Roto Cart è un’azienda specializzata nella produzione di presidi igienico sanitari di assoluta eccellenza.
Nel corso degli anni la produzione di carta igienica e fazzoletti di carta vedrà un’evoluzione continua , dal rotolo continuo a quello con strappi facilitati, dal singolo strato al multi strato ed alla ricerca continua di morbidezza e resistenza, oltre all’abbinamento di profumazioni e colorazioni particolari. Ultimamente l’azienda si è concentrata sul rispetto della fisiologia dermatologica, cercando di realizzare prodotti in grado prevenire eventuali irritazioni dermatologiche.
In questo senso Roto Cart è uno dei produttori più accreditati nel panorama commerciale del nostro Paese ad aver sviluppato la propria produzione puntando proprio sulla qualità e nella prevenzione di possibili irratazioni dovute all’utilizzo di questi presidi igienico-sanitari.
Roto Cart da sempre utilizza esclusivamente matierie prime di assolluta eccellenza quali la pura cellulosa per garantire alla propria linea di carta igienica Sensitive la morbidezza ed il rispetto per la sensibilità della pelle che il consumatore si aspetta.
L’adozione di prodotti di qualità e a basso impatto ambientale, involucri a ridotto spessore, carta a dissolvimento rapido e senza alcuna aggiunta di additivi chimici costituiscono alcuni degli elementi distintivi della produzione Roto Cart.
I prodotti a marchio Sensitive sono realizzati con tre veli di pura cellulosa con marchio del Forest Stewardship Council.
La certificazione di catena di custodia FSC ribadisce l’ impegno dell’azienda e rappresenta un sigillo di qualità e garanzia per i consumatori, sulla provenienza delle materie prime utilizzate e del valore generato da una filiera gestita i maniera responsabile e trasparente.
Roto Cart – ricerca ed innovazione nella produzione carta igienica
Da oltre trent’anni Roto Cart rappresenta una delle realtà più affermate del panorama nazionale per quanto concerne la produzione carta igienica .
L’impegno di Roto Cart è sempre stato quello di assicurare una produzione di qualità alla sicurezza del prodotto medesimo, infatti nei propri cicli produttivi Roto Cart oltre ad utilizzare apparecchiature all’avanguardia si distingue per l’impiego di materie prime di assoluta eccellenza , nello specifico la pura cellulosa talvolta abbinata ad essenze natuarli di pregio per garantire la giusta morbidezza e la resistenza. Roto Cart ha applicato la propria filosogia produttiva a tutta la propria gamma di prodotti per l’igiene personale e per la casa, passando dai rotoloni asciugatutto fino ai classici ed immancabili fazzoletti di carta. Scegliere Roto Cart rappresenta quindi una scelta ragionata e basata sul giusto rapporto fra la qualità ed il prezzo ben sapendo che anche nel caso della carta igienica sapere chi è il produttore e quali materie prime abbia utilizzato sia comunque raccomandabile.
Presentazione Progetto Cantine Senza Barriere Presso La Cantina Produttori Di Valdobbiadene
La presentazione di Cantine Senza Barriere si è svolta il giorno 21 novembre 2014, presso la Cantina Produttori di Valdobbiadene.
L’associazione nata dall’esperienza decennale dei soci fondatori nei settori della disabilità, della comunicazione e della progettazione con lo scopo di eliminare le barriere di tipo fisico, sensoriale e cognitivo, che li vede impegnati quotidianamente nelle loro competenze.
L’incontro si è svolto con la presenza di autorità pubbliche, associazioni di volontariato e promozione sociale e produttori vitivinicoli.
Con il proprio intervento hanno dato il proprio sostegno esplicito all’associazione il Direttore della Cantina Produttori di Valdobbiadene Aldo Franchi, il Presidente dell’associazione Comuni Marca Trevigiana Virgilio Pavan, il Direttore del Consorzio Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco Giancarlo Vettorello, il Sindaco di Valdobbiadene Luciano Fregonese, il Sindaco di Conegliano Floriano Zambon, il Presidente U.I.L.D.M. della sezione di Treviso Eddy Bontempo, il Vicepresidente A.I.S.M. della sezione di Treviso Sergio Costanzo Boschieri, il direttore dell’Associazione Nazionale Città del Vino Paolo Benvenuti ed il Coordinatore Regionale Benedetto de Pizzol ed il responsabile commerciale marketing di Schindler Matteo Bonardello.
