All Posts By

James

Comunicati

C3 PICASSO: IL MONDO DENTRO AD ORTICOLA 2009

In occasione di Orticola, a Milano l’8, il 9 e il 10 maggio 2009, Citroën ha lanciato oggi il secondo appuntamento con i Green Days con C3 Picasso.

Nell’ambito della rinomata mostra di fiori e piante giunta alla sua 14ma edizione che si terrà nei Giardini Pubblici ‘Indro Montanelli’, Citroën ha deciso di sorprendere i visitatori con un progetto affidato al noto designer Angelo Jelmini: C3 PICASSO, UN MONDO DENTRO.

Gli spazi di C3 Picasso si aprono, così, al mondo del verde per accogliere un vero e proprio paesaggio fatto di giardini, case, colline, alberi. Una space box che può, di fatto, contenere un mondo suggestivo, animato dai suoni tipici del green landscape – dal cinguettio di uccelli al soffio del vento – che regalano l’esperienza della natura e dell’aria aperta all’insegna del relax.  La magia del mondo green conquista C3 Picasso per trasformarla in una inattesa e sorprendente installazione di green design dove l’audace monovolume di Citroën prende forma in un’opera green che conferma i suoi valori e i suoi punti di forza: design, forme d’avanguardia, armonia.

C3 Picasso è nature addicted: i livelli di emissione di CO2 sono tra i migliori della categoria, le motorizzazioni dalle prestazioni brillanti: due diesel che si fregiano del marchio Airdream® che identifica i veicoli della gamma Citroën più rispettosi dell’ambiente (il motore HDi 90 cv e motore HDi 110 cv FAP) e due benzina che appartengono alla nuova generazione di motori benzina sviluppata in collaborazione con il gruppo BMW (il motore VTi 95 cv e il VTi 120 cv).

La trasparenza, lo spazio, l’essenzialità, la funzionalità e la sicurezza si incontrano nella C3 Picasso per offrire una nuova esperienza di guida. La space box di casa Citroën è un monovolume spazioso con un design all’avanguardia ed una personalità moderna, affascinante e impertinente. Con 4,08 m di lunghezza, 1,73 m di larghezza e 1,62 m di altezza, regala una luminosità senza precedenti, che lascia spazio alla libertà e permette di guidare guardando il mondo da una posizione privilegiata. Il posto guida,infatti, offre una visibilità periferica straordinaria, grazie ad un parabrezza innovativo diviso in tre parti, con montanti sottilissimi e le sedute rialzate.

Citroën C3 Picasso, dal lancio ad oggi, continua ad avere sempre maggiore successo: gli ordini effettivi della vettura sono già circa 4.000. Il mix di vendite risulta inoltre estremamente equilibrato, vedendo un 49% per le motorizzazioni benzina suddivise in 1.4 e 1.6 e un 51% per le motorizzazioni Diesel: 1.6 HDi 90 cv e 1.6 HDi 110 cv, a conferma del carattere trasversale della vettura.

Grande apprezzamento ed interesse anche per l’innovativo servizio Free Drive, che, al momento, è già stato acquistato dal 15% dei clienti.

Free Drive, una proposta ottenibile attraverso il pagamento di una rata mensile, offre un’assoluta libertà di movimento grazie all’ampia scelta dei servizi previsti:

· Una nuova C3 Picasso ogni 2 o3 anni

· Garanzia totale

· Polizze assicurative (kasko, furto-incendio, grandine e atti vandalici)

· Manutenzione totale

· Assistenza stradale in tutta Europa

· Sostituzione di un treno di gomme

· Sostituzione di pneumatici su strada in caso di foratura

· Tagliandi con ritiro e consegna dell’auto a domicilio

· Riacquisto con valore garantito dell’auto allo scadere dei 2 o 3 anni

 

Con l’operazione GREEN DAYS, Citroën C3 Picasso celebra il suo naturale successo.

Il progetto GREEN DAYS CON C3 PICASSO è stato ideato da Weber Shandwick, GoodTimes! e Angelo Jelmini.

 

Breve profilo di Angelo Jelmini

Art director, designer e scenografo Angelo Jelmini non è nuovo al mondo del green e di Orticola: nel, 2006 insieme alla nota architetto-paesaggista Patrizia Pozzi ha creato l’installazione “Il Giardino Marino”.

Nel 2006/2007 ha progettato con Patrizia Pozzi il Kitchen Garden per la rivista Ville Giardini presso Ingegnoli.

