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IVM Chemicals

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Da IVM Chemicals una soluzione innovativa per gestire l’affioramento di resine

Le soluzioni Hydrocrom Milesi per la protezione del legno all’esterno si arricchiscono di un innovativo sistema di protezione specificamente studiato per serramenti ed infissi a finitura bianca.

La nuova sfida, che vede ancora vincente il Laboratorio di Ricerca e Sviluppo di IVM Chemicals, si concentra sulla soluzione al problema dell’affioramento di sostanze estrattive dal legno: queste sostanze tendono nel tempo ad affiorare in superficie, e si manifestano con indesiderate macchie e ingiallimenti che compromettono la qualità estetica dell’infisso.

La risposta di IVM Chemicals è un innovativo ciclo di verniciatura all’acqua realizzato con tre nuovi prodotti della serie Hydrocrom Milesi.

Il ciclo è caratterizzato da una straordinaria efficacia isolante mirata e specifica, ottenuta grazie ad una combinazione di prodotti che agiscono in sinergia, per trattenere gli affioramenti indesiderati di sostanze contenute nel legno.

XHT25215, il primer isolante monocomponente ad elevato residuo secco ed elevata rapidità di essiccazione è realizzato con speciali materie prime in grado di isolare in modo selettivo le sostanze estrattive naturalmente contenute nel legno.

XBT603, il fondo monocomponente, garantisce risultati normalmente ottenibili solo con prodotti reticolati, ma con tutti i vantaggi di un prodotto pronto all’uso e di facile applicazione, senza limitazioni di pot-life. Si applica ad elevate grammature, limita al massimo il rigonfiamento delle fibre del legno, assicura una perfetta adesione al supporto e eccellenti caratteristiche di carteggiabilità.

Completa il ciclo HZT12, la finitura satinata bianca, formulata con speciali cere che riducono l’attitudine a trattenere lo sporco  e creano un piacevole effetto liscio al tatto, unito ad un elevato grado di morbidezza.

Per comprendere meglio gi effetti che con il tempo possono manifestarsi su un infisso a finitura bianca, ed i vantaggi della nuova proposta del marchio Milesi, sono stati effettuati test di invecchiamento accelerato secondo la norma EN927-6 su supporti trattati con un tradizionale ciclo di verniciatura e su supporti finiti con l’innovativo ciclo in grado di isolare resine ed estrattivi conservando un corretto rapporto di permeabilità e di scambio tra legno e atmosfera.

Confrontando fra loro gli esiti dei due test, sono evidenti i vantaggi estetici della nuova soluzione Milesi specifica per cicli a finitura bianca su manufatti per esterno.E i vantaggi estetici non sono gli unici: la speciale finitura impiegata, in fase di test, ha dimostrato di poter superare brillantemente tutti i test previsti dal CatasCQA.

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Inquinamento Indoor e il ruolo delle vernici per legno: l’impatto di una scelta consapevole

CHE COS’E’ L’INQUINAMENTO INDOOR

L’argomento dell’inquinamento indoor desta un crescente interesse, in un contesto di sempre maggiore attenzione del consumatore verso tutti i problemi connessi con la salute: l’inquinamento ambientale.

E’ importante riflettere sul fatto che circa l’80% delle nostre attività quotidiane si svolge in ambienti chiusi (casa, ufficio, edifici pubblici, centri commerciali, etc.).

Da molti anni si conducono studi e monitoraggi sull’aria e sull’inquinamento ambientale, ma solo di recente l’attenzione si è spostata sugli ambienti in cui trascorriamo molto più tempo e in cui ci sentiamo protetti dalle minacce dell’aria esterna, spesso inquinata, specie nelle grandi città.

Quali sono le principali fonti di inquinamento indoor?

Le fonti sono molte, e alcune insospettabili:

•            materiali da costruzione

•            pitture murali, collanti, materiali isolanti, vernici in genere, pvc, tessuti vari

•            elementi d’arredo

•            solventi e detergenti domestici

•            prodotti cosmetici

•            deodoranti per l’ambiente

•            attività come la cucina, il consumo di tabacco

•            computer, stampanti, fotocopiatrici

Si pensi poi, che ogni qualvolta si apre la finestra per “cambiare l’aria”, tutte le componenti inquinanti presenti all’esterno “entrano” in casa nostra.

Quali sono i rischi per la salute connessi all’inquinamento indoor?

