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Laura Boi, Autore a Comunicati stampa e News - Pagina 2 di 2
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Laura Boi

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Orosei, splendidi scorci di storia e natura

Stretta tra il mare e il Monte Tuttavista (805 m), Orosei si sviluppa sulla piana bonificata della foce del fiume Cedrino, nella sardegna nord orientale. Tutt’intorno si estende la Baronia, di cui Orosei è capoluogo storico.

Grazie alle incredibili bellezze e alla facilità dei collegamenti tramite l’orientale sarda (SS 125), sia al porto Isola Bianca che all’aeroporto Costa Smeralda di Olbia, Orosei è una meta tra le più desiderate per i viaggi in sardegna. È dotata di strutture ricettive in grado di soddisfare le svariate esigenze dei visitatori che desiderino trascorrere una vacanza Orosei per scoprirne le ricchezze e non mancano le occasioni di svago e di arricchimento culturale ed eno-gastronomico.

Scoprire Orosei significa avere l’occasione di entrare in contatto con un territorio dal grande valore naturalistico. Basti solamente pensare che questa zona è parte dal 1998 del Parco nazionale del Gennargentu – Golfo di Orosei, uno dei più belli e selvaggi parchi italiani, che racchiude tra i suoi confini ambiti montani e costieri incontaminati di alto pregio. È possibile fare delle escursioni nell’entroterra per scoprire località meno note, paesaggi impensabili e i prodotti tipici della terra.

La fascia costiera è altrettanto affascinante da scoprire: la sua bellezza e la sua qualità sono state premiate da Legambiente con 5 Vele. Da Osala, sormontata dall’omonimo nuraghe, a sud di Orosei, all’oasi faunistica di Bidderosa, che segna il confine con Siniscola, si estendono 14 km di spiagge di sabbia chiara fine e un mare dalle sorprendenti trasparenze e dai colori variegati, circondato da pinete, macchia mediterranea e scogli di granito rosa e basalto.

Nell’area di Bidderosa si trova lo stagno di Sa Curcurica, immerso in una fitta vegetazione palustre, di grande interesse naturalistico. Un altra zona umida ricca di avifauna è lo stagno Su Petrosu, che si estende alle spalle della Marina di Orosei.

Da non perdere è Cala Liberotto, sulla strada per Siniscola: un tratto di costa caratterizzato da piccole cale e baie circondate da una fitta pineta. 2 km più avanti si trova Capo Comino, il punto più orientale della Sardegna, una località molto selvaggia e piena di rocce frastagliate e distese di macchia mediterranea.

Il centro storico vanta un interessante tessuto urbano e notevoli edifici religiosi e civili. La piazza del Popolo è il cuore del paese dove si affacciano ben quattro chiese: San Giacomo Maggiore, con delle bellissime cupole maiolicate, Santa Croce, la chiesa del Rosario e la chiesa delle Anime. Isolato in campagna fino a poco tempo fa, anche il Santuario della Madonna del Rimedio, è meta di pellegrinaggi e mostra le caratteristiche “cumbessias”, che servivano per ospitare i poveri e i pellegrini.

Interessante da vedere il Santuario di Sant’Antonio Abate all’ingresso del paese, anch’esso un tempo in campagna. Mostra ancora la tipica architettura campestre, con il portico a pilastri lungo il fianco sinistro. A recinzione si trovano numerose “cumbessias”. Nel cortile della chiesa si eleva la torre di Sant’Antonio, dalle tipiche forme romanico –pisane.

Alla foce del fiume Cedrino sorge inoltre la chiesa di Santa Maria ‘e Mare, eretta nel secolo XIII da mercanti pisani. L’ultima domenica di Maggio una processione di barche adornate con fiori, percorre il tratto di fiume tra il ponte del Cedrino e la chiesa, portando in processione la statua della Santa.

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Manfredonia, tra mare e terra

La puglia è una terra molto variegata e offre occasioni di essere visitata tutto l’anno. È una vera e propria”Regione d’arte”, come viene definita sul sito dell’Assessorato al turismo regionale. Grazie alla sua posizione geografica è sempre stata luogo di passaggio, di incontro e di scontro di diverse civiltà. Accanto al patrimonio artistico e culturale, la natura offre spettacoli unici.

Un territorio dove trascorrere indimenticabili vacanze in puglia è la Daunia e il Gargano, forse la parte di Puglia che offre la maggiore varietà paesaggistica.

Immediatamente a sud del promontorio del Gargano Manfredonia si estende sul Golfo omonimo, accarezzata dalle acque azzurre del Mare Adriatico. Inclusa nel Parco Nazionale del Gargano, si trova a metà strada tra la bassa costa sabbiosa del golfo e il territorio montuoso della parte settentrionale, protetta dal monte Sant’Angelo. Fino agli anni ’30 erano presenti zone paludose in seguito interessate da bonifiche dell’agro sipontino. L’unica zona paludosa ancora presente è quella Lago Salso, di elevato valore naturalistico, diventata nel 1999 Oasi di Lago Salso.

Le importanti testimonianze del passato disseminate nella parte vecchia, le botteghe artigiane, il quartiere marinaro con il mercato ittico e la flotta peschereccia, la gastronomia con i prodotti tipici del territorio, le tradizioni, tra cui, in questo periodo, il carnevale Dauno, completano il piacevole quadro degli ingredienti di una vacanza a Manfredonia.

Manfredonia fu fondata nel 1256 dal re Manfredi, situata a poca distanza dalla progenitrice Siponto, divenuta un’immensa palude a seguito del terremoto del 1223 che la distrusse quasi interamente. Siponto, importante insediamento dauno, sorge sulla piana a sud del Gargano, abitata sin dall’epoca neolitica. Tra i reperti più significativi di questa civiltà spiccano senz’altro le famose stele daunie, lastre funebri (VIII – VI secolo a.C.).

Oggi Siponto è diventata una frazione di Manfredonia. Oltre ad essere un rinomato centro balneare (Lido di Siponto), conserva due tra le maggiori attrazioni culturali del territorio: il Santuario di Santa Maria Maggiore (XI sec.), un bell’esempio del romanico con influssi bizantini, e accanto i resti di una basilica paleocristiana e di catacombe.

Aggirarsi per le strade di Manfredonia significa scorgere case, palazzi, chiese di grande pregio ed interesse. Nel centro storico si scoprono scorci suggestivi, archi gotici, le case bianche del quartiere “Boccolicchio”, il borgo marinaro. Affacciato sul mare, spicca il castello svevo-angioino, la cui pianta fu disegnata dallo stesso Manfredi che ne avviò i lavori, proseguiti, poi, da Carlo I d’Angiò, oggi ospita il Museo archeologico nazionale che raccoglie numerosi reperti tra i quali l’affascinante collezione delle stele daunie.

Da vedere anche la chiesa di S. Domenico, con annesso monastero (oggi sede municipale) e la chiesa Cattedrale dedicata a S.Lorenzo Majorano, dove sono custodite pregevolissime opere d’arte: l’icona della Madonna di Siponto (XII sec.), la statua lignea a lei dedicata (VI sec.), il Crocifisso ligneo (XIII sec.). A circa 10 km sulla strada per Foggia si trova l ‘ abbazzia S. Leonardo di Siponto.

Non si può fare a meno di ricordare l’importanza del golfo di Manfredonia e del suo porto, che assume un interesse sempre crescente dal punto di vista turistico ed economico. La linea costiera che si estende per oltre 20 km a sud di Manfredonia, offre tante possibilità al visitatore. Non mancano spazi liberi, moderne attrezzature balneari e strutture ricettive come hotel, villaggi, case e campeggi per chi ama vivere ancor a più a contatto con la natura.

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Villasimius, puro sud

Per avere un’idea di Villasimius basti immaginare panorami incantevoli e incontaminati, dove la natura domina con immenso fascino. Questo paradiso è alla portata di chiunque lo voglia scoprire con il giusto rispetto, grazie alla presenza di strutture alberghiere, appartamenti sardegna, villaggi turistici, campeggi, bed and breakfast e case vacanze, capaci di soddisfare una notevole ricettività.

