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Omet si appresta a festeggiare i suoi primi 50 anni

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  • 25 Luglio 2012

Omet, azienda di Lecco operante nel settore della movimentazione, si prepara a festeggiare, l’anno prossimo, il suo cinquantesimo compleanno.
Un importante anniversario è quello che Omet si prepara a festeggiare, l’anno venturo: l’azienda venne fondata nel 1963 dal compianto Angelo Bartesaghi, scomparso nel novembre 2011, e nel 2013 taglierà quindi il traguardo dei 50 anni di attività.

Un traguardo significativo per un’azienda che si è affermata nel settore della movimentazione e che, negli anni, ha saputo innovarsi e rimanere al passo con i tempi restando però fedele alla propria natura di impresa a capitale familiare, cui si è aggiunta la professionalità di un giovane team di tecnici, manager e collaboratori. Un traguardo che è anche sinonimo di esperienza, professionalità, affidabilità e qualità, una qualità attestata anche dalla certificazione ISO 9001:2008, conferita all’azienda dal DNV, organismo di certificatori internazionali tra i più autorevoli.

Punto di forza dell’azienda è la personalizzazione: Omet si impegna infatti a trovare le soluzioni ottimali per ogni cliente, studiandole con il cliente stesso. Si parte dalla progettazione, che avviene utilizzando i sistemi di disegno 3D più avanzati. L’ufficio tecnico, prendendo in considerazione le esigenze dei clienti, mette a punto un progetto di sviluppo industriale del prodotto e sceglie i materiali e le lavorazioni ideali. Il passo successivo è la creazione del prototipo, che viene realizzato con dei sistemi di modellazione tridimensionale, cui segue la produzione di una pre-serie. Ogni prodotto dell’azienda viene poi collaudato tramite apparecchiature speciali che simulano le condizioni di impiego reali. I cuscinetti, in particolare, vengono sottoposti a molti test.

Omet si occupa anche del confezionamento dei prodotti, che avviene in accordo con le esigenze specifiche del cliente. A questo scopo Omet ha predisposto un reparto specifico, che permette all’azienda di fornire un servizio globale.

È grazie alla cura prestata ad ogni fase della progettazione e della lavorazione del prodotto che Omet riesce a fornire delle soluzioni ottimali ai propri clienti, e il traguardo dei 50 anni che si appresta a tagliare è una chiara testimonianza della professionalità e dell’affidabilità dell’azienda.

Francesca Tessarollo
Prima Posizione Srl – web marketing agency

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Festival Rock in Roma, la conclusione il 22 Settembre con i Radiohead

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  • 25 Luglio 2012

Roma non è certo una di quelle città nelle quali ci si può annoiare. Fra musei, monumenti storici fra i più antichi dell’Età Romana, eventi mondani e di intrattenimento, di certo la capitale offre occasioni di svago per tutti i gusti.

Le serate romane in estate sono animate, oltre che dal via vai di turisti, anche dalla musica rock che dall’Ippodromo Le Capannelle, pervade le strade della prima periferia della città; per il terzo anno infatti si ripete l’appuntamento con il Rock in Roma Festival, una serie di concerti con artisti internazionali che dal 7 giugno al 22 Settembre si esibiranno sul palco romano.

L’evento è organizzato da THE BASE S.r.l., azienda specializzata nell’organizzazione di grandi eventi nel centro Italia e anche in tutto il territorio nazionale; all’organizzazione va infatti riconosciuto il merito di aver creato dal nulla un appuntamento musicale totalmente nuovo per il panorama italiano, che dopo solo tre anni, è già l’evento culto per gli appassionati del genere rock, ed ospita ogni anno alcuni fra i maggiori artisti internazionale ed italiani.

La location scelta per i concerti del Festival Rock in Roma non è nuova ai rockers italiani, dato che all’ippodromo Le Capannelle, si tiene anche il Roma Rock Village. La mole di pubblico attesa per quest’anno è di 300.000 persone, ovvero poco meno della somme dei visitatori delle precedenti edizioni 2010 e 2011.

A motivare questa numerosa affluenza quest’anno, è una line-up certamente senza precedenti che ha preso il via il 7 giugno con gli After Hours e si concluderà a sorpresa il 22 Settembre con la performance dei Radiohead; il gruppo inglese di Abingdon era atteso al Rock in Roma il 30 Giugno, ma la band ha dovuto posticipare le date italiane in seguito all’incidente avvenuto a Toronto, nel quale ha peso la vita il tecnico della batteria Scott Johnson.

I Radiohead sono uno dei gruppi più attesi al Rock in Roma 2012, ma lo slittamento delle date successive del tour è stato d’obbligo, oltre che per il dolore per la perdita di un membro dello staff, anche per i gravi danni subiti dall’impianto luci in seguito al crollo del palco ed ai danni alla strumentazione. Fra gli ospiti internazionali più attesi anche gli Incubus, che si sono esibiti il 25 Giugno, Snoop Dogg il 3 Luglio, The Cure 9 Luglio, Lenny Kravitz 17 Luglio, e poi anche Ben Harper, i Kasabian, i Simple Minds il 27 Agosto e i Placebo il 2 Agosto.

Grande spazio è riservato anche agli artisti italiani come Nina Zilli, i Negrita, J-AX, Caparezza, Elio e le Storie Tese, i Subsonica (25 Luglio), i Litfiba (28 Luglio).

I biglietti per i concerti saranno sempre disponibili ai botteghini, in vendita dalle ore 18.00 del giorno stesso del concerto, oppure possono essere acquistati attraverso i circuiti di vendita online Ticketone, Greenticket, Helloticket, GO2, Listicket, Booking Show, Viva Ticket, Viagogo.

Serena R.
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Visite guidate notturne al Colosseo, che spettacolo!

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  • 24 Luglio 2012

Roma è una città incantevole, che in qualsiasi stagione ospita turisti da tutto il mondo.

Nonostante buona parte dei turisti che vengono dall’estero preferiscano la primavera o l’autunno per arrivare nella capitale, per via del clima più mite, è consistente il numero di turisti che arrivano nella Città Eterna anche in estate, abbinando alla vacanza culturale nel centro storico di Roma, qualche giorno dedicato al relax sulla spiagge italiane o sulle isole.

Senza ombra di dubbio il centro di Roma in estate è caratterizzato dalle alte temperature che, abbinate alle periodiche ondate di umidità, possono costituire degli ostacoli anche per i turisti più avvezzi al caldo; la città di Roma quindi quest’estate, per la terza volta di seguito, ha deciso di riprendere un’iniziativa che anche nelle edizioni 2010 e 2011 ha avuto molto successo: si tratta delle visite al Colosseo di notte.

L’edizione 2012 delle visite serali al Colosseo è iniziata in 5 Maggio e continuerà fino al 6 Ottobre, ed è un’occasione decisamente unica per poter ammirare l’anfiteatro più famoso e antico del mondo, per poterne apprezzare le caratteristiche architettoniche e strutturali ma anche per assaporare un’atmosfera del tutto unica e inimmaginabile, come solo quella del Colosseo di sera può dare.

In previsione delle visite di quest’estate è stato realizzato un impianto di illuminazione totalmente nuovo che va ad illuminare non solo la parte sotterranea, ma anche quella in superficie; la zona degli ipogei infatti era già stata dotata da tempo di un sistema di illuminazione costantemente in funzione anche di giorno per la sicurezza del Colosseo e dei visitatori, ma anche per facilitare la manutenzione straordinaria dell’Anfiteatro Flavio, mentre la novità assoluta sono le luci che in questa estate 2012 illuminano anche la parte in superficie del Colosseo, offrendo una prospettiva completamente nuova e suggestiva di Roma e dell’anfiteatro.

Le visite notturne al Colosseo sono un’esperienza da non perdere non solo per i turisti stranieri che visitano la capitale per la prima volta, ma anche per i turisti italiani e per i cittadini di Roma, che possono riscoprire quest’estate quanto piacevole sia visitare il monumento approfittando del piacevole circolo di aria fresca che si crea all’interno delle mura e dell’isolamento naturale e incredibile che si riesca ad avere dai rumori caotici del centro della città.

La visita comprende due percorsi differenti: il primo riguarda il Colosseo vero e proprio ed i relativi spazi permanenti dedicati, mentre il secondo riguarda la visita agli ipogei e quindi a tutti quegli spazi sotterranei utilizzati un tempo per raccogliere gli schiavi, gli animali feroci ed i gladiatori, in attesa dell’inizio dei giochi; molto interessante è la spiegazione del funzionamento dei montacarichi che consentivano di trasportare uomini e animali dal livello interrato a quello dell’arena.

Le visite serali al Colosseo vanno prenotate attraverso il sito di Pierreci, cooperativa che opera da anni nel settore dei beni culturali, oppure chiamando il numero 06.39967700; il prezzo della visita guidata è di 20 euro (ingresso ridotto, 18 euro).

Serena R.
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Prodotti in offerta su vino.in

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  • 23 Luglio 2012

Sul sito vino.in è possibile approfittare delle offerte di questo periodo e ordinare online delle bottiglie di vino a prezzi convenienti.
Su vino.in, sito specializzato nella vendita online di vini e grappe, si possono trovare vari prodotti a prezzi scontati. Basta accedere alla sezione “offerte” del sito per approfittare della promozione e portarsi a casa vini di qualità ad un prezzo conveniente.

Vino.in, marchio di Fersi sas, azienda di Monteviale (provincia di Vicenza), propone una sapiente selezione di vini provenienti da cantine di grande prestigio. La semplice ed intuitiva consultazione del sito internet permette di visionare le caratteristiche e i prezzi dei prodotti in vendita sul sito, suddivisi in diverse categorie: vini rossi, vini bianchi, spumanti, vini da dessert e grappe. Tra i vini rossi, si possono trovare merlot, cabernet, montepulciano, valpolicella, bardolino, chianti, refosco e molti altri ancora; ricca la selezione anche di vini bianchi, che comprende, tra gli altri, vini quali il bianco di Custoza, il soave classico, il sauvignon, il pinot grigio, il gambellara doc, il lugana doc, lo chardonnay, il durello, il Müller Thurgau, il Gewürztraminer. Della sezioni spumanti fanno parte prodotti come il prosecco, il soave spumante Brut, il moscato dolce frizzante, il Pinot nero rosé IGT, il recioto di Gambellara, il franciacorta, mentre catalogati tra i vini da dessert si possono trovare dei passiti, dei moscati dolci, ancora recioto e durello, il dindarello passito Maculan e il torcolato, il picolit. Molto interessante e completa anche la selezione di grappe, in cui spiccano vari tipi di grappe della ditta Poli e della distilleria Schiavo.

Si può decidere di scorrere i vari vini e le grappe selezionando la categoria d’interesse o accedere direttamente alla pagina delle offerte per visionare i prodotti dai prezzi più convenienti. In ogni caso, è possibile effettuare l’ordine dei prodotti prescelti semplicemente cliccando sul tasto “acquista” e inserendo tutti i dati necessari. Il pagamento può avvenire con contrassegno, con bonifico bancario anticipato o con carta di credito.

Francesca Tessarollo
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Energie rinnovabili e FAQ: Solar Geo Tech risponde

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  • 23 Luglio 2012

Quando si parla di impianti a risparmio energetico, si parla di futuro dell’edilizia internazionale, dato che il risparmio delle risorse non rinnovabili è quello a cui puntano sia le aziende che le famiglie.

Le aziende italiane più grandi, già da qualche tempo si occupano di acquistare impianti e macchinari che siano in grado di operare nel rispetto dell’ambiente e che ottimizzino gli sprechi, mentre le famiglie italiane hanno scoperto questa tendenza solamente negli ultimissimi anni, in particolare grazie alle ultime novità in materia di incentivi per la riqualificazione energetica degli edifici ad uso abitativo.

