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Conto Deposito Findomestic: L’ultimo arrivato, forse il più nuovo.

L’ultimo prodotto lanciato da Findomestic è un prodotto di risparmio: il Conto Deposito, il cui concept fondante ruota attorno alla situazione di estrema incertezza in cui si trova da tempo il nostro paese.

Come per il credito al consumo, nostro core business, l’offerta di risparmio è spesso molto articolata e poco trasparente. In questo contesto, cercando di seguire il principio di un rapporto responsabile con i nostri clienti, ci siamo chiesti quali siano le variabili su cui una banca può agire nella formulazione della propria offerta di Conto Deposito. Come sostenere il consumatore nella valutazione di una proposta commerciale?

E’ partendo da queste variabili che abbiamo in effetti creato la nostra offerta. L’ultima arrivata, forse la più nuova. Perché Findomestic ha creato un prodotto che in un clima di incertezza per il consumatore italiano, dà valore proprio alla certezza poiché il tasso è importante, ma non l’unico fattore.

Di seguito i punti chiave della nostra offerta dedicata al Risparmio.

1        Tasso minimo garantito, tra i migliori del mercato.

2        Nessun vincolo temporale, i soldi sono sempre disponibili senza penali.

3        Massima chiarezza e semplicità nella formulazione dell’offerta.

4        Tasso d’interesse crescente per giacenze crescenti con accantonamento anche di piccole somme.

5        Tassi promozionali per prestiti personali ai titolari del nostro conto deposito.

6        Imposta di Bollo a carico di Findomestic per i primi 12 mesi.

7        Nessuna spesa di gestione, né nel primo anno né dopo.

8        Semplicità di attivazione: il cliente attiva il suo conto direttamente presso Findomestic

E dal 10 Febbraio 2014 Findomestic continua ad essere un passo avanti, proponendo con la  firma digitale un conto deposito 100% online:
–  Scelta dell’importo con l’ausilio del simulatore
–  Compilazione della form di richiesta
–  Firma del contratto con il nuovo servizio di Firma Digitale
–  Invio online dei documenti necessari per l’apertura

Possibilità di gestire il conto deposito in totale autonomia sull’ Area Clienti Findomestic!

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Osservatorio Mensile Findomestic Gennaio 2013

Milano, 3 febbraio 2014

COMUNICATO STAMPA

 

Il 55% degli Italiani pensa che nel 2014 non ci sarà nessuna vera ripresa per il Paese.

Solo una reale, tangibile riduzione del carico fiscale quantificabile in 300 € al mese

potrebbe cambiare il corso della situazione.

Anche per questo, la fiducia nei confronti dello scenario nazionale resta ai minimi, pur risalendo a 3,25 punti, dai 3,00 rilevati a dicembre scorso (con la soglia positiva che resta fissata in 7). Risale la propensione al risparmio: il 15,5% ritiene che metterà da parte più soldi rispetto a quanto fatto finora.

 

Alle famiglie italiane servono almeno 300 € in più al mese. Il dato emerge dalla periodica rilevazione dell’Osservatorio Mensile Findomestic che ha indagato su quanto effettivamente gli Italiani credano nella ripresa nel 2014. Il risultato non è incoraggiante. Il 55% è convinto che nei prossimi 12 mesi non ci sarà una vera inversione di tendenza. Ci crede non più del 36% (con una punta del 43% registrata nel Nordest), che comunque ritiene che la ripresa interesserà solo settori produttivi specifici e altrettanto ben delineate aree del Paese. Per invertire la rotta, serve una diminuzione importante del carico fiscale, in grado – per l’appunto – di far tornare almeno 300 € al mese nelle tasche delle famiglie. Risorse che verrebbe impiegate in prima battuta per spese legate alla casa e, successivamente, per il tempo libero e l’auto. Anche per questa ragione, il dato mensile sulla fiducia è rimasto sostanzialmente in linea con i mesi precedenti, risalendo sì a quota 3,25 punti, in una scala che, però, ha nel 7 la soglia positiva. Risale, in modo più significativo, anche la propensione al risparmio: a gennaio il 15,5% degli Italiani ha dichiarato che avrebbe aumentato i soldi messi da parte nel corso dei prossimi 12 mesi. A dicembre, ad aver preso questo impegno, era stato il 13,7%.

 

Previsioni di acquisto a tre mesi

 

Elettrodomestici: leggera flessione per i grandi, risale l’elettronica di consumo. I piccoli continuano a crescere

Il 25,3% dei consumatori è pronto ad acquistare un piccolo elettrodomestico entro il prossimo mese di aprile. A dicembre, a dirsi pronto all’acquisto era stato il 23,8. Positivo il riscontro anche per l’elettronica di consumo: il 17,7% è interessato all’acquisto, contro il 17,2 del mese precedente. Cala lievemente il trend per i grandi elettrodomestici: il 15,8% di potenziali interessati di dicembre, si è contratto al 15,4. Per questi ultimi, però, continua a crescere la spesa media preventivata, che passa dagli 857 € di dicembre, ai 902 di gennaio. Lieve calo per i budget previsti per elettronica di consumo (da 710 a 697 €) e per i piccoli (da 168 a 166 €).

 

Informatica, telefonia e fotografia: risale la propensione all’acquisto per tutte le categorie, eccetto che per foto e videocamere.

Fotocamere a parte, telefonia, pc e tablet continuano a registrare un incremento della propensione all’acquisto. Per la telefonia, a gennaio, si sono detti interessati all’acquisto il 22,5% dei consumatori (a dicembre erano il 21,6); per i pc, il 19,4% (contro il 18,8 del mese precedente); per i tablet, il 13,7 (contro il 13,3). Foto e videocamere, invece, vedono scendere la quota di interessati all’acquisto al 10,9%. Sul fronte degli importi medi di spesa previsti, nuovamente si congiungono le cifre messe a budget per tablet e telefonia, per via dell’ascesa delle prime (da 287 a 301 €) e dell’arretramento delle seconde (da 299 a 301 €). Scendono anche gli importi medi per le foto e videocamere: da 368 a 353 €, mentre continuano a salire quelle per i pc: da 510 a 515 €.

 

Auto e moto: cresce la propensione per l’auto nuova e per quella usata. Giù l’interesse, invece, per scooter e moto.

Continua a consolidarsi il trend positivo per la propensione all’acquisto di auto nuove: negli ultimi 30 giorni, l’8,4% degli Italiani si è detto pronto all’acquisto, contro l’8,1 del mese precedente. Su anche il trend dell’usato: 6,5% la quota di interessati, contro il 5,8 dell’ultimo mese del 2013. Giù, invece, la propensione per scooter e moto, calata al 3,5%, il dato più basso dallo scorso mese di agosto. Importi medi preventivati in ascesa per l’auto nuova (da 18.043 a 18.162 €), mentre l’usato vede ridimensionarsi le cifre di riferimento (da 6.687 a 6.660 €). Per moto e scooter, la spesa media prevista tende ad aumentare: da 2.645 a 2.721 €.

 

Casa e arredamento: stabili le previsioni di acquisto e ristrutturazione; i mobili risalgono la china.

Restano stabili le proiezioni per la ristrutturazione e l’acquisto delle case. Le prime vedono confermato al 9,6% la quota di interessati a mettere mano a dei lavori di rinnovo. Passa dal 5,8 al 5,9, invece, la propensione all’acquisto. Per i mobili, la porzione di interessati all’acquisto passa da 14% di dicembre, al 14,7 di quest’ultimo mese, con una cifra di riferimento, in termini di spesa preventivata, pari a 1.901 €, contro i 1.886 € di dicembre.

 

Tempo libero: segno più per tutte le diverse categorie (viaggi e vacanze, fai – da – te e sport)

A gennaio si rafforza il trend crescente per viaggi e vacanze (la quota di interessati sale al 31,5%, contro il 28,7%) e lo stesso accade per le attrezzature del fai – da – te (dal 20,2 al 23,5%). Meno significativo, ma comunque positivo, l’andamento del trend per le attrezzature sportive, la cui propensione all’acquisto passa dal 21,1 al 21,6%.

 

Il presente comunicato e i precedenti sono disponibili on-line:

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Findomestic Mobile si rinnova!

Findomestic rinnova il proprio sito mobile, arricchendolo di funzionalità, migliorando l’esperienza di navigazione e presentando una nuova veste grafica.

Da oggi Findomestic ha un nuovo sito mobile, frutto di una riprogettazione architetturale, funzionale e grafica. Abbiamo riprogettato il sito basandoci sui percorsi di navigazione, sui bisogni dei nostri utenti e su un’esperienza utente ottimale per i device mobili.

Le nuove caratteristiche dell’m-site:

– Una veste grafica coerente con quella del sito desktop

– Una user experience progettata appositamente per la navigazione in mobilità, sia nella scelta delle interfacce di navigazione che nella comunicazione

– L’introduzione di caratteristiche specifiche – ed esclusive – dei device mobile, come la geolocalizzazione delle Agenzie

– Oltre il prestito personale, tutti i prodotti Findomestic – Carta di Credito, Conto Deposito, Cessione del Quinto, Mutui Casa, Assicurazioni, Conto Corrente – sono vendibili con lo stesso processo del sito desktop

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Osservatorio Mensile Findomestic Dicembre 2013

Milano, 03 gennaio 2014                                                                             COMUNICATO STAMPA

  

A Natale gli Italiani non hanno rinunciato ai regali, ma più della metà ha voluto spendere meno dello scorso anno e il 55% quest’anno ha rinunciato a pranzi e cene al ristorante. 