Villasimius sorge sulla punta sud orientale della sardegna. Ogni estate molti turisti scelgono di trascorrere una vacanza Villasimius attratti dalla straordinarietà delle sue coste, ma recentemente questa famosa località balneare si è aperta ad un turismo diversificato e diffuso lungo tutto l’anno, soprattutto grazie alla valorizzazione delle risorse naturali, storiche, archeologiche e folkloristiche.

Il centro abitato è inserito in una fascia costiera incantevole, comprendente la serie di spiagge dislocate lungo la strada che parte da Cagliari e va verso la zona del Sarrabus: Porto Giunco, Timi Ama, Punta Molentis, Porto Sa Ruxi, per citare alcuni nomi. Arenili di sabbia bianca finissima e un mare tra i più trasparenti al mondo fanno di Villasimius una destinazione turistica di notevole popolarità.

A questo si unisce la presenza del porto turistico situato a ridosso del promontorio di Capo Carbonara. La posizione strategica del porto per le rotte di grande navigazione era nota fin dal tempo dei Fenici e testimonianza ne sono i numerosi relitti ritrovati sui fondali antistanti il porto, zona attualmente appartenente al Parco Geomarino e meta ambita per le immersioni subacquee.

Spiagge e calette di alto valore naturalistico insieme alle isole di Cavoli e Serpentara nonché i ricchi fondali marini costituiscono una preziosa risorsa ambientale che dal 1998 è tutelata grazie all’istituzione dell’Area Marina Protetta di Capo Carbonara, un ecosistema marino integro e unico. Per visitarla si possono prenotare le escursioni in barca che partono dal porto turistico. Sono a disposizione la barca a vela Matilda II e la motonave Fiore di Maggio.

Ma la ricchezza del contesto in cui si trova Villasimius non finisce qui. Nella striscia di terra che collega Capo Carbonara alla costa si estende lo stagno di Notteri, abitato da interessanti specie avifaune che offrono spettacoli di grande suggestione per gli appassionati di birdwatching.

Sull’altura che chiude a sinistra l’insenatura dove si trova il porto si staglia la Fortezza vecchia, una torre di origine aragonese, ampliata nel corso dei secoli, sino a raggiungere la caratteristica pianta a stella. Ristrutturata sapientemente, è utilizzata come sede di mostre temporanee ed è sempre visitabile. Da qui si gode uno splendido panorama: si scorge molto nitidamente Capo Boi, dove sorge un’altra torre in comunicazione visiva con la fortezza.

Un’altra torre è quella di Porto Giunco, costruita in granito locale, raggiungibile dalla spiaggia omonima seguendo un sentiero a piedi o a cavallo, oppure in auto. Interessanti anche il faro dell’isola dei Cavoli, edificato nella seconda metà dell’Ottocento, oggi sede del Centro Ricerche dell’Università di Cagliari, e la torre di San Luigi, sull’isola di Serpentara. Tra il XVI e il XVII secolo, gli spagnoli fecero costruire, sulle coste dell’isola, un sistema di torri costiere che creavano una rete di comunicazione: ognuna di esse, infatti, vedeva la precedente e la successiva.

Il museo archeologico di Villasimius raccoglie importanti reperti archeologici, ritrovati sia a terra che in mare. La maggior parte dei materiali allestiti nell’esposizione permanente sono stati tratti dai siti del territorio oggetto di scavo, anch’essi visitabili: l’insediamento fenicio e romano di Cuccureddus, l’edificio termale di S.Maria, la necropoli di Cruccuris, la necropoli di Accu Is Traias, il relitto dell’Isola dei Cavoli.

La sagra della Madonna del Naufrago è la manifestazione di maggior interesse e suggestione. Si svolge solitamente la terza domenica di luglio. Viene fatta una processione sino all’Isola dei Cavoli che culmina nella deposizione di una corona di fiori alla statua sommersa della Vergine con Bambino, realizzata dallo scultore contemporaneo Pinuccio Sciola.

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Castelsardo, uno dei Borghi più belli d’Italia

Un angolo di Mediterraneo dove storia, architettura e natura si intrecciano perfettamente offrendo alla Sardegna e ai suoi visitatori un territorio di straordinaria bellezza. Trascorrere una vacanza a Castelsardo è un’occasione unica per scoprire uno dei Borghi più belli d’Italia. Castelsardo offre ai turisti un completo elenco di strutture ricettive e la possibilità di vivere diversi tipi di esperienze turistiche. Le soluzioni proposte vanno dagli hotel, ai residence, ai villaggi, ai campeggi, fino ad arrivare a soluzioni più semplici ed essenziali come l’agriturismo e il bed & breakfast.

Castelsardo si trova sulla costa settentrionale della Sardegna, nella regione storica dell’Anglona. Il borgo, arroccato su un promontorio vulcanico che domina il magnifico golfo dell’Asinara, fa parte di un territorio contraddistinto da coste suggestive per la costante alternanza di spiagge e spuntoni rocciosi. La sua edificazione risale al XII secolo ad opera della famiglia genovese dei Doria.

Nel corso del tempo questo borgo ha cambiato nome, passando da Castel Genovese, durante la dominazione ligure, a Castell’Aragonese nel 1448 quando subentrarono gli Spagnoli che gli concessero il privilegio di diventare “città regia”. Il nome attuale, Castelsardo, è stato dato nel 1769 dai governanti sabaudi.

Castelsardo conserva ancora oggi il suo aspetto originale, circondato dai bastioni. Il centro storico si trova nella parte più alta del promontorio. Una strada si arrampica fino a qui partendo dalla parte più bassa del paese chiamata la Pianedda. Per apprezzare il fascino di questo posto bisogna proseguire a piedi attraverso un intrico di ripide e strette vie, lunghe scalinate, numerose chiese e monumenti di notevole interesse storico.

Assolutamente da vedere è il castello (XII secolo) che domina il panorama dal punto più alto della cittadina. Dalle terrazze la visuale si apre sul golfo dell’Asinara con, sullo sfondo, nelle giornate limpide, i monti della Corsica. All’interno è stato allestito il Museo dell’Intreccio, dedicato all’arte dei cestini che è particolarmente sviluppata nella zona.

Ancora oggi, ci sono donne che si dedicano a intrecciare cestini con le foglie di palme selvatiche, portando avanti una tradizione tramandata di madre in figlia che risale, pare, all’epoca dei benedettini, ovvero al XIV secolo. Un’altra arte è quella delle nasse. I pescatori più anziani invece costruiscono queste sorta di cestini conici che servono per la pesca dell’aragosta.

La Cattedrale di Sant’Antonio Abate è un altro edificio storico di grande interesse culturale. Il campanile che la sormonta ricoperto da maioliche colorate è uno splendido colpo d’occhio con lo sfondo del mare. La sua costruzione, sulla struttura di una precedente chiesa romanica, risale al Seicento. All’interno della chiesa è di particolare interesse l’opera Madonna in trono con Bambino e angeli, risalente al XV secolo, e parte di un retablo, realizzato dal pittore noto come Maestro di Castelsardo. Sotto la stessa Cattedrale è ospitato il museo Diocesano dedicato a questo artista.

Nei dintorni di Castelsardo si trovano numerose domus de janas, di grande interesse archeologico. Tra queste, la più particolare è la roccia dell’elefante, poco fuori Castelsardo: un blocco di trachite scura che grazie all’opera del vento ha assunto la sembianze di elefante, all’interno della quale sono stati scavati i cunicoli sepolcrali. Procedendo verso l’interno si trova inoltre una serie di chiese romaniche.

Il paesaggio naturale attorno a Castelsardo è di singolare bellezza. Una vegetazione selvaggia e incontaminata avvolge suggestive coste in cui spuntoni rocciosi si alternano a insenature sabbiose. Sono presenti numerose spiagge di sabbia finissima e un mare limpido, come Baia Ostina, Cala La Vignaccia, Cantareddi, Lu Bagnu, Marina di Castelsardo, Pedraladda, Punta La Capra e Punta Li Paddimi.