La conoscenza dei vini e dei cibi della tradizione locale e il loro legame con la cultura dei territori, fatta di ambiente, paesaggio, opere d’arte, artigianato artistico e cultura gastronomica devono essere alla portata di tutti.
Non sempre i luoghi legati al turismo eno-gastronomico sono accessibili a tutti per la presenza di barriere architettoniche di tipo fisico, sensoriale e cognitivo.
Cantine Senza Barriere è un progetto nato per la qualificazione del territorio che muove i suoi primi passi nel territorio del Prosecco, dove in ambito rurale la realtà vitivinicola è predominante
L’iniziativa non vuole fermarsi al Veneto, ma aspira a diffondersi in tutta Italia come partner di Città del Vino.
L’associazione Cantine Senza Barriere sviluppa ricerche e studi nell’ambito della mobilità e dell’accessibilità al fine di garantire inclusione e generare buone pratiche progettuali per tutti, organizzando incontri e conferenze di carattere formativo e culturale per il conseguimento delle finalità inclusive con il contributo di enti pubblici, piccole medie imprese e associazioni.
Il prossimo convegno è programmato per il giorno 11 aprile 2015 presso il Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura e Enologia dell’Itituto Statale di istruzione secondaria superiore “G.B. Cerletti”di Conegliano, che condivide gli obiettivi dell’associazione.
Nel corso della presentazione Massimo Piani, presidente dell’Associazione Cantine Senza Barriere, ha motivato con dati alla mano, l’importanza del progetto e le opportunità che può offrire. “L’Italia è leader mondiale nel turismo enogastronomico con oltre 24 miliardi di euro spesi dai turisti nazionali ed esteri che vengono da noi anche per acquistare prodotti tipici, ovvero il 33% dell’intera spesa turistica nel Bel Paese, come ci conferma una analisi di Coldiretti per l’anno 2013. Il cibo made in Italy detiene la leadership in Europa con 254 prodotti tipici a denominazione di origine riconosciuti (Dop/Igp) e il maggior numero di aziende agricole biologiche con 48.269 operatori.” Secondo la ricerca “La percezione della crisi e il Made in Italy”, realizzata da Coldiretti a ottobre 2013, il 54% degli italiani considera la produzione di cibo il vero motore dell’economia e il 45% lo considera trainante, insieme alla moda, per l’immagine del nostro Paese all’estero.
Il wine & food rappresenta il 17% della motivazione per mettersi in viaggio (dati Osservatorio Turismo Vino–Città del Vino/Censis 2012) e la spesa media a viaggio enogastronomico è di circa 193 euro, per un volume di affari di miliardi di euro. Nel 2015, secondo la ricerca Mercury – 2014 “Italiani in viaggio. Come cambiano le preferenze”, ci sarà un aumento delle presenze straniere che supereranno quelle domestiche, favorito da nuovi bacini d’origine quali Russia, Cina e altri paesi asiatici che porteranno già per questo fine anno un +2%. Inoltre USA, Francia, Regno Unito e Paesi Bassi sono i paesi che mostrano una percentuale maggiore di viaggiatori gourmand a cui, a livello europeo, si sono affiancate altre realtà.
Presentazione Progetto Cantine Senza Barriere Presso La Cantina Produttori Di Valdobbiadene
La presentazione di Cantine Senza Barriere si è svolta il giorno 21 novembre 2014, presso la Cantina Produttori di Valdobbiadene.
L’associazione nata dall’esperienza decennale dei soci fondatori nei settori della disabilità, della comunicazione e della progettazione con lo scopo di eliminare le barriere di tipo fisico, sensoriale e cognitivo, che li vede impegnati quotidianamente nelle loro competenze.
L’incontro si è svolto con la presenza di autorità pubbliche, associazioni di volontariato e promozione sociale e produttori vitivinicoli.
Con il proprio intervento hanno dato il proprio sostegno esplicito all’associazione il Direttore della Cantina Produttori di Valdobbiadene Aldo Franchi, il Presidente dell’associazione Comuni Marca Trevigiana Virgilio Pavan, il Direttore del Consorzio Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco Giancarlo Vettorello, il Sindaco di Valdobbiadene Luciano Fregonese, il Sindaco di Conegliano Floriano Zambon, il Presidente U.I.L.D.M. della sezione di Treviso Eddy Bontempo, il Vicepresidente A.I.S.M. della sezione di Treviso Sergio Costanzo Boschieri, il direttore dell’Associazione Nazionale Città del Vino Paolo Benvenuti ed il Coordinatore Regionale Benedetto de Pizzol ed il responsabile commerciale marketing di Schindler Matteo Bonardello.