Cucina gourmet, viaggi e vacanze le voci che hanno subito i tagli maggiori.

Solo l’11% ha voluto spendere di più del 2012. Abbigliamento, alimentari di produzione artigianale ed elettronica sono stati i beni che più frequentemente sono finiti sotto l’albero.

Grande attesa intanto per i saldi: il 59% è pronto a usufruirne, e si aspetta uno sconto almeno della metà (46%).

Intanto a dicembre è tornato a scendere il grado di fiducia nei confronti della situazione generale del Paese: l’indicatore si è fermato a quota 3 punti, dopo il 3,16 del mese di novembre. Stabile la propensione al risparmio.

  

Non sono mancati i regali sotto l’albero di Natale degli Italiani. Metà di loro però, nel 2013, ha voluto spendere meno dell’anno precedente: il 29% addirittura dice di aver speso “molto meno” rispetto alle festività precedenti; il 26%, invece, “un po’ meno”. Il 33% dichiara di essere rimasto in linea con il 2012. E’ questa la fotografia scattata dall’Osservatorio Mensile Findomestic in occasione delle festività. Piatti gourmet, viaggi e vacanze sono state le voci di spesa che hanno subito i tagli maggiori (60% per i primi e 59% per i secondi). Seguono i pranzi e le cene al ristorante: il 55% ha rinunciato a mangiare fuori casa. Nel 2012, però, questo dato era più alto di 4 punti. In generale, per i loro doni, le famiglie si sono concentrate su abbigliamento, prodotti alimentari artigianali e articoli di elettronica. Da segnalare poi che solo l’11% ha rivelato di aver speso di più dello scorso anno mentre è già alta la febbre per i saldi, periodo nel corso del quale ci si attende uno sconto medio del 46%.

Intanto, a dicembre, il grado di fiducia delle famiglie nei confronti del sistema-Paese è tornato a scendere, toccando quota 3 punti (su una scala che va da 1 a 10 e ha in 7 la soglia positiva), dopo essere risalito a 3,16 a novembre.

Per quel che riguarda la propensione al risparmio, l’indicatore si mantiene stabile. A dicembre, il 13,7% degli Italiani ha affermato di avere intenzione, nell’arco del prossimi 12 mesi, di incrementare i propri risparmi. A novembre, a dirlo era stato il 13,4%.

 

Previsioni di acquisto a tre mesi

 

Elettrodomestici: trend positivo per i grandi e i piccoli. In leggero calo, i bruni.

Il 23,8% dei consumatori ha affermato di essere interessato all’acquisto di un elettrodomestico piccolo nei prossimi tre mesi. A novembre, la rilevazione si fermava al 23%. Guadagnano un punto percentuale anche le previsioni di acquisto dei grandi elettrodomestici (15,8 contro 14,8 punti). Leggere calo per i bruni, la cui propensione passa dal 17,5 di novembre al 17,2% di dicembre. In tema di spesa preventivata, schizza all’insù quella per i grandi elettrodomestici: da 637 a 857 €. Risale anche quella dei bruni (da 681 a 710 €), così come quella per i piccoli (da 156 a 168 € a dicembre):

 

Informatica, telefonia e fotografia: risale la propensione all’acquisto per tutte le categorie, eccetto che per foto e videocamere.

Segno più per tutte le categorie, eccezion fatta per foto e video camere. Per la telefonia, gli interessati all’acquisto, da qui a tre mesi, passano dal 18,5% di novembre al 21,6 di dicembre. Per i pc si passa dal 17,8 al 18,8% e per i tablet, dal 12,4 al 13,3%. Leggero arretramento per foto e videocamere: l’11,5% di interessati all’acquisto di novembre, scende all’11,3%. Sul fronte degli importi medi di spesa previsti, i pc continuano a guadagnare terreno (toccando quota 510 € a dicembre, contro i 494 del mese precedente). Foto e video camere vedono rimanere stabile il proprio budget di riferimento (368 € contro i 366 di novembre) mentre telefonia e tablet vedono scendere gli importi di spesa preventivati: da 305 a 299 € per la prima categoria e da 292 a 287 per la seconda.

 

Auto e moto: restano stabili le auto nuove; cala la propensione per l’usato e i motoveicoli.

Resta stabile la propensione per l’acquisto di auto nuove: a dicembre l’8,1% dei consumatori si diceva intenzionato all’acquisto (a novembre era l’8%). Per l’usato, la propensione cala: dal 6,6 al 5,8%. Calo, seppure più contenuto, per gli scooter: il 4,4% di novembre scende, a dicembre, al 4,1%. Gli importi preventivati sono pari a 18.043 € per il nuovo (contro i 17.713 di novembre), 6.687 per l’usato (contro 6.339) e 2645 € per scooter e motocicli (contro i 2.750 del mese precedente).

 

Casa e arredamento: si conferma trend positivo per le previsioni di acquisto di nuove abitazioni; calano le previsioni per le ristrutturazioni e per l’acquisto di mobili

Passano dal 4,8 al 5,8% gli Italiani che intendono comprare casa nei prossimi tre mesi. Scendono, invece, dal 10,7 di novembre al 9,6 di dicembre quanti si dicono interessati a una ristrutturazione. Per i mobili, le previsioni di acquisto passano dal 14,4 al 14%. Per questi ultimi, l’ammontare si spesa medio previsto è di 1.886 €, contro i 1.842 rilevato a novembre.

 

Tempo libero: sale la previsione di spesa per viaggi e vacanze. Leggero calo per attrezzature e abbigliamento sportivi e lieve risalita per il fai date.

A dicembre riprende quota la previsione di acquisto di viaggi e vacanze che fa segnare il 28,7%, contro il 26,8 del mese precedente. Il fai da te vede le previsioni passare dal 19,9% di intenzionati all’acquisto di novembre al 20,1 di dicembre. In calo la propensione per attrezzature e abbigliamento sportivi: dal 21,4 al 21,1%.

 

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Osservatorio Mensile Findomestic Novembre 2013

Milano, 31 ottobre 2013                                                                               COMUNICATO STAMPA

 

L’87% degli Italiani boccia senz’appello l’aumento di un punto dell’Iva, scattato il 1° ottobre scorso. Uno su due però non inquadra correttamente le categorie merceologiche interessate dall’incremento dell’imposta, convinto che questo vada a colpire praticamente tutti i beni: a testimonianza che la crescita continua della pressione fiscale sta generando un pessimismo diffuso. Non è un caso che il grado di fiducia degli Italiani sia tornato, ad ottobre, ai minimi storici: 2,95 punti, il secondo rilevamento più basso da 18 mesi a questa parte. E cala anche la propensione al risparmio.

 

L’87% degli Italiani boccia seccamente il rincaro di un punto dell’Iva, entrato in vigore all’inizio del mese. Ma appena uno su due inquadra correttamente i beni che sono stati colpiti dall’aumento dell’imposta, ritenendo – erroneamente – che questo sia andato a colpire anche i trasporti pubblici, i ristoranti e le pizzeria, il cinema, il teatro e i concerti. Tuttavia, anche quest’ultimo dato – rilevato dall’Osservatorio mensile Findomestic – è una misura di quanto sia forte la percezione che la pressione fiscale possa solo aumentare e di come questa percezione generi un pessimismo diffuso.

 

Secondo gli Italiani attivi l’aumento dell’Iva, più nel dettaglio, provocherà un calo delle vendite di alcuni beni, in particolare veicoli (41%), abbigliamento e accessori (32%), elettrodomestici e tecnologia (23%).

 

Per rilanciare l’economia, bocciata la correzione all’insù dell’aliquota, un italiano su due mette in evidenza che è necessario ridurre le tasse su imprese e lavoro (51%), il 28% vede la necessità di una serie di interventi finalizzati a ridistribuire la ricchezza prodotta ed il 24% ritiene prioritario ridurre la disoccupazione giovanile e investire sui giovani.

 

Proprio lo scoramento legato all’aumento dell’Iva ha determinato un nuovo calo del grado di fiducia, ripiombato sotto la soglia psicologica dei 3 punti (2,95): il mese scorso era a 3,09 (su una scala che va da 1 a 10 e ha in 7 la soglia positiva). Si tratta del dato peggiore da 18 mesi a questa parte, superato solo dalla rilevazione di aprile scorso, nel pieno dei due mesi di vacatio che hanno preceduto l’insediamento del governo Letta.

Anche la propensione al risparmio ha fatto segnare un passo indietro: ad ottobre il 13,7% degli Italiani, infatti, si è ripromesso di aumentare i propri risparmi nell’arco dei 12 mesi successivi. A settembre, ad esprimere la stessa intenzione era stato il 16,9%.

 

Previsioni di acquisto a tre mesi

 

Elettrodomestici: prosegue il trend positivo per i grandi e i bruni. In calo, i piccoli.

