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giulia12

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Alchimia: cos’è e come nasce

Nell’ambito del mondo della magia, dell’universo del sensitivo e tra le pratiche più comuni, come i legamenti d’amore, esiste anche un’arte magica particolare che prende il nome di alchimia. Se ne parla tanto ma poco si sa in realtà di questa pratica.

Quindi che cos’è l’alchimia?

La parola alchimia deriva dall’arabo Al-Kimia, dove il prefisso Al sta ad indicare l’Essere Supremo, mente la parola Kimia significa semplicemente chimica; la loro congiunzione da come esito “scienza di Dio”. E’ quindi evidente che chimica non è quella che noi comunemente intendiamo, ma una scienza molto più complessa che ha come scopo quello di perfezionare il corpo umano con l’aiuto della natura.

L’alchimia in sostanza spiega che la materia possiede tre principi fondamentali, ovvero lo zolfo, il mercurio e il sale, principi che mescolati tra loro danno come esito un nuovo corpo. Ne consegue che l’alchimista è costantemente alla ricerca di nuove combinazioni, oltre ad essere sempre alla ricerca della cosiddetta pietra filosofale che al suo interno comprende due principali aspetti, ovvero la medicina universale e trasmutazione dei metalli.

In un primo momento l’alchimia veniva chiamata anche Spagiria e tra i suoi primi studiosi ci furono i filosofi, i medici e gli astrologi; furono questi a tramandare la loro conoscenza ai discendenti e nei secoli successivi all’alchimia si dedicarono nobili, cavalieri, chierici, ma anche re ed addirittura Papi. Fu grazie a questi studiosi che negli anni è stato possibile raccogliere molti materiali in una serie di volumi preziosissimi che però spesso costituiscono un vero e proprio enigma vista la vasta presenza di simboli difficilmente decifrabili.

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L’antica religione del Candomblè

Dopo aver parlato di particolari forme di magia, come la chiromanzia, del ruolo e delle funzioni del sensitivo, o di specifici incantesimi come i legamenti d’amore, oggi parliamo di Candomblè un culto molto seguito e praticato in tutto il Brasile che si configura non solo come una religione indipendente, ma anche come una filosofia che implica umiltà e sacrificio e che ha come fine ultimo quello di permettere il ricongiungimento con quella parte di noi che vaga nell’infinito.

La parola Axè riassume questa religione incarnando nella teoria l’energia e nella pratica il potere dell’invocazione. La sua energia è la presenza divina delle forze della Natura nell’uomo che si manifesta attraverso i colori del bianco del nero e del rosso che rispettivamente stanno a simboleggiare l’origine della materia, della terra e dell’essenza divina. L’essenza del Condomblè è l’Exu, che rappresenta la fecondità, e la sua pratica permette di mettersi direttamente in contatto con gli Orixas, ovvero le Divinità individuali, nel senso che ognuno ne ha una sua di riferimento con la quale instaura un proprio rapporto. L’Exu è l’intermediario degli Orixas tra gli uomini ed esso racchiude una dualità derivata dai rapporti tra il Cristianesimo con il Candomblè. Ogni Orixas rappresenta una forza differente della Natura:

  • Oxum, divinità dell’acqua dolce
  • Oxalà, divinità dell’aria
  • Yansa, divinità del vento
  • Yemanjà, divinità delle acque salate
  • Oxossi, divinità della caccia
  • Ossaim, divinità delle foglie
  • Ognun, divinità del ferro
  • Xango, divinità dei fulmini

 

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I tarocchi e la cartomanzia

Sino ad oggi abbiamo parlato di legamenti d’amore e di particolare pratiche esoteriche come la chiromanzia. Oggi parliamo dei tarocchi, una pratica ancora molto comune.

I tarocchi sono un particolare tipo di carte, nate in Europa tra la fine del Medioevo e il Rinascimento. Si tratta di un mazzo formato da 78 carte, detto comunemente lame, suddiviso in 2 sottogruppi, il primo formato da 22 carte illustrato con figure simboliche, un tempo detti Trionfi e successivamente Arcani Maggiori, mentre il secondo consta di 56 carte suddivise in 4 serie, i cosidetti Arcani Minori, che in base ai diversi paesi possono cambiare di insegna.

Gli Arcani Minori comprendono le figure del fante, del cavallo, della regina e del re e altre 10 carte numerali; nei paesi latini sono usate maggiormente le coppe, i denari, i bastoni e le spade, mentre in altri paesi, come la Francia e quelli tedeschi e svizzeri si usano altri tipi di segni.

I tarocchi furono inventati come carte da gioco, mentre il loro uso divinatorio cominciò a diffondersi a partire dal 18esimo secolo, soprattutto nella forma italiana.

La parola tarocco cominciò ad essere usata solo un secolo dopo l’invenzione del mazzo, mentre le loro origini vanno ricercate in Oriente. In Europa i tarocchi comparvero solo nel 14esimo secolo, sebbene i tarocchi comprendenti anche gli Arcani Maggiori sono una creazione prettamente italiana. La comparsa dei tarocchi, così come noi oggi la conosciamo risale al 1442 a Ferrara, sebbene non si abbia sicurezza che quelle carte fossero realmente i tarocchi di oggi.

 

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Alla scoperta della figura di Nostradamus

La figura del veggente e quella del sensitivo hanno sempre avuto un grande richiamo nella storia degli uomini e nel tempo si sono moltiplicati personaggi che hanno lasciato un segno nei secoli e nella memoria collettiva. Tra i tanti, uno dei più famosi, è certamente Nostradamus che nella storia dell’esoteria ha avuto un ruolo predominate.

Nato con il nome di Miquel de Notre Dame, ma conosciuto con il soprannome di Nostradamus, egli fu un affermato medico, sebbene non avesse portato a termine gli studi, e un conosciutissimo astrologo e profeta oltre che uno degli scrittori di profezie più famoso della storia.

Nel 1555 cominciò a scrivere una della sua opera più importante “Centurine e Presagi” che concluse due anni dopo e nella quale sono contenute alcune profezie riguardanti il futuro del mondo e dell’intera umanità. Si tratta di un opera difficile, di complessa interpretazione cosicché nei secoli gli scettici hanno supposto che non si trattasse di un opera così fondamentale visto che ogni profezia poteva essere adattata a fatti ed accadimenti diversi.

Una delle profezie più celebri di Nostradamus fu quella relativa alla morte di Re Enrico II di Francia, scritta due anni prima la morte effettiva del Re che morì durante i festeggiamenti delle nozze della figlia sfidando in duello il giovane conte di Montgomery.