Le sostanze emesse in ambiente indoor possono influenzare negativamente la nostra salute attraverso tre principali canali di contatto:

Assorbimento per inalazione

Le fonti di pericolo per inalazione sono costituite dalle emissioni residue, ovvero le sostanze organiche volatili che non sono completamente evaporate nel corso del processo industriale di verniciatura; possono quindi dar luogo ad odori persistenti e spesso molto fastidiosi.

Le  migliori  soluzioni  di  verniciatura  per  ridurre  il  problema  delle  emissioni  residue  sono  quelle  esenti  da  solventi aromatici, stirolo e monomeri acrilici.

Assorbimento per contatto cutaneo

La pelle assorbe per contatto le sostanze poco volatili presenti sulle superfici: non evaporando nell’ambiente, queste sostanze migrano all’esterno attraverso la pellicola di vernice e possono essere assorbite per contatto cutaneo.

Veicoli di trasmissione possono essere i manufatti verniciati con cui si viene a contatto diretto, quali sedie, superfici piane, parquet,  strutture e interni di armadi verniciati e gli oggetti che stanno a contatto diretto e prolungato con questi (indumenti, ecc.).

Assorbimento per ingestione

Questa problematica è circoscritta a mobili e ad altri articoli per la prima infanzia e riguarda la possibilità che i bambini ingeriscano, attraverso la saliva, componenti nocivi potenzialmente presenti in alcune vernici.

I metalli pesanti sono pericolosi, in particolare per organismi ancora in via di sviluppo, e quindi con minori difese, come quelli dei bambini. E’ quindi importante che i prodotti vernicianti utilizzati non contengano ftalati e che non contengano pigmenti a base di cromo e piombo.

VERNICI PER LEGNO ED EMISSIONI INDOOR

In un quadro così complesso, qual è il ruolo delle vernici per legno?

Il rilascio di sostanze potenzialmente inquinanti da parte delle vernici per legno in ambiente domestico avviene a seguito della presenza di solventi (Composti Organici Volatili, anche detti COV) nel prodotto verniciante, in minima parte contenuti anche nelle vernici all’acqua.

Gran parte dei solventi evapora durante il processo di applicazione ed essiccazione della vernice, ma alcuni solventi vengono liberati più lentamente, in un periodo di tempo che può essere di alcuni giorni ma anche di alcuni mesi. La

vernice per legno viene impiegata non solo per i mobili e i complementi d’arredo, ma anche per parquet, coperture di sottotetti, perlinature, scale, elementi strutturali, infissi e serramenti, quindi le fonti legate alla vernice per legno di sostanze potenzialmente inquinanti in una casa possono essere molteplici.

Ogni azienda produttrice di tali prodotti dovrebbe considerare prioritario indirizzare la ricerca verso tecnologie a basso impatto, non solo nella fase di produzione e applicazione del prodotto, ma valutando le possibili influenze del manufatto verniciato sulla qualità dell’ambiente domestico.

L’impatto delle vernici sull’ambiente indoor: vernici ad alta tecnologia o vernici “naturali”?

Oggi è sempre più diffusa l’attenzione da parte del consumatore alle alternative naturali o ecologiche in tutti i segmenti di consumo, dalle auto all’alimentazione ai cosmetici. Anche nel campo delle vernici per legno è possibile trovare molte proposte di vernici cosiddette naturali ed ecologiche, che vengono presentate come alternative a quelle tradizionali, ad alta tecnologia (denominate anche sintetiche perchè frutto di sintesi).

Queste proposte hanno una valenza emotiva molto forte sul consumatore, che spesso sceglie sulla base di uno slogan non supportato da dati scientifici.

Ecco alcune considerazioni sulle vernici naturali e tradizionali, per capire che non è vero che per definizione  ciò che è naturale è “buono”, e ciò che è chimico è “cattivo”, anzi.

Vernici naturali e vernici tradizionali attingono entrambe le materie prime dal mondo della natura (vegetale, animale, minerale). Anche le vernici sintetiche, quindi, sono realizzate con ingredienti naturali. Mentre per le vernici naturali questi ingredienti sono utilizzati così come si trovano in natura, nel caso delle vernici tradizionali (dette sintetiche, perché frutto di sintesi) la chimica fornisce tecniche avanzate  per  ottimizzare questi componenti e sfruttarne al meglio le proprietà.

Ultima frontiera della tecnica, in questo senso, sono le nanotecnologie, che consentono risultati fino ad oggi impensabili per la qualità complessiva dei prodotti vernicianti.