Prosegue il trend positivo per gli elettrodomestici grandi e bruni. A ottobre rispettivamente il 15 e il 17,9% dei consumatori si è detto interessato all’acquisto. Il mese precedente, gli intenzionati, per le due categorie, erano il 14,5 e il 17,3%. Battuta d’arresto per i piccoli, invece: 21,9% gli interessati all’acquisto, contro il 23,5 del mese precedente. Trend invertiti in materia di ammontare medio di spesa preventivato. Infatti, per i grandi cresce il budget a disposizione: da 693 a 740 €; per i piccoli e i bruni, invece, diminuisce: rispettivamente da 166 a 158 e da 747 a 715 €.

 

Informatica, telefonia e fotografia: cala la propensione all’acquisto per tutte le categorie.

Scivolano i dati di tutte le categorie. Gli interessati all’acquisto di prodotti della telefonia passano dal 18,7 al 17,9%; quelli dei pc e degli accessori dal 16,1 al 15,3; quelli dei tablet dall’11,9 all’11,3; quelli interessati alle foto e videocamere dall’11,4 al 10,9%. Sul fronte degli importi medi di spesa previsti, perdono terreno i pc (il budget passa dai 494 € di settembre ai 484 di ottobre), mentre la telefonia guadagna leggermente (da 283 a 288 €). Resta invariato a quota 282 € il budget medio per i tablet. Per foto e videocamere, invece, i 314 € di settembre sono diventati, a ottobre, 308.

 

 

Auto e moto: prosegue il trend positivo per tutte le categorie.

Salgono all’8% coloro che si dicono interessati ad acquistare un’auto nuova (a settembre erano il 7,8%). Per quanto riguarda le auto usate, gli interessati passano dal 6,8 al 7%. Per quanto riguarda gli scooter, salgono al 4,1% quanti si dicono intenzionati ad effettuare un acquisto, contro il 3,6% di settembre. Gli importi preventivati sono però tutti rivisti al ribasso: per le auto nuove si passa – da settembre a ottobre – da 17.783 a 17.514 €, per le usate da 6.509 a 6.386 e per scooter e motocicli da 2.827 a 2624 €.

 

Casa e arredamento: si conferma trend positivo per le previsioni di acquisto di mobili; restano stabili le previsioni per le ristrutturazioni. In calo, l’acquisto di case.

Sale al 15,5% la quota di quanti si dicono pronti, di qui a tre mesi, ad acquistare dei mobili (a settembre erano il 15,1%), fissando un budget medio in calo a 1.980 €, contro i 2.036 di 30 giorni prima; stabili gli interessati ad una ristrutturazione (il 9,4% di settembre viene confermato ad ottobre). Per quanto concerne l’acquisto di case nuove, la propensione all’acquisto torna sotto la quota del 4%: a ottobre, gli interessati a comprare una nuova abitazione erano il 3,7%, contro il 4,4 del mese precedente.

 

Tempo libero: ancora in calo la propensione all’acquisto di viaggi e vacanze; giù anche le previsioni per attrezzature e abbigliamento sportivi. Segno più per il fai da te.

Ad ottobre scendono al 28,7% gli Italiani intenzionati ad acquistare, nell’arco dei prossimi tre mesi, un viaggio o una vacanza. Il mese scorso, erano il 31,6%. Più lieve il calo, invece, per attrezzature e abbigliamento sportivi (da 21,7 a 21,3%). Segno più per il fai da te, con le previsioni di acquisto che passano dal 20,9 al 21%.

 

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Osservatorio Mensile Findomestic Settembre 2013 – Un italiano su due ha rinunciato alle ferie

 

Milano, 03 settembre 2013                                                                          COMUNICATO STAMPA

 

Un italiano su due (il 47%), di quelli che hanno rinunciato alle ferie, l’ha fatto perché non aveva soldi a disposizione. Solo il 18% l’ha fatto per risparmiare, mentre un altro 23% vi è stato costretto per via di spese impreviste alle quali ha dovuto fare fronte.

E’ questa la fotografia, scattata dall’Osservatorio Findomestic, degli Italiani che quest’anno se ne sono rimasti a casa durante le loro ferie. Un’istantanea che ritrae pressoché un’intera metà del Paese.

Un Paese che, nel suo complesso, continua a nutrire forti preoccupazioni sul suo futuro: il grado di fiducia, seppur in lieve ripresa, resta in linea con il dato particolarmente basso registrato nei mesi precedenti, facendo segnare 3,26 punti.

 

 

Abitudini di consumo sostanzialmente invariate, maggiore attenzione a famigliari ed amici e interesse per i piccoli e grandi eventi organizzati localmente. E’ questo l’atteggiamento dell’italiano che, nel 2013, si è trovato costretto a rinunciare a trascorrere lontano da casa, al mare o in montagna, le proprie ferie. Il profilo lo ha tracciato la rilevazione condotta ad agosto dall’Osservatorio mensile di Findomestic sui consumi degli Italiani.

 

Uno su due di quanti se ne sono rimasti a casa, l’ha fatto per un’oggettiva indisponibilità di denaro. Il 23% non ha potuto concedersi un periodo di vacanze perché costretto a sostenere spese impreviste. Il 18% ha scelto consapevolmente, invece, di risparmiare.

Chi trascorre le ferie nello stesso luogo in cui risiede e lavora preferisce trascorre il tempo con gli amici (53%), fare gite fuori porta (45%) o visitare sagre e fiere (39%). Alle amministrazioni comunali, per rendere più piacevole la permanenza in città, si chiede di organizzare manifestazioni all’aperto (59%), eventi culturali gratuiti (57%), ma anche attività ludiche in favore di bambini e famiglie (30%).

 

Il 65% di chi è rimasto a casa afferma, inoltre, di non modificare le proprie abitudini di consumo, continuando a frequentare gli stessi negozi. Il 25%, invece, ammette di cambiare, almeno parzialmente, le proprie abitudini. Mentre solo il 5% rivela di modificare radicalmente l’articolazione delle sue spese. Chi le cambia, in primo luogo fa acquisti in negozi diversi, che non frequenta abitualmente (27%).

 

Nel mese di agosto chi non è andato in vacanza ha preferito frequentare centri commerciali (58%), supermercati (51%) ed ipermercati (39%) ma anche gelaterie (29%), mercatini rionali (23%) e negozi di alimentari (19%) hanno un peso rilevante. Pare emergere l’alimentare su tutte le altre categorie merceologiche. Come a dire che il piacere del cibo, in una condizione di ristrettezze e difficoltà, è l’ancora di salvezza, oltreché qualcosa a cui non si rinuncia facilmente.

 

Per quel che attiene il grado di fiducia nei confronti della situazione del sistema-Paese, i valori di agosto rimangono in linea con quelli dei mesi precedenti. Il dato rilevato si attesta a quota 3,26, su una scala che va da 1 a 10 e che ha in 7 la sua soglia positiva. Un leggerissimo incremento positivo rispetto al 3,19 di luglio.

Stabile anche la propensione al risparmio. Se, infatti, a luglio gli Italiani che si dicevano intenzionati ad aumentare la propria quota di risparmio erano il 12,6% del totale, ad agosto la quota si è assestata al 12,1%.

 

Previsioni di acquisto a tre mesi

 

Elettrodomestici: prosegue il trend positivo per i piccoli elettrodomestici. Inversione di tendenza per i bruni, che risalgono; leggero calo per i grandi elettrodomestici.

Balzo all’insù di 1,8 punti (da 14,1 a 15,9%) della quota di consumatori che nei prossimi tre mesi intendono acquistare un elettrodomestico bruno. Prosegue il trend positivo per i piccoli elettrodomestici (da 22,2 a 22,6), mentre perdono leggermente terreno i grandi (da 14,1 a 13,9%). Gli importi di spesa preventivati segnano un incremento per gli elettrodomestici bruni (da 681 a 734€); scende da 684 a 665 quello dei grandi elettrodomestici; passa da 146 a 163€ quello dei piccoli.

 

Informatica, telefonia e fotografia: scendono le previsioni per tutte le categorie (videocamere, tablet, telefonia e pc).

Prospettive di arretramento per tutte le 4 categorie nelle quali si suddivide il settore. Per la telefonia, le previsioni di acquisto passano dal 20,1% di luglio al 19,3% di agosto (si tratta della percentuale di consumatori intenzionati ad effettuare un acquisto di qui ai prossimi 90 giorni); dal 17,1 al 15,1% per i pc e gli accessori; dal 12,2 all’11,7% per i tablet e gli ebook; dall’11 al 10,8% per foto e videocamere.

Per quanto riguarda l’ammontare di spesa, invece, gli Italiani prevedono di spendere di più in telefonia (da 297 a 306€) e per pc ed accessori (da 499 a 531€), mentre diminuisce l’ammontare relativo per i  Tablet e gli e-book (da 302 a 295€).

 

Auto e moto: previsioni stabili o in leggerissimo miglioramento per auto nuove e usate. Continuano a perdere terreno motocicli e scooter.

