Controllare le gomme, il livello dell’olio a volte non basta, si deve eseguire anche il controllo continuo e costante dello stato del parabrezza e dei vetri auto. I danni ai cristalli auto possono consistere in scheggiature o in vere e proprie rotture. La gran parte dei danni, secondo le statistiche, riguarda il parabrezza, e il maggior numero di questi avviene in inverno e in estate, in parte per le forti escursioni termiche e in parte per le condizioni del manto stradale, rovinato da piogge o da nevicate.
Anche una piccola scheggiatura non va minimizzata perché una pressione o una sollecitazione possono causare delle crepe e quindi la pericolosa rottura del parabrezza anche in movimento. Semplici azioni ordinarie come l’accensione del riscaldamento quando fa molto freddo e il vetro è brinato, il passaggio in velocità su un dosso o situazioni imprevedibili ma frequenti come un dissesto stradale per provocare la conseguente irrimediabile rottura del vetro, mettendo a repentaglio la sicurezza del conducente e dei passeggeri. Secondo statistiche, il 90% delle rotture di vetri auto inizia con una piccola crepa, si possono “salvare” molti vetri in sicurezza e risparmiando.
Su 39 milioni di autoveicoli in circolazione in Italia ogni anno circa il 5% di questi subisce una rottura dei cristalli. Ogni anno si verificano 1,8 milioni di rotture cristalli.
Secondo il nuovo codice della strada vigente in Italia, quelli colpiti annualmente da un evento di rottura ai cristalli, rischiano di incorrere anche in infrazioni e contravvenzioni.
Circolare con i cristalli lesionati può comportare, infatti, una vera e propria infrazione del codice della strada e può infine determinare anche l’esito negativo della revisione annuale. Esiste la possibilità di stipulare una polizza cristalli per tutelarsi da questo spiacevole evento.
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