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Consultinvest “fa canestro” con Vuelle

Pesaro, 4 luglio 2014 – Consultinvest è il nuovo main sponsor della Victoria Libertas (Vuelle), la storica squadra di basket di Pesaro che si prepara a giocare la stagione 2014/2015 in serie A con il nome Consultinvest Pesaro sulle maglie biancorosse e un rinnovato entusiasmo.

L’annuncio ufficiale è stato dato oggi in conferenza stampa da Maurizio Vitolo, amministratore delegato del gruppo modenese attivo nella consulenza finanziaria, gestione del risparmio ed intermediazione mobiliare, insieme al presidente della Victoria Libertas Ario Costa e in presenza del Sindaco Matteo Ricci, di autorità e tifosi.

L’annuncio arriva a pochi giorni dall’inizio della campagna abbonamenti, in un momento decisivo per la nuova squadra che ha in corso importanti trattative per completare il roster della nuova Vuelle.

“Siamo molto orgogliosi di potere legare il nostro nome a una squadra che ha fatto la storia della pallacanestro in Italia e che gode del sostegno di tutto il territorio che vive questo sport con grande entusiasmo e passione. La stessa passione che la “squadra” di Consultinvest mette ogni giorno nella realizzazione dell’ambizioso progetto di crescita pianificato” ha dichiarato Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest. ”Si tratta di un’iniziativa importante per il nostro gruppo che può così’ posizionare il proprio brand ai massimi livelli in termini sportivi, ottenendo una notevole visibilità a Pesaro e su tutto il territorio nazionale. La nostra ambizione, come la Vuelle di Pesaro, è di arrivare ai vertici della classifica, e ci auguriamo che il nostro entusiasmo e sostegno possa contribuire alla realizzazione di una stagione 2014/2015 ricca di emozioni e di successo”.

“E’ un onore per noi abbinare il logo Consultinvest all’immagine della nostra società e della nostra squadra”, afferma Ario Costa, presidente Victoria Libertas Pesaro. “Due realtà che vogliono crescere insieme con l’obiettivo di tenere sempre viva la grande e riconosciuta tradizione del basket a Pesaro e in Italia. Altro obiettivo è quello di collaborare al fine di consentire a Consultinvest di accrescere la propria visibilità a livello locale e nazionale”.

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Consultinvest Asset Management Sgr: entra nel cda l’avvocato Luca Zitiello

L’avvocato Luca Zitiello, socio fondatore dello Studio Legale Zitiello e Associati, è stato nominato membro del Consiglio di Amministrazione di Consultinvest Asset Management SGR.  La carica va ad aggiungersi a quella di Consigliere che l’avvocato ricopre nelle altre società del Gruppo Consultinvest (Consultinvest Investimenti Sim, Consultinvest SpA e Consultinvest Partecipazioni SpA).

La presenza dell’avvocato Zitiello nel Consiglio di Amministrazione della SGR e in quello delle altre società del Gruppo modenese vuole rappresentare una garanzia di coerenza nel disegno strategico e di crescita che Consultinvest sta portando avanti.

Fiorentino, classe ‘63, l’avvocato Luca Zitiello è iscritto all’Albo degli Avvocati presso il Consiglio dell’Ordine di Milano e dal giugno 2006 è ammesso a patrocinare di fronte alla Corte di Cassazione. Prima di fondare lo Studio Legale Zitielllo e Associati nel settembre 2006, è stato socio dello Studio legale e tributario Camozzi & Bonissoni. Oltre a esercitare la sua professione, l’avvocato Zitiello collabora attivamente con riviste giuridiche e quotidiani scrivendo articoli in tema di mercato finanziario. E’ infine autore di diversi libri e pubblicazioni sull’intermediazione finanziaria.

L’avvocato Zitiello è Presidente del collegio dei Probi Viri di AIPB, e membro del Collegio dei Probi Viri di ASSILEA e ASSOSIM, e Presidente dell’organismo di vigilanza di Ing Direct Italia.