Come sappiamo il governo ha di recente introdotto l’obbligo, nel settore immobiliare, di indicare anche negli annunci di vendita o affitto, la classe energetica degli immobili, il che dimostra il grado di importanza che lo stato riserva al risparmio energetico ed il maggiore valore commerciale che destina agli immobili che possiedono le classi energetiche più alte.

Solar Geo Tech è un’azienda specializzata nella progettazione di soluzioni a risparmio energetico, che si trova in provincia di Padova, e che mette a disposizione degli utenti della rete, un sito internet che raccoglie tutte le informazioni e le normative di legge utili alle aziende ed ai privati per capire se e come sviluppare il progetto di risparmio energetico più adatto per il loro business o per la loro famiglia.

L’azienda padovana si occupa di realizzare e progettare soluzioni per la produzione di energia da impianti fotovoltaici, geotermici, solari termici e da impianti a biomassa e cogenerazione; l’azienda pubblica periodicamente le immagini delle proprie realizzazioni nel territorio, con riferimenti tecnici alla capacità energetica di ogni singolo impianto; nella sezione “case history” infatti sono raccolti alcuni degli impianti progettati ed installati dalla Solargeotech S.r.l. e riguardano soprattutto impianti fotovoltaici realizzati sia in edifici pubblici che privati.

Altra sezione molto utile per le persone che sono alla ricerca di informazioni sulle tecniche di produzione di energie alternative, è la sezione FAQ, la quale raccoglie in particolare la lista dei documenti necessari per richiedere un preventivo; si tratta dei dati anagrafici del richiedente ed indirizzo, 1 copia della bolletta elettrica, 1 planimetria in pianta e sezione ed una documentazione in merito ad eventuali vincoli ambientali o architettonici legati all’immobile.

Serena R.

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Franco Chimenti: scegliete l’Italia per le vostre vacanze all’insegna del golf

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  • 23 Luglio 2012

È di pochi giorni fa l’invito, da parte di Franco Chimenti, presidente della Federazione Italiana Golf, a trascorrere in Italia delle vacanze all’insegna del golf.

I centomila tesserati della FIG (Federazione Italiana Golf), nei giorni scorsi, hanno ricevuto l’invito-esortazione da parte del Presidente della Federazione, Franco Chimenti, a scegliere l’Italia come meta per le proprie vacanze estive. Che il turismo, in Italia, sia uno dei settori più redditizi del Belpaese, è risaputo, e il fattore golf potrebbe dare ulteriore linfa a questo importante settore, soprattutto in un momento non proprio facile per l’economia italiana. È su questo punto che si focalizza la lettera di Chimenti, che preme affinché si prediligano i campi da golf e i resort italiani anziché quelli esteri, per “contribuire a sostenere e favorire la nostra economia, con le sue prospettive di ripresa e di occupazione”.

L’iniziativa, che ha già ottenuto numerosi consensi, si basa sull’assunto per cui in Italia le alternative in fatto di vacanze all’insegna del golf non mancano di certo, e non hanno nulla da invidiare ad altre mete estere. Dai campi da golf in Piemonte a quelli della Sicilia, i golfisti hanno l’imbarazzo della scelta, potendo scegliere tra paesaggi suggestivi, campi da golf attrezzati e moderni e resort situati nelle vicinanze di luoghi d’interesse storico, artistico, culturale ed eno-gastronomico. Basta dare un’occhiata ad alcune foto campi da golf per capire la bellezza e la varietà dell’offerta golfistica in Italia.

Trascorrere una vacanza che permetta di ritemprarsi ma anche di godersi la propria attività sportiva preferita, sottolinea ancora Chimenti, è più che mai salutare, com’è salutare concedersi qualche giorno di attività all’aria aperta e in contatto con la natura. Ben vengano, quindi, delle vacanze sportive, in cui si abbia la possibilità di alternare momenti in cui ci si dedica alla propria attività sportiva preferita ad altri di completo relax, o di visite a delle città storiche, o all’assaggio di vini e cibi locali, o ancora a qualche ora sulla spiaggia e in riva al mare. Una vacanza completa e variegata, che permetta a tutti di godersi il meritato riposo, un tipo di vacanza che l’Italia è certamente in grado di offrire.

Qualche esempio? Scegliere un campo da golf in Piemonte significa anche trascorrere una vacanza ai piedi dei monti, location perfetta per chi ama trascorrere le ferie in montagna e a contatto con la natura, senza dimenticare l’immenso patrimonio eno-gastronomico che questa regione – così come tutte le altre regioni italiane – conserva: attorno, e in certi casi addirittura all’interno di alcuni campi da golf vengono prodotti vini pregiati, e in certi periodi dell’anno i premi messi in palio per i vincitori dei tornei sono dei prodotti tipici del luogo, come nel caso dei tartufi d’Alba, proposti come premio in occasione delle rinomata Fiera del Tartufo.

Ricchissima la scelta anche per quanti desiderano coniugare golf e vacanze al mare: dalla Versilia alla Sicilia, molte sono le mete predilette dagli amanti delle vacanze al mare che offrono anche dei bellissimi campi da golf, ben attrezzati e soprattutto non lontani dalle spiagge più belle.

Golf e benessere è un altro connubio particolarmente apprezzato, e varie sono le zone termali in Italia in cui si possono trovare anche dei campi da golf eccellenti, come nel caso di Saturnia o di Montecatini.

Le alternative, dunque, per chi decide di raccogliere l’invito lanciato da Franco Chimenti, sono davvero molte.

Francesca Tessarollo
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Vacanze golf in Toscana: ecco le mete ideali

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  • 20 Luglio 2012

Per quanti desiderando trascorrere una vacanza all’insegna del golf, ma lo vogliono fare in un luogo che possa offrire anche altre attrazioni, la Toscana potrebbe essere la scelta ideale.

La Toscana è sicuramente una regione che non ha bisogno di presentazioni, né in Italia né all’estero, e il suo patrimonio artistico e culturale, così come i meravigliosi paesaggi e le prelibatezze eno-gastronomiche che la contraddistinguono, sono conosciuti a tutti. Quello che forse non tutti sanno, però, è che la Toscana può essere considerata come una meta perfetta anche per gli amanti del golf: in tutta la regione si trovano infatti dei campi, alcuni dei quali situati in dei contesti molto suggestivi, che possono davvero soddisfare anche il golfista più esigente. Senza dimenticare che, in una regione così ricca di ogni tipo di attrazione, ad una vacanza all’insegna dello sport si possono aggiungere molte altre componenti, creando così la situazione ideale soprattutto se si viaggia in compagnia anche di persone che non sono così appassionate di golf, o se semplicemente da una vacanza ci si aspetta qualcosa di più.

Tra i tanti campi da golf presenti nella regione, ne segnaliamo in particolare tre: il Golf Club Montecatini, il Golf Club Versilia e il Drago Golf Club di Castiglion del Bosco. Il primo, costruito nel 1987, si trova a Monsummano Terme, in provincia di Pistoia, e conta 9 buche. Situato in una posizione strategica per raggiungere senza troppe difficoltà le città di Firenze, Lucca e Pisa, questo golf club è immerso nella campagna toscana, non lontano dalla costa della Versilia. La zona di Montecatini è inoltre conosciuta per la stazione termale che ospita, e che attira ogni anno molti turisti alla ricerca di un’oasi di benessere e relax. Il Golf Club Montecatini potrebbe dunque essere la scelta migliore se desiderate alternare qualche tiro in buca con dei trattamenti benessere o di bellezza, e dedicarvi quindi alla salute e al benessere della vostra persona. Il tracciato del Golf Club Montecatini è stato costruito seguendo la conformazione collinare del luogo, e lungo il percorso si trovano de laghi, oltre che alcuni punti molto pregevoli non solo dal punto di vista tecnico, ma anche da quello paesaggistico.

Molto suggestivo è anche il Golf Club Versilia, situato a Pietrasanta, in provincia di Lucca. La posizione di questo Golf Club, un resort in cui si nota una certa attenzione ai dettagli, è davvero eccezionale: situato tra le Alpi Apuane e il Terreno, si trova a breve distanza dal mare, in una zona, quella della Versilia, universalmente conosciuta anche come meta turistica per vacanze al mare, oltre che per la sua vivace vita mondana. Gli appassionati di vacanze al mare, oltre che di golf, potrebbero quindi trovare in questo resort il proprio rifugio ideale. Entrando nel dettaglio del campo da golf, il percorso è stato disegnato da Marco Croze ed inaugurato nel 1990. Consta di 18 buche distribuite in un paesaggio caratterizzato da bunker di sabbia ed ostacoli d’acqua.

Ultimo, ma non meno importante, il Castiglion del Bosco Golf Club, in provincia di Siena. Progettato da Tom Weiskopf, già vincitore del British Open, il percorso consta di 18 buche, tra cui la buca più lunga d’Europa (la buca 13, di 685 yard). Da segnalare la particolarità delle bandiere sui green, dotate di un misuratore laser che permette di calcolare la distanza esatta della palla dalla bandiera. Immerso in un paesaggio di per sé affascinante, il percorso è stato costruito in armonia con la cornice che lo ospita, ed è perfetto anche per chi decide di godersi delle vacanze all’insegna della natura e a poca distanza dalla bellissima città di Siena, il cui centro storico è stato dichiarato patrimonio dell’Umanita dell’UNESCO nel 1995.

Articolo a cura di Francesca Tessarollo
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Lungo il Tevere Roma, nel cuore dell’ undicesima edizione

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  • 19 Luglio 2012

Fra gli eventi di intrattenimento e di cultura che la Capitale offre, spicca di certo l’undicesima edizione della manifestazione Lungo il Tevere, che raduna quest’anno importanti artisti, musicisti e spettacoli di moda.
L’estate è ormai nel pieno e le città italiane hanno già iniziato a svuotarsi nel week end per via dei primi esodi della stagione, a Roma invece l’industria del turismo non conosce sosta ed è infatti nel periodo estivo che- approfittando della bella stagione- si radunano la maggior parte dei turisti italiani e stranieri.
La Città Eterna è probabilmente unica per via del patrimonio storico e culturale che la caratterizza e che l’ha resa nel passato uno dei fulcri vitali d’Europa; in estate, da undici anni a questa parte, c’è una manifestazione che anima in particolar modo la vita notturna della città: si tratta della manifestazione Lungotevere estate, la cui edizione 2012 è iniziata il 15 giugno e proseguirà fino al 2 Settembre.
La manifestazione è un vero e proprio evento a Roma, che attira ogni estate lungo il Tevere un grandissimo numero di cittadini e di turisti, che riscoprono (o scoprono) in questo periodo quanto bella sia la Capitale vista dalla prospettiva inusuale del fiume e per di più in occasione di importanti eventi culturali. Quest’anno la manifestazione, organizzata dall’associazione culturale Vela d’Oro, propone come ogni anno un cordolo di stand gastronomici ed artigianali, musicali, artistici e d’intrattenimento.
La novità assoluta proposta per la stagione 2012 prevede la possibilità per i visitatori della manifestazione di prendere parte a dei workshop quotidiani gratuiti, tenuti da importanti maestri artisti, per approcciarsi o per approfondire la tecnica del disegno a mano libero (con tanto di modelle che poseranno per gli artisti), della video ripresa, della scultura, pittura ad olio e fotografia, offrendo non solo contest pratici, ma anche momenti di riflessione e di discussione.
Dal punto di vista dell’intrattenimento musicale, si potranno ascoltare le serate musicali proposte dal Jazz Cafè, che ha preparato un programma di performance live sia Jazz, che di musica etnica e melodica; mentre la Fonclea, nella sua versione estiva Riverside proporne invece uno spirito decisamente più rock, mettendo a disposizione il proprio palco per le performance live di cover band e non solo; in esclusiva per Lungo il Tevere anche il ritorno musicale della premiata ditta Simona Patitucci e Riccardo Biseo, che propongono un nuovo recital dal titolo Ahi! L’amore che cos’è, con testi di Gianfranco Vergoni.
Angolo dedicato a chi preferisce trascorrere la serata fra due risate è invece quello che ospiterà la comicità de “Il Sarchiapone Show” dei Comici della Morinibros, dall’Accademia del Comico di Roma.
L’intrattenimento delle estati romane passa anche dagli eventi che riguardano il mondo della moda: Lungo il Tevere… Roma ospita, infatti, il primo Reality della Moda “Officina Moda e Dintorni”, ovvero un salottino sulle sponde del fiume che sarà animato da shooting fotografici, trasformazioni, casting e sfilate, che porteranno alla premiazione delle più belle in tre differenti concorsi: “Miss Officina Moda & Dintorni”, “Miss Sweet Size” e “Miss O.B.A.” (Operazione Brutto Anatroccolo) che verranno premiate in occasione di tre serate a cielo aperto.