Le tecnologie applicate alle vernici sintetiche sono frutto di processi chimici altamente controllati ed avanzati, che non hanno nulla in comune con l’immagine-stereotipo di chimica nociva ed inquinante, purtroppo oggi ancora diffusa. Inoltre,  grazie  a  processi  tecnologicamente  avanzati  adottati  nella  lavorazione  delle  vernici  sintetiche,  è  possibile ottenere supporti resistenti e stabili nel tempo, facili da pulire, e refrattari allo sporco e alla polvere. Questo è il motivo principale per cui oggi, nel settore delle vernici per legno, si utilizzano materie prime di sintesi. Le materie prime naturali, così come sono reperibili in natura, non sono in grado di conferire al prodotto finale le prestazioni tecniche e qualitative che il mercato richiede.

E’ importante sottolineare che anche le sostanze cosiddette naturali hanno una precisa composizione chimica: la resina di pino è composta in gran parte da acido abietico. Un prodotto “a base di resina di pino” ha un impatto positivo sul consumatore, che pensa al prodotto naturale, mentre un prodotto “a base di acido abietico” evocherà immagini negative e “nocive”, pur essendo la stessa cosa.

Infine, anche il mondo della natura è ricco di sostanze naturali e altamente tossiche. Si pensi alla cicuta, al veleno delle api o delle vipere, o all’amianto, sostanza naturale ampiamente utilizzata nell’edilizia per molti anni, di cui successivamente è stata accertata la pericolosità per l’uomo.

Gli stessi alberi emettono, sia durante il loro ciclo vitale che come supporti grezzi non verniciati, sostanze come terpeni, idrocarburi naturali, COV (composti organici naturali) prodotti dalla natura stessa. Confronti effettuati sulle emissioni di pannelli non trattati, trattati con vernici naturali e trattati con vernici sintetiche hanno dimostrato che la vernice di sintesi riduce e controlla l’emissione di terpeni dal pannello, che altrimenti contribuirebbero ad innalzare il livello di inquinamento indoor.

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Silver Power Ilva: Contro i batteri Nanotecnologie e Argento per superfici in legno

L’INNOVAZIONE IVM CHEMICALS: SILVER POWER ILVA

La ricerca IVM Chemicals si è posta l’ambizioso obiettivo di arricchire le performance estetiche e di resistenza delle vernici all’acqua per interni con le proprietà igienizzanti dell’argento, allo scopo di ottenere finiture che avessero anche un effetto igienizzante sulle superfici.

Immaginare una superficie su cui i batteri non potessero moltiplicarsi è stato facile, e immediato identificare una possibile  applicazione pratica: ambienti come cucine, bagni, stanze per ragazzi, in cui assicurare un livello di igiene nettamente superiore a quello garantito dalle normali vernici.

E’ molto importante che tale livello di igiene non cambi nel tempo.  Di norma, la massima igiene si ottiene con  prodotti disinfettanti utilizzati per la pulizia: purtroppo, l’effetto igienizzante di questi prodotti è limitato e svanisce al più tardi con la completa evaporazione degli stessi, ma spesso ancora prima che ne sia svanito l’odore.

Esistono esempi di vernici igienizzanti che funzionano secondo lo stesso principio dei disinfettanti liquidi e spray: infatti, contengono principi attivi simili, chiamati biocidi, che, rilasciati dalla vernice, possono fornire un effetto disinfettante. Purtroppo, tale effetto, anche se di più lunga durata di quello di un semplice prodotto per pulizia, non è affatto permanente. I principi attivi, uscendo dallo strato di vernice, evaporano o vengono lavati via, si degradano foto-chimicamente o idro-termicamente, o in ogni caso vengono consumati quando reagiscono con i microbi stessi.

Le nostre prove hanno mostrato che è sufficiente lavare una vernice di questo tipo per cinque volte con acqua e sapone per eliminarne l’effetto igienizzante. Inoltre, i biocidi usati come disinfettanti agiscono secondo un comune meccanismo: penetrano le cellule dei microbi ed interferiscono con il loro processo vitale. Pertanto, essi sono, in generale, tossici, e le loro quantità e concentrazioni sono sottoposte a regolamentazione. Questo può costituire un problema, per esempio per vernici usate su superfici che vengono a contatto col cibo o con la pelle, come i mobili di cucina e bagno. E anche i biocidi non tossici possono rivelarsi pericolosi in presenza di effetti di sensibilizzazione. Infine, poiché hanno tutti come bersaglio specifici processi biochimici nelle cellule microbiche, la rapida evoluzione di muffe e batteri può portare alla comparsa di ceppi resistenti alla loro azione. Le stesse considerazioni valgono anche per i sali d’argento o gli ioni argento spesso citati come un “nuovo” elemento igienizzante.