Ha partecipato in qualità di designer, nel 2007, all’installazione ‘Cow Parade’ con quattro creazioni; nello stesso anno ha inoltre disegnato 3/4/3, un sistema vaso-lampada-albero prodotto da Serralunga. Nel 2008, sempre con Patrizia Pozzi, ha creato Milano Green Project, con l’obiettivo di promuovere il design applicato al green. Si occupa, da sempre, di sviluppare progetti nel campo della moda e del living. Sempre nel 2008 ha disegnato per Italamp le lampade Ramoho, Alberoho e Nidoho.

  

WEBER SHANDWICK

 Laura Vecchi

Tel. 02. 57378424 – e.mail: [email protected]

 

Maddalena Cavalieri

Tel. 02.57378454 – e.mail: m [email protected]

 

CITROËN UFFICIO STAMPA

Via Gattamelata, 41 – 20149 Milano tel. +39 02.3976.2431 fax. +39 02.33.00.29.89

www.citroen.it

 www.citroen-presse.it

[email protected]

No Comments
Comunicati

“Notte delle streghe” in Alto Adige

  • By
  • 30 Aprile 2009

Streghe e luoghi mistici affascinano da sempre – oggi questi luoghi sono mete “culturali” e “gastronomiche”… L’ultima strega del Tirolo, la sfortunata “Pachler Zottl” della Val Sarentino è stata bruciata viva nel 1450, dopo un lungo e per la strega doloroso processo, tenutosi nel Castello di Reinegg sopra l’abitato di Sarentino. Di quel processo alcuni decenni fa furono ritrovati tutti gli incartamenti. Una storia tragica, quella di Barbara Pachler, contadina povera di una piccolissima frazione di Sarentino, chiamata Windlahn. La notte delle stregheE’ toccato a Santa Valburga o Valpurga, badessa anglosassone del 7° secolo, a diventare la “madrina” di questa notte speciale, suo malgrado. L’origine della notte delle streghe risale ai Celti. La notte tra il 30 aprile e il 1° maggio segnava l’inizio della bella stagione, la fine delle giornate tenebre. Durante la notte, una specie di capodanno, era un susseguirsi di danze e festeggiamenti quasi orgiastici. Il 1° maggio era poi dedicato alla festa di Beltane. La notte era dedicata inoltre alla dea della fertilità. Con la cristianizzazione la notte del 30 aprile divenne invece la notte delle streghe e degli stregoni. Solo grazie all’intercessione di Santa Valburga, la cui festa era fissata proprio il 30 aprile, si potevano espiare tutte le colpe e i peccati. Addirittura si diceva, che dove erano sepolte le ossa della santa, sgorgava un olio miracoloso che proteggeva dalle stregonerie. Luoghi mistici, fiabe e castelli “incantati”Le streghe frequentavano, o forse frequentano tuttora, luoghi particolari per le loro feste.  

  • I luoghi delle streghe

Il luogo “cult” delle streghe altoatesine è l’Alpe di Siusi, l’altipiano più esteso d’Europa. Riti propiziatori pagani si svolgevano qui già in tempi preistorici. L’ampiezza dell’altipiano, la natura maestosa incutevano terrore e paura, e gli spiriti della natura dovevano essere invocati per avere raccolti buoni e poche tempeste. Questi riti, dopo la cristianizzazione, vennero considerati diabolici, così come diabolici erano i luoghi di culto. Due sono ancora oggi i luoghi mistici nei dintorni dell’Alpe di Siusi, dove le streghe sono protagoniste. Le sedie o “Hexenstühle” e le panche o “Hexenbänke” sono formazioni rocciose, dove secondo la credenza popolare proprio la notte di Valburga tutte si riunivano. Oggi entrambi i luoghi si raggiungono facilmente lungo passeggiate suggestive. Uno dei punti d’accusa della sfortunata Pachler Zottl erano i suoi presunti frequenti “viaggi in scopa” agli omini di pietra, i “Stoanerne Mandln”, sopra Sarentino per incontrare altre streghe e stregoni. I cosiddetti “omini di pietra” sono delle colonne di pietre piatte accatastate su un’altipiano a 2003 m s.l.m.. Si presume che gli “omini di pietra” non furono eretti come elementi di orientamento, ma molto più probabilmente come luogo di culto precristiano, dei dolmen preistorici. Vicino a Terento nella zona del Plan de Corones si trova un segno tangibile, secondo la credenza locale, del passaggio delle streghe, cioè la pietra delle streghe. Si tratta di una pietra a coppelle, come ne esistono molte in tutto l’Alto Adige. L’origine di queste coppelle è avvolta dal mistero. A Terento invece si racconta che le streghe avrebbero danzato col diavolo lasciandovi le impronte dei loro piedi. A San Michele/Appiano lungo la Strada del Vino è stato invece il diavolo a crearsi un posto, sempre accompagnato dalle streghe. “La sedia del diavolo” è una lastra porfirica di colore rosa. Questa colorazione, secondo la leggenda, è dovuta al sangue di una fanciulla, rapita dal demone e fatta morire in quel punto. Dopo lo scempio il diavolo si è seduto sulla roccia, formando una strana poltrona.In Val Venosta, e precisamente a Lasa, un’altra testimonianza del passaggio del demonio. “La pietra del diavolo”. Un tempo presso in un maso viveva una domestica di facili costumi che conduceva una vita allegra e spensierata. Una notte, durante la quale aveva ecceduto, il diavolo la prese e la portò in alto sopra le rocce, la spinse con violenza nella pietra e andò con lei all’inferno. Di quest’atto infernale è rimasta l’impronta della zampa del diavolo sulla roccia.Informazioni sui luoghi mistici dell’Alto Adige: www.suedtirol.info/luoghimistici  