La conoscenza dei vini e dei cibi della tradizione locale e il loro legame con la cultura dei territori, fatta di ambiente, paesaggio, opere d’arte, artigianato artistico e cultura gastronomica devono essere alla portata di tutti.
Non sempre i luoghi legati al turismo eno-gastronomico sono accessibili a tutti per la presenza di barriere architettoniche di tipo fisico, sensoriale e cognitivo.
Cantine Senza Barriere è un progetto nato per la qualificazione del territorio che muove i suoi primi passi nel territorio del Prosecco, dove in ambito rurale la realtà vitivinicola è predominante
L’iniziativa non vuole fermarsi al Veneto, ma aspira a diffondersi in tutta Italia come partner di Città del Vino.
L’associazione Cantine Senza Barriere sviluppa ricerche e studi nell’ambito della mobilità e dell’accessibilità al fine di garantire inclusione e generare buone pratiche progettuali per tutti, organizzando incontri e conferenze di carattere formativo e culturale per il conseguimento delle finalità inclusive con il contributo di enti pubblici, piccole medie imprese e associazioni.
Il prossimo convegno è programmato per il giorno 11 aprile 2015 presso il Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura e Enologia dell’Itituto Statale di istruzione secondaria superiore “G.B. Cerletti”di Conegliano, che condivide gli obiettivi dell’associazione.
Nel corso della presentazione Massimo Piani, presidente dell’Associazione Cantine Senza Barriere, ha motivato con dati alla mano, l’importanza del progetto e le opportunità che può offrire. “L’Italia è leader mondiale nel turismo enogastronomico con oltre 24 miliardi di euro spesi dai turisti nazionali ed esteri che vengono da noi anche per acquistare prodotti tipici, ovvero il 33% dell’intera spesa turistica nel Bel Paese, come ci conferma una analisi di Coldiretti per l’anno 2013. Il cibo made in Italy detiene la leadership in Europa con 254 prodotti tipici a denominazione di origine riconosciuti (Dop/Igp) e il maggior numero di aziende agricole biologiche con 48.269 operatori.” Secondo la ricerca “La percezione della crisi e il Made in Italy”, realizzata da Coldiretti a ottobre 2013, il 54% degli italiani considera la produzione di cibo il vero motore dell’economia e il 45% lo considera trainante, insieme alla moda, per l’immagine del nostro Paese all’estero.
Il wine & food rappresenta il 17% della motivazione per mettersi in viaggio (dati Osservatorio Turismo Vino–Città del Vino/Censis 2012) e la spesa media a viaggio enogastronomico è di circa 193 euro, per un volume di affari di miliardi di euro. Nel 2015, secondo la ricerca Mercury – 2014 “Italiani in viaggio. Come cambiano le preferenze”, ci sarà un aumento delle presenze straniere che supereranno quelle domestiche, favorito da nuovi bacini d’origine quali Russia, Cina e altri paesi asiatici che porteranno già per questo fine anno un +2%. Inoltre USA, Francia, Regno Unito e Paesi Bassi sono i paesi che mostrano una percentuale maggiore di viaggiatori gourmand a cui, a livello europeo, si sono affiancate altre realtà.
“Bene, tutto questo però non ci deve illudere, perché dobbiamo fare molto per attrarre questi potenziali turisti e con la nostra iniziativa vogliamo dare un contributo ulteriore a questa crescita estendendo le occasioni di viaggio e di uso di servizi enoturistici alle persone con disabilità anche temporanea, offrendo loro una qualità attesa e percepita. Una persona, infatti, percepisce la qualità indipendentemente dal suo stato di salute sia essa con ridotta o impedita capacità motoria, sensoriale, cognitiva-psicologica, permanente o temporanea, nel raggiungere e accedere nell’ambiente agevolmente fruendo degli spazi e delle attrezzature presenti, in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia. La domanda esplicita di turismo accessibile, in base alle età, è più o meno costante; quella potenziale cresce a dismisura dai sessant’anni in poi.”