I versi di Nostradamus così profetizzavano la morte del Re:

Il giovane leone il vecchio sovrasterà 
in campo bellico in singolar tenzone:
nella gabbia d’oro gli occhi gli trapasserà.
Due fratture in una, poi morirà di morte atroce”

Tra le altre sue profezie troviamo poi un elevato numero di importanti eventi della storia del mondo, tra i quali ricordiamo la Rivoluzione Francese, la bomba atomica, l’ascesa al poter di Adolf Hitler, ma anche la battaglia di Trafalgar, molti riferimenti alla Prima e alla Seconda Guerra Mondiale e l’attentato alle Torri Gemelle ed altri eventi che ancora devono verificarsi. Ma oltre a questi fatti pare che Nostradamus profetizzò anche la scoperta del petrolio e l’invenzione del treno.

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Cosa sono i legamenti d’amore

Spesso si sente parlare di legamenti d’amore, vale a dire di pratiche operate da un veggente o un sensitivo grazie alle quali è possibile trovare il vero amore, conquistando la persona desiderata oppure rinsaldando un rapporto già esistente. Solitamente i legamenti d’amore vengono detti anche legature d’amore o fatture d’amore e le sue origini sono considerate piuttosto antiche, risalenti cioè a quel tempo in cui si faceva ricorso a poteri particolari per far venire alla luce i sentimenti.

Ma come agiscono i legamenti d’amore?

Lo scopo principale è come detto quello di utilizzare una serie di energie positive per agire sulla persona amata e desiderata e fare in modo di scatenare in questo soggetto sentimenti di passione, di amore e di emozioni talmente forti da riuscire a superare la condizione attuale nella quale ci si trova così come ogni tipo di legame antecedente presente tra le due persone coinvolte.

Come si è detto i legamenti d’amore fanno appello ad energie positive, il che fa ricadere queste pratiche nell’ambito, molto più vasto, della cosiddetta magia rossa.

I legamenti d’amore vengono solitamente praticati con incantesimi a loro volta effettuati per mezzo di pratiche e formule magiche alle quali si aggiunge un preciso cerimoniale di consacrazione dell’unione variabile a seconda della situazione specifica.

Lo stesso principio esoterico che sottende i legamenti d’amore viene di solito utilizzata anche per i cosiddetti slegamenti d’amore, ovvero delle separazioni o allontanamenti sebbene in questi specifici casi si faccia ricorso a modalità di intervento diverse che tuttavia rientrano nelle stesse pratiche magiche. Per quanto concerne i risultati i legamenti d’amore richiedono un po’ di attesa e di pazienza sempre tenendo conto del fatto che per la loro esecuzione ci si deve affidare a persone competenti e capaci oltre che prevedere un’attiva partecipazione del soggetto che vi fa ricorso.

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Magia d’amore e legamenti d’amore

Una delle ragioni che spinge maggiormente le persone a rivolgersi ad un sensitivo sono certamente le sofferenze d’amore e la paura di perdere il proprio compagno o compagna. Questo perché gli affetti e il desiderio di essere amati è certamente tra le cose più importanti nella vita di ognuno di noi, quindi la paura di perdere tali affetti può a volte portare a molte sofferenze.

In questi casi rivolgersi ad un sensitivo o un veggente può essere d’aiuto e questo perché esistono delle particolari tecniche magiche, dette legamenti d’amore, che possono aiutarci a conservare i nostri affetti o a riconquistare la  persona amata che abbiamo perduto.

I legamenti d’amore, infatti, possono essere utilizzati in diversi casi; o per rinsaldare un rapporto già forte e fare in modo che duri davvero per sempre o per permettere ad un amore di sbocciare e di durare per sempre. I legamenti d’amore sono dei particolari tipi di incantesimo che solitamente vengono ricompresi nella “categoria” della magia rossa, vale a dire quel tipo di magia che in linea generale viene utilizzata per una vasta gamma di necessità ma che assume un particolare significato proprio nei casi di problemi di cuore.

Gli studi condotti sulla magia rossa hanno messo in evidenza come questa sia molto vicina alla cosiddetta magia bianca, in quanto come quest’ultima, anche la magia rossa fa ricorso essenzialmente a forze benefiche. Anche  i legamenti d’amore fanno ricorso a forze benefiche visto che l’obiettivo di queste pratiche è appunto quello di attrarre a sé una persona amata.

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Magia e case infestate

Dopo aver parlato delle caratteristiche e i tratti di  sensitivo, veggente  e di tutti quei misteri che riguardano il mondo dell’esoterismo e della magia, oggi parliamo di un argomento un po’ più leggero ma non per questo meno affascinante: i fantasmi, o meglio le più celebri case infestate italiane e straniere.

E’ chiaro che anche in relazione a questo argomento, sussistono molti dubbi da parte di scettici che dubitano del fatto che queste case esistano  o meno.

Lasciando da parte i dubbi e le incertezze, quello che è certo è che da anni il genere umano si è confrontato con il mito di castelli infestati, luoghi terribili dove, secondo le leggende si aggirano fantasmi e spiriti da secoli intrappolati tra la terra e l’aldilà.

Vediamo quindi quali sono i luoghi più infestati sia italiani che stranieri.

Nella pianura padana, nell’entroterra bolognese da visitare certamente sono il casolare di Fiorenzo a Malalbergo, antica abitazione del pittore Legnani, morto suicida, luogo ancora oggi considerato inquietante e nel quale si racconta abitassero nei secoli successivi una coppia di sorelle minacciose.

Nei pressi di Voltri, nei dintorni di Genova, si trova invece la Cà delle anime, anticamente una locanda presso la quale i gestori erano solito assassinare i clienti per poi ammassare i corpi in un fosso vicino. Si racconta che presso la casa dimorassero le anime dell’oltretomba, irrequiete ed aggressive per quanto era loro accaduto. A pochi chilometri da La Spezia si trova invece la casa del violino, dove viveva un musicista; dopo la sua morte i passanti raccontarono di avere sentito suonare lo strumento da solo, accompagnato da terribili urla. A Cona si trova invece Villa Magnoni che presenta delle finestre murate con la sola eccezione di una. La causa si dice sia da collegare ad un incidente avvenuto verso la fine degli anni Ottanta e nel corso del quale morirono ben tre ragazzi. I tre sentirono i canti dei bambini dal giardino, all’uscita non trovarono però nessuno solo una vecchia donna affacciata alla finestra.

