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AMARCORD, CATANIA FESTEGGIA 40 ANNI DI MOVIDA

ACI CASTELLO – I miei primi quarant’anni. Se potesse, lo griderebbe a gran voce la discoteca più gettonata, seguita e amata da generazioni di catanesi. Perché anche il Banacher “ha un’età” e intende celebrarla con un amarcord degno dei bei tempi della movida cittadina, dove s’incrociavano tendenze, amori, mode e storie di vita notturna. Quando ancora non c’era facebook né i telefonini, esattamente quarant’anni fa, si aprivano le porte alla bella gente degli anni 70, che a suon di vinili e drink firmati dallo storico barman Nico, si dava appuntamento in pista, tra il verde di alberi secolari e la luna riflessa sullo sfondo dei Faraglioni. Per festeggiare saranno riuniti i protagonisti del passato e del presente, ci sarà anche chi – solo per questa speciale occasione – si rimetterà ai piatti per uno “scratch” d’autore, accompagnato da volti, racconti, aneddoti e istantanee di un tempo.

Grande protagonista sarà naturalmente la musica nelle tre aree “Yesterday”, “Millennium” e “Today” per accontentare tutti, dai nostalgici delle sonorità vintage ai seguaci del rock, del pop, della disco e house music. Alla consolle ci sarà il grande ritorno di chi oggi è un trend setter o un rinomato chef, un politico, un giornalista e di chi non ha rinunciato alla passione per vita notturna ed è ancora “in pista” per far ballare le nuove generazioni.

Per l’area “Yesterday” (1974- 1990) gireranno i vinili: Gigi Tropea, Antonio Maugeri, Salvo di Dio , Francesco Sapuppo, Massimo Scarantino, JJ Faro, Francesco Lamiani, Toti Vitale, Dario Cinaski, Salvo Borrelli Fonkarelli, Barabra Ruggeri (in omaggio al padre Mimmo, storico dj), in collaborazione con le Club 78, Irifurriannu, Sciaraballi. Boombastic capitanati da Marco Allia e Ciccio Schilirò.

La prova che “a volte ritornano” sarà nell’area Millennium (1991/2004), che accoglierà lo storico gruppo organizzativo Ab Disco Condita: non era ancora il tempo dei social, ma di certo le loro serate sarebbero state le più gettonate per i “selfie” e i twit virali, grazie ai dj Pierdamiani D’Agata, Stefano Scalone, Alex Tafeo, Luca Ciliberti, Francesco Pagano, Riccardo Priolo. Ed è per questo che il Banacher invita tutti gli amici di Facebook a postare foto, pubblicare le hit di quegli anni e a condividere l’evento con chi può dire “Io c’ero!”.

Spazio anche ai giovanissimi, con la pista dedicata alle tendenze musicali (2009-2014): l’intrattenimento sarà affidato al gruppo “Mosca cieca” che ospiterà in esclusiva gli special guest di Muccassassina, Circo Nero, Gay Village con la direzione artistica di Fuxia, cioè Davide Cordova storico fondatore del locale romano, drag queen la cui vita ha ispirato il film “Più buio di mezzanotte”, in concorso a Cannes; a fare da supporter sarà la vocalist Lara Cacioppo direttamente dal Pineta, insieme ai resident Mariagrazia Vinciguerra, Riccardo Marchese, Mario man, Alessandro Scardilli, Frenky Mangano, Gaetano Russo con l’organizzazione Tensione Evolutiva, Ciacc e Nottambuli. Suoneranno dal vivo Francois (frontman delle Coccinelle), Luca Nicotra e Carmelo Quartarone.

 Ad aprire letteralmente le danze sarà la compagnia Etna Country Style con i balli di gruppo di una volta: durante la serata verranno anche premiati i “100 personaggi più rappresentativi del Banacher” selezionati dal pioniere dei gruppi organizzativi in città, Enzo Aronica. A fare da cornice sarà un’esclusiva mostra fotografica – curata da Carlo Corona e Aurelio Sapuppo – che raccoglierà storici scatti della movida catanese dal 1974 (anno dei apertura del Banacher) ad oggi, ricordando il compianto produttore e manager Checco Virlinzi. L’evento è coordinato da Mimmo Polizzi e Alessandro Scardilli. Iniziate ad aprire i cassetti della memoria e a tirare fuori i momenti più dance del vostro passato. Info sull’evento Facebook “Banacher. I miei primi 40 anni”

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GOSPEL MUSIC IN CHIAVE ROCK A CATANIA: IL FENOMENO “HILLSONG LONDON” IN CONCERTO

Giornata di solidarietà sabato 31 maggio in via Etnea (Ct) e al Palasport di Acireale

Nicola Legrottaglie promuove “L’Amore vince tutto” per riscoprire i valori della vita

 CATANIA – «L’Amore vince tutto»: un pensiero di speranza, una realtà di vita, una soluzione alle paure, un evento che lascerà il segno. Sabato 31 maggio a Catania sarà la giornata alla scoperta dei valori e della solidarietà, grazie al mix di iniziative – conferenze, workshop, flash mob e concerto – sui temi dell’altruismo, dell’amicizia e della famiglia, voluto dall’amato campione del calcio Nicola Legrottaglie, in collaborazione con Orangeblu Production.

Un percorso di consapevolezza, creatività e generosità che culminerà nella performance degli Hillsong London – alle 21.00 al Palasport di Acireale – il fenomeno musicale conosciuto e diffuso in tutto il mondo per aver unito la worship night, l’adorazione corale, al rock-pop. Direttamente da Londra – dove le loro esibizioni registrano il sold out con migliaia di fans – il gruppo arriverà in Sicilia guidato da Peter Wilson e Reuben Morgan, per invitare il pubblico etneo ad alzare letteralmente le mani al Cielo, in un’atmosfera di puro e imponente spettacolo. Già nel 2013 la band si esibì in due serate al Palacannizzaro di Acicastello richiamando la presenza di migliaia di persone provenienti da tutta Italia, tra cui molti giovani.

In attesa del loro “concerto di emozioni” il Palasport acese ospiterà la mattina, dalle 9.30 alle 12.00, la “Conference” sui valori umanitari da riscoprire. Quattro i focus attraverso cui si svilupperà il dibattito: “La fionda di Davide” sull’educazione dei bambini, “Comincio da me” alla scoperta dei valori in modo creativo, anteprima Onlus sul ruolo delle associazioni, e la sentita testimonianza di Legrottaglie. Nel pomeriggio, alle 16.00, il pubblico di «L’Amore vince tutto» si sposterà in via Etnea, nel centro storico di Catania, per il “Flash Mob dei Valori”. A seguire, alle 18.30, nuovamente al Palasport di Acireale, prenderà il via il Workshop dedicato alle attività sociali svolte dalle Onlus, presenti all’interno della struttura con singoli corner espositivi. «Il ricavato dell’evento – afferma Nicola Legrottaglie – sarà devoluto in beneficenza alle associazioni umanitarie che parteciperanno e che ogni giorno si spendono a sostegno di chi ha bisogno». I visitatori potranno quindi conoscere i loro progetti solidali partecipando alle diverse iniziative proposte, fino alle 21.00 quando i riflettori verranno puntati sul palco degli Hillsong London.

 La Conference e il Flash Mob sono a ingresso libero, mentre per la prevendita dei biglietti del workshop e del concerto tutte le info su www.orangeblu.it e al numero 095276372 o sui circuiti Box Office Catania.

