Nel corso degli anni, abbiamo capito che una delle sfide più intense che le persone si trovano ad affrontare è il problema della dipendenza affettiva. La dipendenza affettiva può variare da un violento attaccamento romantico verso un’altra persona fino ad un’amicizia platonica divenuta troppo invadente e possessiva. Come affermato da Micucci
La dipendenza affettiva, come l’abbiamo definita, è:
la condizione risultante quando la presenza attuale e/o la cura affettuosa di un altro si ritiene necessaria per la sicurezza personale.
Questo cura affettuosa si manifesta in molte forme diverse d’intromissione della vita di una persona in quella di un’altra:
- attenzione
- ascolto
- ammirazione
- consiglio
- approvazione
- tempo passato insieme
Le relazioni di dipendenza affettiva possono apparire innocue o addirittura sane in un primo momento, ma possono condurre alla distruzione e a vincoli più grandi di quanto la maggior parte delle persone possa immaginare. Ci sia o no un coinvolgimento fisico, il peccato entra in scena quando un’amicizia diventa un rapporto di dipendenza. Per distinguere l’interdipendenza normale che si crea nei rapporti sani da una dipendenza malsana vedremo i fattori che portano a relazioni di dipendenza: come e perché iniziano e come sono mantenute.
Caratteristiche di una relazione di dipendenza
Noi tutti abbiamo un profondo bisogno, posto in noi da Dio, di amicizie intime. Come sappiamo se rispondiamo a questa esigenza legittimamente? C’è un modo per riconoscere quando oltrepassiamo il confine della dipendenza? Di seguito alcuni sintomi che indicano che sta prendendo piede una dipendenza affettiva.
Quando entrambi i soggetti di una relazione:
- sperimentano frequentemente gelosia, possessività ed un desiderio di esclusivismo, vedendo le altre persone come un pericolo per la relazione
- preferiscono passare il tempo soli con quest’amico/a e si sentono frustrate quando questo non è possibile
- vanno irragionevolmente in collera o si deprimono quando questo/a amico/a si ritira lievemente
- perdono interesse nelle amicizie eccetto che per questa
- sperimentano sentimenti romantici o sessuali che portano a fantasticare su questa persona
- si preoccupano dell’aspetto, personalità, problemi ed interessi di questa persona
- non sono disposti a fare progetti a breve o lungo termine che non includano l’altra persona
- sono incapaci di giudicare realisticamente le colpe dell’altro
- si mettono sulla difensiva quando si parla della loro relazione
- dimostrano affetto fisico al di là di ciò che è appropriato per un’amicizia
- fanno spesso riferimento all’altro nella conversazione, si sentono liberi di “parlare per” l’altro
- esibiscono una confidenza ed una familiarità con questo/a amico/a che mette gli altri a disagio od in imbarazzo alla loro presenza.
Da cosa distinguiamo una relazione di dipendenza da una sana amicizia?
Una sana amicizia è libera e generosa. Entrambi gli amici sono desiderosi d’includere altre persone nelle loro attività. Provano gioia quando un amico ha un buon rapporto con un altro. In una buona amicizia desideriamo vedere il/la nostro/a amico/a raggiungere il suo pieno potenziale, sviluppare nuovi interessi ed abilità. Una relazione di dipendenza è invadente, ripetitiva e limita la crescita personale. Nelle relazioni normali siamo sensibili a ciò che i nostri amici dicono o fanno, ma le nostre reazioni sono equilibrate. Quando siamo emotivamente dipendenti, un’osservazione casuale del nostro amico/a ci può mandare in estasi come gettarci nello sconforto più profondo. Se un caro amico si allontana, è normale per noi provare dispiacere ed un senso di perdita. Se uno dei soggetti in una relazione di dipendenza si allontana l’altro diviene preda di angoscia, panico e disperazione. Una sana amicizia è piena di gioia, sanante e costruttiva; una dipendenza emotiva genera vincoli.