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Consultinvest Asset Management SGR: “Continua il trend positivo dei fondi flessibili”

Il commento di Maurizio Vitolo, Amministratore delegato di Consultinvest e Responsabile Investimenti di Consultinvest Asset Management SGR, sul buon momento dell’industria del risparmio gestito in Italia.

“In Italia il bacino potenziale degli investitori continua a crescere, spinto in particolare dai rendimenti sempre piu’ “magri” garantiti da bond e fondi deposito. E’ quanto emerge anche dai dati Assogestioni di maggio che confermano lo stato di buona salute e, in generale, il momento positivo che sta vivendo l’industria del risparmio gestito in Italia da un anno a questa parte, con un nuovo record storico per quanto riguarda il patrimonio complessivo in gestione che sale a quota 1.428 miliardi di euro.

Dal nostro osservatorio privilegiato rileviamo un dato molto significativo: i flussi sono trainati ancora una volta dai fondi flessibili – pari a 4,3 miliardi di euro a maggio e oltre i 40 miliardi nei primi cinque mesi del 2014 – distanziando di gran lunga le altre categorie di prodotto, obbligazionari e bilanciati compresi.

Un trend positivo quello dei fondi flessibili che conferma dunque il crescente interesse dell’investitore italiano verso queste soluzioni di investimento, soprattutto in un momento in cui il business delle banche è in sofferenza. E riteniamo che i presupposti per il perdurare di questo trend ci sono tutti.

Sono infatti premiati gli approcci d’investimento in grado di offrire soluzioni flessibili e innovative grazie a una gestione attiva che colga le migliori opportunità di investimento senza dimenticare le esigenze di protezione e rendimento degli investitori che vogliono tenere sotto controllo l’andamento dei mercati, sempre piu’ complessi e volatili. Nell’attuale scenario guardiamo con interesse le soluzioni con portafogli investiti in asset class estremamente diversificate e il più possibile decorrelate tra loro in modo da poter ottenere una protezione da eventuali sorprese negative che potrebbero derivare da mercati che ci appaiono, in questa fase, eccessivamente tranquilli”.

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Consultinvest SGR: “Gli investitori esteri a caccia di occasioni”

Il commento di Enrico Vaccari, fund manager di Consultinvest Asset Management SGR, sul rinnovato interesse verso il nostro Paese.

“I recenti record conseguiti dalla quota dei fondi comuni, per quel che riguarda il risparmio gestito, rappresentano un segnale di interesse verso l’Italia. Gli investitori, nazionali ed esteri, stanno tornando a investire mentre l’attenzione per il nostro Paese sta aumentando progressivamente. E continuerà a farlo nella misura in cui l’Italia sarà in grado di portare a termine le riforme. Nel frattempo osserviamo un aumento della domanda, principalmente verso i titoli di stato, ovvero il primo approdo dei grandi investitori. Ora, questo incremento sta coinvolgendo anche la Borsa. Non è un caso, infatti, che Piazza Affari sia la migliore d’Europa: dopo aver lasciato l’Italia nel 2011-2012, gli investitori internazionali ritornano a mostrare interesse per il nostro Paese, dai BTP al mercato azionario. E questo favorisce anche le imprese.

La Borsa è vissuta dalle società di piccola e media capitalizzazione come una valida alternativa al credito bancario, che in una fase di credit crunch è venuto meno al sostegno alle imprese. Le aziende hanno avviato un processo di richiesta di quotazione – rivolto in modo particolare al mercato dell’AIM – per poter sostenere i loro piani di sviluppo; un meccanismo che negli altri Paesi è già attivo da tempo. Sostanzialmente si tratta di un recupero dell’Italia rispetto agli altri mercati, e il fenomeno non coinvolge soltanto l’AIM. È infatti correlato al momento positivo che sta vivendo il risparmio gestito in generale: c’è una crescita del bacino potenziale degli investitori, quindi si cerca di sfruttare quello che è un aumento della domanda. Alla quale, d’altro canto, si tenta di offrire nuove opportunità. Insomma, le due cose coincidono.