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Concluso il terzo ciclo di “LabDesign”, organizzato da Ordine Architetti Catania in sinergia con Arredi Gallina e Valcucine DESIGN, PROGETTATA LA CUCINA CHE EDUCA ALLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

CATANIA – «Bella, buona e brava» è il nuovo concept, semplice e allo stesso tempo innovativo, della cucina italiana da vivere, di uno spazio che possa coniugare la quotidianità familiare della casa con uno stile di vita sostenibile. I loro ideatori sono i sei architetti siciliani protagonisti del terzo ciclo di “LabDesign”, il laboratorio pratico di progettazione organizzato dall’Ordine provinciale degli Architetti di Catania in sinergia con le aziende Arredi Gallina di Acireale e Valcucine di Pordenone. Dopo aver proposto nei mesi passati esemplari di “Diversamente cucina… cucina diversamente” e di “Ri-cucina”, dagli schizzi progettuali dei nuovi partecipanti – diretti da Roberto Forte – nasce “[b3]”, il prototipo di cucina che «comunica il ciclo della vita dei materiali coi quali è composta, i limiti della propria eco-compatibilità, invitando l’uomo a procedure educative di natura etica da esportare» dichiarano i sei progettisti: Giuseppina Bruno, Anna Calabrese, Giovanni Gugliotta, Alessandro Licciardello, Solaria Sclafani e Carla Sorrentino. In altre parole la cucina educa chi la vive alla tutela ambientale. «La nostra idea intende riprodurre un design esteticamente bello – continuano i progettisti – ma soprattutto buono perché attento all’impatto ambientale e bravo perché sfrutta le risorse energetiche che esso stesso produce riducendo al minimo i consumi».

La conclusione del terzo ciclo di LabDesign, avvenuta all’interno degli spazi di Arredi Gallina dove si svolge l’intero laboratorio, si è tenuta alla presenza del presidente degli Architetti etnei Giuseppe Scannella, del vicepresidente Alessandro Amaro e del segretario Santo Buccheri, che fin dall’inizio coordina l’iniziativa. Il presidente Scannella ha espresso l’orgoglio dell’Ordine per aver promosso «un’iniziativa altamente operativa, che non si ferma solo all’aspetto didattico e formativo – ha detto – ma si proietta concretamente verso il circuito industriale e dunque verso il mondo del lavoro. L’ampia veduta professionale che sta alla base di LabDesign consente di esportare a testa alta la creatività dei giovani siciliani nel panorama nazionale». Il segretario Buccheri ha inoltre sottolineato come «l’evento non si limiti all’elogio delle idee ma valorizza soprattutto il valore creativo di chi le elabora, con l’obiettivo di concepire e realizzare nuove forme di arredamento e con l’opportunità, per i migliori, di produrre un prototipo di oggetto o mobile».

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IN SICILIA L’IMPATTO DI TRASPORTO E LOGISTICA PESA 12,5 MILIARDI DI EURO Intermodalità e rete tra i vari “nodi” per colmare i costi di inefficienza

ACIREALE (CT) – Secondo lo scenario attuale l’impatto di trasporto merci e logistica sulla produzione ha un valore totale annuale, in Italia, di 216 miliardi di euro: in Sicilia di 12,5 miliardi. Questo infatti è il costo che le merci pagano per la movimentazione sui vari vettori (6, 5 miliardi per i trasporti; 6 miliardi per la logistica senza trasporti).  «Una cifra, quest’ultima, che rappresenta il 5,6% del Pil nazionale – ha sottolineato il prof. Francesco Russo dell’Università di Reggio Calabria – un impatto che dimostra la centralità della Sicilia nel mondo trasporti. Basti pensare che lo scalo di Augusta è il primo porto industriale lato Mediterraneo e che Catania è il terminale più a Sud nell’intermodalità europea, facendo dell’intera area un centro nevralgico per il sistema dei trasporti e della logistica». La condizione necessaria per trasformare in ricchezza produttiva questi costi, è superare il sistema classico per approdare a un modello innovativo, dove trasporti e logistica dialogano attraverso l’intermodalità. Gli attuali costi di inefficienza, infatti, sono pari a 520 milioni di euro, solo per l’Isola, e rappresentano un indice di grande potenzialità: «Se il trasporto cresce, cresce anche il Pil. Per passare all’intermodalità nei trasporti occorrono infrastrutture integrate e servizi di rete». Nessuna, tra le modalità tradizionali, è riuscita ad affrontare in modo adeguato le nuove richieste del mercato: le navi e i treni, da soli, non riescono a soddisfare i nuovi bisogni dell’industria; mentre gli aerei e i camion hanno costi troppo alti, che non consentono l’intero incremento di traffico. L’intermodalità nasce quindi dall’utilizzo e dall’interscambio di più vettori, in maniera efficiente» e di più modi di base per compiere un trasporto su una predefinita relazione, e richiede di ottenere il meglio da ogni modo di base, confinandone gli aspetti negativi. Questo il punto di forza dell’azienda siciliana DN Logistica, che stamattina (3 maggio) al Santa Tecla Palace di Acireale ha riunito i più importanti referenti del comparto per parlare di nuovi scenari e presentare il bilancio d’esercizio 2013 – che registra un incremento – e il codice etico previsto dal decreto legislativo 231/2001, nonché inaugurare ufficialmente – con la benedizione dell’arcivescovo di Catania S.E. Salvatore Gristina – l’ampliamento del parco macchine con di dieci nuovi automezzi.

«Oggi non vogliamo solo condividere l’evoluzione del nostro percorso aziendale – hanno affermato Luigi e Sonia Nicosia, manager DN Logistica – in un solo anno dall’apertura del nuovo terminal abbiamo incrementato la movimentazione delle merci, con una media di 1–2 treni al giorno (500 nel 2013), ma anche manifestare la nostra volontà di lavorare nella massima trasparenza, seguendo principi e valori che il fondatore dell’azienda, Diego Nicosia, ha sempre trasferito al management e ai dipendenti». Una politica d’impresa etica, modello culturale da seguire e precondizione per la produttività e il rilancio dell’economia siciliana e non solo». L’economista Antonio Pogliese, è entrato nel merito esponendo il modello di organizzazione, gestione e controllo, «che sviluppa alcuni punti fondamentali – ha sottolineato Pogliese – operando come strumento preventivo per fronteggiare la commissione di reati, ben 17, in cui un’azienda può incorrere. Dal protocollo di legalità col la prefettura all’adozione della carta dei valori, passando per l’adozione del decreto legge 231 del 2001, il percorso culturale delle imprese nella direzione dell’eticità, rappresenta di certo un valore aggiunto e un fattore di produttività. Una governance che, in questo territorio dove è difficile operare e dove le infiltrazioni mafiose sono un rischio continuo, tutto il mondo imprenditoriale dovrebbe prendere ad esempio». Presenti all’evento, l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Catania Luigi Bosco; l’assessore alle Attività culturali del Comune di Acireale Nives Leonardi; il vice presidente vicario di Confindustria Catania Antonello Biriaco; l’on. Andrea Vecchio; il presidente Sibeg Coca Cola Cristina Busi; il direttore del Credito Siciliano filiale di Catania Armando Lo Prinzi e l’ing. Danilo Vaccaro, supply chain director Acque minerali San Benedetto.

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Dall’8 maggio all’8 giugno, Chiesa di S. Francesco Borgia (via Crociferi) di Catania BAROCCO, DIALOGO ARCHITETTONICO CATANIA-AUSTRIA IN VISTA DI EXPO 2015

CATANIA – Un anticipo internazionale dell’Expo 2015 di Milano approda nel capoluogo etneo grazie a un dialogo culturale tra architetti catanesi e austriaci. Perché Catania, seppur geograficamente lontana dall’Austria, condivide con Vienna e la sua intera nazione lo splendore dell’architettura barocca. Dall’8 maggio all’8 giugno, la Chiesa di S. Francesco Borgia in via Crociferi ospiterà la mostra “Architettura in Austria. Dialogo tra storia e contemporaneità”, proprio per rimarcare una sintonia creativa tra le due civiltà che non è solo testimonianza di un sontuoso passato ma occasione per un nuovo sviluppo architettonico della città siciliana.

L’esposizione – organizzata dalla Soprintendenza di Catania e dall’Ordine e dalla Fondazione degli Architetti etnei in collaborazione con l’architetto Arianna Callocchia, curatrice della mostra – sarà anticipata dalla presentazione del progetto del padiglione austriaco a Expo Milano 2015, con un road show partito pochi giorni fa dal capoluogo lombardo che, dopo la tappa di Catania, si svolgerà anche a Roma, Bolzano, Padova e Bologna. Sarà lo stesso progettista dell’opera, il prof. Klaus K. Loenhart, a illustrare il “breathe.austria” – com’è stato definito il «contributo austriaco all’esposizione universale» – in concomitanza con l’inaugurazione della mostra in programma giovedì 8 maggio, alle 17.30, nella Chiesa di S. Francesco Borgia a Catania. Per l’occasione interverranno inoltre la soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali di Catania Fulvia Caffo, il sindaco di Catania Enzo Bianco, i presidenti di Ordine e Fondazione Architetti Giuseppe Scannella e Paola Pennisi, il Console Commerciale d’Austria a Milano e direttore dell’Ufficio ADVANTAGE AUSTRIA Michael Berger, la curatrice dell’iniziativa Arianna Callocchia, e il segretario generale di promo_legno architetto Lorena De Agostini, che nella sua relazione analizzerà le potenzialità delle costruzioni in legno in ambito urbano, dagli interventi di risanamento e recupero fino alle nuove costruzioni. Modererà il consigliere della Fondazione Architetti Michele Marchese.