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I misteri e i significati di Halloween

Dopo avervi parlato della cartomanzia, delle differenze tra veggente e sensitivo, oggi vi illustriamo i misteri che si celano dietro uno dei simboli di Halloween, la zucca, ovvero il celebre Samhain irlandese. La tradizione di intagliare spaventosi volti nelle rape e di inserire all’interno candele illuminate per far allontanare gli spiriti del male, nacque nel 1700. Nel 1845 una brutta carestia costrinse molte persone ad emigrare negli Stati Uniti, portando dietro di se le più antiche traduzioni ed usanza. In America, però, a causa della difficoltà di reperire rape, gli emigrati continuarono a portare avanti la tradizione utilizzando però delle zucche. Da sempre, infatti, la zucca è legata a rituali di morte e di rigenerazione che contraddistinguono il culto della dea; si ritiene che la celebre lanterna di Halloween sia nato intorno al 400-300 a.c. , stando a quanto si legge bel Corpus Hippocratium, quando la zucca appunto era il simbolo della fecondità, o meglio lo strumento per assicurare la procreazione.

Ma la zucca è stata nei secoli non solo il simbolo della procreazione ma anche l’elemento associato al dio Priapo, divinità di origine greca, la cui figura venne poi mutuata anche nella cultura e nella tradizione romana. Il dio viene rappresentato con volto umano e orecchie di capra e raffigurato solitamente con un bastone in mano utilizzato per scacciare gli uccelli, mentre la falce era lo strumento per potare gli alberi.

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Sensitivi: poteri e caratteristiche

Si dice solitamente che il sensitivo è una persona dotata di particolati poteri, noti anche come poteri paranormali, le cui manifestazioni non possono essere accertate o spiegate seguendo le logiche razionali. Ne consegue che i poteri del sensitivo ricadono nell’ambito del mistero, del non razionalmente accertabile e classificabile seguendo le logiche della mente.

Così quando parliamo dei poteri di un sensitivo, trattiamo essenzialmente di poteri paranormali che secondo alcune ricerche, tra le quali anche indagini psicologiche, sono rintracciabili in modo più evidente in determinate persone, sebbene siano presenti in maniera più o meno latente in tutti gli individui.

Sono però piuttosto rari i casi in cui questi particolari poteri possono manifestarsi come accade nel caso dei sensitivi, ma anche dei paragnosti e dei medium, quando tali poteri si manifestano con un tale evidenza da non lasciare dubbi. Nel corso del tempo numerosi studiosi hanno cercato do spiegare l’origine e le modalità di questi poteri e in linea di massima hanno potuto notare come questo contraddicono alcune leggi fondamentali della scienza.

Si è quindi accertato come i cosiddetti poteri paranormali si scontrano con il principio secondo il quale gli esseri umani possono comunicare solo tramite i 5 sensi, quello per il quale, senza l’intervento di una forza conosciuta, non sia possibile influire sullo stato di quiete o di moto di un oggetto, ed infine quello per il quale nessun tipo di avvenimento può realizzarne uno prima che questo si sia fattualmente realizzato.

Generalmente i poteri paranormali vengono definiti anche PSI, comprendendo in questo gruppo poteri come la telepatia, la chiaroveggenza, la precognizione, e PSI-cinetici o PK, gruppo nel quale vanno inseriti tutti quei poteri che indicano l’influenza di una forza psichica sulla materia come la telecinesi, la telergia, la tele plastica, la ectoplasmia e così via.

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Differenza tra tarocchi e cartomanzia

Abbiamo avuto modo di parlare della cartomanzia, spiegandone le caratteristiche e le differenze rispetto ad altre pratiche come ad esempio la chiromanzia.

Oggi vogliamo tracciare una differenza fondamentale, ovvero quella che passa tra la cartomanzia e i tarocchi.

La cartomanzia è come noto un’arte divinatoria che utilizza le carte per predire gli eventi futuri. Ora visto che anche i tarocchi sono carte e che anche questi vengono spesso utilizzati per leggere il futuro, si tende solitamente a confondere le due arti divinatorie, pensando ai tarocchi come una forma particolare di cartomanzia. Sebbene le due arti si somiglino molto tra loro esistono delle differenze fondamentali che le distinguono e che ne fanno due arti a parte.

Storicamente è certamente vero che anche i tarocchi vengono chiamati con il nome di carte e che, contestualmente al loro utilizzo divinatorio, si è teso a confonderli sempre più spesso con la cartomanzia. Ma come detto si tratta di due arti distinte, visto che definire i tarocchi come parte della cartomanzia sarebbe riduttivo, visto che, dopo attenti e precisi studi, si è accertato che i tarocchi sono molto di più rispetto ad un semplice strumento divinatorio.

Quindi tra la cartomanzia e la tarologia esistono delle differenze e che la tarologia è una rate che va al di là della lettura del futuro essendo una sorta di macchina metafisica di cui il gioco di carte altro non è che un supporto. Per questa linea ne deriva che i tarocchi sono una scienza esoterica complessa a se stante, visto che per la loro spiegazione ed interpretazione non è necessario ricorrere ad altre scienze, cosa che accade ad esempio per la cabala. I tarocchi non solo spiegano le leggi universali, ma si auto spiegano, ovvero sono autoreferenziali in modo del tutto autonomi, conservando cioè al proprio interno le chiavi per essere decifrati senza che per questo si debbano cercare spiegazioni altrove.

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La lunga tradizione delle mantiche

Dopo aver parlato di arti divinatorie, come la cartomanzia e la chiromanzia, oggi parliamo delle mantiche, un’antichissima arte magica nata millenni fa per soddisfare il desiderio degli uomini di conoscere il proprio destino. Proprio da questa necessità ebbero origine le mantiche, ovvero quelle arti divinatorie grazie alle quali gli uomini potevano soddisfare la loro necessità di rispondere alle domande e agli interrogativi inerenti il proprio futuro. A quel tempo tanto in Oriente quanto in Occidente vigeva la credenza che il futuro fosse stabilito da divinità superiori; di qui il bisogno di mettersi in comunicazioni con queste divinità, i cui nomi potevano essere diversi e disparati. Nell’Antica Grecia queste divinità alle quali si faceva riferimento erano gli Oracoli, il cui compito era quello di fungere da intermediari tra l’uomo e la divinità. Altre figure di riferimento per interpretare le risposte degli dei erano i sacerdoti,mentre in alcuni casi si ricorreva alle cosiddette pitonesse, un nome mitologico di origine greca, fanciulle che venivano scelte tra le altre e sottoposte ad una serie di riti che avevano il compito di potenziare le loro facoltà paranormali.

