Tra il Carnevale e la Pasqua, in previsione della prova costume, siamo letteralmente bombardati da spot che ci parlano di diete e privazioni, di fantomatici integratori alimentari e di fibre dai magici poteri dimagranti. La primavera incombe, il tempo scarseggia e le proposte dei nutrizionisti (o ciarlatani) sono centinaia, l’avrete notato: dieta Dukan, dieta del DNA, digiuno intermittente, dieta dissociata, dieta macrobiotica, eccetera, eccetera. Ma come la mettiamo con il conforto e la soddisfazione che la buona tavola e la passione per forni e fornelli danno alla nostra vita? Come la mettiamo con la gioia dei nostri bambini davanti a biscotti appena sfornati per la merenda? Fare di tutta l’erba un fascio, e magari dargli fuoco, non ha mai risolto granché.
Ricette dolci e alimentazione sana: è possibile?
Per promuovere una sana alimentazione e un consumo consapevole, tornerebbe utile che si promuovessero comportamenti equilibrati, centrati sulle nostre reali necessità di persone complesse, e magari sulle nostre passioni, anziché trattarci come malati da curare. In particolare, il concetto di Continenza, un precetto cristiano sviluppato dalla Morale Pastorale di Sant’Agostino, potrebbe tornarci assai utile per imparare a gestire con equilibrio la nostra passione per i dolci, e per la buona cucina in generale.
La continenza come virtù dell’anima
La Continenza in Agostino è una “virtù dell’anima” [che] tiene a freno e modera gli appetiti sregolati [poiché] ambisce ciò che nobilita, fugge ciò che degrada”. Gli eccessi degradano, è chiaro. Al contrario, coltivare la nostra passione per una Sacher Torte fatta ad arte (come insegna Nanni Moretti) o il nostro talento in Pasticceria ci nobilita. Troppe calorie sono dannose, è vero, ma forse non è con le sterili rinunce che si tiene sotto controllo il peso e si tutela la salute. Anzi, il senso di frustrazione è la causa principale del famigerato “effetto yo-yo”, cioè della perdita e del riacquisto ciclico del peso che si scatena di frequente dopo la dieta.
Solo per food lovers!
Chi ama cucinare, e le ricette dolci in particolare, sa per esperienza che non esiste solo il comportamento compulsivo di chi si abbuffa come se non ci fosse un domani. C’è tutto un mondo di foodlovers che va tutelato, anziché terrorizzato con prescrizioni che hanno l’unico esito, fantozziano, di spingere le persone a ingozzarsi di nascosto, anche da se stesse. Ignorare la complessità del piacere che la cucina dà alla nostra vita è il primo errore di chi approccia il cibo come se servisse solo a sfamarci. È decisamente ipocrita credere e raccontare che un budino di riso possa dare lo stesso appagamento sensoriale di una Delizia al limone… dai, non scherziamo!