«La scelta di Catania come location dell’evento non è stata casuale – afferma il presidente della Fondazione Architetti Paola Pennisi – la maggior parte dei progetti esposti in mostra sono realizzati in città austriache in cui la prevalenza di contesti storici barocchi richiama alla mente le caratteristiche architettoniche degli edifici etnei, proclamati dall’Unesco quale patrimonio mondiale dell’Umanità. La Chiesa di S. Francesco Borgia, annessa al complesso monumentale dell’ex Collegio dei Gesuiti, ne è un esempio». «Portare il contemporaneo nei luoghi della storia – sottolinea la Soprintendente Caffo – diviene operazione culturale non solo di valorizzazione del patrimonio monumentale ma anche di partecipazione al dialogo che, nella città storica, l’architettura di qualità può generare tra passato e presente».

«L’Austria – dichiara l’architetto Arianna Callocchia – così come l’Italia, è una nazione che vive immersa nella storia e nella conservazione del passato, ma dove sempre più spesso si possono trovare interventi contemporanei di riqualificazione urbana in città che tentano di dialogare con il contemporaneo per reinventarsi con creatività. Non solo ricercando il bello e lo stravagante ma anche ciò che è pratico, funzionale, sostenibile ed ecologico ma sempre nel pieno rispetto del preesistente».

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Da giovedì 1 a domenica 11 maggio, al Sicilia Outlet Village MODA, LASCIA IL VECCHIO PER IL NUOVO: TORNA “ROTTAMA IL TUO JEANS” Raccolta di capi denim usati che saranno…

Non esiste stagione per un evergreen come il jeans, l’unico capo che mette d’accordo tutti, immancabile must negli armadi di adulti e teen-ager: ne è la dimostrazione il grande successo di “Rottama il tuo jeans”, l’iniziativa organizzata dal Sicilia Outlet Village. L’invito è “lasciare il vecchio per il nuovo”, rottamando l’usato per rinnovare l’armadio. Grazie ai risultati ottenuti, a grande richiesta quest’anno il Village fa il bis, proponendo la seconda edizione dell’iniziativa: da giovedì 1 maggio gli amanti del jeans sono avvisati, basterà dare un’occhiata al guardaroba, scegliere un capo in denim e fare spazio per i nuovi acquisti. Fino all’11 maggio, infatti, presso l’info point del Village sarà possibile rottamare i propri capi in jeans e ricevere il coupon sconto del 20% sul prezzo outlet da utilizzare nei negozi aderenti all’iniziativa (info siciliaoutletvillage.it e pagina Facebook).

Vintage o urban, tradizionale o alternativo, dalle fabbriche alle passerelle il jeans ha conquistato i guru del fashion system, declinando una tendenza, diventando simbolo di un’attitudine, di un modo di essere. Con questa filosofia, terminata la raccolta, i vecchi tessuti denim si trasformeranno in creazioni di alta moda, ricercata, sperimentale, innovativa proprio come i giovani designer dell’Harim – Accademia Euromediterranea di Catania (www.harim.it) che, grazie alla sinergia con il Centro, realizzeranno un evento moda i cui dettagli saranno svelati sui canali social dell’Outlet Village (dal 25 maggio al 22 giugno, sabato e domenica) raccontando il jeans tra schizzi, tessuto, modelli e outfit.

Ancora una volta il Sicilia Outlet Village si propone come laboratorio sperimentale, puntando sul dialogo con le eccellenze del territorio, aprendo nuovi varchi di interpretazione del jeans, l’anno scorso con l’arte quest’anno con la moda, formato “eco”.

 

www.siciliaoutletvillage.it|[email protected]

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TELETHON CATANIA, IL 4 MAGGIO LA FESTA DELLA CITTÀ PER LA RICERCA

Anche per il 2014 la città di Catania, insieme a Napoli, Roma e Milano, conferma il proprio sostegno a favore della Fondazione Telethon e della ricerca scientifica sulle malattie genetiche. Un sostegno che si concretizza con l’organizzazione di manifestazioni sportive e culturali che, nel corso degli anni, raccolgono sempre più consensi ed espressioni di solidarietà da parte del territorio etneo.

Dal 26 aprile al 4 maggio in piazza Università sarà allestito il Villaggio della Ricerca, punto di incontro della manifestazione dove si concentreranno attività, info point, iniziative di divulgazione sulla ricerca scientifica portata avanti nel corso degli anni da Telethon, con il supporto di ricercatori di fama nazionale, coinvolgendo anche gli alunni delle scuole medie inferiori e superiori della provincia di Catania. Sarà allestita inoltre un’area spettacoli in cui si avvicenderanno numerosi artisti a partire dall’1 maggio – giorno del grande concerto “Aspettando la Walk of Life” – fino a domenica 4.

Sempre da piazza Università, domenica 4 maggio alle 10.00, partirà lo start per la “Walk of Life” – letteralmente “camminata per la vita” – che prevede una passeggiata non competitiva di 3km tra piazze storiche e vie del centro, dedicata a famiglie, bambini e disabili. Una corsa speciale – stessa giornata, alle 9.00 – è poi riservata agli amici a quattro zampe con la “Stracanina”, organizzata in collaborazione con associazioni animaliste e riproposta anche quest’anno dopo il successo della scorsa edizione.

La gara podistica competitiva di 10 km è fissata per domenica 8 giugno in quanto prova del Grand Prix regionale di corsa su strada iscritta nei calendari regionali della Federazione Italiana Atletica Leggera (Fidal).

Nella squadra che lavora all’organizzazione: il coordinatore provinciale Telethon Catania Maurizio Gibilaro, il vicecoordinatore Concetto Nicolosi, il responsabile eventi Telethon Catania Carmelo Furnari, il presidente dell’associazione di Protezione Civile “Le Aquile di Catania” Giuseppe Coco, Mario Lombardo dell’Associazione “Sport Extreme”, le ricercatrici catanesi con progetti finanziati dalla Fondazione Telethon prof.ssa Maria Vincenza Catania presso il Cnr e prof.ssa Lucia Ciranna presso l’Università degli Studi di Catania, la responsabile comunicazione Wol Assia La Rosa di I Press.

Tutte le informazioni per partecipare e il programma dettagliato degli appuntamenti sono consultabili sul sito www.telethoncatania.it

Le manifestazioni di Telethon Catania vantano il patrocinio dei maggiori enti istituzionali regionali e locali e di numerose organizzazioni sportive e di volontariato. 

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IL MAMMUT “POCKET” TROVA CASA AL MUSEO DELL’ETNA

Reperti, ricostruzioni a grandezza naturale e documenti che ipotizzano il legame tra il mito dei Ciclopi e la presenza dell’elefantino nano nelle grotte insulari

VIAGRANDE (CT) – La connessione tra mito, storia e scienza potrebbe non essere solo una leggenda, grazie a reperti, ricostruzioni e documenti che oggi spiegherebbero la presenza in Sicilia, migliaia di anni fa, di elefanti, ippopotami e orsi, “abitanti” del Mediterraneo. È il caso dell’Elephas falconeri, l’elefante nano o “pocket mammut”, vissuto circa 500mila anni fa nell’Isola, esemplare unico di 90 centimetri, la cui ricostruzione a grandezza naturale è esposta al Museo dell’Etna di Viagrande, e al quale è legata una storia suggestiva quanto leggendaria: «Sembrerebbe che l’origine del mito dei Ciclopi, giganti mostruosi con un solo occhio al centro della fronte, possa derivare dal ritrovamento di teschi di elefanti vissuti in epoca preistorica all’interno di alcune grotte siciliane – spiega Ettore Barbagallo, ideatore del Museo e presidente dell’Associazione Amici della Terra – è provata infatti la straordinaria somiglianza tra il cranio umano e quello dell’elefante senza zanne, molto più grande e con un solo foro frontale che rappresenta la cavità della proboscide. La curiosità è che i primi scopritori dei resti, non sapendolo, pensarono a creature gigantesche dotate di un solo occhio. Ecco come nasce la leggenda, a cui si ispira la narrazione di Polifemo e Ulisse, nell’Odissea».