Crescono, seppure di uno zero virgola, le previsioni per l’acquisto di auto nuove e di auto usate. Se a luglio infatti il 7,2% dei consumatori preventivava l’acquisto di un’auto nuova, ad agosto si è passati al 7.4%. Passano dal 6,8 al 6,9% le previsioni per quelle usate. Perdono altri 0,3 punti, invece, scooter e motocicli, toccando nuovamente il minimo storico del 2,6%, fatto segnare anche nello scorso mese di marzo. Sul versante degli importi di spesa previsti si registrano degli incrementi per le auto nuove (da 18.252 a 18.490€) e per i ciclomotori (da 2.765 a 2.949€). In diminuzione il budget previsto per le auto usate (da 6.867 a 6.558€).

 

Casa e arredamento: previsioni stabili per l’acquisto di mobili; in leggere risalita le previsioni per l’acquisto di case; in contrazione le ristrutturazioni.

Si conferma il timido trend positivo delle previsioni di acquisto di case. A luglio, il 4% degli italiani si dichiarava intenzionato a comprare casa; ad agosto questa quota è salita al 4,3%. Perdono altri 0,7 punti le previsioni per le ristrutturazioni (dal 8,7% di luglio, al 9,2 di agosto), dopo gli altri 0,5 punti di arretramento riportati a luglio. Per i mobili, le previsioni sono sostanzialmente in linea con la rilevazione precedente (da 13,2 a 13,3%). Per questi ultimi però cresce l’importo medio di spesa che passa, sempre tra luglio ed agosto, da 1.774 a 1.990€.

 

Tempo libero: a fine estate s’inverte la corsa al rialzo di viaggi, attrezzature sportive e fai da te.

Ad agosto, il 33,8% degli Italiani intende comprare un pacchetto – vacanza nei prossimi 3 mesi; a luglio, questa quota era del 36%. In contrazione anche le previsioni di acquisto per attrezzature ed abbigliamento sportivi (la quota di consumatori intenzionati all’acquisto passa da 22,4 a 20,9%) e si contraggono, seppure leggermente, le previsioni sul fronte del fai da te (dal 20 al 19,6 %).

 

Il presente comunicato e i precedenti sono disponibili on-line:

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Osservatorio Mensile Findomestic Agosto 2013 – il 63% degli italiani ha acquistato una vacanza su internet

 

Milano, 31 luglio 2013                                                                                  COMUNICATO STAMPA

 

 

Le vacanze degli italiani sono sempre più all’insegna del web: oramai sono già il 63% coloro che hanno acquistato una vacanza su internet.

Questa estate non più del 46% degli Italiani afferma che si sposterà nel corso delle proprie ferie. Nell’estate 2012, ad essere interessato ad una vacanza lontano dal proprio luogo di residenza, era il 54%.

Chi non partirà adduce come motivazione la congiuntura economica generale (62%) e i problemi legati al lavoro (17%).

Per quanto riguarda il grado di fiducia, il dato resta stabile rispetto al mese precedente, rasentando sempre i minimi storici: 3,19 punti, contro i 3,2 di giugno.

 

 

 

Nell’estate 2012, gli Italiani che programmavano una vacanza erano il 54% del totale: più della metà. Un anno dopo, le rilevazioni dell’Osservatorio Mensile Findomestic evidenziano che questo dato è calato di ben 8 punti, stabilizzandosi al 46%. Il 44% degli Italiani, di contro, afferma che non si sposterà dal proprio luogo di residenza nel corso delle proprie ferie, adducendo, nel 62% dei casi, che la congiuntura economica è la motivazione alla base di questa scelta. Gli Italiani, in altre parole, risparmieranno sulle ferie. Un proposito che si coglie anche guardando all’uso, sempre più massiccio, che si fa di internet: il 63% degli italiani ha oramai acquistato una vacanza via web.

Il 72% degli intervistati vacanzieri sceglie la vacanza al mare, mentre montagna e città d’arte raccolgono rispettivamente il 15% e il 14% delle preferenze. La macchina di proprietà (65%) e l’aereo (26%) sono i mezzi di trasporto più utilizzati per finalità turistiche.

 

Sul fronte della fiducia dei consumatori nei confronti della situazione generale del Paese, il dato resta anche a luglio ai minimi storici: 3,19 punti (contro i 3,2 del mese precedente), su una soglia che va da 1 a 10 e che ha in 7 la sua soglia positiva. Resta stabile anche la propensione al risparmio: il 12,6% di Italiani intende, da qui ad un anno, incrementare le risorse che mette da parte. A giugno, ad avere questo proposito, era il 13%.

 

 

Previsioni di acquisto a tre mesi

 

Elettrodomestici: propensione all’acquisto in aumento per gli elettrodomestici piccoli e grandi, in lieve calo i bruni (TV, Hi-Fi).

Sale dal 13,6 al 14,1% la quota degli intervistati che prevedono di acquistare un elettrodomestico grande nei prossimi tre mesi. Lieve flessione per le previsioni di acquisto degli elettrodomestici bruni (14,1% contro il precedente 14,4%). Tengono, con una leggere correzione all’insù, i piccoli (22,2% contro il precedente 21,8). Gli importi di spesa preventivati segnano un incremento per gli elettrodomestici grandi, per i quali si ipotizza un ammontare di 684 € (contro i 648 € dell’ultima rilevazione). Esborsi in aumento anche per i bruni (681 € rispetto ai 609 € del mese precedente) e, seppure lievemente, per i piccoli, da 141 a 146 €.

 

Informatica, telefonia e fotografia: settore in crescita. Stabili i tablet.

Prospettive positive per tre delle categorie analizzate: telefonia (dal 18,3% di giugno al 20,1 di luglio), pc e accessori (da 16,3 a 17,1%)e Fotocamere/Videocamere (da 10,7 a 11,0). Stabili le previsioni di acquisto di tablet (12,3% a giugno, 12,2% a luglio).

Per quanto riguarda l’ammontare di spesa, invece, gli italiani prevedono di spendere di più in telefonia (da 288 a 297 €), mentre diminuisce l’ammontare relativo a PC e accessori, Tablet/E-book e Fotocamere/videocamere.

 

Auto e moto: previsioni in peggioramento per auto nuove e motocicli. Continuano a crescere, seppur lievemente, le intenzioni di acquistare auto usate.

Continuano a calare le previsioni di acquistare auto nuove. Se a giugno il 7,6% dei consumatori ne preventivava un acquisto, a luglio si è passati al 7.2%. 0,5 punti di flessione anche per i motocicli e gli scooter. In recupero invece le intenzioni di acquisto delle auto usate che salgono al 6,8% nel mese di luglio dal 6,6 di giugno e 6,2 di maggio.

 

Casa e arredamento: previsioni stabili per l’acquisto di case; arretrano le ristrutturazioni. Segno più per i mobili.

Si confermano stabili le intenzioni di acquisto di case. A luglio, il 4% degli italiani si dichiara intenzionato a comprare casa; a giugno lo era il 3,9. Perdono 0,5 punti le previsioni per le ristrutturazioni (dal 9,2% di giugno, si è passati all’8,7 di luglio). Per i mobili, trend in controtendenza, con le previsioni che risalgono dal 12,6% al 13,2. Per questi ultimi, cresce anche l’importo medio di spesa che passa, sempre tra giugno e luglio, da 1.687 a 1.774 €.

 

 

Tempo libero: continua il trend positivo per viaggi e vacanze; in leggero calo attrezzatture o abbigliamento sportivi.

Il 36% degli Italiani intende comprare un pacchetto – vacanza nei prossimi 3 mesi; a giugno, questa quota era più bassa, e si fermava al 35,1%. Perdono un po’ di terreno le previsioni d’acquisto per le attrezzature sportive e il fai da te, che scendono rispettivamente al 22,4 e 20% contro i precedenti dati pari a 22,9 e 21,6%.

 

 

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Osservatorio Mensile Findomestic Luglio 2013

 

           Milano, 27 giugno 2013                                                                   COMUNICATO STAMPA

 

 

Con la crisi gli Italiani ricorrono sempre di più al mercato dell’usato.

Non più solo auto e moto. Ma anche libri, dischi, giocattoli. E computer, cellulari e persino capi d’abbigliamento. Il 48%, cioè uno su due, vi ha fatto ricorso o, a breve, vi farà ricorso. E il 41% ha affermato che nei prossimi mesi ricorrerà ancora di più a questo canale d’acquisto. Con i giovanissimi che ne danno una valutazione particolarmente positiva.

Anche questa è un’immagine della crisi che attraversa l’Italia. Un’Italia che a giugno fa segnare un grado di fiducia stabile ai minimi storici: 3,2 punti, contro il 3,13 del mese precedente. Stabile anche il grado di propensione al risparmio, anch’esso in linea con il mese precedente: il 13% degli Italiani aumenterà i soldi che intende mettere da parte (a maggio la quota era del 13,4%).

