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Bancomail – Come Social e Email influenzano gli acquisti

La Forrester Research ha recentemente condotto uno studio sui Canali Digitali che maggiormente incidono sulle vendite, argomento da anni molto analizzato e spesso dibattuto.

La ricerca della società americana ha preso in esame 77.000 transazioni online effettuate durante 14 giorni lo scorso aprile. I risultati di tale analisi si sono rivelati piuttosto sorprendenti.

Il dato che maggiormente colpisce è che, nonostante le ultime tendenze del Marketing e dell’Advertising,  i Social Media influenzano gli acquisti in misura inferiore all’1%.

Questo risultato non implica tuttavia che essi non siano comunque determinanti per la promozione dei prodotti. Il 48% dei consumatori sostiene infatti che i Social Media siano un ottimo strumento per conoscere le ultime tendenze, nuovi brand e rivenditori.

Occorre quindi tenere a mente che i clienti, sia nuovi che abituali, completano le procedure di acquisto dopo essere entrati in contatto con il prodotto attraverso diversi canali, si può quindi parlare di un’Influenza Multipiattaforma.

Vediamo ora quali, secondo i risultati di Forrester, sono gli strumenti che portano più facilmente alla conversione:

  • Al primo posto si confermano ovviamente i siti di E-commerce, ossia le direct visits.
  • Seguono poi i Motori di Ricerca che tuttavia in caso di clienti nuovi risultano essere molto più influenti.
  • Non da meno sono gli acquisti generati dall’Email, che è invece il principale canale utilizzato dai clienti consolidati.

Stando quindi a quanto emerge dal rapporto alle aziende converrebbe ancora puntare suSearch ed Email Marketing, senza tuttavia trascurare per questo l’aspetto social, la cui influenza sembra rivelarsi maggiormente sul medio-lungo termine.

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Bancomail è Sponsor di ExpoTraining 2012

L’autunno è il periodo in cui l’agenda dei professionisti è fitta di appuntamenti importanti in ambito eventi e fiere professionali.

Tra gli eventi di maggior rilievo, spicca ExpoTraining, la fiera nazionale della formazione in cui le aziende hanno la possibilità di scoprire le migliori soluzioni dell’eccellenza del training su scala nazionale, finalizzato a favorire l’implementazione di strategie formative per le imprese, la pubblica amministrazione e i giovani.

Bancomail sarà Sponsor di ExpoTraining 2012, che rappresenta un’occasione irripetibile per mettere in contatto i professionisti della formazione, favorendo lo sviluppo del loro business.

La mission di Bancomail è da sempre fondata sull’incentivazione dello scambio di informazioni, opportunità di sviluppo e reciproca visibilità fra le aziende (Business to Business) di tutto il mondo.

Per questo motivo, Bancomail prende parte con grande impegno ad ExpoTraining, che vedrà impegnati oltre 500 direttori delle Risorse Umane che daranno vita ad oltre 2000 incontri con società di formazione e operatori del settore.

ExpoTraining si svolgerà il 25 e 26 ottobre a Milano presso Fieramilanocity.

Visitate il sito http://www.expotraining.it per conoscere il programma completo dell’evento.

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Bancomail – Cresce la percentuale di Email aperte da dispositivi Mobile

Lo scorso mese la società americana Knotice ha pubblicato il suo Mobile Email Opens Report relativo alle analisi condotte durante il primo semestre 2012.

Tale rapporto offre innanzitutto una panoramica completa sulla fruizione dell’Email attraverso Smartphones e Tablet. Inoltre presenta interessanti analisi comparative tra l’utilizzo Desktop e Mobile dell’email.

© 2012 Knotice, Ltd.

Il primo dato che emerge chiaramente è l’aumento di ben 9% di aperture fatte da dispositivi mobile rispetto al precedente semestre. Questa crescita notevole non può che far pensare ad un prossimo raggiungimento del cosiddetto  Mobile Tipping Point, ossia il momento in cui gli utenti mobile supereranno la soglia del 50%.

All’interno del 36% di aperture registrate, risulta inoltre che la quasi totalità degli utenti si servono di strumenti Apple, non stupisce perciò che il sistema operativo più utilizzato sia iOS.

© 2012 Knotice, Ltd.

Le percentuali di apertura delle Email variano non soltanto a seconda del tipo di dispositivo utilizzato ma anche in base alla fascia oraria e, come si evince dal grafico sottostante, i picchi di apertura si registrano durante il pomeriggio.

© 2012 Knotice, Ltd.

Infine il rapporto sfata un mito piuttosto diffuso, quello della multiapertura, ossia  dell’idea secondo cui gli utenti leggano lo stesso messaggio attraverso diversi dispositivi. Come chiaramente indicato dalle percentuali riportate in tabella le aperture multiple non arrivano mai neanche al 2%.

© 2012 Knotice, Ltd.

L’insieme di questi dati è senza dubbio utile per calibrare con sempre maggiore accuratezza le proprie campagne e cercare così di emergere tra il mare magnum di messaggi che quotidianamente gli utenti ricevono.

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Bancomail – Consigli utili per modificare l’oggetto delle vostre newsletter

Come molti di voi già sannol’Oggetto non può essere considerato un elemento accessorio di una campagna di Email Marketing. Esso non solo ne è parte integrante, ma è tra gli elementi che maggiormente incidono sull’effettiva apertura del messaggio, per questo oggi  vorremmo condividere alcuni semplici consigli per cercare di attrarre l’attenzione dei propri destinatari utilizzando questo elemento.

Innanzitutto è fondamentale ricordare la funzione primaria che l’Oggetto deve svolgere, ossiaincuriosire il lettore senza però svelare il contenuto del testo, in questo senso lo si potrebbe quindi definire come il titolo di una newsletter.

È perciò importante che esso contenga le Parole Chiave del messaggio, così da anticiparne i contenuti principali. Occorre tuttavia evitare accuratamente di usare alcune parole, quali ad esempio “gratis” e “attenzione”, che verrebbero quasi certamente intercettate dai Filtri Antispame quindi ostacolerebbero la ricezione del messaggio.

Un buon metodo per catturare l’attenzione di chi riceve l’Email potrebbe consistere nell’inserire una domanda, che possibilmente lo spinga ad aprire il messaggio e che quindi non possa essere evasa con semplice “sì” o “no”.

L’Oggetto deve inoltre svolgere una funzione descrittiva,  che specifichi la tipologia dei contenuti: news, offerte, guide, etc.. Nonostante ciò è opportuno che esso non ecceda in termini di lunghezza (il limite massimo consigliato è di 50 caratteri) cercate quindi di andare dritti al punto, scegliendo attentamente ogni singola parola. Ricordate infatti che non serve essere prolissi per risultare efficaci.

Come per il corpo del messaggio è consigliabile inserire anche nell’Oggetto elementi di personalizzazione, come dei riferimenti geografici, e usare un tono diretto che trasmetta al destinatario la sensazione di aver ricevuto una comunicazione unica ed individuale.

Prima di concludere vorremmo darvi tre rapidi suggerimenti sugli aspetti che vanno assolutamente evitati:

  • Oggetti generici o ambigui
  • Parole scritte in carattere maiuscolo
  • Punti esclamativi, se non strettamente necessari

Last but not least, ricordatevi di effettuare dei test, per verificare che il vostro oggetto funzioni e sia correttamente visibile da ogni tipo di dispositivo.

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Bancomail – L’Email Marketing e la pianificazione autunnale

Settembre, si sa, è un mese di bilancio e programmazione. Dopo essersi rigenerati durante le vacanze estive si torna in azienda con molte idee e qualche proposito per il nuovo trimestre. Calendario alla mano si segnano le prossime scadenze e si preparano le strategie da attuare in ambito promozionale.

In quest’ottica non è affatto fuori luogo iniziare a pensare al prossimo Natale che, per quanto distante possa apparire, è in realtà dietro l’angolo. Questo vale principalmente se si pensa allaRegalistica Aziendale, che implica processi decisionali non certo rapidi e soprattutto necessita di un’adeguata pianificazione.

Questo settore coinvolge un gran numero di aziende, dal settore enogastronomico alla cartoleria passando per tipografie e fornitori più tradizionali. Chi produce tali beni non può però aspettare di essere contattato dai clienti, per questo negli ultimi anni un numero sempre maggiore di aziende si è affidato all’Email Marketing promuovere i propri Prodotti Natalizi.

Questa fetta di mercato non riguarda soltanto i produttori e distributori di articoli regalo ma anche le associazioni, che in occasione del Natale possono proporre alle imprese di cambiare, optando non per i classici doni bensì per donazioni a sostegno di progetti solidali.

Se precedute da un’adeguata progettazione le opzioni sono quindi infinite, basta solo organizzarsi per tempo e trovare un’idea originale sotto la quale presentare i propri prodotti o servizi in vesta natalizia.

Per questo tipo di promozione il nostro database può costituire una valida risorsa, essendo composto esclusivamente da aziende e liberi professionisti. I nostri criteri di estrazione, molteplici ed incrociabili, vi consentiranno di individuare con precisione il vostro target e rivolgervi così a chi pensate possa essere maggiormente interessato alle vostre offerte.

Per darvi un’idea abbiamo selezionato per voi alcuni pacchetti:

Spa e Srl

– Italia 116.869 anagrafiche

Liberi professionisti

– Europa 197.555 anagrafiche

Aziende con più di 50 dipendenti

– UE 140.183anagrafiche

Negozi

– Italia 27.659 anagrafiche

Artigiani

– Italia 16.506 anagrafiche

Siamo a vostra disposizione, mandateci le vostre richieste cliccando qui

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Bancomail – Come cambia il ruolo dell’Email nel Marketing B2B

http://www.bancomail.it/blog/index.php/come-cambia-il-ruolo-dellemail-nel-marketing-b2b/

La società americana Pardot, specializzata in soluzioni per il Marketing B2B, ha recentemente pubblicato i risultati di un sondaggio condotto tra un centinaio di esperti del settore per scoprire il ruolo che viene oggi riservato all’Email Marketing.

Lo scenario emerso è senza dubbio interessante, non soltanto perché conferma la centralità di questo strumento, sottolineata anche da altre ricerche, ma soprattutto perché ne analizza dettagliatamente alcuni aspetti di grande importanza.

In primo luogo emerge chiaramente come gli intervistati non reputino più l’Email Marketing un semplice Lead Generator, ma tendano piuttosto ad utilizzarlo in modi più sofisticati. In particolare più del 60% dei marketers dichiara di usarlo come strumento per il Marketing a goccia.

Con il termine Marketing a goccia (dall’inglese Drip Marketing) si vuole indicare una strategia comunicativa che prevede la trasmissione di numerosi e brevi messaggi per un periodo di tempo determinato ai propri clienti o potenziali tali. La necessità a cui risponde è quindi quella di mantenere un contatto costante con il proprio audience, così da essere sempre presenti nella mente della propria clientela.