 

Serena R.
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A Wall Street suoneranno le chitarre Fender

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  • 19 Luglio 2012

È uno dei marchi più famosi nel panorama degli strumenti musicali, e adesso si appresta a “suonare” anche a Wall Street: la Fender è pronta per entrare in borsa.

Un nuovo importante capitolo è quello che la Fender si appresta ad aggiungere alla sua lunga e gloriosa storia, una storia fatta di musica, canzoni e rockstar che hanno scelto questo ormai celeberrimo marchio per dar voce e vita alla propria arte. Un capitolo forse più prosaico e meno poetico, ma comunque importante per la storia di un’azienda nata nell’ormai lontano 1946: la Fender, nome che tutti noi, anche i meno esperti di musica, associamo immediatamente ad un mondo fatto di note, rock e personaggi entrati nella leggenda come Jimi Hendrix e John Lennon, si appresta ad entrare in borsa.

La notizia, di cui si parla ormai già da qualche mese (in marzo l’azienda aveva presentato tutta la documentazione necessaria alla Sec, ossia l’Authority incaricata di vigilare sui mercati statunitensi), sta diventando sempre più concreta in questi giorni, dopo che il gruppo ha fissato il prezzo dell’ipo (initial public offering) tra i 13 e i 15 milioni di dollari. Obiettivo dell’entrata in borsa della Fender è quello di raccogliere sui 160,7 milioni di dollari e acquistare un valore di mercato di circa 400 milioni di dollari, per recuperare le perdite avute negli ultimi tempi. Nelle parole della Fender, la decisione dello sbarco in borsa dello storico marchio è stata anche dettata dall’esigenza di far fare all’azienda un grande salto di qualità e rimanere al passo con i tempi. Obiettivo dell’azienda, per il futuro, è quello di continuare a lanciare prodotti sempre più nuovi e innovativi, per attirare e fidelizzare i consumatori.

Un nuovo capitolo, dunque, per una storia iniziata più di 60 anni fa, quando Leo Fender fondò l’omonimo marchio specializzato in costruzione di chitarre, bassi elettrici ed amplificatori (il nome completo del marchio è Fender Musical Instruments Corporation), con l’obiettivo di produrre buoni strumenti musicali a prezzi abbordabili avvalendosi di una realizzazione industriale di serie. Leo Fender, liutaio statunitense nato nel 1909, concretizzò così l’interesse per l’elettronica che aveva nutrito fin da ragazzino, dando vita ad una vera e propria leggenda. È marchiata Fender la prima chitarra elettrica prodotta in serie, la Broadcaster, così come il primo basso elettronico prodotto in serie (il Precision Bass). E come non citare la celeberrima Stratocaster, nome conosciuto anche da chi non ha mai nemmeno sfiorato una chitarra e strumento prediletto da musicisti del calibro di John Lennon, Eric Clapton, Mark Knopfler, Frank Zappa, David Gilmour, Kurt Cobain e Jimi Hendrix? Quest’ultimo, in particolare, diede un importante contributo alla diffusione dello strumento, ampliandone in maniera esponenziale le potenzialità espressive. Dalla produzione della prima Stratocaster su base commerciale, nel 1954, le versioni della chitarra si sono moltiplicate e diversificate enormemente. A lungo il modello più diffuso è stato la Fender Stratocaster American Standard.

Da ricordare, nella storia della Fender, anche un capitolo non proprio facile, ossia la cessione della compagnia alla Columbia Boradcasting System Inc. nel 1965, cessione che non venne digerita da molti acquirenti, tanto che gli strumenti prodotti prima della cessione, i cosiddetti Pre-CBS, sono talora ritenuti migliori degli altri.

Al giorno d’oggi il marchio Fender comprende anche altri marchi, e produce circa 2000 strumenti ogni giorno, non solo nella sede principale di Scottsdale, in Arizona, ma anche in California, Messico, Giappone, Corea e Cina.

Francesca Tessarollo
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Pavimenti in resina, eleganza e velocità della ristrutturazione

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  • 19 Luglio 2012

Nonostante la crisi attuale del mercato immobiliare, quello che sembra andare per la maggiore fra gli investitori italiani è l’acquisto di immobili da ristrutturare, che attraverso interventi ai pavimenti ed allo scheletro, possono essere rivenduti con un buon margine di guadagno.

Secondo un recente report dell’AITEC (Associazione Italiana Tecnico Economica Cemento) riguardo all’attuale situazione immobiliare in Italia, negli ultimi 5 anni ci sarebbe stato un forte decremento dei volumi (-32%) nel mercato del cemento.

La ripresa del mercato del mattone cozza infatti contro alcune caratteristiche tipiche della legislazione italiana in materia: se è vero infatti che le casse dello Stato sono bloccate dal peso di un ingente debito pubblico, i dati della Banca d’Italia dimostrano come la ricchezza netta delle famiglie italiane ammonti a circa 350 mila euro (200 mila se si considera il solo patrimonio abitativo); infatti sebbene la domanda “fisiologica” di abitazioni e la ricchezza delle famiglie italiane costituiscano i fattori necessari e sufficienti per una ripartenza del mercato, i guadagni modesti e la scarsa attenzione del legislatore fanno ipotizzare un ulteriore possibile decremento del mercato.

Il forte freno dei piccoli investitori è costituito in primis dalla forte tassazione che viene applicata agli immobili ed in secondo luogo dall’attuale difficoltà ad ottenere liquidità presso i comuni istituti finanziari. La tendenza che sembra quindi andare per la maggiore è quella di acquistare immobili d’occasione da ristrutturare, per i quali cioè non sia necessario un investimento iniziale troppo elevato e che si possano poi ristrutturare nel tempo e rivendere quindi con un guadagno abbastanza consistente.

Per la ristrutturazione degli interni gli investitori si affidano spesso a ditte specializzate in ristrutturazione ed in interior design, mentre solamente i piccoli investitori scelgono in fai-da-te o l’intervento di manodopera a tempo perso. Un aspetto certamente essenziale della ristrutturazione è quello della posa dei pavimenti ed in particolare della scelta del tipo di rivestimento da usare. Molto di moda di recente sono i pavimenti in resina, che permettono allo stesso tempo di contenere i costi (che non sono molto elevati) e di ottenere degli ambienti d’effetto.
Con i composti in resina è infatti possibile realizzare pavimenti e rivestimenti estremamente eleganti e resistenti, che possiedono caratteristiche fisiche, meccaniche ed estetiche di grandissima qualità e che sono una valida alternativa ai materiali tradizionalmente usati per la pavimentazione come piastrelle in ceramica e cotto o parquet –più delicati e più cari.

Le caratteristiche che giocano certamente a favore dei pavimenti di resina sono la velocità di posa, i costi vantaggiosi e la possibilità di essere applicati anche sopra pavimenti preesistenti (con ulteriore contenimento di tempo e costi); questa soluzione è ideale quindi per chi stia progettando una ristrutturazione di una casa, dato che risponde positivamente a tutti i requisiti che il pavimento di una casa moderna dovrebbe avere: resistente al calpestio e a scalfiture, repellente ad olio e grassi, facile da pulire poiché privo di fughe e personalizzabile con infinite varietà di colori e di disegni.

Serena R.
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Cicloturismo: vacanze in sella ad una bici

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  • 19 Luglio 2012

Per gli amanti del turismo sano, ecologico e sportivo, una bella vacanza in mountain bike è l’ideale, e le possibilità, in questo senso, non mancano di certo, in Italia così come nel resto d’Europa.

Sempre di più sono le persone che decidono di organizzare delle vacanze in bicicletta, alla scoperta di paesaggi mozzafiato e di cittadine pittoresche, cercando così di coniugare sport e divertimento, natura e relax. E se pensate che siano solo gli sportivi duri e puri ad amare questo tipo di turismo, vi sbagliate di grosso: le proposte, in questo senso, sono davvero molte e diverse tra di loro, e si adattano sia alle esigenze dei più avventurosi che a quelle di coloro che desiderano semplicemente trascorrere una vacanza rilassante all’insegna della natura, magari con famiglia e bimbi piccoli al seguito.

In Italia così come in Europa esistono molti tour organizzati e zone dedicate al cicloturismo, e ce n’è davvero per tutti i gusti. Basta munirsi di una buona bici, come una LSD 1 Limited, e partire! Cominciamo dall’Italia: una delle regioni più votate al turismo in bici è la Valle d’Aosta, che propone sia percorsi per esperti di mountain bike, che ripercorrono le strade battute dal Giro d’Italia e dal Tour de France, sia delle valide alternative per i ciclisti non proprio esperti lungo il corso della Dora Baltea, con itinerari caratterizzati da pendii non troppo difficoltosi e da bellissimi panorami. E grazie ai percorsi sulla riva destra della Dora, in cui il terreno si fa quasi pianeggiante, anche le famiglie con bambini al seguito possono godersi una bella vacanza in bici.

Dal nord al sud, anche in Sicilia si possono trascorrere delle piacevoli giornate in sella ad una bici. I percorsi del Bosco della Ficuzza (55 e di diversa difficoltà), o gli itinerari nell’oasi Wwf del lago di Piana degli Albanesi, conosciuta proprio per i suoi percorsi in mountain bike, sono perfetti anche per i bambini.

Moltissime sono le alternative anche per quanti desiderano andare al di là dei confini nazionali: meta prediletta, per i ciclisti, è sicuramente l’Olanda, che con i suoi paesaggi pianeggianti e la sua celeberrima tradizione in campo ciclistico è il non plus ultra quando si parla di biciclette. Molti sono i tour organizzati nei Paesi Bassi, che prevedono sia delle lunghe pedalate che le visite alle più belle e famose città della zona, da Amsterdam a Bruges, e ai tesori artistici e paesaggistici che conservano. In alternativa, molto famosa è anche la pista ciclabile lungo il Danubio, che non presenta delle pendenze troppo difficoltose e attraversa dei paesaggi davvero incantevoli, caratterizzati da boschi, castelli e vigne. La partenza è da Lienz. A poca distanza dal confine italiano, in Croazia, più precisamente lungo la costa occidentale della penisola istriana, particolarmente suggestivo è il percorso lungo la riviera del tesoro smarrito, con i suoi porti antichi e le caverne in cui un tempo, si narra, si nascondevano i pirati. Scegliere un tour in queste zone significa prepararsi ad affrontare un percorso non troppo difficoltoso e caratterizzato da piacevoli pause eno-gastronomiche e culturali. In tutto il territorio istriano, inoltre, non è difficile trovare dei punti adibiti al noleggio di bici, per chi preferisce non portarsi la bicicletta al seguito.

Le possibilità sono davvero molte, basta scegliere tra le varie alternative in Italia o all’estero!

Francesca Tessarollo
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L’arredamento moderno passa anche dai pavimenti in resina

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  • 17 Luglio 2012

Il settore dell’arredamento e dei rivestimenti per ambienti ad uso abitativo, non sarà mai saturo di materiali per la costruzione e realizzazione; i progetti sempre più spesso sono delle vere e proprie sfide nella quali gli architetti ed interior designer cercano di portare i materiali più comuni all’estremizzazione, in modo da poterli sfruttare in contesti nuovi.