Nell’Antica Roma, invece, ci si rivolgeva ad una speciale casta sacerdotale, gli auguri, i quali potevano interpretare la volontà divina attraverso uno studio del volo degli uccelli o dei fenomeni meteorologici. In pratica la mantica era quel fenomeno per il quale un soggetto era in grado di conoscere eventi ed accadimenti futuri attraverso strumenti o segni che non erano collegati all’evento stesso. Le mantiche ebbero poi nel corso dei secoli la loro evoluzione tra le popolazioni diventando mantiche popolari che assunsero diverse tipologie come la cartomanzia, radioestesia, cristallomanzia, acutomanzia.

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Poteri paranormali: una lunga storia

Esistono tantissime tecniche da lungo tempo utilizzate per dominare sia il tempo che il destino, così come variegati sono i poteri che permettono di determinare fenomeni fisici che nella maggior parte dei casi risultano inspiegabili. Quindi conoscere il vasto mondo della magia, dei poteri di un sensitivo o di un veggente, significa accedere ad un mondo ai più sconosciuto nel quale si verificano fenomeni eccezionali. I ricercatori che hanno studiato questo tipo di fenomeni li hanno chiamati PK, ovvero psicocinesi in quanto legata per tanti aspetti alla percezione extrasensoriale. La PK è in grado di assumere forme diverse; alcuni medium la manifestano nel corso di sedute spiritiche, sostenendo la presenza di spiriti che agiscono tramite il loto corpo, compiendo atti eccezionali.

Ci si chiede quindi a questo punto chi possieda la PK.

In linea di massima non esistono tipi eccezionali che posseggono la PK, sebbene si sia associato un dato; ovvero il fatto che il primo manifestarsi dei poteri PK coincida con un forte shock. Le ricerche sul paranormale sono condotte dalla parapsicologia che diede inizio ad un approccio sperimentale a questa materia negli anni ’30 con Joseph Rhine, mentre tra gli anni 50 e ’70 furono numerosi i centri di ricerca che si svilupparono anche all’interno delle Università. Le ricerche che vennero condotte all’interno di questi laboratori ed in linea generale dalla parapsicologia non portarono ai risultati sperati, così negli anni gli insuccessi uniti all’opposizione dei colleghi accademici portarono al progressivo abbandono della materia e anche alla chiusura di importanti poli di studio come il Princeton Engineering Anomalies Research Laboraty che ha chiuso i battenti definitivamente nel 2000.

Oggetto di studio della parapsicologia fu soprattutto la levitazione che venne considerata una forma di psicocinesi. Il comparire di questo fenomeno accompagnerebbe spesso casi di medianità come la trance sciamanica, la presenza di spiriti e il rapimento mistico. Altro polo importante di ricerca la telepatia che venne considerata come una qualità comune a tutte le persone ma che solo alcuni erano in grado di controllare e sviluppare.

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Sensitivi e medium: alcuni chiarimenti per capirci di più

Le persone considerate sensibili alle forze soprannaturali vengono solitamente chiamate sensitivi, veggenti o medium in quanto appunto dotate di poteri paranormali. Questo tipo di poteri possono assumere diverse forme che vanno dalla capacità di muovere gli oggetti con la sola forza della mente a quella di poter scorgere avvenimenti futuri o di ricostruire quelli passati.

Il medium è  essenzialmente un sensitivo capace di comunicare con le anime dei morti entrando in uno stato di trance che gli permette  di mettersi in contatto con queste identità e di comunicare ai viventi i loro messaggi. Alcuni medium si servono di solito di alcuni “controlli”, ovvero di spiriti guida che ha il compito di fungere da intermediario tra le anime dei morti e il medium. I poteri dei medium si ricollegano allo spiritismo, ovvero alla credenza che lo spirito riesce a sopravvivere alla morte e sia in grado di comunicare con il mondo dei vivi. Nel 1848 venne fondato il movimento dello spiritismo, in seguito alla dichiarazione di due sorelle americane, Margaret e Kate Fox, che affermarono di comunicare con gli spiriti tramite un sistema di colpetti. Da quel momento le sedute spiritiche diventarono una moda molto diffusa e cominciarono anche ad essere inventati dei sistemi per ricevere i messaggi degli spiriti, come ad esempio la ouja board che altro non era che una tavoletta contenente le lettere dell’alfabeto tramite la quale era possibile compitare i messaggi degli spiriti. All’inizio del secolo scorso si scoprirono una serie di medium fisici, attraverso i quali gli spiriti compivano atti eccezionali come la lievitazione, il riuscire a muovere oggetti o il far apparire luci scintillanti e così via.

Alcuni ricercatori che si sono interessati a questo fenomeno hanno sottolineato come i medium possono inconsciamente servirsi della telepatia, leggendo il pensiero di chi partecipa alle sedute per poi ricavarne informazioni. Si tratta però di teorie che non riescono mai a spiegare a fondo questo fenomeno che rimane un mistero.

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Caratteristiche della cartomanzia

Dopo aver parlato di diverse pratiche magiche, come i legamenti d’amore, e delle diverse tipologie di “maghi” esistenti, come il veggente i il sensitivo, oggi ci concentriamo su una specifica pratica: la cartomanzia.

Nel corso del tempo tanto si è detto su questa particolare e controversa pratica divinatoria, cercando in sostanza di capire che cosa significa fare o leggere i tarocchi. Per cercare di sciogliere questo nodo potrebbe essere utile ripercorrere la storia di quest’arte antichissima, ma forse ancor più utile è cercare di capire i principi sulla quale si basa. In primo luogo bisogna precisare che il cartomante non è un mago e che i simboli dei tarocchi non sono simboli magici. Ciò significa che il principio fondamentale sul quale si fonda la cartomanzia è che dentro ogni uomo esistono, a livello inconscio, tutte le risposte riguardo la propria esistenza.

Questo significa che per poter credere nel valore e nella validità della cartomanzia indispensabile credere anche nell’esistenza della reincarnazione, visto che proprio questo è il suo principio portante. Come noto il momento della nascita finisce con il cancellate tutti i nostri ricordi, lasciandoci solo delle tracce che periodicamente nel corso della nostra vita finiscono con il riaffiorare. Detto questo se ne deduce come la base sulla quale poggia la teoria della divinazione è appunto il modo con il quale recuperare tutto ciò che è rimasto sommerso nel nostro subconscio.

Ne consegue pertanto che la cartomanzia, esercitata con diversi mezzi, ci permette di interpretare i simboli e le allegorie contenute nelle carte in modo da fornirci una buona approssimazione delle conseguenze che derivano dalle nostre scelte o di darci indicazioni su ciò che si verificherà nel futuro.

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I sensitivi: caratteristiche e studi

Dopo aver affrontato temi specifici inerenti ad alcune forme di magia e ad alcune pratiche magiche, come quelle afferenti l’esoterismo o i legamenti d’amore, oggi parliamo dei sensitivi e delle modalità con le quali i loro poteri si manifestano.