Emerge inoltre una crescente importanza dell’Email Marketing nelle varie funzioni di analisi, fondamentali visto il carattere sempre più multi-canale delle campagne. Non stupisce quindi che il 58% degli intervistati abbia dichiarato di utilizzarlo per vedere quali contenuti diano il miglior Click-Through-Rate mentre il 57% testi così la correlazione fra l’oggetto e gli Open Rates.

L’infografica mostra inoltre i giorni e le fasce orarie in base al loro rendimento in termini di Open Rate. Il momento più propizio risulta essere il martedì nella fascia oraria che va dalle 8 alle 12 mentre la giornata peggiore il venerdì.

Analogamente vengono indicate le tipologie di contenuto che meglio catturano l’attenzione dei lettori. Come si può facilmente evincere dal grafico i contenuti di maggior successo sono quelli che rientrano nell’ambito della formazione e dell’approfondimento.

Il sondaggio si chiude infine con l’inevitabile quesito sul futuro dell’Email Marketing. Come chiaramente illustrato dall’infografica, vi è una sostanziale parità tra coloro che prevedono una perdita di rilevanza e coloro che invece ritengono che tale strumento manterrà la propria importanza nell’ambito del Marketing B2B.

E voi da che parte vi schierate?

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Bancomail – E-mail Marketing e nuovi canali digitali : la Newsletter non passa mai di moda

http://www.bancomail.it/blog/index.php/e-mail-marketing-e-nuovi-canali-digitali-la-newsletter-non-passa-mai-di-moda/

La recente ricerca Cross-Channel Marketing 2012 condotta da Econsultancy e Responsis ha attestato il ruolo di primo piano mantenuto nelle strategie aziendali dall’E-mail Marketing come leva fondamentale per implementare efficaci campagne di marketing online. Questa indagine avvalora quanto emerso dallo studio sull’E-mail Marketing quale Top Revenue Generator.

La tabella seguente fornisce un’indicazione della gamma dei canali digitali utilizzati dai marketers.

 

 

Il 94% delle aziende possiede un sito e lo sfrutta per le campagne di marketing online.

Non sorprende la seconda posizione occupata dall’E-mail marketing, impiegato dall’89% delle aziende oggetto di ricerca: si tratta di un dato che evidenzia quanto l’evoluzione del marketing digitale non possa prescindere da questo strumento.

L’E-mail Marketing è reputato dalle aziende maggiormente affidabile rispetto ad altri mezzi digitali presenti sul panorama del web marketing: la SEO – ovvero l’ottimizzazione e il posizionamento organico del sito- occupa la terza posizione tra le preferenze dei marketers, al pari delle potenzialità offerte dal Social Media Marketing.

Maggiormente distaccate nelle scelte di web marketing aziendali risultano essere le strategie classiche di Search Engine Advertising, quali le campagne di Display Advertising e Pay-Per-Click (PPC).

L’utilizzo delle metodologie di Mobile Marketing, comprendenti la creazione di applicazioni dedicate e di un sito interamente navigabile da cellulare, occupa i margini delle preferenze aziendali in tema di marketing digitale, quantunque nel 2011 le vendite di smartphone e tablet abbiano superato le vendite di PC: il dispositivo mobile è ancora utilizzato per funzioni basic (calling e messaging) e di tipo entertainment. Tutto ciò può rappresentare un’opportunità di marketing per una maggiore fidelizzazione alla marca oppure per obiettivi di miglioramento CRM, ma è ancora ancora distante da obiettivi di lead generation.

 

Perché l’E-mail Marketing continua a mantenere il suo appeal nei confronti delle aziende per le proprie campagne B2B?

Le risposte sono molteplici, così come i suoi vantaggi:

–          è uno strumento a basso costo che può portare ad un ROI  (Ritorno sull’Investimento) molto elevato in ambito B2B.

–          è immediato: in pochi secondi è possibile raggiungere il proprio target di riferimento.

–          è personalizzabile e profilato, consentendo di veicolare il messaggio ad un pubblico-obiettivo per evitare il rischio che la campagna di marketing effettuata possa perdere pertinenza

–          è tracciabile: effettuando una campagna di E-mail marketing è possibile monitorare gli esiti positivi o negativi e le conversioni derivanti dall’azione di marketing

–          consente di testare il messaggio, per valutare quale tipologia permette il raggiungimento di migliori risultati.

 

La ricerca di Econsultancy e Responsis quindi non fa altro che confermare la necessità per le aziende di implementare azioni di E-mail Marketing.

La newsletter si rivela allora uno strumento sempre importante per le aziende che vogliono avvicinare vecchi e nuovi clienti, perciò è fondamentale possedere un database profilato di elenchi e-mail a cui indirizzare le proprie campagne B2B.

La vostra azienda ne possiede uno? Fateci conoscere la vostra esperienza.

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Bancomail – Promozione turistica e Newsletter

http://www.bancomail.it/blog/index.php/promozione-turistica-e-newsletter/

È risaputo che per l’industria turistica l’estate rappresenti un momento particolarmente florido di richieste ed affari, vorremmo per questo proporvi alcuni spunti su come l’email marketing possa svolgere un ruolo importante per la promozione di tali attività.

In quest’ottica ovviamente la creazione di una newsletter non deve essere considerata come un semplice invio di email quanto piuttosto come parte di una più ampia strategia di coinvolgimento e fidelizzazione dei propri destinatari.

Per poter sfruttare a pieno le potenzialità di questo strumento occorre innanzitutto dotarsi di unbuon software per la gestione di mailing list e l’invio di email, solo così potrete infatti:

  • Controllare l’andamento e l’esito della campagna, individuandone con precisione i punti di forza e quelli di debolezza.
  • Archiviare facilmente le offerte proposte ed i relativi risultati ottenuti.
  • Raccogliere e tenere traccia delle informazioni sui destinatari.

Questi sono soltanto alcuni dei principali vantaggi che l’email marketing offre ma non sono gli unici. Va ricordato infatti che grazie ai costi competitivi esso può consentire risparmi fino al 75% rispetto al direct mailing in forma cartacea. Inoltre permette di raggiungere numerosi utenti, che potrebbero essere esclusi dai canali di pubblicità tradizionale o non presenti sui social network.

Grazie al canale di comunicazione diretto che stabilisce con gli utenti, l’email marketing si presta non soltanto per proporre delle offerte ma anche per dare notizie su eventi, informare sulle novità del settore, sondare il gradimento di eventuali nuove proposte, condividere contenuti speciali e quanto altro la fantasia vi suggerisca.

Non bisogna poi dimenticare quanto il settore turistico sia competitivo, per questo è consigliabile utilizzare la newsletter anche per monitorare costantemente la soddisfazione dei propri clienti e cercare di conoscerne i bisogni e desideri. Investire nella customer satisfactionè infatti fondamentale per avere successo in questo business.

Infine se opportunamente affiancato ad altri strumenti di marketing digitali e tradizionali, l’email marketing può essere usato efficacemente anche per il branding. Nel corso dei decenni si è infatti potuto assistere all’affermarsi di alcuni marchi come “istituzioni del turismo” e questo necessariamente passa oggi anche tramite l’email marketing.

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Bancomail – Inviate E-mail personalizzate?

http://www.bancomail.it/blog/index.php/inviate-e-mail-personalizzate/

Cosa si intende per “personalizzata” probabilmente lo dice la parola stessa, ma non altrettanto scontate sono le modalità per rendere tale la vostra newsletter. La customizzazione infatti può andare ben oltre l’adattamento del tema grafico alle occasioni alle festività, seppure questa sia un’attività non così diffusa, ma particolarmente apprezzata dai lettori.

Consideriamo insieme alcune semplici personalizzazioni:

Riferimenti personali

Che sia un utente privato o un’azienda il destinatario della nostra campagna, a leggerla sarà certamente una persona. Per instaurare una relazione può essere opportuno rivolgersi alla Ragione Sociale o al nominativo del vostro riferimento. A chi non fa piacere ricevere un’e-mail che inizia con un Gentile Sig. Nome Cognome?!

Lo sapevate che le anagrafiche di Bancomail oltre all’email contengonoCategoria merceologica – Ragione sociale – Indirizzo – CAP – Città – Provincia – Telefono e se presente Fax? Potete usare questi campi all’interno del vostro software di spedizione per personalizzare i vostri invii.

Buon compleanno

Ricevere gli auguri vi rende felici? O se vi fanno notare che state “diventando più maturi” vi irritate? Forse non sapete che oltre il 50% degli internauti gradisce ricevere tale email, specie se abbinate a una piccola ricompensa, come uno sconto o un download gratuito. Augurare buon compleanno ai vostri contatti vi renderà più simpatici e attenti nei loro confronti. Naturalmente per utilizzare questo dato dovete archiviarlo tramite una form sul vostro sito o altri sistemi individuati sulla base della vostra comunicazione.

Leggete su questo blog il primo capitolo sul triggered email marketing, per automatizzare questo processo.

Email di benvenuto

Sarà capitato anche a voi di iscrivervi ad una newsletter e ricevere solo uno sterile messaggio del tipo “Grazie di esserti iscritto al nostra newsletter”. Perché non iniziare ad esempio con:

Gentile Nome,

ti ringraziamo di esserti iscritto alla nostra newsletter: cercheremo di essere all’altezza delle tue aspettative e di tenerti aggiornato puntualmente sui nostri prodotti selezionati per te.

e, prima di concludere con i saluti di rito, non includere una selezione delle vostre migliori risorse?

Avete appena acquistato una lista da Bancomail? Seguite le nostre indicazioni su come scrivere la prima email al vostro database acquistato

Conoscete il feedback dei vostri clienti?

Che abbiate un e-commerce o meno, è importante conoscere il grado di soddisfazione del cliente dopo che ha effettuato l’acquisto, soprattutto se è il primo! Preparate un piccolo questionario, con poche domande a risposta multipla, evitando le domande aperte per non stancare chi vorrà rispondere: questo vi fornirà informazioni utili su cui impostare il rapporto con i vostri clienti.

Ma non si tratta dell’unica operazione che potete compiere in seguito al primo acquisto… Avete per esempio mai chiesto ai vostri clienti di lasciare una recensione sul vostro servizio? Vi ricordate di suggerire ai vostri clienti prodotti simili o correlati a quello acquistato?

Impostate un trigger per insegnare al vostro programma di spedizione l’invio di queste mail. Potrebbe esservi utile anche il secondo capitolo sul triggered email marketing.

E dei prospect?

Controllate il vostro sistema di statistiche e verificate, se possibile, quali e quanti utenti hanno abbandonato il carrello. Analizzate il loro percorso e comprendetene le dinamiche. Se si tratta di utenti registrati, potete contattarli per riportarli laddove si erano fermati.

Insomma, personalizzate!

L’email marketing, vogliamo ancora una volta ricordarlo, è lo strumento di marketing diretto one to one più efficace e dobbiamo sfruttarne le sue caratteristiche e peculiarità: se vogliamo costruire una relazione con il destinatario di posta elettronica, dobbiamo intervenire in modo accurato perchè il “semplice” contatto diventi un cliente, perchè il cliente torni all’acquisto e perchè lo stesso cliente ne porti di nuovi…

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Bancomail – L’Email Marketing si conferma Top Tevenue Generator

http://www.bancomail.it/blog/index.php/lemail-marketing-si-conferma-top-revenue-generator/

Nel corso dell’ultimo decennio l’email marketing si è consolidato come uno dei principali generatori di revenue. Nonostante il recente sviluppo e la celere diffusione di altri strumenti digitali, l’email resta il cuore di tutte le applicazioni online e sembra destinata a rimanervi nel prossimo futuro.