  • I castelli delle streghe

L’Alto Adige è la terra dei castelli. Più di 700 sono i siti storici censiti, dove si trovano castelli, residenze nobiliari, fortificazioni. Alcuni castelli erano anche sede dei tribunali e così nell’epoca buia vi si svolgevano i “processi delle streghe”. Vittima illustre fu la sarentinese Pachler Zottl, processata all’interno delle mura di Castel Reinegg sopra Sarentino. Altri castelli, dove per certo si sa che furono tenuti dei processi sono Castel Presule/Prösels a Fié sull’Altipiano dello Sciliar e a Castel Rodenegg a Rodengo in Valle Isarco.Informazioni sui castelli dell’Alto Adige: www.suedtirol.info/castelli  

  • Le leggende

In ogni zona dell’Alto Adige una volta “imperversavano” le streghe. Dalla Val Venosta alle Dolomiti si raccontano un’infinità di leggende.Sul Salto, l’altipiano tra San Genesio e Avelengo, cioè l'”attico” tra Bolzano e Merano, c’era lo “stregone Manz”. Si racconta che Manz era talvolta cattivo, ma altre volte dava anche una mano ai contadini. Così ad esempio d’estate spesso aiutava durante la fienagione. E da buono stregone riusciva a tagliare benissimo l’erba, ma tagliava anche alberi e addirittura interi sassi. Quando però suonavano le campane della chiesetta di San Giovanni, buttava via la falce e spariva, perché, come raccontava sempre, doveva andare da un “importante Signore” a Innsbruck. Questi viaggi avvenivano con una carrozza che “volava” sopra i dirupi del Monte Ivigna, gridando a tutti “spostatevi, che ho fretta!”.Informazioni sulle leggende dell’Alto Adige: www.suedtirol.info/leggende  Erbe, orti e giardiniLe “Streghe” a Castel TrauttmansdorffPiante velenose e magiche sono state raccolte nel piccolo e nuovo “Giardino delle streghe”. Seguendo la credenza popolare, che le streghe conoscevano i segreti delle piante medicinali e di quelle velenose, queste erbe e piante sono state piantate in questo particolare giardino che può essere visitato solo con un’esperta guida.  Orti ed erbeLa storia degli orti dell’Alto Adige/Südtirol ha radici molto lontane. Nel Medioevo, e in particolare con la nascita dei monasteri, si sviluppa il concetto di orto e giardino.Oggi gli orti e i giardini sono stati riscoperti e rappresentano una componente specifica del paesaggio culturale, creato con un lavoro faticoso e costante attraverso la storia. L’orto altoatesino si trova nelle immediate vicinanze dei masi, perché serve ad approvvigionare la famiglia di verdure, erbe aromatiche, fiori. Un recinto, spesso in legno intrecciato, separa l’orto non solo dal resto dei campi, ma tiene lontano anche gli animali da cortile. La più antica forma di recinto a palizzata altoatesino può essere ammirata nel chiostro del duomo di Bressanone. L’affresco dell’Orto degli Ulivi mostra infatti una serie di pali conficcati nel terreno fittamente intrecciati con rami o verghe. Al suo interno l’orto è sempre diviso in aiuole rettangolari fra cui corrono dei viottoli. Le verdure che non mancano mai in un orto altoatesino sono molte, tra queste cavoli e rape, insalata, spinaci, aglio e cipolla, pomodori, zucche, fagioli, fave e piselli. Oltre alle verdure, in ogni orto crescono, piante ornamentali e importanti erbe aromatiche, spesso con potere medicamentoso. L’orto è sempre stato il regno della padrona di casa, il suo orgoglio, nonché la presentazione del maso. Esso rispecchia la personalità di chi abita la casa che, nella cura dell’orto, esprime le proprie qualità. Gli orti altoatesini sono quindi semplici nella forma e modesti nella struttura, ma nulla manca ad essi in quanto a fascino e poesia. Erbe, fiori e piante sono al centro dell’attività di Martha Mulser del “Pflegerhof” di Siusi e per Franz Niederkofler del “Bergila” di Falzes. Entrambi hanno fatto della loro passione una professione. Martha Mulser gestisce l’agriturismo di famiglia e da oltre 20 anni coltiva biologicamente erbe e piante per produrre tisane, creme, oli e sciroppi. Il Pflegerhof può essere visitato. (http://www.pflegerhof.com/) Franz Niederkofler coltiva le erbe in modo biologico e le raccoglie seguendo le fasi lunari. Le erbe vengono poi essiccate e lavorate per tisane e creme, ma come aromi per cibi (particolarmente buono il sale aromatizzato). Oltre all’orto, al Bergila c’è anche una distilleria di pino mugo e un piccolo museo di famiglia. (http://www.bergila.com/)