Un materiale decisamente antico che si offre però me strumento per la realizzazione di interni a dir poco unici, è la resina, che si propone come interprete principale di nuovi spazi e nuovi confini abitativi: la posa pavimenti resina è l’alternativa per chi vuole puntare alla realizzazione o alla ristrutturazione di ambienti che esprimano al contempo eleganza, fascino e che rappresentino un forte tributo alla modernità, essendo infatti soluzioni pregiate, di classe ed innovative, ma non eccessivamente costose.

L’effetto che questi pavimenti creano negli ambienti in cui vengono utilizzati è quello di spazi continui, fluidi, nei quali la sensazione è quella di un pavimento che “non esiste” e non dialoga direttamente con l’ambiente, se non per il fatto che ne valoriza l’arredamento e gli spazi, grazie all’assoluta pulizia del suo design.

Ma a cosa ci riferiamo quando parliamo di pavimenti in resina? Le resine sono dei composti polimerici che conservano caratteristiche fisiche e chimiche molto simili a quelle dei materiali più convenzionali, quali il cemento, il vetro e la ceramica e sono quindi una soluzione di qualità ideale per creare ambienti che colpiscono per la bellezza della loro purezza.

Un’altra caratteristica che gioca certamente a vantaggio di questo nuovo ed innovativo materiale per i rivestimenti è rappresentata dalle infinite possibilità di personalizzazione che fanno di questo materiale il più originale attualmente sul mercato, i composti a base di resina possono infatti assumere aspetti estremamente diversi a seconda della gamma cromatica e di texture o di elementi decorativi di vario tipo come ad esempio foglie, fiori o pietre, senza contare poi il fatto che in fase di posa possono essere applicate diverse e differenti tecniche di stesura che vanno dallo spatolato al nuvolato.

I risultati nel campo dell’arredamento/edilizia sono quindi potenzialmente infiniti, ma i composti in resina sono ideali anche come rivestimento per oggetti d’arredo, mobili, pareti ed altri oggetti, dato che sono esteticamente molto piacevoli, impermeabili, antipolvere ed inoltre molto resistenti.

La resistenza e la versatilità di questo materiale è quindi ideale per il rivestimento sia di superfici domestiche- che ne guadagnano in eleganza e pulizia delle linee- che di pavimenti e di pareti di ambienti commerciali o domestici ad uso garage o ripostigli, grazie alla loro peculiare caratteristica anti-polvere che costituisce il vantaggio principale rispetto ai tradizionali rivestimenti per pareti e pavimenti, in muratura.

Come accennato precedentemente le resine possono anche essere impiegate nel settore dell’arredamento, andando a costituire un rivestimento estremamente leggero ma resistente per piccoli mobili, come tavolini, sedute, sgabelli, oppure per soprammobili di design, molto originali e moderni.

Serena R.

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Dshugallery, arrivano i saldi!

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  • 16 Luglio 2012

Con l’estate arriva il caldo e la voglia di fare compere si arresta, fino al tanto atteso momento in cui prendono il via i saldi di stagione.

Ogni anno l’appuntamento con il prima sabato di saldi si anticipa di qualche giorno ed infatti la maggior parte dei negozianti, soprattutto quelli del settore abbigliamento, ammettono che gli affari subiscono un arresto considerevole dalla metà di maggio alla fine di giugno, periodo in cui gli Italiani preferiscono conservare i risparmi per mettersi alla caccia di qualche affare da concludere con i prezzi scontati.

Quest’anno il primo sabato di saldi è stato il 7 luglio, anche se promozioni particolari si sono fatte in molti negozi già da metà giugno, cercando appunto di invogliare i fashion addict a concludere per primi gli affari della stagione 2012. Anche i negozi virtuali hanno indossato la veste dei saldi, come ha fatto dshugallery.com, sito specializzato nella vendita online di abbigliamento uomo-donna, accessori e oggettistica casa di firma.

Il sito infatti che offre per tutto l’anno delle occasioni a prezzi scontatissimi, nel periodo estivo ha deciso di offrire a tutti i suoi clienti degli ulteriori sconti, che si traducono nella spedizione standard gratuita per tutti gli ordini; per l’occasione il sito di Dshu Gallery, peraltro online nella sua versione nuova -lanciata qualche mese fa- ha colorato la sua homepage con un banner che mostra i più bei colori dell’estate, scelti per comunicare la promozione High Summer Sales.

Nei mesi estivi sarà quindi possibile acquistare dal sito i capi di note marche e stilisti, non solo ad un prezzo scontato, ma anche con spedizione gratuita, il che rende lo shopping estivo ancor più invitante, soprattutto grazie al fatto che sarà possibile acquistare il capo di abbigliamento preferito, stando comodamente a casa e concludendo l’acquisto in qualche click.

A cura di Serena R.

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Fonti energetiche rinnovabili in Italia: il fotovoltaico batte l’eolico

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  • 16 Luglio 2012

Il fotovoltaico, in quest’ultimo anno, è diventato la prima fonte energetica rinnovabile in Italia (senza contare l’idroelettrico), superando anche l’eolico.

Nel corso del 2011 il settore del fotovoltaico, in Italia, è stato caratterizzato da un vero e proprio boom, che ha portato questo tipo di fonte energetica rinnovabile ad essere la più utilizzata, dopo l’idroelettrico. In particolare, il sorpasso del fotovoltaico ai danni dell’eolico si è avuto nel febbraio 2012, mese in cui il fotovoltaico produceva 10.678 GWh, mentre l’eolico era fermo a 10.568 GWh. E il divario è aumentato ulteriormente nei mesi successivi, arrivando ai 14.490 GWh del fotovoltaico contro gli 11.541 GWh dell’eolico di maggio. È questo il risultato delle rilevazioni condotte dall’Ufficio studi di Confartigianato.

Altri dati interessanti sull’uso e sullo sviluppo dei pannelli fotovoltaici in Italia provengono dal Rapporto Statistico sul solare fotovoltaico del 2011 pubblicato dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Il primo dato rilevante che emerge dal rapporto è il posizionamento dell’Italia al secondo posto nel mondo per capacità fotovoltaica in esercizio. Con i suoi circa 330 mila impianti fotovoltaici attivi (dato relativo alla fine del 2011), 12.780 MW installati e 11 TWh prodotti, nella classifica dei paesi con capacità fotovoltaica l’Italia risulta seconda solo alla Germania. Il rapporto conferma anche che è stato proprio il 2011 l’anno del boom: grazie anche all’entrata in esercizio di circa 3.700 MW del decreto “Salva Alcoa”, la nuova capacità fotovoltaica installata nel 2011 in Italia è stata superiore a quella di qualsiasi altro paese, Germania inclusa.

L’ottimo irraggiamento solare che ha caratterizzato il 2011 e che ha aiutato il boom del fotovoltaico è stato una conseguenza di una delle estati più calde del secolo, estate in cui, tra l’altro, si è registrato un abbassamento delle precipitazioni e un diradarsi delle nebbie. Il mese più produttivo, in questo senso, è stato maggio, con un valore medio massimo di 809 W/mq, ma in generale si è avuto un miglioramento nel bilancio radiativo.

Fra tutte le regioni italiane, ce ne sono alcune in particolare che spiccano per quanto riguarda il numero di impianti installati. La distribuzione degli impianti, nelle regioni italiane, non è infatti omogenea, e le regioni in cui si trova il maggior numero di impianti sono Lombardia (con 48.692 impianti) e Veneto (44.997). È la Puglia, invece, la regione che si piazza al primo posto per quanto riguarda la potenza installata, con 2.186 MW. La Puglia detiene anche il record, in Italia, per dimensione media degli impianti (95,4 kW), mentre fanalino di coda, in questa classifica, è la Valle d’Aosta, con 12,5 kW.

Passiamo ora alle tipologie di impianti fotovoltaici: il 49% della potenza, in Italia, è installata a terra, mentre il 41% è collocata su edifici. Il 6% è collocato su serre e pensiline e il restante 4% in altre ubicazioni, come per esempio le barriere acustiche autostradali. Gli impianti installati a terra la fanno da padrone nelle regioni del centro-sud, mentre al nord sono predominanti quelli collocati su edifici. Alta è invece la concentrazione di impianti su serre e pensiline in Sardegna, Calabria e Liguria.

Articolo a cura di Francesca Tessarollo
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Visitare le città con dei libri sottomano

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  • 12 Luglio 2012

Estate, tempo di vacanze e di visite alle città d’arte. Per non perdersi nulla è sempre meglio partire con una guida sottomano!

Avete programmato le vostre vacanze in una bella città d’arte come Venezia e vorreste vedere il maggior numero di cose possibili, senza perdervi nemmeno quei particolari curiosi che rendono città come queste magiche e indimenticabili? In questo caso, un libro d’arte come quelli che si trovano sul sito di Arsenale Editore o una o più guide alla città che vi accingete a visitare sono indispensabili! Perché è vero che, quando si visita una città, a volte è bello perdersi tra le sue strade (o calli, se siete a Venezia), e scoprire così scorci e anfratti che nelle guide spesso non sono segnati ma che possono risultare interessanti tanto quanto i luoghi più famosi della città in questione, ma è anche vero che quando si ha un limitato numero di giorni a disposizione per visitare una bella città, seguire almeno in parte una guida è necessario per non rischiare di perdere troppo tempo e di lasciare per strada alcuni must da vedere assolutamente. L’ideale, quindi, è partire con una guida in mano ma senza però seguirla pedissequamente e anzi dimenticandosene di tanto in tanto.

Da consigliare, quando si viaggia, sono le guide che contengono anche la mappa della città e dei mezzi pubblici (ormai se ne trovano diverse in commercio) e che, oltre ai musei, ai luoghi di interesse storico e artistico, ai monumenti e palazzi celebri e così via, contengano anche delle informazioni e dei dettagli sulla vita della città, quindi sui ristoranti e locali in cui assaggiare le specialità tipiche, sugli eventi in programma di mese in mese, sui mercatini locali e così via. Una guida completa non solo per visitare la città, ma per conoscerla a fondo anche nella sua quotidianità.

Un’altra cosa da tenere a mente, quando si vuole visitare a fondo una città e tutte le sue bellezze, è che molto spesso le guide contengono informazioni molto utili e dettagliate per quanto riguarda la storia e l’evoluzione della città, i monumenti, i palazzi e le piazze principali, ma difficilmente risulteranno esaustive nella spiegazione delle opere contenute nei musei, dei quali solitamente forniscono solo alcune indicazioni di massima. Se siete degli appassionati d’arte e volete soffermarvi su gran parte delle opere contenute nei musei, e non solo sulle principali, l’ideale è acquistare una guida specifica, acquistabile anche all’interno dei musei.

Ultimo suggerimento: per capire l’anima della città, a volte, anziché avvalersi solo delle guide tradizionali, è molto utile ed interessante leggere libri che parlano della città o che sono ambientati in questi posti, ma che non sono delle guide vere e proprie. “Venezia è un pesce” di Tiziano Scarpa, ma anche “Berlin” di Eraldo Affinati sono degli esempi calzanti in questo senso: libri scritti da abitanti della città (Scarpa) o da persone che comunque ci hanno vissuto (Affinati) e che possono svelare ai lettori segreti e particolari e farci quindi conoscere le città da un diverso ed inedito punto di vista. Perché solo andando oltre la prospettiva del turista si può dire di conoscere veramente una città, dopo averla visitata!

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Guida alla scelta degli anelli di fidanzamento

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  • 12 Luglio 2012

Il matrimonio è l’evento più atteso da ogni ragazza, e proprio per questo i preparativi per la cerimonia e per la festa devono essere fatti nell’ottica di quello che è il giorno più bello nella vita degli sposi.