Stando infatti ai recenti dati presentati dal CMO Council il 67% dei marketers mondiali ad oggi considera l’email lo strumento di maggior successo nell’ambito del marketing digitale.

Inoltre le statistiche della Direct Marketing Association (DMA) mostrano come negli Stati Uniti gli open e i clickthrough rates relativi a quest’anno siano significativamente superiori rispetto al 2010, come si può chiaramente vedere nella seguente tabella:

Alla luce di questi risultati sembra proprio che l’email marketing sia ancora lo strumento di marketing  con il miglior rapporto costi/benefici.  È bene quindi ricordarne i principali punti di forza:

  • Consente al proprio audience di fruire del messaggio con i propri tempi e modalità. Questa libertà fa sì che il lettore possa dedicare maggiore attenzione ai contenuti proposti.
  • Essendo basato su un rapporto diretto con il cliente, garantisce ampi margini di personalizzazione.
  • Sul medio-lungo termine assicura la fidelizzazione e la possibilità di interloquire con soggetti realmente interessati, facilitando perciò il successo delle call-to-action.

In particolare l’incremento dei rates, registrato negli ultimi due anni, può essere ricondotto all’evoluzione dei programmi per l’email marketing, che hanno sempre più potenziato le possibilità per la segmentazione e la personalizzazione delle campagne.

Ciononostante non si può trascurare la crescita costante di altri mezzi, come i social media o le applicazioni mobile, che offrono sempre più canali di conversione. Risulta quindi evidente come per le aziende sia fondamentale sviluppare strategie di marketing multicanale, per massimizzare le proprie performances a livello digitale.

La competizione sul mercato da qui ai prossimi anni sarà quindi vinta da chi saprà realizzare le migliori campagne cross-mediali,  sfruttando tutte le potenzialità che ciascun canale con le proprie peculiarità  offre.

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Bancomail – E-mail Marketing e Recruiting

http://www.bancomail.it/blog/index.php/e-mail-marketing-e-recruiting/

Le aziende oggi hanno a disposizione svariate opportunità e strategie per il recruiting di nuovo personale, tra queste l’email marketing può svolgere un ruolo davvero importante.

Troppo spesso ci si limita a pensare che l’email marketing serva esclusivamente a promuovere prodotti e servizi, senza apprezzare in pieno le potenzialità comunicative di questo canale, che a differenza di molti altri consente di stabilire da subito un rapporto diretto e biunivoco con i destinatari prescelti.

Più che in ogni altra campagna la definizione del target diventa essenziale quando si vuole intraprendere una recruitment e-mail campaign. È bene quindi cercare di inviare ciascun annuncio al gruppo di destinatari che si ritiene possano essere davvero interessati alla posizione aperta.

Questo non soltanto è importante per evitare di inviare un messaggio indesiderato ma soprattutto limiterà, almeno in parte, la trasmissione di candidature non adeguate al profilo che si sta cercando.

Per avere dei dati con  cui riuscire a targettizzare il proprio pubblico potrebbe essere utile inviare inizialmente un form di sottoscrizione mirato, attraverso il quale raccogliere qualche informazione aggiuntiva che consenta di catalogare meglio i propri contatti.

Ma siccome il proprio database potrebbe rivelarsi non sufficiente è importante fare in modo che anche i visitatori del sito aziendale o dei profili social possano sottoscrivere il form mirato. Altrettanto utile sarebbe consentire a chi già riceve la newsletter di condividere e inoltrare il messaggio, suggerendone quindi la partecipazione e la diffusione virale.

Una volta individuato il target è importante elaborare un messaggio che sia in linea con il profilo ricercato, e optare per un design semplice che enfatizzi il testo e che sia facilmente fruibile da dispositivi mobile. Per evitare tuttavia di risultare anonimi e così scomparire nell’oblio, è consigliabile inserire link a contenuti (testi, video etc.) che testimonino i valori che contraddistinguono l’azienda. È infatti importante offrire ai candidati buoni motivi per salire a bordo della nave.

A questo punto come in ogni campagna è fondamentale testare e ritestare tutte le componenti del messaggio, onde evitare di compromettere l’immagine aziendale inviando degli errori.

Da ultimo occorre raccogliere e analizzare i risultati della campagna. Confrontarne le statistiche con quelle relative agli altri strumenti di recruiting utilizzati, come LinkedIn etc. I migliori reparti di risorse umane infatti archiviano e usano l’insieme di questi dati per migliorare giorno dopo giorno il processo di assunzione, contribuendo così al continuo successo dell’azienda.

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Bancomail – Come mantenere e far crescere il tuo database

http://www.bancomail.it/blog/index.php/come-mantenere-e-far-crescere-il-tuo-database/

Se  siete qui sapete ormai quanto sia importante avere un database clienti/contattisegmentato ed in regola con le normative sulla Privacy. E immaginiamo che vi siate posti anche il problema di come non perdere gli iscritti al vostro DB, ma anzi, averne sempre di più.

Raccogliere i nuovi iscritti può essere un’operazione più o meno veloce, in funzione del vostro settore, dei vostri prodotti/servizi, del vostro target di riferimento. Sintetizziamo di seguito alcuni punti rilevanti da tenere sempre in considerazione.

Cercate di dare e ricevere il massimo da ogni contatto

Ogni contatto del vostro database, fintanto che ne fa parte, si aspetta qualcosa da voi: è in qualche maniera interessato ai vostri prodotti/servizi o a quello che comunicate attraverso la vostra newsletter ed è per questo molto più di un semplice indirizzo di posta elettronica. Ogni invio che fate è una sorta di  test per “conquistare” ancora una volta la sua fiducia, per convincerlo all’acquisto e stimolarlo a parlare di voi.

Controllate il vostro database

Probabilmente anche a voi capita di dover gestire più di un database e di doverli gestire diversamente. In questi casi, quello che spesso accade, è di avere dati duplicati. Altri dati, soprattutto se registrati in momenti e con modalità d’iscrizione diverse potrebbero non avere una corretta e analoga formattazione. I riferimenti di ogni anagrafica devono avere la stessa catalogazione: se non siete riusciti a ovviare a tale problema in fase di registrazione, potete correggerli a posteriori. L’operazione non è certo delle più divertenti, ma è assolutamente necessaria.

Mantenete pulito il vostro database

E’ importante aumentare il numero degli iscritti, ma è critica e importante anche la fase di monitoraggio e analisi post invio. Quanti destinatari della comunicazione hanno aperto la e-mail? Quanti di loro hanno cliccato almeno un link al suo interno e quale? E ancora, quali indirizzi e-mail non sono più utilizzabili per errori o disiscrizioni? In seguito ad ogni campagna ricordate dunque di ordinare e ripulire il database. In questo modo le successive statistiche non saranno falsate da dati non pertinenti e potrete avviare nuove strategie avanzate per ottenere il meglio dalla vostra audience.

Per incrementare il vostro database ci sono tanti modi: l’inclusione del viral marketing all’interno delle vostre newsletter, concorsi online, campagne di pay per click, apposite pagine di iscrizione sul vostro sito. Se però volete aumentare le vostre numerosità e dirigire le vostre comunicazioni a target mirati, potete acquistare indirizzi e-mail: per questo sapete che Bancomail è sempre al vostro servizio.

Gli esami non finiscono mai!

 

Ricordate che la gestione del database dei contatti richiede un’attività continua e costante che influisce non solo sui risultati di vendite/fatturato, ma anche sull’immagine della vostra azienda.

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Bancomail – Landing pages efficaci per l’e-mail marketing

http://www.bancomail.it/blog/index.php/landing-pages-efficaci-per-e-mail-marketing/

Purtroppo talvolta capita che i link contenuti nelle e-mail portino a pagine che attengono poco o nulla al contenuto del messaggio. Questo fa sì che gli utenti si disperdano, rischiando di perdere interesse verso l’azienda e i suoi prodotti.

Le landing pages sono lo strumento ideale per ovviare a questo problema, in quanto sonoappositamente realizzate per convincere l’utente ad eseguire una determinata azione di conversione (acquisto, richiesta preventivo, sottoscrizione).

A tal fine una buona landing page dovrebbe:

  • essere innanzitutto veloce da caricare, altrimenti l’utente è spinto ad abbandonare
  • essere coerente con il messaggio dell’e-mail (richiamandone ad esempio l’oggetto) e avere un messaggio univoco per ogni offerta proposta
  • essere chiara e sintetica, cercando di guidare il cliente verso l’azione che si vuole che compia, senza distrarlo con troppi link ad altre pagine
  • mettere in evidenza la call to action,  anche a prova di scrolling veloci della pagina
  • contenere form semplici, che non chiedano più informazioni di quelle realmente necessarie, altrimenti l’utente potrebbe spaventarsi

L’aspetto grafico e il layout sono altrettanto importanti, è quindi consigliabile:

  • Inserire titoli e sottotitoli d’impatto che siano in grado di esprimere in estrema sintesi i contenuti dell’offerta o dell’azione proposta.
  • Utilizzare formattazioni ad hoc per mettere in evidenza i concetti principali, restando comunque coerenti con lo stile dell’e-mail e del proprio sito.
  • Ricorrere a liste o elenchi, che aiutano a riassumere i punti chiave.
  • Inserire le immagini che normalmente si evita di includere nell’e-mail, per non avere problemi  in termini di deliverability.
  • Curare la progettazione della pagina affiinchè sia visibile anche dai dispositivi mobili.

Le ricerche dimostrano che le landing pages possono aumentare considerevolmente le conversioni rispetto il sito web istituzionale. Sono quindi uno strumento molto efficace per l’ottimizzazione e il successo di una campagna di e-mail marketing.

È necessario tuttavia ricordare che una buona landing page non deve essere un vicolo cieco per l’utente. Occorre quindi inserire sempre almeno il link alla propria home page, così che l’utente possa cercare ulteriori informazioni. Qualora si volesse inserire un menu è importante limitare le opzioni, magari inserendo solo le sezioni principali del proprio sito.

Infine, visto il ruolo cruciale che la landing page ricopre per il completamento dell’azione di conversione, è fondamentale che sia priva di errori, sia sul piano tecnico che sul piano contenutistico. È quindi opportuno testarla e controllarla in tutte le sue parti prima inviarla ai propri iscritti.

Se avete ancora delle curiosità rispetto a questo argomento potete consultare la board dedicata sul nostro profilo di Pinterest, oppure scriveteci.