Ancora oggi il termine sensitività viene utilizzato per indicare l’insieme di quelle facoltà che consentono ad un individuo di produrre fenomeni di percezione extrasensoriale e di psicocinesi in senso ampio. Gli spiritisti sostengono che questi fenomeni dipendano dal manifestarsi di spiriti tramite persona viva e parlano quindi di medianità, visto che il soggetto si presenta solo come un soggetto attraverso il quale si manifesta una personalità a lui estranea. Tuttavia la sensitività si può manifestare anche nello stato di veglia che può essere il tranche, il sonno naturale o lo stato di ipnosi, sebbene si ignorino ancora i meccanismi di questi processi.

Tramite lo studio psicologico e fisico dei sensitivi si è cercato per lungo tempo di capire le caratteristiche della sensitività, credendo addirittura, verso l’inizio del secolo scorso, di poter classificare i sensitivi in tipologie. Nel tempo però queste classificazioni si sono dimostrate inefficaci, visto che alcune delle variabili utilizzate, come il sesso, l’età o l’intelligenza si sono mostrate inefficaci. Tuttavia alcune osservazioni condotte hanno dimostrato che può sussistere una certa ereditarietà di queste facoltà le quali, allo stesso tempo, possono svilupparsi anche attraverso l’esercizio, come avvenuto ad esempio nel caso di Pascal Fortuny.

Ogni sensitivo sembra possedere una sua specializzazione, visto che difficilmente un sensitivo copre tutta la gamma della paranormalità; esistono così sensitivi psichici o parapsichici e sensitivi a effetti fisici o parafisici.

Per quanto concerne la sensitività anche questa può avere modalità di espressione diverse. Una delle classificazioni effettuate divide i sensitivi in:

  • Soggetti intuitivi
  • Soggetti allucinati
  • Soggetti a sogni non realistici
  • Soggetti a sogni realistici
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Che cos’è e quando nasce l’astrologia

Dopo aver parlato di temi importanti connessi al mondo della magia, come i legamenti d’amore o la cartomanzia, oggi affrontiamo un’altra importante materia le cui origini sono altrettanto antiche: l’astrologia. Tra le tante discipline connesse al mondo della magia e dell’esoterismo, l’astrologia è certamente la più antica e diffusa. Le sue origini possono infatti essere rintracciate nella prima metà della dinastia Hammurabi in Babbilonia, ovvero più di 3500 anni fa. Nella sua odierna forma l’astrologia asserisce che la posizione dei pianeti del sistema solare, all’epoca della nascita di un individuo, possano in qualche modo essere correlati alla sua personalità, ai suoi gusti, alle sue inclinazioni e preferenze, potendo in alcuni casi addirittura legarsi ai più importanti avvenimenti che accadranno nel corso della sua vita.

Bisogna però precisare che non esiste alcun tipo di accordo tra gli astrologi sul modo in cui ciò possa verificarsi, non essendovi nemmeno un parere unanime su quale sia la precisa posizione dei pianeti che possa produrre specifici effetti o avvenimenti.

Per quanto concerne le sue origini si è accertato che già i Babilonesi, che già possedevano una scienza abbastanza sviluppata in materia di astronomia, utilizzata soprattutto per la compilazione di un calendario necessario per la semina e il raccolto, svilupparono i primi fondamenti dell’astrologia. Fu proprio l’osservazione dei pianeti a dar vita ad una considerevole letteratura relativa ai cosiddetti “presagi planetari”, cosa che, nel 600 a.C., permise ai Babilonesi di inventare i dodici segni dello zodiaco, ovvero segnali nel cielo lungo il percorso del sole, della luna e dei pianeti che corrispondono ai mesi dell’anno. Durante l’età classica dominata dai Greci e poi dai Romani, gli astrologi babilonesi, detti Caldei, si diffusero ma subirono anche l’avversità dei Greci che consideravano la loro scienza assurda. Le cose peggiorarono con l’avvento del Cristianesimo, visto che i cristiani erano ostili alle religioni pagane. Furono le Crociate a riportare l’astrologia in Europa, dove questa disciplina riuscì a coesistere difficilmente con il Cristianesimo. La crescita esponenziale dell’astronomia scientifica andò di pari passo con il declino dell’astrologia che conobbe una nuova fortuna solo dopo la Prima Guerra Mondiale, quando l’astrologo inglese R.H. Naylor inventò la colonna quotidiana di astrologia sui giornali.

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L’amore e la magia che può aiutarlo

Coloro che non conoscono bene il vasto mondo della magia sono soliti individuarne solo due tipologie; la magia bianca e la magia nera, la prima solitamente considerata come buona ed inoffensiva, la seconda molto più pericolosa in quanto ritenuta cattiva.

Tuttavia accanto a queste due forme se ne annovera solitamente una terza, la cosiddetta magia rossa che in linea di massima si colloca a metà strada tra le prime due e alla quale si fa solitamente ricorso per cercare di rendere positivi degli eventi o avvenimenti che stanno prendendo una direzione sbagliata o comunque negativa.

La magia rossa è piuttosto vasta e ad essa si fa ricorso anche per i cosiddetti problemi di cuore ai quali si cerca di porre rimedio facendo ricorso ad una serie di pratiche e di incantesimi specifici, quali ad esempio i legamenti d’amore.

La magia rossa viene quindi utilizzata per una vasta gamma di necessità che possono andare dal liberarsi di un nemico sino ad attrarre a noi la persona amata e desiderata, senza dimenticare che grazie ai riti della magia rossa è altresì possibile consolidare un rapporto d’amore già esistente rendendolo molto più solido.

Gli studi relativi alla magia rossa hanno rivelato come questa sia molto più vicina alla magia bianca, sebbene non bisogna mai dimenticare che tra le tre categorie non esiste poi uno squilibrio così rilevante. Per quanto concerne l’innamoramento, ovvero richiedere che una persona si innamori o si leghi a noi, è necessario far ricorso a forze benevoli mentre se ci si vuole liberare di un nemico o di qualcuno che ci arreca danni si può chiedere l’intervento di forze non così pacifiche.