Il giorno della cerimonia certamente è destinato a restare nella memoria della coppia ma anche degli invitati, ed è il giorno simbolo della condivisione di una scelta di vita, con parenti ed amici; proprio per questo probabilmente nell’intimità della coppia il momento ed il gesto più commovente riguarderà invece lo scambio degli anelli di fidanzamento donna, che avviene solitamente in un tete-a-tete romantico o al contrario – inaspettatamente- in un’occasione del tutto quotidiana.

La tradizione vuole che l’anello di fidanzamento venga regalato dal futuro sposo alla donna che ha scelto di prendere in moglie, ma di recente vi sono alcuni- anche se sporadici- casi di donne che fanno la proposta ai loro compagni (circa il 15%). Statisticamente la tanto attesa domanda viene fatta nella maggior parte dei casi (52%) dopo i tre anni di relazione, mentre la percentuale degli eterni fidanzati che si sposano dopo gli 8 anni di fidanzamento è del 15%.

Non c’è dubbio che per un evento tanto importante, le cose a cui pensare prima di fare la proposta, sono tante ed infatti fra la scelta del luogo che faccia “atmosfera”, la scelta del momento più adatto per proporsi, il discorso da fare e la scelta dell’anello, la questione può lanciare nel panico qualsiasi innamorato.

Il primo, e più oneroso, passo da fare è la scelta dell’anello, che è necessario per accompagnare la vostra richiesta e va scelto evitando di farsi prendere dalla scia dell’entusiasmo, dato che i consigli degli orefici, delle amiche della sposa o dei parenti possono fuorviarvi portandovi alla scelta di un anello bello, ma non adatto alla vostra futura compagna. Certamente queste caratteristiche potranno guidarvi alla scelta della montatura e della forma della pietra, ma c’è una sorta di “decalogo” da seguire, un paio di regole che se osservate, vi garantiranno un successo sicuro: in primo luogo il costo dell’anello non ne fa la bellezza, quindi non sempre spendendo di più, la farete più felice; in secondo luogo poi, l’anello di fidanzamento va scelto in modo che rispecchi la personalità della ragazza.

Prima di tutto dovete pensare a che tipo è la vostra compagna: è una ragazza elegante, originale, sobria o alternativa?
Per un’occasione di così grande valore sentimentale, la sobrietà sarà la chiave del successo, quindi meglio non esagerare con le forme e con le pietre, un solo brillante, anche se piccolo, incastonato in una montatura elegante, basterà a illuminare gli occhi della futura sposa. In questo senso forse le montature più adatte saranno in oro bianco o platino, e la montatura che supporta la pietra potrebbe essere la classica, detta Griffe o Prong, oppure quella simile, a Castello. Il taglio del diamante da scegliere per la sposa elegante è certamente quello a Brillante rotondo o il Princess, dalla più moderna forma quadrata.

Se invece la vostra metà è una sposa romantica, amante dello stile classico, potete puntare su una montatura in oro giallo, con una linea floreale e qualche brillante in più che faccia magari da cornice a quello principale, magari con forma a Cuore. Per le spose amanti dello stile orientale si può invece puntare su un diamante a taglio Trillion o Maquise, a forma di ovale schiacciato.

Serena R.
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Customer Relationship Management in azienda, perchè e come farlo

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  • 11 Luglio 2012

Il concetto a cui aspirano la maggior parte della aziende, soprattutto in un periodo in cui la globalizzazione rende accessibili in pochi click tutti i beni ed i servizi di cui un privato o un’azienda ha bisogno, è quello della fidelizzazione dei clienti, intesa non solo come fonte di guadagno, ma anche come mezzo attraverso il quale poter potenzialmente ampliare il proprio giro di affari grazie al vecchissimo ma sempre efficace sistema del passaparola.

La gestione del database clienti non è necessariamente una cosa che prevede l’utilizzo di un programma crm ma questi diventano senza dubbio indispensabili quando si parla di aziende e non di privati o di liberi professionisti, che hanno un numero ristretto di clienti.

Per tutte le aziende che si possono definire market- oriented, il concetto di mercato non è, e non può essere rappresentato, solo dal singolo cliente, ma anche da tutta quella serie di interrelazioni e rapporti che si sviluppano attorno al cliente e sui quali l’azienda deve puntare per sviluppare il proprio business sulla base di relazioni durevoli nel lungo periodo. Per questo motivo il reparto di marketing management dell’azienda deve pianificare e mettere in atto delle strategie oculate per sfruttare e coltivare una risorsa tanto importante, qual è il cliente per l’azienda.

Il Customer Relationship Management (CRM) opera effettivamente secondo quattro differenti criteri, che sono l’acquisizione di potenziali clienti, l’aumento delle relazioni con i clienti più importanti per l’azienda, il prolungamento più longevo possibile del rapporto con i clienti che sono di maggiore importanza per l’azienda, per finire poi con la trasformazione degli attuali clienti in “procuratori” cioè in soggetti che, soddisfatti dell’operato dell’azienda, ne parlano bene a terze persone/aziende e ne consigliano i servizi.

Un piano di CRM si suddivide in tre fasi che possono essere portate avanti in simultanea, per un lavoro di analisi e potenziamento della clientela che parte da zero, oppure anche separatamente, nel caso in cui l’azienda abbia già attivato in precedenza delle analisi sulla clientela; il CRM operativo prevede infatti l’automazione dei processi di business che prevedono il contatto con il cliente, mentre quello analitico prevede lo studio del comportamento dei clienti, al fine di stilare un report preciso sulle loro tendenze, preferenze e comportamenti. Il CRM collaborativo prevede tecnologie integrate con i canonici strumenti di comunicazione, per una gestione a 360 gradi del contatto con il cliente.

Quello che qualsiasi azienda dovrebbe considerare in primis però, non è tanto l’acquisto di un software per la gestione crm, quanto la pianificazione (che comporta tempo, energie e risorse umane ed economiche) di una strategia che garantisca un ROI considerevole e la consolidazione di un Lifetime value (LTV) dei clienti nei confronti dell’azienda. I sistemi applicativi crm infatti non sono dei semplici strumenti informatici, ma dei veri e propri software che sono utilizzati per implementare una strategia di marketing.

Serena R.

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I materiali e le forme più indicate per gli astucci per gioielleria

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  • 11 Luglio 2012

Nel caso di regali ed oggetti in generale molto preziosi e importanti, la confezione è un elemento da non sottovalutare, e al quale anzi bisogna prestare particolare attenzione.

La confezione è una componente molto importante per ogni regalo, indipendentemente dall’oggetto che si decide di donare e dal destinatario del nostro dono. In certi casi, però, la componente del packaging assume un’importanza ancora maggiore: stiamo parlando dei gioielli e dei regali particolarmente preziosi in generale, che necessitano di un packaging altrettanto prezioso e importante. Quando si regala un solitario, un gioiello, un orologio e così via, la confezione deve essere all’altezza del contenuto, onde evitare che un packaging sciapo comprometta l’effetto del regalo e sminuisca la preziosità dell’oggetto regalato.

Proprio per questo le aziende produttrici di gioielli e i negozi di oggetti preziosi usano astucci, scatole e confezioni realizzati con materiali e forme particolari, e le aziende che si occupano di packaging e scatole regalo offrono diverse soluzioni in questo senso.

Naturalmente la forma della confezione dipende molto dall’oggetto che si regala, ed è studiata per valorizzare l’oggetto contenuto: nel caso di bracciali preziosi o di orologi si opta solitamente per degli astucci dalla forma allungata che, una volta aperti, mettano in risalto lo splendore e la bellezza dell’oggetto ivi contenuto. Per le collane si preferiscono invece degli astucci di forma quadrata che permettano di stendere l’oggetto prezioso circolarmente, così come starebbe intorno al collo, a meno che non si tratti di una catenina con ciondolo. In quest’ultimo caso, essendo molto spesso il ciondolo la parte più preziosa dell’oggetto, si preferisce metterlo in risalto rispetto alla catenina usando delle scatole più piccole nelle quali la catenina viene messa in secondo piano. La scatolina piccola ed elegante è d’obbligo, senza se e senza ma, quando si regala un anello di fidanzamento: alla sola vista della scatolina, già prima di aprirla, la persona che riceve il regalo sa già che quella piccola confezione contiene una promessa di amore e felicità eterni (almeno così si spera).

Veniamo ora ai materiali, che devono essere ovviamente all’altezza degli oggetti preziosi contenuti nelle scatole. Tra i materiali più usati in questo settore spiccano sicuramente il velluto e la pelle. Le confezioni realizzate con questi materiali danno subito un’idea di preziosità, eleganza e raffinatezza e sono dunque perfetti per contenere degli oggetti di un certo tipo. Nel settore degli astucci da gioielleria si possono trovare facilmente anche scatole e confezioni realizzate in altri tessuti – oltre al velluto – e in alcuni casi vengono proposti anche materiali meno raffinati, come la plastica. Inutile dire che l’effetto non è sempre dei migliori, in questi casi, a meno che la semplicità del materiale usato non venga compensato con delle forme particolarmente originali e insolite. Eccezioni alla regola della confezione preziosa per regali preziosi possono essere fatte nel caso di regali non preziosissimi (magari in argento) o di doni a bambini e ragazzini (per la prima comunione, la cresima e così via): in questi casi, infatti, per attirare maggiormente l’attenzione dei piccoli destinatari del dono, si possono scegliere dei materiali più semplici e magari dei colori sgargianti. Anche dei simpatici sacchettini legati con dei nastri colorati possono fare al caso nostro in questi casi.

Articolo a cura di Francesca Tessarollo
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Il benessere e le terme sono nelle beauty farm venete

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  • 10 Luglio 2012

Il Veneto è una regione da scoprire, che da sempre attira ogni anno un grande numero di turisti sia stranieri che italiani, ed è una meta in grado di offrire un ventaglio di proposte dedicate ad un pubblico estremamente vasto.

Il cuore delle Tre Venezie infatti è la prima regione italiana dell’ospitalità, nella quale decide di soggiornare un turista su sei, che prenota le proprie vacanze nel territorio nazionale; come evidenziato da Marino Finozzi, Assessore al Turismo del Veneto, in un periodo di crisi economica nazionale ed europea, nel quale il numero di prenotazioni dei turisti italiani nelle strutture venete diminuisce, il motore del turismo rappresenta una risorsa importante, poiché al contempo migliora il territorio ed è un’attività non delocalizzabile.

Nella Regione Veneto l’offerta turistica che sembra andare per la maggiore soprattutto nei territori dell’entroterra, è la vacanza wellness, ovvero il soggiorno in centri estetici, termali o di bellezza, come i centri Anthalia Srl o i centri termali dislocati nei territori di Recoaro Terme (Vicenza), Abano Terme e Montegrotto Terme(Padova), Bibione Terme (Venezia) e Lazise (Verona).

Ciascuno di questi luoghi ha le sue peculiarità sia a livello di morfologia geografica del territorio, che di bellezze naturali e retaggi storico/culturali: il territorio termale di Recoaro è situato nella parte nord-occidentale della provincia di Vicenza, nel cuore della regione, ed ha acquistato vita nuova a partire del Seicento, quando vennero scoperte le prime fonti di acqua termale, che la trasformarono poco a poco in un gioiello delle Piccole Dolomiti.

I tipi di trattamenti benessere che si possono richiedere in un centro benessere termale sono i più vari e riguardano sia trattamenti viso, che corpo, che trattamenti particolari, come quelli per le donne in gravidanza e i bambini; il tipo di trattamenti più antico per il benessere psico-fisico degli individui è il massaggio corpo, che offre una serie di benefici a livello fisico senza uguali: migliora la capacità respiratoria, rilassa la muscolatura e agisce come equilibratore dei livelli ormonali, mentre dal punto di vista psicologico, aumenta la distensione mentale e l’autostima.