 

 

Fino a qualche anno fa i consumatori facevano ricorso al mercato dell’usato solo per le auto e le moto. Oggi, con la crisi che ormai insiste da 5 anni, il rapporto che gli Italiani hanno con il mercato dell’usato è cambiato profondamente. E, secondo quanto rilevato dall’Osservatorio Mensile Findomestic sui beni durevoli, il 48% – ovvero uno su due – negli ultimi mesi vi ha fatto ricorso (o vi farà ricorso a breve) per comprare non solo auto e moto, ma anche computer, cellulari, dischi, giocattoli e, sempre di più, anche vestiti e capi d’abbigliamento. Un cambiamento che ha anche un profilo sociale, in termini di abitudini, prima ancora che squisitamente economico. Il 41% degli Italiani, inoltre, ha affermato che nei prossimi mesi intende incrementare il ricorso a questo canale d’acquisto. Questo significa che il mercato dell’usato è destinato a crescere. Chi si rivolge al mercato dell’usato lo fa principalmente per motivi di convenienza e risparmio. Il fattore legato all’immagine – ovvero il piacere di disporre di un prodotto appena uscito dalla linea di produzione – viene giudicato secondario. Da segnalare, inoltre, che internet ha favorito la strutturazione di questo mercato, oggi perfettamente accessibile e molto efficiente per quel che riguarda le sue dinamiche. L’usato riscuote grande successo tra i giovani e i giovanissimi (fascia d’età 18 – 34 anni), più della metà dei quali (il 52%) vi farà ricorso più frequentemente in futuro. I più restii ad aumentare l’acquisto di beni usati sono, invece, i 45 – 64enni: il 13% di loro non ne vuole proprio sapere di comperare un bene giù appartenuto ad altri, solo il 38% si dice propenso, il 49% non sa.

 

Questa dell’usato è un’altra foto dell’Italia alle prese con la crisi, che ormai morde da 5 anni. Il grado di fiducia resta stabile sul mese precedente: 3,2 punti a giugno contro i 3,13 di maggio (su una scala che va da 1 a 10 e ha in 7 la sua soglia positiva). Stabile, sempre rispetto al mese precedente, anche la propensione al risparmio: il 13% degli Italiani intende accrescere i soldi da mettere da parte nei prossimi 12 mesi. A maggio la quota era solo leggermente più alta: 13,4%.

 

Previsioni di acquisto a tre mesi

 

Elettrodomestici: perdono terreno sia i bruni  sia i piccoli. Recuperano i grandi.

Passano dal 22,6 al 21,8% gli Italiani che si sono detti pronti, a giugno, a comprare un piccolo elettrodomestico nei prossimi 3 mesi. Per i bruni il calo è stato di 1,5 punti (da 15,9 a 14,4). In contro tendenza i grandi elettrodomestici. I consumatori intenzionati ad acquistarne uno sono passati dal 12,6% di maggio al 13,6% di giugno. Gli importi medi di spesa preventivati, invece, sono tutti in calo: 648 euro per i grandi, 609 per i bruni, 141 per i piccoli (contro, rispettivamente i 690, 625 e 154 euro fatti segnare a  maggio).

 

Informatica, telefonia e fotografia: giù le previsioni di acquisto per telefonini, pc e tablet. In lieve crescita quelle di foto e videocamere

Calano le previsioni di acquisto per telefonini e pc e, seppure leggermente, anche per i tablet. Risale, seppur di poco, la quota di Italiani intenzionati a comperare una fotocamera o una videocamera (dal 10,5% di maggio al 10,7 di giugno). Come per gli elettrodomestici, anche in questo settore gli importi di spesa preventivati sono in calo. Un esempio: i 521 euro previsti a maggio per l’acquisto di un pc a giugno sono scesi a 507.

 

Auto e moto: calano le previsioni di acquisto di auto nuove e motocicli; risale l’auto usata.

Dopo la timida ripresa di maggio, l’auto nuova perde un po’ di terreno, con la quota degli intenzionati all’acquisto che scende dall’8% al 7,6. Uno scostamento di 0,4 punti percentuali, ma questa volta positivo, che interessa anche l’auto usata (da 6,2 a 6,6 la percentuale di chi ne vuole comperare una da qui a settembre). Perdono invece 0,8 punti (da 4,2 a 3,4) le previsioni di acquisto di motocicli e scooter. Per questi ultimi, però, gli importi medi di spesa previsti crescono leggermente: i 2.811 euro di maggio, infatti, a giugno sono diventati 3.053. Per l’auto nuova, invece, si è passati da 18.577 a 18.098 euro mentre, per l’auto usata, da 6.922 euro si è scesi a 6.853.

 

Casa e arredamento: previsioni in linea con il mese precedente per l’acquisto di mobili e di case. Cala leggermente la propensione alle ristrutturazioni

Le previsioni di acquisto di mobili e altri complementi d’arredo resta stabile rispetto a maggio, con un 12,6% di Italiani intenzionato all’acquisto, contro il 12,7% rilevato il mese precedente, maggio per l’appunto (con l’importo medio di spesa che cala da 1.904 a 1687 euro). Passano da 3,8 a 3,9% quelli che, invece, si dicono intenzionati ad acquistare casa. Mentre scendono dal 9,6 al 9,2% coloro che vorrebbero ristrutturare la propria casa o il proprio appartamento.

 

Tempo libero: prosegue il trend positivo per l’acquisto di viaggi e vacanze; fai – da – te in calo mentre le attrezzature sportive guadagnano terreno.

Continua il trend positivo circa le intenzioni di acquisto di un viaggio o una vacanza, con gli interessati che passano dal 34,9% del mese scorso al 35,1 di giugno.

Calano, invece, gli intenzionati a comprare attrezzature per il fai – da – te (dal 23,9% al 21,6) mentre tengono le previsioni per l’acquisto di abbigliamento e\o attrezzature sportive (dal 22,3% al 22,9).

 

 

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Osservatorio Mensile Findomestic Giugno 2013: Il 69% degli italiani individua nel rilancio dell’economia e dei consumi le priorità del nuovo governo

 

           Milano, 31 maggio 2013                                                                  COMUNICATO STAMPA

 

Il 69% degli italiani individua nel rilancio dell’economia e dei consumi, oltre che nella riforma del mercato del lavoro, le priorità del nuovo governo. In tema di politica fiscale, la maggioranza degli italiani (53%) ritiene fondamentale la riduzione delle tasse sul lavoro. Solo il 9% indica nell’abolizione dell’IMU l’azione più utile per rilanciare il Paese. Il 54% crede, inoltre, che l’IMU verrà tolta solo per essere sostituita da un’altra imposizione.  Già il fatto di avere un governo, però, dopo gli oltre 60 giorni di impasse seguiti alle elezioni, fa sì che la fiducia degli Italiani risalga leggermente, dopo il picco negativo di fine aprile. A maggio, il grado di fiducia nei confronti del Paese sale a 3,13 punti, pur restando ai minimi.

 

Dopo aver toccato ad aprile il picco negativo di sempre, a maggio il grado di fiducia degli Italiani è risalito leggermente, complice la fine dell’impasse politico, con l’avvio dell’esecutivo Letta. Dai 2,88 punti di aprile, la fiducia è risalita a quota 3,13 punti (su una scala che va da 1 a 10 e ha in 7 la sua soglia positiva). Il 53% degli Italiani ritiene che l’intervento più urgente in campo fiscale per rilanciare l’economia e i consumi sia il taglio delle tasse sul lavoro, mentre solo il 9% afferma che l’Imu rappresenti una questione prioritaria. Proprio per quanto concerne l’Imu, uno dei temi al centro dell’agenda politica nazionale, il 54% pensa che l’imposta verrà abolita ma che comunque lo Stato imporrà un altro tributo per compensare il calo del gettito. Solo il 4% crede che l’eliminazione sarà definitiva ed effettiva. Questi i principali dati raccolti dall’Osservatorio mensile Findomestic sulla fiducia degli Italiani. In materia di risparmio, infine, l’Osservatorio evidenzia come a maggio sia cresciuta la propensione degli Italiani ad accantonare i propri risparmi (dall’11,4% di aprile al 13,4%).

 

Previsioni di acquisto a tre mesi

 

Elettrodomestici: in calo l’interesse per gli elettrodomestici bruni (TV, Hi-Fi) e grandi. Stabili i piccoli.

Passano dal 17,9 al 15,9% gli intervistati che, rispetto al mese scorso, si dicono pronti a comprare un elettrodomestico bruno. In lieve calo anche i grandi (da 13,8 a 12,4%) mentre restano pressoché stabili le previsioni per i piccoli elettrodomestici (22,6%). Gli importi di spesa preventivati segnano invece un aumento per gli elettrodomestici grandi, per i quali si ipotizza un ammontare di 690 € (contro i 661 € dell’ultima rilevazione). Esborsi in calo per i bruni (643 € rispetto ai 625 del mese precedente) e i piccoli (da 182 a 154 €).

 

Informatica, telefonia e fotografia: lieve arretramento per le intenzioni di acquisto di PC, accessori e telefonia; più marcato quello che interessa le fotocamere. Continuano a crescere Tablet/E-book.

Scende al 17,6% la propensione all’acquisto di PC e accessori (contro il 17,8% del mese precedente); segno meno anche per la telefonia, con la quota di intenzionati all’acquisto che passa dal 19,6 al 19,1%. Più incisivo il calo delle intenzioni d’acquisto per le fotocamere: da 11,6 a 10,5%. Unico dato positivo del settore riguarda la categoria Tablet/E-book, che fa segnare una crescita di circa 1 punto percentuale.