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Bancomail – L’e-mail marketing per comunicare attraverso l’esperienza: il sensory branding

http://www.bancomail.it/blog/index.php/e-mail-marketing-per-comunicare-attraverso-esperienza-il-sensory-branding/

Comprendere la psicologia dei propri prospect è utile alle aziende per offrire i prodotti e i servizi più vicini ai desideri dei consumatori finali. Oggi vi parliamo di Sensory Branding ovvero di come possiamo stimolare i nostri potenziali clienti attraverso i 5 sensi. Sappiamo bene che l’e-mail marketing ben utilizzato, può essere inserito in una strategia per acquisire e fidelizzare i clienti.

Le aziende vincenti utilizzano strategie di comunicazione per stimolare, attirare e fidelizzare i propri clienti, e i brand più famosi hanno già intrapreso questo nuovo tipo di marketing “esperienziale”.

Le imprese quindi propongono una nuova esperienza di consumo centrando l’attenzione su:

  1. Contesto nell’utilizzo del prodotto, e non sul prodotto stesso
  2. Contesti diversi all’utilizzo del prodotto e non sulle sue caratteristiche
  3. Utilizzare stimoli sensoriali diversi nei luoghi diversi dove l’azienda entra in contatto con il potenziale cliente

Quindi la promozione del prodotto cerca di colpire i cinque sensi del consumatore.

Il prodotto diventa una sorta di entità che si relaziona con lo spazio, il tempo e quindi con i sensi del consumatore fondendosi in un’esperienza di consumo tra on-line ed off-line, dove forzediverse si integrano tra di loro per soddisfare il consumatore.

Ma perché utilizzare il sensory marketing?

È importante saper sfruttare i 5 sensi per avviare delle campagne di marketing nuove, innovative e capaci di attirare l’attenzione anche di quei consumatori più reticenti all’acquisto, più diffidenti o semplicemente meno curiosi.

Sensory marketing per aumentare le vendite

Che la molla che spinge all’acquisto sia in qualche modo collegata al lato inconscio dell’uomo, lo sappiamo da quando a partire dagli anni Ottanta si incominciava a parlare, nell’ambito della semiotica, della cosiddetta pubblicità sensoriale.

Il consumatore è spinto all’acquisto di un prodotto non solo in funzione della logica bisogno-acquisto-beneficio ma anche per ragioni che vanno al di là della razionalità.

Quindi cosa cerca il consumatore al momento dell’acquisto? L’emozione, la gratificazione personale nell’essere entrati in possesso non solo di un oggetto, ma anche qualcosa di più… Questo “di più” è ovviamente soggettivo, in funzione del nostro essere, di come viviamo e anche dei condizionamenti esterni cui siamo sottoposti ogni giorno.

Quali sensi sono importanti nelle campagne di email marketing dei vostri clienti?

Avete mai pensato di poter stimolare sensorialmente utilizzando le campagne di email marketing inserite in un marketing mix stimolando così sensi diversi in “posti” diversi del web?

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Bancomail – L’importanza dei link nelle newsletter

http://www.bancomail.it/blog/index.php/limportanza-dei-link-nelle-newsletter/

Come è noto nel pianificare e costruire una campagna di e-mail marketing nulla può essere lasciato al caso. Abbiamo infatti già sottolineato come ogni aspetto della newsletter (design,  contenuto, etc.)  vada curato nei minimi dettagli, così da rendere davvero efficace la comunicazione verso il proprio audience.

Oggi intendiamo soffermarci su come sfruttare in maniera adeguata i link all’interno del messaggio,  partendo proprio dal link placement. Contrariamente a quanto si potrebbe infatti pensare lo stesso link inserito in punti diversi non produce affatto il medesimo effetto.

Sarebbe quindi buona prassi inizialmente segmentare la propria lista di destinatari, provando diversi posizionamenti dei link standard. In questa fase è fondamentale tenere presente le diverse possibilità di lettura del messaggio, ponendo particolare attenzione ai dispositivi mobile, che sono sempre più diffusi e richiedono attenzioni particolari in termini di link placement. In questo caso infatti è indispensabile che i link siano sufficientemente distanziati l’uno dall’altro, in modo che siano facilmente cliccabili da chi utilizza il touch screen. Inoltre bisognerà tener conto dei dispositivi che non supportano gli hot-link.

Successivamente, attraverso il monitoraggio dei diversi click-through rates sarà possibile individuare le collocazioni che rendono meglio in termini percentuali e che quindi possono determinare il successo della comunicazione.

È poi sconsigliabile utilizzare locuzioni quali “clicca qui”, privilegiando piuttosto collegamenti che indichino chiaramente la call to action come: “entra”, “vai a”, “iscriviti” etc.

Altrettanto importante, per quanto banale possa apparire, è testare sempre il corretto funzionamento di tutti i link che vengono inseriti.  Se le call to action risultassero infatti non funzionanti  la loro presenza sarebbe totalmente vanificata, compromettendo seriamente anche la reputazione aziendale, oltre ovviamente il risultato della campagna.

Inoltre come abbiamo spesso ripetuto l’e-mail è solo uno dei modi per mettersi in contatto con potenziali clienti o partner ma è importante che essi possano seguire l’azienda attraverso tutti i canali disponibili, quindi è bene inserire collegamenti ai vari profili social e al sito aziendale.

Infine, per quanto ogni marketer speri sempre che nessuno voglia rimuovere il proprio indirizzo dalla lista dei destinatari, è opportuno inserire un link che consenta una facile cancellazione. Il modo più rapido e sicuro per farlo è utilizzare un collegamento che conduca l’utente ad un form precompilato di unsubscription.

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Bancomail – Brainstorming e Newsletter

http://www.bancomail.it/blog/index.php/brainstorming-e-newsletter/

Traducendolo letteralmente vuol dire “tempesta del cervello” o meglio….. “tempesta di idee”.

È una tecnica con la quale due o più persone danno libero ed incondizionato sfogo alla propria creatività per la risoluzione di un problema o lo sviluppo di un nuovo progetto. La regola è quella di non porsi inizialmente limiti sulla fattibilità: nessuna proposta va censurata, saranno le successive riletture a filtrare le idee vincenti.

Questa tecnica è molto utilizzata per le campagne pubblicitarie, di conseguenza per l’email marketing e quindi può essere utile anche per la stesura della newsletter.

Vi è mai capitato di essere “a corto di idee” e non sapere più cosa scrivere ai vostri contatti?

Oppure avete deciso una data per l’invio ed arrivate il giorno prima della spedizione non sapendo da che parte cominciare?

Fare un brainstorming può sicuramente essere utile per:

  • Pianificare argomenti delle newsletter: avete deciso che dovete inviare una e-mail a settimana? Pianificate gli argomenti ogni fine mese per tutto il mese successivo. Avere ben chiari gli argomenti, magari lasciando un appunto in bella vista sulla vostra scrivania, darà la possibilità al vostro inconscio di lavorarci mentre voi fate altro…. Quando meno ve lo aspettate avrete molte più cose da dire.
  • La vostra azienda vende un solo prodotto/servizio e non sapete più quale caratteristica evidenziare? Provate a vederlo da un altro punto di vista! Perché non prendersi un’ora (o magari più tempo…?) con i vostri colleghi/collaboratori ed uscire dal solito ambiente lavorativo? Talvolta per fare un brainstorming efficace bisogna anche mettere in atto un “brainstorming ambientale”: uscire dalla quotidianità può aiutare ad evitare i soliti schemi ed a vedere lo stesso prodotto ma con un punto di vista differente.

Lasciatevi andare e non abbiate paura di dire cose senza senso: in questa fase tutto è concesso!

Dopo aver raccolto le idee in modalità random, e quindi dopo esserci anche divertiti nel fare proposte forse assurde, a questo punto entra in gioco la razionalità: mettete insieme tutte le idee, iniziate a selezionare, progettare, scrivere la vostra newsletter ricordando l’obiettivo del messaggio, il target verso il quale fate l’invio…..

Quando ricorderete il lavoro fatto sicuramente vi verranno in mente le idee bizzarre che hanno generato tale messaggio (magari questi ricordi vi strapperanno anche un sorriso!) e non ricorderete lo stress o le Bic morse nelle ore precedenti all’invio….

E se dovete preparare una newsletter da soli?

Il brainstorming può essere fatto anche da soli, ma cercate amici o familiari con cui confrontarvi. La loro estraneità dal vostro lavoro, può costituire un arricchimento proprio per la libertà che contraddistinguerà i loro suggerimenti. Immaginateli come il vostro target: sarà poi la vostra esperienza a connotare in ottica marketing i risultati ottenuti.

Luca Parente | Bancomail – Neosoft

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Bancomail.com: una finestra sul mondo per l’email marketing

Oggi si sta assistendo ad un’evoluzione importante del contesto in cui le aziende si trovano ad agire: la situazione attuale dei mercati sta cambiando la visione classica d’impresa e, con essa, anche i metodi ed i canali mediante i quali questa comunica.

In tale ambito, stiamo osservando ad un significativo mutamento nella scelta delle politiche di marketing: la riflessione porta ad affermare che non è più sufficiente il solo marketing tradizionale, ovvero il “processo di analisi, pianificazione, realizzazione e controllo delle decisioni riguardanti il prodotto, il prezzo, la promozione e la comunicazione al fine di creare scambi che consentano di conseguire gli obiettivi di individui e organizzazioni”, così come viene definito dall’American Marketing Association. Le forme classiche di marketing stanno infatti lasciando sempre più il passo a nuove strategie, che non possono prescindere dall’evoluzione degli strumenti a disposizione delle aziende e che permettono di raggiungere il proprio target di riferimento; i potenziali clienti sono sempre più ricettivi ai messaggi del web, e si muovono nei proprio contesti lavorativi mediante il supporto di strumenti digitali. Queste poche riflessioni conducono a comprendere il motivo per cui, se il marketing tradizionale rappresenta il passato, ilweb marketing rappresenta la sua evoluzione e quindi il futuro.

Ciò comporta il dislocamento da una logica di marketing di tipo Product-oriented ad una Customer-oriented, nella quale ogni decisione d’impresa ruota attorno al vincolo con il cliente, con il quale viene instaurata una relazione “one-to-one”.

In tale ambito, l’email marketing rappresenta uno degli strumenti di marketing più vantaggiosi disponibili sul web.

Questo perché l’email marketing:

–          È economico. Ovvero ha costi di gestione estremamente ridotti.

–          È profittevole. Le campagne di email marketing offrono un alto ROI .

–          È customizzato. È possibile proporre soluzioni, prodotti e servizi unici e personalizzati in base alle caratteristiche del cliente che riceverà la specifica comunicazione.

–          È quantificabile. Permette un agevole controllo ed analisi dei risultati, i quali sono resi disponibili in un breve arco temporale.

 

Neosoft Srl ha compreso l’importanza di questo strumento anticipando i tempi: nel 2001, infatti, propone sul mercato Bancomail,  servizio nato dalla sinergia del reparto web e della divisione e-marketing developement.

Bancomail è specializzato nella fornitura di elenchi e-mail (e relative anagrafiche) di aziende nazionali ed estere selezionabili per settore merceologico, locazione geografica, natura giuridica, classe di fatturato e numero dipendenti.