La Settimana Santa è la manifestazione culturale di maggiore interesse. Il lunedì si svolge la processione del “Lunissanti”. Nelle vie del centro, illuminate dalle fiaccole, si muovono le figure incappucciate mentre vengono intonati i tre cori di Lu Stabat, Lu Jesu e Lu Miserere. Questi canti molto antichi, probabilmente anteriori alla dominazione catalana, sono stati tramandati oralmente fino a oggi. La processione termina davanti alla chiesetta di Santa Maria, nel cuore di Castelsardo.

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Una villa in Sicilia: scoprire il siracusano

Le vacanze estive sono un pensiero costante, un traguardo da raggiungere alla fine di un anno lavorativo. La Sicilia vi aspetta, bellissima e ricca di idee per le vostre vacanze. Sono tante le esperienze turistiche che di possono fare in una terra come la sicilia che possiede un’immensa varietà paesaggistica e un’enorme complessità culturale, artistica, architettonica.

Se il desiderio quest’anno è quello di trascorrere una piacevole vacanza rilassante, vicina a una delle tante località costiere siciliane oppure immersa nel verde delle zone interne, o ancora in una città o piccolo borgo, una soluzione è quella dell’affitto case sicilia. I vantaggi sono evidenti. Sentirsi liberi come a casa propria di scegliere tempi e modi di fare ciò che si preferisce.

Si può optare per una villetta a schiera, una villa in sicilia o un appartamento, il dove sta al gusto individuale. Come accennato sopra la Sicilia è ampia e molto variegata. Ogni volta però ci si può dedicare a zone diverse e ad esperienze diverse. Suggerimenti se ne possono dare tanti. Un ottimo consiglio è quello di visitare la zona del sud est dell’isola se non avete avuto ancora il piacere di scoprirla, una delle più belle zone dell’isola.

Il tratto di questo lembo di Sicilia affacciato sul Mar Ionio, che ricade nella Provincia di Siracusa, è chiamata Sicilia greca, in contrapposizione con la Sicilia occidentale, araba. Campi suddivisi da muretti a secco e valli solcate da fiumi avvolgono eleganti città barocche. Dopo il terremoto del 1693 che colpì il sud est della Sicilia, le città di questa zona sono state ricostruite in quello stile prezioso che è il Barocco Siciliano, dalla caratteristica tonalità color miele.

Siracusa è la città che più di ogni altra conserva questa peculiarità architettonica. Affacciata sul mare, è una città ricchissima di storia. Oltre all’antica città greca Neapolis, oggi vero e proprio distretto archeologico, dove spiccano l’anfiteatro romano e il teatro greco, la città ha in Ortigia il suo fiore all’occhiello. Una stratificazione perfetta di stili e civiltà, così da incastrare l’una nell’altra la città greca e quella bizantina, quella normanna e quella barocca, in un solo intrico di strade e architetture.

È consigliabile spostarsi anche all’interno per ammirare i colori, i sapori e le tradizioni del tavolato ibleo, costellato da interessanti centri come Ferla, Buscemi e soprattutto Palazzolo Acreide. Proprio vicino a questi borghi si trovano luoghi imperdibili. La necropoli di Pantalica, con le sue cave, migliaia di trafori scavati nella roccia, il parco archeologico di Akrai e il canyon di Cavagrande, riserva naturale.

A sud di Siracusa, dopo Avola, famosa per la produzione di mandorle, è assolutamente da visitare Noto, altro esempio grandioso dello stile Barocco post terremoto, unica per la coerenza stilistica dei suoi palazzi. Dista solo 5 km dal mare dove si trova Noto Marina. Lungo la costa si incontrano le rovine dell’antica colonia siracusana di Eloro, circondate da spiagge. Si può raggiungere in auto, ma molto più bella è la passeggiata a piedi da Noto Marina per godere di una bellissima vista sulla costa.

A meno di 1 km da Eloro, a sud, troviamo la Riserva di Vendicari, un tratto magnifico di costa incontaminata. La riserva comprende tre paludi e una splendida spiaggia sabbiosa. Il territorio è disseminato di fortificazioni tra cui i resti di una torre sveva. Un paradiso per il birdwatching. Vale la pena scendere poi verso la punta sud orientale della Sicilia. In questa atmosfera dai sapori africano – arabi troviamo Pachino, famosa per i pomodori e le produzioni vinicole, circondata da spiagge sabbiose, e Marzamemi, un piccolo paese di pescatori dove acquistare originali souvenir.

Portopalo di Capo Passero è una località molto frequentata d’estate e tra l’altro ospita un famoso mercato del pesce. A largo della costa si trova la piccola Isola di Capo Passero, con una riserva naturale e un castello. Proprio sotto la punta si trova l’Isola delle Correnti con una baia incantevole. È l’ultima estremità della Sicilia sud orientale.

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Sciacca

Affacciata a forma di anfiteatro sul mare davanti all’isola di Pantelleria e Tunisi, Sciacca è una della città più affascinanti della costa mediterranea della Sicilia. Avvolta dal profumo degli agrumeti, è immersa in un territorio molto fertile che si trova tra le foci del fiume Platani e del fiume Belice, molto ricco di vigneti e uliveti pregiati.

La posizione eccezionale, esattamente a metà strada tra gli importanti resti archeologici di Selinunte, Eraclea Minoa, ed Agrigento, la vicinanza del mare, le testimonianze artistiche e architettoniche presenti nel centro storico e gli stabilimenti termali fanno di Sciacca una località dalla forte vocazione turistica. A questi punti di forza si aggiunge la quantità e qualità delle strutture alberghiere: le più diffuse e richieste per trascorrere qui una vacanza sono le case vacanze a Sciacca, ideali per lunghi periodi, e gli appartamenti a Sciacca, che garantiscono un livello comfort e servizi superiori.

Tantissimi turisti si recano qui per trascorrere le vacanze al mare, attratti dalla sua bellezza. Si trovano molte spiagge di ogni tipo. Ad est gli scogli affioranti dall’acqua limpida di Lido Stazzone, i fondali sabbiosi dei lidi della Tonnara e della Foggia, le insenature ora rocciose ora sabbiose di San marco, Renella e Maragani, veri paradisi per i sub e i bagnanti. Ad ovest si trovano la spiaggia di Sovareto con sabbia finissima e quelle di San Giorgio, Timpi Russi e Macauda. A est della cittadina si trova il Monte San Calogero, alle cui falde sgorgano le famose acque termali. Il nome della cittadina, secondo alcuni, ha a che fare con le presenza di queste acque.

I greci la chiamavano infatti Therma e il nome moderno, Sciacca, potrebbe derivare dal latino ex aqua, o dall’arabo syac (bagno) o xacca (acqua). Pare anche che il primo nucleo abitativo sorse vicino alla foce del torrente Bagni, dove sono presenti le cave di argilla e le sorgenti di acque termali.

Con quattro stabilimenti e molteplici risorse termali, si può affermare che Sciacca, città termale più antica della Sicilia, sia una meta ambita per i turisti in cerca di vacanze benessere. La peculiarità di queste terme, che le rende uniche al mondo, è la presenza delle famose grotte vaporose, le cosiddette “Stufe di S. Calogero”, che si trovano sulla vetta del monte Kronio (San Calogero), all’interno delle quali l’atmosfera satura di vapore acqueo raggiunge la temperatura di quasi 40°. Sciacca non è solo mare e terme. Trascorrere una
vacanza a Sciacca senza percorrere le vie della città vecchia significa scoprire a metà questa località. Il centro storico conserva una tripartizione in quartieri, posti su tre piani di roccia che digradano verso il mare.

Nella parte superiore si trova il quartiere medievale di Terravecchia, cinto da bastioni e intricato di vicoli e cortili chiusi tipici del tessuto urbano arabo. Il cuore della vita e del centro è la bellissima Piazza Scandaliato, una splendida terrazza alberata sul mare. Nei dintorni si trovano eleganti edifici religiosi e civili. La città digrada a questo punto verso il porto peschereccio con il caratteristico quartiere dei marinai e dei vasai ceramisti, di cui Sciacca vanta un’antica tradizione, popolato da botteghe artigiane e trattorie.

