Nel vostro sito www.leadership.it dichiarate esplicitamente di voler cambiare il mondo, non vi sembra di esagerare ?
Frontani: “Da 25 anni in Italia, gli eventi aziendali “impreziositi” dalle cosiddette attività di team building e dall’outdoor training. In realtà dietro quest’offerta creativa di divertimento per i team esiste una metodologia formativa che nasce negli anni ’40 grazie al lavoro del pedagogo Kurt Hahn e che ha grande capacità d’influenzare positivamente i comportamenti.”
Questa è la metodologia cosiddetta esperienziale ?
Frontani: “La scuola esperienziale di Hahn, intendeva offrire un metodo alternativo alle giovani menti per crescere nei valori della leadership e del teamwork. Poi negli anni ’80, l’americano David Kolb ha sintetizzato abilmente le ricerche sul processo di apprendimento Nasce così una filosofia di apprendimento in particolare degli adulti, che pone l’esperienza e la conseguente riflessione al centro di un processo di tutta la vita.”
La scuola IALT è nata nel 2010 e ha trovato sede nel territorio del Trentino. Quali sono i vostri obiettivi ?
Frontani: “E’ forse troppo ambiziosa una scuola di formazione che vuole diventare una scuola di vita ? Noi intendiamo dare voce alla vocazione di ogni persona mostrandole come si possano sviluppare le proprie competenze con grande indipendenza, esaltando le proprie attitudini. Vorremmo che le persone fossero capaci di definire obiettivi di crescita individuale ascoltando i propri reali bisogni. Ci aspettiamo che alcune di queste persone diventino leader etici, rispettosi delle persone e dell’Ambiente portando un benefici a sé stessi e a tutta la società. Attraverso il metodo esperienziale di IALT, intendiamo facilitare il processo di apprendimento e conseguente cambiamento, nella famiglia, nella scuola, nelle aziende, nello sport, nella politica ed in ogni organizzazione. Questo è un piccolo contributo per rendere il mondo un luogo diverso. “
Come avete potuto creare un network relazionale tra tutti i partecipanti ai vostri campus ?
Mengato “Quando Leonardo Frontani mi ha detto che mi aspettava allo IALT 1 e mi chiedeva una mano ho trovato conferma alle mie intuizioni di anni di pratica. Ciò che facevo aveva un fondamento scientifico ! Così inizia questa avventura. Quale esperto di Web 2.0 lo calo nella formazione della scuola. IALT è un incrocio di funzionalità che facilitano la partecipazione e la condivisione delle informazioni, la conoscenza e la collaborazione tra le persone . Un progetto IALT permette agli utenti di interagire e collaborare tra loro in un “ambiente sociale” come creatori di dialogo, di “contenuti da loro stessi creati” in una comunità reale, a differenza di aule formative tradizionali (1.0) dove gli utenti sono limitati alla visione passiva di contenuti che sono stati creati per loro. E’ normale poi che strumenti Web 2.0 diventino per IALT e per questa metodologia formativa un valido strumento a disposizione per supportare le attività formative anche se le persone non sono tutte nello stesso posto e nello stesso momento. IALTbook, il nostro social network interno, è quindi lo strumento 2.0 di IALT in cui le persone possono continuare a dialogare, confrontarsi, apprendere e diffondere cultura. “
Beatrice Monticelli
relativethinking.blogspot.com
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