, liberano il Duce dalla sua prigionia. Vincenzo Di Michele ha raccolto le testimonianze di chi era presente in quei giorni nelle terre abruzzesi per dimostrare che Mussolini fu semplicemente consegnato dai suoi carcerieri alle truppe di Hitler.

L’autore di “Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso” ritiene che il Duce sia stato consegnato ai tedeschi in seguito a un accordo tra Hitler e Badoglio. La sua versione revisionistica dei giorni di prigionia di Mussolini al Gran Sasso è sostenuta da diversi documenti e dalle testimonianze di pastori e militari presenti nella zona della prigionia del Duce.

Nella bibliografia di Vincenzo Di Michele c’è il libro “Io, prigioniero in Russia”, l’autobiografia del padre Alfonso in cui si racconta la terribile prigionia in Russia. Il racconto di Alfonso Di Michele è stato arricchito dal figlio con materiale inedito e interviste a ex commilitoni di suo padre.

Anche nel libro “Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso” Vincenzo Di Michele ha intervistato persone che hanno dovuto sopportare i duri anni della seconda guerra mondiale. L’autore ha raccolto interviste e documenti per sostenere la sua tesi: Mussolini non fu liberato dai tedeschi, ma consegnato dagli italiani ai militari di Hitler.

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“L’epidemia” di Giulia Romano: un nuovo modo di affrontare la politica…

La scrittrice emergente Giulia Romano nel suo libro “L’epidemia” affronta un tema attuale con una chiave di lettura ironica. Un romanzo interessante e da scoprire fino all’ultima pagina.

Una malattia sconosciuta inizia a colpire la classe politica, il primo ad ammalarsi è il premier, poi i parlamentari fino ai deputati regionali. La conseguenza è che l’Italia resta senza classe politica. Durante la lettura de “L’epidemia” viene da chiedersi se questo evento sia un danno o un’opportunità per gli italiani.

L’epidemia che si è diffusa tra i politici è qualcosa di casuale o è una sorta di punizione a danno di chi usa il potere a proprio vantaggio, contro gli interessi delle persone?
Due donne compariranno nella scena politica e attraverso la passione creeranno un nuovo modo di fare.

Come Giulia Romano dichiara, il libro “L’epidemia” è una sorta di “piccola vendetta di una persona comune nei riguardo dei potenti”.

Nel libro, pur sotto uno sguardo sarcastico, si affrontano temi importanti e ciò che si legge tra le righe è una necessità di cambiamento nella politica, per ritrovare antichi valori, quasi utopie, come l’onestà, la dedizione e l’impegno.

“L’epidemia” è una metafora moderna e attuale, che ci mostra una realtà diversa. La scrittrice Romano affronta con coraggio il tema della politica, strappando sorrisi e riflessioni.

Per acquistare il libro “L’epidemia” di Giulia Romano
http://www.ciao.it/L_epidemia_Giulia_Romano__4097215

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Vincenzo Di Michele: due libri sull’Italia e la seconda guerra mondiale

Vincenzo Di Michele è autore di due libri molto interessanti su alcune vicende riguardanti la storia dell’Italia durante la seconda guerra mondiale. Il primo dei due libri s’intitola “Io, prigioniero in Russia” tratto dal diario di suo padre Alfonso, alpino della Julia battaglione L’Aquila e prigioniero per 4 anni durante la seconda guerra mondiale.

Le memorie di Alfonso sono arricchite dall’autore del libro con alcune testimonianze e documenti che rendono “Io, prigioniero in Russia” un libro dolorosamente vero. L’accurata descrizione che Alfonso propone dei giorni della sua prigionia in Russia, è una testimonianza agghiacciante di quello che è accaduto in quegli anni, dove si sono avuti anche atti di cannibalismo. Il protagonista descrive eventi che lo hanno coinvolto quando era solo un ventenne, essendo nato nel 1922 a Intermesoli, frazione di Pietracamela.

Dopo il successo di “Io, prigioniero in Russia” Vincenzo Di Michele ha intrapreso un percorso di revisionismo storico con la pubblicazione del libro “Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso”, in cui ricostruisce i tratti salienti dei confusi giorni dell’Armistizio e della liberazione del Duce da parte dei tedeschi.

L’autore è venuto a conoscenza di nuovi fatti sui giorni di prigionia di Mussolini, grazie a testimonianze inedite di pastori abruzzesi e persone. Di Michele sostiene la tesi secondo la quale Benito Mussolini non fu affatto liberato dai Nazisti, ma semplicemente consegnato loro dai carcerieri italiani.

L’autore descrive la situazione confusa che fece seguito all’annuncio di Badoglio in cui dichiarava che la Guerra non era finita, ma continuava al fianco degli Alleati. Non ci furono ulteriori comunicazioni su come organizzare le nuove battaglie.

Mentre il Re e Badoglio fuggivano a Brindisi, Mussolini era tenuto prigioniero al Gran Sasso. Nei fatti, pochi giorni dopo l’annuncio dell’Armistizio, un corpo di spedizione formato da paracadutisti tedeschi liberò il Duce. Il fatto che gli italiani non spararono neanche un colpo per difendere il prigioniero è la base di partenza delle teorie revisionistiche secondo le quali Mussolini fu consegnato all’esercito di Hitler in seguito a un reciproco interesse.