Dal 19 al 24 febbraio 2009 a Sciacca si svolge la 109° edizione del Carnevale di Sciacca: un momento di grande divertimento e soprattutto grande coinvolgimento, allegria e colore. Insomma un’opportunità per visitare Sciacca e i suoi dintorni in una stagione insolita. Rappresenta una delle manifestazioni più conosciute allestite in occasione del carnevale in Sicilia e richiama visitatori da tutta Italia.

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Salento fa rima con…Ugento

Se siete amanti del mare, dell’arte e della cucina mediterranea, una vacanza in puglia fa sicuramente a caso vostro. La costa jonica del Salento è una destinazione imperdibile, dall’aspetto dolce, piuttosto bassa e sabbiosa, con spiagge bianche e facilmente raggiungibili. Il mare, di color azzurro cangiante, è protagonista di uno dei più bei panorami mediterranei.

Ugento sorge su un colle a 108 m sul livello del mare. Collocato a pochi km dal Mar Ionio in posizione strategica tra rinomate località del Salento come Gallipoli e Santa Maria di Leuca, questa località vanta 8 km di coste in buona parte sabbiose, con rocce solo in brevi tratti. Per studiare e salvaguardare le numerose specie floristiche e faunistiche che hanno scelto questa zona come habitat, nel 2007 in questa zona è stato istituito il Parco litorale di Ugento.

Le spiagge di Ugento, come Torre San Giovanni, Lido Marini, Torre Mozza, con i loro paesaggi da favola e un mare incantato, rappresentano un tratto di mare fra i più belli e più frequentati del Salento. A ciò si unisce una recettività di prim’ordine e servizi di eccezionale qualità.

Una vacanza a Ugento è un’occasione per conoscere meglio le ricchezze naturalistiche, artistiche e enogastronomiche salentine. Il Salento è un territorio che può essere scoperto durante tutto l’anno e prenotando con largo ancipo o con la formula last minute si può approfittare di tantissime offerte vacanze puglia.

La cittadina, immersa in un territorio coltivato a vite e ulivi, conserva gelosamente le tracce del suo passato. Esempio ne sono le mura messapiche (IV secolo a.C.), costruite a scopi difensivi, in un’epoca in cui Ugento conobbe il suo maggior splendore, divenendo un importante centro di commercio, una potenza militare e un centro cittadino praticamente inespugnabile. Altro esempio sono i resti del tempio dedicato a Zeus.

Passeggiando per le vie di Uguento si incontra il castello di origine medievale, con alcuni rifacimenti successivi. Tra le chiese del centro merita una visita la Cattedrale, edificata nel 1700 in luogo della precedente distrutta dai Turchi. Particolare la Chiesa di Sant’Antonio (1400) che conserva al suo interno dieci altari compreso quello maggiore.

Tra gli altri monumenti, la concattedrale, esempio stupendo di stile rinascimentale con rifacimenti barocchi, il palazzo dell’episcopio e il Palazzo Colosso, che custodisce molti reperti (bronzi, monete, ceramiche, etc.), risalenti sia al periodo dei Messapi che a periodi successivi. Luogo di grande interesse e ricco di testimonianze uniche nel loro genere è il Museo civico comunale di archeologia e paleontologia, all’interno del quale sono custodite importanti testimonianze trovate nelle necropoli messapiche e romane.

Numerosi sono i luoghi di culto, come chiese e cappelle, sparsi nel territorio ugentino: i più conosciuti sono l’eremo del Casale e la chiesa della Madonna del Curato. La zona è costellata da fortificazioni. Tante sono quelle costiere, tra cui spicca la torre di Torre San Giovanni che è la più antica del Salento, edificata dagli spagnoli per difendersi dai Turchi. Altrettanto ricca ne è la zona interna, basti pensare a Morciano (castello Castromediano), Salve, Giuliano, Salignano, Alessano (Palazzo Gonzaga), Acquarica del Capo (Castello Sforzesco).

Non ci si può dimenticare delle ricchezze culinarie di questo angolo della puglia. Così vicino al mare e dedito alla pesca, tuttavia offre una cucina più legata alla tradizione contadina. Bandiera di questa cucina sono i “ciciri e tria”, minestra di ceci (ciciri), unita con un tipo di pasta fatta in casa (tria). A i “ciciri e tria” è dedicata una importante sagra, che si tiene nei mesi di luglio e agosto nel centro storico del paese, che attira tanti turisti e visitatori.

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Sicilia: scoprire la costa tirrenica

Tra Palermo e Milazzo si estende la costa settentrionale della Sicilia, quella che si affaccia sul Mar Tirreno. Durante la stagione estiva le strade costiere sono affollatissime di viaggiatori, attratti qui dal bellissimo litorale e da un altrettanto ricca zona interna. Tutta la fascia costiera è un susseguirsi di località balneari, spiagge e paesini quasi esclusivamente dediti al turismo.

Di buone ragioni per visitare il nord della Sicilia ce ne sono tante. E una di queste è passare le proprie ferie in una località della costa tirrenica o delle vicine zone interne. Una buona idea per trascorrere un soggiorno rilassante e con la giusta dose di indipendenza, magari con amici o con la famiglia, è affittare una casa sicilia, che offre la possibilità di godersi una vacanza di media-lunga durata con la comodità di sentirsi a casa propria. Si possono trovare ville, appartamenti e case vacanze in sicilia consultando gli ormai abbondanti siti specializzati sulla ricettività dell’isola.

Cefalù con la bella spiaggia a mezzaluna su cui si affaccia è la meta più frequentata di tutta la costa. Da villaggio di pescatori si è trasformata in località di villeggiatura alla moda, seconda solo a Taormina quanto a notorietà. La sua posizione ai piedi della Rocca, i suoi vicoli medievali e i monumenti la rendono un luogo splendido dove trascorrere una vacanza sicilia. Su tutto spicca la Cattedrale, una delle espressioni più alte dell’arte arabo-normanna.

La Rocca, che fa da sfondo alle viuzze del centro storico, era la sede della cittadella islamica, fino al 1064, quando i normanni conquistarono Cefalù e la spostarono sulla baia. Una bella scalinata chiamata salita saracena conduce sulla cima della parete rocciosa, dove si trova il Tempio di Diana del IV secolo a.C.

Procedendo verso est, accompagnati dalla sagoma delle isole Eolie, dopo Cefalù si incontrano paesini ricchi di fascino e storia e insenature e spiagge che invitano alla sosta. Quelle intorno a Capo d’Orlando e al promontorio su cui si trovano le rovine dell’antica Tindari sono magnifiche. Anche Milazzo, principale porto per le isole Eolie, nonostante sia un po’ adombrato da una forte industrializzazione, nasconde alcuni incantevoli tratti di litorale.

Dopo Cefalù, Capo d’Orlando, con il suo castello medievale che sovrasta il promontorio, è la seconda destinazione più apprezzata di questa zona. la bellezza delle sue spiagge e la presenza di buone infrastrutture ricettive ne hanno fatto, specialmente durante la stagione balneare, un centro di notevole richiamo turistico. S.Gregorio rappresenta il cuore di questo turismo per via della bellissima spiaggia. Inoltre Scafa si trova in una posizione privilegiata dal punto di vista panoramica perché domina il tratto di costa compreso tra Capo d’Orlando e Capo Calavà.

Lungo la costa si incontra il borgo medievale di Brolo circondato dalla catena montuosa dei Nebrodi e da una vasta pianura di giardini che degrada sul mare. Dalla sommità della Torre Vinciguerra lo sguardo spazia su uno scenario di incantevole bellezza che racchiude l’ampio arco di mare tra Capo Calavà e Capo d’Orlando ed ha sullo sfondo le isole Eolie.

Tra Capo d’Orlando e il Golfo di Patti, a dolce pendio verso il mare, si trova Gioiosa Marea. L’antico borgo venne fondato nel 1366 sulla sommità del Monte di Guardia. Dalle rovine della Torre Vinciguerra si gode uno splendido panorama sulla costa. Le belle spiagge di Capo Calavà e di San Giorgio, la limpidezza delle acque del mare, le bellezze del paesaggio, il patrimonio artistico, fanno di Gioiosa Marea un centro di sicura vocazione turistica.