Bancomail ha visto un trend così convincente da richiedere al management di Neosoft di dedicare risorse specifiche, istituendo una Business Unit indipendente dalle altre strutture della società.  Bancomail è stato fondato e gestito con lo scopo di incentivare lo scambio di informazioni, le opportunità di sviluppo, la reciproca visibilità fra le aziende (Business to Business) di tutto il mondo. Il favore degli utenti, gli studi di mercato e l’esperienza maturata ogni giorno sul campo a livello nazionale, hanno oggi convinto il Management di Neosoft a ristrutturare interamente il servizio, ampliandolo ad una platea di aziende ormai fattosi internazionale: nasce così Bancomail.com, nato per integrare ed in prospettiva inglobare l’originale sito italiano.

La Home Page di Bancomail.com in versione inglese

Bancomail.com dispone di un database che comprende oltre 2 milioni di email di aziende presenti a livello mondiale.

È navigabile in 5 differenti lingueinglese, francese, spagnolo, tedesco e italiano.

Bancomail.com presenta un listino online sempre aggiornato: l’utente ha a disposizione uno strumento facile da consultare, all’interno del quale reperire velocemente quanto desiderato grazie alle differenti tipologie di ricerca che il sito offre: ricerca testuale, geografica e categorica.

Offre inoltre la possibilità di richiedere preventivi personalizzati e richieste extra catalogo, per venire incontro alle esigenze più specifiche della clientela.

La pagina di Richiesta Preventivi in versione tedesca

Bancomail.com propone ai propri clienti un Servizio Online che consente di interagire direttamente con operatori specializzati.

In aggiunta, Bancomail.com fornisce l’accesso a PartnerZone, l’area riservata a coloro che vogliono diventare partner ufficiali e utilizzare o rivendere a condizioni vantaggiose i pacchetti per il marketing proprio e dei propri clienti.

La pagina dedicata a PartnerZone in versione francese

 

Bancomail ricorda sempre ai propri clienti che il contenuto del messaggio email è molto importante. Sia per la “redemption” della campagna promozionale, sia per il rispetto delle regole della Privacy.
Per questo motivo, Bancomail.com propone gratuitamente ai propri clienti il pacchetto “KIT Template Bancomail“, contenente

–          un messaggio tipo di richiesta di consenso,

–          un messaggio tipo per profilazione,

–          un messaggio “Informativa Privacy”

–          un “piedino informativa Privacy”.

La pagina di richiesta Kit Template in versione spagnola

L’email marketing viaggia verso il mercato globale. Bancomail.com offre il veicolo per percorrere questa strada.

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Bancomail – Arriva in Italia il Non Profit Email Award

http://www.bancomail.it/blog/index.php/arriva-in-italia-il-non-profit-email-award/

Nel corso dell’ultimo decennio il marketing per le organizzazioni non profit si è sempre più specializzato, diventando quasi una disciplina a sé stante. Oggi torniamo a parlarvi di questo argomento per presentare un’iniziativa che ben rappresenta l’evoluzione del fundraising.

Si tratta della prima edizione del Non Profit Email Award, promosso da ContactLab nell’ambito del Festival del Fundraising, per premiare le creatività e le migliori strategie di email marketing per il non profit.

Le campagne che partecipano al contest possono essere consultate direttamente sul sito da tutti gli utenti, che esprimendo le loro preferenza determineranno la shortlist delle prime dieci che verranno presentate al festival. A decretare il vincitore saranno i partecipanti all’evento, che si terrà a Castrocaro Terme. La premiazione avverrà l’11 maggio e il vincitore riceverà una donazione di 2.000 euro.

Questa iniziativa testimonia come l’e-mail marketing mantenga ancora il primato tra i canali usati per il fundraising, come evidenziano anche i seguenti grafici pubblicati da Razoo:

Risulta quindi evidente come le ONP non possano permettersi di trascurare le proprie campagne di direct marketing, ma debbano anzi cercare di innovare costantemente le loro comunicazioni. Consigliamo perciò di consultare la gallery del concorso anche per cogliere spunti interessanti ai quali ispirarsi per le proprie future campagne.

L’importanza cruciale delle e-mail non implica tuttavia che i canali social vadano trascurati. Occorre anzi cercare di implementare e connettere le proprie campagne attraverso tutti i canali che si hanno a disposizione così da poterne sommare gli effetti positivi.

Infine bisogna ricordare che l’e-mail marketing prima ancora di essere uno strumento di raccolta fondi è uno dei principali modi di costruzione e rafforzamento della relazione con i propri sostenitori, che a loro volta sono la linfa vitale per tutti coloro che operano nel terzo settore.

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Bancomail – E-Commerce e E-mail Marketing strettamente correlati?

http://www.bancomail.it/blog/index.php/e-commerce-ed-e-mail-marketing-strettamente-correlati/

Tra poche settimane, esattamente il 16 Maggio 2012, comincerà l’E-commerce Netcomm Forum 2012, uno degli eventi più importanti in Italia legato al mondo dell’e-commerce.

Una delle novità del 2012 sarà la nuova location, il MiCo – Milano Congressi Ala Nord, via Gattamelata 5, che potrà accogliere più aziende sponsor e anche più visitatori grazie alla maggiore capienza ricettiva e al numero più elevato di sale.

Molti i contenuti interessanti, quest’anno ci saranno tre workshop dedicati all’email marketing.

E-commerce ed e-mail marketing strettamente correlati?

Rendi visibile il form d’iscrizione

Scontato? Probabilmente sì, ma forse non sapete che i siti migliori inseriscono il modulo d’iscrizione ovunque. Molti invece attribuiscono ancora oggi poca importanza, inserendolo per esempio come link nel footer.

Bisogna dare inoltre sempre importanza prioritaria anche all’iscrizione alla propria newsletter: perchè? Per favorire la conversione.

Per far questo ormai non basta più scrivere il generico “Iscriviti alla nostra newsletter” ma studiare una soluzione comunicativa che convinca il navigatore a lasciare i propri dati. Se ad esempio ho un sito che vende licenze per antivirus ha più presa sul potenziale contatto “Iscriviti qui per ricevere le nostre offerte” o ad esempio “Scarica gratis i 7 segreti per proteggere il tuo pc”.

Come utilizzare al meglio l’email che abbiamo a nostra disposizione?

L’utilizzo della email è fondamentale nel costruire una relazione con i propri clienti. Il form deve quindi essere ben visibile in ogni pagina web o solo in punti strategici (dipende ovviamente dall’obiettivo del sito, dal settore nel quale operiamo….)

Innanzitutto esiste una sorta di regola aurea che è quella di trattare il dato (ovvero l’email) non come un mero indirizzo elettronico ma cominciare realmente a pensare che dietro quel nome@….. esista davvero una persona che poco o tanto è interessata a quello che vendiamo. Dietro ogni indirizzo di posta elettronica (talvolta bizzarro per nascondersi e non far risalire alla propria identità….) c’è qualcuno che vuole rimanere in contatto con voi o con i vostri clienti.

Sfruttate questa opportunità con azioni regolari e studiando una strategia a priori, potrete trovare alcune informazioni qui.

È fondamentale quindi nell’ecommerce fare database building, e quindi far crescere la propria banca dati per così avviare delle strategie per:

  1. Fidelizzare il contatto facendolo diventare cliente
  2. Fidelizzare il cliente portandolo ad acquistare ancora i nostri prodotti
  3. Far in modo che il nostro cliente parli bene dei nostri prodotti, ovvero diventi quello che nel marketing si chiama referral

E se non abbiamo database e vogliamo dare subito dei contatti ai nostri clienti?

Per questo sapete che possiamo darvi una mano….! L’acquisto di un database profilato e autorizzato può sicuramente aiutare lo start-up o il rilancio di siti che hanno “fame” di contatti.

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Bancomail – E-mail Marketing : tempi e modalità di lettura

www.bancomail.it/blog/index.php/e-mail-marketing-tempi-e-modalita-di-lettura/

Nell’elaborare una newsletter non è sufficiente concentrarsi soltanto su testo e grafica per essere davvero performanti. I risultati di alcune recenti ricerche hanno infatti fatto messo in evidenza alcuni aspetti legati ai tempi e modalità di ricezione che ci spingono a darvi qualche semplice ma efficace consiglio per programmare al meglio le vostre campagne.

Innanzitutto vorremmo provare a rispondere alla cruciale domanda “A che ora è meglio inviare le e-mail?”, proponendovi un’infografica che schematizza l’analisi delle diverse fasce orarie.

Clicca per visualizzare l’infografica completa

Vediamo ora nel dettaglio le fasce orarie che risultano essere più propizie:

– Dalle 6 alle 10 ossia quando siamo tutti più freschi, recettivi e attenti
– Dalle 17 alle 19 momento in cui si può registrare un calo lavorativo, che permette di concentrarsi su nuove proposte

Naturalmente vi sono poi orari off-limits, che è altrettanto importante tenere a mente e rispettare:

– Dalle 10 alle 12 le persone sono solitamente talmente occupate da non poter dedicare attenzione a comunicazione commerciali
– Dalle 22 alle 6 è altamente improbabile che venga dedicato spazio a e-mail B2B.

Sapere quando è opportuno inviare i propri messaggi tuttavia non è sufficiente a programmare la propria campagna. È importante infatti capire anche ogni quanto effettuare l’invio, per evitare che risulti troppo frequente. Come chiaramente illustra il grafico sottostante un’elevata frequenza di comunicazione  rappresenta ad oggi la motivazione principale di disiscrizione dalle mailing list:

Bisogna comunque ricordare sempre che non esistono regole auree ed univoche da seguire ciecamente, poiché le newsletter sono strettamente correlate all’attività aziendale. Tuttavia per quanto riguarda la frequenza d’invio è possibile determinare una forbice entro la quale collocarsi per essere attivi senza risultare assillanti: si consiglia di effettuare l’invio  almeno una volta al mese e mai più di una volta alla settimana.

Il tempo di lettura va di pari passo alla modalità di ricezione, per questo vorremmo ora condividere con voi il risultato dell’osservazione delle abitudini di accesso alle caselle di posta da parte degli utenti. A nostro avviso infatti tale dato è fondamentale per calibrare al meglio i contenuti che si vorranno poi inserire nelle e-mail.

Il dato che emerge maggiormente è il  sensibile incremento nell’utilizzo di smartphone e altri dispositivi mobile nel 2011 rispetto all’anno precedente. Contestualmente l’utilizzo del computer fisso, pur mantenendosi stabile al primo posto, ha registrato un leggero decremento.

Si può quindi facilmente dedurre che nel corso dell’ultimo anno gli strumenti mobili si sono ulteriormente affrancati dalla loro funzione di semplice “preview” per consolidarsi come una delle principali modalità di controllo e lettura delle e-mail. Tale dato implica non soltanto un’ ottimizzazione del design ma suggerisce in generale di curare accuratamente l’elaborazione dei propri contenuti in funzione di tutte le possibilità di fruizione.

Sarà quindi opportuno cercare di produrre testi che non siano eccessivamente lunghi e includere sempre il link per la visualizzazione della versione online, poiché nei dispositivi mobile i browser hanno spesso capacità tecnologiche più avanzate rispetto a quelle dei client email.