 

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La magia e i suoi colori

La parola magia viene di solito utilizzata per indicare una serie di tecniche che hanno come scopo quello di influenzare gli eventi e di dominare le forze fisiche e la volontà degli esseri umani. Il mago ha quindi la possibilità di utilizzare i propri poteri attraverso pratiche magiche e di indirizzare questo potere o verso entità positive, ed è questa la magia bianca, o verso entità negative, o magia nera. Per comodità si è divisa la magia, a seconda dei rituali, in diversi colori, che sono, come detto, la magia bianca, la magia nera, la magia rossa e la magia verde. La magia bianca si fonda su rituali e preghiere indirizzate a spiriti positivi. La maggior parte di questi rituali o esorcismi sono stati ereditati da Enchiridion, ovvero delle raccolte di antichi rituali e preghiere particolarmente dotate di forze evocatorie. Molti di questi sono dotati di particolare forza evocatoria e alcuni addirittura attribuiti a  religiosi di chiara fama e a potenti gerarchie della chiesa. La magia rossa, invece, viene considerata come neutra, sebbene si tratti invece di una categoria ben distinta con riti di diverse funzioni. Già in uso in tempi precedenti agli Egizi essa prende il suo nome proprio dalle tuniche che venivano indossate dai sacerdoti Tolemaici durante i loro riti. Questo tipo di magia, che ricomprende anche i famosi rituali dei legamenti d’amore, viene considerata come la magia ritualistica per eccellenza in quanto prevede l’uso di erbe e sull’impiego della cosiddetta magia simpatica. La magia nera invece vede impegnato il mago nella sottomissione delle entità spirituali a carattere demoniaco; si tratta quindi di un tentativo di opposizione al corretto sviluppo dell’umanità previsto nei piani divini. Nella pratica il mago nero cerca quindi un accordo con gli spiriti d’opposizione che in cambio di alcuni atti determinati concedono al mago quanto richiesto. Infine abbiamo la magia verde, ovvero quella parte della magia sopravvissuta nei secoli e che deriva dalle religioni preistoriche. Si tratta di una delle primissime forme di magia, una delle più immediate visto lo stretto rapporto tra uomo e natura nell’antichità. La cultura che utilizza maggiormente la magia verde è quella celtica della quale ci sono rimaste numerose testimonianze.

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I legamenti d’amore e la loro efficacia

I legamenti d’amore, anche detti legatura d’amore , fattura d’amore, rito d’amore o incantesimo d’amore. Sono una pratica piuttosto antica di arte magica che fanno ricorso ad un bagaglio ampio di energie che hanno come obiettivo quello di agire sulla persona amata in modo da scatenare in questa dei sentimenti di passione, di amore, delle emozioni talmente forti e passionali dall’essere del tutto indipendenti dalla situazione nella quale ci si trova o dal legame precedentemente esistente tra le due persone. I legamenti d’amore fanno parte della cosiddetta magia d’amore o magia rossa e consiste essenzialmente nella pratica di un incantesimo d’amore effettuato attraverso pratiche e formule magiche ed in un cerimoniale di consacrazione dell’unione che consiste a sua volta in diversi strumenti a seconda delle necessità richieste dalla situazione.

La stessa disciplina esoterica della magia rossa viene solitamente utilizzata anche nei casi degli slegamenti d’amore, degli allontanamenti o delle separazioni ma con delle formule magiche e delle modalità di intervento che sono completamente diverse anche se rientrano nelle stesse pratiche magiche. E’ bene ricordare che i legamenti d’amore per sortire degli effetti concreti necessitano di molto tempo e di un costante impegno, sia spirituale che mentale, da parte della persona che lo ha richiesto.  I risultati, infatti, richiedono del tempo e per essere effettivi hanno bisogno di non solo di essere effettuati da persone competenti e capaci, ma anche di una partecipazione attiva della persona che ne ha fatto richiesta, la quale deve scrupolosamente attenersi ai consigli datigli dal mago. In linea di massima si ritiene infine che per i legamenti d’amore è meglio non affidarsi alle donne le quali sono ottime cartomanti ma poco esperte nella magia rossa. Altro consiglio, meglio affidarsi solo a chi opera con la magia operativa e non richiede sedute spiritiche o medianiche.

 

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La magia della luna

Quando si parla di pratiche magiche si pensa di solito unicamente a quelle forme più conosciute come la cartomanzia, la chiromanzia e i legamenti d’amore. In realtà le pratiche magiche ed esoteriche sono tra loro piuttosto differenti e sfaccettate, distinguendosi in categorie differenti e dalle caratteristiche molto particolareggiata.

Oggi parliamo di una particolare e forse poco conosciuta forma di magia; quella della luna.

La magia della luna è una i quelle comunemente utilizzate sin dai tempi più antichi e che in origine si mischiava con la religione, visto che alcuni riti religiosi richiedevano appunto l’aiuto della luna, del sole e delle stelle.

A seconda delle diverse fasi della luna è possibile effettuare degli incantesimi specifici. Ad esempio con la luna piena si possono fare incantesimi di ogni genere, con la luna calante è preferibile fare solo incantesimi per allontanare le energie negative, mentre con quella crescente è bene concentrarsi sui cosiddetti incantesimi di potenziamento.

Per quanto riguarda gli incantesimi della luna nuova, bisogna precisare che per luna nuova si intende la luna che segue il periodo di massima oscurità. Nel corso di questa fase la forza e l’energia del sole e della luna sono in perfetta simbiosi, il che permette a nuovi progetti di essere infusi di particolare forza e potenza. Il momento migliore per effettuare un incantesimo è certamente l’alba o il tramonto, mentre i risultati relativi al rito praticato sono riscontrabili entro la fase della luna piena.

Nella fase della luna nuova è consigliabile effettuare incantesimi relativi all’agricoltura e al giardinaggio, così da donare fecondità al terreno, o relativi al mondo della bellezza e della salute, in modo da rigenerare il nostro corpo, o ancora in relazione alla sfera dell’amore per migliorare un rapporto già esistente o per porre le basi di una nuova relazione.

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Arti divinatorie: le mantiche

Nell’ambito delle arti paranormali, genericamente la veggenza o la chiaroveggenza, si indicano come arti divinatorie, tipo la chiromanzia, la cartomanzia, la capacità di una persona di veder al di là dei tradizionali canali dei sensi o dei soliti fattori telepatici.

Uno dei mezzi più antichi sono le mantiche, parola che deriva dal termine greco mantikè che a sua volta deriva da mantis che significa indovino ed è quindi sinonimo di divinazione. La mantica è quindi un’arte divinatoria che permette di fare pronostici con l’osservazione di oggetti ed eventi naturali.

Uno delle più antiche forme di mantica, la cartomanzia,  risalirebbe ai culti solari egizi, sebbene nell’ambito di questa “disciplina” esistano altre forme forse meno conosciute ma non per questo meno importanti.

Vediamo, quindi, le più importanti forme di mantica ancora oggi praticate.