Prima di giungere a Milazzo, sulla strada si trova la cittadina di Patti, sulle prime pendici settentrionali dei Nebrodi. Dalla collinetta su cui giace domina l’incantevole spettacolo delle isole Eolie e l’omonimo golfo che da Capo Tindari si estende fino a Capo Calavà. Da vedere la cattedrale di San Bartolomeo, la villa romana e assolutamente Tindari con il Santuario della Madonna di Tindari e il centro archeologico. Da Tindari si può contemplare un panorama esemplare: il mare, le isole Eolie…la costa tirrenica!

Alle spalle di questa ricca costa si nasconde infatti un entroterra affascinante e facilmente accessibile, dove si estendono due vasti parchi naturali e diversi paesini di montagna. I parchi, che comprendono i massicci montuosi delle Madonie e dei Nebrodi, sono veri e propri paradisi per gli amanti della natura, delle escursioni e del birdwatching.

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Sicilia nord ovest: San Vito lo Capo

Distante da Trapani appena 38 chilometri e circa 100 da Palermo, San Vito Lo Capo si trova in una baia dalle acque poco profonde e tranquille, è la perla della costa nord occidentale della sicilia. Ha la fortuna di essere compresa fra due riserve naturali, quella di Monte Cofano e dall’altro lato quella dello Zingaro che in qualche modo lo proteggono e lo rendono unico.

Ciò che colpisce subito venendo in vacanza a San Vito lo Capo è la spiaggia di sabbia bianca e finissima che si stringe, come in un abbraccio, attorno ad un mare cristallino dai colori cangianti. Davanti, il paese con le sue case basse e bianche, disposte sulle vie strette, mostra, ancora oggi, il suo aspetto di villaggio di pescatori con forti tratti arabeggianti. I colori delle piante d’ibisco, degli oleandri e delle rigogliose buganvillee si mescolano ai profumi di gelsomino.

Il paese di San Vito è nato attorno all’attuale Santuario, frutto di numerosi interventi edilizi susseguitisi nei secoli, che si trova in Via Savoia, la via principale che arriva sino al mare. La prima edificazione risale intorno all’anno 300 e si trattava di una piccola cappella dedicata a San Vito Martire, patrono del paese. L’aspetto attuale è quello di una chiesa-fortezza di grande interesse storico. È interessante dedicare una visita anche al Museo del Mare, dove si trova l ufficio turistico, che raccoglie reperti archeologici recuperati nei magnifici fondali antistanti San Vito.

San Vito lo Capo non è l’unica attrazione da scoprire in questo incontaminato tratto di costa della Sicilia Occidentale. Vicino San Vito lo Capo meritano un escursione sia la riserva di Monte Cofano, sia la Riserva dello Zingaro, la prima ad essere stata istituita in Italia. A circa tre km dal centro abitato di San Vito, sorge l’antica Tonnara del Secco, con i vecchi edifici e ciò che rimane degli antichissimi impianti di lavorazione del pesce (specialmente del tonno), come le vasche in coccio-pesto, che risalgono al IV secolo a.C.

Tra Monte Cofano e Capo San Vito si trova il golfo di Makari con le sue calette, spiagge sabbiose e splendide insenature. Due torri d’avvistamento, proteggono il suo territorio. Nel territorio di Makari e nelle sue immediate vicinanze è possibile trovare delle grotte che indicano il luogo come insediamento del paleolitico superiore e del mesolitico. Questa piccola frazione a tre km da San Vito lo Capo è rinomata per la veduta dei tramonti tra i più emozionanti sul Golfo di Cofano.

Castelluzzo, un’altra frazione a nove Km da San Vito lo Capo, è un piccolo centro agricolo rinomato per le coltivazioni di uliveti che si estendono alle spalle delle case. La Riserva di Monte Cofano da un lato e la vicinanza con la Riserva dello Zingaro dall’altro, la spiaggia di Cala dell’Arena, le numerose calette di bianchissimi ciottoli fanno di Castelluzzo una meta turistica sempre più importante.

Ospitalità, accoglienza e la bontà della cucina locale sono altri ingredienti che rendono speciale San Vito lo Capo. Dal 1998 questa località ospita il “Cous Cous Fest”, una gara gastronomica internazionale di cous cous che impegna chef provenienti da 8 paesi di tutto il mediterraneo, Costa d’Avorio, Francia, Israele, Italia, Marocco, Palestina, Senegal e Tunisia, che si affrontano proponendo il cous cous cucinato secondo la propria tradizione gastronomica. L’appuntamento è da non perdere. La XII edizione sarà dal 22 al 27 settembre 2009.

L’offerta di strutture ricettive di ogni tipologia è ricchissima e adatta a soddisfare qualsiasi esigenza di vacanza. Scegliere una casa in affitto, un hotel o un residence a San Vito lo Capo sarà facile, ricordandosi però che durante la stagione estiva sia gli alberghi che i ristoranti sono pienissimi!

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Golfo Aranci, museo naturale

Il borgo marinaro di Golfo Aranci si trova sulla costa nord orientale della sardegna, in Gallura, immerso in uno scenario dal notevole valore naturalistico. In origine veniva chiamata Figari molto probabilmente per l’abbondanza di alberi da fico. Il nome Golfo Aranci pare derivi dal naufragio in questo mare di una nave carica di arance, ma più realisticamente deriva dalla parola “Ranci” che in gallurese significa “Granchi”, di cui queste acque erano particolarmente ricche.

Un tempo esistevano poche case di pastori qui. L’attuale sviluppo turistico di Golfo Aranci ha le sue radici nel periodo intorno al 1881, quando le Ferrovie della Sardegna ottennero il trasferimento navale (che collegava la Sardegna alla penisola) da Olbia alla rada di Golfo Aranci. Il paesino si consolidò anche come attrezzato centro di pesca e alcuni pescatori provenienti dall’isola di Ponza decisero di stabilirsi nel luogo.

Il borgo di pescatori pian piano negli anni ’60 del 900 diventa il secondo scalo della costa nord della Sardegna dopo Olbia, iniziando a sviluppare anche il suo profilo turistico, forte soprattutto delle sue bellezze territoriali e della vicinanza a località culto della Costa Smeralda.

Oggi è un importante località turistica, punto d approdo dei traghetti da e per Civitavecchia e Livorno, organizzata per accogliere al meglio le tante presenze di turisti che ogni anno la scelgono come meta dei loro viaggi in sardegna. A disposizione dei viaggiatori, un completo elenco di strutture ricettive che spaziano dagli hotel agli appartamenti sardegna, ai villaggi turistici, a campeggi, fino ad arrivare a soluzioni più semplici ed economiche come gli agriturismo e i bed and breakfast.

Il golfo è chiuso a nord dal suggestivo promontorio di Capo Figari: un immenso habitat di flora e fauna con i colori e profumi tipici della macchia mediterranea. L’arco costiero è caratterizzato da alte falesie a picco sul mare e da un susseguirsi di insenature e grotte orlate di scogli e morbidi arenili. Dalla sommità del monte il panorama si rivela come un museo naturale all’aria aperta: dall’isola di Figarolo e Tavolara, alle isolette di Mortorio e Soffi con sullo sfondo la Costa Smeralda.

Il paesaggio di Capo Figari è rimasto inalterato nei tempi grazie ad un isolamento naturale e all’istituzione di un area protetta. Percorrendo la strada sterrata che porta al capo si incontra Cala Moresca, una piccola spiaggetta proprio di fronte all’isolotto Figarolo. Proseguendo a piedi sui sentieri che si inerpicano sul promontorio si arriva a Punta Filasca o a Cala Greca, una striscia di sabbia bagnata da acque cristalline.