Si rafforza dunque il legame tra Catania e il suo simbolo, un nesso storico e culturale che oggi acquista anche un valore scientifico ed educativo, grazie al lavoro di ricerca svolto dal Museo dell’Etna, unica struttura interattiva presente in Sicilia dedicata al vulcano patrimonio dell’Unesco. «Il nesso tra mito e scienza è più tangibile che mai – ha spiegato Tino Vittorio dell’Università di Catania – si tratta di specie elefantine dalle dimensioni ridotte compatibili con la realtà insulare, in considerazione del fatto che in epoca preistorica la fauna e la flora presentavano fenomeni di nanismo».

Proprio in occasione del primo giorno di primavera è stata inaugurata – oggi 21 marzo – all’interno del Museo la nuova area didattico-scientifica dedicata agli elefanti in Sicilia, in aggiunta agli ampi spazi espositivi, che con il giusto compromesso tra informazione, formazione e attrazione conduce il visitatore in un percorso suggestivo dedicato all’Etna, alla vulcanologia, ai fenomeni strettamente legati al territorio etneo, primo fra tutti il rischio vulcanico e sismico (oggi è stato anche inaugurato il nuovo simulatore di terremoti con l’assistenza del gruppo di Protezione civile di Viagrande).

Del ruolo strategico della Sicilia nel cuore del Mediterraneo ha parlato l’assessore regionale al Turismo Michela Stancheris «per la sua posizione geografica, per il valore turistico e culturale che da sempre le viene riconosciuto – ha affermato Stancheris – In particolare l’Etna oggi rappresenta un bene comune che va custodito e valorizzato: l’invito è rivolto soprattutto alle generazioni del futuro, che devono prima formarsi e poi promuovere il patrimonio siciliano», un messaggio sottolineato anche da Lino Leanza, già vice presidente della Regione.

«Cultura, educazione, turismo, ambiente sono le linee guida del percorso innovativo avviato dal Museo – ha affermato Valentina Scialfa, assessore alla Scuola del Comune di Catania – è una struttura completa, che merita la giusta attenzione, perché promotrice di un filone educativo e formativo per i ragazzi, che sta molto a cuore anche all’Amministrazione e al sindaco Enzo Bianco». Un plauso all’iniziativa è arrivato anche da parte del sindaco di Viagrande Francesco Leonardi, che ha sottolineato «il prestigio e l’importanza che la presenza del Museo rappresenta per Viagrande e per l’intera regione», alla presenza di altri rappresentanti dell’Amministrazione locale.

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GLI ELEFANTI IN SICILIA, TRA MITO E STORIA

VIAGRANDE – Una nuova esposizione didattico-scientifica arricchirà il Museo dell’Etna di Viagrande: sarà quella legata al mondo dell’elefante, che tra leggenda, storia e scienza, ha accompagnato nei secoli la città di Catania fino a diventarne simbolo riconosciuto in tutto il mondo.

Ricostruzioni a grandezza reale, reperti e filmati guideranno il visitatore attraverso il percorso ricostruito all’interno della struttura museale interattiva, divenuta il principale polo culturale siciliano dedicato all’Etna, con percorsi tematici sugli aspetti naturalistici, storici ed etnoantropologici.

Venerdì 21 marzo, alle 10.30, presso la sala conferenze del Museo (via Dietro Serra 6) si terrà la presentazione dei nuovi spazi con l’evento – patrocinato dai Comuni di Catania e di Viagrande – “Gli elefanti in Sicilia. Scienza e mito”, «con approfondimenti sull’elefantino nano – Elephas falconeri, una specie vissuta in Sicilia tra 600.000 e 250.000 anni fa e legata alla ricostruzione dello studioso Hugh Falconer – e con focus sulla connessione tra il mito dei Ciclopi e la presenza dei grandi pachidermi vissuti in epoca preistorica», come spiega Ettore Barbagallo, presidente dell’Associazione Amici della terra, ideatore del Museo e curatore dell’iniziativa.

Dopo la conferenza – alla presenza di istituzioni ed esperti – seguirà l’inaugurazione del nuovo simulatore di terremoti installato all’interno del Museo dell’Etna, con la partecipazione e l’assistenza del gruppo di Protezione civile di Viagrande.

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ARTE, LA SICILIA RIFLESSA NEL “VIAGGIO” DI CERAMICA E COLORI. LA COLLEZIONE PRIVATA DI GIACOMO ALESSI IN MOSTRA ALL’OUTLET VILLAGE

SICILIA OUTLET VILLAGE – Un viaggio nella Sicilia, nella sua storia e nella sua arte, nei suoi simboli e nella sua letteraria isolitudine. Un viaggio che è metafora dell’essere umano: bellissimo, grottesco, potente, rarefatto, commovente. Dove la commozione è quel moto dell’anima che all’improvviso si vede riflessa al di fuori del proprio corpo. È “Il viaggio” di Giacomo Alessi, il percorso visivo e interiore all’interno della sua collezione privata, tra le opere in terracotta di uno dei più noti ceramisti italiani, «tesoro umano vivente» secondo l’Unesco, che lo ha inserito nel Registro delle eredità immateriali siciliane.
Cinque dei suoi capolavori maiolicati – alcuni già protagonisti alla Biennale di Venezia – custoditi privatamente nella “Città della ceramica”, la sua Caltagirone, verranno esposti nella mostra d’arte che avrà luogo al Sicilia Outlet Village dal 15 marzo al 21 aprile – tutti i sabati e le domeniche, dalle 10 alle 21, con ingresso libero – e che porta il titolo “Giacomo Alessi. Il viaggio”. L’artista sarà presente al vernissage che inaugurerà la mostra, sabato 15 marzo, alle 12, nel Temporary Store che si affaccia sulla Piazza Eventi del Centro.
Il Sicilia Outlet Village, come già in passato, manifesta la propria sensibilità all’arte, quella che celebra le eccellenze della Sicilia e il suo legame con il territorio dell’isola. L’impegno del Centro si concretizza infatti in iniziative di rilievo che offrono a visitatori e turisti una ricca esperienza culturale.

Giacomo Alessi (Caltagirone, 1955) è uno dei più noti ceramisti italiani, profondo conoscitore della millenaria tradizione della terracotta calatina e italiana. Le sue opere sono state esposte in alcune delle più importanti rassegne artistiche d’Italia e del mondo, tra cui la Biennale di Venezia, e in celebri musei come il MoMA di New York. Nominato nel 2007 Cavaliere della Repubblica, è firmatario del “Manifesto delle arti applicative del nuovo secolo”. L’Unesco lo ha inserito nel libro Tesori umani viventi del Registro delle eredità immateriali siciliane.

www.siciliaoutletvillage.it | [email protected]

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L’ORDINE INGEGNERI DI CATANIA AVVIA CICLO DI FOCUS CULTURALI

Primo incontro sul tema della dislessia e l’approccio del corpo docenti

CATANIA – Per la prima volta un pubblico di tecnici, quale è quello degli ingegneri, si approccia ad una tematica non strettamente legata alla professione, avviando un percorso sperimentale di approfondimento culturale, che sarà anche il filo conduttore di molti altri appuntamenti nel corso dell’anno. Un nuovo approccio avviato dall’Ordine e della Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri di Catania con un focus sulla dislessia, Disturbo specifico dell’apprendimento (Dsa), ospitato il 30 gennaio 2014 nella sede dell’Ordine con il contributo della specialista in difficoltà d’apprendimento, integrazione scolastica e sociale Andrea Gabriela Lampa.