Un tipo di massaggio ideato in America, che sta avendo molto successo anche presso le cliniche di bellezza venete è il massaggio con le pietre laviche, meglio conosciuto come Stone Massage, che abbina alle tecniche di massaggio manuale ayurvediche i benefici dei basalti. Le proprietà benefiche delle pietre sul corpo umano sono conosciute fin dai tempi dell’antichità, grazie alle loro proprietà di riequilibratori del flusso di energie; il concetto base attorno a cui si sviluppa la teoria dell’Hot Stone Massage è infatti quella dello scambio di calore fra il corpo e le pietre levigate calde, che vengono prima riscaldate in acqua calde e poi, una volta raggiunta la temperatura desiderata, vengono poste in determinate zone del corpo, a seconda del tipo di disturbo che si vuole curare.

Il calore trasmesso dalle pietre al corpo contribuisce ad aumentare la circolazione e a calmare il sistema nervoso, permettendo al massaggiatore di fare il massaggio nel migliore dei modi.

Serena R.

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Continuano anche in questi mesi le offerte su Tuttocartoleria.it

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  • 10 Luglio 2012

Anche in estate continuano le offerte di Tuttocartoleria, sito web specializzato nella vendita di articoli per l’ufficio e di cancelleria.
Sul sito tuttocartoleria.it è possibile acquistare online numerosi articoli di cartoleria a prezzi vantaggiosi. Il sito internet si differenzia infatti da altri produttori e rivenditori di articoli per l’ufficio e per la cancelleria per l’ottimo rapporto qualità-prezzo, che Tuttocartoleria riesce a fornire all’utente finale grazie alla formula della vendita dal produttore al consumatore.

Ulteriori vantaggi, in termini di prezzo, sono riservati agli utenti che decidono di acquistare i prodotti messi in offerta di volta in volta sul sito web. Per visionare le offerte e acquistare alcuni prodotti a prezzi vantaggiosi basa accedere al sito internet: sull’homepage sono messe in evidenza le offerte del momento, e cliccando sui singoli prodotti è possibile conoscere i dettagli dell’offerta e procedere con l’acquisto.

Anche in estate, con le scuole chiuse e molti uffici che si preparano a chiudere i battenti per le vacanze estive, continuano le offerte di Tuttocartoleria: anche in questo periodo è infatti possibile approfittare di interessanti offerte. Ecco alcuni dei prodotti soggetti a promozione: cartelline trasparenti a “L” in polipropilene a buccia d’arancia (confezione da 100 pezzi); cartelline a “L” in polipropilene a buccia d’arancia in diversi colori (confezione da 100 pezzi); cartelline a “L” in polipropilene liscio in diversi colori (confezione da 100 pezzi); cartelline a “L” in cristal PVC liscio spessore 18/100 con due tasche (confezione da 25 pezzi). Per tutti i prodotti è previsto un tempo di consegna di 48 ore.

Oltre ai prodotti in offerta, sul sito si possono trovare molti altri articoli a prezzi vantaggiosi. I prodotti sono divisi in categorie: articoli per gestire l’archivio dell’ufficio, per l’organizzazione del materiale, per la gestione dell’ufficio, per promuovere la propria attività e per l’organizzazione di convegni ed eventi simili. Tutti i prodotti sono acquistabili online e prevedono tempi di consegna brevi oltre che la garanzia soddisfatti o rimborsati.

Articolo a cura di Francesca Tessarollo

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Inaugurata la Torre della Speranza, eccellenza della ricerca a Padova

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  • 10 Luglio 2012

L’8 giugno 2012 è una data destinata a rimanere nella storia della città di Padova e nel cuore di tutte quelle famiglie che vivono le difficoltà del tumore infantile: è la data dell’inaugurazione della Torre della Città della Speranza.
Il polo, sito nella zona artigianale di Padova, è destinato a diventare il più grande centro europeo dedicato alla ricerca scientifica sulle malattie infantili, e in particolare sui tumori; all’inaugurazione erano presenti anche il vescovo Antonio Mattiazzo, che in rappresentanza della Chiesa ha provveduto a benedire la struttura, il presidente della Regione Zaia, la Presidente della Provincia Barbara Degani, il Sindaco Zanonato ed era prevista anche la presenza del capo dello Stato, assente per l’inaspettata emergenza sisma in Emilia.
Bisogna ammettere che la città di Padova non è nuova alle importanti scoperte in campo scientifico: l’ultimissima novità che riguarda la scoperta del Bosone di Higgs è infatti stata fatta anche grazie al contributo dell’Ateneo padovano e all’Infn, che hanno progettato, realizzato ed installato le camere muoniche, che hanno permesso di rilevare le tracce lasciate dal bosone; alla base della ricerca ci sono poi molte aziende che si occupano della ricerca dal punto di vista delle apparecchiature e degli strumenti per i laboratori scientifici di tutta Italia, come ad esempio vetrotecnica.net, azienda storica nel panorama padovano.
Il progetto architettonico è stato portato a termine dopo quattro anni di lavoro, sotto la guida dell’architetto romano Paolo Portoghesi, che per questo edificio dedicato alla ricerca sulla cura dei tumori infantili ha pensato ad una struttura che ricorda sia la forma di un angelo con ali socchiuse che la doppia elica ascendente di una molecola di Dna, volendo esprimere quindi un duplice messaggio di fiducia nelle potenzialità della ricerca scientifica e della solidarietà umana verso chi soffre.
Nella struttura a grattacielo sono stati investiti 32 milioni di Euro da parte della Fondazione Città della Speranza, ovvero da donazioni spontanee di decine di migliaia di cittadini italiani, ma soprattutto padovani, e dall’eccezionale donazione della pediatra Annamaria De Clarincini, che ha devoluto alla città della speranza 4.5 milioni di Euro, cioè ben il 90% dei suoi beni, senza poi contare gli enti pubblici e privati che hanno partecipato- a vario titolo- al progetto (La Regione, il Comune, la Provincia, la Camera di Commercio, il Consorzio Zona Industriale e la Fondazione Cariparo). La fondazione Città della Speranza si è impegnata a coprire tutti i costi di gestione dell’istituto e ad investire almeno 1 milione di Euro all’anno in progetti di ricerca scientifica pediatrica, grazie anche al contributo di partner pubblici e privati come la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, che ha stanziato 10 milioni di Euro.
La struttura, già rinominata “la torre della speranza” conta 10 piani, per un totale di 17.500 metri quadri a disposizione di almeno 350 ricercatori e ospiterà laboratori didattici e di ricerca del dipartimento di Pediatria dell’Università di Padova, del Dipartimento di Scienze oncologiche chirurgiche dell’Università di Padova, della Fondazione Penta e di La Nostra Famiglia IRCCS Medea. Fra gli scienziati che entreranno a far parte del team della torre, anche il Dr. Paolo De Coppi, primario del Great Ormond Street Hospital di Londra, che sarà coordinatore dell’équipe di Medicina Rigenerativa con la Dott.ssa Michela Pozzobon. Inoltre due piani dell’istituto saranno dedicati alla nuova sede dell’Istituto Zooprofilattico delle Tre Venezie, che porta nella torre anche il contributo della dottoressa Ilaria Capua, una delle migliori virologhe nel campo della trasmissibilità delle malattie dall’animale all’uomo a livello mondiale.

 

Serena R.
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Anche Grin tra le aziende espositrici di Demogarden

Grin parteciperà, in veste di espositore, alla terza edizione di Demogarden, in programma a Valeggio sul Mincio dal 22 al 24 settembre 2012.

Confermata la partecipazione di Grin S.r.l. alla prossima edizione di Demogarden, una delle più importanti fiere nel settore del giardinaggio. Grin, azienda produttrice di tagliaerba, ha messo a punto e brevettato un innovativo sistema di taglio che, oltre a falciare il prato, permette anche di centrifugare e polverizzare l’erba raccolta. Numerosi ed evidenti i vantaggi derivanti da questo particolare sistema, in primis la riduzione dei tempi di taglio (dato che non è necessario fermarsi per svuotare il cesto di raccolta), ma anche di smaltimento dell’erba raccolta, non essendo necessario recarsi nelle apposite discariche una volta raccolta l’erba tagliata. Il sistema di centrifuga e polverizzazione che caratterizza i tagliaerba di Grin fa sì che l’erba raccolta venga sminuzzata in particelle piccolissime che, ricadendo poi sul terreno, risultano praticamente invisibili e vengano riassorbite velocemente dal terreno.

I prodotti offerti da Grin sono indicati sia per i piccoli giardini privati che per i prati di più ampie dimensioni, e verranno ampiamente presentati nel corso di Demogarden, fiera per il giardinaggio che si svolgerà a Valeggio sul Mincio (VR) tra il 22 e il 24 settembre. Il maggiore evento professionale dedicato alle prove in campo di motocultura e al giardinaggio, si svolgerà per la prima volta presso il Parco Giardino Sigurtà (600.000 mq di superficie per un’area facile da raggiungere e una zona strategica) e, rispetto alle edizioni precedenti, l’edizione 2012 proporrà una maggiore offerta merceologica che comprenderà strumenti e accessori per il giardinaggio, sementi e irrigatori, attrezzature per il taglio, elevatori e altri macchinari.

Un’ottima occasione, per le aziende espositrici, per presentare i propri prodotti a migliaia di professionisti del settore anche tramite delle dimostrazioni pratiche sul campo, e per i visitatori di conoscere tutte le novità del settore e per toccare con mano anche gli innovativi prodotti prosposti da Grin.

Articolo a cura di Francesca Tessarollo
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Battilana Prefabbricati: sul sito internet le opere realizzate

Presentate sul sito internet di Battilana alcune delle opere realizzate dall’azienda.

Battilana Prefabbricati S.p.a, azienda specializzata nel settore della prefabbricazione, ha presentato alcuni dei suoi progetti sul sito internet aziendale. Per visionare alcune delle opere che Battilana ha contribuito a realizzare, basta accedere alla sezione “realizzazioni” del sito. Le varie opere vengono presentate nel dettaglio tramite un’ampia documentazione fotografica, che permette di visionarle da diverse sfaccettature. Tra le opere presentate sul sito internet di Battilana, sedi di aziende, la Chiesa di Chiampo, una palestra e molti altri tipi di edifici, a testimonianza dell’ampio raggio d’azione di Battilana.

Battilana, azienda con sede a Cornedo Vicentino (VI) e Trecenta (Rovigo) si occupa specialmente di produzione di componenti prefabbricati in cemento armato – normale e precompresso – da adibire alla realizzazione di edifici ad uso commerciale, industriale, civile e agricolo. Punti di forza dell’azienda sono l’esperienza, i sofisticati programmi applicativi utilizzati, una tecnologia industriale all’avanguardia che include processi produttivi severamente controllati. Un’azienda nata più di 50 anni fa, nel secondo dopoguerra, per mano di Silvio Battilana, e che nel corso degli anni ha saputo aggiornarsi e tenersi al passo con i tempi, per offrire le migliori soluzioni a seconda delle singole esigenze.

Sul sito di Battilana, che ha ottenuto la certificazione UNI EN ISO 9001:2008, si possono trovare maggiori informazioni non solo sulle realizzazioni dell’azienda, ma anche sui prodotti offerti (ognuno presentato tramite un’esaustiva descrizione tecnica e accompagnato da foto esplicative) e sulla storia dell’azienda, e capire così quali sono gli obiettivi dell’azienda: realizzare strutture seguendo le diverse aspirazioni dei singoli clienti creando edifici che siano non solo efficienti e funzionali, ma anche esteticamente pregevoli. E tutto questo è possibile anche grazie ad un’organizzazione all’avanguardia e a tecnologie di ultima generazione. Le realizzazioni di Battilana vengono fatte con un occhio di riguardo alle forme, ai colori, alla luce e ai materiali utilizzati.

Articolo a cura di Francesca Tessarollo
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Bomboniere di nozze stagionali: qualche consiglio

Nella scelta delle bomboniere entrano in gioco diverse variabili. Una di queste è la stagione in cui ci si sposa: ad ogni periodo dell’anno possono infatti corrispondere delle precise idee bomboniere.