Tra Golfo Aranci e Olbia si sussegue una costa bassa e regolare, caratterizzata da piccole insenature e spiagge di finissima sabbia bianca, alcune proprio con accesso diretto dal paese, circondate dalla macchia mediterranea e lambite da acque trasparenti. Provenendo da Olbia si incontrano Spiaggia Bianca, Cala Sassari, Sos Aranzos , Nodu Pianu, fino ad arrivare alle spiagge del paese.

A nord di Golfo Aranci , al di là del promontorio di capo Figari, si estendono le bianche spiagge e belle scogliere del golfo di Marinella, circondato da morbidi rilievi ricoperti di macchia mediterranea. L’insenatura orlata di rocce granitiche dalla forme fantastiche, come quella del Cane e quella del Serpente, ospita numerosi insediamenti turistici.

Golfo Aranci non è solo mare e una vacanza a golfo aranci è ideale anche al di fuori dalla stagione estiva, con tanti benefici in termini economici prima di tutto. Si trova immerso in una terra complessa, che è la Sardegna, ricca di tantissime specificità che vanno ben oltre la costa. Per dare qualche suggerimento, nei dintorni è presente il pozzo sacro nuragico di Milis, e sull’isolotto Figarolo sono stati scoperti importanti ruderi romani, a testimonianza che la zona è stata popolata fin dalla preistoria. Ma c’è anche la gastronomia, mix di sapori di mare e risorse della terra, ci sono i borghi e le costruzioni agricole, i paesaggi dell’interno…

Si possono inoltre praticare svariati sport come il trekking, gli sport nautici e velici e le immersioni: il mare antistante Golfo Aranci offre, a pochissimi metri di profondità, ricchi tesori, un grande patrimonio di fauna marina apprezzata e ricercata dagli appassionati di immersioni subacquee.

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Santa Teresa di Gallura, lo spettacolo del granito

Santa Teresa di Gallura è situata sulla costa settentrionale della sardegna. Si estende sopra un tavolato roccioso che si trova a 44 m sul livello del mare, affacciato davanti al canale delle Bocche di Bonifacio. Sorge nella stretta insenatura naturale del Porto Longonsardo, su un territorio caratterizzato da affioramenti granitici e coste frastagliate.

Collocata in uno degli angoli più suggestivi e affascinanti del Mediterraneo, è una meta che offre un’ampia serie di opportunità di alloggio e di svago. Santa Teresa è perfettamente attrezzata per accogliere i turisti e soddisfare le loro esigenze nel migliore dei modi. Per godersi una
vacanza a Santa Teresa di Gallura è a disposizione una variegata molteplicità di soluzioni ricettive, quali hotel, residence, bed & breakfast, agriturismo, ville e case vacanza a Santa Teresa di Gallura, ristoranti, servizi sulle spiagge, possibilità di praticare attività sportive, e così via.

Santa Teresa nasce nel 1808 con Decreto Regio di Vittorio Emanule I, ma da sempre rappresenta un crocevia di popoli per la sua strategicità. In questo territorio si sovrappongono le tracce delle civiltà che hanno popolato la zona, i villaggi nuragici, le cave romane, il castello medioevale, la torre cinquecentesca che domina lo stretto.
A pochi km da Santa Teresa, si trova un luogo di maggiore interesse archeologico, il sito di Lu Brandali. Qui si possono ammirare i resti di un interessante complesso nuragico, costituito da un nuraghe, numerosi tafoni (cavità presenti nelle rocce) e una tomba di giganti.

Il suggestivo promontorio di Capo Testa, costituito da rocce granitiche erose dal vento, è collegato alla terra ferma da un sottilissimo istmo, lungo il quale si estendono due spiagge. Al tempo dei romani era utilizzato sia per la posizione strategica, sia per approvvigionarsi del granito presente. Nella parte nordoccidentale si possono ancora vedere i resti di cave di granito, oggi abbandonate, intensamente sfruttate sia dai romani (colonne del pantheon), che dai pisani (colonnati del duomo).

Sul promontorio di Capo Testa è presente un faro di fondamentale importanza per la navigazione nel tratto di mare delle Bocche di Bonifacio. Proprio da Santa Teresa partono quotidianamente i collegamenti con la Corsica e con le Isole dell’arcipelago della Maddalena. Il porto turistico, situato in un profondo fiordo riparato da tutti i venti e immerso in un contesto ambientale di rara bellezza, è attualmente uno dei centri marittimi più attrezzati dell’area con i suoi 700 posti barca.

Il paese ha una struttura molto razionale, fatta di strade perpendicolari le une alle altre, tipicamente sabauda di tipo militare. Ai margini dell’abitato, verso nord ovest, si erge la torre di Longosardo che segna l ingresso del porto. Eretta pare da Filippo II alla fine del XVI sec Il, prende il nome di Longonsardo dall’omonimo castello trecentesco, distrutto nel 1422 dai genovesi. Dalla terrazza si gode una splendida vista sulla spiaggia sottostante, le pareti rocciose del fiordo e le Bocche di Bonifacio.

Ogni anno migliaia di visitatori si recano a Santa Teresa per le sua splendida costa punteggiata da numerose calette, rientranze e promontori che nascondono bellissime spiagge bagnate da un mare cristallino e fondali ricchissimi. Ai piedi del paese si trova la splendida spiaggia di Rena Bianca (Bandiera Blu d Europa dal 1987), chiusa sul lato occidentale dalla piccola isola Municca.

A pochi minuti dal centro, Santa Teresa propone un ventaglio di spiagge e calette suggestive lambite da un mare turchese e ornate da graniti dalle forme bizzarre: sulla strada per Capo Testa si trovano la spiaggia di Santa Reparata, Capo Testa (Ponente e Levante), Cala Spinosa (sulla punta estrema di Capo Testa), Cala Grande o Valle della Luna (sull’istmo di Capo Testa); verso Palau si incontrano invece Cala Sambuco, La Marmorata, Porto Quadro, Valle Dell’Erica, Conca Verde, Porto Pozzo e La Sciumara; percorrendo la provinciale per Sassari infine si raggiungono Lu Pultiddolu e La Liccia.

Il paese offre numerosi appuntamenti culturali tra cui spicca l evento culturale di maggior prestigio: Musica sulle Bocche. In programma dal 25 al 31 agosto, il Festival Internazionale di Jazz e non solo,tra l’Italia e la Francia, sulle Bocche di Bonifacio, regala da anni momenti di grande suggestione, emozionanti e innovativi, come i concerti all’alba, al tramonto e a notte fonda, sulle spiagge, nei porti, sulle navi e nelle piazze.

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Budoni, mare d’autore

Situato sul tratto costiero nord orientale della sardegna, nella regione delle Baronie, Budoni vanta una fortunata localizzazione geografica tra i comuni di Posada e San Teodoro. Immerso in un incantevole scenario paesaggistico, è un luogo ideale per trascorrere le proprie vacanze in pieno relax.

Il paese è circondato da dolci colline, unite da vallate e verdi pianure alla stupenda costa. Il contesto naturalistico del luogo è arricchito dagli stagni alle spalle della spiaggia, dove vive una tipica vegetazione di tamerici e giunchi e una ricchissima avifauna tra cui periodicamente colonie di fenicotteri rosa.

Chi sceglie una vacanza a Budoni è spinto principalmente dalla bellissima fascia costiera. Questa località vanta infatti un patrimonio di 18 chilometri di coste stupende, affacciate sul Mar Tirreno. Il litorale è caratterizzato da lunghi arenili di sabbia bianca molto fine, alternati a piccole insenature e interrotti di tanto in tanto da scogliere. Le acque sono ovunque cristalline e offrono fondali incontaminati dove fare bagni e immersioni.

La bellezza incontestabile del paesaggio, la limpidezza e il colore turchese dei fondali marini e soprattutto un’attenzione particolare alle esigenze del turista fanno di Budoni uno dei luoghi di vacanza più ricercati. Basti pensare che i 4000 abitanti presenti d inverno diventano 70.000 d estate.