I settori che stanno trainando il listino sono principalmente quelli finanziari, che hanno subito il più grande processo di ristrutturazione. Se poi la ripresa, come riteniamo, si materializzerà nei mesi a venire, ne beneficeranno anche i settori legati alla ripresa ciclica: quelli industriali e quelli legati ai consumi ciclici, che possono beneficiare di influssi positivi nel passaggio dalla recessione che ha caratterizzato l’Italia e l’Europa fino a qualche mese fa a una crescita economica che oggi, comunque, è ancora latente”.

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Consultinvest rafforza la squadra di promotori finanziari

Milano, 29 maggio 2014 – Consultinvest Investimenti SIM continua a puntare sul rafforzamento della propria rete di promotori finanziari che oggi supera la soglia dei 400 professionisti, con una crescita di oltre il 50% rispetto al 31 dicembre 2013.

Nel periodo compreso tra aprile e maggio, la SIM guidata da Maurizio Vitolo ha reclutato altri sette promotori che si aggiungono ai 128 professionisti esperti entrati a far parte della squadra Consultinvest da inizio anno. I nuovi promotori rafforzano in modo omogeneo la già ampia copertura territoriale (68 nel Nord, 42 nel Centro e 25 nel Sud Italia).

I nuovi promotori provengono principalmente da Simgenia, da cui la SIM modenese ha reclutato oltre 90 professionisti tra gennaio e febbraio. A questi si aggiungono 5 promotori ex Independent Private Bankers (IPB) e altri 24 di Genesi ULN SIM, la società con cui lo scorso mese Consultinvest ha siglato l’accordo per il trasferimento delle masse che saranno assegnate ai promotori finanziari ex Genesi aderenti al progetto.

“Stiamo continuando a mettere nuovi tasselli per la realizzazione del nostro progetto, che prevede il rafforzamento della rete, il nostro grande capitale umano, per noi la chiave del successo” ha affermato Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest. “Puntiamo a crescere rapidamente, ma in modo sano ed equilibrato e la rete è il nostro primo pilastro. Abbiamo già raggiunto l’importante obiettivo di oltre 1 miliardo di euro di masse in gestione. Proseguiremo in questa direzione, pronti anche a valutare ulteriori acquisizioni. Il nostro è un progetto ambizioso ma siamo certi di poter contare su nuove forze, tutti professionisti esperti, che daranno un importante contributo a trasformare in realtà i nostri obiettivi.  Stiamo implementando la struttura per fornire nuovi prodotti, e le strumentazioni più innovative in grado garantire alla rete di lavorare nel solo ed esclusivo interesse del cliente. Infine, nell’obiettivo di fidelizzare i nostri promotori, abbiamo confermato anche per quest’anno il piano di assegnazione di un pacchetto azionario per tutti i professionisti che raggiungeranno il portafoglio target (3,5 milioni di euro di portafoglio gestito) e quelli che, rispetto al precedente anno, incrementeranno di almeno un milione di euro il proprio gestito”.

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Consultinvest Sgr sceglie Close to Media per le attività di comunicazione e ufficio stampa

Consultinvest Sgr, società italiana indipendente attiva nell’intermediazione mobiliare e nel risparmio gestito, con sede a Modena e 25 anni di storia, affida a Close to Media le attività di comunicazione e ufficio stampa.

Consultinvest Sgr promuove e gestisce fondi comuni di investimento, e offre servizi di gestione di portafogli per conto di investitori individuali, di medie e grandi dimensioni, ed istituzionali.

Guidata dall’amministratore delegato Maurizio Vitolo, con un oltre un miliardo di euro di massa gestita, la società si è affermata nell’industria di riferimento grazie alle soluzioni di investimento di alta qualità, efficaci e innovative, e alla competenza dei professionisti che adottano un processo di gestione rigoroso, a medio lungo termine, costantemente orientamento al controllo dei rischi.

