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Annamaria Fadda

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Agriturismo Sardegna

Non solo mare può essere la meta delle prossime vacanze in Sardegna. Perché oltre al sole, al mare cristallino e alle spiagge bianchissime la Sardegna offre un entroterra ancora del tutto incontaminato.

I numerosi agriturismo Sardegna che costellano il territorio, spesso facilmente accessibili, favoriscono il felice connubio tra natura e vacanza enogastronomica, senza perdere il comfort.

Il soggiorno, nella miriade di strutture ricettive, non avrà momenti di noia, la scelta degli itinerari dipende solo dalla scelta del tema: turismo archeologico con la visita dei siti nuragici disseminati un po’ in tutto il territorio sardo, turismo alla scoperta di sagre e feste di paese che racchiudono in sé storia e tradizioni e che, quasi ogni fine settimana, sono momenti di incontro tra gli abitanti e i turisti che ne rimangono affascinati, turismo alla ricerca del pezzo di artigianato che le abili mani degli artisti forgiano proponendo delle creazioni uniche e turismo gastronomico per assaggiare piatti semplici dai sapori forti o delicati legati da un filo conduttore comune ma peculiare di ogni zona.

Visitare le zone interne permette di entrare in contatto con la natura alla scoperta di un paesaggio senza eguali in cui i profumi e i colori si mescolano con la storia millenaria. Il territorio è ricco di anfratti e ritrovamenti nuragici, parchi e vegetazione rigogliosa, punti di partenza per escursioni e visite indimenticabili, da cui si snodano sentieri da percorrere a piedi, a cavallo, in fuoristrada o mountain bike.

E alla fine di ogni escursione si verrà ripagati dal fascino e dalla magia dei luoghi e nessuna fatica resterà tale. Dalla produzione artigianale, al vino robusto, all’allevamento del bestiame ovino, caprino e bovino, alla produzione casearia, gli agriturismo in Sardegna rappresentano il legame dell’antico con il moderno: i cibi genuini preparati come una volta con i frutti dell’orto che i padroni di casa vi faranno gustare accompagnati dal vino prodotto dalla vigna che si intravvede dalla finestra della vostra camera, e le carni e i formaggi freschi o stagionati lavorati artigianalmente con arti che si perdono nella notte dei tempi… i dolci per i quali si può, si deve, fare uno strappo alla dieta che magari ha accompagnato tutto l’inverno.

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Orgosolo, vacanze in Sardegna diverse dal solito

Orgosolo si trova all’estremo confine dell’area meridionale barbaricina, in una delle zone più affascinanti di un territorio impervio dominato dal Supramonte nel quale trascorrere indimenticabili vacanze  Sardegna.
Uno scenario di rara bellezza con montagne imponenti che hanno nella Punta Corrasi la punta più alta e grandi foreste di alberi dalle grandi altezze, strapiombi sul mare e ancora caverne, grotte, corsi d’acqua.
Sulle pareti delle abitazioni si possono ammirare i murales che riportano scritte relative a temi politici e sociali. Il primo murale fu realizzato nel 1969 da un gruppo anarchico milanese. Nel 1975 vennero realizzati altri murales da parte di vari artisti, espressioni pittoriche della denuncia delle ingiustizie, dei malesseri, dei disagi, della sofferenza e delle speranze degli orgolesi persone dal carattere fiero e dignitoso. Negli anni 80, quando la tensione politica comincia ad attenuarsi, i murales si caratterizzano per le scene di vita quotidiana: contadini con in mano la falce, pastori che tosano le pecore, donne con in grembo i propri figli e uomini a cavallo.
Si possono ammirare più di 200 murales che fanno parte integrante dell’immagine del paese e della sua gente.
Chiunque si soffermi davanti ad un murale vive emozioni fortissime, sente l’orgoglio, la forza, la determinazione e la dignità di un popolo che non si è fatto sopraffare nel corso dei secoli.
Il costume di Orgosolo è uno dei più originali e apprezzati di tutta la Sardegna e ha origini antichissime. Il costume femminile è di vivaci colori: dal rosso del corpetto, ai disegni stilizzati del grembiule fino ad arrivare al giallo della benda. È composto da varie parti: da “sa caretta” che raccoglie i capelli, confezionato in broccato impreziosito da intrecci di seta, oro e argento che disegnano rose, foglie stilizzati e incornicia il volto delle donne; da “su lionzu” benda di seta grezza, confezionata esclusivamente a Orgosolo da allevamenti di baco da seta orgolesi, tinta con lo zafferano; “sa hamisa” e il giubbetto di panno rosso cupo aperto sul davanti denominato “su zippone”. “Sos sahittos” sono le due gonne del costume femminile confezionate in tessuto d’orbace tinto con erbe particolari che gli donano il colore ruggine scuro. “S’antalena” è il bellissimo grembiule di forma rettangolo-trapezoidale in seta con ricami floreali formati dai cinque colori fondamentali del costume: verde, rosso , giallo, bianco e celeste tenue.
Il costume maschile è più sobrio. I colori predominanti sono il rosso de “su zippone” e il blu scuro del velluto de “sa trippa”.
Entrambi i costumi sono fatti interamente a mano.
La gastronomia orgosolese propone prevalentemente primi piatti tipici tra cui i “culurgiones” preparati con ingredienti tutti naturali composti da una sfoglia di pasta ripiena di formaggio, patate e menta e piatti di carne, gustosissimo su “porceddu arrustiu”, oltre ai vini, i salumi fino ad arrivare ai dolci tipici della tradizione.
Il 17 maggio 2009 nella foresta “Montes” si è tenuta la prima edizione di “Foreste Aperte Sardegna” , importante manifestazione promossa dall’ente foreste della Sardegna volta a favorire la fruizione sostenibile dei magnifici spazi verdi della nostra isola.

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