L’Associazione intende rilasciare alle aziende una certificazione a seguito dell’applicazione di un disciplinare per l’accessibilità del luogo. “I vantaggi non sono solo etici e sociali ma anche economici. Intanto si può aspirare ad un aumento dei propri affari a livello locale, si sostiene la crescita e lo sviluppo di un turismo domestico, crescono le relazioni con la clientela. Si destagionalizza il turismo con effetti positivi per gli altri operatori economici e maggiori benefici per la comunità. Infine, un ultimo aspetto non meno importante: la crescita culturale delle persone e l’opportunità di aumentare il loro grado di apprendimento.” Le aziende possono richiedere dei sopralluoghi per poi elaborare progetti e soluzioni di accessibilità con la certificazione finale.
Noal Mobility, l’azienda trevigiana specializzata nell’installazione di ausili per la mobilità , quali montascale , servoscale e piattaforme elevatrici è in grado di offrirvi l’assistenza necessaria per ottenere la certificazione necessaria.
I vantaggi offerti dalle vasche con sportello
Grazie a Noal Mobility ed alla sua gamma di vasche con sportello avrete finalmente la possibilità di poter accedere alla vostra vasca da bagno con estrema facilità ma soprattutto senza i rischi connessi al superamento della sponda della vasca con i conseguenti pericoli legati alla possibilità di poter cadere o di scivolare. Questa tipologia di vasche da bagno si presta non solo alle esigenze connesse alle persone affette da problemi di deambulazione, quali le persone anziane o portatrici d’handicap , ma anche per quanti preferiscano una soluzione decisamente più pratica alla classica vasca da bagno tradizionale.
In fondo si percepisce subito la comodità di questa tipologia di vasche con sportello che ben si prestano alle esigenze di un pubblico molto vasto ed incline ad utilizzare queste soluzioni per la cura e l’igiene estremamente più comode e pratiche rispetto alle formule tradizionali che di fatto risultano superate nella concezione di utilizzo e potenzialmente pericolose nell’uso quotidiano, a prescindere dalla condizione fisica dell’utilizzatore finale. Spesso si è convinti che i costi necessari per poter sostituire la propria vasca da bagno impegni economici significativi cosa che nella realtà pratica non accade. Le proposte di Noal Mobility risultano decisamente competitive ed in relazione ai costi comprensivi di installazione non si superano di molto le quotazioni delle vasche da bagno tradizionali. In base poi ai modelli ed alle misure si possono ottenere ulteriori sconti e condizioni di favore nell’installazione.
L’ufficio tecnico-commerciale di Noal Mobility è a completa disposizione per fornirvi una valutare preventiva sulle problematiche legate all’installazione di questa tipologia di vasche in relazione allo spazio ed alla logistica della vostra abitazione. In questo modo , prim’ancora di affrontare l’aspetto economico dell’installazione riceverete le informazioni necessarie per poter decidere sull’eventuale acquisto del sanitario in oggetto.
I vantaggi derivanti dalla posa in opera di vasche con sportello sono evidenti ma è soprattutto su concetto legato alla sicurezza che si muove la reale convenienza nell’adozione di questi sistemi per l’igiene personale; inoltre molto spesso questa tipologie di vasche da bagno consente la possibilità di optare per soluzioni con dimensioni più contenute che permettono un’ottimizzazione degli spazi in funzione delle reali necessità di collocamento. Molto spesso, e soprattutto negli appartamenti di recente costruzione, capita di doversi confrontare con problematiche legate allo spazio a disposizione. L’ampiezza dei locali e conseguentemente anche quella destinata ai servizi igienici si è progressivamente ridotta nel corso del tempo. Le metrature a disposizione , sempre più ridotte, obbligano quindi l’adozione di soluzioni alternative che trovano, nelle vasche con sportello, le soluzioni ideali.
Robuste ed affidabili , le vasche con sportello, manterranno inalterate le proprie funzionalità e vantaggi per moltissimi anni dato che le manutenzioni ordinarie non prevedono interventi particolari se non quelle legate alla pulizia ordinaria per questa tipologia di sanitari. I materiali utilizzati per la costruzione e le tecnologie adottate rappresentano quanto di meglio attualmente offerto dal mercato e costituiscono un’ulteriore garanzia sul buon funzionamento del prodotto.
Relax , benessere e comfort ora sono realmente a disposizione anche per quanti si trovino in condizioni fisiche particolarmente disagiate il tutto senza dover rinunciare al design ed alle funzionalità tipiche di queste soluzioni.