No Comments
Comunicati

Alto Adige/Südtirol presenta Frisbee, la bicicletta verde che rispetta l’ambiente

  • By
  • 23 Aprile 2009

Frisbee SüdtirolLa bici a pedalata assistita firmata Südtirol ti regala le meraviglie dell’Alto Adige Ecosostenibilità, rispetto per la natura e benessere sono aree di interesse molto forti in Alto Adige. Proprio prendendo spunto da queste tematiche, e testimoniando sempre più impegno in fatto di energie rinnovabili, arriva Frisbee Südtirol, la bicicletta a pedalata assistita elettricamente, che permette di muoversi per chilometri e chilometri in libertà con poca fatica e soprattutto nel pieno rispetto dell’ambiente. Frisbee si ricarica collegando la batteria alla presa della corrente. Andare in bicicletta, si sa, fa bene alla salute e pedalare su Frisbee è ancora più comodo: dai professionisti alle mamme, dai nonni fino agli studenti, tutti cominciano a utilizzarla preferendola al motorino perché costa meno e permette di spostarsi agilmente sulle piste ciclabili senza l’obbligo della patente moto. Frisbee è infatti adatta a tutti i tipi di percorsi, in montagna come in città, è utile e permette di risparmiare i costi di benzina e mantenimento dei normali mezzi a motore; se poi si aggiungono i benefici della pedalata, il quadro di un’offerta “benessere” a 360° è completo! Prodotta in edizione limitata da 500 pezzi numerati e disponibile in 250 punti vendita in tutta Italia a un prezzo consigliato di € 1.190 inclusa l’assicurazione furto e RCT per 24 mesi, Frisbee Südtirol permette anche di partecipare a un divertente concorso: tutte le persone che acquisteranno tra il 1° maggio e il 30 giugno 2009, presso uno dei rivenditori italiani, una bicicletta a pedalata assistita Frisbee modello  Südtirol e invieranno una foto della loro bicicletta elettrica, con o senza conducente, avranno la possibilità di vincere una settimana di soggiorno per 2 persone in uno dei Vitalpina Hotels Alto Adige (www.vitalpina.info), i luoghi ideali per godersi al meglio montagna e natura. Vivi l’Alto Adige in sella a Frisbee! Regolamento del concorso su www.suedtirol.info/frisbeeInformazioni sulla bicicletta su www.frisbee.eu sui punti vendita a [email protected]

No Comments
Comunicati

Alto Adige / Südtirol: dall’Alta Pusteria all’iPhone

Da oggi l’Alta Pusteria, la splendida valle in Alto Adige, potrà essere scoperta anche virtualmente. La nuova applicazione “Alta Pusteria” per iPhone permetterà all’utente di essere continuamente aggiornato su tutte le informazioni utili riguardo questa bellissima valle nelle dolomiti.  Milano, 27 Marzo 2009 – Le potenzialità offerte dai cellulari di ultima generazione, ed in particolare l’iPhone, non sono passate inosservate in Alto Adige. In collaborazione con Bruno Mandolesi, responsabile di idea, design e realizzazione, l’Alta Pusteria ha realizzato una innovativa applicazione iPhone pensata per fornire al turista, tutte le informazioni  utili per il proprio viaggio e permanenza in Alta Pusteria in forma digitale. Dalle informazioni aggiornate sul traffico, agli impianti di risalita aperti, dalle cartine topografiche, ai consigli sui rifugi più belli, l’utente potrà ottenere informazioni scaricando gratuitamente l’applicazione da Apple Store o iTunes all’interno della rubrica “viaggi” e installarla su iPhone. Grazie ad update automatici, tutte le informazioni sono sempre attualissime e disponibili in tre lingue: italiano, tedesco e inglese.Il menu chiarissimo garantisce infine una grande facilità e velocità di utilizzo venendo quindi incontro alle esigenze, ma anche ai desideri improvvisi dei turisti dell’Alto Adige.