Si possono scegliere le bomboniere per nozze in base a diversi fattori: al significato di cui le si vuole investire, al budget che si ha a disposizione, ai gusti personali degli sposi, al numero di invitati e così via. C’è però anche un’altra variabile che potrebbe essere utile prendere in considerazione quando ci si accinge a scegliere le bomboniere per il proprio matrimonio: la stagione in cui ci si sposa. Non tutte le coppie di sposi pensano a questo fattore, che invece può risultare molto utile nella scelta degli oggetti da regalare agli ospiti. Sposarsi in primavera anziché in inverno, o in estate anziché in autunno, potrebbe influenzare la scelta delle bomboniere, soprattutto se si sceglie di regalare dei prodotti naturali o eno-gastronomici, una tendenza tra l’altro in forte ascesa e una scelta che sembra molto apprezzata sia dalle coppie di sposi che dagli ospiti. Le coppie che si sposano in primavera, per esempio, potrebbero optare per dei vasetti di confetture che richiamino i sapori tipici di questa stagione, come nel caso delle marmellate alle fragole. Se ci si sposa invece in autunno o in inverno, perché non optare per delle marmellate, ma da spalmare sui formaggi?

Prodotti eno-gastronomici a parte, la stagionalità delle bomboniere si manifesta anche nella scelta di altri tipi di oggetti. Le bomboniere possono avere delle forme che richiamino la stagione in cui la coppia è convolata a giuste nozze: Artigiano Creativo, per esempio, propone bomboniere a forma di conchiglie, che fanno molto mare e che risultano quindi perfette per un matrimonio estivo. Allo stesso modo, gli sposi d’inverno potrebbero optare per degli oggetti a forma di fiocco di neve e le coppie che scelgono un mese autunnale acquistare dei segnalibri a forma di foglia, mentre se la cerimonia è fissata per la primavera la scelta potrebbe cadere su delle eleganti rose in argento. In questo modo la bomboniera non ricorderà al destinatario del dono solo le persone che gliel’hanno regalato, ma anche il periodo in cui si sono sposati, mantenendo così il ricordo di quel giorno ancora più vivo nella memoria degli invitati. Molto interessanti anche le bomboniere stagionali e utili allo stesso tempo, come i cucchiai da gelato da regalare in caso di matrimoni estivi, dei portacandela (perfetti per chi si sposa in periodo natalizio), o dei coltellini per spalmare il formaggio in autunno.

La scelta, quando si parla di bomboniere stagionali, è davvero ampia, e a volta basta solo un po’ di fantasia per trovare l’oggetto giusto a seconda non solo dei propri gusti, del budget a disposizione e così via, ma anche del periodo dell’anno in cui ci si sposa. Le bomboniere scelte in base alla stagione in cui si svolge il matrimonio, inoltre, hanno dalla loro il vantaggio dell’originalità, proprio perché non sono ancora molte le coppie che scelgono le bomboniere per il loro giorno più bello in base a questa variabile. Se volete donare ai vostri ospiti delle bomboniere originali, che si identifichino facilmente anche con la stagione in cui pronunciate il fatidico sì, la vostra scelta non potrà che cadere su questo tipo di bomboniere!

Articolo a cura di Francesca Tessarollo
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Quando la scelta degli elettrodomestici diventa una scelta di classe (energetica)

Solitamente quando ci si mette alla ricerca di elettrodomestici, si parte sempre con le idee un po’ confuse e si corre quindi il rischio di fare un acquisto sbagliato e comprare un prodotto in classe energetica elevata.

Nella scelta degli elettrodomestici prima di tutto bisogna individuare un budget a disposizione, poiché anche nel caso di strumenti casalinghi molto semplici come scope elettriche, frullatori e spremiagrumi, il divario di prezzo fra un modello e l’altro può essere considerevole; un prezzo maggiore non è sempre sinonimo di migliore qualità poiché il prezzo del costo finale dipende quasi sempre –oltre che dalle caratteristiche tecniche dell’oggetto- anche dal livello di affidabilità e dai materiali utilizzati dalle aziende costruttrici. Ci sono delle aziende, come la RCE Group, che si occupano di realizzazione di elettrodomestici per conto delle grandi aziende di elettrodomestici e di elettronica, garantendo quindi l’ottima qualità dei prodotti finiti.

Altra voce che incide non poco sul costo finale del prodotto al consumatore, è la classe energetica di consumo, dato che più bassa è la classe, minore sarà il costo del prodotto, ma superiori saranno certamente anche i costi per l’alimentazione energetica.

E’ stimato che una famiglia media in Italia spende una cifra di 600 euro solo in energia per alimentare gli elettrodomestici di casa. Com’è possibile quindi trovare il giusto compromesso fra il nostro portafogli e il consumo di energia familiare? Prima di tutto il passo da fare è quello di recuperare la gioia e la bellezza della spremuta d’arancia fatta a mano, del parmigiano grattugiato senza l’aiuto di un apparecchio elettrico o dei piatti lavati a mano, di tutti qui gesti quotidiani che fino a qualche anno fa si potevano fare solo a meno. Una volta individuati gli elettrodomestici che consideriamo indispensabili nelle nostre attività quotidiane (si tratterà probabilmente di aspirapolvere, lavatrice, phon e simili) occorre poi scegliere sempre apparecchi che siano in classe energetica A o superiore (nelle etichette degli elettrodomestici è obbligatoriamente esposta un’etichetta energetica con la classe di appartenenza ed il consumo annuo). Nel caso in cui ne troviate, è possibile anche acquistare apparecchi con il marchio Ecolabel, realizzati secondo criteri di rispetto verso l’ambiente.

Altro comandamento della famiglia che non vuole sprecare elettricità, è quello di non lasciare mai gli elettrodomestici in standby, dato che questa fase di “preaccensione” ha un costo in media 50 euro all’anno per famiglia; per evitare questo spreco è sufficiente spegnere gli apparecchi oppure lasciarli in standby ma collegarli ad una ciabatta, che li può scollegare in simultanea quando non ci servono.

In alcuni casi, gli apparecchi vengono lasciati accesi praticamente costantemente, come nel caso del frigorifero, cha va scelto quindi in classe A o superiori, e va acquistato in rapporto alle reali necessità della famiglia (per una di 2-4 persone la capacità consigliata è di 220-280 litri); meglio poi se il freezer è separato dal frigo, in modo da poter essere scollegato quando non necessario.

I maggiori costi per la lavatrice sono invece determinati dalle temperature e dalla durata dei lavaggi, che con i detersivi ora in commercio, possono anche essere effettuati a basse temperature, contenendo i costi.

Serena R.

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Scooter elettrici, fanno bene all’ambiente e al portafogli

Il mondo delle due ruote si sta lentamente adattando all’ottica di consumi eco-compatibili che riguarda già da qualche anno il mondo delle quattro ruote.

Nonostante infatti i veri appassionati delle moto sembrino non apprezzare i prototipi elettrici a ridotte emissioni, per via della sostanziale carenza di questi ultimi in termini di prestazioni e di “voce” rispetto alle sorella maggiori con alimentazione a benzina, gli scooter alimentati a elettricità sono una realtà sulla quale l’industria meccanica sta spendendo grandi energie e saranno certamente presto presenti in massa nelle nostre strade (si parla infatti di soli 0.20€ per un pieno).

Ma quali sono davvero i vantaggi di uno scooter ecologico e quali gli svantaggi? Ci sono un bel po’ di miti da sfatare in questo senso, dato che –ad esempio- molte persone sono convinte che uno scooter elettrico non abbia la capacità di arrivare a velocità medie, quando invece riescono tranquillamente a raggiungere i 60/70km/h con punte anche di 100 km/h. Un po’ di chiarezza va fatta sulla batteria poiché si calcola in Ah (unità di misura della carica elettrica rapportata al tempo di esaurimento dell’energia); essenziale da questo punto di vista è scegliere la giusta batteria dato che a parità di capacità, a seconda del tipo di batteria, varia il tempo di esaurimento (le batterie al litio garantiscono delle prestazioni più lunghe, ma costano circa il doppio). Per quanto riguarda i ricambi motocicli la disponibilità è identica a quella che c’è per i normali motocicli.
La potenza dello scooter non si indica quindi in cv, ma in watt, e la potenza media dei motorini elettrici si aggira intorno ai 1000 watt, anche se è consigliabile l’acquisto di uno scooter a 2000 o 3000w se si sa di dover percorrere abitualmente tratti di strada in salita.

Tasto ancora dolente è quello del prezzo che rimane più alto rispetto ai tradizionali scooter a benzina, anche se il trend è in discesa; ovviamente a fronte di un maggiore investimento iniziale, c’è il beneficio dei costi di gestione considerevolmente più bassi, dato che per un pieno si calcolano 0.20€, ed inoltre per i primi 5 anni è possibile usufruire dell’agevolazione governativa che prevede che il bollo si inizi a pagare dal sesto anno, in misura pari ad un quarto di quello che pagano i normali mezzi a benzina; atro risparmio anche sul fronte tagliandi, che costano all’incirca metà rispetto a quelli effettuati sui normali motorini. Unico costo di gestione che rimane invariato è quello che si riferisce all’assicurazione che – con qualche rara eccezione- rimane invariata.

Il dubbio che tiene in scacco ancora molti italiani però non riguarda i componenti elettrici o i costi di gestione di mezzi, ma l’ancora latente- se non assente- disponibilità di punti di rifornimento per veicoli elettrici in Italia; unica eccezione è costituita dal comune di Firenze che conta attualmente già 109 colonnine di ricarica sparse per la provincia. Quindi allo stato attuale delle cose tutti gli italiani che possiedono o scelgono di acquistare uno scooter elettrico, devono valutare bene la lunghezza del percorso in relazione alla durata della carica, in modo da riuscire a circolare e poi a rientrare a casa per ricaricare lo scooter.

Serena R.

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Atina Jazz Festival 2012: si parte il 7 luglio

Ritorna, puntuale come ogni anno, l’Atina Jazz Festival. L’edizione 2012 si svolgerà nella cittadina laziale tra il 7 e il 29 luglio prossimi.

Tra gli eventi Frosinone e dintorni più conosciuti e apprezzati nel Belpaese, l’Atina Jazz Festival è pronto anche quest’anno a ripartire, portando nella cittadina ciociara interessanti nomi del panorama jazzistico italiano e internazionale. Nato ormai molti lustri fa da un’intuizione – e dalla passione – di Vittorio Fortuna, scomparso nel 2004, l’Atina Jazz Festival è cresciuto nel tempo fino a diventare un punto di riferimento nel panorama dei festival musicali estivi.

Evento che negli anni ha portato in questo piccolo centro in provincia di Frosinone nomi altisonanti e veri e propri artisti del jazz, l’Atinajazz Festival ripropone ogni anno un programma ricco e variegato, capace di esplorare le varie sfaccettature che compongono questo mondo, e riuscendo così ad accontentare sia i fan del genere che coloro che si avvicinano per la prima volta al jazz.

In cartellone, anche quest’anno, una nutrita schiera di band e musicisti. Il sipario si alzerà il 7 luglio a Terracina, e ad aprire le danze sarà la P-Funking Band. Si continuerà il giorno seguente, sempre a Terracina, con l’esibizione di Danilo Rea & Enzo Pietropaoli. Cambio della location a partire dal 13 luglio: a Fiuggi si esibiranno la P-Funking Band (il 13 luglio), Sarah Jane Morris (14 luglio) e la Ray Gelato Band (15 luglio). Tappa intermedia a Sora, il 19 luglio, con il concerto di Fulvio Sigurtà & Claudio Filippini, prima di giungere ad Atina, dove dal 20 al 29 luglio si esibiranno alcuni dei musicisti più attesi di questa edizione del Festival. Menzione speciale per il “nostro” Stefano Bollani, che si esibirà nella serata del 22 luglio con Hamilton de Holanda, ma molti altri sono gli appuntamenti da non perdere in programma ad Atina. Protagonista della prima serata, il 20 luglio, sarà il Mario Romano 4et con la partecipazione di Enrico Rava, mentre per il 21 luglio sono attesi Dado Moroni & Max Ionata. Il 25 luglio sarà la volta del Julien Colarossi 4et, mentre protagonista della serata del 26 luglio sarà il Chihiro Yamanaka trio. L’Asì 4et feat Michele Rabbia Roy Hargrove 5et salirà sul palco dell’Atina Jazz 2012 il 27 luglio, mentre la sera successiva nella cittadina laziale si espanderanno le note della Jam OBsession con Luca Aquino, Claudio Coccoluto ed Enzo Pietropaoli. Saranno i Manhattan Transfer a chiudere la manifestazione il 29 luglio, salutando il pubblico dell’Atina Jazz Festival e dando appuntamento all’anno venturo, per un evento che è diventato ormai un classico delle nostre estati in musica.