A Budoni paese si trova una lunga spiaggia di oltre 4 chilometri che presenta diversi punti di accesso, tra cui Sa Capannizza, Lido del sole, Salamaghe. In direzione sud, verso Siniscola, si incontra la spiaggia di Matta ‘e Peru, ideale per i surfisti in quanto battuta dal vento. Dopo Budoni si trova la Baia Sant’Anna, caratterizzata da un fondo di sassi e scogli, meta soprattutto di pescatori. Porto Ainu, con il suo mare blu da cartolina, ha una fondale molto basso ottimo per i bambini. Agrustos e Ottiolu sono le spiagge più a nord e anche le più conosciute. Presso quest’ultima si trova un porticciolo turistico, con oltre 400 posti barca.

Non è una cattiva idea quella di dedicare una giornata per visitare i dintorni di Budoni. Merita di essere visto il borgo storico di Posada, con il Castello della Fava. Sulle vicine colline si trovano interessanti resti archeologici come il nuraghe Su Entosu, il nuraghe Conca ‘e Bentu e la domus de jana l’Agliola. Inoltre si possono incontrare nelle campagne i cosiddetti stazzi, tipiche strutture agricole della confinante Gallura. E ancora si può fare un escursione a San Teodoro e sulle isole di Tavolara e Molara.

Il divertimento non manca: Budoni è particolarmente rinomata tra i giovani perché ospita numerosi locali notturni, discoteche e luoghi di incontro che rendono la vita serale molto animata.

Budoni è perfettamente organizzata per poter accogliere, durante la stagione estiva, migliaia di presenze e offre ai turisti un completo elenco di strutture ricettive e la possibilità di poter trascorrere diversi tipi di vacanza. Le soluzioni proposte vanno dall’hotel di lusso al residence in sardegna, al villaggio turistico, al campeggio, fino ad arrivare a soluzioni più semplici ed essenziali come l’agriturismo e il bed and breakfast. Non mancano inoltre tutti i servizi nelle spiagge e la possibilità di praticare attività sportive, come surf, sci, immersioni e altro.

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Porto Cesareo, tra sole e mare

Vacanza in puglia? Porto Cesareo è la risposta giusta per chi ama le vacanze all’insegna del contatto con un ambiente naturale incontaminato. Situata sulla costa Ionica, in provincia di Lecce, questa località salentina è una popolare realtà turistica, oltre che centro rinomato per la pesca, tra le mete più ambite per i viaggi in puglia. Visitare Porto Cesareo significa avere l’opportunità di immergersi in paesaggi meravigliosi e trovare relax e divertimento.

È la natura la grande attrazione di questo angolo di Puglia. Porto Cesareo vanta un ampia linea costiera, molto varia e dai contorni frastagliati. 17 km di spiaggia dorata si alternano a bassi scogli e alle spianate calcaree dei terrazzi, intervallate da golfi, insenature, speroni rocciosi, scogli e fronteggiate da un arcipelago di isolotti. Tra queste spicca l'”Isola Grande”, chiamata “Isola dei Conigli” in quanto su di essa, negli anni ’50, venne iniziato l’allevamento di una colonia di conigli allo stato brado.

Un mare trasparente e limpido e morbide dune di sabbia, talvolta anche di notevole altezza ed estensione, contornano le spiagge sabbiose del litorale di Porto Cesareo: particolarmente belle sono quelli presenti a Lido degli Angeli che raggiungono un altezza di 6- 7 metri.

Grazie alla ricchezza e varietà della vegetazione e della fauna marine, di elevato valore biologico, qui è stata costituita nel 1997 l’area marina protetta di Porto Cesareo. I 32 Km di costa della riserva ricadono nei due comuni di Porto Cesareo e di Nardò, entrambi della provincia di Lecce, un alternarsi di cale sabbiose e tratti di scogliera bassa. L’area si estende fino a 7 miglia dalla costa, tra Punta Prosciutto a nord e Torre dell’Inserraglio a sud. Interessanti da vedere anche la Stazione di Biologia Marina e il Museo Talassografico che contiene una raccolta malacologica, un erbario e rare specie ittiche.

Oltre alla possibilità di praticare i vari sport acquatici, si può sperimentare la pescaturismo, uscendo su barche e pescherecci assieme ai pescatori locali e poi mangiando a bordo il pescato. Il legame col mare si fa ancora più vivace tra 14 al 16 luglio durante la sagra del pesce: le tante pescherie addobbate a festa offrono il miglior pesce della zona e i pescatori anziani del posto preparano “lu quataru”, una ricca zuppa di pesce preparata dai pescatori anziani.

Vacanze a Porto Cesareo vuol dire anche tuffarsi nella storia di cui tutta la Puglia è ricca di testimonianze. Numerosi ritrovamenti testimoniano che il territorio era abitato già in epoca preistorica. Sono presenti sette grandi colonne monolitiche di marmo verde immerse nel mare del periodo romano, quando Porto Cesareo, chiamata Portus Sasinae, aveva un notevole ruolo portuale.

Durante l’Alto Medioevo ci fu un lento abbandono del centro a causa dell’impaludamento e delle continue incursioni dei pirati. Proprio a questo periodo risalgono le torri costiere di cui è ancora ricca la fascia costiera ionica salentina, a difesa dai nemici provenienti dal mare, un esempio è la “Torre Cesarea”. Del XVIII secolo è invece una tonnara.

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Vacanza ad Agrigento

La costa meridionale della Sicilia, quella che si affaccia sul mare Mediterraneo, offre uno scenario dai forti contrasti paesaggistici: distese di campi si alternano a villaggi arroccati sulle colline e spiagge meravigliose. Peccato che qualche stabilimento industriale di troppo irrompa a spezzare tale armoniosa alternanza.

Agrigento si trova qui, a due passi dalla costa. Città che diede i natali a celebri intellettuali quali Luigi Pirandello e Leonardo Sciascia, Agrigento è, però, particolarmente nota nel mondo per la spettacolare Valle dei Templi. Se si giunge in città dalla costa, si possono ammirare i templi in primo piano, in tutto il loro fascino e magnificenza. Già da sola è un ottimo motivo per una
vacanza ad Agrigento.

Il periodo ideale per visitare l’area archeologica sono i mesi di febbraio e marzo, quando i mandorli della valle fioriscono. Ma in realtà non esiste una stagione migliore di un’altra per i viaggi in sicilia.

L’Unesco ha dichiarato la vecchia città di Akragas, con le sue antiche mura e il complesso dei templi patrimonio dell Umanità. Fondata nel 581 a.C. dai coloni di Rodi e della vicina Gela, Akragas fu concepita come luogo di controllo privilegiato sul Mar Mediterraneo per prevenire eventuali attacchi cartaginesi. In breve tempo divenne una delle più importanti città della Magna Grecia, seconda in Sicilia solo a Siracusa.

Dopo essere stata assoggettata all’Impero Romano, nei secoli successivi venne invasa da parte degli Arabi, che la ricostruirono sulla cima della collina in cui oggi si ammira il centro storico caratterizzato da una tipica conformazione araba. Il nucleo urbano medievale, sorto a partire dal VII secolo, infatti, fu ridisegnato dall’insediamento arabo e quindi normanno.

La parte antica vale veramente la pena di essere vista, anche se spesso viene ignorata per la presenza dominante della Valle dei Templi. È un ottimo punto di partenza per comprendere la bellezza di questa città, così divisa tra passato e presente. Ricco di fascino e di personalità, è formato da tante piccole viuzze scoscese e cortili, che somigliano molto a quelli che si possono ammirare nelle città del nord Africa.

Le strette vie della città vecchia convergono nella Via Atenea, la più importante e animata via della città. Lungo la via Atenea, che attraversa interamente il centro storico, si affacciano bellissimi palazzi e numerose chiese frutto di stili di costruzione a volte totalmente diversi tra loro, che contengono all’interno dei veri e propri tesori di arte sacra molto spesso sconosciuti al grande pubblico. Tra le tante presenti spiccano l’Abbazia di Santo Spirito, la piccola chiesa di Santa Maria dei Greci e la magnifica Cattedrale di S. Geraldo.

L’offerta ricettiva è completa, anche se prevalgono le strutture costose. Un bed & breakfast Agrigento nel caratteristico centro storico si rivela la soluzione migliore per chi desidera un soggiorno comodo ed economico.