Invertire le lettere e i numeri quando si legge o si scrive, prendere più tempo per la lettura e la comprensione di poche righe sono difficoltà che si manifestano in quasi l’8% dei bambini in età scolastica, tutti soggetti esenti da deficit cognitivi, sensoriali, psicologi e neurologici. «Non è dunque una disabilità, non è un handicap, né una malattia» – lo ribadisce più volte la dott.ssa Lampa durante il suo intervento – non c’è niente da guarire o da cambiare, si tratta solo di conoscere e utilizzare gli strumenti giusti per dimostrare, prima di tutto a se stessi, di avere le capacità. Come fanno ogni giorno tanti bambini e adolescenti – tra questi anche i miei figli – che con il supporto di canali alternativi come Pc e Ipad, riescono perfettamente a fare i compiti, suonare strumenti musicali, imparare una lingua straniera».

All’incontro, coordinato dal vice presidente della Fondazione Giuseppe Platania, ha preso parte il presidente dell’Ordine Santi Maria Cascone che, in apertura, ha sottolineato «l’intensificarsi del ruolo culturale svolto dalla Fondazione, in continuità con la serie di attività promosse negli anni precedenti. Iniziative come questa richiamano una platea di colleghi attenta e qualificata, a dimostrazione che serve confrontarsi anche su tematiche non strettamente legate al nostro lavoro ma allo stesso modo interessanti». Dunque apertura culturale, sperimentazione e condivisione sono i punti cardine del percorso avviato ieri, dati locali attestano che sono circa seicento gli ingegneri catanesi che ricoprono il ruolo di docenti (media – superiori e Università), ed è a loro in particolare che si rivolge il presidente della Fondazione Aldo Abate nel suo intervento: «Quando si parla di dislessia si cade facilmente nell’errore di considerala una patologia da cui guarire – ha affermato Abate – perciò riteniamo sia doveroso contribuire alla conoscenza corretta del problema, con particolare riferimento alle conseguenti azioni didattiche e ai colleghi docenti impegnati sul campo. Dopo tutto, spogliati i panni di professionisti, gran parte di noi sono anche genitori e riteniamo quindi che l’incontro odierno sia prezioso e utile per fare in modo che le potenzialità non rivelate dei nostri ragazzi si trasformino in grandi opportunità di crescita».

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COMMERCIALISTI: OLTRE 600 I PROFESSIONISTI ETNEI COLLEGATI AL “TELEFISCO”

TRUGLIO: «LA NUOVA LEGGE DI STABILITÀ NON CONTRIBUISCE  AL RILANCIO ECONOMICO»

 CATANIA – «Le novità del fisco italiano per il 2014 non contribuiscono in maniera incisiva al rilancio del nostro sistema economico. Gli interventi introdotti sono un palliativo rispetto alle misure in ambito fiscale ed economico di cui il Paese avrebbe bisogno, come se a un malato grave il legislatore abbia suggerito un’aspirina». È una metafora eloquente quella usata dal presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (Odcec) di Catania, Sebastiano Truglio, per descrivere la mancata occasione, da parte del governo italiano, di leggi fiscali meno complesse e più efficienti. L’argomento è stato al centro del 23esimo Telefisco, la videoconferenza nazionale organizzata da “L’esperto risponde” del Sole24Ore, svoltosi quest’oggi (30 gennaio) e considerato l’appuntamento annuale più importante per la formazione professionale e il confronto tra gli operatori del settore e l’Amministrazione finanziaria.

«La Legge di stabilità, di cui oggi approfondiamo le novità, è costituita da un solo articolo di ben 748 commi scritti in “burocratese” – ha continuato Truglio – segnale di un fisco non ancora semplificato ma farraginoso. Basti pensare alle numerose e continue modifiche sulla tassazione degli immobili. Dopo l’Imu e la Tasi, l’ultima sigla introdotta è la Iuc – Imposta Unica Comunale su casa e rifiuti. Anche i cambiamenti sul fronte dell’Iva, dell’accertamento, della rateazione delle cartelle, della rivalutazione dei beni di impresa, quest’ultima particolarmente importante, sono di carattere superficiale, senza le significative innovazioni che invece occorrono per un fisco più efficace ed equo per la ripartenza dell’economia del Paese. Una volontà che non si manifesta nella riduzione delle detrazioni per le famiglie, prevista dalle legge di stabilità, e in una legge successiva che invece introduce nuove e rilevanti detrazioni per il finanziamento dei partiti politici».

 

La nuova imposta di registro, i crediti d’imposta, la correzione delle dichiarazioni, la riscossione e nuovo redditometro, sono alcune delle altre tematiche sviluppate durante la giornata di lavori, a cui sono intervenuti gli esperti del maggiore quotidiano economico d’Italia e i rappresentanti dell’Agenzia delle Entrate. Il decreto sul rientro dei capitali, pubblicato questa notte in Gazzetta ufficiale, secondo il direttore dell’Agenzia Attilio Befera «non è e non può essere un condono – ha dichiarato durante la videoconferenza nelle 103 sedi sparse sulla penisola – ci sono segnali abbastanza interessanti di voglia di rientrare. La prossima settimana metteremo online i modelli, saranno molto ampi e prevedono la possibilità di aderire per i contribuenti che hanno un solo o più investimenti. Il tema dell’evasione internazionale è in profonda modifica, va combattuta seriamente. Ha effetti anche da un punto di vista politico, perché la soprannazionalità dei capitali limita la capacità fiscale e decisionale dei Paesi». E sul redditometro ha detto: «A breve emaneremo la direttiva. Non partiremo con un numero esagerato di controlli, ma li limiteremo ai casi più eclatanti, facendo una preselezione».

 

«Catania è tra le sedi più importanti della penisola per il numero di partecipanti – ha affermato il tesoriere dell’Odcec Catania Giuseppe Grillo, che ha coordinato il convegno etneo, tenutosi al Grand Hotel Villa Itria di Viagrande – oltre 600 gli iscritti che hanno preso parte ai lavori. Questo conferma la rilevanza del nostro Ordine nel panorama nazionale, e l’impegno costante dei professionisti nel campo dell’aggiornamento per fornire una consulenza e un sostegno di qualità sempre maggiore ai clienti e alle aziende del territorio, volàno della nostra economia».

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«140 TAC E RISONANZE SPENTE 18 ORE AL GIORNO. SBLOCCARE I CONCORSI PER ASSUMERE MEDICI E TECNICI»

Stamattina tavola rotonda nella sala Dusmet dell’Arnas Garibaldi di Catania

RADIOLOGIA IN SICILIA: COME ABBATTERE LE LISTE D’ATTESA?

Capodieci: “Abbiamo macchinari all’avanguardia ma mancano risorse umane per utilizzarle”

CATANIA – «Potenziare gli screening per la prevenzione dei tumori, incrementare l’offerta di prestazioni diagnostiche e abbattere le liste d’attesa, che rappresentano una delle criticità del sistema regionale: sono questi gli obiettivi da raggiungere per innalzare la qualità della sanità in Sicilia. Purtroppo oggi la carenza di personale, soprattutto nella branca radiologica, non consente di trovare un punto d’incontro tra domanda e offerta, da cui deriverebbero benefici tanto all’utenza quanto alle risorse professionali impiegate». A puntare il dito sulla carenza di medici e tecnici è il segretario regionale dell’area radiologica Fassid Snr Sicilia, Giuseppe Capodieci, che questa mattina (25 gennaio) presso la Sala Dusmet dell’Azienda Ospedaliera Garibaldi di Catania, ha aperto il convegno “Prestazioni sanitarie: quale appropriatezza?”.

«Attualmente le dotazioni organiche delle aziende ospedaliere – ha continuato Capodieci – prevedono in tutta la Sicilia 600 radiologi in servizio, ma questo numero rimane ancora solo sulla carta, in considerazione del fatto che mancano all’appello 70 medici nei posti previsti dagli Atti aziendali. Inoltre, su tutto il territorio regionale abbiamo 140 macchinari cosiddetti “pesanti”, tra Tac e Risonanze magnetiche di ultima generazione, che vengono utilizzati soltanto per un turno di lavoro (6 ore), e non dodici ore al giorno così come previsto dalle recenti normative regionali. È semplice dunque comprendere quanto e come si potrebbe potenziare l’offerta se solo venissero sbloccati i concorsi per l’assunzione di nuove risorse». La Sicilia, infatti, possiede un parco-macchine tra i più innovativi d’Italia, grazie ai finanziamenti europei, che hanno permesso d’investire in tecnologie di ultima generazione: «Abbiamo strumentazioni all’avanguardia, che hanno due o tre anni di vita – ha aggiunto Capodieci – non dobbiamo e non possiamo aspettare che diventino vecchie e obsolete».