Organizzato dalla Comag Sales con il sostegno degli Assessorati alla Cultura e al Turismo della Provincia di Frosinone, della Presidenza del Consiglio della Regione Lazio e con la collaborazione dei Comuni di Atina, Fiuggi, Gaeta, Terracina, Sora e Boville Ernica, l’Atina Festival si avvale della direzione artistica di Maurizio Ghini. Anche in questa ventisettesima edizione l’accento verrà posto non solo sui nomi conclamati del panorama jazzistico italiano e internazionale, ma anche sulle nuove leve e sui talenti emergenti. In particolare, quest’anno verrà organizzato un Campus della Musica, dal 20 a l 29 luglio, cui prenderanno parte 30 ragazzi provenienti da tutto il mondo.

Articolo a cura di Francesca Tessarollo
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Alle origini dell’archeologia: nel Settecento fra Scavo e Collezione, mostra al Museo Archeologico di Verona

I turisti ma anche gli italiani che quest’estate passeranno nei pressi della città di Verona, avranno l’occasione di visitare una mostra che si annuncia come unica nel suo genere e che è rivolta soprattutto agli amanti dell’archeologia e della numismatica.
Fino al 30 Settembre infatti sarà possibile vedere la collezione di reperti archeologici di Jacopo Muselli, in mostra al museo archeologico di Verona presso il Teatro Romano; una parte della collezione infatti è normalmente visibile in mostra perenne all’interno del museo, mentre per il periodo estivo, sarà disponibile per intero nella stupenda e suggestiva cornice del Museo del Teatro Romano.
La mostra, intitolata “Alle origini dell’archeologia: nel Settecento fra Scavo e Collezione” è un’occasione unica per capire appieno quello che è stato uno dei periodi di maggiore attività culturale a Verona: il Settecento fu un periodo di incessante fervore culturale, durante il quale fra la nobiltà dell’epoca si diffuse la moda della ricerca dell’antichità e del collezionismo antiquario; una delle figure che diedero maggiore spinta alla ricerca in questo settore fu Scipione Maffei, che istituì a Verona uno dei più antichi musei archeologici al mondo, il Lapidario Maffeiano. Altra grande figura che lasciò il segno nella storia dell’archeologia fu l’astrologo e archeologo Francesco Bianchini, esperto di antichità di Papa Clemente XI.
Alla morte di Bianchini le sue collezioni furono acquisite da Jacopo Muselli, nobile veronese appassionato di archeologia e di numismatica, che acquisì anche parte delle collezioni di Maffei stesso. Forse nel tentativo di emulare il Bianchini- di cui era un ammiratore folle- Muselli si dedicò anche ad alcune campagne di scavi archeologici nel territorio veronese, portando alla luce, nel territorio di Raldon –Presso San Giovanni Lupatoto- una necropoli a cremazione con sepolture risalenti al I-III secolo d.C. che conservava in ottimo stato vari corredi funebri contenenti far le altre cose delle fibule, balsamari in vetro e un’anfora utilizzata come contenitore funerario. Durante altri scavi scaligeri, Muselli trovò i resti di un’antica villa risalente probabilmente alla tarda epoca romana, che all’epoca scambiò per un’abitazione di tipo modesto, e dalla quale emersero alcune monete di età augustea entrate a far parte della collezione in esposizione al museo archeologico di Verona.
La mostra sarà un’ottima occasione per visitare uno dei musei cittadini più affascinanti, che eccezionalmente, aprirà al pubblico l’intera collezione del Muselli, che si caratterizza per la varietà di reperti che la formano: presenti sia oggetti di uso quotidiano che oggetti rari e bizzarri come ad esempio una mano di bronzo che stringe un astragalo, un osso dell’articolazione di un animale- oggetto usato comunemente in epoca romana alla stregua di un dado da gioco- una serie di timbri utilizzati per la marchiatura del cibo, un buon numero di strumenti di lavoro casalingo come sonagli, campanelle, chiavi, ampolle in vetro e giochi in bronzo per bambini, mentre il pezzo di maggiore interesse è certamente la piastrina identificativa di uno schiavo.
Inoltre la mostra sarà anche l’occasione per visitare- per chi non l’avesse ancora fatto- la bellissima location del Museo Archeologico di Verona presso il Teatro Romano: il museo è infatti allestito all’interno di un antico monastero costruito sul Colle San Pietro, che offre – dalla sua terrazza- una rarissima vista su Verona.

Serena Rigato
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Case ecologiche per diminuire le dispersioni e risparmiare

La sicurezza in casa è importante, ed ancor di più lo è il rispetto per l’ambiente, che sempre più spesso spinge i giovani architetti di tutto il mondo ad intraprendere una strada finora poco percorsa- almeno per quanto riguarda il nostro Paese- cioè quella della bioedilizia.

La strada del futuro-secondo anche quanto disposto dalle recenti decisioni prese dalla commissione europea, per pianificare gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici già esistenti, in tutti gli stati membri- è, infatti, quella delle costruzioni che vivono con l’ambiente e non lo deturpano.

La tendenza che sembra andare per la maggiore è quella degli open space in stile loft, in altre parole con vetrate al piano terra che illuminano non solo gli spazi interni situati sul lato delle vetrate, ma anche le stanze che si trovano ai piani superiori, grazie ad sistemi che rendono i livelli comunicanti, cioè ad esempio attraverso scale sospese, pareti di vetro e giardini d’inverno che portano la luce direttamente dal cielo agli ambienti più centrali della casa.

Le porte di sicurezza sono d’obbligo in queste costruzioni, ma risultano molto spesso perfettamente integrate nella struttura dell’edificio, a dispetto della loro importanza strutturale.

Due giovani architetti che hanno realizzato il progetto della casa innovativa per eccellenza- vincitrice di “Ecoluoghi 2011”- sono i due giovani architetti Marinella Cogodda e Giaime Cabras, che con la loro “Casa Panoramica” hanno vinto il concorso, indetto dal Ministero dell’Ambiente e dall’Associazione Mecenate 90. L’idea geniale e innovativa su cui si basa il progetto, è quella di una casa adattabile a qualsiasi panorama del territorio italiano, una sorta di passe-partout dell’ecoedilizia, in grado di raggiungere la classe energetica A+ in qualsiasi panorama venga realizzata.

A prova di ciò, il progetto è stato concepito in Sardegna in tre aree con fasce climatiche differenti ovvero a Bugerru, che si trova sulla costa occidentale, in fascia climatica B, a Cagliari in un panorama cittadino di zona C, nel panorama montano di Gavoi in zona climatica D. L’intero edificio verrà realizzato con pannelli di legno brevettati per la costruzione che garantiscono sia la velocità della costruzione (all’incirca 25giorni), che l’inerzia e la solidità e verranno incollate con colle poliuretaniche che non rilasciano formaldeide, garantendo quindi la totale traspirabilità della struttura; le pareti finite hanno una trasmittanza di 0.149 Wmq/K e l’alto isolamento termico permette con un minimo fabbisogno energetico di mantenere la classe energetica A+ dell’edificio.

Gli infissi sono in alluminio a taglio termico, i vetri delle finestre e delle vetrate sono basso emissivi e le pareti esterne sono opache, per ridurre al minimo gli scambi termici fra interno ed esterno. La casa panoramica è studiata per due persone, ha una superficie di 45mq, divisi in blocco living, blocco servizi e zona notte. Per il fabbisogno energetico sfrutta la geotermia, mentre attraverso i pannelli solari produce energia per il riscaldamento di acqua sanitaria; d’estate un sistema brise-soleil ripara dal sole diretto ed impedisce quindi il riscaldamento degli spazi interni mentre nelle stagioni più piovose, un sistema di raccolta dell’acqua, la raccoglie in un serbatoio posto sotto la copertura del blocco servizi e la riutilizza all’interno della casa come acqua per i wc o per l’irrigazione del giardino. Si è addirittura studiata la possibilità di inserire una serra bioclimatica nella facciata esposta a sud, in modo da sfruttare l’effetto serra per il riscaldamento d’inverno.

Serena R.

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Riqualificazione, la soluzione ecosostenibile per creare nuovi posti di lavoro

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  • 29 Giugno 2012

Lo scorso 21 Giugno si è tenuto a Firenze il convegno “Contratti e bancabilità per l’efficienza energetica degli edifici”, organizzato in occasione dell’ Energy Day da Federcasa e dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.

Al convegno si è trattato principalmente il tema della riqualificazione energetica degli edifici in Italia, tema molto importante per il nostro Paese, sia dal punto di vista della salute ambientale che da quello degli investimenti e quindi della creazione di nuovi ed importanti posti di lavoro, più cha mai attesi nel nostro Paese. In primo luogo è stata affrontata la problematica relativa al finanziamento degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti, sia pubblici che privati, nell’ottica del recepimento delle normative europee in materia e nello specifico delle Epbd2, Energy performance building directory (Eu 31/2010).

La riqualificazione degli edifici già esistenti passa in primis dalla sostituzione dei vecchi serramenti e infissi con infissi esterni nuovi, poi con interventi atti a realizzare una coibentazione dell’edificio, in modo che la struttura riesca a mantenere il calore interno d’inverno e la temperatura più fresca d’estate, ed inoltre con la generazione di acqua calda tramite un sistema ad energia solare che grazie ai pannelli solari riesca a produrre acqua calda per uso igienico grazie ad una moderna caldaia a condensazione.

Nel nostro Paese esistono però ancora due principali fattori che limitano considerevolmente lo sviluppo di un piano di riqualificazione energetica di livello “europeo” e cioè secondo il modello di riqualificazione a pieno edificio- comprensivo di involucro ed impianto- previsto dall’Epc: in primo luogo a scarseggiare sono le strumentazioni per ottenere degli incentivi economici, sia da finanziarie che da banche, in grado di superare le difficoltà collegate ai tempi di attesa lunghissimi in Italia prima dio poter raggiungere un Roi (nel caso degli enti pubblici si arriva infatti anche a 15 anni). In seconda battuta manca nel nostro Paese una base di conoscenze e tecniche assodate e sufficientemente sperimentate, da permettere la replicabilità – quasi in serie- degli interventi di riqualificazione energetica e quindi degli interventi di sostituzione serramenti, coibentazione delle pareti, installazione di impianti geotermici o di pannelli solari.

Ma è proprio l’Epc che potrebbe risolvere la mancanza della bancabilità in Italia: esso è infatti caratterizzato dall’ingaggio di operatore Esco-Energy Saving Company, che offre al proprietario, sia esso un privato o un ente pubblico, il totale conseguimento degli obiettivi delle performance energetiche previste in fase contrattuale; la garanzia fornita dalla Esco infatti agisce in funzione di vera e propria garanzia anche agli occhi degli istituti bancari, esattamente come sarebbe per una fideiussione bancaria.

Considerando che si è stimato che nei prossimi 10 anni la mole di investimenti da questo punto di vista, in presenza di un’adeguata bancabilità, potrebbe raggiungere i 17.5 miliardi di euro, si verrebbero a creare all’incirca trentamila nuovi posti di lavoro.

Serena R.

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