L’offerta è composta da fondi obbligazionari, bilanciati e flessibili, e da Fondi di Fondi Multimanager.   Consultinvest Sgr basa l’attività sull’indipendenza nelle scelte di investimento, identificate attraverso una rigorosa analisi fondamentale, e sulla capacità dei gestori d’interpretare le tendenze dei mercati finanziari con una ricerca attiva degli asset con le maggiori potenzialità per soddisfare le molteplici esigenze della clientela.

Il team di gestione –  guidato dal responsabile del team di investimenti di Consultinvest Sgr, Maurizio Vitolo insieme ai fund manager Enrico Vaccari e Massimo Verzani – lavora insieme da oltre 25 anni e ha maturato una lunga esperienza nei mercati finanziari, nella selezione degli strumenti e nell’allocazione tattica degli investimenti.

Con l’ingresso di Consultinvest Sgr, Close to Media si rafforza ulteriormente nell’area finance in cui vanta tra i clienti società multinazionali, istituzioni finanziarie e realtà imprenditoriali quotate e non.

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Commissioni interbancarie sui pagamenti: chi resta col cerino in mano?

A Bruxelles si discute una proposta per una nuova regolamentazione sui pagamenti elettronici, ma tagliare le interchange fee può diventare un’arma a doppio taglio, soprattutto per i consumatori come insegna il caso spagnolo. Entro l’estate le decisioni della Commissione Europea.

Novità in vista sul fronte dei pagamenti attraverso le carte di credito. La Commissione Europea sta infatti valutando possibili provvedimenti per rendere più trasparente l’uso delle carte, disincentivare l’uso del contante e limitare la black economy aumentando la tracciabilità dei pagamenti. Intenzioni, queste, già sottolineate lo scorso anno nel Libro Verde sul mercato dei pagamenti elettronici pubblicato dalla Commissione e tornate di stretta attualità in questi giorni.

Una bella notizia in un Paese in cui un terzo dell’economia risulta sommersa. Dagli ultimi dati Eurispes infatti in Italia la black economy vale tra i 529 e i 540 miliardi di euro, più di un terzo del Pil ufficiale. Per il 2011 il volume stimato del sommerso è di 540 miliardi, pari a circa il 35% del Prodotto interno lordo italiano. Non a caso colpisce il dato secondo cui metà degli italiani dichiara meno di 15 mila euro e solo lo 0,9% ha dichiarato più di 100mila euro. Quanta evasione ed economia sommersa si nasconde dietro questi dati?

Sicuramente i sistemi di pagamento elettronico che tracciano “il giro dei soldi” è di enorme aiuto per combattere questi fenomeni che tolgono ossigeno alla macchina statale e mettono in svantaggio chi segue le leggi pagando tributi e tasse come tutti dovrebbero fare.

Fa quindi discutere il fatto che entro l’estate il Parlamento Europeo dovrebbe disporre il taglio delle commissioni interbancarie (interchange fee) che accompagnano ogni acquisto attraverso una carta di pagamento. Commissioni che, è bene ricordarlo, in Italia vengono pagate dagli esercenti, mentre il consumatore ha dei costi solo come possessore della carta di pagamento.
L’idea di Bruxelles è di sgravare i commercianti dai costi sulle transazioni auspicando parallelamente benefici anche per i consumatori, attraverso la riduzione dei prezzi di merci e servizi.
Attenzione però, perché il passaggio potrebbe non essere così immediato e lo studio dell’Università Rey Juan Carlos di Madrid lo testimonia, raccontando nei numeri quello che è successo in Spagna, dove le commissioni sono state ridotte per legge di oltre il 57% tra il 2006 e il 2010.