Questi sono soltanto i alcuni dati che abbiamo voluto raccogliere e proporvi come spunto di riflessione e miglioramento per le vostre campagne di e-mail marketing, continuate a seguirci per scoprire insieme i risultati di altre ricerche condotte sull’argomento. Come sempre la vostra collaborazione è più che benvenuta, segnalateci quindi i vostri dubbi o curiosità legati all’e-mail marketing, lasciando un commento.

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Bancomail – Adobe ed il Digital Marketing

http://www.bancomail.it/blog/index.php/adobe-ed-il-digital-marketing/

Il ruolo che il social media marketing riveste all’interno delle dinamiche del business diventa di giorno in giorno più considerevole. In un’ottica first click (anche se in ancora troppi casi gli operatori marketing si affidano ad un meno lungimirante approccio last click) i benefici del ricorso ragionato ai social network sono più che evidenti in termini di visibilità e brand awareness.

Proprio agli addetti ai lavori si rivolge la nuova release di prodotti Adobe, ed in particolare Adobe Social: si tratta di una piattaforma di condivisione ed integrazione per consentire a chi opera ed ha interessi nel lato commerciale dei social media di essere sempre aggiornato sulle tecniche e sulle modalità di esercizio. Una sorta di community tematica rivolta alle figure professionali specializzati nella creazione e gestione di campagne on line avanzate.

Tra le varie note di merito troviamo la possibilità di importare tutti i dati analitici raccolti sulle principali piattaforme social (quindi Facebook, Twitter, Google +, Pinterest) oltre che dai blog o altre strutture multimediali più o meno direttamente correlate all’ambito di interesse commerciale. L’analisi non si ferma ai meri valori numerici ma si spinge al monitorare le impressioni, le opinioni, i sentimenti dei visitatori, le influenze, le tendenze potendo ovviamente intervenire ottimizzando la comunicazione per ogni canale al fine di generare impressioni positive e coinvolgere situazioni sensibili ed utili all’incremento della visibilità.

A livello procedurale è inoltre possibile definire applicazioni social dedicate senza il ricorso forzato alla programmazione più complessa ed a lunghi percorsi di sviluppo, andando ad organizzare pagine, moduli, concorsi e misurandone poi il successo e le dinamiche di fruizione da parte degli utenti.

Responsabili del marketing digitale e del customer service, community manager, analisti, addetti alle pubbliche relazioni sono tra i ruoli  che più possono trarre vantaggi dalla possibilità di integrare gli strumenti propri del publishing con le infinite (e spesso ancora inesplorate) opportunità di coinvolgimento virale presenti nei social network, garantendo un approccio professionale all’analisi dei trend ed una gestione avanzata nell’acquisto degli spazi pubblicitari e nella loro amministrazione .

E’ indicativo che una software house dell’importanza di Adobe abbia deciso di legittimare con il proprio impegno in prima persona l’ormai imprescindibile importanza del social media marketing all’interno dell’universo business attuale e soprattutto futuro.

Il servizio fa parte di una galassia chiamata Adobe Digital Marketing Suite che consente di esplorare e gestire in maniera ottimale tutti gli aspetti del marketing digitale tra cui:

-sfruttare marketing predittivo, ovvero poter analizzare con efficacia la sempre crescente mole di dati organizzandola secondo gerarchie e indicazioni di priorità al fine di impiegare al meglio le statistiche nella definizione di target e strategie

-la possibilità di unificare campagne social, search e display advertising, potendo gestire una comunicazione multicanale basata su tecniche diversificate

-la gestione avanzata delle visite tramite Discover, le cui capacità di analisi incrociata consentono di visionare i percorsi dei visitatori in maniera capillare in modo da ottenere segmentazioni sempre più fedeli

-un e-commerce avanzato tramite WEM (Web Experience Management)

Per raccogliere tutte le competenze necessarie a definire un pacchetto così articolato e dettagliato Adobe è ricorsa a numerose collaborazioni con realtà importanti dei vari settori, come Efficient Frontier, Hybris, Context Optional.

Una tecnologia di questo tipo si rivela preziosa in una concezione avanzata di commercio e rapporto con clientela sempre più esigente ed abituata all’interazione nel web 2.0.

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Bancomail – Email Marketing e Pasqua: Easter Egg con sconto e template omaggio

www.bancomail.it/blog/index.php/email-marketing-e-pasqua-easter-egg-con-sconto-e-template-omaggio/

Gli aspetti fondamentali di una campagna di email marketing li conosciamo: mittente e riferimenti aziendali in vista, oggetto accattivante, target preciso, tono colloquiale e messaggio chiaro, ma conciso. La Pasqua inoltre, come il Natale o qualunque altra festività, rappresenta un’opportunità per declinare il proprio marketing sul periodo e spingere maggiormente le vendite. Qualche idea?

Leggi l’articolo e scopri come ottenere lo sconto del 15% e il template gratuito di Bancomail…

Usate un tema pasquale nelle vostre campagne

Il Direct Email Marketing ha un tasso di conversione generalmente intorno al 2%, ma utilizzando un tema grafico pasquale potrete aspettarvi performance migliori.  Cogliete l’occasione per fare risaltare la vostra comunicazione e dimostratevi partecipi del sentimento stagionale.

Ricordate che la Pasqua è una festa religiosa, non siate troppo iconografici se vi rivolgete a un’audience ampia e che non conoscete bene. La primavera è gioia, ritorno al sole, agli spazi aperti e alla libertà dei movimenti: trasmettete questi aspetti con uno stile fresco e brioso.

Quali prodotti?

Se non state lanciando un nuovo prodotto, riproponete quelli che si sposano meglio con il periodo, magari offrendo uno sconto. Non presentate semplicemente il prodotto, ma adattatelo all’occasione.

Se vendete accessori o abbigliamento, proponete i migliori outfit per la primavera. Se vi occupate di prodotti per la casa, concentratevi su balconi, giardini e finestre aperte. Se appartenete al settore del turismo, scovate le migliori mete del periodo per week end e piccole gite fuori porta.

Nascondete un Easter Egg e comunicatelo nella vostra Newsletter

L’ Easter Egg Hunt è un gioco di tradizione anglosassone. La mattina di Pasqua i bambini escono nei giardini a cercare le uova che il coniglietto pasquale ha sotterrato, più uova trovano più premi vincono. Lo stesso spirito di scoperta e mistero ha alimentato in epoche decisamente più moderne programmatori prima e operatori del marketing poi. Nato inizialmente nell’ambito del game design –  dove i programmatori lasciavano la loro firma  sotto forma di contenuto nascosto, talvolta all’insaputa delle Software House – si è poi sviluppato nel marketing connotandosi con le stesse caratteristiche: la libertà dagli schemi principali di chi lo produce, la natura creativa/burlesca e la difficoltà ad esser trovato, causata anche dall’assenza di documentazione.

Potrebbe sembrarvi frivolo ispirarsi a questa tradizione per la vostra strategia marketing, ma le persone amano il gioco, amano scoprire. Oggi gli Easter Egg nelle pagine web vengono mostrati in seguito a una certa sequenza di comandi a tastiera o di clic. E’ curioso osservare che non richiedano un’eccessiva elaborazione, non è necessario infatti che siano estremamente costosi o stravaganti. Il loro valore risiede proprio nella semplicità: qualcosa di divertente o utile in grado di creare partecipazione e di rendere speciale il proprio ascoltatore.

I contadini dell’antica Roma  sotterravano nei campi delle uova dipinte di rosso per propiziarsi un buon raccolto, noi di Bancomail non siamo superstiziosi, ma una cabala di più non fa male a nessuno, quindi motivo in più per provarci..

A chi trova il l’Easter Egg del nostro Blog il 15% di sconto sull’acquisto delle nostre liste e il template (html + immagini) da utilizzare per le vostre campagne pasquali.

Istruzioni per svelare l’Easter Egg:

  1. Individuate la parola chiave tra quelle in grassetto di questo articolo. Vi diamo due aiutini:
    • E’ uno degli aspetti fondamentali di una campagna di marketing e Bancomail vi aiuta da sempre a… definirlo il meglio possibile!
    • L’immagine che trovate in testata non è casuale
  2. Aprite l’homepage del blog cliccando qui
  3. Effettuate un clic sullo sfondo
  4. Digitate la parola chiave sulla tastiera
  5. Sullo schermo non apparirà nulla sino a che non verrà digitata la parola esatta: ripetete i passaggi 3 e 4 per tentare una nuova parola.
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Bancomail – CircleMe: il social che “pianta” e coltiva gli interessi

www.bancomail.it/blog/index.php/circle-me/

Perché non unire quanto di buono esprime Pinterest alle peculiarità di Foursquare? C’è chi ha pensato e ha concretizzato questa idea.

Il 15 marzo, infatti, dopo sei mesi in versione beta, ha aperto i battenti al pubblico CircleMe, il nuovo social network realizzato dal matematico e imprenditore Erik Lumer, che ha implementato il progetto in Italia presso la startup Cascaad.

CircleMe ha accorpato nel medesimo progetto differenti spunti interessanti di altri social network già sviluppati e conosciuti dagli utenti web, con l’obiettivo di diventare uno strumento utile per la condivisione di interessi, preferenze e opinioni all’interno di –appunto- “cerchie”. E proprio di un cerchio CircleMe si propone di esserne la quadratura: il concetto alla base è la fusione delle caratteristiche di Pinterest (social network basato sulla condivisione di immagini che sta prendendo piede diffusamente, del quale avevamo parlato qui) ed il concetto di geolocalizzazione che sta alla base di Foursquare.

 

Secondo quanto afferma il creatore di CircleMe, Erik Lumer, Pinterest ha un’anima più commerciale e vuole essere un “magazine” di oggetti, mentre CircleMe si concentra sugli interessi nel senso lato, sulla cultura che determina le identità. Il concetto che li unisce, invece,  è quello di coniugare i soggetti alle cose che amano quale punto di partenza, e da qui  individuare nuovi utenti che hanno le stesse passioni.

CircleMe facilita quindi la relazione tra persone che hanno le medesime preferenze ma non si limita a ciò: al contempo, consente ai soggetti l’individuazione di nuovi interessi, permettendo così l’ampliamento culturale e cognitivo. Il concetto di fondo del progetto, infatti, è quello di serendipity, ovvero il sentimento avvertito quando, “frugando” tra i propri interessi, se ne trovano di nuovi e coinvolgenti. Ovviamente tutto ciò avviene seguendo gli utenti nei quali si ha fiducia: avendo preferenze simili alle nostre, presupponiamo che essi possano veicolarci a cose nuove di nostro potenziale interesse.

CircleMe ha appena rilasciato anche un’app per il sistema operativo mobile iOS, la quale fornisce anche alcune funzioni destinate alla geolocalizzazione, che possono essere sfruttati per lo sharing dei luoghi visitati e per la semplificazione dell’incontro tra persone.