Innanzitutto abbiamo la abacomanzia che di solito viene praticata attraverso l’uso di tabelle e di tavole, ricavate dopo la consultazioni di dadi, le quali forniscono risposte determinate a seconda delle caselle. Abbiamo poi la Acumanzia, divinazione praticata attraversi il getto si spilli su di una superficie piana e tenendo conto della disposizione assunta dagli spilli stessi. L’aigomanzia è invece una divinazione che veniva effettuata gettando dell’acqua su di una capra sacrificale presso l’oracolo di Apollo a Delfi.

Altre forme di mantiche molto antiche e conosciute sono:

  1. Alectomanzia
    Divinazione effettuata attraverso un gallo, veniva tracciato un segno circolare diviso in 24 spicchi uguali ed in ognuno veniva scritta una lettera dell’alfabeto ed un chicco di grano, al centro del cerchio si lasciava libero il gallo, ed in base alla successione in cui il gallo mangiava i chicchi, si scrivevano le lettere per dare il responso.
  2. Aleuromanzia
    Si lasciava cadere la farina su di una pergamena e se ne interpretavano le forme, oppure si mescolava la farina a dell’acqua e se ne leggevano i fondi come per il caffè.
  3. Alomanzia
    Divinazione fatta con il sale, che si porgeva sulle mani di una persona malata e lo si faceva sciogliere tra le mani con dell’acqua, interpretandone i significati.
  4. Amniomanzia
    Divinazione che si effettuava tramite l’involucro fetale, se il bambino nasceva con la testa o corpo avvolta dall’amnio, sarebbe stato fortunato a vita.
  5. Amnoscopia
    Divinazione che veniva fatta attraverso le interiora di un agnello sacrificale.
  6. Anemomanzia
    Divinazione attraverso l’azione del vento sugli alberi e le foglie.
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Wicca: correnti e divinità

Il mondo della magia ha diversi ambiti e tipologie che si annoverano in categorie disparate ognuna, a sua volta, suddivisa per ambiti diversi. La chiromanzia, ad esempio, fa parte della divinazione,mentre i legamenti d’amore si collocano a cavallo di diverse tipologie.

Oggi parliamo della wicca, la religione delle streghe, a sua volta suddivisa, in correnti differenti ognuna con le sue divinità, i suoi usi ed i suoi costumi.

Le correnti più importanti sono le seguenti:

Crystal Waterfall Tradition: ovvero una tradizione di Celtic Faerie Wicca nata negli anni ’90 negli USA che si rifà ai principo fondamentali della Celtic Faerie Wicca in quanto concentra i propri studi sulle tradizioni  celtiche.

Dark Wicca:  Si tratta dell’insieme degli aspetti più oscuri della wicca, sebbene non si tratti di una corrente negativa. L’ispirazione principale è quella del Wicca Rede, e gli “adepti” seguono le sue pratiche solo per fini positivi, sebbene questo non escluda che questo tipo di magia possa essere praticato anche per scopi negativi. Molti wiccan che si rifanno a questa corrente, infatti, ritengono che usare la magia solo per scopi positivi significhi negare una parte delle proprie potenzialità, di qui l’uso dei suoi principi anche per scopi negativi.

Fairy Wicca: Anche detta Tradizione Fatata, si tratta di una corrente estetica che da molto risalto al politeismo, alla magia pratica, all’auto sviluppo e alla teurgia. Si tratta di una tradizione abbastanza misteriosa che si pone in diretto contatto con la divinità, la quale trova espressione in diverse forme artistiche come la poesia , la musica e le invocazioni.

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La magia e il popolo nomade

La magia, intesa sia come insieme di arti divinatorie tipo cartomanzia e chiromanzia, è sempre stata molto praticata dagli zingari, un popolo nomade che porta nella sua storia leggende folcloristiche e racconti di magia e poteri occulti. I nomadi praticavano la magia sia come antiche arti sia sotto forma di altre pratiche delle cui origini si so oggi ancora molto poco. Alcuni studiosi ritengono che gli zingari vivessero soprattutto in India e che abbandonarono la loro terra di origine solo dopo il nono secolo, emigrando soprattutto verso l’Ovest, dove portarono la loro cultura, nella quale le convinzioni religiosi si mescolavano alle influenze magiche. Gli zingari venivano ritenuti a quel tempo, e ancora oggi lo sono, degli esperti di magia nonché delle persone dotate di grandi poteri magici, esperti nella pratica delle erbe medicinali e di pozioni d’amore o afrodisiache.

Ma ciò che diede maggior popolarità e fama a questo popolo fu senza dubbio l’utilizzo di arti profetiche, ovvero di tutti quei tipi di magia o di rituali rientranti nella categoria della divinazione, in particolar modo la lettura dei tarocchi, delle foglie di thè, delle linee della mano ma anche delle sfere di cristallo. Fu proprio questa convinzione nei loro poteri magici, considerati come dei doni naturali, che diede agli zingari un enorme fama, che ancora oggi resiste. Le donne erano predisposte alla lettura del futuro, del quale cercavano di carpire i segreti tramite soprattutto la pratica della chiromanzia.

Che si tratti di verità o di leggenda quel che certo è che ancora oggi numerose persone si rivolgono agli zingari per cercare di conoscere il proprio futuro, il che implica come al di là di qualsiasi verità forse un piccolo fondamento per queste credenze esiste.

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Viaggio nelle arti divinatorie: la caffeomanzia

Dopo essersi addentrati in riti magici abbastanza noti come la chiromanzia o i legamenti d’amore, oggi parliamo di una tipologia di arte divinatoria molto particolare e dalle origini piuttosto antiche, la caffeomanzia. La caffeomanzia consiste essenzialmente in un metodo di divinazione effettuato attraverso la lettura dei fondi di caffè. Nello specifico il caffè utilizzato per questa lettura è il caffè turco, ottenuto attraverso una miscela di sottilissima polvere di caffè e acqua che successivamente viene portata ad ebollizione all’interno di un pentolino. La miscela che si ottiene viene poi servita in una tazzina di porcellana dove il caffè viene lasciato decantare ed infine bevuto freddo senza zucchero. Dopo aver bevuto solo la parte liquida del caffè e lasciato i residui della miscela del caffè sul fondo della tazzina, il bevitore deve coprire la tazzina con un piattino rovesciato ed appoggiarci sopra le mani, compiendo delle piccole rotazioni della tazzina mente si concentra su tutti quegli aspetti della sua vita che desidera conoscere meglio. Quando il bevitore si sente pronto la tazzina viene rovesciata e si procede alla lettura dei fondi di caffè. Per la lettura bisogna precisare che il metodo più diffuso è certamente quello che porta a leggere solo le figure che si sono disegnate all’interno della tazzina. Queste figure rappresentano il futuro, mentre i residui che sono scivolati al di fuori della tazzina sono la situazione presente. Chi deve effettuare la lettura si deve concentrare sulle figure e roteare più volte la tazza per cogliere la forma e quindi il significato delle figure che si sono formate.

