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Scienza e Tecnologia

Tecnologia NFC: come l’IoT migliori l’usabilità dei prodotti nel marketing

In un mondo sempre più smart è necessario rimanere al passo con i tempi per incuriosire, se non stupire, le persone. Sicuramente la tecnologia e così l’Internet delle Cose (IoT) assumono in questo un ruolo fondamentale. Nella sfera del marketing e soprattutto nel settore sportivo si cerca di fidelizzare i clienti: nuove idee possono infatti coinvolgerli maggiormente, espandendo la dimensione dei prodotti da meramente fisica a virtuale. Parliamo della tecnologia NFC, già impiegata da grandi marchi per intensificare il rapporto diretto con il cliente.

NFC è l’acronimo di “Near Field Communication” – comunicazione in prossimità – e si basa sul trasferimento di dati e informazioni tra un tag NFC e un device abilitato, che può essere uno smartphone o un tablet. I tag solitamente sono in forma di sticker, composti da un chip e un’antenna che permette l’interazione con un lettore NFC, applicabili praticamente ovunque consentendo di stabilire una comunicazione tra oggetto e persona.

Espediente molto interessante soprattutto nel marketing, la tecnologia NFC risulta essere un buon alleato del produttore così come un valore aggiunto per il consumatore. La connessione dell’oggetto a una realtà virtuale amplifica notevolmente il suo raggio di azione, coinvolgendo l’utente a tutto tondo e in modo innovativo. Si parla di uno stratagemma sia ludico che di carattere informativo, capace di combattere la contraffazione tramite l’autenticazione del prodotto, mostrandone storia, caratteristiche e provenienza. Può anche suggerire utilizzi più corretti: per il vino, da abbinare ai cibi più indicati, o per capi d’abbigliamento speciali che necessitano di determinati trattamenti.

I vantaggi per il cliente possono essere riassunti in questi punti:
  • Coinvolgimento maggiore con l’oggetto, con un ampliamento della sua usabilità grazie all’accesso a contenuti esclusivi, a informazioni pratiche e utili, e al collegamento diretto ad attività dedicate;
  • Sicurezza nel possedere un prodotto autentico e non contraffatto, di cui è possibile sapere la storia, la provenienza e le caratteristiche;
  • Interazione diretta con l’azienda produttrice per eventuali suggerimenti, segnalazioni o richiami.
Altrettanti sono gli interessi di cui beneficiano le aziende adottando la tecnologia NFC per i loro prodotti:
  • Protezione del proprio brand dalla contraffazione e da mercati paralleli, essendo la merce tracciabile dalla nascita;
  • Vicinanza e sensibilizzazione del cliente, che può conoscere meglio e così sostenere la realtà aziendale;
  • Raccolta di informazioni riguardo i consumatori, dalle preferenze alle esigenze, in modo da poter migliorare il livello dei prodotti offerti.

Gli esempi di prodotti che utilizzano l’NFC vanno dalle etichette del vino ai biglietti per il mondo dello sport e del tempo libero; basti pensare anche agli hotel che utilizzano delle card come chiavi accesso alla camera. Ma è soprattutto l’abbigliamento sportivo ad adottare l’NFC, con Nike e Adidas in prima fila.

Le Nike NBA Connected Jersey sono state le prime divise ad avere un tag NFC incorporato nell’etichetta, capace di collegarsi all’app per smartphone NikeConnect, completa di contenuti esclusivi e dedicati al giocatore corrispondente alla maglia, come dati sportivi, highlights e gif da condividere sui social. Oltre a tutte le informazioni relative all’NBA, è possibile anche comprare direttamente i biglietti per le partite ed essere aggiornati sul calendario, gli orari e il livescore.

Adidas ha creato la scarpa da corsa Boost con un chip NFC a forma di lace jewel, collocato dove passano i lacci, che permette all’utente un accesso diretto alle mobile app del marchio e a informazioni dettagliate sul prodotto. Inoltre, grazie a questa tecnologia, è possibile ricevere offerte e promozioni personalizzate per il cliente e registrare l’acquisto in modo immediato e pratico anche da parte del venditore.

Targato Adidas è anche il pallone Telstar 18, scelto per i Mondiali di calcio del 2018. È il primo con un cuore tecnologico, utilizzato non per registrare dati durante la partita, ma per coinvolgere utenti e fan ancora prima dell’inizio del torneo. Tramite il chip NFC collocato appena sotto la superficie era possibile infatti accedere a contenuti esclusivi avvicinando lo smartphone al pallone, venduto anche in negozio.

L’applicazione dell’NFC ai prodotti può essere quindi un ottimo espediente che offre vantaggi al cliente così come all’azienda, coinvolgendo entrambi in un’esperienza qualitativamente maggiore e unica.

Moko

 

 

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