Segnali poco incoraggianti anche sul fronte dell’ammontare della spesa: gli italiani, infatti, prevedono di spendere meno in telefonia, Tablet/E-book e Fotocamere/videocamere. Stabili gli esborsi preventivati per PC e accessori.

 

Auto e moto: settore in ripresa, ad eccezione dell’auto usata.

Prosegue la scalata dei motocicli i quali, dopo mesi di crisi, conquistano una fetta sempre più ampia di consumatori (4,2%). In crescita anche la quota degli interessati all’acquisto di un’auto nuova, mentre non migliora la situazione di quella usata: il numero di quanti si apprestano ad acquistarne una nei prossimi tre mesi è passato, infatti, da 7,4 a 6,2%.

Dati che rispecchiano perfettamente l’ammontare di spesa previsto: in crescita per motocicli e auto nuove (rispettivamente 2.811€ e 18.577€), in calo per le usate (6.922).

 

Casa e arredamento: segno meno per i mobili, la casa e le ristrutturazioni.

Continua il trend negativo del settore immobiliare. Diminuiscono, infatti, gli intenzionati all’acquisto di mobili (12,7%), di una casa (3,8%) o alla sua ristrutturazione (9,6%). In crescita, tuttavia, l’ammontare di spesa prevista per mobili(da 1.884€ a 1.904€).

 

Tempo libero: buone prospettive per viaggi e attrezzatture o abbigliamento sportivi. Va peggio per il fai-da-te.

Continua il trend positivo circa le intenzioni di acquisto di un viaggio o una vacanza, dovuto probabilmente all’approssimarsi della stagione estiva (34,9%). Calano, invece, gli intenzionati a comprare abbigliamento o attrezzature sportivi (22,3%).

 

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Osservatorio Findomestic Mensile Maggio 2013: la crisi porta gli Italiani a ridefinire i contorni della povertà: 2 famiglie su 3 ritengono di essere diventate più povere

Milano, 06 maggio 2013                                                                               COMUNICATO STAMPA

 

I 60 giorni di vacatio governativa post elettorale e le ultime, sfibranti difficoltà per l’individuazione del nuovo presidente della Repubblica hanno fatto crollare la fiducia degli Italiani, che non era mai scesa così in basso: 2,88 punti, record negativo di sempre.

Anche se l’incarico affidato nell’ultimo scorcio del mese a Enrico Letta e il conseguente superamento di questa lunga fase di stallo anticipano già un probabile recupero dell’indicatore.

Ad arretrare, ad aprile, anche la propensione al risparmio: ad aprile i consumatori che si dicono pronti a risparmiare sono l’11,4%, contro il 15,4% del mese precedente.

In tema di redditi, la crisi porta gli Italiani a ridefinire i contorni della povertà:

una famiglia viene considerata povera mediamente sotto i 1.350 € al mese,

passando dai 1.200 € di chi vive da solo ai 1.450 € di nuclei familiari composti da 2 o più percettori di reddito con 3 o più componenti

Sul fronte dei consumi, tengono i grandi elettrodomestici, la telefonia, i tablet e i prodotti audio\video.

 

I due lunghissimi mesi durante i quali l’Italia è rimasta senza un Governo nel pieno dei suoi poteri, e l’ultima, drammatica parentesi legata alle difficoltà per l’individuazione del nuovo Presidente della Repubblica hanno avuto un impatto devastante sulla fiducia degli Italiani nei confronti della situazione economica e sociale del Paese. Mai come ad aprile il grado di fiducia, misurato dall’Osservatorio mensile Findomestic, era sceso così in basso: 2,88 punti, su una scala che – lo ricordiamo – va da 0 a 10 e che ha in 7 la sua soglia positiva. A marzo, quando già era ben chiara a tutti l’incertezza determinata dall’esito dello scrutinio delle elezioni politiche, questo indicatore era scivolato a 3,18. Ma mai si era andati sotto la soglia (anche psicologica) di 3.

Il superamento dello stallo politico \ istituzionale impresso dall’incarico affidato a Enrico Letta di formare il Governo, e l’ampio voto di fiducia raccolto nei due rami del Parlamento dal nuovo esecutivo, anticipano però un probabile recupero dell’indicatore della fiducia.

 

Ad aprile, tuttavia, non è andata bene nemmeno per la propensione al risparmio, che ha subito un contraccolpo analogo a quello del grado di fiducia. Negli scorsi 30 giorni, gli Italiani che si sono detti pronti, nell’arco dei prossimi 12 mesi, ad incrementare i propri risparmi, sono stati l’11,4%. A marzo, erano il 15,4%.

 

Da segnalare come il campione preso in esame dalla rilevazione ha ridefinito i parametri reddituali con i quali individuare le fasce di povertà: mediamente sotto i 1.350 € percepiti mensilmente, una famiglia può essere considerata povera, passando dai 1.200 € di chi vive da solo ai 1.450 € di nuclei familiari composti da 2 o più percettori di reddito con 3 o più componenti.

Il reddito minimo necessario per sentirsi nella media è stimato invece in 2.100 € al mese. Per chi vive solo e deve quindi sostenere spese solo per se stesso la soglia non supera i 1.650 €, mentre sale a 2.250 € per le famiglie composte da 3 o più componenti e da altrettanti percettori di reddito.

Rispetto a 5 anni fa, ovvero prima della crisi, più di 2 famiglie su 3 (ben il 68%) ritengono di essere diventate più povere, mentre solo un 4% è riuscito a migliorare la propria situazione economica. Non si intravedono grossi miglioramenti se si pensa ai prossimi 5 anni: il 40% degli intervistati ritiene che la situazione sarà stabile, un altro 40% è invece più pessimista, prevedendo un ulteriore impoverimento

Sul fronte dei consumi, i grandi elettrodomestici, la telefonia, i tablet e i prodotti audio\video tengono, facendo segnare piccoli ma significativi incrementi nelle propensioni di acquisto. Battute d’arresto per l’arredamento, e per le auto, che il mese scorso avevano fatto registrare dei timidi segnali di ripresa.

 

Previsioni di acquisto a tre mesi

 

Elettrodomestici: propensioni all’acquisto in aumento per gli elettrodomestici grandi, in calo i bruni (TV, Hi-Fi) e i piccoli.

Sale dal 13,0 al 13,8% la quota degli intervistati che prevedono di acquistare un elettrodomestico grande nei prossimi tre mesi. In calo le previsioni per gli elettrodomestici bruni (17,9%) e per quelli piccoli (22,4%). Gli importi di spesa preventivati segnano invece una netta diminuzione per gli elettrodomestici grandi, per i quali si ipotizza un ammontare di 661 € (contro i 766 € dell’ultima rilevazione). Esborsi pressoché stabili per i bruni (643 € rispetto ai 662 € del mese precedente) mentre crescono lievemente per i piccoli, da 170 a 182 €.

 

Informatica, telefonia e fotografia: settore in crescita, fatta eccezione per PC e accessori.

Prospettive positive per tre delle categorie analizzate: telefonia, Tablet/E-book e Fotocamere/Videocamere. Scendono solo PC e accessori, seppur in maniera lieve (da 18,5 a 17,8%).

Per quanto riguarda l’ammontare di spesa, invece, gli italiani prevedono di spendere di più in telefonia (da 307 a 313 €), mentre diminuisce l’ammontare relativo a PC e accessori, Tablet/E-book e Fotocamere/videocamere.

 

Auto e moto: lieve calo dell’auto (sia nuova che usata). In salita i motocicli.

Cresce, dopo mesi di flessione costante, la quota di quanti intendono acquistare un motociclo: 3,4%, contro il 2,6% del mese precedente. Al contrario, diminuisce lievemente il numero di chi si dimostra propenso all’acquisto di una vettura, sia nuova che usata, mentre permane una certa stabilità circa l’ammontare di spesa previsto: 18.174€ per l’automobile nuova, 7.372€ per l’auto usata e 2.773€ per la moto.

 

Casa e arredamento: previsioni in salita per l’acquisto di case e ristrutturazioni, male i mobili.

Continua il trend positivo del settore immobiliare. Crescono, infatti, gli intenzionati all’acquisto di una casa (4,3%) o alla sua ristrutturazione (10%). Tuttavia, l’arredamento sembra non essersi ancora ripreso dai contraccolpi dei mesi precedenti, facendo registrare la più bassa quota di intenzionati all’acquisto dal gennaio 2012: 13,4%. In diminuzione anche l’ammontare di spesa prevista (1.884€).

 

Tempo libero: continua il trend positivo per viaggi e attrezzatture o abbigliamento sportivi. Stabile il fai-da-te.

Complici la stagione primaverile e il clima mite, nel mese di maggio un italiano su tre programma una vacanza nell’arco dei prossimi tre mesi (33,3%). Segno più anche per quanti si preparano a comprare abbigliamento o attrezzature sportive (22,7%). Restano stabili intorno al 22,6% le previsioni per il fai-da-te.

 

     AD HOC Communication Advisors:

Marina Beccantini 02 7606741

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Findomestic

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Osservatorio Findomestic Mensile Aprile 2013: in rialzo le intenzioni di acquisto a 3 mesi di Tv, Pc, fotocamere e auto nuove.

