Quest’anno alla Reggia di Colorno la stagione lirica propone due opere: dopo “Madama Butterfly” del 7 luglio è la volta del “Il Turco in Italia”, il 28 luglio (ore 21.30) un dramma buffo in due atti di Gioachino Rossini, la cui prima rappresentazione si tenne a Milano, Teatro alla Scala, il 14 agosto 1814. Non fu un accolta bene dal pubblico e a decretarne il successo fu Maria Callas nella leggendaria rappresentazione al Teatro Eliseo di Roma nel 1950 e ripresa poi alla Scala nel 1955.
Un’opera, questa, poco rappresentata e poco conosciuta. Quindi una produzione che si propone di fare un’operazione culturale nel far conoscere e divulgare anche opere meno rappresentate ma altrettanto divertenti e fruibili da tutto il pubblico.
L’azione si svolge a Napoli, dove sbarca il principe turco Selim e subito fa la corte a donna Fiorilla, lei accetta volentieri le sue attenzioni e lo invita a casa a prendere un caffè. Geronio, marito di Fiorilla, trova la moglie che civetta con il principe ma non ha il coraggio di affrontare la situazione. Baruffe e gags si susseguono finché alla fine ritorna la tranquillità familiare e Selim torna in Turchia con una sua vecchia fiamma: Zaida.
E’ in sostanza un dramma di infedeltà coniugale, ha tutti gli ingredienti dell’opera buffa e la regia di Eddy Lovaglio ha voluto porre l’accento proprio su questo aspetto dell’opera amplificandolo e regalando al pubblico momenti di ilarità. Questo “Turco in Italia” si rifà un po’ alla “Napoli milionaria” di Eduardo De Filippo, all’ “Oro di Napoli” di De Sica, e…tante altre sorprese.
Questo “Turco in Italia” è anche un’operazione culturale che si è voluto fare insieme al M° Roberto Barrali, che dirigerà i solisti dell’Orchestra Cantieri d’Arte e che ha compattato la partitura, troppo lunga in origine e rimaneggiata da rifacimenti non solo Rossiniani, facendole riacquistare freschezza e brillantezza nel ritmo musicale e vocale.
Di grande spessore gli interpreti: il basso/baritono Dario Giorgelè vestirà i panni di Selim, il principe turco. Artista di grande spessore e professionalità, voce duttile e apprezzato anche per le sue doti attoriali da registi con i quali ha lavorato come Filippo Crivelli, Maurizio Nichetti, Michele Placido, Stefano Mazzonis, Lamberto Puggelli, Hans Holmann, Jorge Lavelli, Lindsay Kemp e con cantanti quali José Carreras, Katia Ricciarelli, Ugo Benelli, Alberto Rinaldi.
Donna Fiorilla sarà interpretata dal soprano Sonia Peruzzo, artista affermata nei maggiori teatri nazionali ed internazionali. Dopo aver frequentato nel 2003 l’Accademia Rossiniana tenuta dal M° Alberto Zedda, ha debuttato in diversi ruoli in opere di Rossini tra le quali nel 2012 “L’Italiana in Algeri” al Teatro Bellini di Catania con la regia di Michele Mirabella.
Don Geronio sarà il baritono Omar Kamata, Don Narciso il tenore Filippo Pina Castiglioni che ha studiato con il grande Alfredo Kraus e collaborato direttori di chiara fama come P. Maag, R. Bonynge e R. Abbado. Il poeta Prosdocimo sarà interpretato dal baritono Andrea Cortesi, altro grande professionista del palcoscenico. Angela Gandolfo, che vestirà i panni della zingara Zaida, è un soprano lirico dalla vocalità potente e versatile; si sta affermando nei maggiori teatri italiani ed europei ed ha collaborato con grandi direttori d’orchestra e cantanti come il nostro Michele Pertusi.
Il tenore Francesco Pavesi interpreterà Albazar: giovane fornovese, e allievo di Lucetta Bizzi, che ha volato oltreoceano con la sua voce per ammaliare una platea di italo-americani a New York.
Per una partitura Rossiniana che difficilmente i cantanti desiderano affrontare, non si poteva auspicare un cast migliore di questo!
Biglietti: I° settore euro 25,00; II° settore euro 20,00; III° settore euro 15,00
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