Mussolini poteva essere portato in fuga sull’altro versante del Gran Sasso, verso Teramo. Questa strategia poteva essere attuata grazie alla presenza di tre personaggi – invitati dal tenente Alberto Faiola Comandante dei Carabinieri del corpo di guardia al Gran Sasso – i quali erano in grado di rendere possibile tale via di fuga. Di Michele descrive la fattibilità di questa via di fuga, fornendo anche la testimonianza del novantenne Nelio Pannuti – agente di guardia al Gran Sasso nel 1943 – che dopo avere letto l’esposizione dei fatti storici contenuta nel libro “Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso” ha aggiunto ulteriori particolari, che confermano la tesi espressa da Vincenzo Di Michele nel suo libro.

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“La vendetta della IX” di Armando Roggero: un libro fatto di parole e musica

Lo scrittore emergente Armando Roggero con il suo libro “La vendetta della IX” presenta un progetto molto particolare e degno di attenzione.

La sua idea è di proporsi in maniera alternativa sul mercato editoriale, poiché il suo romanzo “La vendetta della IX” è un e-book multimediale con musiche originali sulla IX Legione.

Il romanzo storico, adesso disponibile anche nella versione cartacea, diventa ancora più coinvolgente e affascinante, poiché la lettura è accompagnata da una musica creata per immergere nell’atmosfera giusta.

Il lettore si sente proiettato in un’epoca lontana al fianco di Adriano Domizio Martius, che nel 58 d. C. ha combattuto per la sua terra nell’esercito romano.

Sul sito di Armando Roggero http://lavendettadellaix.it/ si può approfondire la conoscenza non solo dello scrittore e della sua opera, ma si può ascoltare un’anteprima delle musiche del romanzo “La vendetta della IX”. Inoltre è scaricabile gratuitamente una preview del romanzo in versione pdf.

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“Il silenzio delle stelle” di Andrea Costantin: un modo nuovo di utilizzare la scrittura

Dopo “La voce della brezza”“La notte degli echi” e “Luna Nera” lo scrittore emergente Andrea Costantin si propone con un libro tutto da scoprire dal titolo “Il silenzio delle stelle”.
L’autore ci pone a contatto con un libro che è suddiviso in tre parti, molto differenti, soprattutto nello stile e nell’approccio.

“Il silenzio delle stelle” si apre con un poliziesco, attraversando poi una seconda parte in cui ci troviamo dinanzi a un dramma psicologico, per concludersi con delle poesie.

Lo scrittore Andrea Costantin utilizza un linguaggio che a tratti è ironico altre drammatico, e questa scelta assieme alla suddivisione in tre parti del romanzo, riesce a stimolare il lettore, sempre a contatto con realtà differenti e da cogliere fino in fondo.

Non manca la parte avvincente in cui un ex commissario sarà chiamato a indagare su un crimine.

Le scelte dell’autore del libro “Il silenzio delle stelle” sono ben studiate e la storia ha un ottimo potenziale, poiché quello che sembra venire a galla nella lettura, è una realtà del tutto simile alla nostra, in cui la società è in declino e le persone deboli devono rassegnarsi al ruolo di svantaggiati.

Lo scrittore Andrea Costantin in questa sua opera è riuscito a mostrare la verità della realtà che ci circonda, ma lo fa con garbo e ironia.

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“C’era una volta per sempre. Una favola che non dovrebbe mai essere racconta” di Nadia Giannoni

Ci sono storie che sarebbe preferibile dimenticare, vicende che non dovrebbero essere mai vissute, ma che quando si compiono nella loro tragedia poi, non possono essere messe da parte come se nulla fosse accaduto.

La scrittrice emergente Nadia Giannoni nel libro dal titolo “C’era una volta per sempre. Una favola che non dovrebbe mai essere raccontata” narra una storia di coraggio e soprattutto di amore.

Nel 2002 a San Giuliano di Puglia crolla una scuola portandosi via la vita di bambini innocenti. Fa male ricordare quel giorno in cui 27 alunni, furono inghiottiti da quel maledetto crollo. Ma quel 31 ottobre 2002 non può essere dimenticato.

“C’era una volta per sempre. Una favola che non dovrebbe mai essere raccontata” racconta la storia di 27 angeli e di una maestra che portano a termine la loro missione speciale.
Annina, una bambina, chiede alla nonna di raccontare una favola, qualcosa di diverso, di quasi irreale e la nonna inizia a narrare quella dei 27 bambini.

La scrittrice Nadia Giannoni nel libro “C’era una volta per sempre. Una favola che non dovrebbe mai essere raccontata” fa commuovere, riflettere e ricordare quello che ha provocato dolore, rabbia, ma che ha anche mostrato quanto amore possa elevarsi dal cuore delle persone.

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“My dream – Un cane come bagnino” di Michela Mazzarol: un amore unico…

La scrittrice emergente Michela Mazzarol nel suo libro “My dream – Un cane come bagnino” racconta una vicenda che toccherà il cuore di tutti gli amanti degli animali.

Ciò di cui si parla nel romanzo è del rapporto raro che solitamente si crea tra il cane e il suo padrone.

La protagonista di “My dream – Un cane come bagnino” per cercare di aiutare il suo compagno ad affrontare un momento complicato per la morte del padre, gli regala un cucciolo.

In seguito, per una ragione molto simile, lei stessa decide di regalarsi un cane, Dream. Tra i due nascerà da subito un rapporto particolare e Dream diventa un fedele amico.

Il cuore della storia raccontata in “My dream – Un cane come bagnino” è il legame unico che si viene a creare tra la padrona e il suo cane, dove l’una si prende cura dell’altro senza pretendere nulla in cambio.

Ma nel romanzo “My dream – Un cane come bagnino” Michela Mazzarol tocca anche un altro argomento importante: quello del soccorso nautico attuato grazie agli eroi di cui spesso non si parla, i cani-bagnino.

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