La costa merita di essere vista. Le località costiere sono tante e ricche di fascino e non si deve dimenticare che dal vicinissimo Porto Empedocle partono le imbarcazioni per Lampedusa e Linosa, le isole Pelagie, dove il mare è tra i più cristallini del Mediterraneo.

Grazie alla sua posizione collinare e alla sua poca distanza dal mare (soli 4 chilometri), Agrigento propone un’ottima cucina, dove le tradizioni marinare e quelle dell’entroterra si sposano perfettamente. Si possono gustare tanti piatti deliziosi in una delle economiche trattorie del centro storico o nei deliziosi ristoranti con vista sulla Valle dei Templi o ancora nei locali sul lungomare di San Leone.

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Vacanze sportive in Sardegna

Vacanze in sardegna? Mare, sole, spiagge. Il primo pensiero che viene in mente pensando ai viaggi in sardegna sono vacanze in assoluto relax, sdraiati a prendere il sole su una delle incantevoli spiagge di cui l’isola abbonda davanti ad un mare tra i più belli del mondo. Questa terra offre in realtà altre esperienze turistiche.

Lo sport rappresenta una delle strade percorribili. Sono tante infatti le occasioni di praticare attività sportive sia legate al mare, che alla terra. Da soli o in compagnia di amici e della famiglia, è un ottima soluzione per dedicare a se stessi e per staccare dai ritmi frenetici della vita quotidiana.

Il piacere del movimento è assicurato. Grazie ad una configurazione naturalistica del territorio molto differenziata, sempre più appassionati ogni anno trovano in sardegna gli scenari ideali per competere con l’ambiente e interagire con la natura. Sono diversi i modi per vivere le sue molteplici bellezze: trekking, arrampicata, escursioni, equitazione, vela ,mountain bike, immersioni sono occasioni per giocare con il vento, scoprire boschi lussureggianti, fondali marini straordinari, spiagge deserte, vivere emozioni forti.

1850 km di coste e un vento sempre costante, fanno della sardegna la patria della vela, del windsurf, del kitesurf, del surf. Lungo la costa ovest il maestrale non manca mai. Proprio qui si trovano le località ideali per gli amanti delle onde e della tavola come la costa che da Iglesias arriva alla Costa Verde e l’Oristanese (Capu Mannu soprattutto). Altri luoghi frequentati dai surfisti sono il Poetto di Cagliari, Pula e Chia. In generale tutta l’Isola è idonea a questa attività basta avere la pazienza di aspettare l’onda giusta. Tavole da surf, sci, moto d’acqua, barche sono spesso a disposizione nelle spiagge per i clienti delle strutture alberghiere e a volte anche per gli altri turisti.

Immergersi nei fondali marini non è un’esperienza da trascurare. L’isola è circondata da ambienti sottomarini che meritano di essere scoperti: una natura ancora incontaminata e fondali mozzafiato, ricchi di relitti e di pesci. Centri diving con ottimi istruttori sono diffusi un po’ in tutta l’isola.

La conformazione della Sardegna consente di fare escursioni molto affascinanti. C’è davvero l’imbarazzo della scelta in quanto l’isola conserva molti spazi poco antropizzati e ancora incontaminati. Negli ultimi anni sono stati predisposti tracciati e sentieri impegnativi e meno, percorribili da soli o con l’aiuto di guide. Sono famosi i sentieri dell’entroterra di Cala Gonone (Dorgali – Supramonte) percorribili sia a piedi che in mountain bike. Tra i più suggestivi, quello che porta a Cala Luna e poco più a sud quello che porta a Cala Goloritzè. Anche nel cuore della Gallura si possono fare bellissime escursioni sul Monte Limbara. E ancora, si trovano itinerari stupendi alla Maddalena, a Sintino, sul Gennargentu.

Per entrare in contatto con i colori e i profumi della Sardegna, il cloturismo e la mountain bike da una parte, l’equitazione dall’altra, sono attività diffuse, ideali per immergersi nella natura di quest’isola e scoprirne i lati più tipici. Da non dimenticare anche la presenza di tre prestigiosi campi da golf dove può capitare di giocare accanto a Vip o maestri a livello mondiale: uno in Costa Smeralda, uno a Is Molas (Pula-Cagliari) e uno nell’Oristanese (Is Arenas) sono i principali, ma esistono altri green più piccoli sparsi per l’isola a testimoniare la passione per questo sport.

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Lampedusa

Se desiderate trascorrere le vostre vacanze in sicilia, sono infiniti i tesori da scoprire nell’isola più grande e affascinante del Mediterraneo. Meta turistica molto ambita sono le sue meravigliose isole minori. Tutte diverse tra loro, ognuna ha le sue tipicità che aspettano solamente di essere conosciute dai visitatori.

A sud della sicilia, a poca distanza dall’Africa, si trova un piccolo arcipelago che prende il nome proprio dal mare, il greco pelagos. Sono le isole Pelagie. Qui il mar Mediterraneo è meraviglioso e cristallino. I tre gioielli che lo formano sono Lampedusa, Lampione e Linosa. Linosa è di origine vulcanica, mentre le altre due, calcaree, appartengono alla piattaforma continentale africana.

Le tre isole, dall’aspetto selvaggio, costituiscono un’attrattiva senza eguali per la fauna marina e terrestre. Con decreto del Ministro dell’Ambiente, il 21 ottobre 2002 è stata istituita l’Area Marina Protetta “Isole Pelagie”, l’area marina protetta più meridionale d’Italia. La specialità di quest’area di grande interesse naturalistico è che in un unico arcipelago sono racchiuse caratteristiche ambientali che appartengono a due continenti distinti: l’Africa e l’Europa.

L’isola di Lampedusa ha una forma particolarmente allungata e inclinata, con ripide pareti a picco sul mare cristallino e pescosissimo, impreziosite da grotte, scogliere e piccole insenature sabbiose. La parte più elevata corrisponde alle coste settentrionali, costituite da affascinanti falesie, modellate dall’azione erosiva dei venti e del moto ondoso, che scendono sul mare a strapiombo o con ripide scarpate. Fascino di questa fascia costiera, sono le stupende grotte, a livello del mare.

La costa meridionale declina gradualmente verso il mare e assume forme frastagliate, movimentata com’è da una serie di “Valloni”. Questi canyon formano una splendida alternanza di promontori scoscesi e piccole spiagge sabbiose all’interno di insenature piuttosto profonde come Cala Pulcino, Spiaggia dei Conigli, Cala Galera, Cala Madonna. Altre insenature lungo la costa orientale dell’isola sono Cala Creta, Cala Pisana, Cala Uccello, Cala Parrino, ecc.

Fenici, greci, romani e arabi sono passati da Lampedusa ma solo a partire dal 1843, in epoca borbonica, l’isola fu stabilmente abitata. Il paesaggio è costituito da brulle distese rocciose. Un’ampia fascia della costa meridionale, a partire dal 1996, fa parte di una riserva regionale costituita al fine di salvaguardare le espressioni più tipiche della flora, della vegetazione e della fauna attuali. All’interno della riserva si trova la spiaggia dei Conigli, uno dei pochi siti del Mediterraneo in cui le tartarughe marine Caretta caretta depongono le uova.

Il centro abitato di Lampedusa in sé non offre nulla. I visitatori che scelgono la vacanza a Lampedusa si riversano in massa sulle sue spiagge, che sono un infinità. L’area più pittoresca è quella del porto, circondata da un dedalo di stradine. Le acque cristalline ricche di pesci fanno di quest’isola una meta amata da sub e appassionati di immersioni provenienti da tutto il mondo.

Per arrivare a Lampedusa ci sono alternative. L’aeroporto di Lampedusa è collegato con gli altri aeroporti della Sicilia. L’alternativa sono i collegamenti marittimi con Porto Empedocle. Da maggio a ottobre si effettuano collegamenti marittimi anche tra Lampedusa e Linosa. La piccola Lampione, poco più che uno scoglio disabitato, non è raggiunta dai traghetti.

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