Il sottoutilizzo delle macchine diagnostiche contribuisce di certo ad allungare l’attesa degli utenti che, ancora oggi, per un esame programmabile (e non urgente) sono costretti ad attendere fino a cento giorni: «La parola d’ordine è appropriatezza – ha continuato il senatore Antonio Scavone, radiologo, tra gli ospiti dell’incontro – in Sicilia una prestazione radiologica su tre è inutile: ciò incide sui costi della gestione, sulla qualità del servizio e sull’efficienza delle stesse prestazioni. Da una parte occorre razionalizzazione e buona organizzazione all’interno della categoria, dall’altra un necessario potenziamento dell’organico: sono questi gli unici parametri da seguire per superare le criticità. La categoria dei radiologi siciliani si sta impegnando sull’approccio clinico e sui percorsi diagnostici – così come previsto dal decreto regionale 2428 del 17 dicembre 2013, adesso aspettiamo gli strumenti operativi – le risorse umane – da parte della Regione Siciliana».

Sono intervenuti stamattina anche il Commissario straordinario dell’Arnas Garibaldi Angelo Pellicanò, il presidente incoming della Sirm (Società italiana di radiologia medica) Carmelo Privitera, ed Elio Bennici, alla guida del gruppo di Sirm Sicilia. Al convegno è seguita la tavola rotonda – moderata dal giornalista Nuccio Sciacca – che ha visto gli interventi di Vincenzo Lo Scalzo (segretario regionale Simet-Fassid), Salvo Scardilli (segretario regionale Aupi – Fassid), e Antonio Castorina (segretario generale Sinafo – Fassid).

L’impiego di personale nei laboratori di raggi X è un’emergenza a cui far fronte: «Non comprendiamo il motivo di questo blocco di assunzioni – conclude Capodieci – si parla tanto di rimodulazione della rete ospedaliera e di tagli dei posti letto, ma le prestazioni diagnostiche di radiologia spesso sono ambulatoriali e, al contrario, sono a supporto della prevenzione. Vogliamo dunque risposte concrete per operare con quella efficacia ed efficienza che dovrebbe essere propria di una sanità moderna».

Hanno partecipato alla tavola rotonda i segretari regionali delle associazioni sindacali che fanno capo alla Federazione Fassid, e i rappresentanti di Aimn (Associazione italiana di medicina nucleare), Airo (Associazione italiana radioterapia oncologica), Ainr (Associazione italiana di neuroradiologia).

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IL MUSEO DELL’ETNA Tutto ciò che c’è da sapere sul vulcano più grande d’Europa riconosciuto dall’UNESCO

VIAGRANDE (CATANIA) – Sono millecinquecento metri quadri tutti da vivere e scoprire, dove scienza e leggenda si incontrano, sapere, natura e mitologia trovano un filo conduttore, immersi nei caldi colori del “rosso lava”, del “nero pietra” e del “bianco neve”.

L’Etna non è mai stata così vicina, così raggiungibile e familiare, grazie a un intero Museo che porta il suo nome, sito a Viagrande e nato dalla collaborazione tra l’Associazione “Amici della Terra” e alcuni tra gli Enti principali del territorio, tra cui il Parco dell’Etna, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e Università degli studi di Catania. Un luogo unico di conoscenza e apprendimento, aperto e accessibile a tutti, adulti e bambini, accomunati dalla passione per la “muntagna”, proponendosi come una preziosa occasione di valorizzazione del territorio. L’Etna in tutti i suoi aspetti, i miti e la storia, le teorie scientifiche, la natura e i prodotti tipici del vulcano più grande d’Europa recentemente riconosciuto patrimonio dell’Unesco.

 

IL MUSEO DELL’ETNA – Grazie a un’esposizione moderna e interattiva, oggi il Museo dell’Etna è riconosciuto come il principale centro didattico-espositivo dedicato al vulcano attivo più alto d’Europa, che ancora oggi custodisce particolari varietà di flora e fauna e propone itinerari turistici che emozionano il visitatore: grazie alle visite guidate e alle attività ad hoc per scolaresche, gruppi e turisti in visita, vengono trattati sia gli aspetti naturalistici che quelli storici ed etno-antropologici. L’area espositiva presenta ambientazioni ed exibit dedicati all’Etna con approfondimenti sulla natura, i sentieri, i prodotti tipici e la storia antica e recente, ed è suddivisa in sezioni tematiche, offrendo una visione moderna e interattiva della vulcanologia generale, anche mediante book shop e servizi, in totale assenza di barriere architettoniche.

Dalle principali eruzioni proiettate nella sala cinema alle gigantografie, dai prodotti tipici come vino, olio e miele alle attività legate alla neve e alle grotte, passando per la storia, la leggenda e il mito fino alla natura etnea nella sua complessità e nel suo interminabile fascino: tra diorami a grande scala, simulazioni di colate di lava calda, sbuffi di geyser, modelli tridimensionali e grotte di scorrimento lavico, sembrerà di trovarsi a pochi passi dall’immenso vulcano, immersi negli spettacolari scenari, unici in tutto il mondo. Questo ne fa il più grande museo sui Vulcani presente in Italia ed è diventato uno dei centri scientifico-didattici più visitati in tutta la Sicilia, meritando anche il prestigioso Premio Alta Qualità per l’Infanzia “Il Grillo” della Rai, nel 2012.


LA STRUTTURA – Accogliente e spaziosa, in aggiunta agli spazi espositivi è fornita di sale di proiezione, di un nuovo cinema 3D, di una ludoteca e di numerosi shop e servizi. È l’unica struttura in Sicilia a disporre di un simulatore di terremoti dotato di una piattaforma dinamica computerizzata. 

 

PERCORSI A TEMA – Sono proposti sia in italiano che in inglese applicando i più moderni criteri di “edutainment”, la metodologia espositiva che mira a educare divertendo, con gli obiettivi di far conoscere il territorio, promuovere il rispetto e la tutela dell’ambiente e diffondere la cultura della sostenibilità. Accompagnati da esperte guide anche i più piccoli capiranno come e perché nascono i vulcani del  mondo, ed entreranno in contatto con gli scenari delle eruzioni osservando i fenomeni di maggior richiamo e interesse, che spesso tengono con il fiato sospeso il mondo intero. In particolare, l’attenzione è rivolta all’educazione al rischio vulcanico e sismico con il progetto Edurisk della Protezione Civile realizzato in collaborazione con l’INGV.

 

I VULCANI – Il Museo sui vulcani del mondo più grande d’Italia offre un’opportunità unica per entrare nel vivo delle eruzioni vulcaniche, eventi strettamente legati alla storia stessa del territorio in cui sorge, l’Etna. Con il supporto degli specialisti sembrerà di fare un vero viaggio al centro della Terra, per scoprire come e perché esistono i vulcani, come funzionano e quali pericoli presentano per le popolazioni: focus sui vulcani del mondo, sulla storia della Terra e la sua struttura interna, per capire la dinamica che provoca terremoti e vulcani. È presente anche un’intera sezione dedicata al lavoro svolto dai vulcanologi e le tecniche scientifiche di monitoraggio dell’Etna e degli altri vulcani italiani.

 

DINOSAURI ED ELEFANTI DELLA PREISTORIA – Riproduzioni a grande scala dei rettili preistorici che dominarono il pianeta e le teorie sui meteoriti e le eruzioni vulcaniche che ne provocarono l’estinzione. Le ipotesi sull’origine dell’Universo e sulla deriva dei continenti sono spiegate attraverso  filmati in computer grafica.

Inoltre, è stata da poco allestita un’area dedicata agli elefanti vissuti in Sicilia in epoche preistoriche con approfondimenti sull’Elefante di Catania (storia, leggende e curiosità legate al simbolo del capoluogo etneo), associando all’esposizione un laboratorio di approfondimento e di creatività che prevede la realizzazione di un elefantino in cartone riciclato, da personalizzare e portare a casa.