No Comments
Comunicati

Alto Adige/Südtirol rende omaggio ad Andreas Hofer: da 200 anni eroe della libertà

Nel bicentenario delle imprese di Andreas Hofer, l’Alto Adige celebra attraverso diverse manifestazioni il valore di un personaggio umile che ha combattuto per la difesa e la libertà delle proprie montagne.

Esattamente nel 1809 Napoleone, alleato con i bavaresi, attacca l’Impero austroungarico, avanzando verso il Tirolo. Un oste-agricoltore della Val Passiria di nome Andreas Hofer guida coraggiosamente i tirolesi alla resistenza grazie alla grandissima conoscenza del suo territorio diventando così un eroe e simbolo dell’insurrezione altoatesina.  Nel 2009, varie manifestazioni celebreranno la grande personalità di quest’uomo che non si è mai sottratto dal difendere i diritti dei contadini e dei mercanti della sua terra. Per maggiori informazioni: www.1809-2009.eu  Uno dei primi appuntamenti dell’anno è la mostra promossa da un altro grande personaggio dell’Alto Adige, Reinhold Messner. Per tutta la durata della stagione di apertura del Messner Mountain Museum Firmian (7/03 – 15/11/2009) tra le antiche mura di Castel Firmiano alle porte di Bolzano, la mostra ripercorrerà gli eventi che portarono il popolo contadino tirolese a lottare per la propria difesa attraverso tele di artisti dell’epoca, ricordi dei protagonisti, reliquie del 1809 e opere di artisti contemporanei (www.messner-mountain-museum.it ). Il MuseoPassiria presso la casa natìa, il maso Sandhof, di Andreas Hofer a San Leonardo in Passiria rappresenterà ovviamente il fulcro di quest’anno di commemorazioni (www.museum.passeier.it). Da segnalare anche la mostra al Touriseum, il museo del turismo, ai Giardini di Castel Trauttmansdorff di Merano, che darà molto spazio al mito di Hofer come eroe fortemente legato al suo territorio nel periodo dal 3 aprile al 15 novembre 2009. (www.touriseum.it)  

No Comments
Comunicati

L’Alto Adige cerca giovani fotoreporter

  • By
  • 27 Gennaio 2009

Fino al 31 Marzo 2009, sono aperte le iscrizioni al concorso che premierà il giovane talento della fotografia che meglio rappresenterà l’anima dell’Alto Adige.  Per iscriversi e per maggiori informazioni visitate www.suedtirol.info/stampa nella sezione “concorsi”. 

Alto Adige Marketing (SMG) apre il 2009 lanciando un concorso per giovani fotoreporter e fotografi. Obiettivo del premio è trovare nuovi talenti nell’ambito fotografico a livello europeo. Grazie a questo concorso, i giovani fotografi avranno la meravigliosa opportunità di scoprire un Alto Adige diverso: osservare e assaporare dietro le quinte questa affascinante regione densa di contrasti sfatando cliché e preconcetti ma anche illustrando le montagne e i suoi abitanti da nuovi punti di vista e prospettive. Il concorso è aperto a tutti i giovani giornalisti fotografi della carta stampata e del web, fotografi (sia di viaggio che reportage), studenti delle facoltà di fotografia, foto design, design di comunicazione, con un età massima di 30 anni. Dopo una prima fase di selezione dei partecipanti, sei finalisti verranno scelti ed invitati in Alto Adige per un soggiorno-ricerca su un tema predefinito. La premiazione del vincitore avverrà in Alto Adige a settembre e prevede in premio finale per il primo classificato di 3000 euro. Già negli anni passati il concorso ha generato reportage interessanti, che hanno messo in luce aspetti di assoluto interesse e pregio dell’Alto Adige.  Alto Adige Marketing indice infatti premi giornalistici per la Germania, Austria e Svizzera già dal 2003. Dal 2007 il concorso è stato invece allargato anche al mondo della fotografia mentre dal 2008 il bando è stato aperto a vari stati della comunità europea.  Il termine ultimo per l’iscrizione al concorso è il 31 Marzo 2009. Maggiori informazioni sul concorso e sulle modalità di partecipazione sono disponibili sul sito www.suedtirol.info/stampa (sezione “concorsi”).

No Comments