CircleMe utilizza il principio della pianta: gli utenti, dal proprio smartphone o tablet, possono “piantare”- grazie allo strumento di geolocalizzazione nei luoghi di interesse – degli articoli (item) digitali rappresentanti qualsiasi tipologia di preferenze (canzoni, oggetti, film, ristoranti ecc) e ad esse associare un messaggio o una riflessione personale; tale principio è legato al verbo “plant”, inteso come azione del piantare in giro per i luoghi tutto ciò che riguarda i nostri interessi e quindi ciò che noi siamo.

L’app di CircleMe ha già in dote un importante database (al quale a breve sarà aggiunto un database di contenuti musicali): sono circa un milione di preferenze e circa 11 milioni potenziali mediante il coordinamento con i database di Wikipedia, Freebase (Google), Facebook, Netflix, Foursquare, e Goodreads.

Tutto ciò serve agli utenti per “piantare” le proprie preferenze, poiché la configurazione permette di fornire informazioni su interessi simili che potrebbero piacerci, riproducendole in CircleMe.

CircleMe permetterà inoltre di monitorare cosa è stato “piantato” nelle nostre vicinanze, mediante alcuni alert automatici.
Tuttavia, se il plant (che possiamo comparare ad una sorta di like di Facebook) è privato, l’utente per il quale è stato rilasciato riceverà una notifica push (sfrutta location services di Apple). Al contrario, i plant pubblici devo essere visualizzati dall’utente tramite l’apertura dell’app.

Il meccanismo di CircleMe definisce il profilo culturale e commerciale dell’individuo, aprendo svariate possibilità nel mondo del Social Media Marketing. L’idea di fondo, quindi, appare buona.

Possiamo paragonare CircleMe come i “plant” che esso stesso ha creato: il primo seme è stato piantato, adesso bisogna aspettare di vedere come saranno i suoi frutti.

E voi, cosa ne pensate?

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Bancomail – Branch: dall’informazione alla competenza

http://www.bancomail.it/blog/index.php/branch-informazione-alla-competenza/

Con l’avvento di internet si sa che l’accesso all’informazione è diventato pressoché illimitato per chiunque.

Questa democratizzazione dell’informazione non determina tuttavia necessariamente una diffusione di conoscenza. La libera espressione assicurata dalla rete attraverso gli strumenti più svariati non garantisce infatti la qualità delle informazioni che vengono divulgate.

Ma siccome nulla è soggetto ad evoluzione più del web, ecco che c’è chi sta già lavorando ad un progetto che dovrebbe porre rimedio a questa situazione. Secondo il motto di “Getting smarter” la Obvious Corporation, composta da un gruppo di fondatori di Twitter, sta infatti sviluppando Branch.

Questo progetto, che inizialmente aveva il nome di Roundtable (ossia tavola rotonda), si propone di fornire un modo di discutere pubblicamente intelligente ed elegante. Nei gruppi di discussione saranno infatti invitate ad esprimersi persone esperte o quanto meno informate su dati argomenti. L’idea che sta alla base è quindi quella di superare il personalismo e concentrarsi maggiormente sui contenuti.

Attualmente Branch è ancora un prototipo e quindi non accessibile ma attraverso l’homepage della compagnia gli interessati hanno la possibilità di iscriversi per ricevere informazioni sull’andamento del progetto  ed essere successivamente invitate quando si passerà alla fase beta.

L’idea è sicuramente ambiziosa, non ci resta che aspettare per vedere come si concretizzerà e soprattutto come verrà accolta dal pubblico.

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Bancomail – Letterboxd, il social per cinefili

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La proliferazione di social networksè pressoché inarrestabile e periodicamente ci troviamo di fronte a realtà più o meno interessanti e dalle caratteristiche eterogenee.

L’ultimo in ordine di tempo ad esserci capitato per le mani è Letterboxd: si tratta ancora di un beta, cui si può accedere  tramite invito o inserendo un proprio indirizzo mail per essere inseriti nella lista d’attesa.

Si tratta di un social tematico ed è dedicato principalmente agli appassionati di film: si può infatti accedere ad un database (ancora in costruzione) di migliaia e migliaia di schede film su cui il profilo può aggiungere apprezzamento, data di visione, recensioni, ranking, parole chiave.

Si può anche salvare il film nella nostra bacheca personale, cosicchè i nostri follower possano visualizzare con facilità quali film abbiamo visto, cosa ne pensiamo,  se vale la pena vederli.

Facilità che è consentita da un’interfaccia intuitiva ed intrigante che consente differenti tipologie di utilizzo: ottimo per cercare idee quando si vuole vedere un film ma non si sa quale, funzionale per costruire il proprio “diario cinematografico”, divertente se si vuole condividere la propria passione con amici ed utenti.

Interessante anche l’opzione relativa alla creazione della propria watchlist ovvero un archivio dei film che si ha intenzione di vedere in futuro.

Essendo ancora in fase di costruzione può capitare di non trovare il film desiderato ma ogni utente ha la possibilità di integrare il TMDbThe Movie Database – aggiungendo di volta in volta i vari film non presenti.

Your life in film” è il payoff di questo social ed è certamente divertente associare date, episodi e circostanze ai vari film visti in quei periodi. Il link diretto con Twitter permette poi di mostrare a tutti i contatti la propria attività in modo da espandere la visibilità e l’interattività.

Nel web esistono già idee sul tema, una è italiana – “Questa sera niente pop corn” –  oltre allo storico IMDb (the Internet Movie Database), Icheckmovies e Flixster solo per citarne alcuni. l’innovazione di Letterboxd è quella di integrare le potenzialità dell’archivio e dell’interazione social. No n ci sono ancora notizie certe sulla pubblicazione del sito nè sulle sue future derive per devices mobili ma è certa l’uscita di apps per smartphones e tablets.

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Bancomail – La terza generazione di Ipad

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Non si chiamerà iPad 3 e questa è già una notizia, ma non si chiamerà nemmeno iPad 2S. Il nome del nuovo device sarà semplicemente “New iPad“.

Ecco le caratteristiche principali del nuovo nato in casa Apple.

Il retina display è 4 volte superiore alla risoluzione dell’iPad2, sono sensazionali le comparazioni che possiamo osservare sul sito di Apple.  Senza variare il formato da 9.7’’, ha una risoluzione di 2048×1536 pixel, con colori il 44% più saturi e ben 3,1 milioni di pixel, circa 1 milione di pixel in più di un televisore HD.  Per garantire la massima nitidezza, gli ingegneri Apple hanno elevato su un altro piano i pixel del nuovo iPad,
separandoli dai segnali. Il risultato è sorprendente.

Grafica all’avanguardia supportata da un chip A5X, iPad reattivo per ogni situazione, dalle semplici azioni di apertura apps ai momenti
di gioco. Il nuovo potente processore garantisce anche una durata della batteria di 10 ore.
La fotocamera iSight da 5 megapixel ha un sensore BSI (backside illumination) che permette di scattare fotografie perfette nel bilanciamento e nella messa a fuoco. Sempre la fotocamera  filma in full HD 1080p. Ottica della fotocamera, processore del segnale immagine (ISP) e software:  questi tre elementi fanno sì che la fotocamera del nuovo iPad non dipenda esclusivamente dai megapixel, ma da una tecnologia avanzata e funzionale.

In particolare, la fotocamera iSight monta un’ottica evoluta con un diaframma da ƒ/2.4 di apertura e un obiettivo a cinque elementi, mentre il filtro IR ibrido (montato anche su reflex digitali) blocca i raggi infrarossi dando colori più accurati e uniformi.

Il nuovo iPad è compatibile con le reti cellulari veloci di tutto il mondo, fino al 4G LTE. Ovviamente è anche compatibile con le tecnologie GSM/UMTS, inclusi i protocolli HSPA+ e DC-HSDPA alla base delle più veloci reti 3G attualmente disponibili. Velocità di downlink fino a 42 Mbps con DC-HSDPA e fino a 21,1 Mbps con HSPA+. Inoltre se l’operatore utilizzato supporta l’hotspot, si potrà usare iPad per collegare fra loro fino a cinque dispositivi via Wi-Fi, Bluetooth o USB.
Queste le principali novità.

Noi non siamo rimasti delusi. Tutti i più moderni sistemi tecnologici saranno presenti  nel nuovo iPad. Forse per alcune specifiche Apple avrebbe potuto osare qualcosa di più…ma fa parte del gioco.

Voi cosa ne pensate?

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Bancomail – Facebook e la Timeline per le brand pages

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In occasione della conferenza avvenuta il 29 febbraio, Facebook ha annunciato ufficialmente la scelta di utilizzare Timeline anche per le brand pages. Gli amministratori hanno circa un mese per testare e personalizzare le proprie pagine, prima che l’attivazione avvenga di default il 30 marzo.

Così come è accaduto per le pagine personali, anche la bacheca delle brand page prende lo stile del Diario: le notizie sono disposte su due colonne e lo spazio assegnato ad ogni evento assume una nuova forma.

Oltre ai cambiamenti grafici ed alle modalità di fruizione, sono state aggiunte anche una serie di possibilità che consentono all’azienda di dare informazioni in modo più preciso sulla propria attività. Si potranno infatti aggiungere eventi passati che consentiranno, se non di avviare un reale processo di storytelling, quantomeno di narrare l’intera storia di un’azienda partendo dalle sue origini:

e raccontandone l’evoluzione attraverso l’inserimento di traguardi:

I clienti e i prospect amano un approccio personale da parte delle aziende, soprattutto sui social network. Cogliete quest’opportunità per renderli partecipi della vita aziendale.

Tra le novità di rilievo vi è certamente l’opportunità di mettere in primo piano determinate notizie. Non solo si potrà favorirle per occupare l’intera larghezza della pagina, ma si potrà anche mostrarle come prima notizia per sette giorni.

Inoltre ogni utente che visualizzerà il Diario avrà una zona personalizzata: nella prima parte della bacheca comparirà,  se possibile, uno dei post o tag pubblicati da un amico, scelto per popolarità e senza criterio temporale: questo permetterà di creare un legame di fiducia più forte. Nella stessa parte di pagina, sono in vista anche le pagine preferite dallo stesso brand.

A corredo grafico di tutti i cambiamenti che coinvolgono la bacheca fa capo l’immagine di copertina.  Si tratta di un’importante opportunità per le aziende che potranno utilizzarla per comunicazioni potenti e accattivanti.  Le possibilità creative sono molte, ma occorre rispettare le policy imposte da Facebook. Le immagini non devono avere un immediato carattere commerciale:

Note: This space is not meant for promotions, coupons, or advertisements. Your cover photo should not be primarily text-based or infringe on anyone else’s copyright.

Si tratta di una scelta che riduce l’hype commerciale delle stesse pagine e che fa pensare ad un marcato interesse di Facebook a spingere ancora la propria piattaforma di Advertising.

Siate creativi e giocate con i posizionamenti (copertina – profilo – tab)! Ricordate di non inserite prezzi o percentuali di sconto, ma utilizzate a vostro vantaggio l’immagine dei vostri prodotti, il vostro logo o qualunque concetto vi consenta di trasmettere la vostra brand identity. Cambiate spesso l’header, soprattutto in occasioni importanti o legatelo al coinvolgimento degli utenti.