IL DELTAPLANO DI ANGELO D’ARRIGO – Nell’ampia sala centrale è esposto l’originale deltaplano di Angelo D’Arrigo con il relativo filmato e uno spazio espositivo dedicato alle gesta del mitico aviatore naturalista. Scomparso nel 2006, era soprannominato “Condor” per le sue ricerche sul volo dei rapaci delle Ande e le sue imprese, che lo avevano visto impegnato nel volo libero sulle cime più alte del mondo. Era stato il primo a sorvolare l’Etna in eruzione.

 

LABORATORI CREATIVI E DI APPROFONDIMENTO – “Art Attack” è il laboratorio ispirato all’omonima trasmissione televisiva e realizzato in collaborazione con il Museo Nazionale del Fumetto e dell’Immagine, con lo scopo di offrire con professionalità e qualità un’occasione  divertente per sviluppare creatività e fantasia: si può scegliere tra la realizzazione di un vulcanetto o di un elefantino in cartone riciclato, poi personalizzato e colorato a piacere dagli studenti, come ricordo dell’esperienza e portafortuna.

WORKSHOP “I TERREMOTI” –  Dopo la visione di un  video e l’utilizzo sperimentale di modellini, si arriva al nuovissimo simulatore di terremoti dotato di piattaforma dinamica computerizzata di oltre 4 mq,  sulla quale bambini e adulti potranno sperimentare direttamente ed in completa sicurezza le sensazioni di veri eventi sismici di diversa intensità. Conoscere per difendersi! L’obiettivo è abituarsi a riconoscere tali eventi senza panico e senza paura, sapendo quali comportamenti occorre mettere in atto seguendo i consigli della Protezione Civile Nazionale.

 

SALA CINEMA IN 3D – Tramite gli appositi occhiali, il Museo offre una serie di effetti spettacolari dal forte coinvolgimento emotivo: i filmati rappresentano un viaggio all’interno di un vulcano con la sensazione di sperimentare un’eruzione “dal vivo”. Nella seconda sala cinema vengono proiettati divertenti filmati sui vulcani del mondo

 

ESCURSIONI – La visita al museo può essere abbinata a un’escursione sull’Etna che rappresenta un efficace complemento dell’esperienza museale.  Si consigliano percorsi guidati lungo gli itinerari più suggestivi del vulcano adatti a grandi e bambini, per un numero minimo di 30 partecipanti. Le escursioni comprendono l’ingresso in una grotta di scorrimento lavico, con appositi caschetti di protezione e lampade, la visita ad antichi crateri spenti e infine l’osservazione degli aspetti naturalistici più interessanti del nostro vulcano. Alcuni esempi: Crateri Silvestri, Monte Nero degli Zappini, Monti Sartorius, Grotta Cassone, Grotta dei Ladroni.

 

 

Il Museo dell’Etna è aperto tutti i giorni su prenotazione,

domenica e festivi dalle ore 10.00 alle 13.00, ultimo ingresso ore 12.30.

 

Si trova in via Dietro Serra 6 – 95029 Viagrande (Ct)

Recapiti: 095 789 0768 – 347.0415868

www.etnamuseum.it  [email protected]

 

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Domenica 26 gennaio, in provincia di Messina vince la tradizione. LA QUARTA TAPPA DEL “GIRO D’ITALIA IN 52 WEEKEND” PREMIA LA SICILIA. TURISMO, A NOVARA DI SICILIA TUTTI PAZZI PER IL MAIORCHINO

Concedersi un fine settimana per tornare indietro nel tempo, ai sapori e alle tradizioni di un piccolo gioiello medievale, in una vallata pittoresca tra il promontorio di Tindari e lo sperone della Rocca Salvatesta: Novara di Sicilia, a 74 km da Messina, con il suo tradizionale “Gioco del Maiorchino” ha scalato la top ten degli appuntamenti turistici di punta dello Stivale, aggiudicandosi la tappa del Giro d’Italia in 52 Weekend del 26 gennaio 2014.

 

Con la manifestazione “più unica e autentica”, l’antico borgo ha meritato una targa commemorativa e il reportage giornalistico che in esclusiva il team del Giro realizzerà proprio in occasione della gara che si svolgerà questo fine settimana. Come? Grazie alla segnalazione e al voto di preferenza di quanti, tra viaggiatori, amanti del posto e abitanti, hanno già vissuto la festa, concedendosi – anche solo per un weekend – un altro tempo, uno “short break” emozionante, gioioso e rilassante. Tutti ingredienti fondamentali per condire una vacanza, che permetta di dedicarsi alla scoperta di un luogo, di coglierne l’essenza e portarne via un po’ nel bagaglio leggero di un fine settimana.

 

Anche quest’anno occhi e palati saranno puntati al formaggio simbolo della festa e del Borgo che richiede una preparazione lenta, prodotto solo da febbraio a giugno, esclusivamente con latte di pecora e capra, stagionato per due anni: la gara si svolgerà clima di folklore e divertimento, mediante il lancio della forma di formaggio con uno spago, “la lazzada”, facendolo rotolare lungo un percorso che si snoda per oltre due chilometri. Con il coinvolgimento dell’intera popolazione, 16 squadre di 3 persone si sfideranno all’insegna della tradizione siciliana, prima di dare il via alla celebre sagra conclusiva.

 

Il Giro d’Italia in 52 Weekend porta la firma di Weekend-a-gogo, piattaforma web per la scelta delle migliori proposte turistiche del fine settimana, che per tutto il 2014 girerà l’Italia, documentando gli eventi più votati dalla community. A fare la differenza sono gli utenti che, nelle vesti di Cicerone in giro per il Bel Paese, scovano angoli di paradiso, indicando e votando l’evento o la ricorrenza più originale, strana, suggestiva, divertente e memorabile: al resto pensa lo staff di Weekend-a-gogo, stilando la top ten delle segnalazioni, e realizzando il reportage per l’appuntamento che avrà ottenuto il maggior numero di preferenze.

 

 

COME PARTECIPARE

L’iniziativa consente a chiunque di far conoscere gli eventi che si svolgeranno in Italia durante uno dei 52 weekend del 2014 e di votare quelli preferiti. Partecipare è semplice, basta iscriversi gratuitamente su Weekend-a-gogo (http://weekandagogo.it/registrati.aspx?aid=1208) segnalare gli eventi preferiti del 2014 e farli votare (http://www.weekendagogo.it/gallery-eventi.aspx). Sul sito dedicato www.52weekend.it si possono candidare più eventi, basta inserire data, titolo, breve descrizione, foto e catalogarlo in una delle 18 categorie tematiche presenti: benessere, cultura, enogastronomia, per la famiglia, natura, con il cane, divertimento, gay & lesbian, relax, romantico, shopping e sport. www.weekendagogo.it

 

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SACCHETTI BIODEGRADABILI: PROGRESSI NELLA RICERCA DI POLIMERI OTTENUTI DA SCARTI E RIFIUTI

Progetto Polybioplast condotto dal Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia,con Università di Catania e partner internazionali

 Svelati i segreti di due batteri produttori di polimeri biodegradabili, biosurfattantie molecole antimicrobiche

CATANIA – Nuovo successo per il Parco Scientifico e Tecnologico (Pst) della Sicilia nel campo della produzione di prodotti biodegradabili da scarti e rifiuti. La ricerca nell’ambito del Progetto “Polybioplast”, finanziato dal “PON Ricerca e Competitività” e avviato dal Pst da quasi un decennio, ha compiuto infatti importanti progressi per l’ottenimento di un film polimerico biodegradabile mediante conversione microbica di scarti della produzione del biodiesel. Il risultato con­sente di ottimizzare i processi, abbassare i costi di produzione ed ampliare i campi di applicazione, fra cui i sacchetti biodegradabili per la raccolta differenziata e il compo­staggio diretto, le carte riciclabili per il packaging alimentare.

Nello specifico i ricercatori del Parco e dell’Università di Catania – allo scopo di verificare le basi genetiche che governano la sintesi di tali composti, creare dei mutanti over produttori e ottenere prodotti con le caratteristiche chimiche e tecnologiche desiderate – hanno affrontato il problema alla base sequenziando il genoma di due batteri capaci di convertire oli alimentari esausti e sottoprodotti della produzione del biodiesel in polidrossialcanoati (PHA a media catena) e altri prodotti di interesse per la sostenibilità ambientale.