Considerando tutto questo, la ricerca IVM Chemicals si è indirizzata verso un ingrediente non pericoloso, capace di resistere nel tempo senza evaporare e senza “consumarsi”. La risposta è stata l’argento metallico, e le nanotecnologie il sistema scelto per integrare l’argento nella formula dei tradizionali prodotti vernicianti all’acqua per interni.

Chi di noi non ha in casa un servizio di posate o piatti d’argento?

Questi oggetti che noi consideriamo soprammobili sono realizzati in argento per un motivo preciso: i batteri non amano l’argento, non riescono a svilupparsi su superfici e oggetti in argento, perché l’argento metallico crea per loro un ambiente ostile. Difficilmente riescono a proliferare sulla superficie di questo metallo, ed a formare le loro colonie che, moltiplicandosi, diventano pericolose per la salute. Per questo motivo l’argento metallico viene utilizzato come elemento igienizzante non solo in oggetti ad uso alimentare, ma anche in molti cosmetici, indumenti ed elettrodomestici: pensiamo agli spazzolini da denti, alle speciali fibre tessili utilizzate per indumenti sportivi, o alle applicazioni in elettrodomestici come frigoriferi, lavatrici, e così via.

Numerosi test di laboratorio e studi sugli effetti dell’argento sulle vernici per legno all’acqua hanno portato allo sviluppo di SILVER POWER ILVA, linea di finiture nanotecnologiche all’acqua per interni ad effetto igienizzante, un concetto innovativo di finitura per interni reso possibile dalla combinazione di argento e nanotecnologie.

 

 

 

 

 

 

Ecco i principali vantaggi di questa nuova linea di finiture:

 

  • L’argento ridotto in particelle di dimensioni nanometriche viene disperso nella finitura rendendo la superficie verniciata ostile allo sviluppo dei batteri. Trovando un ambiente sfavorevole, i batteri che si depositano sul manufatto non solo non si moltiplicano, ma scompaiono in breve tempo.
  • La dispersione delle nano particelle di argento nelle finiture SILVER POWER ILVA è resa possibile dall’uso di particolari agenti disperdenti che la rendono stabile nel tempo, al contrario di quel che succede quando l’argento viene disperso senza tali agenti. Per questa tecnologia è in corso la procedura di brevetto (domanda MI2010A001906).
  • Le nano particelle di argento contenute nel film di vernice non evaporano col tempo, e resistono agli agenti di pulizia, quindi la loro azione igienizzante dura per sempre, senza necessità di riverniciare.
  • Le superfici trattate con finiture SILVER POWER ILVA assicurano una maggiore igiene tra un’operazione di pulizia e l’altra, che possono essere effettuate con normali detergenti senza l’impiego di disinfettanti.

 

 

  • Le finiture SILVER POWER ILVA non contengono biocidi e non rilasciano sostanze pericolose per la salute. L’argento è non-tossico, anzi, nella medicina tradizionale, i colloidi d’argento erano considerati una panacea.
  • Le finiture SILVER POWER ILVA sono testate per superare le prescrizioni delle più severe normative europee, come la norma EN71 – parte 3, che le abilita ad essere usate per i giocattoli.

 

 

Formulate all’acqua e specifiche per la finitura di mobili per interni, le finiture SILVER POWER ILVA sono disponibili in versione trasparente e pigmentata, e sono ideali per tutti gli ambienti in cui l’igiene delle superfici è un requisito irrinunciabile: cucine, bagni, arredi per bambini, ma anche luoghi pubblici dedicati alla ristorazione e alla lavorazione di alimenti (bar, ristoranti, mense, etc.).

 

I TEST DI LABORATORIO

Prove microbiologiche condotte nei laboratori specializzati della Eurofins Biolab hanno rilevato sulle superfici verniciate con SILVER POWER ILVA una presenza di microbi inferiore di oltre il 99,8% rispetto a quelle verniciate con prodotti tradizionali.

Il rilievo è stato effettuato su campioni inoculati e posti in incubazione per 24 ore (test condotti secondo lo standardASTM E-2180-07). 

Gli organismi esaminati rappresentano tutte le maggiori classi di microbi patogeni, inclusi stafilococchi (responsabili di molte infezioni dalla setticemia alla polmonite alle intossicazioni alimentari), e. coli (dissenteria), salmonella (gastroenterite e febbre tifoidea) e candida.

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