MASCHIO GASPARDO – macchine agricole – AD EIMA 2014
3.000 mq di stand espositivo. 70 macchine agricole esposte. 7 i marchi presenti. E migliaia di visitatori incontrati presso lo stand.
Questi i numeri della partecipazione del Gruppo Maschio Gaspardo ad EIMA 2014, la Fiera internazionale dedicata al mondo dell’agricoltura e del giardinaggio, che si è svolta a Bologna dal 12 al 16 novembre.
Il Gruppo di Campodarsego (PD ha esposto i suoi prodotti top di gamma e le sue novità, alcune in anteprima assoluta.
Tra queste vi sono Unico, aratro entrosolco a parallelogramma, Talpa, nuovo interratore semovente per digestato, Shuttle Premium, carrobotte spandiliquame a 3 assi e Runner Premium, dumper a 3 assi, ed i nuovi decespugliatori Katia e Camilla.
Non sono mancate poi le nuove versioni e rielaborazioni di macchine già appartenenti alla gamma Maschio Gaspardo, come la rotopressa Extreme 365 – HTU, nuova versione del celebre brevetto Feraboli, la seminatrice combinata Corona, ora anche in versione compatta da 3 metri, il coltivatore Dracula, nella nuova versione 4 metri, e molti altri prodotti, per un totale di 70 macchine esposte.
Uno stand che esprime il recente completamento della full line di prodotti per l’agricoltura. Grazie alla sua politica di espansione ed acquisizioni, la Maschio Gaspardo è oggi in grado di rispondere a tutte le diverse esigenze agricole. Un traguardo importante, proprio nell’anno in cui il Gruppo festeggia il suo 50esimo anno di attività.
Tanto infatti è passato da quel 1964, quando i fratelli Egidio e Giorgio Maschio costruirono artigianalmente la prima fresa. Da lì, il Gruppo ha fatto molta strada: oggi, impiega oltre 2.000 dipendenti in tutto il mondo, possiede 19 stabilimenti produttivi (di cui 4 all’estero) e 12 filiali commerciali nel mondo.
Un lungo percorso di passione, tradizione e tecnologia.
La crisi economica e la condizione del lavoro giovanile, l’opportunità formativa.
La crisi generale ed in particolare quella legata al mondo del lavoro giovanile è sempre più pesante e nel 2014 sono 710 mila i giovani senza occupazione con una crescita dello 0,3% rispetto all’anno precedente.
I numeri purtroppo sono impietosi ed il trend non sembra cambiare neanche per i primi mesi del prossimo anno. La congiuntura sfavorevole purtroppo non riguarda solo gli over 40 ma tocca direttamente la fascia giovanile 15-24 che attualmente vede un tasso di disoccupazione pari al 44,2% (fonte Istat). Per capirci si tratta del dato peggiore dal 1977 e si ipotizza un riallineamento probabile intorno al 2020.
Probabilmente è già in atto un’inversione di tendenza che vede una buona parte della popolazione in età 15-24 orientarsi verso situazioni professionali diverse rispetto a quanto abitualmente si prospettava nel passato. Spazio quindi ai corsi professionali con un accesso diretto al mondo del lavoro a scapito dei percorsi di studio di tipo accademico con l’incognita, a laurea conseguita, di doversi inventare o adattare ad un’occupazione diversa da quella per la quale si era studiato.
C’è da considerare inoltre che le disponibilità delle famiglie nel poter fornire assistenza ai propri figli negli studi universitari è drasticamente diminuita a seguito della diminuzione del potere di acquisto ed ai livelli salariali che nel tempo si sono progressivamente ridotti. In sostanza complice una serie di fattori , tutti comunque riconducibili alla situazione economica del Paese, si stà progressivamente affermando un diverso approccio al mondo del lavoro. Si torna a lavorare in età più bassa ed i profili professionali sono quelli che richiedono una formazione didattica più vicina al mondo del lavoro stesso.
Per questa ragione il ricorso ai percorsi didattici legati agli Istituti Scolastici di tipo Professionale ha ripreso vigore complice anche la ben nota qualità del servizio formativo offerto da questi Istituti.
Le regioni , sensibili al problema dei giovani legato all’accesso al mondo del lavoro, continuano a supportare questa tipologia di offerta formativa cercando, dove possibile, di aumentarne la qualità ed il numero dei servizi offerti.
Anche nel Veneto, una regione nella quale notoriamente il problema dell’accesso al mondo del lavoro non era particolarmente sentito, il ruolo assegnato agli Istituti Professionali è diventato prioritario ed ha permesso un contatto diretto fra la domanda e l’offerta di lavoro grazie ai Corsi formazione regione Veneto.