Le figure si distinguono in:

• positive, quelle chiare
• negative, quelle scure e dense

L’individuazione delle figure deve essere però assolutamente spontanea e deve richiamare bene l’immagine della figura nella realtà. Molti sono i significati che si possono attribuire alle figure, sebbene ve ne siano alcuni più diffusi.

Questi sono:
AEREO: partenza improvvisa
• ALI: la giornata trascorrerà in modo rapido
• ANATRA: restituzione di denaro prestato
• ANCORA: possibile viaggio, o rapporti con l’estero o persone straniere
• ANELLO: una riuscita totale, un accordo raggiunto, intesa perfetta
• APE: un successo, una buona notizia in arrivo
• ARCO: cattive notizie
• ASINO: caparbietà contro ogni possibile logica, ostinazione
• BALENA: successo professionale
• BARCA: visita in arrivo
• BILANCIA: aspetti legali, rapporti con la giustizia
• BOTTIGLIA: momenti piacevoli
• CANDELA: aiuti e sostegno
• CAPPELLO: in arrivo un cambiamento
• CARRIOLA: momenti di gioia con amici
• CASSERUOLA: grande amore in arrivo
• CAVALLO: in arrivo amore
• CERCHIO: realizzazioni sentimentali e professionali, successo
• CHIAVE: nuove ed inattese prospettive, sviluppi
• COLTELLO: ostacoli e difficoltà
• CONIGLIO: dovrai acquistare coraggio e pazienza, codardia, viltà
• CORONA: successo personale
• CROCE: noie, preuccopazioni, problemi, salute cagionevole,
• CUORE: qualcuno ti darà una prova d’amore, amore ricambiato

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Arti divinatorie: oggi parliamo di Garosmanzia

Dopo aver affrontato, nell’ambito delle arti divinatorie, argomenti come la chiromanzia e i legamenti d’amore, oggi parliamo di un altro interessante metodo divinatorio che è quello della garosmanzia.

Ma di cosa si tratta?

In pratica la garosmazia è un particolare metodo divinatorio  basato sulla lettura delle ombre d’acqua e delle immagini che si formano sulla sua superficie. Si tratta di un metodo piuttosto antico che nel corso del tempo è andato un po’ scomparendo nella pratica, cosa che ha portato ad una notevole perdita dei simboli e dei segni interpretabili.

Esseendo stato, infatti, sempre meno praticato oggi sono pochi i segni che si possono interpretare e capire con questa particolate arte divinatoria. Tra quelli ancora conosciuti troviamo:

  • La Vestale anche detta sacerdotessa che in garosmanzia è solitamente considerato come un segno infausto e negativo, indicando la perdita di una persona cara o comunque la rottura di importanti legami affettivi
  • Il Cavaliere è come la sacerdotessa un segno negativo in quanto sta ad indicare l’esistenza di un ambiente ostile che finisce con l’influenzare in maniera negativa l’affermazione o comunque lo sviluppo di un individuo sia dal punto di vista sociale che personale
  • Il Guerriero sta invece ad indicare l’esistenza di una forza negativa che potrebbe essere la giusta spinta propulsiva al raggiungimento di determinati obiettivi sebbene sussistano ancora degli ostacoli
  • Il Sacerdote sta ad indicare situazioni momentanee di difficoltà o comunque di stallo; cosa diversa se appaiono più sacerdoti in quanto in questo caso si sottolinea l’esistenza di un momento particolarmente felice e favorevole.
  • La Casa può indicare momenti di difficoltà legati all’ambiente familiare o alla stretta cerchia di affetti; si tratta però sempre di difficoltà passeggere facilmente superabili se si riesce a non farsi bloccare da situazioni di stallo.
  • Il Cane è invece un segno positivo sotto tutti gli aspetti in quanto sottolinea la presenza di situazioni positive sia per quanto concerne la situazione personale e affettiva sia per quanto riguarda l’affermazione sociale e lavorativa
  • La Gallina è solitamente il segno di noia e di contrattempi del tutto imprevisti che però non dovrebbero portare a situazioni particolarmente negative o pericolose
  • La Civetta è segno fausto e di lunga vita dando il presagio di future ma imminenti gioie e soddisfazioni
  • Il Gatto è infine il segno dell’indifferenza a tutto quello che ci circonda, denotando quindi un disagio del tutto personale e riconducibile al soggetto interessato
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Magia e riti, oggi parliamo di danze

Dopo aver esplorato il mondo di sensitivi e veggenti, oggi affrontiamo un tema un po’ particolare, quello delle danze rituali che venivano utilizzate in tempi antichi quando appunto le danze erano il principale veicolo di espressione religiosa e magica. Queste danze prendevano il nome di “wiccan” e venivano solitamente raggruppate in tre diverse categorie.
La wicca, infatti, tradizionalmente prescriveva al suo interno tre diversi tipi di danze rituali, ovvero la ring dance, la danza a cerchio o circolare, la following dance, ovvero la danza del “seguo la mia guida”, e la lapin dance, vale a dire la danza saltata.
La prima, ovvero la ring dance, prevedeva che tutti i partecipanti si disponessero a cerchio e dessero inizio alle danze sollevando le mani all’interno di un cerchio ideale all’interno del quale solitamente vi era un altare o comunque un simbolo che rappresentasse il “desiderio” vale a dire lo scopo della danza. In una variante di questa danza poteva a volte capitare che il capo della congrega si ponesse all’interno del cerchio e una volta raggiunto il massimo chiedesse agli altri membri di lasciarsi cadere in modo da poterlo liberare. In alcuni casi, ovvero se la danza aveva particolari scopi rituali, si poteva accompagnare il tutto con canti, facendo sempre attenzione ad eseguire la danza in senso orario per scopi benefici, antiorari per scopi maligni.
La following dance seguiva di solito le danze circolari, nel caso in cui questa venisse fatta per scopi ritualistici e non magici. In questo caso il cerchio veniva rotto e si formava una sorta di coda intesta alla quale si poneva la guida, che guidava tutti i membri sino a quando non si riformava il cerchio per i festeggiamenti.
Infine la laping dance rappresentava una sorta di alternativa alla danza circolare, in quanto la congrega a mani unite saltava un oggetto per scopi diversi e per chiedere particolari favori. A volte questi salti venivano effettuati con delle scope, ma questa era una caratteristica della magia femminile, dalla quale probabilmente si è originata la figura della strega.
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