Una famiglia italiana su tre ha avuto al proprio interno un componente che ha perso il lavoro. E un italiano su due ha avuto almeno un parente che si è ritrovato senza stipendio o in cassa integrazione.  Resta l’occupazione la principale emergenza avvertita nel Paese.

Dall’inizio della crisi a oggi un italiano su 5 ha rinunciato al possesso di uno scooter o di una moto e il 50% ha rimandato nel tempo la sostituzione dell’auto di sua proprietà.

Sul fronte della fiducia, il rallentamento di febbraio si conferma anche a marzo, con un’ulteriore regressione del dato rilevato (dai 3,21 punti di febbraio ai 3,18 di marzo, dopo i 3,29 di gennaio). Cala anche la propensione al risparmio: il 15,4% degli Italiani ritiene di aumentare i propri risparmi entro i prossimi 12 mesi. A febbraio erano il 16,7.
Anche nel 2013 il lavoro resta la grande emergenza del Paese e la grande preoccupazione delle famiglie italiane. Una su tre, in particolare, ha visto almeno uno dei suoi componenti perdere il posto nel corso della crisi, mentre un Italiano su due ha almeno un parente che si è ritrovato senza stipendio a fine mese o in cassa integrazione. E per il futuro le previsioni fotografate all’Osservatorio mensile Findomestic restano fosche: il 23% teme di perdere l’attuale occupazione. Fortunatamente la casa resta un asset sicuro per la maggior parte dei nuclei famigliari: 2 Italiani su 3 vivono in una casa di proprietà. Tutto il resto, invece, viene ritenuto sacrificabile. Un italiano su cinque, ad esempio, dall’inizio della crisi a oggi, ha scelto di rinunciare a possedere uno scooter o una motocicletta: troppe spese. E un italiano su due ha procrastinato la sostituzione dell’auto di sua proprietà, in modo da spostare in avanti nel tempo la spesa che l’acquisto del nuovo veicolo inevitabilmente comporta.
Il grado di fiducia continua a peggiorare. Dopo essere sceso a febbraio a 3,21 punti, a marzo è ulteriormente regredito a 3,18 (la scala di misurazione – lo ricordiamo – va da 1 a 10, e ha nel 7 la sua soglia positiva). Un arretramento influenzato in particolare dalla macroarea dell’Italia centrale, visto che Nordest, Nordovest e Sud e Isole si sono mantenute stabili sul mese precedente.
In tema di risparmio, dopo che a febbraio il 16,7% degli Italiani aveva affermato di essere intenzionato ad incrementare i propri risparmi nei 12 mesi successivi, a marzo il dato è sceso al 15,4%. Una rilevazione che in ogni caso resta una delle migliori tra quelle registrate negli ultimi 16 mesi.

Previsioni di acquisto a tre mesi
Elettrodomestici: 
previsioni positive per i bruni (TV e Hi-Fi), stabili i piccoli, calano i bianchi.

Passano dal 17,8 al 18,4% gli intervistati che, rispetto al mese scorso, si dicono pronti a comprare un elettrodomestico bruno. Stabile attorno al 22,8% la quota di chi è interessato ad acquistare un elettrodomestico piccolo, mentre calano di 0,5 punti percentuali le prospettive a tre mesi degli elettrodomestici bianchi (freddo, lavaggio e cottura).

Situazione pressoché identica sul versante dell’ammontare di spesa preventivato: in crescita per i bruni (662 €), invariata per i piccoli (170 €), in calo per i bianchi (766 €).
Informatica, telefonia e fotografia:

intenzioni di acquisto in crescita, ad eccezione dei Tablet ed E-book.

Sale il numero di quanti sono propensi a comprare pc e accessori (da 17,6 a 18,5%), cellulari (da 17,7 a 18%) e foto/videocamere (da 9,4 a 10,4%). Lieve decremento, invece, per i tablet: gli Italiani che pensano di comperarne uno passano dall’11 al 10,4%. Spesa media prevista ancora in aumento, anche se lieve, per la telefonia e i tablet (rispettivamente da 305 a 307€ e da 360 a 364€), mentre iniziano a scendere gli importi relativi a pc e accessori (da 553 a 520€) e foto/videocamere (da 367 a 358€).
Auto e moto: 

segnali incoraggianti dal settore auto nuove. Stabile l’usato, mentre continuano a perdere terreno i motocicli.

Tornano a salire le previsioni d’acquisto di auto nuove, che passano dal 6,8% di febbraio all’8% attuale. Restano stabili intorno all’8% i consumatori che pensano di comprare un’auto usata, mentre non si arresta il declino dei motocicli, la cui quota scende fino al 2,6%. Sostanzialmente stabili le previsioni a tre mesi circa l’ammontare di spesa media prevista: 18.400 € per le auto nuove, 7.514 per le usate e 2.673 € per i motocicli.
Casa e arredamento: previsioni in calo per l’acquisto di abitazioni e mobili. 

In crescita il settore della ristrutturazione.

Inversione di tendenza per il comparto mobili: dopo un febbraio e marzo positivi, la percentuale degli intenzionati all’acquisto nei prossimi tre mesi ritorna ai livelli di gennaio (14,7 contro il 15,6% del mese precedente). Lieve decremento anche per il mercato immobiliare, che scende di circa 0,2 punti percentuali, mentre si prospetta uno scenario positivo per il settore della ristrutturazione, la cui quota passa dall’8,7 al 9,8%. Prosegue il calo della spesa prevista per i mobili: 1.904 € per i prossimi tre mesi.
Tempo libero: cresce la voglia di vacanze. In aumento anche gli acquisti di abbigliamento sportivo e fai-da-te.

Sale al 32,1% la quota di quanti sono pronti, nei prossimi tre mesi, a partire per una vacanza. Prospettive positive anche per il settore delle attrezzature sportive e del fai-da-te: si passa rispettivamente dal 19,9% di febbraio al 20,5% di marzo e dal 22,3% al 23,0%.

 

Il presente comunicato e i precedenti sono disponibili on-line:

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Osservator​io Mensile Marzo 2013: con il febbraio elettorale peggiora ancora il grado di fiducia degli Italiani nei confronti del sistema paese

Il febbraio elettorale, oltre ad aver determinato il risultato che tutti conosciamo, porta con sé anche un peggioramento del grado di fiducia degli Italiani nei confronti del sistema – Paese. Quanto ai consumi, l’innovazione è il principale fattore a spingere gli Italiani ad acquistare un bene durevole. Ancora più della convenienza del prezzo. Non a caso, tablet e smartphone sono gli unici prodotti per i quali esistono margini di crescita significativi per i prossimi mesi. Balza al 16,7% la quota di Italiani che intende aumentare i propri risparmi nell’arco dei prossimi 12 mesi (a gennaio erano il 12,3%).

I toni durissimi della campagna elettorale, ancora prima di determinare il risultato che tutti conosciamo, hanno comportato un peggioramento del grado di fiducia degli Italiani nei confronti del sistema – Paese. E’ questo il dato rilevato dall’ dall’ultima edizione dell’Osservatorio mensile Findomestic. Per quanto riguarda il grado di fiducia, dopo la timida ripresa di gennaio, a febbraio il dato è tornato a scendere: da 3,29 a 3,21, su una scala che – lo ricordiamo – va da 0 a 10 e che ha in 7 la sua soglia positiva. Anche a febbraio, comunque, Sud e Isole e Centro Italia sono le macroregioni più “ottimiste”. Nordest e Nordovest, invece, sono quelle più “pessimiste”. Per quanto riguarda il giudizio sullo stato dell’economia del Paese, più nel dettaglio, a febbraio 91,5 italiani su 100 la valutano molto o abbastanza negativa. A gennaio, il dato – pur essendo sempre molto elevato – si fermava all’89,9, sotto la soglia psicologica del 90%.

L’arretramento della fiducia fa da contraltare al recupero della propensione al risparmio: guardando ai prossimi 12 mesi, la quota di Italiani che intende risparmiare è del 16,7%. Un mese fa, a fine gennaio, questo dato era inferiore di oltre 4 punti (12,3).

Per quanto concerne i consumi, smartphone, tablet e personal computer sono gli unici prodotti che stanno sorreggendo i consumi in un momento così difficile. Tutte le altre categorie, a cominciare dall’auto, che soffre tantissimo, sono passate in secondo piano. I tablet e gli smartphone, in particolare, sono gli unici prodotti per i quali si intravedono margini di crescita, in termini di vendite. Per tutte le altre tipologie di beni, la netta maggioranza degli intervistati manterrà un profilo di spesa sostanzialmente analogo a quello dei mesi precedenti. Del resto, il concetto di innovazione è al momento l’unico, vero driver d’acquisto. Ancora più della stessa convenienza, almeno nell’ambito dei prodotti dell’Ict.

Previsioni di acquisto a tre mesi

Elettrodomestici: previsioni in miglioramento per i bianchi e per i bruni (TV, Hi-Fi), mentre si prospettano in calo gli acquisti per i piccoli.

Sale la quota di coloro i quali si dicono pronti, di qui a tre mesi, a comperare un elettrodomestico bianco e bruno (rispettivamente 13,5% e 17,8%), mentre scendono, da 24,2 a 22,8%, gli intenzionati all’acquisto dei piccoli elettrodomestici. Valori che rispecchiano l’ammontare medio di spesa prevista, dove si registra un incremento sia per gli elettrodomestici bianchi (da 774 a 790€) che per quelli bruni (da 628 a 637€) e un leggero calo per piccoli elettrodomestici (da 175 a 171 €).