Molto spesso capita che i giovani, terminato il ciclo di studi, vengano contattati direttamente dalle aziende in cerca di nuovi profili con le competenze necessarie per lo svolgimento di determinate mansioni lavorative ed è anche piuttosto frequente che ad apprezzare questo know how tecnologico siano le aziende dei paesi nei quali i giovani emigrano in cerca di nuove opportunità. Sempre più spesso non sono infatti solo i candidati con competenze universitarie ad essere ricercate ma anche e più frequentemente maestranze necessarie per l’assolvimento di compiti lavorativi più tradizionali come ad esempio: idraulici, elettricisti, meccanici e falegnami.
L’auspicio è che la tendenza possa invertirsi e che finalmente il capitale umano rappresentato dalla gioventù del nostro Paese possa trovare la giusta collocazione all’interno dei nostri confini contribuendone, come si converrebbe, allo sviluppo e crescita.
tecnologia ed agricoltura – l’innovazione nella produzione di macchine agricole degli ultimi 50 anni
l’agricoltura è sicuramente uno dei settori in cui tradizionalmente l’uomo ha concentrato le proprie energie sin dagli albori delle attività cosidette lavorative.
Per la propria sopravvivenza , escluso il ricorso alle risorse naturalmente presenti in natura , si è dovuto orqanizzare per uno sfruttamento sistematico delle risorse alimentari a propria disposizione.
Come per altre attività anche l’impegno nella lavorazione del terreno ed in generale in agricoltura ha costituito , per anni, un problema importante.
Oltre all’impiego degli animali era comunque necessaria una notevole presenza di forza lavoro in termini umani. La fatica costituita dal lavoro in agricoltura da sempre rappresenta una delle
problematiche legate a questo settore ed in parte ne ha condizionato lo sviluppo a fasi alterne nel corso degli ultimi 50 anni.
Lo spopolamento delle campagne nel secondo dopoguerra e l’avvento della produzione industriale erano fortemente condizionati dalla bassa remunerazione economica generata dal lavoro della terra
e dalla fatica intrinseca dovuta alle tecniche di lavorazione del periodo e dalla quasi totale assenza di automatismi meccanici rivolti al settore.
L’arrivo sul mercato dei primi trattori agricoli e delle successive macchine agricole per la lavorazione del terreno hanno fornito un notevole ed imprescindibile impulso alla ripresa
del settore , oltre a garantire possibilità di sfruttamento sino a quel momento impensabili.
Se si considera che il territorio del nostro Paese è rappresentato da un 23,2% di terreno pianeggiante, di un 41,6% di terreno collinare e di un restante 35,2% di terreno montuoso si puo’ ben capire che
anche orograficamente il contributo delle macchine agricole sia stato determinante per lo sviluppo del settore.
Già la sola sostituzione della trazione animale con quella meccanica motorizzata ha rappresentato un punto di svolta nel modo di concepire l’agricoltura ed in particolare l’agricoltura moderna
che si è affermata progressivamente con l’avvento di altri strumenti dedicati alla lavorazione del terreno quali ad esempio le seminatrici, gli aratri, le fresatrici, le trinciatrici ecc..
macchine agricole sempre più sofisticate ed efficienti in grado di assolvere i compiti più gravosi con tempistiche inarrivabili dalle metodologie di lavorazione precedenti.
Il concetto di agricoltura intensiva si è progressivamente affermato grazie all’apporto fornito dalla tecnologia che non deve necessariamente venir interpretato come una sorta
di sfruttamento indiscriminato del terreno ma più semplicemente come una forma di razionalizzazione ed ottimizzazione dei processi produttivi con conseguenti benefici per la popolazione
in particolare , per quella dei paesi più poveri e bisognosi di approvvigionamento alimentare.
Sicuramente in alcune aree del mondo, l’innovazione tecnologica in agricoltura, potrebbe modificare la qualità della vita delle popolazioni locali garantendo maggiori possibilità di
sopravvivenza anche di fronte a problematiche alimentari particolarmente complesse.
Maggior tecnologia in campo agricolo rappresenta anche un ricorso minore alla manodopera , una semplificazione nei processi produttivi (raccolta, semina del terreno ecc…)
oltre ad significativo contenimento dei costi che di per sè aiuta a non erodere una marginalità già di per sè piuttosto bassa in questo partiolare settore produttivo.