Nel Paese iberico si è infatti registrato un netto calo dei costi per gli esercenti per circa 2,3 miliardi ma contemporaneamente anche l’aumento per i consumatori del 50% con un carico aggiuntivo di 2,35 miliardi per usare le proprie carte. In altre parole il costo che prima era suddiviso tra commercianti e utenti è ricaduto in toto su questi ultimi che hanno visto salire quelli de servizi finanziari. Le società che gestiscono i sistemi di pagamento hanno fatto girato le spese sugli utenti attraverso l’aumento dei canoni per le carte. Inoltre, non ci sono evidenze che i risparmi dei commercianti siano stati trasferiti ai consumatori sotto forma di riduzione dei prezzi per le merci e i servizi. Anzi si ha avuto evidenza del massiccio ritorno all’utilizzo del contante limitando così i benefici della lotta al cash e agli incentivi per l’utilizzo della moneta elettronica tanto care al fisco di ogni moderno paese.

Questo ha disincentivano anche gli investimenti in innovazione per i pagamenti elettronici tanto utili ad esempio per il così detto commercio elettronico generato da internet che cresce con tassi a doppia cifra ed è una realtà oramai imprescindibile nel panorama degli acquisti degli italiani come degli spagnoli.

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Close to Media ha avviato l’Asian Desk

Cos’è: Una struttura molto ben organizzata in grado di assistere gli investitori asiatici nelle attività di comunicazione, nelle relazioni con le controparti italiane, con le istituzioni e il mondo finanziario nel nostro paese. Così come di affiancare le imprese italiane sia quando trattano con partner cinesi in Italia oppure si muovono verso est, Cina, Hong Kong, Taiwan per cercare nuove opportunità.

Perché: Close to Media ha maturato una notevole esperienza nella gestione di tematiche internazionali e dei suoi protagonisti: non solo multinazionali europee, nordamericane e italiane, ma anche i principali interlocutori istituzionali, i corrispondenti dei maggiori media esteri, le associazioni industriali, i centri di ricerca, gli enti privati e pubblici, etc.
La nuova frontiera oggi è rappresentata dagli investitori asiatici.

 

Come: Abbiamo instaurato rapporti diretti con banche, associazioni industriali, ambasciata, consolato, etc. Abbiamo creato un network di rapporti sia con i corrispondenti cinesi in Italia, sia con le maggiori testate in lingua cinese che pubblicano nel nostro territorio dirette alla comunità, sia con le maggiori testate cinesi in Cina.
Abbiamo preparato materiali in cinese e possiamo interloquire direttamente attraverso personale nostro cinese.

 

Dove: A Milano in via Caradosso 8. Abbiamo voluto, per primi in una agenzia di comunicazione, creare in Italia un gruppo di lavoro dedicato e competente. Ma qui, da noi, con la nostra impronta, non appoggiandoci a strutture straniere. E’ un bel vantaggio perché il cliente viene seguito direttamente da Milano e non dalla Cina. Le persone sono cinesi ma formate in Università italiana e nella nostra struttura.

 

Chi: La persona che abbiamo selezionato e messo a capo della struttura è una giovane mediatrice, perfettamente bilingue e con ottimo inglese, fino ai 16 anni ha vissuto in Cina poi si è stabilita in Italia dove ha frequentato con ottimi risultati il Liceo Scientifico per poi conseguire la laurea al Politecnico di Milano. Ha già avuto esperienze di mediazione culturale, soprattutto in ambito sociale, industriale e economico.

 

Quando: Da subito. Sono mesi che ci stiamo preparando per poter realizzare un eccellente lavoro e ora ci siamo.
Quindi se per sviluppare la tua attività pensi di rivolgere il tuo sguardo a Est, tieni presente che ti possiamo dare una bella mano. E non dimenticare che abbiamo lavorato per anni e anni al Ministero del Commercio estero, seguendo enti (ICE, Simest), che continuiamo a seguire il Comitato Investitori Esteri di Confindustria e molte altre strutture di tuo interesse.

 

Contatti: Xiaomin Zhang [email protected] tel 02 70006237

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