Si tratta di due ceppi di Pseudomonas isolati per la prima volta da piante di pomodoro, che, seppur molto simili dal punto vista morfologico e filogenetico, presentano caratteristiche genotipiche e fenotipiche differenti.

I genomi, sequenziati con tecnologia Illumina GAIIx, sono stati sottoposti ad analisi bioinformatica con il contributo di laboratori partner del Pst quali il Dispa (Università di Catania), International Centre for Genetic Engeneering and Biotechnology (Icgeb, Triste), University of West of England (Bristol, UK) School of Biological Sciences University of Reading (Reading, UK) e Department of Biology University of Massachusetts Dartmouth (Usa).

«Il risultato ottenuto – spiega il responsabile scientifico del progetto Polybioplast Antonino Catara – permette di chiarire alcuni meccanismi dei processi di conversione, sui quali poter intervenire per migliorare l’efficienza del sistema e per ottenere prodotti più performanti». Le informazioni ricavate consentiranno di ridurre i costi di produzione e di passare in tempi brevi alla produzione di teli funzionalizzati, grazie a una macchina in fase di realizzazione presso il partner AAT (Agroindustry Advanced Technologies Spa).

Biopolimeri, biosurfattanti e molecole con attività antimicrobica e antibatterica, sono al vaglio sperimentale ad opera dei ricercatori del Pst.

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CONCLUSI I PRIMI SEI PROGETTI DI “LABDESIGN”: LA CUCINA DIVENTA UNA CITTÀ, UN GIOCO, UNA TRADIZIONE

Iniziativa dell’Ordine Architetti Catania, in sinergia con i partner Arredi Gallina e Valcucine, rivolta ai progettisti siciliani under 40

CATANIA – Nello scorso mese di aprile venne presentata come un’esperienza pratica di progettazione ai fini della produzione di un oggetto o mobilio di design, rivolta ai giovani architetti nati e cresciuti in Sicilia, per valorizzare la loro competenza e bravura. Oggi il “LabDesign” – promosso dall’Ordine provinciale degli Architetti di Catania in sinergia con le aziende Arredi Gallina di Acireale e Valcucine di Pordenone – ha concretizzato i primi risultati e ha dimostrato di essere molto di più: un’officina di creatività di nuova concezione e ampie vedute imprenditoriali e culturali, un varco professionale da e per la Sicilia.

I primi sei architetti, dei 33 partecipanti, hanno portato a termine il ciclo tematico “Diversamente cucina… cucina diversamente”, dedicato a uno degli ambienti casalinghi più vissuti. I loro progetti attirano e meritano l’attenzione degli esperti del settore e del pubblico: chi ha immaginato la cucina come un ritratto della città (Claudio d’Angelo con The City); chi l’ha composta accostando i celebri elementi di Tetris (Antonella Caponnetto con E5_TetraKitchen); chi ha concentrato tutto ciò che occorre in un tavolo d’avanguardia (Vincenzo Brullo con Table Kitchen); e ancora, chi ha progettato un ambiente esteticamente moderno con l’introduzione di mobili d’altri tempi (Alessio Scuderi con Container Kitchen); chi ha realizzato un piano cottura corredato dalla traslazione dei pensili (Ivana Trazzera con Panta Rei); e infine chi ha concepito un’innovativa cucina “a scomparsa” in un puro gioco di composizione e scomposizione (Francesco Dollo con Twist).

Alla presentazione dei progetti – avvenuta venerdì 20 settembre – erano presenti il presidente dell’Ordine etneo degli Architetti Giuseppe Scannella, il segretario dell’Ordine nonché coordinatore del LabDesign Santo Buccheri, i rappresentanti di Arredi Gallina Giuseppe e Pino Gallina, il responsabile Formazione Valcucine Massimo Peloso, il direttore del primo ciclo Labdesign Alfio Cicala.

«Ciascuno dei sei progetti presentati è una summa dei principi che caratterizzano il design e l’architettura moderna – ha dichiarato Scannella – la valorizzazione dell’ambiente e il rispetto delle sue risorse, il connubio tra estetica e funzionalità, la commistione fra tradizione e innovazione. Sono sfide che i nostri giovani sanno affrontare e vincere: hanno analizzato il concetto spaziale della cucina da diversi punti di vista, valutando i sentimenti e le memorie che la abitano. I risultati prodotti sono diversi e variegati, ciascuno in linea, oltre che con il tema, con le personalità dei sei giovani autori, e di questo ne siamo enormemente fieri».

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VIAGRANDE, CASA DELLE FARFALLE DIVENTA GIARDINO ZOOLOGICO

CATANIA – La Casa delle Farfalle Monteserra di Viagrande (CT) ha ottenuto la licenza di giardino zoologico: lo ha annunciato in questi giorni il sottosegretario alle Politiche Agricole Giuseppe Castiglione. Un ulteriore riconoscimento all’area naturale protetta del territorio etneo, gestita dall’Associazione Amici della Terra, che rappresenta un vero e proprio mondo incantato, immerso nel Parco Monteserra e oggi meta di centinaia di turisti.

Si tratta di una grande voliera, unica struttura del genere in tutto il Sud Italia, dove diverse specie di farfalle, tra le più belle e particolari del mondo, dalle forme e i colori più vari, volano indisturbate compiendo tutto il loro ciclo vitale.

All’interno della serra tropicale, che riproduce un habitat naturale, è possibile ammirare la “Falena Cobra” che presenta sulle ali la sagoma e i colori del serpente Cobra allo scopo di difendersi dai predatori; la “Farfalla Civetta”, che sembra riprodurre sulle ali gli occhi del gufo; e ancora la famosa “Farfalla Foglia” che si mimetizza perfettamente con la vegetazione. Tra i boschi del Parco Monteserra è possibile osservarle da vicino, scoprire i particolari del loro ciclo di vita e capire i legami con l’ambiente naturale.

Orari e giorni di apertura: le domeniche e i festivi dalle 10 alle 16; l’ultimo turno d’ingresso è alle 15.30.

Per info visitate il sito www.casadellefarfallemonteserra.it oppure la pagina Facebook: www.facebook.com/CasaDelleFarfalleMonteserra

 

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TOD’S E HOGAN FANNO IL LORO INGRESSO AL SICILIA OUTLET VILLAGE

AGIRA (EN) – Altri due top brand della moda italiana e internazionale hanno scelto il Sicilia Outlet Village: Tod’s e Hogan – sabato 11 maggio – hanno inaugurato il loro store per accogliere le migliaia di amanti e cultori del loro stile che accorreranno da tutta l’Isola per l’attesa apertura.

La fashion town siciliana ottiene così un altro prezioso riconoscimento grazie alla capacità di concedere lusso ed eleganza a prezzi accessibili, successo decretato dagli oltre 2 milioni di visitatori che l’anno scorso hanno fatto tappa al Sicilia Outlet Village.

In questo panorama Tod’s e Hogan si inseriscono arricchendo sempre più l’atmosfera glamour con le loro collezioni. Qualità, tradizione e innovazione sono i valori fondamentali di Tod’s, eccellenza dell’artigianalità e della creatività Made In Italy. Dalle pregiate materie prime alla cura di ogni dettaglio, Tod’s è l’essenza del lusso contemporaneo. All’interno del Village la sua boutique è collocata proprio al centro, nella piazza del Lusso, accanto agli altri marchi di calibro internazionale: qui i visitatori possono godere di una gamma di prodotti esclusivi, dalle calzature agli accessori.

Autenticità, ricerca, innovazione sono le chiavi di stile che aprono il mondo Hogan, esemplare combinazione tra eleganza informale e design ricercato. Lavorazioni artigianali, linee pulite e materiali di altissima qualità sono gli elementi che caratterizzano l’innovativo modello estetico del brand. Calzature, e accessori ideali per vivere la città, con una raffinatezza mai convenzionale che risponde ai criteri di qualità e funzionalità.

Ancora una volta il Sicilia Outlet Village realizza i desideri del proprio pubblico, ampliando la propria offerta, con stile ed esclusività.

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