“Che fine faranno i TAB?” ci siamo chiesti più volte nell’attesa del rilascio ufficiale di Timeline. La risposta conferma le più quotate ipotesi. Sono i box quadrati che si trovano sotto all’immagine di copertina a fare da pulsanti per le pagine che passano da 520 pixel di larghezza a 810. Indubbiamente il nuovo layout mette in risalto i primi tab scelti – tre in totale, se consideriamo che dei quattro visibili, le foto non potranno esser messe in secondo piano – ma penalizza le successive (fino a un totale di dodici) che vengono elencate solo al clic dell’utente per l’espansione della sezione.

Le nuove dimensioni delle immagini sono:
Copertina: 851x315px
Profilo: 180x180px
Bottone Tab: 111x75px

Una delle altre importanti novità riguarda ancora le tab pages: non sarà infatti più possibile scegliere una landing page. Gli utenti, iscritti e non, arriveranno tutti alla timeline principale della pagina, senza alcuna altra possibilità. Una scelta che sembra ancora sottolineare la scelta di Facebook di essere l’unico semaforo per le Tab tramite la sottoscrizione di un piano di advertising.

Il nuovo pannello di amministrazione infine sembra decisamente più funzionale: in una sola schermata si potrà accedere a diverse informazioni importanti: nuovi fan, notifiche, comportamento degli utenti, statistiche – di cui una parte sarà pubblica – e messaggi.

E sono i messaggi ad essere l’ultima grande novità, non certo in termini di importanza. Torna ad attivarsi per gli amministratori delle pagine la possibilità di inviare messaggi ai propri iscritti, ma si dovrà scegliere a chi scrivere. Una novità decisamente di rilievo soprattutto in considerazione del fatto che si potranno ricevere i messaggi, il risvolto per chi si occupa di social marketing è elevato: assistenza personalizzata e contatto diretto.

A conclusione di questa prima analisi possiamo dirci certamente soddisfatti dal nuovo pannello amministrativo con dati aggregati, dalla possibilità di inviare e ricevere messaggi e dalla spiccata personalizzazione che è stata resa possibile. Ma se da una parte aiuta la ripresentazione di argomenti particolarmente dibattuti (e dunque probabilmente interessanti), dall’altra l’apparente disordine (che pecca anche in allineamenti e posizionamenti spaziali) temiamo possa confondere la consultazione delle notizie, ridotta, in parte, anche dalla penalizzazione sul numero di Tab visualizzabili di default.

Con Timeline, anche le aziende più restie alla conversazione dovranno riconsiderare il loro approccio poiché la nuova impostazione mira soprattutto a mettere in luce le storie e le interazioni, puntando anche al lancio di Facebook Stories. Le pagine dovranno essere creative e impersonificate: non più simil forum gestiti per lo più dagli iscritti, come spesso abbiamo visto, ma contenuti creati dalle aziende che coinvolgano gli utenti.  Ian Schafer, CEO di Deep Focus, social agency, ha spiegato su Mashable come le pagine rappresentino un’opportunità per le aziende di coinvolgere i propri clienti. Il guadagno è la presenza più alta nei feed degli utenti, ma il rischio, soprattutto per chi usa Facebook per promuoversi senza interagire, è quello di soccombere per mancanza di competenze. Un aspetto che potrebbe portare, nel lungo termine, a un aumento della qualità dovuto alla resistenza dei professionisti.

Sottolinea infine Schafer: “Nella Timeline il contenuto è di passaggio. Non bisogna puntare a trattenere l’utente più tempo possibile sulla pagina, ma cercare di fargli condividere più storie possibile”.

PS Vi segnaliamo la nostra nuova timeline e due pagine che ci sono piaciute: http://www.facebook.com/nytimes e http://www.facebook.com/coldplay

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Bancomail – Marzo sarà il mese dell’iPad3?

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Pare proprio che anche quest’anno la Casa di Cupertino farà di marzo il mese di lancio del suo nuovo device. Era Gennaio 2010 quando Steve Jobs presentò al mondo il primo iPad e poco più di un’anno dopo, nel Marzo 2011, ancora lui ci presentò l’iPad 2 con fotocamera integrata, percepita come un netto taglio col primo modello che fu definito chiuso.

Già da diversi mesi circolano insistenti rumors sulle nuove specifiche del tablet cupertiniano. Centinaia di blog ripercorrono le stesse aspettative, rese incerte però dal tradizionale silenziocomunicativo che contraddistingue Apple. In occasione della conferenza programmata per il 7 Marzo tutto potrebbe cambiare, proprio come accadde quando il mondo aspettava iPhone 5 e venne lanciato iPhone 4S.

Quali sono le principali implementazioni che sembra potranno arricchire l’iPad 3? In primis, loschermo. Pare infatti che l’iPad 3 monterà retina display e che la risoluzione del nuovo tablet sia 4 volte superiore alla versione precedente. La fotocamera potrebbe avere una risoluzione da 8 MegaPixel.

A che velocità viaggerà il nuovo iPad? Conserverà il 3G o si spingerà finalmente verso il 4G? Fonti USA autorevoli sembrano conferamare la tesi del 4G, già ampiamente spoilerata lo scorso autunno. Se questa indiscrezione sarà confermata, ci sarà da aspettarsi un maggiore dispendio di energia a cui Apple sembra rispondere con una nuova batteria, maggiorata nella resa, ma di eguale peso. Il case per permettere la dissipazione del calore di un processore sicuramente più performante (CPU A6), soprattutto dal punto di vista grafico, potrebbe aumentare di alcuni millimetri.

Quanto manca all’uscita? Avremo azzeccato il mese oppure Apple ci farà restare sulle spine posticipando l’uscita del nuovo tablet? L’evento cupertiano in programma per le 10 am (GMT -08, San Francisco) del 7 Marzo potrebbe rappresentare la data di presentazione del terzo iPad. Nella stessa data potrebbe debuttare anche la nuova Apple TV, rinnovata e potenziata.

«Abbiamo qualcosa che dovete assolutamente vedere. E toccare» è quanto si legge sull’invito all’evento. Staremo a vedere, sperando di non rimanere con un po’ di amaro in bocca come l’ultima volta che il sipario di Cupertino è stato alzato per la presentazione di un nuovo device.

Di seguito un’infografica che illustra le intenzioni dei probabili utilizzatori di iPad 3 realizzata daAYTM grazie ai dati raccolti in due sondaggi condotti tra possessori e non possessori americani di iPad. Interessante osservare che i già proprietari di iPad hanno una maggiore probabilità di acquisto rispetto a chi non lo possiede.

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Bancomail – Crowdfunding per dare alle idee una possibilità

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Oggigiorno i social network non servono soltanto a promuovere attività già avviate, grazie al crowdfunding infatti progetti che sono ancora allo stato embrionale possono trovare il finanziamento di cui necessitano.

Cerchiamo allora di capire di cosa si tratta. Il neologismo deriva dall’unione dei termini inglesi crowd (= folla) e funding (= finanziamento) e vuole perciò indicare l’impegno di un gruppo di persone per sostenere economicamente progetti di individui o organizzazioni.

L’incontro tra domanda e offerta avviene principalmente sul web, dove si possono distinguere due diverse tipologie: le  iniziative autonome, sviluppate ad hoc per sostenere cause o progetti singoli, e le piattaforme di crowdfunding. Quest’ultime possono a loro volta dividersi in: generaliste, che raccolgono progetti di ogni area di interesse, o tematiche, specializzate in progetti di particolari settori.

L’idea in assoluto non è certo originale e sembra avvicinarsi molto alla beneficienza, tuttavia l’aspetto innovativo è che ciò avvenga in rete, dando così una connotazione utilitaristica alle relazioni social. All’interno di queste piattaforme l’amicizia tra due persone diventa risorsa, come viene ben illustrato nel  Manifesto Kapipalista, redatto dall’italiano Alberto Falossi. Nel 2009 egli ha fondato Kapipal la prima piattaforma a livello mondiale aperta a progetti individuali.

 

MANIFESTO KAPIPALISTA

1. I tuoi amici sono il tuo capitale

Gli amici e i contatti del tuo social network possono aiutarti a raccogliere un capitale.

2. I tuoi amici realizzano i tuoi sogni

Ogni tuo contatto può dare un contributo, anche piccolo.
Insieme, gli amici ti aiuteranno a realizzare i tuoi piccoli e grandi desideri, progetti, sogni.

3. Il tuo capitale dipende dal numero di amici

Tanti contributi possono costruire un grande capitale.
Più contatti hai, più probabilità ci sono di raggiungere la cifra di cui hai bisogno.

4. Il tuo capitale dipende della fiducia

I contributi non arrivano automaticamente. Anche se contatti molte persone,
dovrai prima guadagnare la loro fiducia, specialmente se non le conosci personalmente.

5. Il tuo capitale aumenta col passaparola

I tuoi amici possono aiutarti inviando un contributo in denaro, ma anche passando parola.
Questo farà crescere il tuo social network e aumenterà le probabilità di raggiungere il tuo obiettivo.

 

Il crowdfunding infatti non si esaurisce nel solo finanziamento di imprenditori, ricercatori, creativi, o associazioni umanitarie ma può anche declinarsi nella realizzazione di piccoli sogni privati come viaggi o matrimoni.

Nel nostro paese questo fenomeno sta riscuotendo un discreto successo, tra le piattaforme più note si possono segnalare Eppela e Boomstarter, generaliste ma con un forte orientamento al business. Mentre  Shiny Note opera invece per il terzo settore, promuovendo iniziative di organizzazioni no profit. YouCapital invece è interamente dedicata al giornalismo, essendo stata creata dall’Associazione Pulitzer per finanziare inchieste che altrimenti resterebbero in un cassetto.

Ma come abbiamo detto il crowdfunding può avvenire anche al di fuori delle piattaforme prestabilite. È notizia di questi giorni che la giornalista Claudia Vago ha aperto una raccolta fondi su Twitter per finanziarsi il viaggio a New York, dove realizzerà dei reportage sull’esperienza dello Zuccotti Park. L’esempio più celebre di colletta online resta però quello di Barack Obama, che nel 2008 ha parzialmente finanziato la sua campagna elettorale raccogliendo sottoscrizioni online.

Come tutte le realtà del web 2.0 anche il crowdfunding  è soggetto a continue evoluzioni. Per il prossimo aprile è previsto ad esempio il lancio di una nuova piattaforma Starteed, che vuole rivoluzionare  questa realtà. Chi si iscriverà infatti non si limiterà soltanto a cercare fondi per il proprio progetto ma diventerà automaticamente investitore, acquisendo una quota tramite un piccolo contributo d’iscrizione. L’insieme di queste quote andranno poi alle idee più votate dalla community, oltre ai fondi raccolti con il sistema tradizionale.

© starteed

In attesa che anche questa piattaforma diventi operativa, tirate fuori dal cassetto i vostri sogni qualcuno potrebbe decidere di realizzarli

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