Qualunque sia il futuro del progresso tecnologico sicuramente non potrà prescindere dall’impegno nella ricerca e nello sviluppo di nuove attrezzature e macchine agricole dato che
nè la rivoluzione industriale nè la new economy potranno mai dare risposte alternative alle esigenze alimentari del genere umano.
I montascale una delle soluzioni più diffuse per la mobilità degli anziani nelle abitazioni.
Se fino a pochi anni orsono il destino delle persone affette da problemi di deambulazione motoria era segnato dall’obbligo di dover scegliere necessariamente abitazioni su unico livello o dover limitare forzatamente il proprio spazio vitale in base allo spazio di movimento raggiungibile, oggi la situazione è radicalmente cambiata. Grazie agli incentivi fiscali ma soprattutto alle nuove tecnologie ora è possibile l’installazione di montascale e servoscale motorizzate anche in ambienti particolarmente complessi.
Salire più piani richiede solo pochi minuti ed il tutto in assoluta sicurezza grazie a dispositivi tecnologicamente sofisticati ma al tempo stesso facilmente utilizzabili anche da persone in età avanzata.
La presenza dell’ausilio peraltro appare poco invasiva vista la possibilità di potersi richiudere ad utilizzo effettuato e grazie all’ottimizzazione nelle installazioni lo spazio a disposizione rimane ampiamente fruibile.
La salita e la discesa delle scale avvengono grazie a comandi estremamente semplici ed il movimento è assolutamente sicuro e morbido, il comfort assicurato dalle poltroncine è coadiuvato dai movimenti progressivi della motorizzazione che si blocca in caso di anomalie o problematiche di funzionamento.
Una volta raggiunto il punto di arrivo il montascale provvede automaticamente all’arresto della corsa così come nell’operazione di discesa. Ovviamente è prevista una funzione che permette il richiamo del montascale qualora lo stesso dovesse trovarsi in un piano diverso rispetto a quello dell’utente.
Probabilmente in un prossimo futuro altre potranno essere le innovazioni e le opportunità offerte dalla tecnologia al mondo della disabilità e all’utenza costituita dagli anziani con problemi di mobilità, nuove soluzioni che potranno ulteriormente migliorare la qualità della vita di queste persone cio’ che conta è che già da subito sia possibile offrire a questa utenza i supporti migliori e più sicuri che il mercato in questo senso è in grado di offrire.
Anche nella produzione di parquet e pavimenti in legno la tradizione non basta serve innovazione e qualità…
Nel corso degli anni si è notato un deciso cambiamento nel mercato del rivestimento in legno e del parquet in generale.
Complice anche la presenza sempre più consistente di competitors di Paesi extracomunitari l’offerta di questa tipologia di prodotti si è venuta a confrontare con la necessità di conciliare quotazioni sempre più basse con l’aspettativa della clientela (non tutta a onor del vero) di un prodotto di grande qualità.
E’ evidente che una quotazione troppo bassa non può coincidere con una qualità altrettanto prestigiosa, ma purtroppo per le aziende la necessità di assottigliare la forbice che divide queste due componenti è diventata una priorità improrogabile.
Ecco che nel corso del tempo si sono affermati quelli che ora vengono definiti rivestimenti artistici, ovvero pavimenti in legno che grazie a parquet con finiture innovative riescono a coniugare le esigenze di design degli ambienti in cui vengono collocati; grazie all’adozione di intarsiature e posature a mosaico quello che prima era semplicemente un parquet ora diventa un complemento d’arredo parte integrante di un arredamento di prestigio.
Anche lo stesso materiale di partenza, ovvero il legno, riceve ora trattamenti di finitura in grado di accogliere le esigenze che il mondo dell’arredamento chiede a gran voce,
non solo parquet naturale quindi ma anche parquet oliato o con trattamento di ceratura, prefinito o semplicemente naturale.
Fortunatamente il Made in Italy in questo campo è ancora un riferimento per tutte le aziende mondiali del settore e non è un caso se soprattutto il mercato internazionale ha saputo premiare le aziende Italiane impegnate in questo settore.
L’augurio ed auspicio rimane che l’affermazione della qualità della produzione italiana in questo settore rimanga a lungo tempo ai vertici a garanzia e tutela delle moltissime maestranze impiegate che nel corso degli anni hanno contribuito a dare lustro al nostro Paese.