Elettronica di consumo: cala l’interesse verso il settore nel suo complesso, ad eccezione di tablet/Ebook

Escludendo la categoria dei tablet/E-book, dove si registra un lievissimo aumento di 0,2 punti (11%), cala l’interesse verso 3 tipologie su 4: telefonia (da 18,7% a 17,7%), PC/accessori (da 18,1% a 17,6%) e fotocamere/videocamere (da 10,9% a 9,4%). Al contrario la spesa media prevista fa registrare aumenti in tutte le categorie, in particolare per fotocamere/videocamere (da 282 € a 367€).

Auto e moto: scenario in calo per auto nuove e motoveicoli. Si salva l’auto usata.

Prospettive negative per il mercato delle auto nuove, dove la percentuale degli interessati all’acquisto nei prossimi tre mesi scende dal 7,1% al 6,8%. Continua il trend decrescente dei motocicli, che raggiunge quota 3,2%, mentre l’auto usata è l’unico veicolo che lascia ben sperare, in quanto le previsioni a tre mesi fanno segnare un aumento di 0,8%. Infine resta pressoché invariato l’ammontare medio di spesa prevista: 2.733 €per le moto, 7.664 € per le auto usate e 18.474 € per quelle nuove.

Casa e arredamento: propensione all’acquisto in aumento per tutte tre le categorie

In aumento le previsioni di acquisto per tutte e tre le tipologie di spesa: la casa, la sua ristrutturazione e le spese per i mobili. Nello specifico, la quota di coloro che prospettano di acquistare una casa nuova passano dal 3,7 al 4,3%, mentre quella degli intenzionati alla ristrutturazione passa dal 7,9 all’ 8,7%. I mobili, invece, fanno segnare un aumento in termini di potenziali acquirenti (da 14,7 a 15,6%) e una diminuzione in termini di spesa prevista (da 2.022 € a 1.974€).

Tempo libero: in risalita le previsioni circa l’acquisto di attrezzature e abbigliamento sportivi, viaggi e vacanze. Diminuisce il fai-da-te.

Sale al 19,9% (rispetto al 18,9% del mese precedente) la quota degli intenzionati all’acquisto di attrezzature e abbigliamento sportivi. Segno positivo anche per il numero di quanti prevedono di organizzare un viaggio o una vacanza nei prossimi tre mesi (da 28,5% a 29,5%). Prosegue, infine, il trend decrescente del fai-da-te, che fa segnare una diminuzione di circa un punto percentuale (da 23,2% a 22,3%).

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Osservatorio Mensile Febbraio 2013: festività natalizie all’insegna dell’austerità. Si salvano i saldi.

Gli italiani si risollevano con i saldi: il 65% dei consumatori ne sta usufruendo. Si tratta di un dato in linea con quello dello scorso anno.
Nel corso delle festività natalizie appena trascorse, il 59% degli Italiani ha rinunciato a pranzi o cene al ristorante, il 53% a viaggi e vacanze e il 61% a nuovi capi d’abbigliamento.
A gennaio, in ogni caso, il grado di fiducia degli Italiani è leggermente aumentato rispetto a dicembre 2012, passando da 3,12 a 3,29 punti.
E a risalire è anche la propensione al risparmio: il 12,3% dei consumatori aumenterà nel corso dei prossimi 12 mesi i propri risparmi, contro il 10,9% del mese precedente.

Quelle appena trascorse sono state delle festività natalizie all’insegna dell’austerità. Il 64% degli Italiani, ad esempio, ha rinunciato a spese alimentari eccessive, concedendosi le tradizionali ghiottonerie con la dovuta morigeratezza. Il 61% ha rinunciato a comprare nuovi capi d’abbigliamento, facendosi bastare quanto già c’era negli armadi di casa; il 53% non ha effettuato alcun viaggio o vacanza; il 59% ha preferito non recarsi a festeggiare in nessun locale. L’austerità delle festività appena trascorse era sotto gli occhi di tutti. L’edizione di gennaio dell’Osservatorio Mensile Findomestic sui consumi dei beni durevoli, ora la certifica.
E’ andata meglio, nel raffronto con l’anno precedente, per i saldi. Se lo scorso anno, ad averne usufruito, era stato il 66% dei consumatori, quest’anno la quota si è stabilizzata al 65%, sostanzialmente in linea con i 12 mesi scorsi. Quanto all’entità dei saldi, i consumatori affermano che risultano interessanti ed appetibili solo gli sconti che vanno dal 32% in su. Mentre quelli che superano l’80% del valore del bene che si intende acquistare, risultano poco credibili.
Per quanto riguarda il grado di fiducia, a gennaio è risalito a quota 3,29 punti, contri i 3,12 rilevati a dicembre. La scala di misurazione – lo ricordiamo – va da 1 a 10, e ha nel 7 la sua soglia positiva. A livello macro-regionale, da segnalare il rimbalzo notevole del Centro Italia, con il grado di fiducia che supera i 3,5 punti. I più pessimisti, invece, sono a Nordest dove, come a dicembre, il dato resta inchiodato a quota 3.
Sul fronte della propensione al risparmio, così come avviene per il grado di fiducia, a gennaio si registra un aumento di quanti si dicono pronti, nel giro dei prossimi 12 mesi, ad aumentare i denari da mettere da parte: sono il 12,3% del totale, contro il 10,9% del mese precedente.

Previsioni di acquisto a tre mesi

Elettrodomestici: previsioni negative per tutte e tre le categorie, in particolare per gli elettrodomestici bruni (TV e Hi-Fi).
Scende di due punti percentuali la quota degli italiani disposti ad acquistare elettrodomestici bruni (dal 18,8 al 16,8%). Va meglio per gli elettrodomestici bianchi, le cui intenzioni di spesa passano da 13,8 a 12,7%. Si riducono di 0,5 punti percentuali gli interessati ad acquistare piccoli elettrodomestici nei prossimi tre mesi (da 24,9 a 24,2%)
Per ciò che concerne i livelli massimi di spesa che si intende sostenere, si registrano risultati positivi per gli elettrodomestici bianchi, che passano da 713 a 774 €. In calo, seppur lieve, la spesa prevista per gli elettrodomestici piccoli (da 187 a 175 €) e per i bruni (da 629 a 628 €)

Elettronica di consumo: in calo le previsioni di acquisto di telefonia, tablet e fotocamere. Stabili Pc e accessori
Scendono le previsioni di acquisto per tre dei settori dell’elettronica: 18,7% telefonia (da 21,1%), 10,9% per fotocamere e videocamere (da 12,5), 10,8% tablet/ebook (da 11,8%). Resta stabile al 18,1% la percentuale di coloro che hanno in programma una spesa in PC e accessori. Per quanto riguarda la spesa prevista, tablet e PC e accessori fanno segnare una riduzione degli importi medi (rispettivamente calati a 306 e 537 €). Stabile la previsione di spesa media per telefonia (276 €) e fotocamere/videocamere (282 €)

Auto e moto: sostanzialmente stabili le previsioni di acquisto di auto nuove e usate. Continua il trend decrescente dei motocicli
Sale in modo appena percettibile la percentuale d’italiani che nei prossimi tre mesi si appresta a comprare un’auto nuova (da 6,9 al 7,1% del mese precedente). In lievissima crescita anche la percentuale di coloro che intendono acquistarne una usata (da 7,1% a 7,3%). Cala invece (dal 5,1 al 4,2%) l’incidenza di quanti si apprestano a comperare una moto o uno scooter. Per ciò che concerne i livelli massimi di spesa, quelli per le due ruote scendono da 3.006 a 2.731 €, insieme a quelli previsti per auto nuove che passano da 19.423 a 18.919 €; mentre quelli per auto usate salgono da 6.900 a 7.916 €.

Casa e arredamento: diminuiscono le intenzioni di spesa per i mobili. Su le previsioni di ristrutturazione di immobili. Stabili le previsioni circa l’acquisto di case nuove
Scende al 14,7% la quota di Italiani che intendono comprare mobili nei prossimi tre mesi (contro il 15,1% del mese precedente) Cresce invece al 7,9% (rispetto al il 7,3 del mese precedente) la quota di chi vorrebbe ristrutturare casa. Stabili le intenzioni degli italiani che pensano di comprare una casa nuova nei prossimi tre mesi: 3,7%.

Tempo libero: stabili le intenzioni di acquisto di attrezzature fai-da-te; marcato il calo che interessa l’abbigliamento sportivo. Diminuisce la propensione all’acquisto di viaggi e vacanze
Scende al 28,5% la quota degli intenzionati a comprare un pacchetto vacanze nei prossimi tre mesi (contro il 29,4% del mese precedente). Lieve diminuzione anche per il fai-da-te, con la quota di intenzionati all’acquisto che passa dal 23,5 al 23,2. Più pesante il calo delle intenzioni d’acquisto per l’abbigliamento e l’attrezzatura sportivi: da 20,6 a 18,9 %.

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